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18 luglio 2020
Atene: Proteste di massa contro la legge che vieta le manifestazioni
La nuova legge sulle manifestazioni sarà in grado di vietare le proteste previste se i pubblici ministeri greci vedono queste come una minaccia di disordini.
I cittadini greci hanno ripetutamente protestato ad Atene contro una nuova legge sulle manifestazioni che viene vista come una svolta repressiva. Le azioni pacifiche si sono intensificate in scontri con le forze dell’ordine. La polizia ha usato gas lacrimogeni contro i manifestanti.
La nuova legge sarà in grado di vietare le proteste previste se i pubblici ministeri greci li vedono come una minaccia di disordini. Secondo le regole del documento, al fine di gestire qualsiasi dimostrazione, è necessario presentare una domanda in anticipo. E gli organizzatori si impegnano a garantire il corso pacifico dell’azione. Altrimenti, possono essere ritenuti responsabili. I sindacati associati alle forze politiche dell’opposizione hanno chiesto un’azione di massa contro la legge.
I cittadini greci hanno ripetutamente protestato ad Atene contro una nuova legge sulle manifestazioni che viene vista come una svolta repressiva. Le azioni pacifiche si sono intensificate in scontri con le forze dell’ordine. La polizia ha usato gas lacrimogeni contro i manifestanti.
La nuova legge sarà in grado di vietare le proteste previste se i pubblici ministeri greci li vedono come una minaccia di disordini. Secondo le regole del documento, al fine di gestire qualsiasi dimostrazione, è necessario presentare una domanda in anticipo. E gli organizzatori si impegnano a garantire il corso pacifico dell’azione. Altrimenti, possono essere ritenuti responsabili. I sindacati associati alle forze politiche dell’opposizione hanno chiesto un’azione di massa contro la legge.
3 aprile 2020
"Laboratorio Grecia"
LABORATORIO GRECIA” è un viaggio che attraversa la Storia greca ed europea passata e recente: dalla seconda guerra mondiale alla crisi che viviamo. Un documentario di Storia e di tante storie. Analisi e referti dal laboratorio greco. Cronache del nostro avvenire: in cammino fra le generazioni, per abbandonare l’eterno presente ed inventare un Futuro dalle misure umane.
«Se la Democrazia può essere distrutta in Grecia, può essere distrutta in tutta Europa» Paul Craig Roberts
«Se la Democrazia può essere distrutta in Grecia, può essere distrutta in tutta Europa» Paul Craig Roberts
9 febbraio 2020
La guerra civile è dentro l’euro, non fuori
“Siamo vicini al punto di rottura sociale e non solo in Francia”. E’ l’allarme lanciato dall’economista e accademico francese Jean-Paul Fitoussi nella sua ultima intervista rilasciata all’AGI.
Fitoussi si profonde in un’analisi dettagliata del sistema pensionistico della Francia e rileva come la riforma proposta dall’attuale esecutivo rischi di ampliare notevolmente le disuguaglianze sociali.
Il sistema francese difatti è fondato dal secondo dopoguerra in poi sul principio dei regimi speciali che prevede una differenziazione dell’età pensionabile calcolata in base alla professione svolta dai lavoratori.
Viene da sempre considerato uno dei principi cardine del welfare pubblico francese che ha garantito maggiore protezione in particolare alle categorie dei lavori più usuranti.
Fitoussi si profonde in un’analisi dettagliata del sistema pensionistico della Francia e rileva come la riforma proposta dall’attuale esecutivo rischi di ampliare notevolmente le disuguaglianze sociali.
Il sistema francese difatti è fondato dal secondo dopoguerra in poi sul principio dei regimi speciali che prevede una differenziazione dell’età pensionabile calcolata in base alla professione svolta dai lavoratori.
Viene da sempre considerato uno dei principi cardine del welfare pubblico francese che ha garantito maggiore protezione in particolare alle categorie dei lavori più usuranti.
