Visualizzazione post con etichetta Hillary Clinton. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Hillary Clinton. Mostra tutti i post
10 novembre 2023
Pizzagate 6° Parte
Le prove che Bill e Hillary Clinton siano coinvolti nel traffico di bambini e in altri crimini sessuali contro i bambini sono schiaccianti. La prova non è solo là fuori: sono informazioni disponibili al pubblico. Questo è il mio caso contro i Clinton.
Prima di approfondire, è importante che le persone comprendano che il traffico sessuale e gli abusi rituali satanici spesso vanno di pari passo. Non è raro che anche uno schiavo del sesso sia vittima della SRA, in particolare quelli vittime della tratta in circuiti pedofili d’élite. Quindi è importante tenere conto del coinvolgimento di Clinton nell’occulto prima di esporre tutti i loro legami con la pedofilia e il traffico di bambini.
9 novembre 2023
Pizzagate 5° Parte
NOTA: mentre stavo scrivendo questo articolo, ho scoperto che il sito Wikileaks non è più disponibile. Quindi alcuni degli screenshot delle e-mail incluse qui sono di bassa qualità poiché non sono riuscito a estrarli direttamente da Wikileaks.
Nel mio ultimo articolo, ho detto che la parte 5 di questa serie avrebbe incluso l'e-mail tra le e-mail di Podesta che ritengo essere la più schiacciante e inquietante se si considerano tutte le prove.
8 marzo 2023
L'ONG di Ashton Kutcher fornisce alla polizia uno strumento di sorveglianza "gratuito" legato alla CIA per "proteggere i bambini"
Una ONG sospetta che sostiene di combattere il traffico di bambini fornendo tecnologia di sorveglianza alla polizia statunitense ha permesso ad Amazon di continuare a fornire alle forze dell'ordine statunitensi un software di riconoscimento facciale, nonostante la moratoria del gigante tecnologico sulla sua vendita alla polizia.
Mentre negli ultimi mesi il paese è stato investito da richieste di riforme drastiche dei dipartimenti di polizia statunitensi, alcune delle più grandi aziende della Silicon Valley hanno cercato di salvare la propria immagine affermando che non venderanno più il proprio software di riconoscimento facciale ai dipartimenti di polizia.
Labels:
Amazon,
Bill Clinton,
CIA,
Google,
Hillary Clinton,
Intelligenza artificiale,
Jeffrey Epstein,
ONG,
Pedocriminalità,
Pedofilia,
Sorveglianza massiva,
USAID
1 febbraio 2023
Pizzagate 3° Parte
Il termine Pizzagate deriva dalla pubblicazione di migliaia di e-mail di John Podesta. John era il presidente della campagna presidenziale di Hillary Clinton e diverse e-mail tra lui e i suoi collaboratori contenevano l'uso della parola pizza, una nota parola in codice per i pedofili, in un contesto che non aveva senso si riferisse al piatto italiano. C'erano anche altre parole, sospettate di essere parole in codice per i pedofili, e contenuti discutibili disseminati in quelle e-mail che hanno fatto sollevare il sopracciglio a chiunque si sia preso il tempo di leggerle. Il Pizzagate non ha mai riguardato solo una pizzeria di Washington e uno scantinato - questo è stato il modo in cui i media mainstream lo hanno raccontato per distrarvi dai fatti che sto esponendo in questa serie.
17 dicembre 2022
Pizzagate 1° parte
Prima parte di una serie che espone la verità sul Pizzagate
Voglio iniziare la mia serie sul Pizzagate stabilendo il fatto che la pizza è stata per molti anni una nota parola in codice pedofila usata dai predatori per operare nascosti in piena vista. Nell'ottobre del 2016, quando sono state rese note le e-mail di Podesta, l'Urban Dictionary aveva definito la "pizza al formaggio" come pedopornografia.
Voglio iniziare la mia serie sul Pizzagate stabilendo il fatto che la pizza è stata per molti anni una nota parola in codice pedofila usata dai predatori per operare nascosti in piena vista. Nell'ottobre del 2016, quando sono state rese note le e-mail di Podesta, l'Urban Dictionary aveva definito la "pizza al formaggio" come pedopornografia.
