Visualizzazione post con etichetta MES. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta MES. Mostra tutti i post
21 ottobre 2020
La fabbrica del consenso economico
Per capire come la teoria economica mainstream, costruita e riprodotta nei circoli intellettuali e accademici, viene veicolata, mediaticamente, nella cultura di massa, dobbiamo prima fare una breve premessa su come funziona la propaganda nei moderni regimi occidentali cosiddetti liberal-democratici (cioè nei regimi in cui, per intenderci, vigono elezioni a suffragio universale, libertà di associazione e libertà di stampa).
In questi paesi la propaganda assume forme ben diverse da quelle che solitamente assume nei regimi non democratici – cioè in cui non vigono le condizioni di cui sopra –, dove tendenzialmente esiste un controllo top-down diretto e pressoché assoluto del flusso di informazioni che arriva ai cittadini, tanto tramite i media ufficiali (che perlopiù sono direttamente sotto il controllo del governo) quanto, oggi sempre di più, tramite i social network e persino i sistemi di chat. Pensiamo per esempio alla Cina.
Labels:
Cina,
Controllo globale,
Debito,
Debito Pubblico,
Dittatura,
Economia,
Fiat,
Informazione,
Italia,
Media,
MES,
Propaganda,
Recovery Found,
Scuola-Università
9 ottobre 2020
Covid-19 ► Un virus impegnato politicamente...
Come già successo 40 anni fa per l’HIV, abbiamo la novità di un virus “intelligente”: cioè che si comporta in maniera diversa a seconda di dove si trova! Pensate: con l’AIDS/HIV si scopriva che i virus sanno dove si trovano, e si comportano diversamente, dando sintomi, malattie ed esiti diversi a seconda della nazione in cui s trovano, anche col Covid abbiamo lo stesso “comportamento”… (ovviamente in contraddizione con la logica e la biologia).
Rimarchevole che tutti i paesi che ora stanno continuando la pagliacciata del covid (finti test, finti positivi, epidemia di test, ricoveri di persone sane e inasprimento ingiustificato delle restrizioni), sono gli stessi che devono accedere al Recovery Fund (con l’unica eccezione dell’UK che ha altre dinamiche).
7 ottobre 2020
“Serve l’emissione di una moneta di Stato. Basta con l’Italia schiava degli stranieri”
Il Professor Paolo Maddalena è vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”. Ogni suo intervento apre molti spazi di riflessione. L’ultimo, pubblicato su lantidiplomatico.it, è uno di quelli da non perdere. Ne riprendiamo alcuni punti.
Scrive Maddalena: “Per quanto riguarda l’economia, c’è oscurità nelle proposte avanzate dal nostro governo, che si dibatte tra 557 proposte (tra loro scollegate) per l’utilizzo del Recovery fund, mentre non decide, come vorrebbero il Pd e lo stesso Visco, governatore della Banca d’Italia, per l’acquisizione dei prestiti del Mes. Nessuno ha capito che più l’Italia si indebita, più diviene schiava degli stranieri, ed è costretta a continuare a svendere le proprie fonti di produzione di ricchezza e, addirittura, l’intero territorio nazionale”.
Scrive Maddalena: “Per quanto riguarda l’economia, c’è oscurità nelle proposte avanzate dal nostro governo, che si dibatte tra 557 proposte (tra loro scollegate) per l’utilizzo del Recovery fund, mentre non decide, come vorrebbero il Pd e lo stesso Visco, governatore della Banca d’Italia, per l’acquisizione dei prestiti del Mes. Nessuno ha capito che più l’Italia si indebita, più diviene schiava degli stranieri, ed è costretta a continuare a svendere le proprie fonti di produzione di ricchezza e, addirittura, l’intero territorio nazionale”.
23 luglio 2020
Accordi U€: La frattura tra l'élite e i popoli si allarga sempre di più...
L’ondata della pandemia ha gravemente compromesso l’economia dell’Unione europea, è stata particolarmente dura per i membri già deboli del blocco. Tuttavia, i paesi forti del nord non hanno voglia di aiutare – le discussioni sul budget si sono trascinate per quattro giorni fra litigi e polemiche acute. Per quanto alla fine sia stato adottato il bilancio, inclusi circa 750 miliardi fra prestiti ed aiuti, molti non sono rimasti soddisfatti. La montagna ha partorito un topolino, è stato detto.
