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22 dicembre 2020
Nonostante l’astensione, le elezioni in Venezuela sono una sconfitta per i piani dell’impero
Volendo fare un rapido bilancio delle elezioni del 6 Dicembre si possono trarre le seguenti conclusioni. Iniziamo dai risultati. Il Chavismo ha ottenuto il 68,4% dei voti; l’Alleanza Democratica, che riunisce ciò che resta dei vecchi partiti della Quarta Repubblica, soprattutto Acción Democrática e COPEI, sale al 17,5%, l’Alleanza Unita Venezuelana ha raccolto il 4,1%; il PCV il 2,7% e un insieme variegato di altre forze politiche il 6,5%.
Il ruolo di maggioranza del Chavismo è stato pienamente confermato, ma emerge un gruppo di forze politiche che, nella sua eterogeneità, rappresenterà una sfida importante per il governo del presidente Maduro. L’imperialismo ed piani della destra sovversiva sono stati sconfitti, in una battaglia di Pirro.(1)
Il ruolo di maggioranza del Chavismo è stato pienamente confermato, ma emerge un gruppo di forze politiche che, nella sua eterogeneità, rappresenterà una sfida importante per il governo del presidente Maduro. L’imperialismo ed piani della destra sovversiva sono stati sconfitti, in una battaglia di Pirro.(1)
23 maggio 2019
Giulietto Chiesa: "Così andiamo verso una guerra di sterminio mondiale"
Dalla lettura dei documenti prodotti dal Pentagono già lo scorso novembre è sempre più evidente il rischio di uno scontro mondiale, anche con utilizzo di armi atomiche, che vede il contrapporsi degli Stati Uniti d'America contro Russia e Cina. È possibile fermare la deriva?
12 gennaio 2018
Soldati latinoamericani convertiti in mercenari per l'Impero e le imprese
Il presidente Juan Manuel Santos vuole che la Colombia sia un partner dell'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) in modo che i militari esperti nelle lotte contro i guerriglieri assumano funzioni internazionali nelle missioni belliche che la NATO dispiega in tutto il mondo, secondo gli interessi imperiali statunitensi e dei suoi partner europei. Tuttavia, il governo colombiano tace in modo vergognoso sulla realtà dei suoi soldati che sono stati trasformati in mercenari dagli Stati Uniti e dai suoi uomini d'affari che privatizzano le guerre per accumulare milioni di dollari in cambio della vita di colombiani prevalentemente, ma ci sono anche cileni, panamensi e i salvadoregni, secondo rapporti di fonti affidabili e, sporadicamente, giornali come il New York Times e agenzie internazionali come BBC Mundo e RT.
Il Medio Oriente è diventato l'area più conflittuale e violenta della terra. Centinaia di persone muoiono ogni giorno in Afghanistan, Iraq, Siria, Yemen, Kuwait, Pakistan e gli ebrei sionisti aumentano il numero ogni giorno uccidendo palestinesi indifesi.
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28 gennaio 2017
La fabbricazione della normalità
Della propaganda mediatica in democrazia
Ciò non riguarda solo la diffusione di disinformazione, di propaganda, ecc., che dura da migliaia di anni… La Verità in sé è sotto attacco. Le basi stesse della Realtà tremano.
Non sarà sfuggito a nessuno che il postulato democratico afferma che i media sono indipendenti, determinati a scoprire la verità e a farla conoscere ; e non che essi passano la maggior parte del tempo a dare l’immagine di un mondo tale che i potenti desiderano che noi ci rappresentiamo, che sono in una posizione d’imporre la trama dei discorsi, di decidere ciò che il buon popolo ha il diritto di vedere, di sentire o di pensare, e di “gestire” l’opinione a colpi di campagne di propaganda.Noam Chomsky - Edward Herman – “La fabbrica del consenso”Intorno alla metà di novembre, a seguito della disfatta di Hillary Clinton (cioè all’inizio della fine della democrazia), i sedicenti Guardiani della Realtà, meglio conosciuti con il nome di “media” gestiti dal mondo degli affari, hanno lanciato una campagna mondiale di marketing contro il malefico e perfido flagello delle “fake news”. Questa campagna ha attualmente raggiunto lo stadio di isteria. I media dell’insieme dell’Impero diffondono quotidianamente degli avvertimenti terrificanti sulla minaccia imminente ed esistenziale contro le nostre libertà, la minaccia delle “post verità” .
