30 giugno 2015
29 giugno 2015
Charleston: c’era una esercitazione simulante il massacro
A Charleston, South Carolina, il 21 enne Dylan Roof è entrato nella chiesa negra ed ha sparato all’impazzata, uccidendo nove presenti, fra cui il senatore democratico Clementa Pinckney, 41 anni, padre di due figli. Era il 17 giugno.
Quello stesso era in corso a Charleston un’esercitazione federale che prevedeva esattamente un eccidio: i poliziotti partecipanti dovevano prepararsi nel caso di Active Shooter. Si tratta di una definizione inventata dal Department of Homeland Security, che designa uno scenario di una strage di massa rapida e imprevedibile, dove alla fine l’uccisore si toglie la vita. Come potete vedere, di esercitazioni del genere, in Usa, se ne tengono di continuo.
Quello stesso era in corso a Charleston un’esercitazione federale che prevedeva esattamente un eccidio: i poliziotti partecipanti dovevano prepararsi nel caso di Active Shooter. Si tratta di una definizione inventata dal Department of Homeland Security, che designa uno scenario di una strage di massa rapida e imprevedibile, dove alla fine l’uccisore si toglie la vita. Come potete vedere, di esercitazioni del genere, in Usa, se ne tengono di continuo.
26 giugno 2015
Trattativa, l’ex capo dei Servizi Fulci: “la Falange chiamava dalle sedi Sismi, alcuni 007 usavano esplosivi”
La rivelazione al processo Trattativa dell'ambasciatore, ai vertici del Cesis tra il 1991 e il 1993 sulla sigla oscura che rivendicava omicidi e stragi nei primi anni '90. "Un analista del Sisde mi portò la mappa dei luoghi da dove partivano le chiamate e quella delle sedi periferiche del Sismi: coincidevano perfettamente". Poi aggiunge: ""All’interno dei servizi c’è una cellula che si chiama Ossi, esperta nel piazzare polveri, fare attentati"
Quindici agenti segreti super addestrati sospettati di essere collegati con le bombe del 1993, e le telefonate della Falange Armata che partivano dalle sedi coperte del Sismi. È un racconto che arriva dal passato l’ultimo tassello inedito sulla Falange Armata, l’oscura sigla criminale che nei primi anni Novanta rivendicava ogni singolo fatto di sangue andato in onda nel Paese: dai delitti della banda della Uno bianca alle stragi mafiose del 1992 e 1993. Un mistero mai risolto quello dei telefonisti del terrore che chiamavano i centralini dell’agenzia Ansa per firmare eccidi e stragi con cui nulla avevano probabilmente a che fare. Adesso però, a più di vent’anni di distanza, emerge un particolare nuovo: quelle chiamate sarebbero state fatte dalle stessa zone in cui all’epoca il Sismi aveva localizzato le sue basi periferiche. A raccontarlo è l’ambasciatore Francesco Paolo Fulci, punta di diamante della diplomazia italiana negli anni ’80, al vertice del Cesis (Comitato esecutivo per i servizi di informazione e sicurezza) tra il 1991 e il 1993, oggi presidente della Ferrero.
Quindici agenti segreti super addestrati sospettati di essere collegati con le bombe del 1993, e le telefonate della Falange Armata che partivano dalle sedi coperte del Sismi. È un racconto che arriva dal passato l’ultimo tassello inedito sulla Falange Armata, l’oscura sigla criminale che nei primi anni Novanta rivendicava ogni singolo fatto di sangue andato in onda nel Paese: dai delitti della banda della Uno bianca alle stragi mafiose del 1992 e 1993. Un mistero mai risolto quello dei telefonisti del terrore che chiamavano i centralini dell’agenzia Ansa per firmare eccidi e stragi con cui nulla avevano probabilmente a che fare. Adesso però, a più di vent’anni di distanza, emerge un particolare nuovo: quelle chiamate sarebbero state fatte dalle stessa zone in cui all’epoca il Sismi aveva localizzato le sue basi periferiche. A raccontarlo è l’ambasciatore Francesco Paolo Fulci, punta di diamante della diplomazia italiana negli anni ’80, al vertice del Cesis (Comitato esecutivo per i servizi di informazione e sicurezza) tra il 1991 e il 1993, oggi presidente della Ferrero.
