26 dicembre 2019
Inquinamento e movimento ambientalista: La lotta per il pianeta è contro il capitale
Negli ultimi anni la sensibilità rispetto al tema dell’ambiente è cresciuta esponenzialmente, e oggi in molti paesi europei questo tema è messo al centro del dibattito politico. Le manifestazioni di “Fridays for Future” hanno riportato i riflettori su una questione che sicuramente è fra le più attuali del nostro tempo. E lo è giustamente, perché i cambiamenti climatici e tutte le loro conseguenze sono già una realtà. Ma se è vero che cresce l’interesse per l’ambiente e il clima, non si può dire che si abbiano sempre le idee davvero chiare a riguardo. Molto spesso a prevalere sono i falsi miti. E questi diventano pericolosi quando, oltre a diffondersi nella percezione comune, possono essere utilizzati dai padroni per i loro interessi.
Uno dei grandi miti di questi anni, ad esempio, è l’idea che l’inquinamento si debba combattere innanzitutto con l’attivazione sul piano individuale da parte di ciascuno di noi, a partire dalle piccole azioni quotidiane.
22 dicembre 2019
Julian Assange: Quello che sappiamo
Sappiamo che: Julian Assange è un cittadino australiano. La casa editrice da lui co-fondata (Sunshine Press) ha sede in Islanda e il loro sito di Wikileaks è ospitato... eh... da qualche parte.
Sappiamo che Assange non ha violato alcuna legge in nessuna giurisdizione in cui si trovava. Neanche una. Non l'ha mai fatto. Sappiamo che non è mai stato accusato di stupro in Svezia (se pensate che sia stato accusato di stupro in Svezia, consultate la vostra fonte d'informazione preferita). Quindi sappiamo che la lunga "indagine preliminare" di un procuratore svedese non è mai stata altro che un'operazione per far cadere la preda Assange nella trappola degli Stati Uniti.
Sappiamo che Assange non ha violato alcuna legge in nessuna giurisdizione in cui si trovava. Neanche una. Non l'ha mai fatto. Sappiamo che non è mai stato accusato di stupro in Svezia (se pensate che sia stato accusato di stupro in Svezia, consultate la vostra fonte d'informazione preferita). Quindi sappiamo che la lunga "indagine preliminare" di un procuratore svedese non è mai stata altro che un'operazione per far cadere la preda Assange nella trappola degli Stati Uniti.
Dodici milioni di telefoni, un unico database, zero privacy
Ogni minuto che passa, ovunque sul pianeta, decine di aziende (in gran parte non regolamentate e poco controllate) registrano i movimenti di decine di milioni di persone dotate di telefoni cellulari e archiviano le informazioni in giganteschi file dati. Il Times Privacy Project ha ottenuto uno di questi file, di gran lunga il più grande e il più sensibile mai visto da giornalisti. Contiene oltre 50 miliardi di ping di geolocalizzazione dei telefoni di oltre 12 milioni di Americani, registrati mentre si muovevano attraverso diverse grandi città, tra cui Washington, New York, San Francisco e Los Angeles.
I dati presenti in questo file descrivono l’ubicazione precisa di un singolo smartphone per un periodo di diversi mesi, nel 2016 e nel 2017. I dati sono stati forniti a Times Opinion da fonti che hanno chiesto di rimanere anonime perché non erano autorizzate a condividerli e che potrebbero essere soggette a gravi sanzioni per averlo fatto. Queste persone affermano di essere preoccupate per il potenziale cattivo uso di tali informazioni e di voler urgentemente informare il pubblico e i legislatori.
17 dicembre 2019
Correggendo Dio
Si chiama copia-incolla e sapete tutti come funziona: selezioni qualcosa, che si tratti di un brano di testo o una immagine o qualsiasi altra cosa, lo copi, e poi lo incolli esattamente dove volevi averlo. Provate a immaginare se si potesse fare lo stesso con dei geni, editando il DNA di piante, animali o persone, sostituendo questo o quel pezzettino con dentro informazioni scadenti, difettose o semplicemente sgradite con pezzettini di DNA perfetti. Non sarebbe fantastico? Beh, potete smettere di immaginarlo, perché è realtà: lo stanno già facendo da un po’ di anni, anche se i media a larga diffusione non hanno pensato fosse ancora il caso di farvelo sapere.
