Visualizzazione post con etichetta Signoraggio. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Signoraggio. Mostra tutti i post

16 maggio 2021

Criptovalute digitali non regolamentate contro valute nazionali regolamentate: C'è un pericolo?

"Sono giunto alla conclusione che la riluttanza degli economisti a discutere seriamente quello che è diventato davvero un problema cruciale del nostro tempo è dovuta a una certa timidezza da parte loro di accettare di sporcarsi le mani passando da questioni strettamente scientifiche a questioni più orientate al valore"
. Friedrich Hayek (1899- 1992), (in conversazione, 9 febbraio 1978).

"L'inflazione è in tutti i tempi e in tutti i paesi un fenomeno monetario, nel senso che è e può essere generata solo da un aumento più rapido della quantità di denaro in circolazione rispetto alle quantità prodotte di beni e servizi". Milton Friedman (1912-2006), (in 'The Counter-Revolution in Monetary Theory', 1970).

1 ottobre 2020

Voci dalla rete: Dopo Conte, o Draghi o...

La tassazione odiosa, la rendita privilegiata che provoca l'aumento dei prezzi
Mentre si raddoppia lo stipendio del capo dell'INPS, decine e decine di miliardi di rendite vengono continuamente pagate come tasse sotto la guisa di interessi sul debito pubblico. 

La classe digerente, non contenta del signoraggio che ruba con le banche (mille miliardi l'anno), compresa la Banca d'Italia (altri 200 miliardi solo sulle banconote), pretende anche il sacrificio al Bancotauro rappresentato dal "debito pubblico", il debito, cioè, di uno stato che rifiutando di creare esso stesso la sua moneta, pretende di doverla prendere a prestito dai furbetti del banchierino, dopo aver loro concesso la licenza bancaria, invitandoli alle aste mensili dei titoli di stato Ma secondo voi il popolo, presa coscienza, come li giustizierà ? Come fece col Conte Giuseppe Prina nel 1800 ?

16 settembre 2020

Nino Galloni: "la sinistra non ha voluto capire niente di moneta"

Galloni a Futuro e Identità organizzato da Vox e Francesca Salvador il week end scorso a Stra (Venezia) descrive le 4 opzioni di fronte all’emergenza Covid: da quella dello sterminio di massa alla moneta non a debito passando dal prestito internazionale che ci rende schiavi e dalla soluzione “Draghi” meno austera ma pur sempre nel paradigma del debito.

25 febbraio 2020

Le banche centrali finanziano i governi (anche se non si può dire)

Nel 2015 la Banca del Canada ha pubblicato un importante rapporto in cui spiega molto bene come la banca centrale canadese finanzi direttamente il governo canadese attraverso l'acquisto di titoli pubblici:

«L'acquisto da parte della Banca del Canada di titoli di Stato federali è il mezzo attraverso il quale la Banca crea denaro per il governo del Canada. Poiché la Banca del Canada è interamente di proprietà del governo federale, l'acquisto da parte del governo federale di titoli di nuova emissione può essere considerato una transazione interna. Registrando nuovi e uguali importi sulle sezioni dell'attivo e del passivo del proprio bilancio, la Banca del Canada crea denaro semplicemente inserendo delle sequenze in un computer. 

13 luglio 2019

« È ora di fare una rivoluzione nel nostro paese »


Una rivoluzione sia culturale che politica, perchè l’una senza l’altra sarebbe inefficace. 
La rivoluzione culturale è iniziata con questo video, dove insieme all’amico Francesco Carraro abbiamo provato ad allargare il campo della consapevolezza, cercando di trovare anche in altri ambiti della conoscenza umana, le motivazioni per cambiare l’attuale società.

30 gennaio 2019

Signoraggio: "Divorzio" E Debito Pubblico: Facciamo chiarezza...

Sta facendo molto discutere il servizio di Alessandro Giuli sulle origini del debito pubblico italiano andato in onda qualche giorno fa all’interno del nuovo programma di Rai 2, “Povera Patria”. Secondo i critici – tra cui luminari dell’economia come Riccardo Puglisi, Mario Seminerio e, ça va sans dire, l’immancabile Luigi Marattin -, le colpe del servizio sarebbe sostanzialmente tre: di aver “propagandato” sulla televisione pubblica la presunta madre di tutte le bufale economiche: il signoraggio (ussignor!); di aver individuato nel cosiddetto “divorzio” del 1981 tra Banca d’Italia (BdI) e Tesoro la causa principale della successiva esplosione del debito pubblico italiano; e di aver insinuato – seppur indirettamente – che la soluzione al problema del debito pubblico sarebbe di tornare ad un regime simile a quello pre-divorzio, cioè di monetizzazione (più o meno parziale) del deficit/debito pubblico da parte della banca centrale.

