È un sistema globalista - che non ha nulla a che vedere con la globalizzazione - che mira a un governo mondiale non eletto e non democratico.
Il filosofo Higinio Marín, professore di antropologia filosofica all'Università CEU Cardenal Herrera, ha messo in luce la vera natura di un'agenda promossa dalle élite globaliste che ha un marcato carattere statalista e relativista.
Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile ("sostenibile" è ormai una parola magica che viene usata per tutto) sono per la maggior parte lodevoli e accettabili da tutti: protezione della natura, sradicamento della povertà e della fame nel mondo, acqua a disposizione di tutti, ecc. Tutti sono formulati in un linguaggio sufficientemente ambiguo da prestarsi alle più diverse interpretazioni. Ma dietro l'Agenda 2030 si nasconde un tentativo di cambiare la civiltà, un nuovo ordine mondiale che cambierà le convinzioni degli individui.
Il gruppo internazionale vuole prevedere e mitigare ciò che ritiene essere disinformazione.
Il World Economic Forum (WEF), un'organizzazione globale non eletta che cerca di "plasmare le agende globali, regionali e industriali", ha annunciato il programma del suo incontro annuale del 2023, che include un panel sulla lotta alla "disinformazione".
Il panel è intitolato "Countering Threats in the Age of Black Swans" (Contrastare le minacce nell'era dei cigni neri) e si terrà il 18 gennaio 2023 alle ore 9:00 (Eastern Standard Time, EST).
La descrizione del panel non definisce la disinformazione, ma sostiene che "un'ampia gamma di attori" ha accesso a "una capacità sempre maggiore di diffondere la disinformazione".
Lo stato australiano di Victoria, ha approvato una legge che intensificherà notevolmente il conflitto tra libertà religiosa, scelta individuale e politica identitaria. E potrebbe diventare un modello per le leggi di altre parti del mondo democratico.
La legge approvata è il Change or Suppression (Conversion) Practices Prohibition Bill 2020. Il suo intento fondamentale è "garantire che tutte le persone, indipendentemente dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere, si sentano accolte e valorizzate nel Victoria e siano in grado di vivere autenticamente e con orgoglio". È difficile discutere con questo, chi vuole vivere in un luogo in cui non si sente valorizzato? Sentirsi valorizzati e vivere in modo autentico sono frasi utili e vuote che suonano meravigliosamente rassicuranti, ma a cui si può dare qualsiasi contenuto imposto dal mese.
Le norme di matrice europea pervadono aree sempre più importanti della vita collettiva e incidono sui diritti di ogni cittadino, sicché le carenze e le problematicità del legislatore euro-unitario appaiono via via più gravi, mentre nel dibattito pubblico, quantomeno italiano, si tende a parlarne sempre meno. Solo in occasione di gravi scandali, come quello che occupa le prime pagine dei giornali in questi giorni, con fenomeni di corruzione di alto livello nel Parlamento Europeo, si torna a riflettere su quello che non va nelle istituzioni comuni che l’apparato mediatico dominante ci presenta come altamente democratiche, magari tanto più dei “vecchi” parlamenti nazionali. Ma i problemi del legislatore europeo sono assai profondi e attengono prima di tutto alla sua stessa struttura, con un Parlamento persino sprovvisto di iniziativa legislativa, un po’ come agli albori del percorso di sviluppo della democrazia parlamentare, quando le assemblee (più o meno) rappresentative potevano solo approvare o rigettare le proposte del sovrano e del suo governo.
L'agenzia sanitaria non eletta si avvicina a ricevere poteri di censura senza precedenti e legalmente vincolanti.
I membri dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), un'agenzia internazionale per la salute pubblica non eletta, si stanno riunendo per esaminare una bozza di trattato internazionale sulla pandemia che conferirà all'OMS nuovi poteri per "combattere la falsa, fuorviante, disinformazione o disinformazione" e sarà giuridicamente vincolante ai sensi del diritto internazionale.
David Bowie contribuiva regolarmente al forum del suo sito ufficiale, e il suo ultimo messaggio, scritto poche settimane prima di morire nel 2016, conteneva un avvertimento profetico sul futuro dell'umanità.
Se pensavate che viaggiare all'estero o avere accesso a pub e caffè tramite un passaporto vaccinale fosse un attacco al vostro corpo e ai vostri diritti, temo che fosse solo la punta dell'iceberg. Ecco perché...
Le definizioni dei casi dell'OMS sono perfettamente impostate per mascherare la soppressione immunitaria che riflette la lesione da vaccino covid-19, come la crescente prevalenza dell'herpes zoster in seguito all'iniezione di covid-19.
Le immagini utilizzate dai media mondiali non sono rappresentative degli attuali casi internazionali di vaiolo delle scimmie e sono state registrate in modo errato dal CDC e da Getty Images, che ne sono le fonti.
