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5 agosto 2024
La guerra ibrida contro il Venezuela: il processo elettorale
Le elezioni presidenziali venezuelane di domenica 28 luglio hanno posto la nazione sudamericana al centro di un uragano globale. Non è la prima volta, ovviamente, vista la centralità politica e geopolitica che il Paese ha acquisito dall’inizio del secolo. La tempesta, così annunciata, è scoppiata prima che il Consiglio elettorale nazionale (CNE) annunciasse i primi risultati nelle prime ore del mattino. E anche settimane prima, se consideriamo le storie di brogli (e anche i sondaggi trionfalisti) pubblicate per settimane dall’opposizione locale, dalla destra globale e dai media mainstream come il momento giusto.
4 agosto 2022
Russia: "Prove del coinvolgimento USA nella deliberata diffusione della pandemia Covid-19"
Il Ministero della Difesa della Federazione Russa continua ad analizzare le attività militari e biologiche degli Stati Uniti e dei loro alleati in Ucraina e in altre parti del mondo alla luce delle nuove informazioni ottenute nei territori liberati.
Prosegue lo studio di campioni biologici provenienti da soldati ucraini che hanno volontariamente deposto le armi. Come abbiamo osservato in precedenza, nel loro sangue sono state trovate alte concentrazioni di antibiotici, oltre a marcatori immunologici indicativi dell'esposizione alla sindrome renale e agli agenti patogeni del Nilo occidentale, studiati dal Pentagono nell'ambito dei progetti UP-4 e UP-8 ucraini.
Prosegue lo studio di campioni biologici provenienti da soldati ucraini che hanno volontariamente deposto le armi. Come abbiamo osservato in precedenza, nel loro sangue sono state trovate alte concentrazioni di antibiotici, oltre a marcatori immunologici indicativi dell'esposizione alla sindrome renale e agli agenti patogeni del Nilo occidentale, studiati dal Pentagono nell'ambito dei progetti UP-4 e UP-8 ucraini.
11 luglio 2022
Venezuela, Russia, Cina e Iran faranno esercitazioni militari congiunte
Il prossimo mese effettueranno esercitazioni militari nel territorio del Venezuela
E' la prima volta che nel continente americano soldati, mezzi navali e aviazione cinese, iraniana e russa saranno presenti - assieme a quelle di altri 10 Paesi- in attività anti-invasione (VRIC) -in quella che a tutti gli effetti- è il lungo braccio del multipolarismo. Una sua concreta sfaccettatura.
I ripetuti golpe, il sovvenzionamento di frange eversive suprematiste e anti-bolivariane hanno fallito nella creazione di un governo fantoccio un Venezuela. Le autorità e i dirigenti non si decidono a Washington ma nelle elezioni. È così grazie al protagonismo sociale della maggioranza e di un esercito anti-imperialista.
I ripetuti golpe, il sovvenzionamento di frange eversive suprematiste e anti-bolivariane hanno fallito nella creazione di un governo fantoccio un Venezuela. Le autorità e i dirigenti non si decidono a Washington ma nelle elezioni. È così grazie al protagonismo sociale della maggioranza e di un esercito anti-imperialista.
25 febbraio 2021
L'incredibile discorso contro l'Unione Europea che in Italia non vi faranno sentire mai
Il Presidente del Venezuela Maduro ha espulso l'ambasciatrice dell' Unione Europea Isabel Brilhante. Le agenzie di stampa italiane ed europee hanno pubblicato solo un video di circa un minuto dove comunicano la notizia e poi passano direttamente alle dichiarazioni dell'UE contro la decisone di Maduro, senza permetterci di ascoltare quali siano state le sue parole e le sue motivazioni contro l'Unione Europea.
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22 dicembre 2020
Nonostante l’astensione, le elezioni in Venezuela sono una sconfitta per i piani dell’impero
Volendo fare un rapido bilancio delle elezioni del 6 Dicembre si possono trarre le seguenti conclusioni. Iniziamo dai risultati. Il Chavismo ha ottenuto il 68,4% dei voti; l’Alleanza Democratica, che riunisce ciò che resta dei vecchi partiti della Quarta Repubblica, soprattutto Acción Democrática e COPEI, sale al 17,5%, l’Alleanza Unita Venezuelana ha raccolto il 4,1%; il PCV il 2,7% e un insieme variegato di altre forze politiche il 6,5%.
