Il termine Pizzagate deriva dalla pubblicazione di migliaia di e-mail di John Podesta. John era il presidente della campagna presidenziale di Hillary Clinton e diverse e-mail tra lui e i suoi collaboratori contenevano l'uso della parola pizza, una nota parola in codice per i pedofili, in un contesto che non aveva senso si riferisse al piatto italiano. C'erano anche altre parole, sospettate di essere parole in codice per i pedofili, e contenuti discutibili disseminati in quelle e-mail che hanno fatto sollevare il sopracciglio a chiunque si sia preso il tempo di leggerle. Il Pizzagate non ha mai riguardato solo una pizzeria di Washington e uno scantinato - questo è stato il modo in cui i media mainstream lo hanno raccontato per distrarvi dai fatti che sto esponendo in questa serie.
Mike Adams (Natural News) 28.05.2021. Ieri è stata una giornata bizzarra a Natural News, dove dopo aver pubblicato un articolo che chiedeva processi in stile Norimberga per i ricercatori di vaccini che usano bambini per esperimenti medici, ho ricevuto diverse telefonate.
La chiamata più rilevante proveniva da qualcuno che non conoscevo, e il cui numero non appariva sul mio telefono. È stato un puro caso che io abbia risposto. Come spiego nel mio podcast Situation Update qui sotto, questa persona si è identificata come un sostenitore del mio sito e ha detto che lavora per il governo federale. Ciò che ha dato credibilità alla sua affermazione è stato il fatto che conosceva il mio numero ed è stato in grado di avviare la chiamata da una fonte che non mi ha rivelato il suo numero di telefono.
Marzo 2020, la maggioranza dei paesi più ricchi e indebitati del pianeta stavano cadendo in una dittatura sanitaria. Incarcerazione residenziale al di fuori di ogni quadro costituzionale, decreti e ordini sempre più liberticidi, assurdi, umilianti, contraddittori, contrari al senso comune e all'evidenza scientifica. Tutto questo per cosa? Per un virus che non uccide più di una brutta influenza. Stanco di rincorrere la palla in attesa della prossima serie di misure quasi dittatoriali decise nella comoda privacy di un quarto di secolo di feccia e strombazzate il giorno dopo da tutti i media mainstream, ho deciso di fermarmi un attimo a pensare. Sì, la vera domanda da porsi è come hanno potuto paesi considerati democratici cadere contemporaneamente in una dittatura sanitaria, e quindi come hanno potuto tutti i politici al potere in questi paesi liberarsi dalla legge per imporre misure che ora ci rendiamo conto hanno ucciso centinaia di migliaia di persone?
La verifica in corso dei voti espressi nella contea di Maricopa, in Arizona, ha scoperto "discrepanze significative" nel numero di voti rispetto al numero presunto di voti che avrebbero dovuto esistere. Lo stratega politico Boris Epshteyn aggiunge che le discrepanze possono raggiungere il 17,5%, ed è "probabile che Joe Biden non abbia vinto in Arizona".
Il presidente del Senato dell'Arizona ha recentemente inviato una lettera al Consiglio dei supervisori della contea di Maricopa, delineando le principali questioni scoperte già nella revisione, e offrendo di risolverle senza ulteriori mandati di comparizione o azioni obbligatorie. Nella lettera, dice Epshteyn sul podcast di Steve Bannon, rivela: "Pallet cinque, lotto 2976, 200 schede rosa totali, totale effettivo 165. Mancano 35 schede su quel lotto". Ha aggiunto: "35 su 100 è il 17,5%. 10 su 200 è il 5%".
I tentativi per far sì che ad ogni Americano venga iniettato un vaccino sperimentale per la Covid-19 si basano sulla falsa nozione che la vaccinazione proteggerà i destinatari dall’essere infettati dal SARS-Cov-2, il virus che causa la Covid-19, o li proteggerà dal trasmettere l’infezione ad altre persone. La FDA, il CDC, il NIH e le aziende farmaceutiche coinvolte hanno tutti inequivocabilmente dichiarato che non esistono prove a sostegno di questa tesi.
Nessuno dei tre vaccini sperimentali per il Covid-19 ora in distribuzione negli Stati Uniti ha dimostrato di proteggere dall’infezione o dalla trasmissione del virus che si ritiene causi la Covid-19 (SARS-CoV-2) e nemmeno di prevenire lo sviluppo dei sintomi della malattia Covid-19.
Questo fatto è indiscutibile, eppure i media, gli operatori sanitari e i politici continuano a ripetere la bugia che la vaccinazione fornisce “l’immunità al Covid”
Dire che l'anno scorso è stato un cambio di gioco sembra davvero sciocco. È stato rivelatore. Per molti che non seguono il mondo finanziario, ha rivelato gli incurabili problemi monetari del sistema finanziario occidentale. Per molti che non seguono la politica, ha rivelato il deep state, come da paese a paese la volontà del popolo è stata rovesciata da interessi costituiti.
Per molti che non seguono il grande business, ha rivelato la Silicon Valley per quello che è. Una fogna di marxisti, tecnocrati affamati di potere con tendenze maniacali. Ciò che l'anno scorso è stato più di ogni altra cosa, è stato un acceleratore per molte delle tendenze di fondo che erano già in movimento, mentre ha portato nuove probabilità e incertezze.