Sì, avete capito bene: lo possono già fare. Il procedimento si chiama CRISPR ed è attivamente applicato almeno dal 2016. Come fanno? Usano una proteina speciale, che funziona da mezzo di scambio. Tagliano via un pezzetto di DNA dal “bersaglio” e lo sostituiscono con il pezzetto di DNA preso da “donatore”, e il gioco è fatto. Il DNA modificato si replica e si diffonde, producendo i suoi effetti nell’ospite. Semplice come copia-incollare una frase da un post su Facebook.
16 dicembre 2019
Gaza 2020: com’è facile per il mondo cancellare il dolore palestinese
Nel 2012 le Nazioni Unite dichiararono che Gaza sarebbe diventata invivibile entro il 2020. Israele ha deliberatamente contribuito a far sì che questo avvenga.
Immagine di copertina Un uomo tiene la mano di Maria al-Gazali, una bambina palestinese di 14 mesi, mentre il suo corpo giace su una barella in un ospedale di Beit Lahia, nel nord di Gaza, il 5 maggio 2019. È morta durante un attacco aereo israeliano (AFP)
Mi piacerebbe che provaste a fare un esperimento: cercate su Google “famiglia di otto persone uccise”. Vi verranno fornite diverse opzioni: una famiglia uccisa a Sonora, in Messico, un’altra a Pike, nell’Ohio, un’altra nella Contea di Mendocino, in California.
Immagine di copertina Un uomo tiene la mano di Maria al-Gazali, una bambina palestinese di 14 mesi, mentre il suo corpo giace su una barella in un ospedale di Beit Lahia, nel nord di Gaza, il 5 maggio 2019. È morta durante un attacco aereo israeliano (AFP)
Mi piacerebbe che provaste a fare un esperimento: cercate su Google “famiglia di otto persone uccise”. Vi verranno fornite diverse opzioni: una famiglia uccisa a Sonora, in Messico, un’altra a Pike, nell’Ohio, un’altra nella Contea di Mendocino, in California.
15 dicembre 2019
Decisioni del primo congresso internazionale sulla comunicazione, Caracas, 4 dicembre 2019
Riunito nella città di Caracas, culla del Liberatore Simón Bolívar e capitale della Repubblica Bolivariana del Venezuela il 4 dicembre 2019, il Primo Congresso Internazionale della Comunicazione ha approvato il seguente piano d'azione:
- Celebrare ogni anno il "Congresso Internazionale della Comunicazione" con sedi di rotazione su richiesta di ogni paese. Tenere la seconda riunione del Congresso internazionale della comunicazione in Nicaragua nel febbraio 2020.
- Nominare un comitato del Congresso per creare un regolamento di base e una struttura operativa basata sulle proposte dei partiti e dei movimenti partecipanti. La proposta sarà discussa in occasione del prossimo Congresso internazionale sulla comunicazione.
14 dicembre 2019
Venezuela: come dittatura, abbiamo visto di peggio. Creazione di armi globali di costruzione di massa a partire da Caracas
Sono appena tornato dal Venezuela, ancora sotto lo shock emotivo di questo primo incontro "dal vivo" con una rivoluzione in corso. Una rivoluzione che comunica con whatsapp in un paese petrolifero che cerca di diventare "socialista del 21° secolo". Non darò qui analisi accademiche o infastidirò il lettore con qualsiasi tipo di linguaggio, ma semplicemente fornirò informazioni di base e darò le mie impressioni di un soggiorno decisamente troppo breve (4 giorni e 4 notti).
Sono stato uno dei 150 delegati stranieri provenienti da 35 paesi invitati a partecipare al Congresso Internazionale della Comunicazione, organizzato a seguito dell'incontro del Forum di San Paolo dello scorso giugno a Caracas. Questo incontro di partiti e movimenti progressisti latinoamericani è stato seguito da una serie di conferenze settoriali (lavoratori, afro-discendenti, donne, giovani e studenti, comuni, movimenti sociali e potere popolare, popolazioni indigene).
Sono stato uno dei 150 delegati stranieri provenienti da 35 paesi invitati a partecipare al Congresso Internazionale della Comunicazione, organizzato a seguito dell'incontro del Forum di San Paolo dello scorso giugno a Caracas. Questo incontro di partiti e movimenti progressisti latinoamericani è stato seguito da una serie di conferenze settoriali (lavoratori, afro-discendenti, donne, giovani e studenti, comuni, movimenti sociali e potere popolare, popolazioni indigene).
