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25 aprile 2024
Meta e Lavender ► Come Facebook collabora al Genocidio a Gaza
Un dettaglio poco discusso nell'articolo sul programma Lavender di Intelligenza Artificiale è che Israele sta uccidendo le persone (a Gaza, N.d.T.), basandosi sull'essere nello stesso gruppo di Whatsapp [1] come sospetto militante [2]. Dove stanno ottenendo questi dati? WhatsApp li sta condividendo?
Lavender è il sistema israeliano di "pre-crimine" [3] - usano l'IA per indovinare chi uccidere a Gaza e poi bombardarli quando sono a casa, insieme a tutta la loro famiglia. (Inoltre, chiamano questo programma "Where's Daddy").
Un input per l'IA è se sei in un gruppo WhatsApp con un sospetto membro di Hamas. C'è molto di sbagliato in questo: sono presente in moltissimi gruppi WhatsApp con sconosciuti, vicini, e nella carneficina di Gaza puoi scommettere che le persone stanno creando gruppi per connettersi.
Lavender è il sistema israeliano di "pre-crimine" [3] - usano l'IA per indovinare chi uccidere a Gaza e poi bombardarli quando sono a casa, insieme a tutta la loro famiglia. (Inoltre, chiamano questo programma "Where's Daddy").
Un input per l'IA è se sei in un gruppo WhatsApp con un sospetto membro di Hamas. C'è molto di sbagliato in questo: sono presente in moltissimi gruppi WhatsApp con sconosciuti, vicini, e nella carneficina di Gaza puoi scommettere che le persone stanno creando gruppi per connettersi.
10 aprile 2024
"Lavender" ► La macchina IA che dirige i bombardamenti israeliani a Gaza (1/2)
L’esercito israeliano ha contrassegnato decine di migliaia di abitanti di Gaza come sospettati di omicidio, utilizzando un sistema di targeting basato sull’intelligenza artificiale con scarsa supervisione umana e una politica permissiva per le vittime, rivelano +972 e Local Call.
Nel 2021, un libro intitolato "The Human-Machine Team: How to Create Synergy Between Human and Artificial Intelligence That Will Revolutionize Our World" è stato pubblicato in inglese con lo pseudonimo di "Brigadier General Y.S." In questo lavoro, l'autore - un uomo che abbiamo confermato essere l'attuale comandante dell'unità di intelligence d'élite israeliana 8200 - sostiene la progettazione di una macchina speciale in grado di elaborare rapidamente enormi quantità di dati per generare migliaia di potenziali "bersagli" per attacchi militari nel vivo della battaglia. Tale tecnologia, scrive, risolverebbe quello che descrive come un “collo di bottiglia umano sia nell’individuazione di nuovi obiettivi che nel prendere decisioni per approvare gli obiettivi”.
28 luglio 2023
Svelati i droni spia delle dimensioni di un insetto
Nel 2007, in tutto il movimento contro la guerra negli Stati Uniti, cominciarono a circolare voci secondo le quali il governo stava usando minuscoli dispositivi di sorveglianza volanti, grandi come insetti, per spiarli. I media aziendali respinsero l'idea e anche la maggior parte dei manifestanti pensò che fossero pazzi. Ma il gatto era ormai fuori dal sacco e l'anno successivo l'aeronautica militare statunitense confessò e svelò la sua armata di droni miniaturizzati senza pilota.
29 gennaio 2023
Città intelligenti ► Le prigioni digitali del Grande Reset
La spinta verso un futuro di "Smart City" è stata architettata da organizzazioni internazionali come il World Economic Forum, gli architetti del Grande Reset. (Questa è la seconda parte della nostra inchiesta sulle città intelligenti. Vi invitiamo a leggere la prima parte, CAPIRE I PERICOLI DELLE ZONE DI INNOVAZIONE E DELLE SMART CITIES, per comprendere meglio i pericoli delle Smart Cities e delle Zone di Innovazione).