Intervista rilasciata dall’arcivescovo Mons. Carlo Maria Viganò al “Deutsche Wirtschaftsnachrichten”. La crisi del virus Corona. Stato profondo termine che è diventato molto usato ma anche chiesa profonda. Sovrapposizione tra deep state e deep church.
Deutsche Wirtschaftsnachrichten: Eccellenza, come vive personalmente la crisi del virus Corona?
Arcivescovo Viganò: La mia età, il mio stato di Arcivescovo e la mia abitudine a una vita ritirata non sono forse rappresentativi di ciò che deve subire la maggioranza delle persone; nondimeno, io stesso mi trovo da un anno impossibilitato a spostarmi, a visitare persone che hanno bisogno di una parola di conforto. In presenza di una vera pandemia non avrei avuto problemi ad accettare di buon grado le decisioni dell’autorità civile e di quella ecclesiastica, perché avrei riconosciuto in esse la volontà di proteggere le persone dal contagio. Ma perché vi sia una pandemia, occorre anzitutto che il virus sia isolato; che esso sia grave e che non sia possibile curarlo tempestivamente; che le vittime del virus rappresentino una larga fascia della popolazione.
In televisione abbiamo visto che Biden ha giurato e che sarebbe diventato Presidente. Inoltre abbiamo saputo dalla Tv che avrebbe firmato 17 Executive Order, e quindi starebbe governando. Leggete quanto segue e capirete perché coniugo il verbo non nel modo indicativo, come avrei dovuto fare.
Il presidente degli Stati Uniti sviscera il suo potere esecutivo attraverso emanazioni definite Executive Order, cioè ordini esecutivi. Dopo che il presidente ha firmato un E.O., la Casa Bianca lo invia all’Office of the Federal Register (OFR) per renderlo pubblico e far partire la decorrenza dei termini ai fini dell’acquisizione del valore legale. L’OFR numera ogni ordine consecutivamente come parte di una serie pubblicata nel Registro Federale quotidiano immediatamente dopo il ricevimento. Per una tabella degli ordini esecutivi specifici per la regolamentazione dell’agenzia federale, il sito è questo :https://www.federalregister.gov/
Washington è recintata e il presidente non tornerà mai più alla Casa Bianca. Ma non per le ragioni che potreste pensare.
Non temete, ci sarà una nuova capitale costruita e la fine delle imposte sul reddito pagate agli esattori della Corporazione che ora è nelle mani di una nuova amministrazione. Si sono dati da fare per rubare una corporazione i cui beni sono in procinto di essere sequestrati. La maggior parte non se lo aspettava perché non sapeva nemmeno che la loro nazione era una Corporation. E lo è davvero, ma ora gli stati non sono più soggetti ad essa. Continuate a leggere per capire la natura della battaglia in cui ci troviamo.
I militari hanno il controllo del paese e hanno dichiarato alla TV lo stato di emergenza per un anno.
E' stata arrestata e incarcerata Aung San Suu Kyi, Premio Nobel per la pace (1991, ai tempi dell'amministrazione Clinton).
La leader del Myanmar non era solo amica della famiglia Clinton, ma anche di Barak Obama e di George Soros...
Dopo le "elezioni democratiche" fatte attraverso la piattaforma Smartmatic, accusata spesso di coinvolgimenti in frode elettorale (ultima quella oramai certa della fraudolenta vittoria di Biden), Aung San Suu Kyi è stata il pilastro degli affari Usa/Myanmar ad ogni livello.
La prima reazione che ha investito molte persone il giorno in cui Donald Trump ha salito i gradini dell’Air Force One è stata quella di amara delusione e cocente frustrazione. Non sono stati in pochi a pensare, e ancora non sono in pochi a pensarlo, che il presidente degli Stati Uniti si sia in qualche modo arreso. Altri ancora sono arrivati a pensare che Trump non sia stato altro che un uomo del sistema fin dal principio piazzato lì dalle grandi élite per impedire un qualche tipo di cambiamento.
A NASHVILLE UN’OPERAZIONE IMPORTANTE CONTRO IL DEEP STATE
Molto presto diventerà veramente difficile entrare o uscire dagli Stati Uniti e questo non ha niente a che fare con il virus.
Molte notizie stanno per emergere e non si vuole che i corrotti del Deep State possano muoversi liberamente, specialmente in uscita, attraverso aeroporti con voli civili o Jet e yacht privati e questo è una cosa molto positiva.
Tutti gli asset militari sono posizionati, compresa la marina americana che sta proteggendo la costa occidentale e orientale degli USA e questo non per una fantomatica invasione cinese che ancora non è avvenuta, nonostante i rumors che sono circolati su truppe del PCC in Canada.
Il sorriso di Amy Coney Barrett brilla sul prato della Casa Bianca quando il presidente Trump lo scorso sabato l’ha nominata a giudice della Corte Suprema.
Il presidente ha mantenuto una promessa che aveva fatto già in precedenza ai suoi consiglieri, ai quali aveva confidato di tenere in serbo la sua nomina per l’organo giurisdizionale più importante degli Stati Uniti. Nei giorni scorsi, la reazione dei media mainstream e dell’apparato del partito democratico americano di fronte alla possibilità che Trump potesse esercitare le sue legittime prerogative presidenziali è stata letteralmente isterica e furiosa.
Per i democratici era intollerabile che Trump sostituisse la giudice Ginsburg, la togata di origini ebraiche e madrina di battaglie femministe e abortiste, prima del 3 novembre quando si terranno appunto le elezioni presidenziali.