Questo perché i paesi ricchi del nord, gli stessi che hanno approfittato della moneta unica e delle regole comunitarie per operare come paradisi fiscali (Olanda e Lussemburgo) oggi non sono propensi a condividere i debiti in comune, gli osservatori critici lo ha capito ma i media filoeuropeisti fanno credere che questo sia stato un “trionfo”.
Questo perché i paesi ricchi del nord, gli stessi che hanno approfittato della moneta unica e delle regole comunitarie per operare come paradisi fiscali (Olanda e Lussemburgo) oggi non sono propensi a condividere i debiti in comune, gli osservatori critici lo ha capito ma i media filoeuropeisti fanno credere che questo sia stato un “trionfo”.
7 luglio 2020
M€S: Il gioco tedesco
Ci siamo già occupati della virulenta campagna politico-mediatica a favore del Mes che imperversa ormai da settimane nel nostro Paese. Abbiamo spiegato come la volontà di attivare questo meccanismo niente abbia a che fare con le enormi necessità economiche dell’Italia. Cosa c’è allora dietro a tanta foga, a tante falsità diffuse a piene mani dalle forze sistemiche? Ecco una domanda che può portarci lontano.
Ricapitoliamo anzitutto i termini della questione. Qualora attivato il Mes può fornire all’Italia un prestito pari al 2% del Pil, in soldoni 36 miliardi di euro. La propaganda vorrebbe farci credere che, a differenza di quello “vecchio”, il “nuovo” Mes sia privo di stringenti condizioni, ma – come abbiamo spiegato qui – ciò è falso. Al “nuovo” Mes si accede sì incondizionatamente, ma le regole statutarie di questa trappola ammazza-Stati scatteranno per statuto subito dopo.
25 maggio 2020
Debito pubblico e ambiente: istruzioni per nascondere il conflitto sociale
I tempi in cui ci troviamo non sono facili: i popoli europei sono stretti tra la morsa a tenaglia della pandemia da un lato, e delle pericolose strade che portano al Mes dall’altro. Al momento, ad essere chiaramente visibili sono il terribile effetto del virus, e l’intransigente attaccamento delle istituzioni europee all’austerità che, seppur apparentemente ammorbidita da provvedimenti di corto respiro dettati dall’eccezionalità del momento, è pronta a riprendersi la scena non appena l’emergenza si sarà attenuata. Eppure, non c’è da star sereni neanche per l’immediato futuro. Se infatti tutti speriamo che il Coronavirus possa via via divenire un avversario più gestibile, già vediamo chiare avvisaglie dell’inasprimento dei toni per quanto riguarda la gestione delle spese necessarie alla gestione della crisi.
15 maggio 2020
La dittatura della malevolenza
Le imprese italiane perderanno fra i 348 e i 475 miliardi di fatturato nel 2020. Decine di migliaia non riapriranno, milioni i disoccupati senza prospettive. E il ministro dell’economia che ha come unico scopo di ingabbiare l’Italia nel MES, per 37 miliardi che sono nulla rispetto ai bisogni, onde infilarci sotto il tallone tedesco, e un programma trentennale di “avanzi primari”, ristrutturazione del debito Troika, destino greco.
“Si continuano a vedere servizi su tutte le reti, in ogni trasmissione, dove le persone intervistate dicono di non aver visto ancora un euro di cassa integrazione” (Guido Crosetto).
“Si continuano a vedere servizi su tutte le reti, in ogni trasmissione, dove le persone intervistate dicono di non aver visto ancora un euro di cassa integrazione” (Guido Crosetto).
“Ho 8 dipendenti per cui in data 18 marzo è stata presentata la richiesta ma ad oggi nemmeno l’ombra di un centesimo. Adesso il governo sta facendo scaricabarile con le regioni e le regioni scaricano su Inps.”“Le 991.000 P. IVA, autonomi, stagionali ecc non hanno ricevuto ancora il bonus nonostante i parametri perfettamente in regola e quindi aventi diritto”.
