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15 settembre 2019

Via i Benetton dalle Autostrade!

Lo scandalo dei report truccati: neanche questo basterà a togliergli le concessioni?
«Nazionalizzare le autostrade», scrivemmo a caldo lo scorso anno subito dopo la tragedia (ed il crimine) di Genova. In quei giorni diversi esponenti dell'allora governo gialloverde, con Di Maio in testa, dicevano di voler intanto togliere le concessioni ad Autostrade per l'Italia (Aspi), ovvero ai Benetton.

Poi le cose andarono in maniera ben diversa. Non solo il Pd prese le difese della società autostradale, non solo la grande stampa sistemica tuonò per settimane sulla minaccia delle penali da pagare, ma fu la Lega - in ambito governativo - a stoppare ogni iniziativa di revoca delle concessioni.

Gli argomenti di quella campagna pro-Benetton furono i soliti di sempre. Quando si toccan lorsignori il garantismo dei loro amici è sempre commovente. Mica vorrete affamare i Benetton per un solo incidente, mica è stata colpa loro! E soprattutto, mica vorrete tornare allo "statalismo", viva il privato e la sua mitica efficienza!

28 settembre 2018

Ponte Morandi: Continuano a prenderci in giro!


Persino il New York Times ha visto il video integrale del crollo. Ma noi non possiamo vederlo. Perchè?

7 settembre 2018

Ponte Morandi, da Teramo nuovo esposto:
«Il video è stato manomesso»

Lo annuncia  il “Dipartimento Europeo Sicurezza Informazioni” (D.E.S.I.)

Anomalie ben visibili nel video mostrato del Ponte Morandi. Le illustra Luciano Consorti in qualità di Presidente e Direttore Editoriale della testata giornalistica “Dipartimento Europeo Sicurezza Informazioni (D.E.S.I.)” che condensa le sue considerazioni anche in un esposto alla procura di Teramo depositato oggi 6 settembre.

1 settembre 2018

Crollo del Ponte Morandi: disastro inevitabile o tragedia del capitalismo?

L’articolo che pubblichiamo sulla tragedia di Genova presenta una documentazione essenziale e il quadro complessivo di scelte strutturali economiche e politiche che sono alla base di una catastrofe annunciata.
Pone in modo sempre più urgente il tema ineludibile della battaglia contro le privatizzazioni, della necessità del ritorno nelle mani integralmente pubbliche (no SPA e simili), e sotto il controllo dei lavoratori e degli utenti, di settori economici e di strutture fondamentali che non possono in alcun modo essere lasciati alla logica del profitto e dell’interesse privato (Oggi persino La Repubblica è spinta a scrivere che “la tragedia di Genova è un frutto avvelenato delle privatizzazioni”). Pone il tema di un vasto piano pubblico dei trasporti che integri in modo coerente e funzionale ai bisogni del paese, cioè dell’intera popolazione, la parte su gomma e quella su ferrovia; conferma il nostro no alla logica di grandi opere che servono l’interesse di pochi e le speculazioni e la necessità di un vasto progetto e piano di manutenzione delle reti esistenti e di messa in sicurezza di un territorio la cui fragilità è stata messa più volte in evidenza dagli avvenimenti disastrosi che si sono prodotti. In altri termini pone il problema dell’alternativa tra la logica privata del capitalismo e la logica dell’interesse pubblico e del benessere e della sicurezza ambientale di tutte le cittadine e dei cittadini; richiede una svolta profonda che non verrà né dai governanti attuali, né da quelli che li hanno preceduti, entrambi profondamente legati al sistema esistente, ma solo da una nuova mobilitazione di massa sociale delle classi lavoratrici e popolari.

30 agosto 2018

Immigrazione e Nazionalizzazione

Di seguito due interventi dalla pagina Facebook di Alessandro di Battista
«Non ti piace il 5 stelle? Legittimo, ma esattamente cosa non ti piace dell’idea di tornare ad essere proprietari delle nostre autostrade? Cosa c’è di sbagliato nel togliere le concessioni a chi si è arricchito in modo vergognoso a discapito delle tasche e spesso anche della vita di quei cittadini che con le loro tasse hanno permesso la costruzione della rete stradale?