Ciò non riguarda solo la diffusione di disinformazione, di propaganda, ecc., che dura da migliaia di anni… La Verità in sé è sotto attacco. Le basi stesse della Realtà tremano.
3 agosto 2015
Grecia, Germania, Europa: Per farla finita con il "Quarto Reich"
Prima di tutto lasciatemi dire che io qui non ho la pretesa di obiettività, né tanto meno di lucidità assoluta. La Germania, da un lato, la situazione in cui si trova l'Europa e quindi il mio paese - la Francia - mi toccano in modo estremamente doloroso.
Vorrei semplicemente dire che non condivido pienamente tutte le analisi che sono state fatte della situazione attuale dopo lo spregevole trattamento inflitto alla Grecia.
Infatti mi sembra che tutti tralasciano due parametri di grande importanza.
Il primo, che riguarda solo la Germania, mi sembra che rappresenti una certa ignoranza della sua storia. La Germania fu unificata molto tardi, è stato detto. Quello che non si dice, o molto meno, è che il Primo Reich esisteva: era il Sacro Romano Impero germanico, e la sua sede non è stata sempre a Vienna.
25 febbraio 2015
Malcom X aveva ragione sugli Stati Uniti
Malcolm X, a differenza di Martin Luther King non pensava che l'America avesse una coscienza. Per lui, non c'era contraddizione tra i nobili ideali della nazione - una frode ai suoi occhi - e il fallimento della giustizia per i neri. Aveva capito, forse meglio di King, i meccanismi inerenti all'impero. Non
si aspettava che i leader dell'impero si connettessero alla loro bontà
per costruire un paese libero da ingiustizie e sfruttamento. Ha spiegato che dopo l'arrivo della prima nave negriera fino alla comparsa del nostro vasto arcipelago di prigioni e delle nostre squallide, colonie interne,
dove i poveri sono rimasti intrappolati e sfruttati, l'impero
US-americano è stato inesorabilmente ostile a quelli che Frantz Fanon
chiamava i "dannati della terra". Questo, e Malcolm lo sapeva, non sarebbe cambiato prima della distruzione dell'impero.
"E' impossibile per il capitalismo sopravvivere,
soprattutto perché il sistema capitalistico ha un costante bisogno di
succhiare sangue", ha detto Malcolm.
1 gennaio 2015
Usa: Droni per sorvegliare i cittadini
Uno dei compiti di questi aerei senza pilota, sarà quello di monitorare gli immigrati che attraversano il Rio Grande verso il nord. La decisione è stata rilasciata sul sito Defense Systems. L'aeroporto sarà pronto nel 2016.
Negli Stati Uniti i droni chiedono pista. La otterranno nel 2016 grazie ad un contratto per 33 milioni di dollari. L'esercito pagherà tale importo alla multinazionale SGS affinché costruisca un aeroporto esclusiva per loro nella base di Fort Bliss a El Paso, in Texas. Non a caso è stato scelto il confine con il Messico. Una delle funzioni di questi aerei senza pilota sarà quella di continuare a monitorare immigrati che attraversano il Rio Grande verso il nord. La decisione è stata rilasciata sul sito Defense Systems di questo mese ed è dato come parte di una campagna di attivisti che si oppongono a questo tipo di tecnologia spaziale per scopi militari.
Negli Stati Uniti i droni chiedono pista. La otterranno nel 2016 grazie ad un contratto per 33 milioni di dollari. L'esercito pagherà tale importo alla multinazionale SGS affinché costruisca un aeroporto esclusiva per loro nella base di Fort Bliss a El Paso, in Texas. Non a caso è stato scelto il confine con il Messico. Una delle funzioni di questi aerei senza pilota sarà quella di continuare a monitorare immigrati che attraversano il Rio Grande verso il nord. La decisione è stata rilasciata sul sito Defense Systems di questo mese ed è dato come parte di una campagna di attivisti che si oppongono a questo tipo di tecnologia spaziale per scopi militari.
