In esclusiva per wiedzainauka.co.uk un'intervista al Prof. Paolo Bellavite, scienziato indipendente, già professore di Patologia Generale all’Università di Verona
- wiedzainauka.pl: Professore, qual è la sua valutazione dell'abrogazione da parte dell'OMS della pandemia COVID-19? C'era qualche giustificazione sostanziale per dichiarare una condizione di pandemia nel 2020?
- Professore Paolo Bellavite: Certo che c’era la giustificazione, ma la OMS ha dichiarato la pandemia troppo tardi, quando ormai il virus era diffuso in tutto il mondo, e ha fatto poco per fermarla. Nella gestione della pandemia Covid-19, peraltro, non si può certo affermare che l’OMS abbia brillato, per tempestività degli interventi all’inizio della pandemia, per trasparenza, per capacità gestionali, o infine per risultati ottenuti. I Paesi, infatti, che hanno seguito le raccomandazioni formulate dall’OMS, tra cui l’Italia, non solo hanno ottenuto i peggiori risultati in termini di numero di morti COVID-19 per milione di abitanti e per tasso e durata del contagio nel tempo, ma hanno anche subito danni all’economia del Paese con perdite di posti di lavoro e impoverimento delle persone e delle famiglie.
Sebbene la biometria universale sia stata ampiamente invocata ed esistano molte tecnologie convalidate per il riconoscimento degli adulti, queste tecnologie si sono rivelate inefficaci nei neonati e nei bambini piccoli. Il presente lavoro descrive lo sviluppo e la sperimentazione clinica di un sistema di acquisizione delle impronte digitali per il riconoscimento biometrico longitudinale di neonati e bambini piccoli a supporto delle vaccinazioni e del follow-up clinico. Il lettore consiste in un sistema di imaging monocromatico ad alta risoluzione con un design industriale ergonomico per sostenere e allineare comodamente le dita dei neonati per l'imaging senza piastra.
Nella primavera del 2020 abbiamo appreso che l'Operazione Warp Speed era al lavoro per creare un vaccino più veloce di quanto fosse mai stato creato prima. Dalla storia decennale dello sviluppo dei vaccini, sapevamo che la loro realizzazione richiedeva dai 5 ai 10 anni. Le successive sperimentazioni cliniche potrebbero richiedere più tempo.
Come è stato possibile? Quando è avvenuto questo salto scientifico? Che cos'era questa nuova e fantastica tecnologia che avrebbe reso possibile uno sviluppo così rapido?
Abbiamo subito appreso che il nuovo vaccino avrebbe utilizzato una tecnologia chiamata mRNA. E c'erano diverse aziende pronte a realizzarlo.
La storia di come è stato creato il virus H5N1 - e la risposta a una violazione della sicurezza nel 2019 - solleva domande scomode sull'enorme fiducia che il mondo ripone nei laboratori di ricerca.
Questo articolo esclusivo è tratto dal libro di Alison Young, ex giornalista investigativa di USA TODAY, di prossima pubblicazione, "Pandora's Gamble: Lab Leaks, Pandemics, and a World at Risk", che uscirà il 25 aprile. In questo estratto, la Young rivela per la prima volta i dettagli di una violazione della sicurezza di laboratorio avvenuta nel dicembre 2019, che ha coinvolto uno dei più famosi virus creati in laboratorio per "guadagnare funzioni", e gli sforzi compiuti per minimizzare l'evento, evitare di informare le autorità sanitarie e gli organi di controllo e tenere all'oscuro il pubblico e i responsabili politici.
Ho letto molti articoli sul tentativo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità di assumere il controllo della risposta alle pandemie negli Stati Uniti attraverso un accordo che le consentirà di imporre vaccini, blocchi e sostanzialmente qualsiasi misura restrittiva in nome di un virus. Ma nessuno parla di come l'accordo darà all'OMS il controllo completo sull'agricoltura - animali selvatici e domestici - e sul nostro approvvigionamento alimentare.
British Medical Journal: Le politiche vaccinali sono cambiate drasticamente durante la COVID-19, con la rapida comparsa di obblighi vaccinali a livello di popolazione, passaporti vaccinali nazionali e restrizioni differenziate in base allo stato vaccinale. Mentre queste politiche hanno suscitato un dibattito etico, scientifico, pratico, legale e politico, la valutazione delle loro potenziali conseguenze indesiderate è stata limitata. Qui delineiamo una serie completa di ipotesi sul perché queste politiche possano essere controproducenti e dannose. Il nostro quadro prende in considerazione quattro ambiti:
(1) la psicologia comportamentale,
(2) la politica e la legge,
(3) la socioeconomia e
(4) l'integrità della scienza e della salute pubblica.