A quel tempo esistevano due definizioni di pizza come parola in codice per la pornografia infantile, una del 2010 e una del 2015. È quindi importante notare che queste definizioni sono state stabilite molto prima della pubblicazione delle e-mail di Podesta.
6 marzo 2022
Ucraina ► I rischi di armare il battaglione neonazista Azov
Nello zelo dell'Occidente di sostenere l'Ucraina nella sua lotta contro gli invasori russi, alcuni osservatori si preoccupano che i paramilitari neonazisti ucraini beneficeranno del sostegno degli Stati Uniti - una situazione che aumenterebbe i rischi per la sicurezza a casa.
Nella sua apparizione del 28 febbraio al Rachel Maddow Show, Hillary Clinton si è unita al crescente numero di coloro che chiedono al governo degli Stati Uniti di sostenere un'insurrezione ucraina.
Non sarebbe la prima volta che il governo degli Stati Uniti sostiene un'insurrezione armata per contrastare la Russia, come ha notato la Clinton.
Nella sua apparizione del 28 febbraio al Rachel Maddow Show, Hillary Clinton si è unita al crescente numero di coloro che chiedono al governo degli Stati Uniti di sostenere un'insurrezione ucraina.
Non sarebbe la prima volta che il governo degli Stati Uniti sostiene un'insurrezione armata per contrastare la Russia, come ha notato la Clinton.
30 marzo 2021
Ente "benefico" accusato di abusi sessuali, coordina il programma di ID2020 per i neonati rifugiati
Un programma di identificazione biometrica sostenuto dall'alleanza ID2020 vedrà il suo nuovo programma "digital id" per i neonati rifugiati in stretta coordinazione con un ente di beneficenza legato a Wall Street e a importanti politici occidentali i cui lavoratori sono stati accusati di sfruttare sessualmente i bambini rifugiati.
iRespond, un'organizzazione internazionale senza scopo di lucro che è "dedicata all'utilizzo della biometria per migliorare la vita attraverso l'identità digitale", ha iniziato a pilotare un nuovo programma biometrico per i neonati tra la popolazione di rifugiati prevalentemente Karen lungo il confine tra Myanmar e Thailandia, un programma che spera presto di "distribuire rapidamente" su una scala maggiore e renderlo disponibile alla popolazione globale generale. Il programma pilota è condotto come parte della controversa alleanza ID2020, sostenuta da Microsoft, l'alleanza dei vaccini GAVI e la Fondazione Rockefeller, e con l'International Rescue Committee (IRC), un'organizzazione no-profit profondamente legata all'élite politica occidentale e a Wall Street, con un controverso passato di silenzio su numerose accuse di abusi sessuali e frodi.
3 febbraio 2021
Myanmar ► Golpe contro il Deep State?
I militari hanno il controllo del paese e hanno dichiarato alla TV lo stato di emergenza per un anno.
E' stata arrestata e incarcerata Aung San Suu Kyi, Premio Nobel per la pace (1991, ai tempi dell'amministrazione Clinton).
La leader del Myanmar non era solo amica della famiglia Clinton, ma anche di Barak Obama e di George Soros...
Dopo le "elezioni democratiche" fatte attraverso la piattaforma Smartmatic, accusata spesso di coinvolgimenti in frode elettorale (ultima quella oramai certa della fraudolenta vittoria di Biden), Aung San Suu Kyi è stata il pilastro degli affari Usa/Myanmar ad ogni livello.
18 luglio 2020
Pedofilia globale: che cosa sta succedendo?
Si accalcano in questi giorni diverse notizie riguardanti il tema più raccapricciante: l’esistenza di network pedofili in tutto il mondo. Più a margine, altre notizie paiono riguardare altro ma di fondo, hanno lo stesso tema.
La sincronia tra tutte questi eventi – cioè, la sincronia di indagini e relative notizie – è disarmante. Tutto pare si stia concentrando in pochi giorni. Perché?