I vaccini antivaiolosi di nuova generazione sono quasi pronti per essere introdotti a livello globale e probabilmente saranno giustificati come necessari dalle autorità sanitarie nonostante la mancanza di prove sulla sicurezza, per non parlare delle interazioni con i "vaccini genetici".
Le agenzie internazionali si sono già impegnate in una simulazione del vaiolo delle scimmie che attinge a piene mani dal libro Covid e da quello appena uscito di Bill Gates, How to Prevent the Next Pandemic.
Il “Bel Paese” un tempo detto Italia è stato infettato dal virus pandemico del globalismo ed è divenuto Draghistan.
Il virus del globalismo ha infettato tutte le istituzioni, dagli ordini professionali ai sindacati, alle associazioni di categoria ed ha colpito l’organo vitale della democrazia: il Parlamento.
Questa patologia ha completato il processo di trasformazione da Democrazia a quella che il sociologo - ed ex Presidente della Fabian Society (nel 1976) - Colin Crouch aveva definito “Postdemocrazia”[2].
La Postdemocrazia è una condizione degenerativa della Democrazia in cui le istituzioni e le consuetudini democratiche perdono la loro reale funzione e rimangono semplici orpelli formali per fare da paravento al vero governo delle oligarchie plutocratiche.
«Vano è il desiderio di prevalere sugli uomini della perdizione prima del giorno della vendetta […] Occorre separarsi dai malvagi e attendere che scenda su di loro il giudizio di Dio»Rotoli di Qumrȃn.Regola della Comunità, x, 17-20
Ogni vero movimento di massa è, non fosse che per le sue dimensioni, collettore di disparati bisogni e pulsioni sociali. Questo dato, sebbene fosse camuffato dalla preponderanza egemonica della componente socialista e anticapitalista, era vero anche nel ‘900. Nel nuovo secolo, venuta meno quella preponderanza egemonica, i movimenti di massa sono caratterizzati anche dalla più complessa pluralità ideologica. Essi sono dunque doppiamente eterogenei.
Le filosofie politiche dei “no-vax”
Prendiamo ad esempio il movimento contro il green pass. Fenomeno tipicamente italiano — conseguenza del fatto che l’Italia è assurto a principale banco di prova del great reset
Il CONTROLLO SOCIALE non è il mezzo per conseguire il fine della biosicurezza. Al contrario, la biosicurezza è il mezzo (pretestuoso) per conseguire il fine del CONTROLLO SOCIALE.
In questi giorni la Commissione Prima -Affari Costituzionali- del Senato sta conducendo una serie di audizioni telematiche di esperti, in vista della votazione per la conversione in legge del d-l 127/21 “Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening”.
Praticamente tutti i medici auditi finora hanno messo in evidenza madornali contraddizioni, incongruenze, paradossi scientifici, tanto da non lasciar dubbi sul fatto che codesto lasciapassare ha motivazioni esclusivamente politiche (o meglio geo-politiche).
Durante l’anno precedente, i governi e le società hanno schiacciato su vasta scala l’esercizio dei nostri diritti umani, dei diritti costituzionali e delle libertà civili. La portata delle violazioni parte integrante dell’assalto ai diritti delle persone viene ora rapidamente estesa all’imposizione di mandati di vaccinazione approvati dal governo. I lavoratori vengono ora messi direttamente sulla linea del fuoco. Stanno affrontando ultimatum da parte dei datori di lavoro che perderanno il lavoro se non accettano l’iniezione nelle loro persone di prodotti medici pericolosi.
Il futuro (in)evitabile del mondo sembra essere quello della sorveglianza di massa. Un futuro dal quale nessuno si potrà sottrarre, perché microfoni e telecamere saranno ovunque, e che cambierà la storia dell’umanità radicalmente, forse per sempre. Perché quel futuro, che va poco a poco materializzandosi sotto i nostri occhi, incontrando poca o nulla resistenza da parte degli Uomini, potrebbe costituire il principio di una nuova era: l’era dei regimi eterni.
Dalla sorveglianza non si torna indietro
Il futuro del mondo è illiberale, che lo si accetti oppure no, e per illiberale non si intende un futuro dominato dai populismi di destra di trumpiana memoria, quanto un futuro dominato, per l’appunto, dal ridimensionamento delle libertà individuali.
Mi chiedo se molti dei miei amici vaccinati si rendano conto del cambiamento rappresentato dall’instaurazione dell’obbligo del Green Pass in Italia.
Mi chiedo se abbiano compreso quali limitazioni tale strumento pone per i non vaccinati: divieto di accedere a bar e a ristoranti seduti al chiuso; divieto di accedere alle sale di aspetto dei pronto soccorso; divieto di partecipare a feste, sagre, manifestazioni pubbliche; divieto di partecipare a concorsi pubblici; divieto di partecipare a matrimoni o andare a far visita ai parenti nelle Rsa; divieto di frequentare cinema, teatri o musei.