5 ottobre 2014
INTEGRALISMO NIGERIANO E POTERE IMPERIALE
La politica estera e tutte le questioni relative alle guerre risultano incomprensibili se ci si basa unicamente sulle fonti ufficiali. Infatti, i regimi posti sotto il controllo imperiale degli Usa, come quello del nostro paese, non possono tradire i loro padroni, e di conseguenza raccontano soltanto notizie parziali, e avulse dal contesto storico e politico in cui si svolgono. Detto questo, dobbiamo considerare la situazione storica della Nigeria per capire cosa sta accadendo, prima ancora di inquadrare il significato dello scomodarsi persino della moglie del presidente Usa sulla questione del rapimento delle studentesse nigeriane.
Occorre anche mettere in chiaro che quando si tratta di capire le vicende di paesi che cercano di avversare l’impero e il cosiddetto Nuovo ordine Mondiale, bisogna tener conto che le notizie che riceviamo sono tutte filtrate dalle agenzie controllate dal potere occidentale, e che alcuni movimenti islamici integralisti sono finanziati dalle stesse potenze occidentali, in primis, gli Usa. Questa non è un’opinione di chi scrive, in quanto esistono moltissime ricerche e pubblicazioni in questo senso. 1 Dunque, bisogna tenere a mente che quando un gruppo terroristico ha come scopo diffondere paura e uccidere civili, non si tratta di un movimento popolare o realmente autoctono. Infatti, nessun popolo si organizza per uccidere se stesso. Il giudizio su un gruppo terroristico va dato sulla base dei fatti, e non su ciò che dicono le fonti occidentali.
Occorre anche mettere in chiaro che quando si tratta di capire le vicende di paesi che cercano di avversare l’impero e il cosiddetto Nuovo ordine Mondiale, bisogna tener conto che le notizie che riceviamo sono tutte filtrate dalle agenzie controllate dal potere occidentale, e che alcuni movimenti islamici integralisti sono finanziati dalle stesse potenze occidentali, in primis, gli Usa. Questa non è un’opinione di chi scrive, in quanto esistono moltissime ricerche e pubblicazioni in questo senso. 1 Dunque, bisogna tenere a mente che quando un gruppo terroristico ha come scopo diffondere paura e uccidere civili, non si tratta di un movimento popolare o realmente autoctono. Infatti, nessun popolo si organizza per uccidere se stesso. Il giudizio su un gruppo terroristico va dato sulla base dei fatti, e non su ciò che dicono le fonti occidentali.
25 giugno 2014
IRAQ E UCRAINA: I "DESTABILIZZATORI CREATIVI"
Già Eric Hobsbawn, nella sua intervista sul Secolo Breve, indicava come la faglia nella storia del XXI Secolo sarebbe stata la contrapposizione tra le aree dove esistono gli Stati e quelle dove gli Stati non esistono più. Il mondo infatti si va sempre più definendo non più come diviso tra un primo e un terzo mondo, ma tra Stati forti e "disgreganti" (magari anche con processi inediti come quello che ha portato all'Unione Europea) e Stati "disgregati".