3 agosto 2019
Come i banchieri fecero crollare l'impero Romano
IL PARADISO PERDUTO: LE REALIZZAZIONI MONETARIE DEI ROMANI
Tratto da: Money, the unauthorised biography, di Felix Martin, Random House, 2013, pag.74
Con ogni anno che passa, ci rendiamo conto che i risultati tecnologici del mondo romano sono più grandi di quanto pensassimo. Cinquant'anni fa, tendevamo a ritenere che Virgilio si diffondesse in un famoso passaggio dell'Eneide: che i romani potrebbero non essere stati molto bravi nella scienza, nella tecnologia o nelle arti, ma che avrebbero compensato eccellendo nel loro vocazione a costruire imperi e governare il mondo. 1 Ora sappiamo che i loro generali possiedono computer e che i loro imprenditori costruiscono fabbriche meccanizzate. 2 Ma se i risultati tecnologici di Roma erano impressionanti, non sarebbero stati nulla rispetto alla sua raffinatezza finanziaria. Nel giro di pochi secoli dalla sua nascita nell'Egeo, il denaro era ovunque a Roma.
L'infrastruttura finanziaria era vasta e complessa.
Tratto da: Money, the unauthorised biography, di Felix Martin, Random House, 2013, pag.74
Con ogni anno che passa, ci rendiamo conto che i risultati tecnologici del mondo romano sono più grandi di quanto pensassimo. Cinquant'anni fa, tendevamo a ritenere che Virgilio si diffondesse in un famoso passaggio dell'Eneide: che i romani potrebbero non essere stati molto bravi nella scienza, nella tecnologia o nelle arti, ma che avrebbero compensato eccellendo nel loro vocazione a costruire imperi e governare il mondo. 1 Ora sappiamo che i loro generali possiedono computer e che i loro imprenditori costruiscono fabbriche meccanizzate. 2 Ma se i risultati tecnologici di Roma erano impressionanti, non sarebbero stati nulla rispetto alla sua raffinatezza finanziaria. Nel giro di pochi secoli dalla sua nascita nell'Egeo, il denaro era ovunque a Roma.
L'infrastruttura finanziaria era vasta e complessa.
18 gennaio 2019
L'Islanda sarebbe andata in bancarotta se avesse fatto parte dell'UE
L'Islanda è sopravvissuta con successo a una bancarotta sovrana e al crollo nel 2008 grazie al fatto che era al di fuori dell'UE in quanto questo ha permesso al paese di "recuperare, nonostante l'enorme vastità delle passività delle sue banche", sosteneva nel suo libro esplosivo l'attivista e l'eurodeputato Daniel Hannan.
L'Islanda non è un membro dell'Unione europea, ma ha accesso al mercato unico del blocco attraverso l'adesione all'Associazione europea di libero scambio (EFTA) e allo Spazio economico europeo (SEE). Ciò significa che beni, servizi e persone possono spostarsi dall'UE all'Islanda e viceversa. Il Regno Unito è stato membro fondatore dell'EFTA nel 1960, ma ne uscì per entrare nel mercato comune della CEE nel 1973.
L'Islanda non è un membro dell'Unione europea, ma ha accesso al mercato unico del blocco attraverso l'adesione all'Associazione europea di libero scambio (EFTA) e allo Spazio economico europeo (SEE). Ciò significa che beni, servizi e persone possono spostarsi dall'UE all'Islanda e viceversa. Il Regno Unito è stato membro fondatore dell'EFTA nel 1960, ma ne uscì per entrare nel mercato comune della CEE nel 1973.
18 novembre 2018
Latouche: consumatori perfetti, cioè infelici. Serviamo così
L’espressione “decrescita felice” suscita ancora oggi molta perplessità. E’ un equivoco tutto italiano. Io non ho mai usato questa espressione. La decrescita ha un significato preciso e parte dall’assunto che noi viviamo in un mondo finito e con risorse finite. La seconda legge della termodinamica ci dice che se bruciamo 10 litri di benzina essa “non si distrugge”, ma non la possiamo nemmeno più riutilizzare come forma di energia. Come forma di energia la benzina se n’è andata per sempre. E la benzina, che è un derivato del petrolio, è un combustibile limitato, cioè finito. Queste sono cose che capirebbe anche un bambino, ma gli economisti no, si rifiutano di includere nell’economia questo aspetto determinante per il nostro futuro. Pertanto, io ritengo che siamo giunti ad un punto cruciale, che impone il non-sviluppo. Purtroppo la stragrande maggioranza dei mass media e delle persone è indotta a pensare il contrario, e cioè che sia necessario produrre sempre di più. Per farlo, tuttavia, è necessario che le persone siano infelici. Le persone felici, infatti, non hanno interesse a consumare, nel senso che consumano solo ciò che è strettamente necessario, e non acquistano cose per noia e frustrazione, come accade oggi. Ma il mercato è proprio di questa frustrazione che ha bisogno, se vuole crescere.