Il ruolo di maggioranza del Chavismo è stato pienamente confermato, ma emerge un gruppo di forze politiche che, nella sua eterogeneità, rappresenterà una sfida importante per il governo del presidente Maduro. L’imperialismo ed piani della destra sovversiva sono stati sconfitti, in una battaglia di Pirro.(1)
Il ruolo di maggioranza del Chavismo è stato pienamente confermato, ma emerge un gruppo di forze politiche che, nella sua eterogeneità, rappresenterà una sfida importante per il governo del presidente Maduro. L’imperialismo ed piani della destra sovversiva sono stati sconfitti, in una battaglia di Pirro.(1)
28 ottobre 2020
Il Venezuela presenta all'OMS la molecola che inibisce il COVID-19 al 100%
Il governo del Venezuela ha formalizzato con l'Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) ciò che hanno scoperto sulla molecola DR-10 per la terapia anti Covid-19. E' stato il passo successivo all'annuncio di domenica scorsa, in cui il presidente Maduro rivelava che scienziati del suo paese erano riusciti a sviluppare un farmaco che "inibisce al 100%" il contagio.
La vicepresidente Delcy Rodriguez, durante una riunione avvenuta nella notte di lunedì, con rappresentanti dell'Organizzazione Panamericana della Salute (OPS) e dell'OMS-Caracas, ha dichiarato che Pier Paolo Balladelli condivise i risultati dello studio pre-clinico sulla molecola. Studio svolto dall'Istituto Venezuelano Investigazioni Scientifica (IVIC).
La vicepresidente Delcy Rodriguez, durante una riunione avvenuta nella notte di lunedì, con rappresentanti dell'Organizzazione Panamericana della Salute (OPS) e dell'OMS-Caracas, ha dichiarato che Pier Paolo Balladelli condivise i risultati dello studio pre-clinico sulla molecola. Studio svolto dall'Istituto Venezuelano Investigazioni Scientifica (IVIC).
26 ottobre 2020
Il Venezuela ha sviluppato un farmaco che annulla il Covid-19 al 100%
Si basa sulla molecola DR10, usata contro l'epatite C, virus del papiloma umano (VPH) e l' ebola
Il presidente del Venezuela Maduro, ha rivelato che il suo paese è riuscito a isolare una molecola che annulla il 100% del coronavirus.
Il farmaco basato sulla molecola è stato elaborato dall'Istituto Venezuelano delle Investigazioni Scientifiche (IVIC) che ha realizzato la ricerca.
Il presidente del Venezuela Maduro, ha rivelato che il suo paese è riuscito a isolare una molecola che annulla il 100% del coronavirus.
Il farmaco basato sulla molecola è stato elaborato dall'Istituto Venezuelano delle Investigazioni Scientifiche (IVIC) che ha realizzato la ricerca.
"Oggi posso dichiarare ufficialmente che questa molecola è stata sperimentata per il Covid-19, effettuando le ricerche durante 6 mesi, ottenendo l'annichilimento del 100% del virus" ha detto Maduro il 25 di ottobre.
4 agosto 2020
La privatizzazione del caos globale
Una recente e disinvolta osservazione da parte di uno degli oligarchi americani mette in luce una nuova metodologia volta a minare ciò che resta del diritto e dell’ordine internazionali. Parlando sul serio o scherzosamente (nessuno lo sa davvero, ma i giocatori intelligenti sicuramente scommetterebbero sulla prima opzione), quando aveva ammonito che il colpo di Stato boliviano con cui l’anno scorso era stato rovesciato il presidente Evo Morales “non era stato nel migliore interesse del popolo boliviano,” Elon Musk , il magnate dell’auto elettrica Tesla, aveva sfacciatamente twittato: “ Noi spodesteremo tutti quelli che ci pare. Fatevene una ragione!”
10 febbraio 2020
In che modo gli Stati Uniti "esportano la democrazia" nei Paesi attenzionati?
Ci sono ovviamente alcune serie questioni linguistiche e disaccordi tra l’Occidente e il resto del mondo. Termini essenziali come “libertà”, “democrazia”, ”liberazione”, persino “terrorismo”, sono tutti confusi e contraddittori; significano qualcosa di assolutamente diverso a New York, Londra, Berlino rispetto al resto del mondo.