In Italia la scuola dei Predatori
Una settimana fa, al Salone aerospaziale di Le Bourget a Parigi, la Direzione armamenti aeronautici del Ministero Difesa ha firmato un contratto con la canadese Cae per la realizzazione ad Amendola (Foggia) della prima scuola di volo europea di droni militari Predator (Predatori) della statunitense General Atomics. Un precedente contratto prevedeva la fornitura di un simulatore di volo solo per il modello MQ-1 Predator, mentre il nuovo permette di addestrare i telepiloti anche per il Predator B/MQ-9 Reaper, ambedue in dotazione all’aeronautica italiana.
Si avvera così il sogno di Roberta Pinotti che aveva annunciato il progetto al «Convegno sul futuro del dominio aerospaziale nazionale ed europeo» (Firenze, 24 ottobre 2014). Progetto sostenuto dal Pentagono, nelle cui scuole si sono addestrati finora i telepiloti europei dei Predatori: poiché deve oggi formare più telepiloti di droni che piloti di cacciabombardieri, il Pentagono ha bisogno di altri centri di addestramento in ambito Nato.
L’aeronautica italiana e quelle di altri paesi Ue appartenenti alla Nato disporranno quindi, entro il 2016, della scuola di Amendola.
Qui i telepiloti europei saranno addestrati a missioni sia di ricognizione e individuazione obiettivi, tipo quelle effettuate finora dai Predatori usati dall’aeronautica italiana, sia di attacco con gli MQ-9 Reaper, tipo quelle effettuate dal Pentagono e dalla Cia in Afghanistan, Pakistan, Iraq, Yemen, Somalia e altri paesi.
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25 giugno 2015
Le grandi multinazionali evadono il fisco
“L’abuso del sistema fiscale da parte di imprese multinazionali aumenta il peso fiscale sugli altri contribuenti e sottrae ai paesi in via di sviluppo risorse importanti, necessarie per combattere la povertà e finanziare i servizi pubblici”. E’ quanto dichiara in un documento ufficiale l’Independent Commission for the Reform of International Corporate Taxation (ICRICT), invocando gli Stati a superare l’attuale e desueto sistema tributario internazionale delle imprese.
In occasione del Festival dell’Economia che si è da poco concluso a Trento, eminenti economisti e ministri delle Finanze da tutto il mondo hanno presentato una dichiarazione globale per chiedere a gran voce la riforma della tassazione internazionale delle imprese.
I rappresentanti di questo organismo chiamato ICRICT(The Independent Commission for the Reform of International Corporate Taxation) si sono riuniti per invocare un’indispensabile riforma dell’oramai desueto sistema tributario internazionale delle imprese e chiedere agli Stati di apportare ampie e significative modifiche alle norme attuali.
24 giugno 2015
La proposta del Bilderberg 2015 per una società senza contanti
Uno dei maggiori temi nel meeting del gruppo Bilderberg, che si è tenuto la scorsa settimana a Telfs-Buchen in Austria, è stata l'idea di promuovere una società senza contanti. Sembra che i governi in Africa pensino, che una società senza contante sia una buona idea. Queste le buone notizie per la elite del Bilderberg, per il resto di noi, sono invece decisamente cattive notizie.
La sede ugandese del The Indipendent, ha riportato che John Karamuka, capo dei sistemi di pagamento alla National Bank del Ruanda, è ottimista nel creare un sistema di pagamento senza contanti per i normali cittadini del Ruanda.
Secondo l'articolo, Mr. Karamuka ha dichiarato nella presentazione del sistema di pagamento senza contanti della Airtel, che “resta da fare molto lavoro per costruire un sistema di pagamento senza contanti che sia solido nel paese”
“È una buona cosa il progresso verso la creazione di un'economia senza contanti, ma è ancora lontano dalla visione del paese”23 giugno 2015
Che cosa s’intende per riforma? Lo strano caso della Grecia e dell’Europa
Mentre tornavamo da Berlino, martedì, il ministro greco delle finanze Yanis Varoufakis mi ha osservato che l’attuale uso del termine “riforma” ha le sue origini nel medio periodo dell’Unione Sovietica, in particolare sotto Kruscev, quando accademici modernizzatori cercarono di introdurre elementi di decentramento e di mercato in un sistema di pianificazione sclerotico. In quegli anni, in cui la lotta negli Stati Uniti era per i diritti e alcuni giovani europei sognavano ancora la rivoluzione, il temine “riforma” non era molto utilizzato in occidente. Oggi, in una strana svolta di convergenza, è diventato la parola d’ordine della classe dominante.
