I graffiti che raffigurano scene di violenza stanno facendo scalpore a Bruxelles. Tuttavia, sono presi da dipinti di vecchi maestri come Caravaggio. Si dice che l'artista dietro i graffiti sia Bonom, conosciuto come il Banksy di Bruxelles.
"La prossima fermata è Bruxelles Centrale" Chiunque entri in treno a Bruxelles si distrae per qualche secondo poco prima di arrivare alla stazione centrale: l'occhio viene catturato dalla parete di un muro di edilizia popolare, lì da vedere: il corpo di un uomo, legato ai piedi, appeso a testa in giù, completamente dissanguato. Il fluido gocciola per più di sei piani. Il ventre - sventrato, la testa - una sola pozza di sangue.
I commentatori che hanno imparato a diffidare di spiegazioni ufficiali, come Peter Koenig (qui) e Stephen Lendman (qui) hanno sollevato domande circa l'attacco di Nizza. Sembra strano che un solitario alla guida di un camion di grandi dimensioni possa ottenere l'accesso alle aree interdette nelle quali i francesi si sono riuniti per guardare i fuochi d'artificio della festa per la presa della Bastiglia.
Sembra anche strano che l'episodio venga marchiato come evento terroristico dal momento che la famiglia del presunto autore afferma che egli non fosse affatto religioso e non avesse alcuna motivazione religiosa.
Non lo sapremo mai. Ancora una volta il presunto autore è morto e convenientemente ci ha lasciato la sua carta d'identità.
Sembra che la conseguenza di tutto ciò in Francia sarà un permanente stato di legge marziale. Questo spegnimento della società potrà inoltre venir applicato alle proteste contro l'abrogazione delle protezioni del lavoro in Francia da parte del burattino capitalistico Hollande. Coloro che protestano per il ritiro dei loro sudati diritti verranno schiacciati sotto il peso della legge marziale.
Uno dei paesi più grandi e più ricchi paesi dell'Africa, la Repubblica del Congo è anche di conseguenza e sin dalla sua indipendenza nel 1960, uno di quelli che l'imperialismo nord-americano ed europeo hanno più destabilizzato e saccheggiato.
Stanno avvenendo nuovi episodi di interferenza degli Stati Uniti e del Belgio negli affari interni della Repubblica Democratica del Congo (RDC). Il governo di questo paese rifiuta le ingerenze e le pressioni, dando l'allarme sulla presenza di mercenari stranieri nel proprio territorio. Il ministro della giustizia congolese Alexis Thambwe Mwamba ha invitato l'ambasciata degli Stati Uniti a Kinshasa a "non sostituirsi ai tribunali" e a non intervenire nel processo sul reclutamento di mercenari stranieri, in particolare americani, nella antica provincia di Katanga, nel sud della paese.
Al centro del caso è la detenzione da parte dei servizi di sicurezza congolesi, di un cittadino statunitense, Darryl Lewis, che è stato arrestato il 24 aprile, insieme a tre guardie del corpo, durante una manifestazione di sostenitori di Moïse Katumbi, candidato dell'opposizione alle elezioni presidenziali previste per novembre di quest'anno. La manifestazione a Lubumbashi, capitale katanghese, è stata dispersa dalla polizia con i gas lacrimogeni.
Telecamere, esercitazioni e singolari coincidenze simboliche. Alcune indicazioni d'indagine per l'ennesima strage
1.Sarebbe interessante sapere come mai non è stato possibile, fino ad ora, vedere le registrazioni delle telecamere di sorveglianza delle zone in cui sono avvenute le esplosioni all'aeroporto Zaventem. Quello che il mondo ha visto fino ad ora è stato il fake del filmato dell'esplosione della bomba terroristica del 2011 nell'aeroporto Domodedovo di Mosca. Esso appare come un'operazione di diversione volta a disorientare l'opinione pubblica. Un'indagine per scoprire gli autori di questa diversione sarebbe auspicabile. Ma parto dalla constatazione che l'aeroporto di Bruxelles è pieno di telecamere di sorveglianza. Nell'area colpita dall'attentato vi erano numerose telecamere in funzione. Sicuramente più d'una ha ripreso le esplosioni.
Da quelle immagini si potrebbe facilmente scoprire sia dove furono collocate le valigie, sia dove si trovavano i terroristi al momento degli scoppi. Insieme a molte altre circostanze preziose, incluse quelle dei movimenti dei terroristi prima e dopo l'esplosione. La polizia ha detto che qualcuno dei terroristi è saltato in aria insieme alle valigie, ma non vi è alcuna prova di una tale affermazione. Immagino che voi abbiate già guardato quelle immagini. Saremmo tutti molto contenti di poterle vedere anche noi. Fino ad ora le immagini che circolano, riguardanti, Zaventem sono state girate da alcuni cellulari di testimoni presenti. Nulla che provenga dalle telecamere di sorveglianza. Non credo ci sia un segreto di Stato da custodire. O mi sbaglio?
