26 febbraio 2013
SCACCO MATTO - Il giorno che iniziò la Democrazia
Non hanno capito niente! Vengono sconfitti, umiliati, e continuano a non
capire. È un fenomeno che non ha precedenti, e che rivela la forza del
MoVimento 5 Stelle, la sua novità assoluta. Ci vediamo in Parlamento!,
ha sempre ripetuto Grillo: ed in Parlamento, ora, il MoVimento l’ha
conquistato, imponendosi alla Camera ed al Senato. Ma loro continuano a
non capire.
Basta leggere le recenti dichiarazioni di Vendola: «Interlocuzione con Grillo è un dovere»; o di Moretti (Pd): «Dialogo possibile con loro». E pensano alla “responsabilità nazionale”, alle larghe intese, alle maggioranze trasversali. Possibile che non abbiano capito? Possibile che continuino a ragionare come se il MoVimento fosse un partito della Prima Repubblica? Possibile che non riescano a capire che siamo al tramonto, al collasso non della Prima, ma della Terza Repubblica?
Basta leggere le recenti dichiarazioni di Vendola: «Interlocuzione con Grillo è un dovere»; o di Moretti (Pd): «Dialogo possibile con loro». E pensano alla “responsabilità nazionale”, alle larghe intese, alle maggioranze trasversali. Possibile che non abbiano capito? Possibile che continuino a ragionare come se il MoVimento fosse un partito della Prima Repubblica? Possibile che non riescano a capire che siamo al tramonto, al collasso non della Prima, ma della Terza Repubblica?
M5S: 2 MERITI, 1 SPERANZA E 1 LEZIONE
1. Dopo oltre venti anni di partito unico, in Italia abbiamo un secondo partito. Si tratta di un partito,
qualsiasi cosa ne pensino i militanti del M5S. Un partito è
un’associazione di cittadini, quindi un’organizzazione, la quale esprime
idee politiche, le rende coerenti in un programma, e persegue la
realizzazione di quel programma candidandosi alle elezioni democratiche.
Come organizzazione o istituzione, il partito esiste quando riesce a
mantenere una disciplina sui suoi membri. Altrimenti è un gruppo di
interesse, che deve continuamente ricontrattare le posizioni dei membri.
Ebbene la disciplina che fino ad ora il M5S ha mostrato è notevole:
sono stati considerati candidabili soltanto i militanti che erano
iscritti a una certa data; vige ed è stato rispettato il divieto di
manifesti elettorali personali; budget di spese elettorali per candidato
estremamente limitato; cessione di parte dell’indennità parlamentare al
partito; espulsione degli iscritti, anche autorevoli, che tentino di
sottrarsi alla organizzazione-istituzione.
25 febbraio 2013
Evo Morales: « La Bolivia ha il diritto di espropriare una società che deruba il paese »
Nel corso di una conferenza stampa al palazzo del governo di La Paz, il presidente della Bolivia, Evo Morales, ha deplorato la reazione del
governo spagnolo alla nazionalizzazione della società aeroportuale SABSA, una
filiale della società spagnola Abertis e Aena e ha riferito che, "Se non
ci sono legami con la Spagna, ci saranno con i suoi movimenti sociali." Morales ha criticato la dichiarazione rilasciata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione della Spagna, che ha sostenuto che il
governo spagnolo procederà, "a malincuore" a "ripensare
l'insieme delle relazioni bilaterali".
"Non avevo sentito che ci fossero problemi con le relazioni bilaterali. Sicuramente è un loro diritto e noi lo rispetteremo. La Bolivia manterrà relazioni diplomatiche con tutto il mondo, se non possiamo averne con il governo spagnolo, avremo rapporti con i movimenti sociali in Spagna", ha detto Morales.Leggi tutto...
24 febbraio 2013
USCIRE DALL'€URO? IMPOSSIBILE STIAMO ANDANDO IN GUERRA!
Voto storico: fermiamo i banditi e riprendiamoci l’Europa
Elezioni storiche: per la prima volta dopo tanti anni possiamo finalmente fermare i “camerieri” della finanza e creare un solido fronte di opposizione che ci consenta, già domani, di riprenderci l’Europa. Insieme a Spagna e Portogallo, Grecia e Francia, potremo rinegoziare i trattati-capestro coi quali Bruxelles impone il massacro sociale dell’austerity. Giulietto Chiesa ha le idee chiare: «Dobbiamo riconquistare l’Europa e riformarla in senso democratico, perché senza l’Europa saremmo perduti, nel grande scontro mondiale che oppone gli Usa alla Cina».