30 agosto 2018
Che cos’è l’imperialismo finanziario?
Emersione di un nuovo imperialismo finanziario
Le ricorrenti crisi debitorie della Grecia costituiscono una nuova forma emergente di imperialismo finanziario. Che cosa, allora, è l’imperialismo e specialmente che cos’è quando è descritto come imperialismo finanziario? Come costituisce una nuova forma di imperialismo ciò che è andato emergendo in Grecia sotto l’eurozona? Com’è l’imperialismo finanziario emergente in Grecia sia simile sia diverso da altre forme di imperialismo? E come rappresenta uno sviluppo più vasto, oltre la Grecia, di una nuova forma di imperialismo in sviluppo nel ventunesimo secolo?
I molti significati dell’imperialismo
Imperialismo è un termine che ha sia un significato politico-militare, sia economico. In generale si riferisce a un insieme di istituzioni politiche e a una società statale o pre-statale che conquista o sottomette un altro stato.
I molti significati dell’imperialismo
Imperialismo è un termine che ha sia un significato politico-militare, sia economico. In generale si riferisce a un insieme di istituzioni politiche e a una società statale o pre-statale che conquista o sottomette un altro stato.
3 agosto 2018
L’ammissione dell’FMI: la Grecia è stata sacrificata per salvare l’€uro
Una scioccante indagine interna del Fondo rivela che la Grecia è stata sacrificata per salvare l’euro e le banche del Nord Europa.
di Ambrose Evans-Pritchard
Le più alte cariche del Fondo monetario internazionale hanno ingannato il proprio board, fatto una serie di clamorosi errori di giudizio sulla Grecia, sposato incondizionatamente la causa dell’euro, ignorato tutte le avvisaglie di un’imminente crisi e trascurato un aspetto di base delle unioni monetarie.
Questo è il verdetto lacerante dell’Independent Evaluation Office (IEO), un organismo indipendente all’interno dell’istituto di Washington, sulla disastrosa gestione della crisi dell’euro da parte del Fondo. Il rapporto di 650 pagine dell’IEO rivela «cultura della compiacenza», incline all’analisi «superficiale e meccanicista», e un sistema di governance apparentemente fuori controllo.
L’ufficio di valutazione indipendente del fondo è autorizzato a passare sopra la testa del direttore generale, Christine Lagarde, e risponde unicamente al consiglio dei direttori esecutivi, molti dei quali – in particolar modo quelli provenienti dall’Asia e dall’America Latina – sono furiosi per il modo in cui alcuni ufficiali dell’UE hanno utilizzato il Fondo per salvare la propria unione monetaria ed il proprio sistema bancario.
di Ambrose Evans-Pritchard
Le più alte cariche del Fondo monetario internazionale hanno ingannato il proprio board, fatto una serie di clamorosi errori di giudizio sulla Grecia, sposato incondizionatamente la causa dell’euro, ignorato tutte le avvisaglie di un’imminente crisi e trascurato un aspetto di base delle unioni monetarie.
Questo è il verdetto lacerante dell’Independent Evaluation Office (IEO), un organismo indipendente all’interno dell’istituto di Washington, sulla disastrosa gestione della crisi dell’euro da parte del Fondo. Il rapporto di 650 pagine dell’IEO rivela «cultura della compiacenza», incline all’analisi «superficiale e meccanicista», e un sistema di governance apparentemente fuori controllo.
L’ufficio di valutazione indipendente del fondo è autorizzato a passare sopra la testa del direttore generale, Christine Lagarde, e risponde unicamente al consiglio dei direttori esecutivi, molti dei quali – in particolar modo quelli provenienti dall’Asia e dall’America Latina – sono furiosi per il modo in cui alcuni ufficiali dell’UE hanno utilizzato il Fondo per salvare la propria unione monetaria ed il proprio sistema bancario.
26 luglio 2018
12 luglio 2018
Signoraggio: In TV, dire la verità è un atto rivoluzionario
Raccontare la pura e semplice verità in TV è un atto rivoluzionario.
