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16 febbraio 2020

Brexit, sovranità e teoria monetaria moderna

E se la Brexit fosse un toccasana per l’Inghilterra? Finora sembra proprio così: economia più fiorente, il controllo delle frontiere, una libertà d’azione che la gabbia degli eurocrati non consente. La moneta propria era stata già conservata, la vecchia sterlina della Banca d’Inghilterra fondata dopo la “gloriosa rivoluzione” alla fine del XVII secolo. Pazienza se torna qualche convulsione scozzese: a nord del vallo di Adriano chiedono l’indipendenza per diventare dipendenti di Bruxelles. Il mondialismo odia gli Stati nazionali forti, promuove il secessionismo di piccole nazioni senza Stato. E’ così anche in Spagna, con l’indipendentismo catalano che vuole staccarsi da Madrid per attaccarsi di più all’Unione Europea.

Intanto, non se ne può più di menzogne, attacchi, ironie e sarcasmi degli europoidi installati nelle maggiori redazioni e nelle università che fanno opinione e, purtroppo, scienza creduta. La prima obiezione che muoviamo loro è l’incomprensione – meglio la tenace negazione – dei sistemi monetari postmoderni fiat. 

30 ottobre 2015

Quando eravamo ricchi, con la lira e l’inflazione a mille

«Negli anni Ottanta, gli anni in cui l’Italia navigava nell’oro, quando eravamo il quarto paese più ricco del mondo, il tasso d’inflazione si aggirava mediamente attorno al 15% e raggiungeva picchi di oltre il 21%». Le famiglie spendevano e il risparmio medio dei nuclei familiare durante il periodo d’inflazione più alta superava il 25%: «Eravamo il primo paese al mondo per risparmio privato e le famiglie avevano ampia libertà di spesa», ricorda Vincenzo Bellisario. Oggi l’inflazione si aggira attorno allo 0%, e l’economia è alla canna del gas: «Le famiglie devono risparmiare su tutto, hanno scarsa libertà economica, abbiamo raggiunto e superato i livelli di consumo da fame del periodo della “grande depressione” e, nonostante ciò, la media attuale di risparmio privato è del 4% circa. E tutto va male». Secondo Bellisario, esponente del Movimento Roosevelt fondato da Gioele Magaldi per contribuire alla democratizzazione della politica italiana contro lo strapotere dell’élite economica, «lo spettro dell’inflazione è una grande truffa, così come lo è stata e lo è purtroppo ancora oggi quella del debito pubblico, che altro non è se non l’indicatore che misura la ricchezza finanziaria del cittadini».

22 marzo 2012

WILLIAM BLACK: "SUMMIT MMT-RIMINI, CRISI EUROZONA E SITUAZIONE ITALIANA

RE-OCCUPY GRECIA
Mentre il movimento Occupy Wall Street (OWS) ha preso di mira una piazza finanziaria per occuparla, la Germania ha compiuto un’impresa di gran lunga più impressionante, quella di occupare un’intera nazione – la Grecia. La Germania ha esperienza nell’occupare la Grecia, avendola occupata durante la Seconda guerra mondiale. L’arte di occupare un’altra nazione prevede di reclutare subito un fantoccio locale per fare il lavoro sporco necessario per esercitare la repressione sui cittadini. Durante la Seconda guerra mondiale, la Germania ha usato varie marionette, la più famosa l’assassino Ioannis Rallis, per (nominalmente) governare la Grecia e terrorizzare il popolo greco. (Dopo la sconfitta della Germania, Rallis è stato condannato per il suo tradimento.)
New Economic Perspectives

Questa volta, la Germania ha avuto molto più successo nel reclutare ed utilizzare un burattino per (nominalmente) governare la Grecia e terrorizzare il popolo greco, prima dell’occupazione tedesca. È stata abile nell’imporre al governo il suo fantoccio, Lucas Papademos, che accolga la “richiesta” della Germania di rioccupare la Grecia. Papademos non è stato eletto. Lui è al potere, perché il suo predecessore eletto, George Papandreou, aveva annunciato che la Grecia avrebbe tenuto un referendum, se accettare o meno i termini di un accordo sul debito sovrano della Grecia, accettazione che avrebbe avuto l’effetto della rinuncia alla restante sovranità della Grecia, e della consegna del popolo greco ad una depressione ancora più profonda.
L’inevitabile reazione tedesca al plebiscito è stata: “La democrazia in Grecia - inconcepibile!”
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3 marzo 2012