29 giugno: La polizia tedesca indaga su 30.000 sospetti pedofili. I soggetti si scambiavano informazioni in alcuni forum dandosi anche consigli su come rendere accomodanti i bambini.
4 luglio, si ha notizia dell’«Operazione 50 Community»: la Polizia Postale sgomina una rete online di pedofili residenti in ben 15 regioni diverse. Si sparge la voce che ci sarebbe di mezzo anche un personaggio famoso del web, ma nessuno fa il nome.
La sincronia tra tutte questi eventi – cioè, la sincronia di indagini e relative notizie – è disarmante. Tutto pare si stia concentrando in pochi giorni. Perché?
29 giugno: La polizia tedesca indaga su 30.000 sospetti pedofili. I soggetti si scambiavano informazioni in alcuni forum dandosi anche consigli su come rendere accomodanti i bambini.
4 luglio, si ha notizia dell’«Operazione 50 Community»: la Polizia Postale sgomina una rete online di pedofili residenti in ben 15 regioni diverse. Si sparge la voce che ci sarebbe di mezzo anche un personaggio famoso del web, ma nessuno fa il nome.
Labels:
Diritti Umani,
Ghislaine Maxwell,
Giustizia,
Hillary Clinton,
Jeffrey Epstein,
Nuovo Ordine Mondiale,
Pedocriminalità,
Pedofilia,
Pizzagate,
Satanismo
14 aprile 2019
Il martirio di Julian Assange
L’arresto, giovedì scorso, di Julian Assange mette a nudo tutta la finzione del principio di legalità e dei diritti di una stampa libera. Le illegalità commesse dai governi ecuadoriano, britannico e statunitense nel sequestro di Assange sono inquietanti. Sono il presagio di un mondo in cui i meccanismi interni, gli abusi, la corruzione, le menzogne e i crimini, specialmente quelli di guerra, commessi dagli stati corporativi e dall’élite dominante mondiale saranno nascosti al pubblico.
Sono il presagio di un mondo in cui quelli che avranno il coraggio e l’integrità per denunciare l’uso improprio del potere verranno braccati, torturati, sottoposti a processi fittizi e condannati a pene detentive in isolamento. Sono il presagio di una distopia orwelliana, in cui le notizie sono sostituite da propaganda, futilità e intrattenimento. L’arresto di Assange, temo, segna l’inizio ufficiale del totalitarismo corporativo che condizionerà tutte le nostre vite.
Sono il presagio di un mondo in cui quelli che avranno il coraggio e l’integrità per denunciare l’uso improprio del potere verranno braccati, torturati, sottoposti a processi fittizi e condannati a pene detentive in isolamento. Sono il presagio di una distopia orwelliana, in cui le notizie sono sostituite da propaganda, futilità e intrattenimento. L’arresto di Assange, temo, segna l’inizio ufficiale del totalitarismo corporativo che condizionerà tutte le nostre vite.
15 dicembre 2017
Paul Craig Roberts: "L’America cammina verso l’Armageddon
L’ostilità orchestrata verso Russia, Cina, Iran e Corea del Nord protegge il budget annuale di 1.000 miliardi di dollari del complesso militare/della sicurezza, convincendo l’opinione pubblica americana che gli Stati Uniti sono minacciati da nemici. Mantiene anche vive le speranze del Partito Democratico che Trump possa essere rimosso dal suo incarico, e ha impedito al presidente Trump di normalizzare le relazioni con la Russia.
Labels:
11 Settembre,
Al Qaeda,
Arabia Saudita,
Donald Trump,
geopolitica,
Hillary Clinton,
ISIS,
NATO,
Obama,
ONG,
Russia,
Terrorismo,
Usa,
Vladimir Putin,
Yemen
7 aprile 2017
La guerra che incombe sulla Cina
Quando andai a Hiroshima per la prima volta nel 1967, l’ombra sui gradini era ancora lì. Era l’impronta quasi perfetta di un essere umano rilassato: le gambe larghe, la schiena curva e una mano lungo il fianco mentre aspettava l’apertura di una banca. Alle otto meno un quarto della mattina del 6 agosto 1945, una donna e la sua silhouette furono impresse a fuoco nel granito. Rimasi a fissare quell’ombra per un’ora o forse più: non sarei mai riuscito a dimenticarla. Molti anni più tardi, al mio ritorno, non c’era più: spazzata via, “svanita”, motivo di imbarazzo politico.