Elezioni storiche: per la prima volta dopo tanti anni possiamo finalmente fermare i “camerieri” della finanza e creare un solido fronte di opposizione che ci consenta, già domani, di riprenderci l’Europa. Insieme a Spagna e Portogallo, Grecia e Francia, potremo rinegoziare i trattati-capestro coi quali Bruxelles impone il massacro sociale dell’austerity. Giulietto Chiesa ha le idee chiare: «Dobbiamo riconquistare l’Europa e riformarla in senso democratico, perché senza l’Europa saremmo perduti, nel grande scontro mondiale che oppone gli Usa alla Cina».
23 febbraio 2013
TAFTA: Una “Nato economica” contro l’Eurasia
Il TAFTA – Transatlantic Free Trade Area,
l’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti d‘America i
cui negoziati dovrebbero cominciare tra qualche mese - è solitamente
definito dai suoi promotori come una “NATO economica” (1). Una tale
designazione rivela non solo l’importanza strategica che gli viene
attribuita ben oltre ad una dimensione strettamente commerciale, ma
anche come i paesi della NATO si stiano predisponendo sul campo
economico con delle logiche mentali che ricalcano quelle militari e
rimandano a quelle della “guerra fredda”, evidentemente mai abbandonate
anche dopo la scomparsa dell’Unione Sovietica e oggi semplicemente
aggiornate. Infatti il nuovo spauracchio che sta sullo sfondo di questo
trattato è la Repubblica Popolare Cinese (2).
StatoPotenza
L’amministrazione statunitense di Barack Obama ha rilanciato l’idea dell’accordo con la visita del vicepresidente Joe Biden a Monaco ad inizio mese (3). In Europa sono la Germania e l’Inghilterra a spingere sull’acceleratore per avviare i colloqui in tempi stretti e per rendere l’accordo il più profondo possibile. L’idea del TAFTA non è nuova, se ne parla dagli inizi degli anni ’90, ma si è ora arrivati ad un punto di svolta. Infatti l’ascesa dei BRICS comporta una non più rinviabile esigenza di rinsaldamento dell’alleanza della NATO su tutti i livelli, compreso quello economico.
StatoPotenza
L’amministrazione statunitense di Barack Obama ha rilanciato l’idea dell’accordo con la visita del vicepresidente Joe Biden a Monaco ad inizio mese (3). In Europa sono la Germania e l’Inghilterra a spingere sull’acceleratore per avviare i colloqui in tempi stretti e per rendere l’accordo il più profondo possibile. L’idea del TAFTA non è nuova, se ne parla dagli inizi degli anni ’90, ma si è ora arrivati ad un punto di svolta. Infatti l’ascesa dei BRICS comporta una non più rinviabile esigenza di rinsaldamento dell’alleanza della NATO su tutti i livelli, compreso quello economico.
I CRIMINI DI MONSANTO CON I SOLDI DI BILL GATES
Bill Gates, è
fondamentalmente noto per essere il fondatore di Microsoft, l’azienda
produttrice del notissimo sistema operativo Windows. Ricchissimo, si è
ritirato dalla guida dell’azienda ed ora impiega tempo e denaro nel
finanziare le tecnologie per la modificazione genetica, la
geo-ingegneria, le vaccinazioni sperimentali e nel diffondere la buona
novella della Monsanto salvatrice dalla fame nel mondo.
Nessuna sorpresa
quindi nel leggere che Gates possiede 500.000 azioni della Monsanto.
Controvalore: 23 milioni di dollari.
Ma è sempre
Monsanto quell’azienda che è stata beccata a gestire in Argentina gruppi
di lavoratori in nero, schiavizzati e costretti a lavorare 14 ore al
giorno – per giunta spesso senza stipendiarli. Azienda che ricorre ai
propri colossali fondi per pagare organizzazioni che falsificano
letteralmente le dichiarazioni della FDA al fine di diffondere gli
organismi geneticamente modificati.Non mettiamo nemmeno in conto i suicidi di agricoltori in India, dovuti all’incapacità dei prodotti Monsanto di garantire i raccolti, suicidi che si verificano al ritmo di 1 ogni 30 minuti in quella zona agricola che è tristemente nota come ‘fascia dei suicidi’.