Non finirò mai di ringraziare Vito Monaco per essere l’unico Giornalista in Italia, caso più unico che raro, che ha il coraggio di ospitarmi nelle sue trasmissioni televisive.
Quando mi ha chiamato per partecipare alla sua trasmissione del 22 giugno 2018, mi ha avvertito però subito, quasi scusandosi, che ci sarebbero stati anche dei fautori dell’Euro con i quali avrei dovuto confrontarmi, in una discussione che si preannunciava molto “accesa”.
Mi sono trovato davanti due esemplari in via di estinzione, una nostalgica PD ed un convinto “Più Europa”. Devo subito dire che la discussione “Euro sì o Euro no” non mi appassiona, anzi la ritengo fuorviante, perchè concentra la discussione su un aspetto secondario del problema.
Quando mi ha chiamato per partecipare alla sua trasmissione del 22 giugno 2018, mi ha avvertito però subito, quasi scusandosi, che ci sarebbero stati anche dei fautori dell’Euro con i quali avrei dovuto confrontarmi, in una discussione che si preannunciava molto “accesa”.
Mi sono trovato davanti due esemplari in via di estinzione, una nostalgica PD ed un convinto “Più Europa”. Devo subito dire che la discussione “Euro sì o Euro no” non mi appassiona, anzi la ritengo fuorviante, perchè concentra la discussione su un aspetto secondario del problema.
19 maggio 2018
"Le analogie tra l'Europa di oggi e la Germania nazista sono molto forti"
Franco Berardi, Bifo, è professore di filosofia all'Università di Bologna. Inoltre, è autore di articoli, sceneggiature per documentari e libri come l'ultimo, Fenomenología del
fin (Ed. Caja Negra). Ma soprattutto, Bifo è uno dei pilastri di quegli anni 70 italiani dell'autonomia operaia, dell'insurrezione attraverso la fondazione di Radio Alice e del pensiero critico europeo contro il neoliberismo che viviamo. Berardi sbarcò a Madrid al Museo Reina Sofía per partecipare a Sovversione o barbarie. La fine del mondo come la conosciamo, un dibattito sulla Rete, emozioni, nuove mascolinità. Ha anche presentato il suo ultimo lavoro come sceneggiatore nel documentario diretto da Andrea Groppiero Comunismo Futuro, di fronte ad una platea piena e attenta per due giorni consecutivi. In una delle pause ha parlato con La Marea.
Sarebbe strano non iniziare questa intervista senza chiederle il suo punto di vista sulla situazione post-elettorale in Italia.
9 febbraio 2018
La pericolosa alleanza della Grecia con Israele
Per un breve momento storico Alexis Tsipras e il suo partito politico, Syriza, hanno acceso la speranza che la Grecia potesse far resuscitare un’onda della sinistra a lungo dormiente in Europa.
Una nuova Grecia era nata dalle fitte di dolore dell’austerità economica imposta dall’Unione Europea e dalle sue soverchianti istituzioni economiche, una troika così feroce che ben poco si è curata che l’economia greca collassasse e milioni di persone vivessero l’asprezza della povertà, della disoccupazione e della disperazione.
La Coalizione della Sinistra Radicale (Syriza) è salita al potere nel gennaio del 2015 come diretto risultato dello scontento popolare nei confronti della UE. E’ stato un tempo nel quale le persone comuni hanno preso posizione per difendere qualsiasi parvenza di sovranità non sottratta loro da politici, banchieri e potenti istituzioni burocratiche.
La Coalizione della Sinistra Radicale (Syriza) è salita al potere nel gennaio del 2015 come diretto risultato dello scontento popolare nei confronti della UE. E’ stato un tempo nel quale le persone comuni hanno preso posizione per difendere qualsiasi parvenza di sovranità non sottratta loro da politici, banchieri e potenti istituzioni burocratiche.
3 febbraio 2018
Giorgio Cremaschi: "Senza la rottura con la UE la sinistra non rinasce, non è una opinione, è un fatto"
Care compagne cari compagni, purtroppo un brutto tenace malanno mi impedisce di essere presente oggi. Non ho voluto mancare all’appuntamento e ho scritto queste note in sei punti, nei quali pongo i temi per me centrali del confronto politico sulla questione europea e del suo rapporto con quella della sovranità. Ho espresso tesi politiche in forma anche un po’ brutale per favorire una discussione senza fronzoli sui temi e sulle parole di fondo: rottura, sovranità, stato. È ovvio che i primi interlocutori per noi di Eurostop sono le compagne e i compagni di Potere al Popolo, esperienza nella quale ci siamo impegnati con grande entusiasmo. Ci aspettiamo qui un confronto vero. Ringrazio chi leggerà queste note.