Gli Stati più forti si integrano fra loro in nuovi blocchi economico/politici mentre quelli più deboli - spesso frutto di una decolonizzazione pilotata proprio dalle ex potenze coloniali - vengono disintegrati in territori senza sovranità,
5 giugno 2014
FALLUJAH, LA CITTA' DOVE NASCONO (MORTI) BAMBINI MOSTRO
Le foto scorrono sullo schermo, in un piano alto del Fallujah General Hospital, il policlinico della città irachena rasa al suolo dalle bombe al fosforo bianco, armi di distruzione di massa impiegate dagli Usa nel 2004. Di colpo, scrive Robert Fisk, l’ufficio amministrativo del direttore ospedaliero, Nadhem Shokr Al-Hadidi, si trasforma in una camera degli orrori: «Un neonato con una bocca terribilmente deformata. Un altro con una malformazione del midollo spinale, con materia midollare che fuoriesce dal corpicino. Un neonato con uno spaventoso, enorme occhio da ciclope. Un altro neonato, con solo mezza testa, nato morto come i precedenti, data di nascita 17 giugno 2009». Un’altra foto passa sullo schermo: il piccolo, nato il 6 luglio 2009, è nato con solo «un mozzicone del braccio destro, del tutto privo della gamba sinistra e senza genitali». Orrore quotidiano, fotografie che vanno al di là delle parole: «Come si può anche solo immaginare di descrivere un bambino nato morto, con una sola gamba e la testa che misura quattro volte la taglia del suo corpicino?».
«Ho chiesto di poter vedere queste fotografie per assicurarmi che i bambini nati morti, con le loro deformità, fossero reali»,
3 maggio 2014
L'ECUADOR NEL MIRINO DELLA SOVVERSIONE USA
Il presidente Rafael Correa ha annunciato che i piani sovversivi compresi nella Guerra di Quarta Generazione sono la minaccia principale per la Rivoluzione Cittadina. Le azioni sovversive più recenti contro la Rivoluzione Cittadina in Ecuador, denunciate dal presidente Rafael Correa, formano parte della trama delle operazioni previste nei documenti del Pentagono e delle altre agenzie federali nordamericane. Come ha segnalato Rafael Correa, le entità statunitensi incaricate dello spionaggio e della sovversione, utilizzano tutti gli strumenti che hanno a disposizione per cercare di distruggere i movimenti e i governi progressisti dell'area.
Il presidente ha messo in guardia sul pericolo dei fattori che integrano la Guerra della Quarta Generazione (G4G), un altro elemento dentro il corpo della dottrina militare di Washington, spolverato ora con nuovi sviluppo per la sovversione.
Il concetto è stato descritto inizialmente nel 1989 da William S. Lind, esperto in temi militari e sviluppato alla fine del XX secolo da altri teorici della sovversione e della contro-insorgenza.
Dopo la presa del potere dei movimenti progressisti in America Latina e il fallimento della politica di Washington nelle operazioni insorgenti, questo concetto è stato attualizzato nel 2006 dagli specialisti del Pentagono.
Il presidente ha messo in guardia sul pericolo dei fattori che integrano la Guerra della Quarta Generazione (G4G), un altro elemento dentro il corpo della dottrina militare di Washington, spolverato ora con nuovi sviluppo per la sovversione.
Il concetto è stato descritto inizialmente nel 1989 da William S. Lind, esperto in temi militari e sviluppato alla fine del XX secolo da altri teorici della sovversione e della contro-insorgenza.
Dopo la presa del potere dei movimenti progressisti in America Latina e il fallimento della politica di Washington nelle operazioni insorgenti, questo concetto è stato attualizzato nel 2006 dagli specialisti del Pentagono.
29 aprile 2014
EGITTO: 683 CONDANNE A MORTE
Dopo la liberazione dalla "dittatura" e l'arrivo della democrazia USA, ecco un segnale di civiltà (?)
Nuova feroce rappresaglia giudiziaria contro I “Fratelli Musulmani” in Egitto. Un tribunale de Il Cairo ha infatti condannato a morte 683 seguaci del presidente eletto egiziano Morsi, defenestrato da un colpo di Stato e accusati di atti di terrorismo per l’attacco a una stazione di polizia di Minya il 14 agosto del 2013. Tra questi, è stato condannato alla pena capitale anche uno dei leader del movimento islamico, Mohamed Badie.
Lo stesso “Tribunale speciale” ha anche tramutato in 492 ergastoli su 529 pene capitali comminate ad altrettanti militanti del movimento di Morsi già condannati a marzo.
La Fratellanza Musulmana, aveva conquistato legalmente il potere, con il presidente Morsi, nelle elezioni del 2012 seguite alla rivolta di popolo contro Hosni Mubarak. Il presidente Morsi era stato rovesciato da un golpe della giunta militare e la Fratellanza era stata dichiarata fuorilegge.