13 dicembre 2019
L’allarme democratico (quello vero)
È in corso un’offensiva politico-poliziesco-giudiziaria contro il sindacato Si Cobas e soprattutto contro le centinaia di lavoratori e lavoratrici che stanno affrontando, sotto la direzione di questa sigla, durissime battaglie sul terreno della difesa dei posti del lavoro e del diritto alla contrattazione. Non è la solita recriminazione contro la repressione – che in Italia, del resto, non guarda in faccia a nessuno e interviene puntuale, da sempre, dentro ogni contraddizione reale. Qua siamo davanti a un salto di qualità, coordinato e organizzato, che potrebbe anche preludere alla costruzione di un qualche “teorema” nazionale, se si troverà una Procura di buona volontà pronta a prestarsi. È tradizione italiana ricondurre alle aule dei tribunali tutti i fenomeni sociali che non si riescono a normalizzare.
Il rosario della repressione, solo per restare agli ultimi giorni, è impressionante e va aggiornato con il passare delle ore. Sul piano propriamente vertenziale, gli attacchi sono molteplici: a Tortona, a Brescia, a Fermo, a Bologna, a Castellarano: si va dall’ordinario cambio appalto con mancato rinnovo degli iscritti, al licenziamento mirato delle avanguardie (20 alla Coop di Tortona), al licenziamento di massa di chi sciopera (140 dipendenti alla Ambruosi e Viscardi di Fermo), alle cessioni di ramo d’azienda fatte al solo scopo di “ripulire” il personale riottoso e sindacalizzato (alla ex Pamm di Castellarano) e numerose altre situazioni analoghe.
Piazza Fontana: cosa c'entrano le banche?
Come la storia degli ultimi decenni ci ha insegnato, i "grandi attentati" portano con sé quasi sempre dei livelli multipli di lettura, oltre a quello, primario, della destabilizzazione. Questo meccanismo poteva non essere del tutto chiaro nel lontano dicembre 1969, quando esplose a Milano la bomba di Piazza Fontana.
Riascoltando però le rievocazioni storiche di quel giorno, qualcosa di curioso salta all'occhio: quel giorno non fu una, ma furono ben tre le banche prese di mira dagli attentati. Non solo ci fu un'esplosione alla Banca dell'Agricoltura di Milano (quella che causò 13 morti e dozzine di feriti), ma ve ne fu anche una alla Banca Nazionale del Lavoro di Roma (che fortunatamente causò solo feriti, ma nessun morto).
Riascoltando però le rievocazioni storiche di quel giorno, qualcosa di curioso salta all'occhio: quel giorno non fu una, ma furono ben tre le banche prese di mira dagli attentati. Non solo ci fu un'esplosione alla Banca dell'Agricoltura di Milano (quella che causò 13 morti e dozzine di feriti), ma ve ne fu anche una alla Banca Nazionale del Lavoro di Roma (che fortunatamente causò solo feriti, ma nessun morto).
12 dicembre 2019
"Fascista". Il golpista boliviano Camacho duramente contestato negli Usa
Il neonazista boliviano Luis Camacho ha subito una dura contestazione nella città di New York, dove dopo aver discusso tranquillamente di democrazia con il Segretario Generale dell’OSA, l’ineffabile Luis Almagro, era stato invitato a un dibattito dal think thank Inter-American.
L’idilliaca conversazione del nazista ultracattolico boliviano è stata interrotta dagli attivisti di Codepink.
La giornalista Anya Parampil di The Grayzone è riuscita ad avvicinare Camacho, chiedendogli se si definisce un fascista, prima che la sicurezza bloccasse gli accessi a attaccasse fisicamente gli attivisti di Codepink.
Il nazista boliviano ha risposto con un sorriso alla domanda della giornalista. Ma il suo profilo è davvero inquietante.
L’idilliaca conversazione del nazista ultracattolico boliviano è stata interrotta dagli attivisti di Codepink.
La giornalista Anya Parampil di The Grayzone è riuscita ad avvicinare Camacho, chiedendogli se si definisce un fascista, prima che la sicurezza bloccasse gli accessi a attaccasse fisicamente gli attivisti di Codepink.
Il nazista boliviano ha risposto con un sorriso alla domanda della giornalista. Ma il suo profilo è davvero inquietante.
7 dicembre 2019
La tortura sistematica dei palestinesi nelle prigioni israeliane
Dalla creazione di Israele nel 1948, l'Agenzia per la sicurezza israeliana tortura i palestinesi. Yara Hawari, ricercatrice principale alla politica sulla Palestina di Al-Shabaka, spiega qui che l'uso della tortura nei centri di detenzione israeliani è sistematico e legittimato dalla legge dell'occupante. Descrive poi i passi che la comunità internazionale deve compiere per ritenere Israele responsabile e per porre fine a queste violazioni della legge.