Bill Gates finanzia anche aziende che riducono i minori in schiavitù
22 febbraio 2013
BERSANI E LA SUA LOTTA AL CONTANTE: UNA PURA FOLLIA
Non
costituisce una novità sapere che buona parte del mondo politico
stia conducendo una crociata contro l'utilizzo del contante.
Bersani, in particolar modo, ogni giorno
che passa, rilancia sempre di più nella sua ipotesi di limitarne
l'utilizzo del
contante, e con esso anche la libertà di spesa dei contribuenti
italiani. Qualche
sera fa, a Porta a Porta, proprio Bersani ha ribadito che, qualora eletto, intende promuovere una battaglia senza
quartiere all’evasione fiscale, vedendo nella limitazione dell’utilizzo del
contante, il mezzo per raggiungere questo fine. In particolare, la soglia di
utilizzo del contante verrebbe ridotta a 300 euro, salvo poi ulteriori
riduzioni.
Secondo questa tesi, siccome la
limitazione dell’utilizzo del denaro contante colpirebbe l’intera collettività,
ogni individuo, sarebbe un possibile
evasore fiscale, o quantomeno complice di chi commette l’effettivo reato di
evasione e che ne trae il maggior vantaggio. Ma le cose, notoriamente, non
stanno in questi termini, ovviamente.
Sempre secondo Bersani, abbattere
l’utilizzo del contante o addirittura eliminarlo del tutto costituisce, quindi,
il mezzo più esperibile per contrastare
l’evasione. E anche questo, costituisce una grande menzogna.
SPAGNA AD UN PASSO DALLA GRECIA
LA SPAGNA E' AD UN PASSO DALL'IMPLOSIONE DELLE ISTITUZIONI DEL MODELLO DEMOCRATICO ATTUALE
«I
diversi ricatti che pesano sui politici e le istituzioni minacciano di
provocare una paralisi del sistema politico e un’implosione delle
istituzioni, che potrebbe portare alla fine del modello democratico
attuale.»
«Malefatte che hanno trasformato la Spagna in un’immensa cloaca inondata dalla corruzione».
«La fogna in cui si è trasformato lo stato spagnolo conta più astri di una costellazione»
Sono anni che andiamo ripetendo queste affermazioni, invero con
audience ben scarsa. Fa quindi una certa quale impressione leggerle su
organi a vasta diffusione. Due concetti dovrebbero essere valutati con la massima attenzione.
1. «Implosione delle istituzioni»
L’ostinarsi nel non voler vedere, considerare e rimediare una lunga
serie di problemi porta inevitabilmente alla loro putrefazione.
Esattamente quello che é successo per l’Unione Sovietica: nel disperato
tentativo di mantenere in vita un sistema marcio i russi arrivarono al
crollo, all’implosione. Repentina ed inaspettata solo per gli sprovvidi
accecati dai paraocchi delle ideologie.
Quando un corpo di regole non rappresenta più la realtà e presenta
evidenti contraddizioni dovrebbe essere abbandonato, ed in tutta fretta.
Le teorie economiche e politiche non dovrebbero essere vissute come
dogmi di fede. Non sono verità eterne.
21 febbraio 2013
TIRO A SEGNO CON GRILLO
Di Marco Cedolin
Personalmente
domenica non andrò a votare, a prescindere dal fatto che nevichi o
ci sia il solleone, non ci andrò per molte ragioni, su tutte il
fatto che non avrebbe alcun senso partecipare ad una "competizione" truccata in partenza, il cui risultato è già stato deciso nelle
stanze del potere, a prescindere da quale sarà il responso delle
urne. Sarebbe come accendere la TV e guardare per 90 minuti Milan -
Juventus, dopo che Abete ha già reso noto il fatto che il Milan
vincerà 3 a 1. Un esercizio semplicemente privo di costrutto, di
quelli che oltretutto non divertono neanche un po'.
Di
"divertimento" in verità non se ne trova traccia anche in
questa infinita campagna elettorale, condotta con toni stucchevoli da
un bestiario politico sempre più avvilito ed autoreferenziale, che
alligna quasi unicamente nei palinsesti TV, ossessionato dal terrore
di confrontarsi nelle piazze con i cittadini.
