Oggi analizziamo l’ordinanza n. 2022/7360 del 31 ottobre 2022 a firma del giudice dr.ssa Susanna Zanda del Tribunale Ordinario di Firenze, Seconda Sezione Civile. Al seguente link è possibile scaricare l’atto integrale in formato pdf (Trib. Firenze 31.10.22 – ordinanza – Giudice Zanda). Soffermiamoci su alcuni punti dell’ordinanza sostanziali (invito altresì i lettori a leggere con attenzione l’intero documento):
Inefficacia della vaccinazione nella prevenzione del contagio
Nessuno pare aver capito quale trappola vi sia dietro il decreto legge 162/2002, il primo atto del nuovo governo, quello con cui, ha titolato in prima pagina il quotidiano La Verità la settimana passata, «la Meloni smonta la gabbia del COVID».
Crediamo che non solo ciò risponda al vero, ma che vi sia, insito nel decreto incensato, un pericolo immenso. E non solo per i sanitari: per tutti.
Riceviamo e pubblichiamo una accorata lettera di un ufficiale delle nostre forze armate indirizzata all’attuale Capo di Stato Maggiore della Difesa Giuseppe Cavo Dragone. Si firma come “MILITE IGNOTO”, anche se noi lo abbiamo conosciuto.
Il testo che segue rappresenta, una volta di più, quanto l’opera di divisione e frantumazione della società italiana abbia raggiunto anche quei settori che sono deputati, secondo Costituzione, alla nostra Difesa.
Il CONTROLLO SOCIALE non è il mezzo per conseguire il fine della biosicurezza. Al contrario, la biosicurezza è il mezzo (pretestuoso) per conseguire il fine del CONTROLLO SOCIALE.
In questi giorni la Commissione Prima -Affari Costituzionali- del Senato sta conducendo una serie di audizioni telematiche di esperti, in vista della votazione per la conversione in legge del d-l 127/21 “Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening”.
Praticamente tutti i medici auditi finora hanno messo in evidenza madornali contraddizioni, incongruenze, paradossi scientifici, tanto da non lasciar dubbi sul fatto che codesto lasciapassare ha motivazioni esclusivamente politiche (o meglio geo-politiche).
“L’ignoranza afferma o nega rotondamente; la scienza dubita.”Voltaire.
Roma, 14 dicembre 2020 – Sileri: “Se solo il 40% si vaccina sarà necessario qualche obbligo, non potremmo vaccinare 60 milioni di italiani a gennaio: ci sarà procedura organizzata e accelerata, con il virus ci dovremo convivere”.1
L’arrivo del siero anticovid 19, sancisce l’inizio dei proclami della politica. Nonostante l’allineamento di tutti i mezzi di comunicazione, le vaccinazioni primaverili non raggiungono grandi numeri, i primi mesi oltre alle scarse dosi consegnate, arriva una minaccia peggiore per la smart dittatura che rischia di compromettere tutto: gli effetti avversi.
«Tutti i cittadini hanno pari
dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione
di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche,
di condizioni personali e sociali». Così recita l’art. 3 della
Costituzione italiana. E noi, che ci riteniamo cittadini che hanno
«pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge»,
autoconvocandoci in assemblea permanente, abbiamo deciso di unirci
per resistere alle misure costrittive adottate dall’attuale governo
in materia di Green Pass. Una misura, che nella forma in cui è
stata definita e imposta, riteniamo inutilmente coercitiva,
oppressiva e divisiva: una misura che, per i suoi caratteri
sanzionatori e discriminatori, il governo democratico della nostra
Repubblica non avrebbe mai dovuto adottare.
Una profonda riflessione del Prof. Luigi Contadini sulla complessa realtà che viviamo
Una dichiarazione di non colpevolezza Riguardo al green pass, si parla spesso dei diritti degli altri da rispettare o dei doveri di ciascuno di noi verso gli altri o della necessità di non fare ammalare gli altri o di principi quali “la mia libertà finisce dove inizia quella degli altri”: tutto ciò per giustificare l’esigenza della vaccinazione anti Covid che proteggerebbe non solo la persona vaccinata ma le persone che la circondano e, di conseguenza, si fa ricorso a paragoni presi dalle pratiche del vivere quotidiano (regolate dal codice civile e dalla consuetudine) come per esempio la necessità di non eccedere i limiti di velocità per non mettere a repentaglio la sicurezza degli altri.
Mi chiedo se molti dei miei amici vaccinati si rendano conto del cambiamento rappresentato dall’instaurazione dell’obbligo del Green Pass in Italia.