Sebbene i vaccini attuali sembrino aver avuto un impatto significativo sulla diminuzione della morbilità e della mortalità legate al COVID-19, sosteniamo che le attuali politiche di vaccinazione obbligatoria sono scientificamente discutibili e probabilmente causeranno più danni alla società che benefici.
Il 20 marzo 2021, nel primo anniversario del primo blocco per Covid-19, in più di 40 paesi la gente è scesa in strada per manifestare pacificamente, sotto la bandiera del “Worldwide Freedom Day”, contro le bugie e le misure tiranniche imposte dalla pretesa “pandemia”. Anche se sincronizzate in tutto il mondo quel particolare giorno, le dimostrazioni sono più o meno in corso in varie aree. Proteste pacifiche stanno mettendo fine all’obbligo dei passaporti vaccinali
A Londra, sabato 29 maggio, i britannici hanno tenuto una manifestazione “Unite for Freedom” 2021, come si vede nel breve video clip qui sopra. Secondo ITV.com (1) centinaia di manifestanti contro i passaporti vaccinali si sono riversati nel centro commerciale Westfield di Londra, mentre un’altra grande folla si è riunita in Parliament Square.
Abbiamo ormai imparato a prevedere le strategie perseguite dagli alfieri del liberismo più bieco e spietato e in materia di lavoro sono più o meno, banalmente malefiche, sempre le stesse.
Prima di ogni affondo, si mette in moto la macchina della propaganda: una macchina insistente, martellante, terribilmente invasiva, animata da cori di megafoni concordi nel narrare storie fantasiose, nel prospettare scenari inesistenti, nell’ingannare chi ancora ci casca.
Dott. Laudani: mascherine completamente inutili contro il Covid ma in compenso dannose per la salute. E' provato: possono procurare patologie anche gravi
Il responsabile del Dipartimento Salute del Movimento Roosevelt boccia come inefficace e pericolosa l'imposizione delle mascherine, grottesca se estesa a chi cammina all'aperto
«L'imposizione delle mascherine all'aperto è una follia: non proteggono dal Covid, e in più possono minacciare seriamente la salute». Medico con esperienza internazionale e già dirigente di grandi case farmaceutiche negli Stati Uniti, il dottor Antonino Laudani - direttore del Dipartimento Salute del Movimento Roosevelt - considera letteralmente «folle» il recente obbligo di indossare le mascherine all'aperto, anche se si è soli, e per giunta se si cammina (cioè se si praticano attività motorie, che richiedono un maggior consumo di ossigeno). Il problema, spiega Laudani, è il ristagno dell'anidride carbonica che si espira, creando - a contatto con le vie respiratorie - un ambiente «troppo acido, e quindi tossico».
Questo report, realizzato dal Dottor Giuseppe Nobile il 28 Giugno 2020 sui danni indotti dall'anticorpo monoclonale Roactemra in sede di gestione di pazienti Covid-19, è stato pubblicato su facebook e vi è rimasto solo qualche ora. La motivazione della censura è quella che potete leggere qui sotto.
"Informazioni false relative al Covid-19 che possano provocare danni fisici" (Sic!)
Sottoponiamo alla vostra attenzione e, in particolare a quella di medici e operatori sanitari senzienti affinché prendano atto e indaghino ulteriormente al fine di trovare conferme/smentite.
«Apprendiamo con sconcerto che il prossimo DPCM potrebbe disporrel’obbligo di uso continuativo di mascherine anche all’aperto. La decisione ha subito un’accelerazione in pochi giorni,senza che la situazione epidemiologica nazionale lo giustifichi e senza che sul tema si sia sviluppato un serio dibattito scientifico, basato sulle prove oggi disponibili»: è la dura presa di posizione della Rete Sostenibilità e Salute, che condivide e diffonde un documento firmato da scienziati e medici quali Alberto Donzelli, Donato Greco, Adriano Cattaneo, Fiorella Belpoggi, Paola Zambon, Paolo Bonaldi e Monica Sutti.
«La posizione del Governo italiano (ispirata alle indicazioni OMS) è stata sinora ragionevole - prosegue la nota sottoscritta dagli esperti - con obbligo di protezioni delle vie respiratorie, anche lavabili, in luoghi chiusi accessibili al pubblico compresi i mezzi di trasporto, e comunque quando non si possa garantire il mantenimento della distanza di sicurezza.