Prima di iniziare l’analisi, ricordiamo che, nella Storia, paesi come il Regno Unito, la Francia, la Germania e gli Stati Uniti, così come altre nazioni occidentali, hanno diffuso il terrore colonialista praticamente in tutti gli angoli del mondo. E nel processo, hanno sviluppato una terminologia e una propaganda efficaci, il che ha giustificato, persino glorificato azioni come il saccheggio, le torture, gli stupri e i genocidi. Fondamentalmente, prima l’Europa e, successivamente, il Nord America “letteralmente sono usciti con tutto, incluso l’omicidio di massa”.
Prima di iniziare l’analisi, ricordiamo che, nella Storia, paesi come il Regno Unito, la Francia, la Germania e gli Stati Uniti, così come altre nazioni occidentali, hanno diffuso il terrore colonialista praticamente in tutti gli angoli del mondo. E nel processo, hanno sviluppato una terminologia e una propaganda efficaci, il che ha giustificato, persino glorificato azioni come il saccheggio, le torture, gli stupri e i genocidi. Fondamentalmente, prima l’Europa e, successivamente, il Nord America “letteralmente sono usciti con tutto, incluso l’omicidio di massa”.
10 gennaio 2020
Perversione della classe intellettuale
Nel 1786, quando Bolivar aveva 3 anni, Thomas Jefferson (1743-1826), prima di diventare il terzo presidente degli Stati Uniti (1801-1809) e prima che fosse scritta la Dottrina Monroe, vomitò queste parole: "La nostra Confederazione deve essere considerata come il nido dal quale tutta l'America, sia del Nord che del Sud, deve essere popolata. Ma guardiamoci dal credere che sia nell'interesse di questo grande continente espellere gli spagnoli. Per il momento, questi paesi sono nelle mani migliori, e temo solo che saranno troppo deboli per mantenerli sotto controllo fino a quando la nostra popolazione non sarà cresciuta abbastanza per portarli via pezzo per pezzo. Questa macabra sentenza fu sostenuta militarmente nel Corpo dei Marines fondato a Filadelfia il 10 novembre 1775.
Il mondo per gli USA
Nel 1804, John Quincy Adams (1758-1831), che sarebbe diventato il sesto presidente degli Stati Uniti (1825-1829), ampliò la visione del suo simile: "Tutto ciò che speriamo è di possedere il mondo".
Il mondo per gli USA
Nel 1804, John Quincy Adams (1758-1831), che sarebbe diventato il sesto presidente degli Stati Uniti (1825-1829), ampliò la visione del suo simile: "Tutto ciò che speriamo è di possedere il mondo".
1 gennaio 2020
2019: Non bisogna essere un meteorologo per capire da che parte soffia il vento e dove ci porta
Emad Hajjaj
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L'anno che finisce sarà stato un anno di nuove rivolte, portatrici di immense speranze.
Essi - ed esse, onnipresenti - non brandiscono ritratti di Lenin, Mao o Che, nessuna bandiera nera, rossa o verde, ma solo bandiere nazionali, i loro slogan sono generali e generosi, e non rivendicano alcuna ideologia particolare.
Dall'inizio dell'anno, milioni di persone sono scese in strada in Ecuador, Cile, Libano, Iraq ed Egitto, unendosi ai milioni già mobilitati ad Haiti, in Algeria, Sudan, Marocco, Hong Kong, Colombia, Brasile, Catalogna e altrove.
Le immagini sono intercambiabili, come gli slogan. Gli stessi effetti dalle stesse cause? Sì e no.
15 dicembre 2019
Decisioni del primo congresso internazionale sulla comunicazione, Caracas, 4 dicembre 2019
Riunito nella città di Caracas, culla del Liberatore Simón Bolívar e capitale della Repubblica Bolivariana del Venezuela il 4 dicembre 2019, il Primo Congresso Internazionale della Comunicazione ha approvato il seguente piano d'azione:
- Celebrare ogni anno il "Congresso Internazionale della Comunicazione" con sedi di rotazione su richiesta di ogni paese. Tenere la seconda riunione del Congresso internazionale della comunicazione in Nicaragua nel febbraio 2020.
- Nominare un comitato del Congresso per creare un regolamento di base e una struttura operativa basata sulle proposte dei partiti e dei movimenti partecipanti. La proposta sarà discussa in occasione del prossimo Congresso internazionale sulla comunicazione.