10 dicembre 2018

L'alba di una nuova moneta per l'Italia


L’Italia è ancora totalmente immersa nella “Grande Recessione”, la crisi finanziaria proveniente dagli Stati Uniti e allargatasi a macchia d’olio in tutto il mondo. Le Istituzioni che al tempo non sono riuscite a proteggerci continuano a proporre un’unica soluzione, indispensabile a loro dire, per evitare nuovi tracolli: la riduzione del Debito Pubblico, ovvero austerità, rigore nei conti pubblici, tagli alla Spesa dello Stato che poi vuol dire meno soldi e meno investimenti per la Sanità, l’Istruzione, i servizi, la manutenzione del territorio, tutte cose che rendono degna e soddisfacente la vita dei cittadini.

25 agosto 2018

Economia sostenibile e produzione del denaro possibile…

Alcuni di voi non sapranno che attualmente non è lo Stato a emettere la carta moneta ma sono delle banche private, sia pur denominate Banca d’Italia od attualmente BCE, che si sono appropriate del diritto di emettere carta moneta per conto dello Stato, il quale a sua volta ripaga questo debito con l’emissione di Buoni del Tesoro che vengono posti in vendita dalle banche stesse guadagnandoci ulteriormente. Perciò capirete che per risolvere il problema del debito pubblico e degli interessi pagati e restituire allo Stato la sua dignità ed autonomia finanziaria è assolutamente necessario che l’emissione cartacea del denaro ritorni allo Stato. Inoltre siccome attualmente non c’è più alcuna trasferibilità fra la moneta ed il suo equivalente in oro ciò significa che -di fatto- il denaro che circola è semplice carta colorata e che in qualsiasi momento il suo valore convenzionale può scomparire del tutto.

12 luglio 2018

Signoraggio: In TV, dire la verità è un atto rivoluzionario

Raccontare la pura e semplice verità in TV è un atto rivoluzionario.
Non finirò mai di ringraziare Vito Monaco per essere l’unico Giornalista in Italia, caso più unico che raro, che ha il coraggio di ospitarmi nelle sue trasmissioni televisive.
Quando mi ha chiamato per partecipare alla sua trasmissione del 22 giugno 2018, mi ha avvertito però subito, quasi scusandosi, che ci sarebbero stati anche dei fautori dell’Euro con i quali avrei dovuto confrontarmi, in una discussione che si preannunciava molto “accesa”.
Mi sono trovato davanti due esemplari in via di estinzione, una nostalgica PD ed un convinto “Più Europa”. Devo subito dire che la discussione “Euro sì o Euro no” non mi appassiona, anzi la ritengo fuorviante, perchè concentra la discussione su un aspetto secondario del problema.

13 giugno 2018

Valuta egemonica: costi e privilegi

I messaggi della Casa Bianca indicano che le tariffe imposte contro le importazioni di Cina, Unione Europea, Canada e Messico sono volte a correggere il gigantesco squilibrio nei conti esterni degli Stati Uniti. Ma il paradosso è che se il presidente Donald Trump vuole veramente correggere questo squilibrio, dovrebbe cominciare a riconsiderare il ruolo della sua moneta, il dollaro, nel sistema dei pagamenti internazionali.
L'egemonia della valuta statunitense rimane innegabile. È la valuta con la maggiore presenza nelle transazioni commerciali e finanziarie in tutto il mondo. E rimane anche la valuta più utilizzata come riserva dalle banche centrali e nei tesori di grandi gruppi aziendali.

22 febbraio 2017

Ci siamo costruiti una “gabbia monetaria”

La guerra monetaria e finanziaria che stiamo inconsapevolmente combattendo, è impossibile da vincere se non ci liberiamo della “gabbia monetaria” che ci siamo costruiti e che riduce la nostra libertà di azione.
Il forte e chiaro NO al referendario costituzionale del 4 dicembre, ha per il momento scongiurato il rischio di peggiorare la nostra situazione, con nuove progressiva cessione di sovranità da parte dello Stato italiano a vantaggio di entità sovranazionali.