Ogni ideologia politica ha tre elementi: una visione dell'inferno con un nemico che deve essere schiacciato, una visione di un mondo più perfetto, e un piano di transizione dall'uno all'altro. I mezzi di transizione di solito implicano l'acquisizione e il dispiegamento dello strumento più potente della società: lo Stato. Per questo motivo, le ideologie tendono al totalitarismo. Esse dipendono fondamentalmente dalla prevalenza delle preferenze e delle scelte delle persone e dalla loro sostituzione con sistemi di credenze e comportamenti scritti e pianificati.
In questo video, James Corbett traccia un interessante parallelo fra gli eventi dell’11 settembre, che hanno portato alla “guerra al terrorismo globale” e gli eventi del covid 19, che stanno portando ad un nuovo stato di polizia globale.
Oggi c'è stato il discorso sullo "stato dell'Unione" della von der Leyen dove si è detto tra l'altro che bisogna procedere verso "la sanità europea". Lo dico per i gonzi all'ascolto: non vi sognate neanche che voglia dire che gli italiani avranno una sanità di livello tedesco. E' la telemedicina, la condivisione dei dati biosanitari di tutti noi e tante altre cose che verranno fatte attraverso l'utilizzo della blockchain e dell'Intelligenza Artificiale.
In un supermercato francese, un dipendente è stato arrestato con violenza, maltrattato, portato via con la forza e posto sotto la custodia della polizia da una pattuglia di gendarmi quando ha abbassato la mascherina appena sotto il naso (ora obbligatoria in Francia in luoghi pubblici chiusi) per prendere fiato. La maschera, attribuita a criminali e banditi, è diventata il simbolo del terrore che, chi ha usurpato il potere sta infliggendo alle popolazioni indifese. Non è più una questione di salute o di ragione, ma solo di obbedienza.
Le nuove e passate norme anti-Covid sono l’espressione tirannica della religione della salute e dell’igienismo ideologico. Un catalogo di regole bizzarre e irrazionali che, sfruttando l’ipocondria degli individui e il salutismo egoista, prescrivono e impongono condotte normalizzate e realizzano una sorveglianza sempre più totalitaria della quotidianità e degli stili di vita. L’obiettivo è quello di tracciare e controllare tutti i modi di essere. La mascherina, la cui utilità è dubbia, è un simbolo di sottomissione allo Stato terapeutico. Quanti non la indossano sono esclusi dallo spazio pubblico e stigmatizzati come corruttori della salute pubblica. Niente ci garantisce che, in futuro, un simile trattamento possa essere applicato agli obesi o agli ipertesi.
Conosciamo bene il concetto di stato di emergenza. Fa parte della nostra vita da una ventina d'anni, sia che lo stato d'emergenza sia stato dichiarato, come in Francia, sia che sia semplicemente il risultato di una costante trasformazione del diritto penale che distrugge, in nome della "lotta al terrorismo", l'essenza delle libertà collettive e individuali. Questo processo, il cui scopo è lasoppressione dello stato di diritto, è stato definito "stato di emergenza permanente". A questa trasformazione, a livello giuridico, si è ora aggiunta la nozione di "stato di emergenza sanitaria". Qui, in uno stato di emergenza sanitaria, la legge non è sospesa o addirittura abolita, non ha più motivo di esserlo. Il potere non è più diretto ai cittadini, ma solo ai malati o ai potenziali portatori di virus.
Tutte le pratiche sanitarie contro la pandemia fino ad oggi, questo insieme di misure e pratiche biomediche volte a proteggere le società umane dal nuovo agente infettivo, non si sono basate su conoscenze e ricerche rigorose, ma su una propaganda diffusa su una "guerra" contro un nemico invisibile, riassunta in slogan terroristici trasmessi quotidianamente dai media, come "Resta a casa" durante la prima fase della pandemia e "Resta al sicuro" durante la seconda fase. Durante l'attuale pandemia (ma probabilmente anche dopo) è diventato chiaro che i cittadini non hanno più il diritto naturale alla salute di cui godevano fino a ieri, e che sono quindi legalmente obbligati a garantire la salute pubblica con tutti i mezzi e quindi a contribuire alla "biosicurezza" globale, cioè a rispettare una serie di misure e nuove pratiche biomediche che dovrebbero garantire la protezione delle società umane contro qualsiasi minaccia biologica.