1) La questione europea è il nodo centrale della politica oggi, il fatto che sia spesso posta in secondo piano nel dibattito elettorale tra le principali forze politiche, è solo il segno che le scelte vengono fatte senza che sia possibile discuterne davvero, come appunto la stessa Unione Europea impone da tempo.
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19 dicembre 2017
In una struggente lettera a Babbo Natale, un bambino greco chiede "tanto da mangiare"
Keep Talking Greece pubblica la lettera di un bambino greco di una scuola elementare di Patrasso, nella quale chiede a Babbo Natale molto cibo. La lettera è stata rilanciata via Facebook da un’organizzazione umanitaria, scatenando una gara di solidarietà. Ma la triste situazione, come ricordano i volontari, è che quella lettera rappresenta la situazione di oltre un terzo dei bambini in Grecia, un paese in cui la fame è tornata a essere un pericolo concreto. (N.d.T.)
Tutti i bambini a cui è stato chiesto di scrivere una letterina per Babbo Natale hanno chiesto probabilmente la cosa più ovvia: i giocattoli. Ad eccezione di un bambino, Alexis, di 8 anni.
"Caro Babbo Natale, sono Alexis e sto facendo la quarta elementare. Sono stato un bambino bravo. Quest’anno vorrei che mi portassi molto cibo, così la mia mamma non dovrà più piangere. Non ha il lavoro. Se non puoi, vorrei che portassi un giocattolo a mio fratello che sta male. Ti voglio tanto bene“, ha scritto il ragazzino.
"Caro Babbo Natale, sono Alexis e sto facendo la quarta elementare. Sono stato un bambino bravo. Quest’anno vorrei che mi portassi molto cibo, così la mia mamma non dovrà più piangere. Non ha il lavoro. Se non puoi, vorrei che portassi un giocattolo a mio fratello che sta male. Ti voglio tanto bene“, ha scritto il ragazzino.
21 novembre 2017
La Svezia ha abolito il contante!
In tutti i servizi l'accento viene messo soprattutto sull'aspetto innovativo di questa "rivoluzione" telematica. Si vuole cioè sottolineare l'aspetto positivo di questo cambiamento. Addirittura, nei servizi dei TG vengono mostrati i negozi svedesi che espongono con orgoglio i cartelli con la scritta "cash free", come se il contante fosse un male da cui ci si è finalmente liberati, da mettere alla pari con una malattia o con l'inquinamento.
25 ottobre 2017
La BC€ ha guadagnato quasi 8 miliardi di euro dalla crisi finanziaria della Grecia
La Banca centrale europea (BCE) ha tratto buon profitto dalle sue partecipazioni al debito pubblico greco, secondo un documento visionato dal Financial Times.
Una risposta scritta alla richiesta di un parlamentare greco ha dimostrato che la banca ha raccolto 7,8 miliardi di euro di pagamenti di interessi nel periodo tra il 2012 e il 2016 sui titoli di stato greci acquisiti nell'ambito del programma Securities Market Programme (SPM)
Gli utili sono di solito ridistribuiti tra le 19 banche centrali dell'area euro. Nel 2016, la BCE aveva raccolto più di 1,1 miliardi di euro di pagamenti di interessi sui titoli greci sui circa 20 miliardi di euro di bond da essa detenuti, secondo il quotidiano tedesco Suddeutsche Zeitung.
Un'analisi della Jubilee Debt Campaign stima che l'altro creditore della Grecia, il Fondo Monetario Internazionale, aveva collezionato 2,5 miliardi di euro di guadagno sui suoi prestiti al paese.
Gli utili sono di solito ridistribuiti tra le 19 banche centrali dell'area euro. Nel 2016, la BCE aveva raccolto più di 1,1 miliardi di euro di pagamenti di interessi sui titoli greci sui circa 20 miliardi di euro di bond da essa detenuti, secondo il quotidiano tedesco Suddeutsche Zeitung.