9 novembre 2019
No Fly List, la guerra dei cieli contro Cuba e Venezuela
Il Convegno Antimperialista, che si è concluso all’Avana, ha mostrato una volta ancora il legame strategico che esiste tra Cuba e Venezuela. L’arroganza di Trump e dei governi vassalli, che premono sul governo cubano sperando che abbandoni quello bolivariano in cambio di un piatto di lenticchie, si è nuovamente infranta. Il presidente cubano Miguel Diaz-Canel lo aveva già ribadito a Caracas, concludendo insieme al suo omologo venezuelano, Nicolas Maduro, il Foro di Sao Paolo.
In quella sede, rappresentanti dei cinque continenti, che avevano sfidato il blocco economico-finanziario imposto al paese bolivariano, avevano deciso un’agenda di lotta comune, che includeva il Convegno Antimperialista. Un appuntamento di grande significato politico e simbolico, come hanno sottolineato i dirigenti cubani e venezuelani, accompagnati nel tavolo conclusivo dalla presenza carismatica di Raul Castro. Hanno partecipato al convegno 1500 delegate e delegati, provenienti da tutto il mondo.
In quella sede, rappresentanti dei cinque continenti, che avevano sfidato il blocco economico-finanziario imposto al paese bolivariano, avevano deciso un’agenda di lotta comune, che includeva il Convegno Antimperialista. Un appuntamento di grande significato politico e simbolico, come hanno sottolineato i dirigenti cubani e venezuelani, accompagnati nel tavolo conclusivo dalla presenza carismatica di Raul Castro. Hanno partecipato al convegno 1500 delegate e delegati, provenienti da tutto il mondo.
7 ottobre 2019
Chavez e Fidel come riferimento della battaglia ambientalista
Partiamo dall’aspetto indubbiamente positivo: tantissimi giovani hanno deciso di rigettare l’apatia degli ultimi anni e scendere in piazza, per una causa nobile: la difesa dell’ambiente e del pianeta che ci ospita tutti. Secondo gli organizzatori nelle piazze italiane circa un milione sono stati i manifestanti in questo Climate Strike for the Future.
6 ottobre 2019
In Ecuador il popolo in rivolta contro il regime neoliberista di Lenin Moreno che risponde con la repressione
L’Ecuador è in fiamme. Le misure di austerity implementate dal regime di Lenin Moreno su ‘indicazione’ del Fondo Monetario Internazionale hanno provocato una forte reazione popolare. Tutto a un tratto il paese andino sembra aver fatto un salto indietro nel tempo agli anni 90’, in quella triste ‘larga noche neoliberal’ che danni inenarrabili ha provocato nell’intera regione sudamericana.
La rabbia popolare è esplosa nelle principali città del paese a cominciare dalla capitale Quito dopo che il regime ha decretato una serie di misure, il cosiddetto ‘paquetazo’, volte a scaricare tutto il peso di una crisi provocata dal nefasto binomio neoliberismo-FMI sul popolo.
3 ottobre 2019
Il legame tra l'opposizione venezuelana e i cartelli colombiani
Il caso è iniziato nel marzo 2019, un mese dopo lo show politico-mediatico dell'aiuto umanitario, dove gli Stati Uniti e i suoi alleati hanno preteso di violare la sovranità del Venezuela e hanno cercato disperatamente di dividere le forze armate bolivariane. Il 20 marzo 2019, Roberto Marrero, capo di gabinetto di Juan Guaido, e la sua guardia del corpo, Luis Paéz, sono stati arrestati dalle forze di sicurezza venezuelane. A casa del primo, i servizi venezuelani hanno trovato due fucili d'assalto, una granata e valuta estera in contanti.
L'analisi dei dati del cellulare di Roberto Marrero e di quelli contenuti nel suo computer porterà all'arresto, nella città venezuelana di Valencia, di Wilfredo Torres Gómez, alias Necocli, capo del cartello colombiano narco-paramilitare Los Rastrojos. Il governo bolivariano ha poi denunciato ancora una volta i legami tra un importante settore dell'opposizione politica venezuelana e i narcotrafficanti colombiani.
16 settembre 2019
Chi obbedisce di più al proprio governo: Huawei o Google?