Mi chiedo se abbiano compreso quali limitazioni tale strumento pone per i non vaccinati: divieto di accedere a bar e a ristoranti seduti al chiuso; divieto di accedere alle sale di aspetto dei pronto soccorso; divieto di partecipare a feste, sagre, manifestazioni pubbliche; divieto di partecipare a concorsi pubblici; divieto di partecipare a matrimoni o andare a far visita ai parenti nelle Rsa; divieto di frequentare cinema, teatri o musei.
Dall'inizio di questa "strana crisi", una cosa è definitivamente scomparsa, sia dai televisori che dai cervelli degli scienziati: la logica.
Gli scienziati, che si vantano della verità, delle dimostrazioni tutte più dimostrative delle altre e della ricerca degli errori, hanno dimenticato nella stragrande maggioranza dei casi quello che ogni essere umano sa fin dall'antichità: che ci sono cause ed effetti e che il legame tra i due si deduce da una sequenza logica di eventi; che ogni ragionamento che si contraddice è probabilmente falso e che a forza di esagerare le idee si finisce per avere un ragionamento sofisticato.
Ecco alcuni esempi di questo fallimento della logica.
Non so - e soprattutto - non mi interessa sapere chi sia dalla parte del torto e chi della ragione, in tutto questo.
In un momento di profonda crisi come quello attuale, l'unica cosa che conta è che non ci siano ulteriori motivi di disgregazione e odio tra i cittadini.
Costi quel che costi.
Per questo motivo, io dico NO.
Io NON mi renderò complice di questo gioco al massacro, di questa caccia al presunto untore, di questa divisione faziosa tra cittadini onesti e cittadini disonesti, in cui gli unici a rimetterci sono proprio le persone perbene.
A seguito di attenta analisi del DL44, che ha introdotto l’obbligo di vaccinazione Covid19 per i lavoratori del settore sanitario, vogliamo riassumere qui di seguito le più evidenti criticità, con l’auspicio che vogliate tenerne conto nella valutazione e discussione di una legge che così come è scritta oggi risulta essere del tutto anticostituzionale e priva di alcuna base scientifica.
EFFICACIA DEI VACCINI L’obbligo di legge che impone al personale sanitario la vaccinazione Covid19 viene giustificato allo scopo di tutelare la salute pubblica e dare garanzie di sicurezza nello svolgimento delle proprie mansioni. Vorremmo però evidenziare che tutti i vaccini Covid19 attualmente in commercio non garantiscono un’efficacia del 100%. Per il ceppo originario di Sars-Cov-2 la copertura può essere ben lontana da quell’obiettivo, assestandosi attorno al 59,5% (Vaxzevria) o 66,1% (Janssen).
Parleremo di vaccini e delle ultime novità al riguardo, in primis l'obbligo vaccinale per i sanitari. Con una domanda di fondo che interessa la legge e anche la morale: è lecito dire di no al vaccino? Ospiti gli avvocati Mirella Manera, Francesco Fontana dell'Associazione Iustitia in veritate e il vaccinologo Paolo Bellavite.
Addestramento alla sottomissione. Assuefare alla repressione delle libertà fondamentali, a coercizioni senza senso e utilità, alla punizione dell’esercizio dei diritti, alla violazione sistematica della privacy, al tracciamento costante, alla falsificazione dei dati scientifici, alla distorsione della statistica, all’obbligo di menzogna, al diritto di terrorizzare, alla privazione del lavoro, all’esclusione dalla scuola, alla frammentazione della socialità, al divieto di riunirsi politicamente, alla tabuizzazione del dissenso, a mascherarsi al prossimo, alla respirazione della propria anidride, all’invasione del controllo, allo stupro statale della sovranità corporea, alla vaccinazione a scatola chiusa, alla incertezza dal reddito e delle tasse, alla preclusione del voto, alla partitocrazia voltagabbana, all’informazione irreggimentata, alla reclusione domiciliare comunale regionale, all’impossibilità di programmare, alla chiusura dei confini. Ce metodo, c’è scienza, in questo trattamento global.