Ci ho pensato molto e ho capito che quel che non ti piace è che a proporre la nazionalizzazione delle autostrade sia stato proprio il MoVimento 5 stelle. Questa è la ragione della tua avvelenata frustrazione. Avresti voluto che questa posizione l’avesse assunta il partito erede di Berlinguer, ma quel partito non esiste più e Berlinguer si sta rivoltando nella tomba. E allora tu che fai? Al posto di prenderne atto e di sostenere quello che in cuor tuo hai sempre sostenuto, diventi esperto di titoli azionari, di perdita in borsa per Atlantia, quando la sola cosa che dovrebbe allarmarti è la perdita della tua onestà intellettuale. Sei diventato come un Brunetta qualsiasi anche se citi Gramsci.

18 agosto 2018

Crollo del ponte di Genova, cosa è successo la sera prima?

(N.d.E.: Pubblichiamo questo articolo di InformarePerResistere, perchè al di là tutte le teorie che possono essere formulate e ipotizzate un fatto è certo: sul tratto di ponte Morandi di Genova che è crollato, la sera prima "lavoravano senza sosta" una squadra di "operai" di notte e sotto la pioggia battente. Facevano manutenzione? ...una manutenzione fatale...)
Premessa: prima di parlare di rispetto per le vittime, avvisiamo i lettori che ciò che mostreremo è un filmato che gli stessi sfollati di Genova, che abitavano vicino al ponte Morandi, vogliono far vedere agli italiani.
Non siamo noi a dirlo. Lo dice a Sky un signore di Genova che ha filmato ciò che vedeva sul ponte Morandi da casa sua la sera prima del crollo. Il video lo trovate in fondo all’articolo.
Perché vogliono che gli italiani vedano questo filmato? Non lo sappiamo, perché il signore non lo dice e la conduttrice non glielo chiede. Di certo questo video alimenterà le teorie del complotto che si stanno diffondendo in rete.
Ponte Morandi: demolizione controllata? Qualcuno sapeva prima?

Morire pagando pedaggi, ticket ed interessi

Morire pagando pedaggi, ticket ed interessi, c’è una cosa più ingiusta e assurda? Lo dico subito, non me ne frega niente se le azioni del gruppo Atlantia, proprietario di Autostrade per l’Italia, crollano in borsa.

Che si fottano i mercati finanziari
Alla mia testa ed al mio cuore interessano solo le persone morte nel crollo del ponte e quelle rimaste ferite o traumatizzate, che poverette erano anche state costrette a pagare un pedaggio per viaggiare “sicure” su quell’impalcato maledetto.
https://video.corriere.it/genova-volti-storie-vittime-tragedia-ponte-morandi/c0fe9fbc-a13f-11e8-b0c1-5746f5751ec2
Ma penso anche agli innumerevoli disagi che nei prossimi mesi dovrà subire la popolazione di questo territorio martoriato, a chi ha perso una casa e non sa se e quando la riavrà, agli incidenti che aumenteranno a causa del traffico congestionato.

17 agosto 2018

Autostrade, l’indecente segreto di Stato sulle concessioni

Quattro o cinque anni fa la neonata Autorità dei trasporti chiese al ministero delle infrastrutture i testi dei contratti di concessione autostradale. Sembrava una richiesta di routine, e invece i funzionari ministeriali fecero muro: i documenti, spiegarono, contengono dati delicati per le aziende coinvolte e quindi non possono essere divulgati. Nemmeno all’organismo di controllo. 
Affermazione sorprendente ma del tutto in linea con quello che era accaduto al momento stesso della creazione dell’Autorità. L’Aiscat, l’associazione dei gestori, era riuscita a ottenere una sostanziale riduzione dei suoi poteri: contrariamente a quello che accade in altri paesi, l’Autorità deve ancora oggi limitarsi alle nuove concessioni, ma non può mettere becco in quelle già firmate, tutte le più importanti compresa quella di Autostrade. Non meraviglia dunque che “Phastidio”, il sito dell’economista Mario Seminerio, abbia definito le concessioni «un indecente segreto di Stato», più tutelato di quelli militari. In questo caso, però, a essere protetta non è la collettività, ma le società che incassano i pedaggi.