L'unica
nota di colore, se si vogliono comunque fare quattro risate, arriva
dall'accanimento con il quale gli ex grandi partiti attaccano Beppe
Grillo, che da alcune settimane sta riempiendo le piazze nelle quali
loro non osano più presentarsi.....
19 febbraio 2013
L'U€ NEL 2013: BANCAROTTA ECONOMICA E DITTATURA POLITICA

Di Karl Müller
Die EU im Jahr 2013: Wirtschaftlich bankrott wird sie politisch zur Diktatur
Solo il tempo ci dirà chi dovrà pagare queste somme colossali e come potrà farlo. I cosiddetti piani di salvataggio (“aiuti alla Grecia,” EFSF, MES, finanziamenti mirati, acquisti di obbligazioni da parte della BCE, ecc.) hanno lo scopo di far credere ai cittadini degli Stati membri dell’UE che si può risolvere il problema del debito attraverso una ridistribuzione tra gli Stati “ricchi” e gli “stati poveri” nell’UE. Ma se guardiamo più da vicino, tutti questi piani di salvataggio non portano esattamente ad una ridistribuzione tra Stati, ma una redistribuzione tra tutti gli Stati a spese dei contribuenti e a beneficio di un gruppo selezionato del grande capitale.
La speranza che alcuni paesi, tra cui in primo luogo la Germania, sarebbero i soli in grado di farsi carico di tutto ciò, è pura illusione. Nell’UE, il 20% di tutto il debito pubblico è della sola Germania, nel 2011 c’erano 2,1 miliardi di euro che la Repubblica federale, dei Länder e dei comuni dovevano a ogni donatore. La verità è che in Germania, i capitali in mani private raggiungono quasi il doppio. E se si trattasse realmente e onestamente di un nuovo inizio, potrebbe anche essere possibile ammortizzare il debito, con l’aiuto dei cittadini, dove è ragionevole e giusto. Infatti, i cittadini sono sempre pronti a contribuire al bene comune. Ma al giorno d’oggi, tutti sanno che queste azioni di redistribuzione programmate, non sono per il bene comune. Non è accettabile dare più soldi a coloro che ne hanno già in abbondanza.
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« Quando manderete in galera i banchieri? »
Elizabeth Warren |
Nel corso dell’audizione al Senato USA dei regolatori
bancari a Washington qualche giorno fa, la neo-senatrice democratica
Elizabeth Warren ha indicato come vanno trattati gli istituti che hanno
fatto crollare il sistema finanziario: con l’incriminazione. La Warren ha messo in forte imbarazzo i rappresentanti dei vari enti preposti alla vigilanza bancaria, chiedendo “Qual è stata l’ultima volta che avete portato una banca di Wall Street a processo?” Nessuno
ha saputo rispondere, perché i regolatori sono abituati così: fanno
accordi e transazioni con le banche, accettando delle multe, senza mai
andare fino in fondo.
Il fatto è che con gli
accordi si fermano le indagini sulla vera portata dell’attività
criminale, e non si stabilisce un disincentivo a delinquere di nuovo.
Una multa da 1,9 miliardi di dollari? A prima vista sembra tanto. E’ quanto paga la HSBC per il sospetto riciclaggio di almeno 15 miliardi di dollari di denaro provenienti dai trafficanti di droga messicani.
Ma in realtà quella multa rappresenta i profitti di appena 4-5 settimane!
Altro
che forte segnale. Le banche pagano queste multe irrisorie – l’entità
delle sanzioni è così misera che non va nemmeno a cancellare i profitti
della propria attività criminale – e promettono di fare i bravi in
futuro, ma il messaggio vero è un altro ed è chiaro: in un sistema dominato dalla speculazione si fanno i soldi ovunque sia possibile. Al massimo si verserà un obolo allo stato quando si viene beccati.
La Sen. Warren ha affermato che “troppo grande per fallire è diventato troppo grande per processare”
CONTI CORRENTI ALLO STATO
Di Gianni Lannes
Dietrologia e complottismi? Macchè! Fantascienza? Di
più. Oltre il Grande Fratello. Detto e fatto il lavoro sporco dal Governo non
eletto di Mario Monti, già al soldo
del gruppo criminale Bilderberg,
della Commissione Trilaterale e di Goldman Sachs. Ecco la sorpresa post
elettorale. Tutto previsto e calcolato, votazioni truccate comprese. Gli
allocchi tricolore se ne accorgeranno e saranno dolori.
