L’altra sera ho appreso in TV che la Sig.a Gabanelli intende procedere imperterrita nella sua crociata contro il contante. Ed è in buona compagnia. In Svezia stanno studiando come eliminarlo del tutto. Ho detto e ripeto che il progresso non si ferma. Se in passato le banconote hanno sostituito le monete metalliche e queste hanno sostituito le pecore, non c’è ragione per frenare questa evoluzione. Ci sono anche buone motivazioni, quale quella della lotta all’evasione fiscale, anche se – ai livelli attuali della pressione fiscale – in alcuni casi parlerei di legittima difesa o di diritto alla sopravvivenza. Ma diamo per buono tutto.
Di Massimo Costa

Quello che trovo irritante è che una trasmissione che si accredita come quella che “scopre gli altarini” dei poteri forti si asserva poi agli stessi senza dare diritto di replica a chi la pensa diversamente. Questo articolo lo spedirò alla redazione di Report, ma – vedrete – sarà completamente ignorato.
Se mi facessero parlare a Report direi soltanto le seguenti cose.
Prima alcuni dettagli, poi il pezzo forte.

Primo: dove finisce la lotta all’evasione fiscale e comincia l’oppressione fiscale e la confisca di redditi e patrimoni di famiglie e imprese? Mi spiego meglio. Se mio nipote, che ha 13 anni, mi aggiusta la serranda e io gli do una mancetta, la “trasparenza” invocata raffigura in capo a quel ragazzo intanto una forma di sfruttamento minorile e poi – perché no – una vera evasione fiscale, dato che questo reddito non lo dichiara? Chi ci garantisce dal fatto che il fisco, una volta avuto accesso a tutte le transazioni davvero minime, non ne faccia uso per tassare pure l’aria? Ma chi l’ha detto che se pagassimo tutti le tasse, ne pagheremmo veramente meno? Non potrebbe succedere che, presoci gusto, ne pagheremmo tutti di più?