30 aprile 2020
Benvenuti nell’Italia Orwelliana 2020
Sul sito americano Zero Hedge si commenta la situazione italiana come uno scenario distopico orwelliano. Le restrizioni tardive, contraddittorie e allo stesso tempo draconiane imposte in Italia – che non hanno uguali negli altri paesi europei – risultano così insensate anche da un punto di vista medico e di ragionevolezza da parer rispondere a un altro scopo: quello di minare il morale degli italiani per prepararli a subire il default ormai inevitabile, a causa del lockdown e del rifiuto di qualsiasi adeguata misura di sostegno fiscale. Lo strumento del MES è già stato predisposto, e così la task force di emergenza, già premunitasi di ogni immunità civile e penale.
In Italia circola un video che mostra un poliziotto armato che interrompe bruscamente la celebrazione della Messa in una piccola città del nord della Lombardia, ordinando al sacerdote di interrompere immediatamente la celebrazione e di far uscire i partecipanti.
In Italia circola un video che mostra un poliziotto armato che interrompe bruscamente la celebrazione della Messa in una piccola città del nord della Lombardia, ordinando al sacerdote di interrompere immediatamente la celebrazione e di far uscire i partecipanti.
25 aprile 2020
Fase 2 folle fare nuovo debito!
Il Governo da mesi brancola nel buio del Corona Virus. In queste ore ha follemente festeggiato l'accordo dell'unione Europea per la creazione di un fondo. Fiondo che in realtà rappresenta soltanto una nuova forma di debito. Una specie di MES con un altro nome.
Handelsblatt: "Non esistono aiuti senza condizioni. Gli italiani sono troppo ricchi!"
Mentre in Italia si farnetica di aiuti europei incondizionati che ci sostengono, nei paesi del nucleo si suona tutt’altra musica: no ai Coronabond, prestiti con chiare condizioni, divieto assoluto di trasferimenti fiscali anche indiretti, e attacco ai risparmi degli italiani. Saranno questi ultimi, e non le istituzioni europee, a sopportare il peso della crisi. L’Unione Europea della solidarietà non esiste.
Di Sven Afhüppe, 23 aprile 2020, tradotto da @Musso___
Nemmeno nella crisi del Coronavirus la solidarietà può darsi in cambio di niente. In questa crisi, i paesi dell’UE devono difendersi l’un l’altro. Tuttavia, un fondo per la ricostruzione può essere giustificato solo a condizioni chiare.
È ancora difficile immaginare quanto duramente l’Europa sarà colpita dalla pandemia del Coronavirus. Le previsioni dei ricercatori economici dipingono un quadro cupo a causa del calo simultaneo della domanda e dell’offerta. Ogni stato membro dovrà affrontare un grave shock economico – con il collasso delle entrate fiscali, l’aumento della disoccupazione e l’aumento del debito pubblico.
Di Sven Afhüppe, 23 aprile 2020, tradotto da @Musso___
Nemmeno nella crisi del Coronavirus la solidarietà può darsi in cambio di niente. In questa crisi, i paesi dell’UE devono difendersi l’un l’altro. Tuttavia, un fondo per la ricostruzione può essere giustificato solo a condizioni chiare.
È ancora difficile immaginare quanto duramente l’Europa sarà colpita dalla pandemia del Coronavirus. Le previsioni dei ricercatori economici dipingono un quadro cupo a causa del calo simultaneo della domanda e dell’offerta. Ogni stato membro dovrà affrontare un grave shock economico – con il collasso delle entrate fiscali, l’aumento della disoccupazione e l’aumento del debito pubblico.
17 aprile 2020
U€, appello di 128 economisti al governo italiano: “Non firmate quell’accordo!”
Ue, l’accordo all’anno zero
L’accordo raggiunto dall’Eurogruppo il 9 aprile scorso sugli interventi europei per fronteggiare la pandemia e le sue gravissime conseguenze economiche è insufficiente, prefigura strumenti inadatti e segna una continuità preoccupante con le scelte politiche che hanno fatto dell’eurozona l’area avanzata a più bassa crescita nel mondo.
Non prende atto dell’eccezionalità della situazione, senza precedenti almeno nell’ultimo secolo, né del fatto che questo sconvolge i paradigmi che hanno guidato la politica economica negli ultimi decenni.