Ho trascorso due anni nella realizzazione di un film documentario, The Coming War on China, nel quale prove e testimonianze mettono in guardia contro una guerra nucleare che non è più un’ombra, ma una eventualità concreta. La più massiccia mobilitazione di forze armate usamericane dopo la Seconda guerra mondiale è già ben avviata. Sono localizzate nell’emisfero settentrionale, ai confini occidentali della Russia, e in Asia e nel Pacifico, faccia a faccia con la Cina.
1 febbraio 2017
L'intreccio tra razza e classe
Convinti che l'elezione di un presidente nero avesse finalmente inaugurato una società post-razziale, opinionisti e leader politici statunitensi avevano messo in pensione l'accusa di razzismo dal discorso pubblico.
Con la maggior parte delle porte aperte di club privati e quartieri bene alle élite afro-americane, con celebrità, eroi dello sport e dello spettacolo di colore ampiamente accettate dai bianchi, le barriere razziali - ci avevano detto - erano cosa del passato.
Barack Obama fece molto durante la sua presidenza per evidenziare questa immagine, evitando sistematicamente qualsiasi allusione a modelli di ingiustizia o intolleranza razziale.
E quando la violenza razzista della polizia, inizialmente ignorata, è stata portata alla ribalta dalla denuncia inequivocabile delle onnipresenti videocamere e telefoni cellulari, i media e i leader politici l'hanno respinta come aberrante o legalmente ambigua.
Il presidente Obama ad aprile di quest'anno, tenendo una lezione ai giovani sul valore della pazienza e dell'incrementalismo a Londra [a proposito dell'allora eventuale Brexit, ndt], ha cercato di minimizzare la questione: "Non si può solo continuare a urlare", osservazione indirizzata al portavoce di Black Lives Matter, organizzazione statunitense contro la violenza della polizia.
Barack Obama fece molto durante la sua presidenza per evidenziare questa immagine, evitando sistematicamente qualsiasi allusione a modelli di ingiustizia o intolleranza razziale.
E quando la violenza razzista della polizia, inizialmente ignorata, è stata portata alla ribalta dalla denuncia inequivocabile delle onnipresenti videocamere e telefoni cellulari, i media e i leader politici l'hanno respinta come aberrante o legalmente ambigua.
Il presidente Obama ad aprile di quest'anno, tenendo una lezione ai giovani sul valore della pazienza e dell'incrementalismo a Londra [a proposito dell'allora eventuale Brexit, ndt], ha cercato di minimizzare la questione: "Non si può solo continuare a urlare", osservazione indirizzata al portavoce di Black Lives Matter, organizzazione statunitense contro la violenza della polizia.
19 gennaio 2017
Vaclav Klaus: Smantellare l'U€ potrebbe essere una via di salvezza per l'Europa
L’Unione europea entra nel 2017 gravata da problemi enormi – un flusso senza fine di migranti, continui guai nella zona euro, e tensioni con la Russia. La crescente frustrazione nei confronti di Bruxelles minaccia di sfidare lo status quo della Ue e, con le elezioni in arrivo in alcuni degli stati membri più importanti, le forze politiche alternative potrebbero essere a un passo dal prendere il potere. L’Unione è in grado di reggere tutta questa pressione? E quando l’idea di una pacifica comunità di nazioni europee è stata stravolta? Lo chiediamo all’ex presidente della Repubblica Ceca – Vaclav Klaus
Sophie Shevardnadze: Ringrazio molto l’ex presidente ceco, Vaclav Klaus, di essere qui con noi oggi.
Vaclav Klaus: Grazie a lei.
L’Europa è arrivata quest’anno al 25 ° anniversario dalla creazione della Ue. Venticinque anni dopo, lei vede il processo di integrazione europea come un successo o come un fallimento?