Occupandomi mesi fa su queste pagine di «lockdown», osservavo che nessun problema vero o presunto, semplice o difficile, sanitario o non sanitario, individuale o collettivo, può risolversi privandosi delle risorse necessarie alla sua soluzione. Rimarcavo allora, tra le altre cose, che per proteggere una comunità a rischio occorre mettere chi non è a rischio nella condizione di rendere effettiva quella tutela. Il caso di oggi non smentisce la regola e anzi la conferma a corollario di una più ampia legge naturale: se i più fragili sono esposti a un certo pericolo, la popolazione restante è chiamata ad attivarsi affinché godano di cure, protezione, reddito, supporto fisico e morale. Non a disattivarsi come predica la logica del «lockdown», che nel minare la capacità produttiva e la serenità di chi dovrebbe farsi carico dei vulnerabili, estende la vulnerabilità a tutti, moltiplica la quantità e la qualità del pericolo e rende impossibile la reazione.
Una coalizione di procuratori generali di stato mercoledì ha inviato una lettera al presidente Joe Biden ricordandogli che qualsiasi azione esecutiva potenzialmente incostituzionale o un eccesso di potere federale non andrà incontrastato.
La lettera, firmata da sei procuratori generali (AGs), mette l'amministrazione Biden sull'avviso che qualsiasi azione che potrebbe eccedere la loro autorità statutaria, è in contrasto con i principi costituzionali, o mettere le libertà civili a rischio potrebbe innescare un'azione legale da parte degli stati.
LA FORZA DELLA RAGIONE SOCCOMBE ALLA RAGIONE DELLA FORZA
Non li conoscevamo così, nello stato attuale nel quale sono precipitati nell’abisso delle loro menti impaurite. Per lo più erano placidamente silenziosi, spesso osservatori distaccati, non partecipi o vagamente disinteressati alla “politica” (ma cosa non è politico, ormai…). Non li stimavamo granché ma nemmeno era necessario sopportarli, perché in fondo non attaccavano: vivevano la loro vita di sfondo, senza commentare, senza farsi trascinare in polemica, addormentati in una assente pacatezza.
Al massimo, se davano segno della loro presenza, esprimevano un sornione e prudente cerchiobottismo, di antico sapore democristiano: non granché come contributo, ma comunque qualcosa come prova di vita biologica. Poi ritornavano nell’oblio dei loro comuni atti quotidiani: atti che mai avrebbero tradito, invece, i loro impulsi più profondi.
La Svizzera indice un referendum per togliere al governo il potere di imporre lockdown
Il referendum si terrà presumibilmente a giugno, quando alcune restrizioni potrebbero essere di nuovo revocate, anche se non è stata fissata una data precisa. BERNA, Svizzera, 18 gennaio 2021 (LifeSiteNews) – Approfittando di una disposizione unica nella loro costituzione, gli attivisti svizzeri hanno raccolto firme sufficienti per indire un referendum nazionale volto a togliere al governo i poteri di imporre misure di blocco conseguenti a una pandemia.
Il gruppo Amici della Costituzione ha raccolto 86.000 firme per richiedere una votazione a livello nazionale per decidere se abrogare la legge COVID-19 del 2020 del governo approvata a settembre, scrive Business Insider.
Nelle ultime ore gli eventi negli Stati Uniti si susseguono in velocità, ed è difficile per molti capire cosa stia succedendo o cosa sia successo nei mesi scorsi.
Di certo Trump aveva le prove inconfutabili della frode attraverso i server sparsi per il mondo, come quelli di Dominion a Francoforte e gestiti dalla CIA. Settimane fa era trapelata la notizia di un'incursione in Germania dove dopo uno scontro a fuoco, fossero stati sequestrati i detti server. Fatto adesso confermato dalle accuse della Procura della Repubblica di Napoli, contro Arturo D'Elia, che vedremo qui di seguito, e di cui avevamo parlato in un articolo del 3 dicembre: Operazione Sequestro Server CIA ►Cos'è successo a Francoforte?
Nessuno può imporre un obbligo di vaccino se non il Parlamento, ma la Costituzione è chiara: deve tutelare la salute della collettività e non deve incidere negativamente sullo stato di salute. Ma il vaccino anti covid ha dimostrato reazioni avverse anche gravi. E non è detto che tuteli la salute della collettività: l'Aifa ha detto che non è esclusa la trasmissibilità del virus.
Il tema delle vaccinazioni rappresenta un campo di interfaccia tra medicina, politica e legislazione e di tanto in tanto emerge il tema della obbligatorietà di questa misura di prevenzione delle malattie infettive. Oltre all’obbligo di 10 vaccini in età pediatrica oggetto della legge 119/2017, recentemente è stato deliberato da alcune Regioni l’obbligo di inoculo di antinfluenzale (prontamente bocciato dal TAR) e ora si assiste al ripetersi di proposte di obbligo per l’anti-covid.