Tra i ministri delle Finanze sembra prevalere l’idea che quanto sta accadendo possa essere circoscritto nel tempo a una parentesi relativamente breve, chiusa la quale si possa tornare senza problemi a comportarsi come prima. Non è così, come ha ben spiegato una personalità di riconosciuta competenza come l’ex presidente della Bce Mario Draghi.
L’eccezionalità delle circostanze dovrebbe far prendere in esame provvedimenti eccezionali, che dovrebbero avere almeno due caratteristiche essenziali:
- - essere attivabili in tempi il più possibile brevi;
- - ridurre al minimo possibile l’aumento dell’indebitamento degli Stati, già destinato inevitabilmente a crescere per finanziare gli interventi indifferibili per ridurre i danni della crisi.
Coronavirus servono idee nuove per superare la crisi: stampare Lire e distribuirle
A una crisi senza precedenti occorrono risposte senza precedenti, ancorarsi a schemi di gestione dell'economia e della finanza statale già in crisi ancora prima dello scoppio dell'epidemia vuole dire portare famiglie, aziende e lo stato stesso verso il default. E' necessario ed urgente riaprire la Zecca di stato, stampare lire e distribuirle a famiglie ed aziende che non possono lavorare.
16 aprile 2020
Un confronto tra Italia e Olanda sulla responsabilità fiscale
Una discussione su Twitter dell’economista Alexandre Afonso, professore di politica economica all’Università di Leiden in Olanda, documenta con una significativa serie di grafici come la gestione della finanza pubblica italiana non sia stata affatto più “dissoluta” che in Olanda, anzi il contrario. Oltre ai ben noti effetti perversi delle esagerate politiche di austerità adottate in Italia, Afonso mette in luce anche il paradosso insito nella Eurozona già evidenziato da De Grauwe, per cui sono proprio i paesi del Nord ad avvantaggiarsi della crisi di fiducia dei mercati nei confronti dei paesi periferici.
Leggi tutto...
Leggi tutto...
11 aprile 2020
Il M€S senza condizionalità è impossibile, finiamola"
Di Lidia Undiemi – Il Mes senza condizionalità è impossibile, sarebbe illegittimo e politicamente attaccabile. Il motivo è molto semplice. Ciò che legittima il Mes ad intervenire in ambito europeo è una regola del diritto primario dell’Unione Europea, in particolare l’art. 136 del TFUE che al comma 3 prevede:
«Gli Stati membri la cui moneta è l’euro possono istituire un meccanismo di stabilità da attivare ove indispensabile per salvaguardare la stabilità della zona euro nel suo insieme. La concessione di qualsiasi assistenza finanziaria necessaria nell’ambito del meccanismo sarà soggetta a una rigorosa condizionalità».
Il Mes senza condizionalità sarebbe quindi una violazione di uno dei trattati fondamentali dell’UE.
6 aprile 2020
2 aprile 2020
Quando il business della pandemia era ancora un sogno nel cassetto...
In queste settimane nelle quali si è registrato un esperimento sociale privo di qualsiasi precedente storico, molti commentatori hanno sottolineato il fatto che i media hanno offerto il loro “meglio” per diffondere paura, mettendo sistematicamente in ombra gli stessi dati ufficiali pur di raggiungere lo scopo di terrorizzare. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, i deceduti per Covid-19 che non avessero patologie pregresse, sarebbero in Italia soltanto dodici.
È vero, ma tale capacità di spaventare non è dovuta solo al potere di suggestione e mistificazione dei mezzi di comunicazione; infatti l’alternativa alla credulità nei confronti dell’emergenza-virus, è persino più spaventevole dell’emergenza sanitaria stessa. Si tratterebbe di constatare che si è alla completa mercé di un potere, anzi di uno strapotere, del tutto arbitrario che non esita a manipolare brutalmente la vita delle persone pur di fare il proprio tornaconto.
21 marzo 2020
Il debito ai tempi del Coronavirus: la borsa e la vita
La rapida diffusione della Covid-19 ha
creato una situazione di emergenza, non solo in Italia, che rende
necessario un tempestivo intervento pubblico per sostenere il settore
sanitario e l’economia nel suo complesso. La violenza di questo shock, manifestatosi nel mezzo di una situazione economica già precaria,
con l’Italia in stagnazione e la locomotiva tedesca in frenata, ha
indotto persino i più ferrei sostenitori dell’austerità ad ammettere la necessità che lo Stato faccia immediatamente ricorso alla spesa in deficit
per arginare l’imminente crisi.