Dal 10 aprile 2013 la nuova anagrafe dei
conti correnti bancari sarà effettivamente operativa. Entro quella data ormai
prossima, le banche dovranno obbligatoriamente trasmettere le tabelle dei conti
correnti relative al 2011: saldo ad inizio e fine anno, ammontare complessivo
dei bonifici in entrata e in uscita. La data è indicata nel provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che ha fissato le
procedure per l’anagrafe. Il 15 novembre 2012 era giunto il via libera dal
cosiddetto Garante per la Privacy, (Antonello Soro). Nient’altro
che una formalità per salvare le apparenze; insomma una legalità di facciata.
Il pretesto è apparentemente nobile: la lotta
all’evasione fiscale. Purtroppo i dati ufficiali attestano che il primo evasore in assoluto in Italia è lo
stesso Stato italiano: ammontano infatti a 100 miliardi di euro i quattrini evasi dai Monopoli di Stato.
18 febbraio 2013
GRECIA: VIA L'€URO O INTERVIENE L'ONU
«La Grecia deve uscire subito dall’euro, svalutando la sua moneta del
20-30%, pena la definitiva distruzione dell’economia, arrivata a un tale
punto di degrado da poter essere considerata come “tragedia umanitaria”
e quindi cominciare anche a ventilare l’ipotesi di chiedere
l’intervento dell’Onu». L’allarme – totalmente ignorato dai media
italiani, interamente occupati dal “grande nulla” della campagna
elettorale – è firmato dal più importante economista tedesco, Hans
Werner Sinn, consigliere personale di Angela Merkel, sorretto da altri
50 economisti, tra cui Moorald Choudry, vice-presidente della Royal Bank
of Scotland, la quarta banca al mondo. Rapporto urgente, presentato al
Consiglio d’Europa, alla presidenza della Bce e all’ufficio centrale
della commissione bilancio e tesoro dell’Unione Europea: la Grecia sta
crollando e la gente ormai assalta i supermercati.
LibreIdee
Non se ne parla né a Roma né a Berlino, né a Parigi né a Londra e tantomeno a Madrid, eppure – scrive Sergio Di Cori Modigliani in un intervento su Grecia “Come Don Chisciotte” – si racconta lo scenario ellenico in termini più che drammatici: «Una società ormai collassata, al limite della guerra civile, ormai precipitata nel baratro, sulla cui attuale realtà è stato steso un osceno velo di totale censura per impedire che le notizie vengano usate in campagna elettorale in Italia e diffuse in Spagna, dove sta esplodendo la tangentopoli iberica delle banche corrotte e Rajoy ha già fatto sapere a Bruxelles che là a Madrid si corre il rischio di veder la situazione sfuggire al controllo».
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LibreIdee
Non se ne parla né a Roma né a Berlino, né a Parigi né a Londra e tantomeno a Madrid, eppure – scrive Sergio Di Cori Modigliani in un intervento su Grecia “Come Don Chisciotte” – si racconta lo scenario ellenico in termini più che drammatici: «Una società ormai collassata, al limite della guerra civile, ormai precipitata nel baratro, sulla cui attuale realtà è stato steso un osceno velo di totale censura per impedire che le notizie vengano usate in campagna elettorale in Italia e diffuse in Spagna, dove sta esplodendo la tangentopoli iberica delle banche corrotte e Rajoy ha già fatto sapere a Bruxelles che là a Madrid si corre il rischio di veder la situazione sfuggire al controllo».
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ECUADOR: CORREA TRIONFA SUL BANCHIERE
Correa è Presidente con 57%, Lasso 23%
Rafael Correa ha stravinto, al primo turno e si assicura anche la maggioranza dei deputati. Il suo avversario è stato doppiato, e gli altri candidati sono rimasti ai blocchi di partenza. Per varie ragioni, è stata molto di più di una cronaca annunciata.
In primo luogo per l'abbondanza del raccolto di consensi, ha fieno in
cascina per accelerare il processo di cambiamento intrapreso. Poi perchè
l'avversario bocciato è un banchiere dell'Opus Dei. In
altri
termini, la continuità della politica attuata dal governo di Correa,
esce consolidata proprio contro un avversario emblematico, seguace del
dogma neoliberista, e di professione banchiere opusdeiano.