La decretazione governativa che impone i certificati verdi (Green Pass) ha preso la forma di un Decreto Legge pubblicato nella Gazzetta Ufficiale venerdì notte, dopo l’emanazione del Presidente della Repubblica, così come previsto secondo l’iter burocratico. Questa conformazione giuridica ha totalmente sorpreso chi, come me, pensava ad un Mattarella che avrebbe salvato le forme di una Democrazia più volte mortificata, ma almeno salvata quasi sempre nelle apparenze. Aver nuovamente conferito, per altri due mesi, lo status di norme aventi forza di Legge ad un contenuto palesemente incostituzionale e già bocciato dal Parlamento all’evidenza di una esplicita non conversione, sembra un ultimo disperato assalto all’Ordinamento Democratico attraverso la moribonda narrazione della pandemia.
Nel Continente che ha inventato la democrazia e l’idea stessa di libertà individuale, si prepara una terribile regressione culturale, giustificata dalle esigenze legate alla “tutela della salute”.
Il governo europeo, o meglio sarebbe ormai dire tedesco-europeo, vista la preponderanza della Germania su ogni decisione che ci riguarda, compresa la nostra salute, ha deciso che da giugno la libertà di viaggiare sarà vincolata ad un “passaporto vaccinale“. Per indorare la pillola la tedesca Von der Leyen ha usato il termine “certificato vaccinale“.
Per la prima volta in decenni, l'Autorità palestinese (AP) e Israele terranno elezioni parlamentari a pochi mesi di distanza l'una dall'altra. Molti nella comunità internazionale e nei media vedranno questo come un esercizio congiunto di democrazia, ma in realtà è una finestra sulla realtà di un sistema a due livelli che nega ai palestinesi la libertà e i diritti fondamentali che molti nel mondo danno per scontati.
Guidate lungo le strade tortuose della Cisgiordania questa primavera e vedrete cartelli elettorali che interrompono il bel paesaggio di ulivi e mandorli. Guardandoli da vicino, ci si può rapidamente rendere conto che il candidato mostrato non è un palestinese desideroso di fare campagna elettorale per un seggio parlamentare. Probabilmente è un candidato israeliano che corre per un seggio nel parlamento israeliano.
Patsy Stevenson trattenuta dalla polizia alla veglia per la vittima dell'omicidio di Sarah Everard
Il governo del Regno Unito ha introdotto un disegno di legge che dice che i manifestanti che sono rumorosi o causano un “grave fastidio” potrebbero affrontare fino a dieci anni di prigione. Non è uno scherzo, il rapporto viene dal rispettabile Business Insider“Il primo ministro britannico Boris Johnson introdurrà questa settimana una nuova legge controversa che potrebbe vietare qualsiasi protesta che sia rumorosa o che causi un “serio fastidio”, con i manifestanti che rischiano fino a 10 anni di prigione. I membri del Parlamento britannico discuteranno il Police, Crime, Sentencing and Courts Bill in seconda lettura alla Camera dei Comuni martedì. Darebbe agli agenti di polizia molti più poteri per reprimere le proteste.
Ex ministro dell'economia della Grecia in quel famoso 2015 in cui la Bce di Draghi chiusi i rubinetti in un noto golpe finanziario che costrinse Atene ad un nuovo Memorandum sovvertendo un referendum popolare, Yanis Varoufakis conosce bene il modus operandi del nuovo primo ministro italiano, salito al potere tra l'altro con una operazione che ha tutto i connotati tranne quelli della democrazia.
Su Twitter Varoufakis ha voluto commentare la scelta di Mario Draghi di affidarsi alla multinazionale Usa McKinsey come consulente sul Recovery Fund. Sostiene l'ex ministro greco: "Così prevedibile e così triste: Mario Draghi ha assunto McKinsey per 'organizzare' la distribuzione italiana del Recovery Fund. Quale sarà la prossima mossa? Chiedere alla mafia di riorganizzare il ministro della giustizia?"
Addestramento alla sottomissione. Assuefare alla repressione delle libertà fondamentali, a coercizioni senza senso e utilità, alla punizione dell’esercizio dei diritti, alla violazione sistematica della privacy, al tracciamento costante, alla falsificazione dei dati scientifici, alla distorsione della statistica, all’obbligo di menzogna, al diritto di terrorizzare, alla privazione del lavoro, all’esclusione dalla scuola, alla frammentazione della socialità, al divieto di riunirsi politicamente, alla tabuizzazione del dissenso, a mascherarsi al prossimo, alla respirazione della propria anidride, all’invasione del controllo, allo stupro statale della sovranità corporea, alla vaccinazione a scatola chiusa, alla incertezza dal reddito e delle tasse, alla preclusione del voto, alla partitocrazia voltagabbana, all’informazione irreggimentata, alla reclusione domiciliare comunale regionale, all’impossibilità di programmare, alla chiusura dei confini. Ce metodo, c’è scienza, in questo trattamento global.