Il recente caso di Samer Arbeed sottolinea ancora una volta l'uso sistematico della tortura contro i detenuti palestinesi nelle prigioni israeliane. I soldati israeliani hanno arrestato Arbeed nella sua casa di Ramallah il 25 settembre 2019. Lo hanno picchiato duramente prima di portarlo al centro di detenzione Al Moscobiyye a Gerusalemme per un interrogatorio.
Due giorni dopo, secondo il suo avvocato, è stato ricoverato in ospedale dopo essere stato violentemente torturato e la sua vita è stata in pericolo per diverse settimane.
Il recente caso di Samer Arbeed sottolinea ancora una volta l'uso sistematico della tortura contro i detenuti palestinesi nelle prigioni israeliane. I soldati israeliani hanno arrestato Arbeed nella sua casa di Ramallah il 25 settembre 2019. Lo hanno picchiato duramente prima di portarlo al centro di detenzione Al Moscobiyye a Gerusalemme per un interrogatorio.
Due giorni dopo, secondo il suo avvocato, è stato ricoverato in ospedale dopo essere stato violentemente torturato e la sua vita è stata in pericolo per diverse settimane.
6 dicembre 2019
L' Unione Europea non e' l'Europa
L'Europa, nel senso riduttivo ed economicista di Unione Europea (UE), ha tirato un sospiro di sollievo dopo l'ultima ronda elettorale dei 28 paesi che ne fanno parte. Non e' riuscito ai “populisti” il sorpasso, e le due sponde del liberismo hanno brindato con gioia allo scampato pericolo. Si sono inebriati, sconfinando in un trionfalismo auto-celebrativo. Avanti tutta, con più UE, più liberismo e più decisionismo ostile alle maggioranze, insistono da Bruxelles, Strasburgo e Francoforte. Lo strato dirigente sembra indifferente alle sanzioni economiche che l'ex economia egemone ha varato con ritorsioni doganali, embarghi parziali, proibizioni finanziarie e boicottaggi commerciali che seppelliscono definitivamente l'immaginario fittizio del libero-scambismo. Oltre al mito primigenio dell'economia che -chissà perché- deve dirigere tutto. Assolutamente tutto. In realtà si torna al protezionismo, alla politica delle cannoniere con l'alibi del castigo della “devianza”. Di chi?
4 dicembre 2019
La vaccinazione obbligatoria non è la soluzione per il morbillo in Europa
L’ondata di obbligo vaccinale che registriamo in Europa non serve a prevenire i focolai di morbillo e crea un vulnus democratico alla libertà delle persone. La maggior parte dei dubbiosi non sono estremisti, bensì genitori prudenti che hanno bisogno di un confronto professionale e trasparente e di servizi vaccinali facilmente accessibili.
I casi di morbillo globalmente nei primi sei mesi del 2019 hanno raggiunto i livelli più alti dal 2006. Mentre i paesi di tutto il mondo lottano per contenere i focolai, le politiche governative in materia di vaccinazioni sono state messe sotto accusa. La Germania è stata l’ultima a cedere alla pressione.
Data la libera circolazione dei cittadini tra i paesi dell’UE, una politica coerente in materia di sanità pubblica è particolarmente importante. Ad esempio, nel primo trimestre del 2019 nel Regno Unito si sono verificati oltre 230 casi di morbillo, la maggior parte dei quali collegati a viaggi in Europa.
I casi di morbillo globalmente nei primi sei mesi del 2019 hanno raggiunto i livelli più alti dal 2006. Mentre i paesi di tutto il mondo lottano per contenere i focolai, le politiche governative in materia di vaccinazioni sono state messe sotto accusa. La Germania è stata l’ultima a cedere alla pressione.
Data la libera circolazione dei cittadini tra i paesi dell’UE, una politica coerente in materia di sanità pubblica è particolarmente importante. Ad esempio, nel primo trimestre del 2019 nel Regno Unito si sono verificati oltre 230 casi di morbillo, la maggior parte dei quali collegati a viaggi in Europa.
3 dicembre 2019
La decisione della Bolivia sul litio ha accelerato il colpo di stato
La militarizzazione dei confini dell'Argentina e del Cile con la Bolivia ha coinciso con l'ingresso della società statunitense Ensorcia Metals, a cui Buenos Aires e Santiago hanno consegnato la produzione di batterie al litio, a differenza della Bolivia, che ha il più grande serbatoio, e che ha creato una società statale per l'industrializzazione in associazione con aziende europee, dice un gruppo di ricercatori della rete boliviana Marka Abia Yala.