Il termine, riforma, è oggi diventato centrale nel tiro alla fune tra la Grecia e i suoi creditori. Un nuovo sollievo dal debito potrebbe essere possibile, ma solo se i greci acconsentiranno a “riforme”. Ma a quali riforme e a qual fine? La stampa ha fatto circolare il termine, riforma, nel contesto greco come se ci fosse un vasto accordo sul suo significato.
Il termine, riforma, è oggi diventato centrale nel tiro alla fune tra la Grecia e i suoi creditori. Un nuovo sollievo dal debito potrebbe essere possibile, ma solo se i greci acconsentiranno a “riforme”. Ma a quali riforme e a qual fine? La stampa ha fatto circolare il termine, riforma, nel contesto greco come se ci fosse un vasto accordo sul suo significato.
Le specifiche riforme pretese dai creditori della Grecia oggi sono una miscela speciale. Mirano a ridurre lo stato; in questo senso sono “orientate al mercato”. Tuttavia sono la costa più lontana dalla promozione del decentramento e della diversità. Al contrario, operano per distruggere le istituzioni locali e per imporre un unico modello di politica in tutta Europa, con la Grecia non come fanalino di coda, bensì all’avanguardia. In quest’altro senso le proposte sono totalitarie, anche se il padre filosofico è Friedrich von Hayek, l’antenato politico, per dirla brutalmente, è Stalin.
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22 giugno 2015
Contro i Russi cacciabombardieri Usa in Europa
L’aeronautica militare degli Stati Uniti d’America è pronta a schierare in Europa i nuovi sofisticati cacciabombardieri F-22 “Raptor” per dissuadere Mosca da ogni forma d’intervento politico-militare in Ucraina e in altre aeree altamente conflittuali del vecchio continente.
Lo ha annunciato la segretaria di US Air Force, Deborah Lee James, in occasione della sua visita agli espositori statunitensi dell’International Paris Air Show, il supermarket mondiale di strumenti di guerra aerospaziali che si tiene in questi giorni nella capitale francese. “La più grande minaccia a cui penso è ciò che sta accadendo con la Russia e alle attività estremamente preoccupanti che essa sta realizzando in Ucraina”, ha aggiunto Deborah James.
Top secret il luogo in cui i famigerati cacciabombardieri invisibili ai radar saranno trasferiti, ma è probabile che si tratti di un paese dell’Europa orientale vicino alla “nemica” Russia e all’Ucraina. Nel marzo 2014, il senatore repubblicano James Inhofe (Oklahoma), uno dei membri più influenti del Comitato per le forze armate del Senato Usa, aveva formalmente chiesto all’amministrazione Obama di trasferire in Polonia proprio i nuovi caccia F-22 “per accrescere la pressione militare contro Mosca”. Sempre in Polonia, con sempre più frequenza, vengono rischierati per periodi medio-lunghi i cacciabombardieri a capacità nucleare F-16 “Fighting Flacon” in dotazione al 31° Stormo dell’US Air Force di stanza nella base aerea di Aviano (Pordenone).
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20 giugno 2015
Bimbi da cannone ed altre evoluzioni della specie
“Eccezionale vittoria del centrodestra in Liguria: ha conquistato primo e secondo posto”.(www.spinoza.it)
“Ogni anno s’inventano un trucco nuovo. Prendono uno dei loro ragazzi, ragazzi neri, e lo mettono al governo, così può girare Washington con un sigaro in bocca. E siccome i suoi problemi personali sono stati risolti, sarà colui che dice al nostro popolo:”Guardate che progressi stiamo facendo, sto a Washington, prendo il tè nella Casa Bianca. Sono il vostro portavoce, sono il vostro leader. Mentre la nostra gente continua a vivere nei bassifondi di Harlem, continuando a ricevere la peggiore forma di educazione”. (Malcolm X, discorso del 7 gennaio 1965 “Prospettive di libertà”)
Stavolta inizio fuori dai soliti seminati su cui ci confrontiamo con gli interlocutori, ma la cosa mi sta tremendamente a cuore. Sarà perché la Chiesa da duemila anni imposta il rapporto adulti-bambini in termini di dominio e arbitrio (la pedofilia ne è l’aspetto meno violento), questo paese è un gigantesco postribolo in cui si prostituiscono bambini.