LA NATURA DELLA MONETA E' CENTRALE

Parla Stephanie Kelton, docente all’Università del Missouri

-La Modern Monetary Theory considera decisiva la natura della moneta nel funzionamento del sistema economico: cosa c’entra l’euro con la crisi del debito? 

Penso che sia sempre più chiaro a tutti nel mondo che i mercati finanziari spadroneggeranno nei confronti dei Paesi che non sono in grado di reagire. Vorrei portare l’esempio del Giappone, un Paese dove il rapporto debito/Pil è superiore al 200%, ma i tassi d’interesse sono bassi da decenni. Tutti pensano che prendendo a prestito troppo denaro si andrebbero a pagare tassi d’interesse troppo elevati e insostenibili, ma il caso del Giappone dimostra il contrario. Non è tanto importante l’ammontare del debito, quanto la capacità di ripagarlo. I mercati pensano che il Giappone, gli Stati Uniti, il Regno Unito possano sopravvivere e questo perché hanno la loro valuta e possono fissare i tassi d’interesse. Una Banca centrale, come la Federal Reserve, può acquistare le obbligazioni nella quantità che ritiene opportuna per spingere i tassi al ribasso. Ciò fa sì che questi Paesi non siano esposti sul mercato, mentre ad esempio in Italia siete costretti a pagare quello che vi impongono i mercati.

28 febbraio 2012

NASCONDERE IL TIRANNOSAURO

C’era un Tirannosauro in una stanza a Rimini lo scorso weekend. Era ‘awesome’, direbbero gli americani, cioè imponente e terrifico, faceva una paura incontenibile. Al punto che hanno dovuto nasconderlo, e con un dispiego di mezzi che, non esagero, ha dell’incredibile. E’ vero, il regime nei media c’è, anche lì. Aveva ragione Travaglio (eccetto che dal regime, lui e i suoi compari, sono sempre stati adorati e amplificati). 
Immaginate:
- Cinque fra i più grandi economisti del mondo oggi, celebrati dal Washington Post del Watergate, che neppure il Senato americano può più ignorare, ospiti di routine di Harvard, Oxford, la Sapienza, sono qui in Italia. E di cosa parlano? Quale è il titolo della loro conferenza? E’ per caso qualcosa come ‘dinamiche contro-cicliche del circolo monetario’? No, è: QUESTO E’ UN COLPO DI STATO FINANZIARIO – come fermare l’Argentinizzazione dell’Italia, del nostro reddito, dei nostri diritti e del futuro dei nostri figli.
- L’Italia, e questo lo sa il meccanico, il postino, l’infermiera, il barista, la negoziante, è nella morsa di una crisi economica orrenda, tantissimi nostri figli non avranno casa, né pensione, né forse si potranno mai sposare… e dove li trovano i soldi? La democrazia è sospesa, ci governano dei banchieri. I sindacati sono morti. La Grecia siamo noi fra poco, i greci ci stanno sanguinando di fianco e ne udiamo le grida. Nel mio lavoro ho dimostrato che tutto ciò è solo l’antipasto degli squali che ci stanno distruggendo. Loro vogliono la nostra distruzione vera, irreversibile.

« COSA SUCCEDE SE USCIAMO DALL'EURO? »



...Risponde Marshall Auerback, 28 anni di esperienza nel management degli investimenti. Attualmente è stratega di portfolio di Madison Street Partners a Denver, USA. E' membro del programma sulla gestione degli investimenti sociali ed etici al Living And Learning Communities di Denver. E' ricercatore associato con "The Economists for Peace and Security" e col Levy Economics Institute Bard College di New York. E' editorialista del blog New Economic Perspectives della Modern Money Theory School of Economics.