Sono un critico molto noto del processo di integrazione europea, tutti lo sanno, quindi non sarà una sorpresa sentirmi dire che non sono molto soddisfatto di quello che è accaduto; e sì che ero molto favorevole – ancora nei tempi bui del comunismo – ero davvero a favore del processo di integrazione europea, ma questo processo è stato stravolto, trasformato dal trattato di Maastricht, 25 anni fa, e in modo particolare, in seguito, dal trattato di Lisbona, in qualcosa di completamente diverso. Io lo definisco un passaggio dall’integrazione alla unificazione. Questo è stato l’inizio dello sviluppo sbagliato, negativo, per come la vedo io.
Sophie Shevardnadze: Ringrazio molto l’ex presidente ceco, Vaclav Klaus, di essere qui con noi oggi.
Vaclav Klaus: Grazie a lei.
L’Europa è arrivata quest’anno al 25 ° anniversario dalla creazione della Ue. Venticinque anni dopo, lei vede il processo di integrazione europea come un successo o come un fallimento?
Sono un critico molto noto del processo di integrazione europea, tutti lo sanno, quindi non sarà una sorpresa sentirmi dire che non sono molto soddisfatto di quello che è accaduto; e sì che ero molto favorevole – ancora nei tempi bui del comunismo – ero davvero a favore del processo di integrazione europea, ma questo processo è stato stravolto, trasformato dal trattato di Maastricht, 25 anni fa, e in modo particolare, in seguito, dal trattato di Lisbona, in qualcosa di completamente diverso. Io lo definisco un passaggio dall’integrazione alla unificazione. Questo è stato l’inizio dello sviluppo sbagliato, negativo, per come la vedo io.
12 novembre 2016
I manipolatori in crisi d'identità
Non possiamo negare di avere accolto la vittoria di Donald Trump alle elezioni americane con la giusta dose di soddisfazione, commista ad una ventata di buonumore di quello che ormai latitava da parecchio tempo. Non tanto perché acritici estimatori del miliardario statunitense o ingenui sostenitori del fatto che il risultato elettorale avrebbe rivoluzionato le sorti del mondo, bensí in quanto forti del convincimento che il trionfo di Trump abbia di fatto scongiurato l'ascesa al potere, nella nazione più "pericolosa" a livello mondiale, di un mostro psicopatico e sanguinario quale Hillary Clinton e di tutta l'élite mondialista e globalizzatrice che l'aveva scelta come portabandiera.....
Al di là delle considerazioni politiche concernenti i bianchi, la classe media, i laureati e non laureati, l'America profonda e quella superficiale, di cui in tutta sincerità ci importa davvero poco, il dato di fatto che emerge dal risultato di queste elezioni é di un'importanza tale da travalicare perfino l'identità del nuovo timoniere degli Stati Uniti e riguarda i manipolatori della realtà e dell'immaginario collettivo ed i risultati del loro sporco lavoro.
11 novembre 2016
Elezioni USA: Scegli il tuo demonio
Qualcuno che se ne intendeva parecchio - il generale Dwight Eisenhower, 34° presidente USA, nel suo discorso d’addio alla scadenza del mandato nel 1961 – definiva il vero potere dietro le istituzioni nord-americane come “il complesso militare-industriale”. Qualcun altro lo chiama “il governo invisibile”, chiunque sieda sulla poltrona dello Studio Ovale.
Ma da chi è fatto questo “governo invisibile”? Paul Craig Roberts, economista, sottosegretario al Tesoro sotto l’amministrazione Reagan (curioso che quando cessano di avere un ruolo ufficiale, e anche ufficioso, persone come lui si vogliano togliere dei sassolini dalle scarpe…) ne fa un breve elenco:
10 consigli al 45° presidente degli Stati Uniti
Sono le 7:45 in tempo universale, di mercoledì 9 novembre 2016, Donald Trump è stato appena eletto 45° presidente degli Stati Uniti da più di 270 grandi elettori. "pieno di umiltà," il suo assistente Mike Pence ha ringraziato Donald, Dio, sua moglie, le sue figlie, e il "popolo americano". Trump porterà l'America al suo antico "splendore".