Sogni US-americani, dal G1 al Bilderberg
Qual è il legame tra il summit del G7 in Germania, la visita in Italia del presidente Putin, il meeting del club Bilderberg in Austria e i negoziati a Washington sul TTIP – l’accordo di libero scambio USA-UE?
Cominciamo dal G7 nelle alpi bavaresi – piuttosto un G1 con un’aggiuntina di “partner minori” – con il presidente Obama a compiacersi della sua impresa promossa dai neo-con: precettare l’UE per estendere le sanzioni alla Russia, anche se l’UE distrutta dall’austerità ne patirà addirittura maggiormente le conseguenze.
Prevedibilmente, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande hanno ceduto – anche dopo essere stati forzati dalla realpolitik a intessere discussioni con la Russia e creare congiuntamente l’accordo Minsk-2.
Prevedibilmente, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande hanno ceduto – anche dopo essere stati forzati dalla realpolitik a intessere discussioni con la Russia e creare congiuntamente l’accordo Minsk-2.
L’ipocrisiometro nelle alpi bavaresi è già quasi esploso proprio al discorso di apertura della cena del presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk, ex primo ministro della Polonia e Russofobo/guerrafondaio conclamato: “Tutti noi avremmo preferito che ci fosse la Russia a guidare il tavolo del G7, ma il nostro gruppo non è solo un gruppo (che condivide) interessi economici e politici, ma prima di tutto è una comunità fondata su dei valori. Questo è il motivo per cui la Russia non è tra noi”.
19 giugno 2015
Dal 1967 le forze di Occupazione hanno arrestato 95 mila bambini
Un’organizzazione internazionale per la tutela dei Diritti dell’Infanzia ha accusato le forze di occupazione israeliane di aver abusato dei bambini palestinesi “in maniera sistematica”. A Ramallah, l’Organizzazione “Military Court Watch” che monitora il trattamento dei bambini presso i tribunali militari israeliani, ha dichiarato che dall’occupazione israeliana della Cisgiordania nell’anno 1967 le forze israeliane hanno arrestato circa novantacinquemila bambini.
L’Organizzazione ha esposto la questione in un rapporto consegnato mercoledì 10 giugno al relatore speciale ONU per le condotte disumane e degradanti, la tortura e le pene. Il rapporto si compone di più di trecento pagine elencanti prove del trattamento dei bambini durante il fermo militare israeliano. Include inoltre prove riguardo la condizione dei duecento minori arrestati dall’esercito israeliano in Cisgiordania nel periodo tra gennaio 2013 e maggio 2015.
Taser o la repressione che verrà...
Pistola elettrica alla Polizia, primo Ok.
Ritorno a scrivere sul blog dopo un periodo più o meno lungo di assenza, dovuto a varie circostanze che mi hanno tenuto lontano da questa forma di comunicazione. Torno dopo aver vissuto esperienze forti di lotta reale al sistema. Non solo parole ma pratica. La teoria si avvita su se stessa quando non c’è il tentativo di condividerla con altri e renderla fattuale. Ho subito la repressione dello Stato e della malavita, insieme ai miei compagni di avventura, toccando con mano cosa significa mettersi di traverso al potere vigente. Non c’è niente di più bello che lottare, si è liberi solo in quei momenti, dove tutti insieme, a volto scoperto, si fronteggia l’orda dello status quo imperiale libercapitalista.
18 giugno 2015
Jobs act: il discount del lavoro è servito
Millantando come una grande conquista la stabilizzazione a 24 mesi della Nuova Assicurazione Sociale per la perdita dell'Impiego (NASpI) in cambio del dimezzamento della possibilità di usufruire della Cassa Integrazione (da 48 a 24 mesi nei cinque anni), il commensale degli attori di "mafia capitale", il ministro Poletti, ha dato notizia della costituzione dell'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro e del riordino di queste politiche.
Premesso che due anni di conservazione del posto di lavoro e con un sussidio costante sono ben altra cosa rispetto all'aggiunta di sei mesi di un assegno (quello della NASpI) che, decurtandosi del 3% al mese a partire dal quarto mese di disoccupazione, si riduce in briciole, andando a "vedere" il testo del decreto licenziato dal consiglio dei ministri e trasmesso – per il più inutile degli esami – alle commissioni parlamentari, non si può non riconoscere al governo la ferrea coerenza con cui, dopo aver fatto strame del diritto del lavoro, dà alla merce lavoro ed al lavoro in quanto tale la più consona allocazione commerciale: il discount.