"La geopolitica del litio è stata profondamente trasformata da una situazione molto complicata a una situazione altamente pericolosa per le economie regionali e la pace", dicono i ricercatori nel loro studio "Bolivia en la mira militar" (La Bolivia nell'occhio militare).
"La geopolitica del litio è stata profondamente trasformata da una situazione molto complicata a una situazione altamente pericolosa per le economie regionali e la pace", dicono i ricercatori nel loro studio "Bolivia en la mira militar" (La Bolivia nell'occhio militare).
2 dicembre 2019
YES, WE MES!
Come notava un amico c’è chi dice che il MES dopo tutto non è che una specie di assicurazione.
Bene così, se si vuol giocare al gioco delle semplificazioni, facciamolo.
Il MES, come emergerebbe nelle formulazione recentemente emendata, sarebbe un po’ come un’assicurazione sulla casa.
Un’assicurazione un po’ speciale, però.
L’assicurazione MES è un’assicurazione assai costosa (14 miliardi già versati, 125 miliardi di possibile versamento futuro).
Beh, però ne varrà la pena, no?
Dunque, vediamo. Se un meteorite mi distrugge la casa, un’assicurazione qualunque mi ripagherà di norma almeno i costi di ricostruzione.
"Se c'è un COP25 significa che si sono incontrati 24 volte e hanno fallito"
Intervista all'ecologista Antonio Elio Brailovsky
Mario Hernández: Il prossimo 2 dicembre, il COP 25 si riunirà a Madrid. Hanno dovuto cambiare lo scenario a causa della situazione politica in Cile, in particolare a Santiago del Cile. Che aspettative possiamo avere di questo incontro?
E. B.: Nessuna. Il semplice fatto che ci sia un 25° incontro per discutere i problemi climatici significa che si sono incontrati 24 volte e non sono riusciti a raggiungere un accordo che funziona. Promettono sempre qualcosa e poi non lo fanno. Quindi abbiamo 24 esempi di fallimento dei vertici sul clima, dove hanno detto molte cose e non hanno dato risultati. Quindi non vedo ragione di pensare che questa volta sia diversa.
Mario Hernández: Il prossimo 2 dicembre, il COP 25 si riunirà a Madrid. Hanno dovuto cambiare lo scenario a causa della situazione politica in Cile, in particolare a Santiago del Cile. Che aspettative possiamo avere di questo incontro?
E. B.: Nessuna. Il semplice fatto che ci sia un 25° incontro per discutere i problemi climatici significa che si sono incontrati 24 volte e non sono riusciti a raggiungere un accordo che funziona. Promettono sempre qualcosa e poi non lo fanno. Quindi abbiamo 24 esempi di fallimento dei vertici sul clima, dove hanno detto molte cose e non hanno dato risultati. Quindi non vedo ragione di pensare che questa volta sia diversa.
1 dicembre 2019
Riflessioni a caldo sullo sciopero nazionale in Colombia
Lo sciopero nazionale del 21 novembre in Colombia, che ha visto centinaia di migliaia, se non milioni di persone, occupare le strade e sfidare la repressione e il coprifuoco in tutto il paese, è senza dubbio una delle più importanti mobilitazioni degli ultimi decenni. E' notevole non solo per la sua natura massiva, ma anche per il suo protagonista: i settori popolari urbani, che non si erano mobilitati in questo modo dal periodo di lotta negli anni '70 e '80.
Anche se per decenni l'asse delle lotte popolari in Colombia è stato nel settore rurale (principalmente contadini e indigeni), è ora che i settori urbani stanno finalmente assumendo una leadership massiccia nelle lotte contro il regime. Questo processo non sarebbe stato possibile senza due condizioni: un sentimento generalizzato di disagio nella popolazione e una forza organizzativa in grado di convocare e sostenere questa lotta.
Anche se per decenni l'asse delle lotte popolari in Colombia è stato nel settore rurale (principalmente contadini e indigeni), è ora che i settori urbani stanno finalmente assumendo una leadership massiccia nelle lotte contro il regime. Questo processo non sarebbe stato possibile senza due condizioni: un sentimento generalizzato di disagio nella popolazione e una forza organizzativa in grado di convocare e sostenere questa lotta.
30 novembre 2019
Tutte le fake news de Linkiesta su Lira, Iri e Unione Europea
Linkiesta riscrive la storia per darci lezioni di storia*
Probabilmente l'unica cosa - in parte - salvabile è il sommario, dove si ammette, come ha colto Vladimiro Giacché, «che il vincolo esterno ha svolto la stessa funzione che negli anni Venti avevano svolto i manganelli degli squadristi».