Più chiaro di così non poteva essere il responso degli ecuadoriani,
affluiti alle urne come mai nel passto.E' singolare come le elites non
si fidano più dei partiti, e si sporcano le mani direttamente con la
politica. A diferenza del'Europa, perdono.
Di Tito Pulsinelli
SelvasBlog
Per dirla con le parola di Correa: "Dedico questa vittoria a Chávez, uno straordinario leader latinoamericano... Oggi ha perso la partitocrazia, il potere mediatico, il FMI, l'oligarchia interna e i suoi alleati internazionali, ha vinto il popolo dell'Ecuador, la sua volontà e la sua sovranità che mai più potrà essere piegata dai poteri forti".
Di Tito Pulsinelli
SelvasBlog
Per dirla con le parola di Correa: "Dedico questa vittoria a Chávez, uno straordinario leader latinoamericano... Oggi ha perso la partitocrazia, il potere mediatico, il FMI, l'oligarchia interna e i suoi alleati internazionali, ha vinto il popolo dell'Ecuador, la sua volontà e la sua sovranità che mai più potrà essere piegata dai poteri forti".
17 febbraio 2013
GLI USA INIZIANO L'OCCUPAZIONE DELLE REGIONI DEBOLI DEL PIANETA
CI SARA' UNA RISPOSTA DELLA CINA?
Sappiamo già che la contraddizione principale di questo tempo è quella tra gli Stati Uniti e la Cina. Pertanto, qui cercherò di parlare di questo confronto. In realtà, è un confronto che già si sta preparando al Pentagono. Dovrà accadere presto o tardi. E con ciò, purtroppo, inizia a diventare visibile lo spettro della Terza Guerra Mondiale. E sicuramente lo hanno già capito bene, sia Washington che Pechino. Senza dubbio.
Di Enrique Muñoz Gamarra
Sappiamo già che la contraddizione principale di questo tempo è quella tra gli Stati Uniti e la Cina. Pertanto, qui cercherò di parlare di questo confronto. In realtà, è un confronto che già si sta preparando al Pentagono. Dovrà accadere presto o tardi. E con ciò, purtroppo, inizia a diventare visibile lo spettro della Terza Guerra Mondiale. E sicuramente lo hanno già capito bene, sia Washington che Pechino. Senza dubbio.
Di Enrique Muñoz Gamarra
Per prima cosa diamo uno sguardo alla Cina. La sua
ascesa è stata rapida. Non dimentichiamo che nel 2009 la Cina era già il
più grande esportatore del mondo. Nel 2010 diventa la seconda più
grande economia mondiale. Nello stesso anno (2010) l'accordo economico
strategico, Usa-Cina, stabilito nel 1979, viene abolito. Poi l'Europa
diventa il principale partner commerciale della Cina. E, infine, dallo
scorso anno (2012) è il primo partner commerciale del mondo. E gli
ultimi dati che ho a portata di mano indicano che l'uso globale dello
yuan come valuta di regolazione del commercio internazionale e degli
investimenti è continuato ad aumentare nel 2012.
Adesso diamo uno sguardo anche agli Stati Uniti. La
crisi ha avuto effetti devastanti in questo paese. Il fallimento
economico continua ad esser qui ancora molto grave. In primo luogo,
l'incidenza della manifattura nella sua economia si è ridotta dal 28%
nel 1953 all'11% nel 2010 (1). Inoltre, l'economia degli Stati Uniti
avanza, sempre più, verso un'economia di servizi e il suo debito,
naturalmente, non è solo di 16 miliardi di dollari, come sono soliti
riferire nella stampa occidentale, ma di 180 miliardi di dollari
(privato, sanitario e sicurezza sociale) e, questo è sempre più in
aumento, qualcosa di veramente terribile.
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16 febbraio 2013
LA TRAGEDIA GRECA PARLA DA SOLA
http://www.ilpuntotv.it - La Grecia, oggi. Poche scarne notizie sulla stampa estera, sfuggite dalle fitte maglie del controllo, ma i viaggi ad Atene, le testimonianze di scrittori, economisti, rappresentanti di movimenti di protesta, o di semplici cittadini, forniscono un quadro drammatico della Grecia, che non ha bisogno di forzature. Perché la realtà è già sin troppo tragica.
