Per prevenire future pandemie, è importante capire se la SARS-CoV-2 si è trasmessa direttamente dagli animali alle persone o indirettamente in un incidente di laboratorio. Il genoma di SARS-COV-2 contiene un modello peculiare di siti unici di riconoscimento dell’endonucleasi di restrizione che consentono un efficiente disassemblaggio e riassemblaggio del genoma virale caratteristico dei virus sintetici. Qui riportiamo la probabilità di osservare un simile modello nei coronavirus senza storia di bioingegneria. Troviamo che SARS-CoV-2 è un’anomalia, più probabilmente un prodotto dell’assemblaggio del genoma sintetico che dell’evoluzione naturale.
La Pfizer teme la diffusione dei dati sull’efficacia e sugli effetti collaterali relativi al vaccino anti-Covid da lei prodotto nonché le conseguenze sugli affari della fine della pandemia. È tutto scritto nero su bianco nell’ultimo rapporto rilasciato dallo stesso colosso farmaceutico, relativo agli utili nel quarto trimestre 2021. Nel capitolo intitolato “Rischi relativi al nostro Business, al settore e alle operazioni e allo sviluppo dell’attività” si leggono parole gravi, che lasciano tanto più colpiti in quanto scritte pubblicamente senza, evidentemente, che vi sia alcun timore che queste generino legittime rimostranze da parte dei Governi, come sarebbe lecito aspettarsi. “Vi è il rischio che un maggiore utilizzo del vaccino o di Paxlovid porti ad ulteriori informazioni sull’efficacia, la sicurezza o altri sviluppi, incluso il pericolo di ulteriori reazioni avverse, alcune delle quali possono essere gravi” si legge a pagina 39 del rapporto. Mentre a poche righe di distanza si accenna ai rischi economici derivanti dalla “possibilità che il Covid19 diminuisca in severità o diffusione o che scompaia interamente”.
Ho parlato con il professore Michael Schneider (nato nel 1943) sul tema della COVID-19 e sul rapporto tra medicina e totalitarismo. Schneider è uno scrittore e un socialista impegnato, conosciuto, tra l’altro, per aver partecipato al movimento studentesco del 1968, per essere l’autore dell’opera «Neurose und Klassenkampf»[Nevrosi e lotta di classe, Il Formichiere, Foligno, 1976] e per aver fondato il primo teatro di strada socialista a Berlino Ovest. Si distingue per la sua critica perspicace dello status quo, e quindi anche della degenerazione “coronavirale” regnante, che riunisce numerosi elementi non solo politici, ma anche nevrotici. Ma è diversa. Il potere oggi è diverso. E il totalitarismo, oggi, è diverso.
Come è coinvolto il Forum economico mondiale di Davos nella pandemia di coronavirus?
Il Forum Economico Mondiale di Davos (WEF) è un forum di primo piano per governi, società globali e imprenditori internazionali. Fondato nel 1971 dall'ingegnere ed economista Klaus Schwab, il WEF descrive la sua missione come "plasmare i programmi globali, regionali e industriali" e "migliorare lo stato del mondo". Secondo il suo sito web, "l'integrità morale e intellettuale è al centro di tutto ciò che fa".
Il WEF è stato coinvolto nella pandemia del coronavirus in diversi modi.
In primo luogo, il WEF è stato, insieme alla Fondazione Gates, uno sponsor del preveggente esercizio di simulazione della pandemia di coronavirus "Event 201", tenutosi a New York il 18 ottobre 2019
Il9 luglio, abbiamo appreso chePfizer aveva pianificato di chiedere alle autorità di regolamentazione statunitensi ed europee di autorizzare una dose urgente di richiamo del suo vaccino COVID-19, “sulla base di prove di un maggiore rischio di infezione sei mesi dopo l’inoculazione e la diffusione dellavariante Delta.
Lo stesso giorno abbiamo anche appreso che FDA e CDC non erano molto entusiasti dell’idea. In una dichiarazione congiunta entrambe le istituzioni hanno annunciato che “gli americani che sono stati completamente vaccinati non hanno bisogno di un vaccino di richiamo COVID-19 in questo momento”.