Nuova feroce rappresaglia giudiziaria contro I “Fratelli Musulmani” in Egitto. Un tribunale de Il Cairo ha infatti condannato a morte 683 seguaci del presidente eletto egiziano Morsi, defenestrato da un colpo di Stato e accusati di atti di terrorismo per l’attacco a una stazione di polizia di Minya il 14 agosto del 2013. Tra questi, è stato condannato alla pena capitale anche uno dei leader del movimento islamico, Mohamed Badie.
Lo stesso “Tribunale speciale” ha anche tramutato in 492 ergastoli su 529 pene capitali comminate ad altrettanti militanti del movimento di Morsi già condannati a marzo.
La Fratellanza Musulmana, aveva conquistato legalmente il potere, con il presidente Morsi, nelle elezioni del 2012 seguite alla rivolta di popolo contro Hosni Mubarak. Il presidente Morsi era stato rovesciato da un golpe della giunta militare e la Fratellanza era stata dichiarata fuorilegge.
24 marzo 2014
VENEZUELA: TENTATIVO DI "RIVOLUZIONE COLORATA"
Quando c’è una guerra esistono due teatri: un teatro di guerra vero e proprio ed un teatro virtuale; ossia esiste una guerra vera e propria combattutta con le armi ed una guerra virtuale combattutata a colpi di informazioni false. La guerra virtuale, che in molti casi precede la guerra vera e propia è “combattutta” per preparare l’opinione pubblica e convincerla ad accettare la guerra (quella vera).
E’ questo uno schema ormai consolidato e sperimetato in tutte le guerre moderne e soprattutto nelle rivoluzioni colorate, sviluppate principalmente in alcuni stati post-sovietici. Nelle guerre virtuali grazie all’aiuto dei media si fabbricano “regimi repressivi” da abbattere, ossia il nemico, il governo di turno da abbattere viene mostrato dai media internazionali come profondamente disumano e repressivo nei confronti di una parte della popolazione che protesta pacíficamente; il fine è giustiuficare un intervento esterno, una guerra contro questo regime.
Repressioni insesistenti, bombardamenti fasulli contro civili inermi, fosse comuni inventate, testimoni di torture del “regime” preso di mira che spuntano come funghi, ossia tutta una serie di azioni che giustificano appunto l’intervento esterno. E’ successo ad esempio in Serbia, in Libia ed altri paesi.
19 marzo 2014
"L'ARTE DELLA GUERRA" E LA RUSSIA DI OGGI...
Cosa ci viene insegnato nelle scuole di strategia militare? Accomodatevi, vi porterò in viaggio sui banchi di una scuola di strategia militare. Studieremo la crisi ucraina dal libro di strategia militare ampiamente utilizzato nell’addestramento dei militari russi e cinesi. Ma anche in alcune scuole del business. Questo libro è “l’arte della guerra” del pensatore e stratega militare cinese Sun Tzu (544-496 aC). L’idea centrale della strategia militare di Sun Tzu è utilizzare l’inganno per indurre il nemico a deporre le armi e arrendersi ancor prima di cominciare a combattere. In altre parole, per Sun Tzu il miglior stratega militare vince la guerra senza dover combattere, semplicemente usando trucchi, bluff, false informazioni diffuse in tempo per confondere il nemico, infondendo false speranze al nemico all’inizio delle ostilità, prima di disilluderlo completamente alla fine. Ora analizziamo il caso della crisi ucraina, come si fa nelle scuole militari. Useremo le 10 principali strategie raccomandate da Sun Tzu per vincere una guerra senza combattere, per sapere chi in Ucraina ha le migliori possibilità di vincere il braccio di ferro tra Stati Uniti d’America e Russia.
1- “Quando si può, fingere incapacità. Quando si agisce, fingere inattività. Quando si è vicini, fingere distanza. Quando si è lontani, fingere prossimità”. Quando s’identificano i piani del nemico da combattere, bisogna dare sempre l’impressione di agire contrariamente all’atteggiamento bellicoso atteso in tali circostanze.