L'opinione pubblica è spinta verso un futuro di "città intelligenti" che, secondo quanto ci viene detto, porrà fine al razzismo sistemico, al sovraffollamento, all'inquinamento e alla criminalità. Come illustrato nella prima parte di questa indagine, il movimento delle Smart City suscita legittime preoccupazioni. Senza adeguate protezioni, questa visione segnerà la fine della privacy, della proprietà e della libertà di movimento.
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15 maggio 2021
Il Pentagono pronto all’uso di sciami di droni e robot da guerra guidati da AI
Droni e robot da guerra autonomi sono sempre più nel mirino dei vertici militari: una deriva pericolosissima, della quale potremmo pentirci amaramente.
Il futuro della guerra potrebbe coinvolgere algoritmi avanzati di intelligenza artificiale (AI) con la capacità e l’autorità di valutare le situazioni e attaccare i nemici senza il controllo di esseri umani.
Sembra il tipo di scenario di film Sci-fi come Terminator e Matrix. Una tecnologia avanzata al punto da prendere in mano la situazione scatenando robot da guerra durante un conflitto armato.
2 febbraio 2021
L'oscuro passato di Avril Haines, la nuova direttrice dell'Intelligence nazionale degli Stati Uniti
NdE: l'originale di questo articolo è stato pubblicato il 29 dicembre 2020. Il 21 gennaio, il Senato degli Stati Uniti ha approvato la nomina di Avril Haines con 84 voti contro 10.
Ci sono tre aree controverse in cui Avril Haines si è fatta un nome e per le quali dovrebbe rispondere all'udienza di conferma.
L'ex direttore ad interim della CIA Mike Morell, che per anni ha affermato in modo disonesto di non avere nulla a che fare con il programma di tortura dell'agenzia ma che ha continuato a difenderlo, si è ritirato dalla corsa per diventare il nuovo direttore della CIA del presidente eletto Joe Biden.
Questa decisione è una vittoria per il gruppo pacifista Code Pink, che ha guidato il movimento Stop Morell, ed è una grande cosa per tutti gli americani. Ma ora dobbiamo preoccuparci della candidata di Biden a direttrice dell'Intelligence Nazionale (DNI), Avril Haines.
18 ottobre 2020
Droni prodotti in Israele per le operazioni di sorveglianza del gruppo ENEL
ENEL, la multinazionale italiana dell’energia, utilizzerà droni di produzione israeliana dual use – civile/militare - per sorvegliare le proprie linee elettriche. Nei giorni scorsi i manager dell’holding hanno sottoscritto un contratto con la società Gadfin Ltd. di Rehovot (città che dista a una ventina di km. da Tel Aviv) per lo “sviluppo di soluzioni innovative” attraverso l’uso di velivoli a pilotaggio remoto VTOL (Vertical Take-Off and Landing), a decollo ed atterraggio verticale.
“I droni consentiranno al gruppo italiano l’ispezione delle linee elettriche che si estendono per circa 800 km., con costi più bassi rispetto al passato”, affermano i dirigenti di Gadfin. “Il velivolo a pilotaggio remoto potrà volare per lunghe distanze in modo rapido, efficiente e sicuro. Grazie ai sofisticati sensori con cui è equipaggiato, l’ENEL potrà potenziare i suoi servizi ed intervenire per riparare gli eventuali guasti in aree remote o difficilmente accessibili, continuando a fornire senza interruzioni energia elettrica ai suoi clienti”.
12 giugno 2020
Cina: uno straordinario spettacolo di arroganza
La Cina inquina il vertice del Monte Everest con stazioni 5G, costruzione di infrastrutture per spiare il mondo (Natural News)
La cima della montagna più alta del mondo sta per subire un rinnovamento tecnologico. In uno straordinario spettacolo di arroganza, il colosso cinese delle telecomunicazioni Huawei e la China Mobile di proprietà statale stanno unendo le forze per erigere due stazioni 5G sulla cima del Monte Everest. Le stazioni 5G saranno doloranti per gli occhi, inquinando la bellezza visiva di una delle catene montuose più belle del mondo.
"Le due installazioni saranno le stazioni base 5G terrestri più alte del mondo", ha vantato il Partito Comunista Cinese in un'edizione del 29 aprile del Global Times.
