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18 gennaio 2018

Moulud Yeslem: un Saharawi nato sotto le bombe al napalm nel deserto

O diventiamo cittadini liberi in un paese indipendente, o martiri con il resto dei martiri che hanno dato la loro vita". Brahim Gali, presidente Saharawi
Mi chiamo Mohamed Moulud Yeslem, sono un rifugiato saharawi che è nato in piena guerra nel Sahara, ho 40 anni, e faccio parte di un popolo che lotta per ottenere la sua indipendenza. Sono un artista, un pittore che crede che un pennello, è un arma di lotta, di libertà e di espressione; ed arriva più lontano dei missili, perché arriva ai cuori della gente, seminando vita.”
Ho conosciuto Moulud a Barcellona, in ottobre del 2017, mentre cercavo di partecipare ad un evento culturale negli accampamenti dei rifugiati saharawi a Tindouf (Algeria).
Dopo alcuni giorni di un’attesa estenuante, purtroppo, l’incontro non si è svolto, non sono potuta mai arrivare agli accampamenti, questa volta. Ma ho avuto l’onore ed il piacere di potere godere dell’affetto e della compagnia di Moulud, di sua moglie Olga e della sua meravigliosa bambina, Nura.

18 maggio 2016

Sahrawi: il tradimento continua

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha deciso di prorogare ancora per un anno la Missione delle Nazioni Unite per l'organizzazione del Referendum nel Sahara Occidentale - MINURSO - nel mezzo della crisi più dura che affronta il processo di autodeterminazione del popolo sahrawi, dopo la decisione del Marocco, come potenza occupante, di espellere 73 membri del personale civile della MINURSO lo scorso marzo.

Il 29 aprile 2016, i 15 membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite hanno votato la Risoluzione n°2285 sulla prosecuzione della MINURSO ancora per un anno. Con dieci voti a favore, tra cui quello della Spagna e della Francia; tre astensioni, quelle della Russia, dell'Angola e della Nuova Zelanda; e due voti contrari, quelli del Venezuela e dell'Uruguay - che non hanno capacità di veto - la risoluzione sostiene la "necessità urgente" che la missione multinazionale, finora inefficiente, recuperi la sua piena operatività entro 3 mesi e il Segretario Generale dell'ONU ha informato il Consiglio di Sicurezza sull'evoluzione della situazione.