Sarà solo un tragico caso, ma l’esplosione dell’epidemia di Ebola
coincide con una serie di ricerche militari. Ricerche in atto negli Usa, in Canada e in Russia,
dirette a potenziare il virus per studiare il modo migliore per
combatterlo. Dettagli tecnici? Top secret. Ma, nei laboratori, Ebola è
stato quasi certamente reso trasmissibile per via aerea e più resistente
alle cure, in modo da mettere a punto i farmaci più idonei a
contrastarne gli effetti.
E il terribile sospetto, scrive Marco
Mostallino su “Lettera 43”, è che la sua recente, devastante diffusione sia in qualche modo dovuta a una falla nei sistemi di sicurezza
di quei laboratori ad alto rischio. Un terribile sospetto: il virus,
negli ultimi mesi, ha infettato in Africa occidentale circa 8.000
persone, provocando il decesso di oltre 3.800 pazienti, con un tasso di
mortalità che supera il 46% dei malati. «Il sospetto che siamo alle
prese con un super-Ebola, creato dai ricercatori e molto più potente
dell’originale, è suffragato dal confronto con il totale di circa 2.500
persone uccise dal virus fino all’anno scorso dal 1976, anno della sua
scoperta». Ci sono tre precedenti: nel 1976 in Inghilterra e nel 2004
negli Usa (con due ricercatori contagiati e poi guariti) e, sempre nel 2004, in Russia, quando uno scienziato perse la vita dopo essere stato infettato.
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17 ottobre 2014
3 ottobre 2014
LA SANTA CROCIATA DI OBAMA
«Che Dio benedica le nostre truppe, che Dio benedica gli Stati uniti
d’America»: con queste parole (che invitiamo Papa Francesco a
commentare) si conclude la solenne «Dichiarazione sull’Isis», con cui il
presidente Barack Obama, in veste di «Comandante in capo», si è
rivolto ieri sera non solo ai suoi concittadini ma al mondo intero.
L’America, spiega il Presidente, è «benedetta» perché si assume i
compiti più gravosi, a partire dalla «responsabilità di esercitare la
leadership». In «un mondo incerto» come quello attuale, «la leadership
americana è l’unica costante». È infatti l’America che ha «la capacità e
volontà di mobilitare il mondo contro i terroristi», è l’America che
ha «chiamato a raccolta il mondo contro l’aggressione russa», è
l’America che può «contenere e debellare l’epidemia di Ebola». Con
questi toni, che ricordano quelli di un predicatore medioevale
all’epoca della Peste Nera («l’aggressione russa» messa sullo stesso
piano dell’epidemia di Ebola), il Presidente lancia la nuova crociata
contro lo «Stato islamico dell’Iraq e della Siria», avvertendo che «ci
vorrà tempo per sradicare un cancro come quello dell’Isis». Nonostante
tutto quello che ha fatto finora l’America per combattere il
terrorismo, sottolinea, «abbiamo ancora di fronte una minaccia
terroristica». Ciò perché «non possiamo cancellare ogni traccia del
male dal mondo».
Con questa premessa, che ricorda le crociate del repubblicano Reagan contro l’«impero del male» (l’Urss) e del repubblicano Bush contro «il nemico oscuro che si nasconde negli angoli bui della Terra»
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Con questa premessa, che ricorda le crociate del repubblicano Reagan contro l’«impero del male» (l’Urss) e del repubblicano Bush contro «il nemico oscuro che si nasconde negli angoli bui della Terra»
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20 settembre 2014
EBOLA: LEGGE MARZIALE E QUARANTENA
Quarantena e Legge Marziale i dettagli operativi: "I malati ... saranno Incarcerati E Isolati contro la loro volontà"
Nota del redattore: L'analisi che segue è stato redatto da Dave Hodges ed è stato originariamente pubblicato in The Sense Mostra Common .La ricerca dettagliata di Hodges ci dà alcune visioni spaventose su uno scenario della legge marziale che verrà instaurata per l'Ebola o altre forzate malattie trasmissibili che le assomiglia. Certo, Ebola non ha ancora raggiunto lo status ufficiale di una "emergenza di sicurezza nazionale", ma esistono già procedure di governo per un tale scenario. In realtà, come notato da Hodges, questa estate il presidente Obama ha modificato un ordine esecutivo esistente per includere malattie respiratorie come potenziali condizioni di salute in cui potrebbe essere dichiarata la legge marziale. E, come un orologio, ora abbiamo il virus respiratorio EV-D68 che si fa strada in tutto il paese.
Coincidenza? Forse.
Qualunque sia il caso, dovrebbe mai un virus minacciare gli Stati Uniti con la pandemia, al governo sarà lasciato altra scelta che rispondere. La domanda è: quale sarà quella risposta? Le prove, come di seguito evidenziato, suggerisce che non sarà solo di dire ai cittadini di ricoverarsi in luogo e aspettare che le cure mediche siano approntate. No, in una emergenza dichiarata a livello nazionale il governo federale sarà più che probabile che cederà parte o tutte le loro procedure di emergenza alle Nazioni Unite, e, quindi, a un esercito straniero. Inoltre, chiunque sarà designato come una potenziale minaccia - e che rischia di includere non solo quelli con una malattia, ma coloro le cui opinioni contraddicano quella del foro dello Stato - saranno braccati, arrestati e incarcerati e, con la forza se necessario.
Questo non è un complotto per un romanzo di fantasia. La legislazione, ordini esecutivi e procedure segrete sono stati documentati da innumerevoli ricercatori. Ignorarli è solo a vostro rischio e pericolo.
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