Facendo un'entrata hollywoodiana con sottofondo epico nell'hotel Hilton di New York, il 45° presidente ha reso omaggio alla perdente Hillary (che può dire Venni, vidi, vinse). Poi ha detto che sarà il presidente di "tutti gli americani". Egli ha poi chiesto agli elettori e ai cittadini "i loro consigli e il loro aiuto."
"Lo Stato sarà al servizio del popolo americano". Si è presentato come "Mr. risorse umane", "rinnoveremo i nostri quartieri, ricostruiremo le nostre infrastrutture e daremo posti di lavoro a milioni di americani, ci prenderemo cura dei nostri veterani", "utilizzando il talento di ciascuno di di noi". "Raddoppieremo il nostro tasso di crescita" per fare della nostra economia la prima nel mondo. "Avremo ottime relazioni con altri paesi". Saremo "grandi e audaci" cooperare con tutti i paesi, "preservando gli interessi americani".
9 novembre 2016
Mujica: «Gli americani che votano Trump? È la stanchezza della classe media»
«Ci sono nordamericani che voteranno per Trump», ha avvertito Pepe Mujica circa un mese fa: «È la stanchezza della classe media statunitense». Ci ha visto lungo l’ex presidente dell’Uruguay, che ha
confermato timori e analisi anche durante una recente intervista a Left(sabato prossimo in edicola il resoconto dell’incontro). Ha ricordato il caso dei lavoratori metallurgici negli Stati Uniti, che continuano a guadagnare «quanto guadagnavano i loro nonni». Poi alla vigilia del voto, dall’Italia ha aggiunto: «Non mi preoccupa tanto se vincerà Trump perché passerà, tutti i presidenti passano. Mi preoccupa di più la gente che lo voterà, che rimarrà. È una classe media che, vivendo nell’incertezza, attribuisce le colpe ora ai cinesi, ora ai messicani. In realtà sta esprimendo una patologia».
confermato timori e analisi anche durante una recente intervista a Left(sabato prossimo in edicola il resoconto dell’incontro). Ha ricordato il caso dei lavoratori metallurgici negli Stati Uniti, che continuano a guadagnare «quanto guadagnavano i loro nonni». Poi alla vigilia del voto, dall’Italia ha aggiunto: «Non mi preoccupa tanto se vincerà Trump perché passerà, tutti i presidenti passano. Mi preoccupa di più la gente che lo voterà, che rimarrà. È una classe media che, vivendo nell’incertezza, attribuisce le colpe ora ai cinesi, ora ai messicani. In realtà sta esprimendo una patologia».
20 ottobre 2016
Stati Uniti: spese militari ed egemonia globale
Il discorso del presidente Barack Obama alle Nazioni Unite, ed anche le dichiarazioni della candidata democratica Hillary Clinton e del suo rivale repubblicano Donald Trump, coincidono su un punto: la "necessità" dell'egemonia mondiale degli Stati Uniti.
Nonostante alcune differenze tattiche e sfumature tipiche della campagna elettorale, nessuno dei tre sorprende il mondo quando conferma le aspirazioni di dominio di Washington.
Clinton e Trump competono da diverse settimane nell'illustrare agli elettori le loro posizioni in merito a tali questioni, e cercano di convincere i cittadini - senza molto successo, secondo le opinioni degli esperti - sulle loro rispettive capacità di mettere in pratica gli obiettivi della politica estera.
A suo modo, l'ex Segretaria di Stato vuole ripulire la sua immagine di "falco", e mentre pretende di mantenere ad ogni costo la supremazia statunitense, giura che se arriverà alla Casa Bianca userà la forza solo come ultima risorsa.
Da parte sua, Trump critica con veemenza la situazione in cui versano le forze armate e propone cambiamenti profondi in questa istituzione.
Ma il Comitato per un Bilancio Federale Responsabile - organizzazione non di partito - assicura in uno studio recente che i cambiamenti annunciati dall'imprenditore di New York potrebbero costare al contribuente più di 450 miliardi di dollari nel prossimo decennio, risorse che nessuno sa da dove verrebbero.