Lo scopo della riforma costituzionale voluta dal Governo Renzi era infatti, per loro stessa ammissione, un passaggio necessario per adeguare l’impianto costituzionale alla nuova “governance economica europea”. In pratica, rendere la Costituzione sempre più permeabile alle norme e disposizioni comunitarie, cedendo ovviamente sempre maggiori quote di sovranità nazionale.
In pratica avrebbe rinforzato la sbarre della gabbia.
Fallito dunque il tentativo di operare un cambiamento normativo dall’interno, attraverso la riforma costituzionale, è cominciato un vero e proprio attacco all’Italia,

9 settembre 2016

Rapporto di KPMG conferma la creazione di denaro dal nulla

Gentili giornaliste, egregi giornalisti,
Il 5 settembre la KPMG Iceland, ad una conferenza di alto livello, ha presentato la prima relazione comparativa mondiale sui sistemi monetari. È stato comparato il diffuso sistema di riserva frazionaria con il sistema di moneta intera, sul quale la Svizzera presto voterà. La relazione è stata effettuata su incarico del Presidente islandese ed è di grande rilevanza per la Svizzera.

3 maggio 2016

La banca presta la moneta che non ha...

L’insegnamento di Luciano Gallino sulla moneta: «Lo Stato si decida a fare in piccolo quello che le banche private fanno in grande: creare denaro dal nulla»
Una delle radici più profonde e nascoste della crisi è la moneta/debito, come insegna Luciano Gallino (“Il denaro, il debito e la doppia crisi spiegati ai nostri nipoti“, Einaudi, 2015). Il senso del suo insegnamento radicale e controcorrente si può sintetizzare così: la grande maggioranza della moneta che utilizziamo viene creata ex nihilo dalle banche private sotto forma di prestiti, cioè di moneta/debito. Questa è la vera causa dell’esplosione globale dei debiti privati e pubblici che soffocano l’economia.
La moneta bancaria aumenta i debiti e sottrae ricchezza all’economia reale. La moneta dovrebbe invece diventare un bene pubblico, una risorsa messa a disposizione dallo Stato per produrre ricchezza e benessere grazie alla piena occupazione e alla svolta ecologica dell’economia. E’ l’unica via d’uscita dalla crisi.


In continuità con gli studi e le lezioni sulla “moneta endogena” di economisti insigni, come John M. Keynes e Hyman Minsky e, in Italia, Augusto Graziani, Gallino spiega il malefico ingranaggio: «Una banca moderna crea denaro quando concede un credito. La credenza popolare per cui la banca presterebbe ad altri il denaro già depositato da un altro correntista è infondata». 

30 ottobre 2015

Quando eravamo ricchi, con la lira e l’inflazione a mille

«Negli anni Ottanta, gli anni in cui l’Italia navigava nell’oro, quando eravamo il quarto paese più ricco del mondo, il tasso d’inflazione si aggirava mediamente attorno al 15% e raggiungeva picchi di oltre il 21%». Le famiglie spendevano e il risparmio medio dei nuclei familiare durante il periodo d’inflazione più alta superava il 25%: «Eravamo il primo paese al mondo per risparmio privato e le famiglie avevano ampia libertà di spesa», ricorda Vincenzo Bellisario. Oggi l’inflazione si aggira attorno allo 0%, e l’economia è alla canna del gas: «Le famiglie devono risparmiare su tutto, hanno scarsa libertà economica, abbiamo raggiunto e superato i livelli di consumo da fame del periodo della “grande depressione” e, nonostante ciò, la media attuale di risparmio privato è del 4% circa. E tutto va male». Secondo Bellisario, esponente del Movimento Roosevelt fondato da Gioele Magaldi per contribuire alla democratizzazione della politica italiana contro lo strapotere dell’élite economica, «lo spettro dell’inflazione è una grande truffa, così come lo è stata e lo è purtroppo ancora oggi quella del debito pubblico, che altro non è se non l’indicatore che misura la ricchezza finanziaria del cittadini».

19 luglio 2015

Islanda: "E se si togliesse alle banche la possibilità di creare denaro?"