15 febbraio 2013
CHI CONTROLLA IL DENARO?
LO FA IN SEGRETO LA BANCA CENTRALE MONDIALE NON ELETTA E SENZA RENDERE CONTO A NESSUN GOVERNO
Un'organizzazione internazionale immensamente potente,
di cui la maggior parte delle persone non ha mai nemmeno sentito
parlare, controlla segretamente l'offerta di moneta del mondo intero. Si
chiama Banca dei Regolamenti Internazionali, ed è la banca centrale
delle banche centrali. Si trova a Basilea, in Svizzera, ma ha filiali
anche a Hong Kong e Città del Messico. Si tratta essenzialmente di una
banca centrale non eletta, indipendente e che ha la totale franchigia
dalle imposte e dalle leggi nazionali. Anche Wikipedia ammette che " non risponde a nessun singolo governo nazionale."
La
Banca dei Regolamenti Internazionali è stata utilizzata per riciclare
denaro per i nazisti durante la seconda guerra mondiale, ma in questi
giorni lo scopo principale della BRI è quello di guidare e dirigere il
sistema finanziario globale destinato ad essere unificato. Oggi, 58
banche centrali globali appartengono alla BRI, e influiscono sul modo in
cui l'economia degli Stati Uniti (o qualsiasi altra economia) si
svolgerà nel corso del prossimo anno molto più di un qualsiasi politico.
Ogni due mesi, i banchieri centrali del mondo
si riuniscono a Basilea per un "Convegno di Economia Mondiale". Le
decisioni che vengono prese durante questi incontri interessano ogni
uomo, donna e bambino sul pianeta, eppure nessuno di noi ha voce in
capitolo su quello che succede. La Banca dei Regolamenti Internazionali è
un'organizzazione fondata dall'élite globale, opera a vantaggio delle
élite globali ed è destinata ad essere uno dei cardini principali del
nascente sistema economico mondiale. E' imperativo che le persone
vengano informate su ciò che è questa organizzazione e dove ha intenzione
di portare l'economia globale.
PERCHE' IL MONDO PREMIA I PROPRI SACCHEGGIATORI ?
Di Eduardo Galeano
Pagina12
Il lanciatore di scarpe iracheno, che scagliò le proprie calzature verso Bush, è stato condannato a tre anni di carcere. Non merita invece un’onorificenza? Chi è dunque il terrorista? Il lanciatore di scarpe o il suo bersaglio? Il serial killer che ha volutamente determinato la guerra in Iraq su un terreno di bugie massacrando una moltitudine d’individui, legalizzando e ordinando la tortura di altri non è forse il vero terrorista?
Il popolo di Atenco, in Messico, i Mapuche, indigeni del Cile, i Kekchies del Guatemala, i contadini senza terra in Brasile, tutti accusati del crimine di terrorismo per aver difeso i loro diritti e la loro terra, sono forse i colpevoli? Se la terra è sacra, anche se la legge non lo specifica, coloro che la difendono non sono altrettanto sacri?
Leggi tutto...
Pagina12
Il lanciatore di scarpe iracheno, che scagliò le proprie calzature verso Bush, è stato condannato a tre anni di carcere. Non merita invece un’onorificenza? Chi è dunque il terrorista? Il lanciatore di scarpe o il suo bersaglio? Il serial killer che ha volutamente determinato la guerra in Iraq su un terreno di bugie massacrando una moltitudine d’individui, legalizzando e ordinando la tortura di altri non è forse il vero terrorista?
Il popolo di Atenco, in Messico, i Mapuche, indigeni del Cile, i Kekchies del Guatemala, i contadini senza terra in Brasile, tutti accusati del crimine di terrorismo per aver difeso i loro diritti e la loro terra, sono forse i colpevoli? Se la terra è sacra, anche se la legge non lo specifica, coloro che la difendono non sono altrettanto sacri?
