Si annunciano tempi
nuovi che, come sempre, odorano di vecchio e di stantio come un processo di
putrefazione che prosegue per mesi, anni e decenni. Perchè, a ben osservare i
fatti e gli eventi che caratterizzano soprattutto il grande calderone delle
relazioni geopolitiche ed internazionali niente cambia ma tutto si amplifica se
si muove la gigantesca e implacabile macchina dell'Impero con i suoi tentacoli
militari, finanziari, industriali, tecnologici e culturali.
La riprova di quanto
vò scrivendo è l'attuale successo della pellicola ammantata di ambigua e
propagandistica retorica bellica diretta dal sempliterno, glaciale e granitico
Clint che ben farebbe a concedersi la pensione – pensione ? - e appendere al
chiodo pistola, cappellacio e cinturone. Perchè al di là dei presunti pregi
stilistici o estetici – che agli occhi di un vero e onesto cineasta appaiono
molto ma molto discutibili – "American Sniper" si rivela un abile e
preciso marchingegno cultural mediatico a sostegno delle pulsioni imperialiste
e armaiole di un "grande paese" che ormai ha perso ogni senso della
misura e delle proporzioni,