23 aprile 2020
Guerra e controllo: La militarizzazione della Sicilia
Sono state registrate importanti novità relativamente al processo di militarizzazione e riarmo a cui è stata sottoposta la Sicilia dopo le guerre USA e NATO in Iraq e Afghanistan o quella contro la Libia di Gheddafi nel 2011.
Si tratta in buona parte di elementi mai discussi a livello politico, né tantomeno analizzate a livello istituzionale da parte del Parlamento italiano o dalla stessa Assemblea regionale siciliana, che però hanno avuto la conseguenza di esporre la nostra Isola ad una pressione bellica di dimensioni globali, considerando anche la portata e le capacità distruttive degli attori in campo. Nonostante la pericolosità e la drammaticità dei processi in atto, quanto sta accadendo in Sicilia è volutamente ignorato dai media e, di conseguenza, del tutto sconosciuto a buona parte della popolazione. Una cosa è fare infatti da piattaforma per proiettare la guerra in Iraq o in Afghanistan, sapendo di rischiare poco o nulla; altro è quando i droni USA “Global Hawk” stanziati nella base di Sigonella, con funzioni di sorveglianza e intelligence, operano quotidianamente alla frontiera tra l’Ucraina e la Russia in autentiche provocazioni delle forze armate di Mosca, fornendo magari dati sensibili ai militari ucraini e alle organizzazioni paramilitari alleate.
28 aprile 2019
USA: La polizia riceve droni per il controllo della folla e ricerca di sospetti
I dipartimenti di polizia degli Stati Uniti continuano a fare del loro meglio per acquisire droni per una serie di usi a tutto campo, grazie al fatto che il Department of Homeland Security sta finanziando il loro arrivo nelle comunità locali.
Portsmouth, New Hampshire, è l'ultima a ricevere fondi federali per un importo di 75.000 dollari, per "un grande drone, due droni medi e alcuni più piccoli", secondo un rapporto del Portsmouth Patch.
Portsmouth, New Hampshire, è l'ultima a ricevere fondi federali per un importo di 75.000 dollari, per "un grande drone, due droni medi e alcuni più piccoli", secondo un rapporto del Portsmouth Patch.
C'è stata una resistenza ai piani per l'uso di droni in molte delle città in cui sono apparsi, in particolare a Los Angeles, Sacramento e Chicago, dove alcuni dettagli sull'uso dei droni non sono stati completamente trasparenti.
10 marzo 2019
I droni AGS della NATO a Sigonella. Comuni ambizioni di guerra
Al via a Sigonella le operazioni dei droni del sistema di intelligence AGS – Allied Ground Surveillance – il progetto più ambizioso e costoso della sempreverde alleanza di guerra. Assicurata alla NATO una considerevole flessibilità nell’utilizzazione delle sue capacità di sorveglianza in modo che essa possa essere commisurata ai bisogni di ogni emergenza. Sessanta milioni di euro alla Astaldi S.p.A. per la costruzione a Sigonella di 14 edifici per alloggi e uffici per 800 miltari e gli hangar di rimessaggio-attrezzaggio degli aeromobili senza pilota, finanziata dai 29 paesi membri dell’Alleanza Atlantica.
Malam herbam non perit. “L’erba cattiva non muore mai” e così la NATO, il prossimo 4 aprile, compierà il suo settantesimo compleanno e, ci puoi scommettere, a festeggiare l’evento si ritroveranno insieme politici e militari per annunciare l’avvio a Sigonella delle operazioni dei droni del sistema di intelligence AGS, il progetto più ambizioso e costoso della sempreverde alleanza di guerra.
8 ottobre 2018
Tutti i droni di Sigonella
La Sicilia è sempre più trampolino di lancio di pericolose operazioni militari. I droni sono i nuovi strumenti di guerra e Sigonella è la loro capitale mondiale.