Premesso che due anni di conservazione del posto di lavoro e con un sussidio costante sono ben altra cosa rispetto all'aggiunta di sei mesi di un assegno (quello della NASpI) che, decurtandosi del 3% al mese a partire dal quarto mese di disoccupazione, si riduce in briciole, andando a "vedere" il testo del decreto licenziato dal consiglio dei ministri e trasmesso – per il più inutile degli esami – alle commissioni parlamentari, non si può non riconoscere al governo la ferrea coerenza con cui, dopo aver fatto strame del diritto del lavoro, dà alla merce lavoro ed al lavoro in quanto tale la più consona allocazione commerciale: il discount.
€uropa: ultimo atto?
I leader dell’Unione Europea continuano a condurre il gioco della politica del rischio calcolato con il governo greco. La Grecia è venuta incontro alle richieste dei suoi creditori molto più del minimo indispensabile. Tuttavia la Germania e gli altri creditori continuano a chiedere che il Paese firmi un programma destinato a fallire, e che pochi economisti avrebbero mai pensato che potesse, vorrebbe o dovrebbe essere attuato.
Il cambiamento della situazione fiscale greca da un ampio disavanzo primario a un avanzo è stato quasi senza precedenti, ma la richiesta che il Paese raggiunga un avanzo primario del 4,5% del Pil era irragionevole. Sfortunatamente, al tempo in cui la “troika” – la Commissione Europea, la Banca Centrale Europea e il Fondo Monetario Internazionale – per prima ha incluso la richiesta irresponsabile nel programma di finanziamento internazionale per la Grecia, le autorità del Paese non avevano altra possibilità che aderire.
La follia di continuare a perseguire tale programma è particolarmente acuta adesso, considerato il calo del 25% del Pil che la Grecia ha dovuto patire dall’inizio della crisi. La troika ha interpretato male gli effetti macroeconomici del programma che ha imposto. In base alle sue previsioni, essa riteneva che, tagliando i salari e accettando altre misure di austerity, le esportazioni greche sarebbero aumentate e l’economia sarebbe presto tornata a crescere. Essa inoltre credeva che la prima ristrutturazione del debito avrebbe portato alla sostenibilità del debito.
17 giugno 2015
La scottante verità di Ilaria Alpi
Miran Hrovatin e Ilaria Alpi |
In realtà, agli inizi degli anni Novanta, le navi della Shifco erano usate, insieme a navi della Lettonia, per trasportare armi Usa e rifiuti tossici anche radioattivi in Somalia e per rifornire di armi la Croazia in guerra contro la Jugoslavia.
Anche se nella docufiction non se ne parla, risulta che una nave della Shifco, la 21 Oktoobar II (poi sotto bandiera panamense col nome di Urgull), si trovava il 10 aprile 1991 nel porto di Livorno dove era in corso una operazione segreta di trasbordo di armi statunitensi rientrate a Camp Darby dopo la guerra all’Iraq, e dove si consumò la tragedia della Moby Prince in cui morirono 140 persone.
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16 giugno 2015
Grecia: Non c'è alternativa all'uscita dall'€uro!
Wolfgang Munchau [nella foto ]è un noto economista, non certo per le sue simpatie "bolsceviche". Scrive anzi per il Financial Times. E' l'economista che nel 2006 preconizzò che l'eurozona si sarebbe sfasciata, ed in particolare che l'Italia sarebbe uscita dall'euro entro il 2015. Alle porte della decisiva riunione di dopodomani, 18 giugno, dell'Eurogruppo che ci dirà se ci sarà accordo tra la troika e SYRIZA, Munchau sostiene che il male minore per la Grecia sarebbe fare default e uscire dall'euro. Qui le cinque date che decidono il futuro della Grecia
«Alla fine ci siamo arrivati: Alexis Tsipras deve prendere o lasciare. Che cosa dovrebbe fare il leader di Syriza? Le prossime elezioni in Grecia non sono previste prima del gennaio 2019, e qualsiasi linea d'azione deciderà di assumere dovrebbe portare frutti nell'arco di tre anni, o anche meno. Prima di tutto mettiamo a confronto i due scenari estremi: accettare l'offerta finale dei creditori o abbandonare l'Eurozona. Accettando l'offerta dei creditori, Atene acconsentirebbe a un aggiustamento di bilancio dell'1,7 per cento del prodotto interno lordo nell'arco di sei mesi.