Andiamo però a ribattere punto su punto alle imprecisioni, alla confusione e alle vere e proprie balle contenute nel testo.
«Ai nostalgici della Lira e della spesa pubblica in forte deficit si sono ultimamente aggiunti anche – dal governo e dai sindacati - quelli dell'Iri. C'è una coerenza nella nostalgia che alcuni provano per la lira, la spesa, e l’Iri. Le tre erano, infatti, il “pacchetto” che caratterizzava la Prima Repubblica.
Probabilmente l'unica cosa - in parte - salvabile è il sommario, dove si ammette, come ha colto Vladimiro Giacché, «che il vincolo esterno ha svolto la stessa funzione che negli anni Venti avevano svolto i manganelli degli squadristi».
Andiamo però a ribattere punto su punto alle imprecisioni, alla confusione e alle vere e proprie balle contenute nel testo.
«Ai nostalgici della Lira e della spesa pubblica in forte deficit si sono ultimamente aggiunti anche – dal governo e dai sindacati - quelli dell'Iri. C'è una coerenza nella nostalgia che alcuni provano per la lira, la spesa, e l’Iri. Le tre erano, infatti, il “pacchetto” che caratterizzava la Prima Repubblica.
25 novembre 2019
Pino Aprile: truccati gli archivi, nascosto il genocidio del Sud
Fucilazione di un "bringante" |
19 novembre 2019
Il paradosso del patriottismo militaristico latinoamericano
Colpi di stato appoggiati dagli USA in America Latina e nel Caraibe dal 1948 |
Immediatamente ho ricevuto i classici insulti che mi descrivono come "vendepatria", "infiltrato" e "traditore", le critiche della Santa Istituzione, della politica del Big Stick e dell'ideologia militarista che seduce coloro che hanno crampi alle braccio, alle mani e alle dita.
Fusione Fiat Chrysler-PSA: per il profitto e contro l'occupazione
Il progetto di fusione Renault Chrysler si è interrotto, mentre si farà la fusione Fiat Chrysler-Peugeot (PSA).
Gli amministratori di Chrysler e PSA hanno deciso di avviare la fusione che è stata annunciata come "la fusione del secolo".
L'obiettivo: nello sviluppo della globalizzazione capitalista, la competizione tra multinazionali sta diventando sempre più dura; si tratta di essere nella posizione migliore, con strumenti più forti per conquistare mercati in tutto il mondo aumentando i profitti.
PSA e Fiat Chrysler affermano che devono crescere.
Il gruppo che si formerà sarà il quarto produttore mondiale con 170 miliardi di euro di fatturato e 410.000 dipendenti.
Gli azionisti di Peugeot riceveranno circa 3 miliardi di euro, quelli di Chrysler-Fiat cinque miliardi alla firma dell'accordo di fusione.
Gli amministratori di Chrysler e PSA hanno deciso di avviare la fusione che è stata annunciata come "la fusione del secolo".
L'obiettivo: nello sviluppo della globalizzazione capitalista, la competizione tra multinazionali sta diventando sempre più dura; si tratta di essere nella posizione migliore, con strumenti più forti per conquistare mercati in tutto il mondo aumentando i profitti.
PSA e Fiat Chrysler affermano che devono crescere.
Il gruppo che si formerà sarà il quarto produttore mondiale con 170 miliardi di euro di fatturato e 410.000 dipendenti.
Gli azionisti di Peugeot riceveranno circa 3 miliardi di euro, quelli di Chrysler-Fiat cinque miliardi alla firma dell'accordo di fusione.
18 novembre 2019
Lettera aperta a Luis Almagro
Sig. Luis Almagro, segretario dell'Organizzazione degli Stati Americani:Considerando i suoi ripetuti fallimenti e i suoi ancora più insistenti abusi delle funzioni di "Segretario" degli Stati, le chiediamo di fare la cosa giusta e salvare il poco onore che le rimane, dimettendovi dalla vostra posizione, rendendo possibile a qualcuno più capace di continuare con la nota e fondamentale missione dell'OSA - seguire gli interessi di Washington - almeno in modo più mascherato (escludiamo qui il popolo americano che tende ad essere radicalmente ignorante di quanto sta accadendo nel mondo).