Oltre 550 attacchi con missili a guida laser e Gps; centinaia di omicidi extragiudiziali di presunti "combattenti Isis"; top secret il numero delle "vittime collaterali", donne, bambini, anziani rei di essersi trovati nel luogo sbagliato al momento sbagliato. Questo il bilancio ufficiale delle operazioni in Libia condotte dal 2011 dalle forze armate USA con l'utilizzo dei droni killer, i famigerati MQ-9 "Reaper" (letteralmente macchina falciatrice), buona parte dei quali decollati dalla base aerea siciliana di Sigonella, ormai nota in ambito militare come la "capitale mondiale dei droni".
Oltre 550 attacchi con missili a guida laser e Gps; centinaia di omicidi extragiudiziali di presunti "combattenti Isis"; top secret il numero delle "vittime collaterali", donne, bambini, anziani rei di essersi trovati nel luogo sbagliato al momento sbagliato. Questo il bilancio ufficiale delle operazioni in Libia condotte dal 2011 dalle forze armate USA con l'utilizzo dei droni killer, i famigerati MQ-9 "Reaper" (letteralmente macchina falciatrice), buona parte dei quali decollati dalla base aerea siciliana di Sigonella, ormai nota in ambito militare come la "capitale mondiale dei droni".
9 settembre 2018
Amazon, assassina dell’occupazione: ieri, oggi e domani (con l’AI)
In evidenza nei media la settimana scorsa c’è stata la notizia che Amazon e il suo amministratore delegato, Jeff Bezos, hanno raggiunto livello record di valutazione di mercato e di ricchezza. Amazon vale oggi più di un trilione di dollari e la ricchezza personale di Bezos è di 165 miliardi di dollari. Questo è ovviamente dovuto in larga misura all’apprezzamento del valore delle azioni della società, con gli investitori negli USA e nel mondo che si ammucchiano a comprare azioni di Amazon e in tal modo spingono al rialzo il loro prezzo, la valutazione della società e, a sua volta, la quota di essa di Bezos in termini di suo patrimonio netto.
Il motivo per il quale c’è una simile impennata di investimenti in Amazon – e in altre azioni di società tecnologiche come Google, Apple, e altre – è già una storia in sé, ma è tralasciata qui per un’altra analisi. In breve, ha a che fare con l’accelerazione degli utili di capitale per la classe investitrice dalla distribuzione annua di un trilione di dollari dai riacquisti di azioni e dal pagamento di dividendi degli Stati Uniti SpA. Un trilione di dollari l’anno, ogni anno (dal 2011 al 2017) negli ultimi sei anni di riacquisti e dividendi da parte delle sole imprese delle 500 di S&P. Quest’anno, 2018, i riacquisti e la distribuzione di dividendi registreranno un record di più di 1,3 trilioni di dollari in tale distribuzione a investitori/azionisti, pompati dai tagli fiscali di Trump di più di 300 miliardi di dollari nel 2018 che stanno raddoppiando i profitti delle società di S&P 500.
Il motivo per il quale c’è una simile impennata di investimenti in Amazon – e in altre azioni di società tecnologiche come Google, Apple, e altre – è già una storia in sé, ma è tralasciata qui per un’altra analisi. In breve, ha a che fare con l’accelerazione degli utili di capitale per la classe investitrice dalla distribuzione annua di un trilione di dollari dai riacquisti di azioni e dal pagamento di dividendi degli Stati Uniti SpA. Un trilione di dollari l’anno, ogni anno (dal 2011 al 2017) negli ultimi sei anni di riacquisti e dividendi da parte delle sole imprese delle 500 di S&P. Quest’anno, 2018, i riacquisti e la distribuzione di dividendi registreranno un record di più di 1,3 trilioni di dollari in tale distribuzione a investitori/azionisti, pompati dai tagli fiscali di Trump di più di 300 miliardi di dollari nel 2018 che stanno raddoppiando i profitti delle società di S&P 500.
6 agosto 2018
Venezuela: Fallito attentato con droni contro Maduro
Mandanti: Coalizione Interventista Colombia-USA
CORIOLANIS Caracas, Durante la cerimonia pubblica nella centrale avenida Bolivar della capitale per commemorare l'anniversario 81 della Guardia Nazionale, sono esplosi in aria due oggetti volanti caricati con esplosivo. Erano diretti contro la tribuna da dove il Presidente Maduro stava concludendo il
suo discorso. Accanto a lui erano riunite altre alte autoritá istituzionali, di fronte numeroso personale militare e il pubblico che assisteva all'atto commemorativo.