Nonostante alcune differenze tattiche e sfumature tipiche della campagna elettorale, nessuno dei tre sorprende il mondo quando conferma le aspirazioni di dominio di Washington.
Clinton e Trump competono da diverse settimane nell'illustrare agli elettori le loro posizioni in merito a tali questioni, e cercano di convincere i cittadini - senza molto successo, secondo le opinioni degli esperti - sulle loro rispettive capacità di mettere in pratica gli obiettivi della politica estera.
A suo modo, l'ex Segretaria di Stato vuole ripulire la sua immagine di "falco", e mentre pretende di mantenere ad ogni costo la supremazia statunitense, giura che se arriverà alla Casa Bianca userà la forza solo come ultima risorsa.
Da parte sua, Trump critica con veemenza la situazione in cui versano le forze armate e propone cambiamenti profondi in questa istituzione.
Ma il Comitato per un Bilancio Federale Responsabile - organizzazione non di partito - assicura in uno studio recente che i cambiamenti annunciati dall'imprenditore di New York potrebbero costare al contribuente più di 450 miliardi di dollari nel prossimo decennio, risorse che nessuno sa da dove verrebbero.
29 luglio 2016
Micael Moore: Trump può vincere
Amici,
Mi dispiace di essere messaggero di una brutta notizia, ma ve l’ho data già l’estate scorsa quando vi dissi che Donald Trump sarebbe stato il candidato Repubblicano alla presidenza. E ora ho per voi una notizia ancora più terribile e deprimente: Donald J. Trump vincerà in novembre. Questo miserabile, ignorante, pericoloso clown a tempo parziale e sociopatico a tempo pieno, sarà il nostro prossimo presidente. Presidente Trump. Avanti, dite queste parole, perché le pronuncerete nei prossimi 4 anni: “PRESIDENTE TRUMP.”
Mai in vita mia ho voluto essere smentito più di adesso.
Posso vedere che cosa state facendo proprio adesso. State scuotendo furiosamente la testa: “No, Mike, non accadrà!” Purtroppo vivete in un bolla dove c’è una camera dell’eco dove voi e i vostri amici siete convinti che gli Americani non voteranno un idiota come presidente. Passate dall’essere sconvolti da li al ridere di lui a causa della sua ultima folle osservazione o dalla sua imbarazzante posizione narcisistica su ogni cosa perché tutto riguarda lui. E poi ascoltate Hillary e vedete la nostra prima presidente donna, una donna che tutto il mondo rispetta, che è brillante e che si preoccupa dei ragazzi, che continuerà l’eredità di Obama perché è questo che chiaramente vogliono gli Americani! Altri quattro anni così!
Mi dispiace di essere messaggero di una brutta notizia, ma ve l’ho data già l’estate scorsa quando vi dissi che Donald Trump sarebbe stato il candidato Repubblicano alla presidenza. E ora ho per voi una notizia ancora più terribile e deprimente: Donald J. Trump vincerà in novembre. Questo miserabile, ignorante, pericoloso clown a tempo parziale e sociopatico a tempo pieno, sarà il nostro prossimo presidente. Presidente Trump. Avanti, dite queste parole, perché le pronuncerete nei prossimi 4 anni: “PRESIDENTE TRUMP.”
Mai in vita mia ho voluto essere smentito più di adesso.
Posso vedere che cosa state facendo proprio adesso. State scuotendo furiosamente la testa: “No, Mike, non accadrà!” Purtroppo vivete in un bolla dove c’è una camera dell’eco dove voi e i vostri amici siete convinti che gli Americani non voteranno un idiota come presidente. Passate dall’essere sconvolti da li al ridere di lui a causa della sua ultima folle osservazione o dalla sua imbarazzante posizione narcisistica su ogni cosa perché tutto riguarda lui. E poi ascoltate Hillary e vedete la nostra prima presidente donna, una donna che tutto il mondo rispetta, che è brillante e che si preoccupa dei ragazzi, che continuerà l’eredità di Obama perché è questo che chiaramente vogliono gli Americani! Altri quattro anni così!
Iscriviti a:
Post (Atom)