1- “Quando si può, fingere incapacità. Quando si agisce, fingere inattività. Quando si è vicini, fingere distanza. Quando si è lontani, fingere prossimità”. Quando s’identificano i piani del nemico da combattere, bisogna dare sempre l’impressione di agire contrariamente all’atteggiamento bellicoso atteso in tali circostanze.
17 marzo 2014
RON PAUL: "Putin ha il diritto dalla sua parte"
Il politico americano accusa gli Stati Uniti di coinvolgimento nella deposizione di Yanukovich
11 marzo 2014
IL FMI SACCHEGGIA L'ORO DELL'UCRAINA
33 tonnellate d'oro ucraino in volo verso l'occidente?
Jesse riporta un articolo di Newswire che si rifà e commenta un altro articolo della russa Iskra News. Ovviamente il tutto va preso con le pinze. Sempre Jesse ci ricorda che le riserve ufficiali ucraine d'oro ammonterebbero a 33 tonnellate. Newswire 24 - Ukrainian gold reserves loaded on an unidentified transport aircraft in Kiev . Secondo iskra-news.info dell’altra notte, le riserve d’oro ucraine (40 scatole sigillate) sono state caricate su un aereo non meglio identificato all’aeroporto Borispol di Kiev. Il volo è partito immediatamente.
Jesse riporta un articolo di Newswire che si rifà e commenta un altro articolo della russa Iskra News. Ovviamente il tutto va preso con le pinze. Sempre Jesse ci ricorda che le riserve ufficiali ucraine d'oro ammonterebbero a 33 tonnellate. Newswire 24 - Ukrainian gold reserves loaded on an unidentified transport aircraft in Kiev . Secondo iskra-news.info dell’altra notte, le riserve d’oro ucraine (40 scatole sigillate) sono state caricate su un aereo non meglio identificato all’aeroporto Borispol di Kiev. Il volo è partito immediatamente.
Una
fonte al governo ucraino ha confermato che il trasferimento delle
riserve aurifere Ucraine avrebbe come destinazione gli Stati Uniti,
secondo un ordine del Primo Ministro attuale Arseny Yatsenyuk.
Secondo
la mia opinione (di Markus Books) se questo report è vero significa che
o la nuova elite al potere ha rubato l’oro del paese oppure lo sta solo
proteggendo contro la possibilità che finisca in mano ai russi.
Comunque sia la storia sembra piena di ombre.
10 marzo 2014
PIANO USA: GUERRA IN EUROPA PRIMA CHE CROLLI IL DOLLARO
«C’è l’intento del Pentagono di colpire la Russia prima del collasso
planetario del dollaro». In questa chiave Carlo Tia inquadra i
drammatici sviluppi che oppongono Mosca e Washington in Ucraina. «Gli
scambi tra la Cina e la Russia sono ormai in yuan, fra la Cina e l’Iran
in oro», scrive Tia su “Megachip”.
«La stessa Cina si sta liberando di circa 50 miliardi di dollari al
mese – trasformati in obbligazioni “ricomprate” forzosamente dal Belgio,
non si sa esattamente da chi – per sostenere il dollaro (più
esattamente, i petrodollari). Lo stesso George Soros sta pesantemente
speculando al ribasso a Wall Street. Sono tutti segni di una prossima
depressione mondiale, da cui forse gli Stati Uniti potrebbero uscire
solo con una prolungata guerra in Europa». A conferma del “pilotaggio” della crisi
esplosa a Kiev, lo scoop del “Giornale”: in una telefonata alla
“ambasciatrice” dell’Ue, Catherine Ashton, il ministro degli esteri
dell’Estonia, Urmas Paet, dice che i cecchini che hanno sparato sulla
folla di piazza Maidan non erano uomini di Yanukovich ma probabilmente
«della coalizione appoggiata dall’Occidente».
6 marzo 2014
UNIONE EUROPEA E STATI UNITI COMPLICI DEL FASCISMO UCRAINO
In Ucraina sta accadendo qualcosa di inimmaginabile pochi anni fa.