14 novembre 2019
Il colpo di stato in Bolivia: cinque lezioni
La tragedia boliviana insegna eloquentemente diverse lezioni che i nostri popoli e le forze sociali e politiche popolari devono imparare e incidere per sempre nella loro coscienza. Ecco una breve enumerazione, mentre procediamo e come preludio ad un trattamento più dettagliato in futuro.
Primo, per quanto esemplare sia l'economia amministrata come ha fatto il governo di Evo, la crescita, la ridistribuzione, il flusso degli investimenti sono garantiti e tutti gli indicatori macroeconomici e microeconomici sono migliorati, la destra e l'imperialismo non accetteranno mai un governo che non serve i loro interessi.
Primo, per quanto esemplare sia l'economia amministrata come ha fatto il governo di Evo, la crescita, la ridistribuzione, il flusso degli investimenti sono garantiti e tutti gli indicatori macroeconomici e microeconomici sono migliorati, la destra e l'imperialismo non accetteranno mai un governo che non serve i loro interessi.
Salvare la palma da cera colombiana dall'estinzione
L'albero nazionale colombiano, la palma da cera di Quindio, è in pericolo. Oggi, con il ritiro dei guerriglieri dopo decenni, gli scienziati stanno riscoprendo vaste foreste e si affrettano a studiarle e proteggerle.
Nel 1991 Rodrigo Bernal, botanico specializzato in palme, si recava nel bacino del fiume Tochecito, un canyon di montagna isolato nella Colombia centrale, dove fu colto da un senso di apprensione.
Due esperti di palma erano in macchina con il dottor Bernal: la sua defunta moglie, la botanica Gloria Galeano, che ha lavorato con lui all'Università Nazionale della Colombia a Bogotà, e Andrew Henderson del Giardino Botanico di New York, che era in visita. Erano andati alla ricerca della palma di cera di Quindío, la palma più alta del mondo.
Nel 1991 Rodrigo Bernal, botanico specializzato in palme, si recava nel bacino del fiume Tochecito, un canyon di montagna isolato nella Colombia centrale, dove fu colto da un senso di apprensione.
Due esperti di palma erano in macchina con il dottor Bernal: la sua defunta moglie, la botanica Gloria Galeano, che ha lavorato con lui all'Università Nazionale della Colombia a Bogotà, e Andrew Henderson del Giardino Botanico di New York, che era in visita. Erano andati alla ricerca della palma di cera di Quindío, la palma più alta del mondo.
13 novembre 2019
Messaggio di ringraziamento al popolo boliviano
In una trasmissione audio di stasera, il presidente boliviano Evo Morales ha ringraziato i suoi seguaci nella città di Cochabamba per averlo protetto e garantito la sua sicurezza dopo il colpo di stato. Ha assicurato che tornerà "con più energia per continuare a lavorare". Chiede agli oppositori Luis Camacho e Carlos Mesa di "proteggere le vite" e "smettere di uccidere e umiliare" le persone più umili del suo paese. Ha anche chiesto alle forze armate di non macchiarsi del sangue del popolo.
10 novembre 2019
L'ultima guerra d'Israele: scenario apocalittico
Nel mio libro del 2011, The Wandering Who (L'errante chi? Un'inquietante introspezione nella psicologia ebraica), ho sviluppato il possibile scenario disastroso in cui Israele è il nucleo di un'escalation globale sulle capacità nucleari emergenti dell'Iran. Ho concluso che la sindrome da stress pre-traumatico di Israele (Pre-TSD) sarebbe stato al centro di tale sviluppo. "Lo stato ebraico e il discorso ebraico in generale sono completamente estranei alla nozione di temporalità. Israele è cieco alle conseguenze delle sue azioni, pensa solo alle sue azioni in termini di pragmatismo a breve termine. Al posto della temporalità, Israele pensa in termini di un presente prolungato".
9 novembre 2019
L’Italia perde la Fiat, venduta alla Francia. E nessuno fiata
L’Italia perde la sua maggiore azienda, per decenni sorretta dallo Stato: a mangiarsi la Fiat è la Francia di Macron, con il gruppo Psa (Peugeot-Citroen-Opel) di cui il governo francese possiede il 13%. Il Cda di quello che diventerà il quarto produttore automobilistico al mondo, con 50 miliardi di dollari di fatturato, sarà guidato dall’attuale numero uno di Peugeot, Carlos Tavares, lasciando a John Elkann la presidenza del nuovo soggetto industriale. Clamorosa l’assenza totale della politica italiana: gli uomini del Conte-bis si limitano al ruolo di semplici spettatori, e tace anche l’opposizione. Silenzio generale, di fronte alla perdita definitiva del gruppo Fiat, fatto a pezzi nel corso degli anni. Stabilimenti delocalizzati in Polonia, Serbia, Turchia, Brasile, Argentina, India e Cina.