Quando a inizio anno è arrivato il vaccino in Italia, sono iniziate ad arrivare anche le notizie di decessi di professionisti sanitari da ogni parte del mondo, in quei paesi dove la vaccinazione di massa era già iniziata qualche mese prima. Poi inevitabilmente, perché le "coincidenze" sono inevitabili, c'è stata una lunga lista di decessi anche in Italia che ad oggi risulta il paese con un numero di eventi avversi gravi da far rabbrividire, ma non indagare...
In questo articolo si vuole ricordare tutti quei medici, infermieri, ed ogni operatore della sanità, ma anche di qualsiasi altro ambito, che sono deceduti "sfortunatamente" dopo la vaccinazione Covid.
Negli ultimi mesi abbiamo richiesto al Center of Disease Control (CDC) le prove dell'isolamento e dell'esistenza di qualsiasi e tutti i virus, compresi CoV - 2 e 19, MERS, Influenza, Polio, Morbillo, HIV, XMRV, HTLV-1, HTLV-III/LAV, HPV, Ebola, Zika, solo per citare alcuni dei cosiddetti virus, rivelati in base al Freedom of Information Act (FOIA).
Queste richieste scritte sono state fatte dalla signora Christine Massey al capo del CDC/ATSDR FOIA Mr. Robert Andoh, per localizzare e consegnare QUALSIASI documento, ricerca e/o risultato per QUALSIASI isolamento e purificazione "virale" (da chiunque, ovunque, in qualsiasi momento nel mondo) da un campione di paziente tramite macerazione, filtrazione e/o l'uso di un'ultracentrifuga o quello che viene chiamato il 'Gold Standard' per isolare e identificare un organismo patologico micro o nana.
Il 20 marzo 2021, nel primo anniversario del primo blocco per Covid-19, in più di 40 paesi la gente è scesa in strada per manifestare pacificamente, sotto la bandiera del “Worldwide Freedom Day”, contro le bugie e le misure tiranniche imposte dalla pretesa “pandemia”. Anche se sincronizzate in tutto il mondo quel particolare giorno, le dimostrazioni sono più o meno in corso in varie aree. Proteste pacifiche stanno mettendo fine all’obbligo dei passaporti vaccinali
A Londra, sabato 29 maggio, i britannici hanno tenuto una manifestazione “Unite for Freedom” 2021, come si vede nel breve video clip qui sopra. Secondo ITV.com (1) centinaia di manifestanti contro i passaporti vaccinali si sono riversati nel centro commerciale Westfield di Londra, mentre un’altra grande folla si è riunita in Parliament Square.
Ricordate l'infame Bill Gates che diceva con il suo sorriso seducente, qualcosa del tipo: anche se io non ci sono più, il sistema è stato impostato e continuerà senza di me. Questa non è una citazione testuale ma contestuale. Sfortunatamente, ogni riferimento a questo e altri simili riferimenti narrativi anti-corrente sono stati cancellati da internet.
Fa parte di un massiccio sforzo di censura. Naturalmente, senza censurare i media alternativi - il piano cade a pezzi. I media mainstream, così come le piattaforme sociali, sono comprati con centinaia di milioni di dollari per continuare a propagare la narrazione falsa e criminale di Corona.
Il piano è orribile. È una distorsione della verità nelle relazioni pubbliche, di quello che c'è dietro l'enorme, coercitiva "vaccinazione".
Non so - e soprattutto - non mi interessa sapere chi sia dalla parte del torto e chi della ragione, in tutto questo.
In un momento di profonda crisi come quello attuale, l'unica cosa che conta è che non ci siano ulteriori motivi di disgregazione e odio tra i cittadini.
Costi quel che costi.
Per questo motivo, io dico NO.
Io NON mi renderò complice di questo gioco al massacro, di questa caccia al presunto untore, di questa divisione faziosa tra cittadini onesti e cittadini disonesti, in cui gli unici a rimetterci sono proprio le persone perbene.
L'obbligo dell'uso generalizzato della maschera è emblematico della gestione della "pandemia". Questa costrizione non è sanitaria ed è segno di un'assurdità. È un comandamento che si presenta, allo stesso tempo, come una legge e la sua distruzione. È l'atto di lasciare la Politica.