Quando a rischiare non sono solo i
lavoratori e i loro salari, ma anche i profitti di imprese e banche, il
debito pubblico è il benvenuto: i soldi, che non ci sono mai, come per
miracolo ora ci sarebbero. Alfieri del neoliberismo e maître à penser dell’austerità di matrice europea (Mario Monti, Carlo Cottarelli, Elsa Fornero, Alesina e Giavazzi, e la neo-insediata commissaria Von der Leyen) incoraggiano i governi a fare tutto il possibile, ricorrendo al malum necessariumdella spesa in deficit, contro la Covid-19. Possiamo dire che la prima vittima del nuovo virus sia dunque l’austerità? Purtroppo, no.
14 marzo 2020
L’Italia ha bisogno di un salvataggio precauzionale di 500-700 miliardi di euro ora che il coronavirus la spinge sull’orlo del baratro
Ashoka Mody spiega
come la crisi italiana, in questa tempesta perfetta, si avvia a
diventare l’epicentro di una grande crisi finanziaria globale. Dato che i
paesi europei sono eternamente divisi e su di loro non si può fare
affidamento, e la BCE risulta essenzialmente inutile nel suo ruolo di
banca centrale, Mody invoca l’intervento del FMI e degli Stati Uniti.
L’entità dell’intervento suggerito è quantificata in 500-700 miliardi di
euro, per avere un’approssimazione dell’enormità della crisi che si
profila. Intervento che plausibilmente non vedremo, dato che gli stessi
Stati Uniti stanno entrando nella fase di turbolenza da coronavirus.
L’Italia ha bisogno di una cifra tra 500 e 700 miliardi di euro di salvataggio precauzionale per contribuire a rassicurare i mercati finanziari sul fatto che il governo italiano e le banche riusciranno a soddisfare i pagamenti dei debiti, ora che la crisi economica e finanziaria si fa via via più preoccupante.
L’Italia ha bisogno di una cifra tra 500 e 700 miliardi di euro di salvataggio precauzionale per contribuire a rassicurare i mercati finanziari sul fatto che il governo italiano e le banche riusciranno a soddisfare i pagamenti dei debiti, ora che la crisi economica e finanziaria si fa via via più preoccupante.
9 marzo 2020
Coronavirus, c'è chi ci guadagna con l'Italia in ginocchio
Sulla sciagurata gestione dell’emergenza Coronavirus
Tutti a crocifiggere la Società italiana di anestesia, rianimazione e terapia intensiva che in un suo documento ha chiesto di “porre un limite di età all’ingresso in terapia intensiva (…) riservando risorse che potrebbero essere scarsissime a chi ha in primis più probabilità di sopravvivenza“. E che altro avrebbe dovuto suggerire davanti alla sciagurata gestione di questa “epidemia Coronavirus”? Dove il tampone viene fatto a chiunque dichiari di essere “a rischio”? Dove si portano d’ufficio nei reparti di terapia intensiva anziani, oggi positivi al tampone, con problemi respiratori che in passato venivano curati e, spesso guariti, con una bombola di ossigeno e un medico a casa loro. Dove nessuno dice alla gente che le epidemie influenzali, senza nessun panico, si portano via ogni anno in Italia, mediamente, ottomila persone.
Tutti a crocifiggere la Società italiana di anestesia, rianimazione e terapia intensiva che in un suo documento ha chiesto di “porre un limite di età all’ingresso in terapia intensiva (…) riservando risorse che potrebbero essere scarsissime a chi ha in primis più probabilità di sopravvivenza“. E che altro avrebbe dovuto suggerire davanti alla sciagurata gestione di questa “epidemia Coronavirus”? Dove il tampone viene fatto a chiunque dichiari di essere “a rischio”? Dove si portano d’ufficio nei reparti di terapia intensiva anziani, oggi positivi al tampone, con problemi respiratori che in passato venivano curati e, spesso guariti, con una bombola di ossigeno e un medico a casa loro. Dove nessuno dice alla gente che le epidemie influenzali, senza nessun panico, si portano via ogni anno in Italia, mediamente, ottomila persone.
Iscriviti a:
Post (Atom)