Il terrorismo ha colpito ancora - "Mi fate un po' di posto?"
Quando riceviamo massicciamente notizie su nuovi
attacchi terroristici, siamo indotti al coinvolgimento emotivo.
L’attentato di Bruxelles ha coinvolto emotivamente
molte persone. Ci hanno detto che sono morte persone innocenti, e che gruppi di
terroristi hanno colpito senza pietà nel cuore dell’Europa. Quando siamo
emotivamente coinvolti, tutto ci appare assurdo e irragionevole: c’è qualcuno
che ci vuole male, che forse è invidioso, o che di certo ha come nemici i
popoli e le autorità occidentali.
Ma tutto ciò non è vero.
Non si sta dicendo che non siano avvenuti gli
attentati, o che non ci siano stati morti. Purtroppo, le vittime ci sono, in
quanto chi ha interesse a creare questi fatti non si fa scrupoli nell’uccidere
persone inermi, nemmeno donne e bambini.
Si sta dicendo che sono falsi i significati che vi
forniscono su questi tragici eventi.
Infatti, non esiste alcun nemico arabo dei popoli
occidentali. Esiste un nemico, ma non è “arabo”, né di altra nazionalità. I
nemici sono quelle stesse persone che attraverso i media vi raccontano il fatto
terroristico, e non sono caratterizzati da un’unica nazionalità ma da come
agiscono. Ve lo raccontano in modo tale da evocare determinate emozioni,
sentimenti e credenze.
In un fotogramma di Quarto Potere, Orson Welles nei panni di Charles Foster Kane replica al suo interlocutore: "Lei si preoccupa di quello che pensa la gente? Su questo argomento posso illuminarla, io sono un'autorità su come far pensare la gente. Ci sono i giornali per esempio, io sono proprietario di molti giornali…".
All'alba del Terzo Millennio non esistono solamente i giornali. Il parco dei mezzi di comunicazione di massa si è notevolmente ampliato, per forma, estensione e mezzo, ma il fine dei principali media mainstream è rimasto quello di Citizen Kane: indicare il modo in cui deve pensare la gente.
Nel mondo della comunicazione, il mezzo televisivo concorre con l'immediatezza di internet e dei social network. Nonostante una potenziale pluralità, la potenza della comunicazione mainstream è in grado di coprire ogni mezzo di diffusione, esercitando la propria capacità di orientare ma anche di silenziare o scoraggiare gli approfondimenti fastidiosi e le domande scomode.
Dopo la prima analisi a caldo, sono due gli aspetti degli attentati odierni che non si possono non notare: il primo è che le bombe di Bruxelles sono esplose a soli tre giorni dall'arresto di Salah, l'ormai nota "primula rossa" degli attentati del Bataclàn. La seconda è che gli attentati sono avvenuti, appunto, a Bruxelles, che è chiaramente la città simbolo dell'unione europea. Riguardo alla vicinanza con l'arresto di Salah, si possono fare almeno due ipotesi: la prima è che Salah fosse al corrente dei nuovi attentati in preparazione, e che quindi si sia voluto accelerare la loro esecuzione prima che lui eventualmente parlasse. (Attenzione, questa ipotesi non significa automaticamente che il terrorismo islamico sia genuino: anche un Salah manovrato dai servizi potrebbe essere stato al corrente degli attentati in preparazione, e quindi avrebbe imposto ai manovratori una accelerazione nella loro esecuzione). La seconda ipotesi è che si sia voluto arrestare Salah poco prima degli attentati di Bruxelles, per segnare un punto a favore dell'intelligence belga, prima che questa venisse messa nuovamente sotto accusa per il fallimento (previsto e prevedibile) degli attentati odierni.
Gladio è tornata in Europa. Il fine è dare all’Unione Europea un maggior controllo politico e sociale sulle popolazioni del continente. E per raggiungere l’obiettivo Gladio è capace di tutto. Anche di organizzare attentati come quello di Parigi: ecco le prove raccolte da Andrea Cinquegrani, Direttore de La Voce delle Voci.
Non pochi, nei servizi di intelligence, si chiedono: “Perché la connection terroristica ora porta in Belgio? Per via del quartier generale della Nato a Bruxelles? Per quei vecchi trascorsi della base terroristica che tra gli anni ’70 e gli ’80 portavano all’Hyperion?”. Cerchiamo di decodificare, partendo da un fresco saggio – 14 settembre 2015 – firmato da Wayne Madsen dal significativo titolo: “Gladio è tornata in Europa?”. Eccone alcuni passaggi “caldi”.