Le ragioni dell'obbligo si possono riassumere nel fatto che, senza di esso, non ci sarebbe alcun segno manifesto della supposta "estrema gravità" del covid. La centralità dell'indossare una maschera sta nel fatto che, ricordandoci costantemente la "pandemia", la compulsione ci pone sotto lo sguardo del potere che confisca la nostra intimità.
Riduce la coscienza a un "mettersi alla prova". "L'esperienza di non poter uscire da sé" [1] non è una cosa esterna, non occupa una parte della nostra esistenza, diventa la nostra stessa vita.
I leader africani muoiono con Covid-19 molto più dei cittadini “comuni”. La probabilità che ciò si verifichi per puro caso è di 3 su centomila. NOTA: Questo articolo viene pubblicato in contemporanea in tedesco su Corona Transition “Io resto a casa!” E’ quello che dovrebbe dire e fare ogni top leader africano, tenendo conto del rischio elevatissimo che egli ha di morire di Covid-19. Dati alla mano, dall’inizio della mai dichiarata pandemia [1] ad oggi sono morti 52/10.000 ministri o capi di stato africani (li chiameremo ‘leader’). Per contro, sono morti solo 3/10.000 ‘cittadini comuni’.
“L’inferno è vuoto e tutti i demoni sono qui”. William Shakespeare, La tempesta Mike Yeadon, l’ex vicepresidente della ricerca su allergie e patologie del tratto respiratorio di Pfizer è un microbiologo che parla a bassa voce. Ha passato 32 anni a lavorare per grandi aziende farmaceutiche ed è uno dei maggiori esperti di infezioni respiratorie virali. È anche un uomo che ha una missione, e la sua missione è quella di informare il maggior numero possibile di persone su ciò che stanno facendo le élite al potere, che usano la pandemia come una cortina fumogena per nascondere i loro veri obiettivi. Ecco Yeadon in una recente intervista:
“Se si volesse depopolare una porzione significativa del mondo, con modalità che non richiedano la distruzione dell’ambiente con armi nucleari, o avvelenare tutti con l’antrace o qualcosa del genere, e si volesse mantenere una plausibile negabilità nel bel mezzo di una crisi pluriennale di patologie infettive, non credo che si potrebbe escogitare un piano di lavoro migliore di quello che sembra essere davanti a me.
Speciale di lunedì 15 marzo alle 20 di #100GiorniDaLeoni "Ho gestito un reparto Covid ed ora parlo io. Ospite il medico epidemiologo Pasquale Aiese. 100 Giorni da Leoni è un programma di Riccardo Rocchesso e Luca Teodori.
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Il CEO di Tesla Elon Musk ha detto che non ha intenzione di farsi vaccinare contro il coronavirus Wuhan. In un'intervista in un podcast di settembre 2020 ha detto che non ha bisogno di un vaccino, poiché lui e la sua famiglia "non sono a rischio". Il 49enne fondatore di SpaceX ha ancheclassificato i blocchi su larga scala come un "grave errore". Musk ha osservato che la pandemia ha diminuito la sua fede nell'umanità a causa delle "risposte irrazionali" della gente verso di essa. Musk ha rivelato il suo rifiuto di ottenere il vaccino per il coronavirus di Wuhan durante un'intervista del 28 settembre sul podcast Sway del New York Times. Ha dato una breve risposta alla conduttrice del podcast Kara Swisher quando ha chiesto al capo di Tesla se avrebbe preso il vaccino COVID-19. "No, non sono a rischio e nemmeno i miei figli".
Intervista rilasciata dall’arcivescovo Mons. Carlo Maria Viganò al “Deutsche Wirtschaftsnachrichten”. La crisi del virus Corona. Stato profondo termine che è diventato molto usato ma anche chiesa profonda. Sovrapposizione tra deep state e deep church.
Deutsche Wirtschaftsnachrichten: Eccellenza, come vive personalmente la crisi del virus Corona?
