Non c’è quindi da sorprendersi se diventano pazienti Covid anche i ricoverati per un’unghia incarnita. Chi parla di teorie del complotto evidentemente non sa che il denaro modifica la percezione della realtà e ti fa vedere le cose come vuole lui, lasciandoti in premio una tranquilla coscienza. La droga Covid riduce tutti a mendicanti in attesa dei “ristori” del governo.
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4 febbraio 2022
La Reductio ad Mendicum grazie ai soldi della BCE
Nel novembre del 2020 i media ci ammonirono di non credere alle fake news diffuse da Guido Bertolaso sui 2000 euro in più che fruttava a ogni ospedale la degenza di un malato di Covid. Si trattava effettivamente di una bufala, dato che, in base a ciò che dice la Gazzetta Ufficiale, l’incremento tariffario stanziato dal governo è di 3713 euro se il ricovero del paziente Covid avviene esclusivamente in area medica, mentre è addirittura di 9697 euro se il paziente risultato positivo al tampone transita in terapia intensiva.
L’autonomia differenziata e l'incognita del Super-Presidenzialismo
Poche idee sono più radicate, e più infondate, della rappresentanza politica degli interessi sociali. La Lega è senza dubbio il caso più manifesto di questa infondatezza, dato che nei suoi comportamenti politici si può riscontrare un totale scollamento dagli interessi della sua base elettorale, cioè il ceto medio delle piccole e medie imprese e dei piccoli proprietari fondiari.
Un anno fa l’ingresso della Lega nel governo Draghi ha offerto copertura ad una serie di iniziative come l’indebitamento col Recovery Fund, l’istituzione del Green Pass e la revisione delle stime catastali, misure che nel loro complesso comportano una limitazione della libertà economica della piccola impresa ed, in prospettiva, un aumento dei carichi fiscali.
20 marzo 2021
McKinsey, Varoufakis: "Ora Draghi chiederà alla mafia di riorganizzare il ministero della giustizia?"
Ex ministro dell'economia della Grecia in quel famoso 2015 in cui la Bce di Draghi chiusi i rubinetti in un noto golpe finanziario che costrinse Atene ad un nuovo Memorandum sovvertendo un referendum popolare, Yanis Varoufakis conosce bene il modus operandi del nuovo primo ministro italiano, salito al potere tra l'altro con una operazione che ha tutto i connotati tranne quelli della democrazia.
Su Twitter Varoufakis ha voluto commentare la scelta di Mario Draghi di affidarsi alla multinazionale Usa McKinsey come consulente sul Recovery Fund. Sostiene l'ex ministro greco: "Così prevedibile e così triste: Mario Draghi ha assunto McKinsey per 'organizzare' la distribuzione italiana del Recovery Fund. Quale sarà la prossima mossa? Chiedere alla mafia di riorganizzare il ministro della giustizia?"
Su Twitter Varoufakis ha voluto commentare la scelta di Mario Draghi di affidarsi alla multinazionale Usa McKinsey come consulente sul Recovery Fund. Sostiene l'ex ministro greco: "Così prevedibile e così triste: Mario Draghi ha assunto McKinsey per 'organizzare' la distribuzione italiana del Recovery Fund. Quale sarà la prossima mossa? Chiedere alla mafia di riorganizzare il ministro della giustizia?"
15 febbraio 2021
Il pilota automatico e il caos
Fin da quando il caos virale irruppe nell’ordine del mondo già sconvolto dalla convulsione dell’autunno 2019, chi ha orecchie fini cominciò a percepire, là sotto, là dietro, il rumore di una disgregazione inarrestabile, il tuono sotterraneo dello scardinamento di tutti gli ordini: quello economico, quello geopolitico, e più importante di tutti, dell’ordine psichico.
Nessuno di questi ordini era mai stato ordinato, questo è vero. Ma i cardini più o meno tenevano: tra sofferenze immani, violenze intollerabili e crolli subitanei i cardini tenevano: la legge, il denaro, la super-cacofonica messa cantata del mediascape tenevano insieme un mondo senescente e disperato. Quando si misero a proliferare le invisibili particelle e il contagio si manifestò, quando la vicinanza dei corpi venne interdetta, a quel punto intuimmo che i cardini non avrebbero tenuto.
13 febbraio 2021
Draghi non viene in pace: la condizione per il Recovery Fund è l’austerità
Mentre si lavora per assicurare al Presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, la più ampia maggioranza parlamentare per dare vita – dieci anni dopo l’esperienza del Governo Monti – all’ennesimo governo tecnico, sul piano comunicativo si ripete come un mantra il seguente messaggio: “Monti è stato chiamato per tagliare la spesa, Draghi invece è stato chiamato per spendere le risorse concesse all’Italia dall’Unione Europea”.
Questo mantra veicola una rassicurazione tutta politica: “Non temete, l’esperienza tragica della macelleria sociale operata da Monti non si ripeterà; al contrario, Draghi viene in pace per spendere nel migliore dei modi possibili quei fiumi di denaro che le istituzioni europee elargiscono”. Sembrerebbe un ottimo auspicio. Purtroppo, si tratta di volgare propaganda, come è evidente se si passa dal piano comunicativo alla materialità dei documenti istituzionali che, nero su bianco, disciplinano il funzionamento del Recovery Fund.
21 ottobre 2020
La fabbrica del consenso economico
Per capire come la teoria economica mainstream, costruita e riprodotta nei circoli intellettuali e accademici, viene veicolata, mediaticamente, nella cultura di massa, dobbiamo prima fare una breve premessa su come funziona la propaganda nei moderni regimi occidentali cosiddetti liberal-democratici (cioè nei regimi in cui, per intenderci, vigono elezioni a suffragio universale, libertà di associazione e libertà di stampa).
In questi paesi la propaganda assume forme ben diverse da quelle che solitamente assume nei regimi non democratici – cioè in cui non vigono le condizioni di cui sopra –, dove tendenzialmente esiste un controllo top-down diretto e pressoché assoluto del flusso di informazioni che arriva ai cittadini, tanto tramite i media ufficiali (che perlopiù sono direttamente sotto il controllo del governo) quanto, oggi sempre di più, tramite i social network e persino i sistemi di chat. Pensiamo per esempio alla Cina.
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9 ottobre 2020
Covid-19 ► Un virus impegnato politicamente...
Come già successo 40 anni fa per l’HIV, abbiamo la novità di un virus “intelligente”: cioè che si comporta in maniera diversa a seconda di dove si trova! Pensate: con l’AIDS/HIV si scopriva che i virus sanno dove si trovano, e si comportano diversamente, dando sintomi, malattie ed esiti diversi a seconda della nazione in cui s trovano, anche col Covid abbiamo lo stesso “comportamento”… (ovviamente in contraddizione con la logica e la biologia).
Rimarchevole che tutti i paesi che ora stanno continuando la pagliacciata del covid (finti test, finti positivi, epidemia di test, ricoveri di persone sane e inasprimento ingiustificato delle restrizioni), sono gli stessi che devono accedere al Recovery Fund (con l’unica eccezione dell’UK che ha altre dinamiche).
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