I due droni sono esplosi in volo, prima che facessero impatto sul palco delle autoritá, neutralizzati dal sistema di sicurezza e dalla tecnologia di immunizzazione anti-aerea da esso operata. Si tratta di una vera e propria barriera, dimostratasi invalicabile. Uno dei due droni-esplosivi si é infranto all'esterno di un edificio, l'altro é esploso anzitempo in aria.
CORIOLANIS Caracas, Durante la cerimonia pubblica nella centrale avenida Bolivar della capitale per commemorare l'anniversario 81 della Guardia Nazionale, sono esplosi in aria due oggetti volanti caricati con esplosivo. Erano diretti contro la tribuna da dove il Presidente Maduro stava concludendo il
suo discorso. Accanto a lui erano riunite altre alte autoritá istituzionali, di fronte numeroso personale militare e il pubblico che assisteva all'atto commemorativo.
I due droni sono esplosi in volo, prima che facessero impatto sul palco delle autoritá, neutralizzati dal sistema di sicurezza e dalla tecnologia di immunizzazione anti-aerea da esso operata. Si tratta di una vera e propria barriera, dimostratasi invalicabile. Uno dei due droni-esplosivi si é infranto all'esterno di un edificio, l'altro é esploso anzitempo in aria.
19 luglio 2018
"Etica Artificiale"
Nel 2017, il gigante di Internet Google ha firmato un contratto con il Dipartimento della Difesa statunitense per fornire un'intelligenza artificiale ai suoi droni militari. Per anni, l'uso di tali droni è stato criticato e denunciato per i suoi devastanti effetti collaterali, sia in termini di morti non programmati che di effetti psicologici, culturali e ideologici a lungo termine. Di conseguenza, diversi tecnici all'avanguardia, come l'ingegnere Jeff Dean, avevano firmato una protesta contro l'uso di armi autonome con intelligenza artificiale. Dodici di loro si sono dimessi dalle loro posizioni.
Il 1° giugno 2018, Diane Greene ha annunciato che Google non rinnoverà il contratto con il governo degli Stati Uniti. D'altra parte, sono stati firmati i principi di lavoro, alcuni dei quali menzionano "benefici sociali" o "sicurezza" come una delle loro basi etiche.
Il 1° giugno 2018, Diane Greene ha annunciato che Google non rinnoverà il contratto con il governo degli Stati Uniti. D'altra parte, sono stati firmati i principi di lavoro, alcuni dei quali menzionano "benefici sociali" o "sicurezza" come una delle loro basi etiche.
5 aprile 2018
Google ammette di collaborare al programma illegale statunitense di uccisioni con droni
In un altro importante passo nell'integrazione della Silicon Valley nel complesso militare e di intelligence, la società madre di Google, Alphabet, ha confermato di aver fornito un software per identificare gli obiettivi utilizzati nel programma illegale di omicidi con droni del governo degli Stati Uniti.
Dal lancio del loro programma di omicidi con droni nel 2009, gli Stati Uniti affermano di aver ucciso circa 3.000 "combattenti" in attacchi di droni. Documenti militari interni mostrano che per ogni persona attaccata da un drone, nove passanti vengono uccisi, il che significa che il numero delle vittime della campagna aerea statunitense in Yemen, Somalia, Afghanistan, Pakistan e Iraq potenzialmente ammonta a decine di migliaia.
Dal lancio del loro programma di omicidi con droni nel 2009, gli Stati Uniti affermano di aver ucciso circa 3.000 "combattenti" in attacchi di droni. Documenti militari interni mostrano che per ogni persona attaccata da un drone, nove passanti vengono uccisi, il che significa che il numero delle vittime della campagna aerea statunitense in Yemen, Somalia, Afghanistan, Pakistan e Iraq potenzialmente ammonta a decine di migliaia.