Un'analisi della Jubilee Debt Campaign stima che l'altro creditore della Grecia, il Fondo Monetario Internazionale, aveva collezionato 2,5 miliardi di euro di guadagno sui suoi prestiti al paese.
19 luglio 2017
Nella culla della Democrazia i servi di sinistra della NATO
Il potenziamento geo-strategico della #Grecia perseguito dai precedenti governi di Nuova Democrazia e PASOK continua con il governo SIRYZA-AN.EL. (Greci Indipendenti, partito politico greco di destra) che si è dimostrato il migliore alunno della #Nato. Sin dalla sua nascita nel gennaio 2015, l'alleanza governativa tra il partito socialdemocratico SYRIZA e il partito nazionalista AN.EL si è allineata ai piani pericolosi degli obiettivi imperialisti e di un neoliberismo oramai a briglie sciolte.
Sono un esempio le tonnellate di rifiuti presenti nelle strade greche le scorse settimane, a causa dello sciopero dei netturbini (29 giugno) che lottano contro la decisione del governo di licenziare 10.000 lavoratori, nell'ambito di una privatizzazione selvaggia del settore.
Sappiamo bene quanto il capitalismo sia strettamente legato alla guerra, così come le guerre imperialiste lo sono alla NATO. Ed è proprio in questo ambito che il partito SYRIZA da il meglio di sé, contraddicendo tutte le dichiarazioni contro la NATO dei suoi esordi. Di seguito qualche esempio di dichiarazioni fatte da esponenti del partito.
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12 luglio 2017
€urozona: Lo strano boom dei lavori a basso salario
La ripresa nell’Eurozona è finalmente arrivata, dicono gli indicatori occupazionali di Eurostat. Peccato che più che di ripresa dell’occupazione si dovrebbe parlare di sotto-occupazione e lavoro precario, evidenzia il Financial Times, osservando come ciò sia particolarmente vero per i paesi mediterranei. A fronte di una moderata vivacità economica, che la BCE monitora nella speranza di poter avviare la riduzione del quantitative easing (cioè dell’acquisto di titoli di Stato), rimangono forti timori che il mercato del lavoro abbia subito cicatrici indelebili, con perdita di competenze e molte persone ritirate definitivamente dalla forza lavoro, e che la domanda sia ancora troppo debole perché le imprese asdumano il rischio di assumere personale a tempo pieno con contratti a tempo indeterminato
Alexandru è uno dei più fortunati. 24-enne, emigrato in Italia dalla Romania all’età di 12 anni, recentemente si è garantito un lavoro con contratto a tempo indeterminato come stampatore in una tipografia in una piccola città vicino a Milano.
Alexandru è uno dei più fortunati. 24-enne, emigrato in Italia dalla Romania all’età di 12 anni, recentemente si è garantito un lavoro con contratto a tempo indeterminato come stampatore in una tipografia in una piccola città vicino a Milano.
28 giugno 2017
Lettera aperta di protesta di soldati greci: Le truppe della NATO sono indesiderate!
Soldati dei campi militari di Evros e della Tracia hanno reso pubblica una lettera che esprime la loro protesta contro i servizi offerti da parte delle forze armate greche all’ esercitazione "Nobie Jump" della NATO, che ha avuto luogo in Romania dal 30 maggio 22 giugno. Ecco la lettera:
22 giugno 2017
Welcome to Macronia: come fare una maggioranza con il 20% degli elettori, un terzo della popolazione di un paese
La Francia ha 67 milioni di abitanti. 47 milioni sono registrati nelle liste elettorali. 57,4% di loro si sono astenuti o hanno votato scheda bianca nel secondo turno delle elezioni legislative del 18 giugno. Il parlamento eletto rappresenta 20 milioni di cittadini, vale a dire meno di un terzo della popolazione totale.
Ma quei cittadini che esso dovrebbe rappresentare lo sono in un modo del tutto ingiusto. Con il sistema di voto personalizzato inventato dal Grande Charles, il Piccolo Manu dispone di una maggioranza funzionale con solo 9 milioni di voti, ossia meno del 20% degli elettori. E questa maggioranza è tutt'altro che funzionale. In effetti, l'effetto "corsa alla mangiatoia" che ha giocato a suo favore, portandogli candidati di tutti i tipi, che hanno tradito i loro partiti originari, sia a destra che a sinistra, non è un fattore molto sicuro di coesione.
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