La stampa corporativa ci informa delle 18 accuse che il governo USA presenterà contro Julian Assange (1). Senza scandalo. Né condanna della "violazione della libertà di stampa" che suppone la persecuzione e la caccia del giornalista che ha informato il mondo dei crimini dell'esercito USA.
Ma sì è un "atto di persecuzione nei confronti del giornalismo" che, a L'Avana, la polizia interroghi –non arresti né imprigioni- una giornalista pagata dal governo USA (2).
Cosa direbbero i media se il governo cubano inviasse la sua polizia ad occupare l'ambasciata USA a L'Avana? Poiché quando il governo USA, violando la Convenzione di Vienna, occupa quella del Venezuela a Washington, non c'è nessuno scandalo (3).
Cosa direbbero i media se il governo cubano inviasse la sua polizia ad occupare l'ambasciata USA a L'Avana? Poiché quando il governo USA, violando la Convenzione di Vienna, occupa quella del Venezuela a Washington, non c'è nessuno scandalo (3).
30 agosto 2019
Bolsonaro davanti al suo specchio
Jair Bolsonaro, il «Trump del tropico» ha attaccato di nuovo le migliaia di medici cubani che sono stati nel suo paese a salvare vite e curare malattie, soprattutto nei luoghi meno ospitali di questa nazione di 210 milioni di abitanti.
Preoccupato forse per aver nominato suo figlio Eduardo come ambasciatore del Brasile negli Stati Uniti, perchè questo fatto ha provocato le più diverse critiche, il «Trump del Tropico» ha attaccato di nuovo le migliaia di medici cubani che sono stati nel suo paese a salvare vite e curare malattie, soprattutto nei luoghi meno ospitali di questa nazione di 210 milioni di abitanti.
Lo aveva fatto prima di diventare presidente e lo ha fatto dopo l’installazione nella sedia che occupa oggi, anche se la sua ossessione principale è stata l’ammirazione per Donald Trump e il suo maggior inganno l’aggressione contro paesi come Cuba e Venezuela.
14 agosto 2019
Ex Relatore Onu sul Venezuela: «Il vero obiettivo degli Usa è il caos e la guerra civile a Caracas»
Il Venezuela è assediato dagli Stati Uniti che vogliono rovesciare Maduro e distruggere la Rivoluzione Bolivariana per appropriarsi dei proventi delle immense risorse naturali che possiede il paese sudamericano.
«Il grande partito del saccheggio venezuelano» è al lavoro per questo, come ci ha spiegato in questa intervista esclusiva Alfred de Zayas, professore di diritto internazionale a Ginevra dal 2007 e unico relatore delle Nazioni Unite in Venezuela negli anni della Rivoluzione Bolivariana.
Un'opposizione seria e credibile può sostenere un embargo volto a distruggere l'economia del paese?
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11 maggio 2019
Venezuela: 37 crimini di odio per mano del fascismo nel 2019
Finora, quest'anno, una crescita accelerata dei crimini motivati dall'odio ha segnato la tabella di marcia dell'anti-chavismo degli operatori per il cambio di regime.
In ciascuno dei momenti più alti degli ultimi mesi (autoproclamazione di Guaidó, sabotaggio elettrico e colpo di stato fallito), gruppi estremisti emergono per assediare la popolazione Chavista. Ad oggi, almeno 37 di questi crimini sono stati eseguiti sotto la promozione diretta dell'alto comando politico degli Stati Uniti e della leadership locale del fascismo venezuelano.
CHE COS'È UN CRIMINE D'ODIO E CHI LO COMMETTE?
I crimini motivati dall'odio sono quegli attacchi che mettono a rischio la vita di gruppi di persone perché hanno una ferma identità culturale, religiosa o politica.
In ciascuno dei momenti più alti degli ultimi mesi (autoproclamazione di Guaidó, sabotaggio elettrico e colpo di stato fallito), gruppi estremisti emergono per assediare la popolazione Chavista. Ad oggi, almeno 37 di questi crimini sono stati eseguiti sotto la promozione diretta dell'alto comando politico degli Stati Uniti e della leadership locale del fascismo venezuelano.
CHE COS'È UN CRIMINE D'ODIO E CHI LO COMMETTE?
I crimini motivati dall'odio sono quegli attacchi che mettono a rischio la vita di gruppi di persone perché hanno una ferma identità culturale, religiosa o politica.
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