Il fascismo agisce come potere reale in
un paese che sta vivendo una situazione di caos politico e sociale.
Alcuni dei principali leader fanno discorsi anche incappucciati, ma
sulle magliette mostrano una svastica stilizzata come simbolo delle loro
scelte ideologiche. Bande di questa feccia umana assaltano e
distruggono sedi del Partito Comunista, chiedendo l'espulsione dei
russi e degli ebrei, l'esecuzione sommaria degli oppositori politici,
invadono la Rada (Parlamento) e lì rimuovono ed umiliano i deputati che
li criticano. Queste bande operano con disciplina militare, esibendo un armamento
moderno fornito da organizzazioni dei paesi centrali dell'Unione
europea, secondo alcuni osservatori, della Cia.
Il sostegno ufficiale dell'Occidente al fascismo è evidente.
I leader di Germania, Francia, Regno Unito non nascondono la loro soddisfazione. La baronessa britannica Catherine Ashton, responsabile delle relazioni internazionali della Ue, è corsa a Kiev per offrire il supporto al "nuovo ordine" ucraino.
Van Rompuy, presidente dell'Unione, ha espresso anch'egli la sua gioia per la nuova direzione dell'Ucraina. Già si parla di un aiuto finanziario di 35 miliardi di dollari da parte dell'Ue, degli Stati Uniti e del Fmi nel momento in cui sarà installato a Kiev un "governo democratico".
Il sostegno ufficiale dell'Occidente al fascismo è evidente.
I leader di Germania, Francia, Regno Unito non nascondono la loro soddisfazione. La baronessa britannica Catherine Ashton, responsabile delle relazioni internazionali della Ue, è corsa a Kiev per offrire il supporto al "nuovo ordine" ucraino.
Van Rompuy, presidente dell'Unione, ha espresso anch'egli la sua gioia per la nuova direzione dell'Ucraina. Già si parla di un aiuto finanziario di 35 miliardi di dollari da parte dell'Ue, degli Stati Uniti e del Fmi nel momento in cui sarà installato a Kiev un "governo democratico".
5 marzo 2014
UCRAINA: L'ARGOMENTO CONTRO LA RIVOLUZIONE
“Il presidente ucraino Viktor Yanukovich era un criminale e un truffatore, come Saddam Hussein!” ha esclamato il giornalista sullo schermo del televisore mentre mangiavo la mia zuppa al pollo e cercavo di mantenere il controllo.
Questo è avvenuto durante un programma di finanza e business su una rete televisiva pubblica polacca, ma non sembrava che le notizie economiche fossero all’ordine del giorno. “Possedeva una grande casa ei suoi due figli erano milionari che possedevano un sacco di auto!” Ho cercato di non guardare lo schermo, ma non potevo farne a meno. Ho osservato un paio d’auto d’epoca, Ford d’anteguerra.
“Come Saddam Hussein, Gheddafi e l’ex presidente della Tunisia, Yanukovich ha prosperato mentre la nazione soffriva di estrema povertà!” Mi sono chiesto a quel punto se fosse una coincidenza che il presidente dell’Ucraina sia stato improvvisamente messo in compagnia di uomini uccisi da un’invasione americana o di una sanguinosa rivoluzione di ispirazione americana nel mondo arabo.
Il giornalista andava avanti, citando un sito dell’opposizione anti-Yanukovich come sua fonte. “L’Ucraina è sull’orlo della bancarotta, il suo governo in debito e la sua gente povera, ma Yanukovich viveva nel lusso! Guardate questo lampadario!”
4 marzo 2014
Niscemi. La protesta di cui i media non vogliono parlare. Manifestanti presi a manganellate.
Attendiamo a momenti i seguenti commenti, dato i precedenti di Tunisia, Egitto, Libia, Siria, Venezuela e Ucraina:
Casa Bianca: “I Manifestanti di Niscemi hanno bisogno del sostegno internazionale”.
Casa Bianca: “I Manifestanti di Niscemi hanno bisogno del sostegno internazionale”.
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