Un rapporto parlamentare islandese suggerisce di dare solo alla Banca Centrale il monopolio per la creazione della monetaUna vera e propria rivoluzione, se l'idea venisse applicata ...
L'Islanda è decisamente il paese della creatività finanziaria. Dopo aver mostrato - nel 2009 - che esisteva un modo alternativo al trasferire il debito bancario al debito pubblico, l'isola nordica potrebbe essere pronta a realizzare un grande esperimento monetario. Lo scorso 31 marzo, infatti, il presidente della commissione per gli affari economici dell'Althingi, il parlamento nazionale islandese, Frosti Sigurdjonsson, ha presentato una relazione al Primo Ministro, Sigmundur Gunnlaugsson sulla riforma del sistema monetario islandese. Ed è una vera e propria rivoluzione quella che propone. 
La mancanza di controllo della banca centrale sul sistema monetario

19 aprile 2015

La perdita della Sovranità Monetaria del Popolo italiano

Con la nascita della Comunità Economica Europea e l’adesione dei paesi europei all’Euro come moneta unica, l’Italia è caduta in una trappola da cui sarà molto difficile liberarsi, se non a costo di grandi sacrifici e sofferenze disumane e sicuramente non prima che la maggioranza degli italiani abbia raggiunto la consapevolezza della condizione di schiavitù in cui si trova a causa di questa micidiale e invisibile “dittatura finanziaria”.
Basta guardarsi intorno e ascoltare la gente per rendersi conto che il paese sta sprofondando nel baratro di una crisi economica senza precedenti e le frequenti manifestazioni spontanee di protesta di cittadini disperati contro i politici cinicamente distratti se non addirittura collusi ne sono la prova più evidente.

1 novembre 2014

Ridurre debito e disuguaglianze? Basta togliere alle banche il potere di creare moneta dal nulla.

L’idea circola ai più alti livelli. E in Svizzera si raccolgono le firme per un referendum.
Interdire le banche private,  impedire loro di creare moneta dal nulla. Sembra un’idea folle, oltre che poco comprensibile ai più. E però  circola sempre di più, non dalle parti del M5S, dell’Ukip, o di qualche altro partito populista  (che pure sarebbero d’accordo). Ma ai più alti livelli: Financial Times, Banca d’Inghilterra, Fondo Monetario, economisti vari. Sulla scia di proposte che risalgono agli anni ’30.  Presi dai problemi italiani, dalle elezioni europee, dagli scandali nostrani, ci si è fatto poco caso ( qui l’unica eccezione, a parte un blog). Forse si temeva di confondere le idee, di togliere enfasi alle riforme di cui l’Italia ha comunque bisogno, di tirare la volata ai partiti “sovversivi” che queste idee sostengono.
Perché di un’idea davvero sovversiva si tratta. Idea non nuova, in realtà.   Da tempo in varie forme fa proseliti fra economisti americani ed europei, preoccupati di una prossima crisi sistemica, più devastante della precedente.  La vera sovversione sta nel fatto che a sponsorizzarla sia stato, qualche settimana fa, il più autorevole quotidiano economico del mondoil Financial Times, da sempre pilastro della cultura economica neoliberale. In un commento firmato dall’illustre  Martin Wolf .
Titolo: “ Spogliare le banche private del potere di creare denaro”.

19 luglio 2014

Alain Parguez: €uro, il Nuovo Ordine Totalitarista

Sono qui per parlarvi di una storia oscura e tragica. Avete già capito che l’Europa è un mostro che va contro a tutte le regole della teoria monetaria moderna e dell'economia moderna. E quindi il problema è: perché esiste un sistema così assurdo? Mi è stato detto che nel vostro Paese, come nel mio del resto, alcune persone pensano che se riusciamo a liberarci dell’euro, l’Italia o la Francia potrebbero ritornare ad essere equiparabili ad alcuni dei Paesi più poveri dell’Africa, come lo Zimbabwe; ma l’economia reale dell’eurozona è già nello stesso stato dello Zimbabwe. Vediamo per esempio alcuni dati sulla Francia.
I Francesi hanno inventato e imposto l’eurosistema molto tempo fa; ebbene, in Francia il vero tasso di disoccupazione è di circa il 60% della popolazione attiva [includendo nel computo anche i lavoratori sottopagati, N.d.R.], quindi una cifra enorme; e quindi abbiamo un tasso di inflazione effettivo del 7-8%. Non abbiamo la piena occupazione e non abbiamo una stabilità dei prezzi; questo significa che tutti i dati ufficiali europei sono menzogne.
Comincerò la mia presentazione vera e propria con una citazione del responsabile del Ministero delle Finanze francese [Postel-Vinay, N.d.R.], che fra l’altro appartiene all’ordine dei benedettini, è un monaco ed è anche il capo dell’Opus Dei francese: e la Commissione Europea è ampiamente controllata, come anche il governo francese, dall’Opus Dei.