Arcivescovo Viganò: La mia età, il mio stato di Arcivescovo e la mia abitudine a una vita ritirata non sono forse rappresentativi di ciò che deve subire la maggioranza delle persone; nondimeno, io stesso mi trovo da un anno impossibilitato a spostarmi, a visitare persone che hanno bisogno di una parola di conforto. In presenza di una vera pandemia non avrei avuto problemi ad accettare di buon grado le decisioni dell’autorità civile e di quella ecclesiastica, perché avrei riconosciuto in esse la volontà di proteggere le persone dal contagio. Ma perché vi sia una pandemia, occorre anzitutto che il virus sia isolato; che esso sia grave e che non sia possibile curarlo tempestivamente; che le vittime del virus rappresentino una larga fascia della popolazione.
Le sequenze genetiche utilizzate nelle PCR per individuare la sospetta SARS-CoV-2 e per diagnosticare i casi di malattia e morte attribuiti al Covid-19 sono presenti in decine di sequenze del genoma umano stesso e in quelle di un centinaio di microbi. Questo include gli iniziatori o primer, i frammenti più estesi presi a caso dal loro presunto "genoma" e anche i cosiddetti "geni bersaglio" presumibilmente specifici del "nuovo coronavirus".
Il test è inutile e tutti i risultati "positivi" ottenuti finora dovrebbero essere scientificamente invalidati e comunicati alle persone colpite; e se sono decedute, ai loro parenti. Stephen Bustin, uno dei maggiori esperti mondiali di PCR, dice infatti che in certe condizioni chiunque può risultare positivo!
Quando la gente sente le parole vaccino RNA, la prima domanda che viene in mente alla persona media è: "Questo vaccino altererà permanentemente il mio DNA?" La seconda domanda è: "Se il vaccino altera il mio DNA, quali sono i potenziali impatti sulla salute a lungo termine?"
Queste sono domande giuste. Sfortunatamente, queste domande sono di solito spazzolate via, ignorate, minimizzate o scontate dall'ecosistema farmaceutico. A questa preoccupazione sulla modifica genetica si risponde normalmente con la seguente argomentazione: L'RNA non altererà permanentemente il vostro DNA perché è una molecola temporanea che viene rapidamente distrutta nella cellula, e perché è fondamentalmente diverso dal DNA. L'RNA non si integra nel DNA, e l'RNA non rimane nella cellula in modo permanente perché la cellula distrugge l'RNA relativamente in fretta. Pertanto, non vi è alcun rischio potenziale di un vaccino RNA che modifica geneticamente il genoma di una persona.
Le iniezioni sperimentali lanciate da Moderna e Pfizer non hanno nulla di simile ai vaccini tradizionali. Queste piattaforme mRNA sono un "sistema operativo" progettato per programmare gli esseri umani e trasformare le loro cellule in efficienti sistemi di consegna di farmaci.
Moderna sta ora rendendo pubbliche le reali intenzioni dietro la piattaforma mRNA. La piattaforma tecnologica mRNA è simile al sistema operativo di un computer, ammette l'azienda. Gli scienziati preparano una sequenza unica di mRNA che codifica per una specifica proteina. Una volta iniettato negli esseri umani, questo programma viene eseguito nel corpo dell'individuo, a livello cellulare. La piattaforma mRNA è dove Big Pharma si fonde con Big Tech, rendendo gli esseri umani schiavi di un sistema di controllo progettato per trarre profitto dalle loro funzioni cellulari e biologichein un futuro imprevedibile.
Aumentano i ricoveri perché i protocolli di cura domiciliare Covid sono ancora quelli insufficienti a base di paracetamolo. L'assurdo viaggio della Bussola tra scaricabarile e reticenze evidenzia il fallimento della gestione Speranza, che ha messo al centro gli ospedali e ora il vaccino, dimenticando che i malati non curati precocemente oggi, sono i morti di domani. Palù (Aifa): «Linee guida da cambiare, l'ho detto al ministero, ma dicono che ci sono altre priorità». L'Agenas: «Speranza non ci ha detto di lavorare sui protocolli domiciliari».
I dati generali di ieri parlano di un aumento sensibile dei ricoveri. Il commissario lombardo Guido Bertolaso parla già di una terza ondata, il governatore Luca Zaia ha rimarcato come per la prima volta dal 31 dicembre ci sia un aumento dei ricoveri che «fa preoccupare». Aumenti di posti letto occupati anche i Piemonte.