Secondo l'American Civil Liberties Union, "un programma di uccisioni mirate lontano da qualsiasi campo di battaglia, senza accusa né processo, viola la garanzia costituzionale del giusto processo. Inoltre viola la legge internazionale, in base alla quale la forza letale può essere usata al di fuori delle aree del conflitto armato solo come ultima risorsa".
19 febbraio 2018
Surveillance Valley: Perché le aziende come Google collaborano con poliziotti e spie?
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Gif creata da: https://duckduckgo.com |
Mi diressi a piedi verso il municipio di Oakland. Anche da lontano, ho potuto vedere che qualcosa di insolito stava succedendo lì. Una fila di macchine della polizia di stanza circondava l'isolato, e i presentatori e le squadre di telecamere della televisione si spingevano per il posto migliore. Un numeroso gruppo di persone si affollavo vicino all'ingresso, alcuni sventolando quello che sembrava un enorme topo di cartapesta, presumibilmente inteso come simbolo di spionaggio. Ma la vera azione era dentro. Diverse centinaia di persone riempirono la sala decorata e sormontata da una cupola del Consiglio comunale di Oakland. Molti di loro portavano cartelli. Era una folla arrabbiata, e la polizia era allineata ai lati della stanza, pronta ad evacuare tutti se le cose sfuggivano di mano.
31 dicembre 2017
Petrolio, droni e italiani: il Niger è ai confini della realtà
Pubblichiamo la terza e ultima puntata della nostra inchiesta sul Niger in occasione del decreto che, a Camere sciolte, istituisce la missione nel paese africano. Petrolio, miseria biblica, guerra dei droni: più che un paese il Niger sembra una zona ai confini della realtà dove accade di tutto, tutto assieme e in modo apocalittico. E' la nuova frontiera di un governo che, parole sue, vuol espandere l'influenza italiana in Africa. Visti i precedenti, antichi e moderni, in Somalia e in Libia c'è solo da fare gli auguri a tutti noi.
“L’uranio sta trasformando il Niger da uno degli stati più poveri del mondo in un paese da boom economico”. Così recitava il New York Times nel 1972 parlando di Arlit, che sarebbe poi diventata la capitale mondiale dell’uranio impoverito. Il New York Times di allora raccontava, oltre a indicare gli interessi al potenziale investitore americano, di italiani, francesi e tedeschi che erano già sul campo per fare affari. Quasi cinque decenni dopo il Niger è ancora uno degli stati più poveri del mondo e americani, francesi, tedeschi e italiani si intrecciano, talvolta alleandosi talvolta facendosi concorrenza, per il controllo di quel paese. Nel frattempo sono stati fatti profitti da boom, finiti regolarmente fuori dal paese, e, come sappiamo, il sessanta per cento degli abitanti del Niger vive al di sotto della soglia di povertà. Potenza della crescita economica.
6 dicembre 2017
Sigonella base operativa per le strategie di supremazia nucleare USA

28 novembre 2017
Il diritto internazionale di fronte alla banalità dei crimini contro i migranti
Mauro Biani, Italia, 2014 |
e Itamar Mann Ιθαμαρ Μαν איתמר מן إيتامار مان
Il 26 Ottobre Agnes Callamard, Relatrice Speciale sulle Esecuzioni extragiudiziali, sommarie ed arbitrarie dell'ONU ha presentato un nuovo importante rapporto* alla Assemblea Generale dell'ONU. Il rapporto è su "Unlawful Death of Refugees and Migrants" -" Morte illegale di rifugiati e migranti" - una materia non comune per questa relatrice che, negli ultimi anni, si era concentrata quasi esclusivamente su antiterrorismo e, in particolare, sulle morti per attacchi di droni.
Come spiega nella sua relazione si tratta di "un crimine internazionale la cui banalità agli occhi di così tanta gente rende la sua tragedia particolarmente grave e inquietante". Il contenuto del rapporto è piuttosto drammatico e riteniamo che sia un documento davvero storico, almeno per quanto riguarda le relazioni emanate da organismi delle Nazioni Unite.
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