9 giugno 2015
L’Fbi sorveglia i cellulari utilizzando una piccola flotta di aerei spia
Un’inchiesta dell’Associated Press ha rivelato che l’Fbi impiega da tempo una piccola flotta aerea, composta da alcune decine di velivoli, per spiare cellulari e filmare dall’alto per scopi investigativi. La flotta viene generalmente utilizzata, senza l’approvazione di un giudice, impiegando tecnologie molto invasive. Secondo l’Ap, l’Fbi, negli ultimi trenta giorni, avrebbe sorvolato più di 30 città in 11 stati.
Il Federal bureau of investigation ha fatto sapere che i voli di sorveglianza, utili in attività di intelligence, antiterrorismo e in materia penale, sono conformi alle norme sulla privacy, così come le motivazioni e la durata delle attività di sorveglianza. La flotta sarebbe nascosta dietro 13 società fittizie, come FVX Research, KQM Aviazione, NBR Aviation e PXW Services.
4 giugno 2015
Sta iniziando la fine dell’U€?
Nella settimana scorsa ci sono state quattro notizie che hanno rivelato quanto sia profonda la crisi della Ue: la dichiarazione di Draghi “l’Euro non è più scontato”; la vittoria di “Podemos” in Spagna; la vittoria dei nazionalisti in Polonia; l’altalena del default greco. Iniziamo dalla prima: Draghi dice che se la tendenza a divaricare dei paesi dell’Eurozona dovesse proseguire, l’euro non sarebbe più sostenibile, non solo economicamente, ma anche politicamente e socialmente. Ma no!? Ma non mi dire! Chi lo avrebbe mai detto?! Insomma, l’euro è una architettura che non può resistere ancora a lungo alle tendenze divaricanti dell’Europa, e si approssima il momento dei conti. Ovviamente la ricetta di Draghi è la più scontata: armonizzare con le riforme la struttura sociale dei paesi dell’Unione, dove per riforme si intende essenzialmente il taglio delle pensioni, il peggioramento delle prestazioni sociali (sanità, istruzione) e la fine tendenziale della loro gratuità o del loro prezzo politico. Però… mai che si parli di armonizzare le norme fiscali …chissà perché?!
Ovviamente la notizia non è quel che dice Draghi, che a questo punto è una banalità, ma che a dirlo sia lui, il gran sacerdote dell’euro. Significa che anche ai piani alti del Palazzo si iniziano a sentire gli scricchiolii della costruzione e si inizia ad ammettere che tutto possa crollare.
1 giugno 2015
A chi appartiene Gerusalemme?
Il primo ministro di estrema destra israeliano Benjamin Netanyahu ha celebrato la "Giornata di Gerusalemme" con un discorso nel quale affermava che "Gerusalemme è sempre stata la capitale del solo popolo ebraico e di nessun altro", avvertendo inoltre che la città si trova sotto la minaccia del terrorismo musulmano.
Gerusalemme, Daru Shalem, venne fondata circa 5500-6500 anni fa dal popolo proto-canaaneo, molto prima che esistesse l'ebraismo. Fu dedicata al dio del tramonto, Shalem.
Se ne fa menzione per la prima volta in un testo egizio successivo al 2000 a.C., ancora una volta prima della comparsa dell'ebraismo.
Penso che si possa dedurre che la città di Shalem, il dio del tramonto, fu probabilmente la capitale di molti popoli prima che ci fosse una religione chiamata ebraismo.
Pressapoco nel periodo che va dal 1500 al 1200 a.C., Gerusalemme era governata dai faraoni egizi di Memphis, con i cananei che in ogni caso continuavano ad esserne i loro rappresentanti.
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Gerusalemme, Daru Shalem, venne fondata circa 5500-6500 anni fa dal popolo proto-canaaneo, molto prima che esistesse l'ebraismo. Fu dedicata al dio del tramonto, Shalem.
Se ne fa menzione per la prima volta in un testo egizio successivo al 2000 a.C., ancora una volta prima della comparsa dell'ebraismo.
Penso che si possa dedurre che la città di Shalem, il dio del tramonto, fu probabilmente la capitale di molti popoli prima che ci fosse una religione chiamata ebraismo.
Pressapoco nel periodo che va dal 1500 al 1200 a.C., Gerusalemme era governata dai faraoni egizi di Memphis, con i cananei che in ogni caso continuavano ad esserne i loro rappresentanti.
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