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14 febbraio 2013
POPULISMO: POTERE POLITICO SOTTRATTO ALLE ELITES
L'antipopulismo come divorzio tra elite e cittadini - Novelli eunuchi evirati del potere politico - Partito Popolare e Partito socialista Europeo contro Venezuela e Argentina
Di Tito Pulsinelli
SelvasBlog
La parola "populismo" abbonda sulle labbra di tutti coloro che hanno consumato il divorzio definitivo, tra cittadini e governanti, tra popolo ed elites. Sentendosi, ovviamente, parte di queste, vuoi per averne sposato gli arcani economicisti, la neolingua dei bassifondi finanziari, vuoi per identificarsi in una "modernità" che mal nasconde il settecentesco neo-totalitarismo delle oligarchie. I gruppi dirigenti europei che aulicamente si autodefiniscono "la politica", in realtà sono come dei novelli eunuchi evirati del potere politico. L'hanno affidato ai grandi gruppi economici transnazionali, che ora possono togliere e mettere governi ad Atene, Lisbona, Madrid e Roma, come ieri a Buenos Aires, Brasilia o Singapore. E si arrogano il potere di veto sull'operato degli altri governi che -quando pretendono di essere veramente nazionali- vengono demonizzati e tolti di mezzo.
Gli eunuchi, senza più una ragion d'essere, valletti della ragione economica elevata a ragion di Stato, tentano di camuffare il servilismo e il ruolo di sterilizzatori della residuale democrazia rappresentativa.
Di Tito Pulsinelli
La parola "populismo" abbonda sulle labbra di tutti coloro che hanno consumato il divorzio definitivo, tra cittadini e governanti, tra popolo ed elites. Sentendosi, ovviamente, parte di queste, vuoi per averne sposato gli arcani economicisti, la neolingua dei bassifondi finanziari, vuoi per identificarsi in una "modernità" che mal nasconde il settecentesco neo-totalitarismo delle oligarchie. I gruppi dirigenti europei che aulicamente si autodefiniscono "la politica", in realtà sono come dei novelli eunuchi evirati del potere politico. L'hanno affidato ai grandi gruppi economici transnazionali, che ora possono togliere e mettere governi ad Atene, Lisbona, Madrid e Roma, come ieri a Buenos Aires, Brasilia o Singapore. E si arrogano il potere di veto sull'operato degli altri governi che -quando pretendono di essere veramente nazionali- vengono demonizzati e tolti di mezzo.
Gli eunuchi, senza più una ragion d'essere, valletti della ragione economica elevata a ragion di Stato, tentano di camuffare il servilismo e il ruolo di sterilizzatori della residuale democrazia rappresentativa.
13 febbraio 2013
GRECIA: LA GENTE ASSALTA I SUPERMERCATI
"La Grecia è crollata, definitivamente, sotto il peso dei debiti contratti con la BCE.
Stanno assaltando i supermercati. Ma non si tratta di banditi armati.
Si tratta di gente inviperita e affamata, che non impugna neanche una
pistola, con la complicità dei commessi che dicono loro "prendete quello
che volete, noi facciamo finta di niente". Si tratta della rivolta di
150 imprenditori agricoli, produttori di agrumi, che si sono rfiutati
categoricamente di distruggere tonnellate di arance e limoni per
calmierare i prezzi, come richiesto dall'Unione Europea. Hanno preso la
frutta, l'hanno caricata sui camion e sono andati nelle piazze della
città con il megafono, regalandola alla gente, raccontando come stanno
le cose.
Si tratta di 200 produttori agricoli, ex proprietari di caseifici, che da padroni della propria azienda sono diventati impiegati della multinazionale bavarese Muller che si è appropriata delle loro aziende indebitate, acquistandole per pochi euro sorretta dal credito agevolato bancario,quelli hanno preso i loro prodotti della settimana, circa 40.000 vasetti di yogurt (l'eccellenza del made in Greece, il più buon yogurt del mondo da sempre) li hanno caricati sui camion e invece di portarli al Pireo per imbarcarli verso il mercato continentale della grande distribuzione, li hanno regalati alla popolazione andandoli a distribuire davanti alle scuole e agli ospedali.
Si tratta di 200 produttori agricoli, ex proprietari di caseifici, che da padroni della propria azienda sono diventati impiegati della multinazionale bavarese Muller che si è appropriata delle loro aziende indebitate, acquistandole per pochi euro sorretta dal credito agevolato bancario,quelli hanno preso i loro prodotti della settimana, circa 40.000 vasetti di yogurt (l'eccellenza del made in Greece, il più buon yogurt del mondo da sempre) li hanno caricati sui camion e invece di portarli al Pireo per imbarcarli verso il mercato continentale della grande distribuzione, li hanno regalati alla popolazione andandoli a distribuire davanti alle scuole e agli ospedali.
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