No Fly List, la guerra dei cieli contro Cuba e Venezuela
Il Convegno Antimperialista, che si è concluso all’Avana, ha mostrato una volta ancora il legame strategico che esiste tra Cuba e Venezuela. L’arroganza di Trump e dei governi vassalli, che premono sul governo cubano sperando che abbandoni quello bolivariano in cambio di un piatto di lenticchie, si è nuovamente infranta. Il presidente cubano Miguel Diaz-Canel lo aveva già ribadito a Caracas, concludendo insieme al suo omologo venezuelano, Nicolas Maduro, il Foro di Sao Paolo.
In quella sede, rappresentanti dei cinque continenti, che avevano sfidato il blocco economico-finanziario imposto al paese bolivariano, avevano deciso un’agenda di lotta comune, che includeva il Convegno Antimperialista. Un appuntamento di grande significato politico e simbolico, come hanno sottolineato i dirigenti cubani e venezuelani, accompagnati nel tavolo conclusivo dalla presenza carismatica di Raul Castro. Hanno partecipato al convegno 1500 delegate e delegati, provenienti da tutto il mondo.
In quella sede, rappresentanti dei cinque continenti, che avevano sfidato il blocco economico-finanziario imposto al paese bolivariano, avevano deciso un’agenda di lotta comune, che includeva il Convegno Antimperialista. Un appuntamento di grande significato politico e simbolico, come hanno sottolineato i dirigenti cubani e venezuelani, accompagnati nel tavolo conclusivo dalla presenza carismatica di Raul Castro. Hanno partecipato al convegno 1500 delegate e delegati, provenienti da tutto il mondo.
Roger Waters: "Stanno cercando la maniera più dura possibile per uccidere Assange"
La leggenda del rock britannico e frontman dei Pink Floyd Roger Waters ha ribadito che perseguitando il fondatore di WikiLeaks Julian Assange i governi vogliono spaventare giornalisti e i comunicatori dall'esporre la verità
Roger Waters, co-fondatore e bassista dell'iconica rock band Pink Floyd, ha dichiarato in un'intervista ad RT che le autorità perseguitando il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, cercano di mostrare in questo modo ad altri giornalisti che possono anche affrontare a una dura punizione "se dicono la verità".
"Stanno chiaramente cercando il modo di ucciderlo il più duro possibile", ha dichiarato il musicista. Assange, che è attualmente in una prigione nel sud-est di Londra, potrebbe essere condannato fino a 175 anni di prigione, nonché un possibile estradizione negli Stati Uniti.
Roger Waters, co-fondatore e bassista dell'iconica rock band Pink Floyd, ha dichiarato in un'intervista ad RT che le autorità perseguitando il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, cercano di mostrare in questo modo ad altri giornalisti che possono anche affrontare a una dura punizione "se dicono la verità".
"Stanno chiaramente cercando il modo di ucciderlo il più duro possibile", ha dichiarato il musicista. Assange, che è attualmente in una prigione nel sud-est di Londra, potrebbe essere condannato fino a 175 anni di prigione, nonché un possibile estradizione negli Stati Uniti.
8 novembre 2019
Assedio e violenza per cambiare il governo in Bolivia: tutto quello che devi sapere sul golpe in corso
In Bolivia, è attualmente in fase di sviluppo una tabella di marcia dell'assedio, attraverso atti di ribellione interna che tentano di rompere le strutture istituzionali, in coordinamento con una criminalizzazione del governo Evo Morales dal fronte esterno.
Si tratta di un nuovo colpo di stato in corso, un modo accelerato per risolvere con i meccanismi della forza ciò che non è stato ottenuto con il voto del 20 ottobre.
Gli eventi mostrano un chiaro programma di cambiamento di regime in corso. Questo processo, sebbene si sia verificato dopo le ultime elezioni generali, era stato annunciato molto tempo prima da fattori opposti nel paese.
Si tratta di un nuovo colpo di stato in corso, un modo accelerato per risolvere con i meccanismi della forza ciò che non è stato ottenuto con il voto del 20 ottobre.
Gli eventi mostrano un chiaro programma di cambiamento di regime in corso. Questo processo, sebbene si sia verificato dopo le ultime elezioni generali, era stato annunciato molto tempo prima da fattori opposti nel paese.
6 novembre 2019
Come la scienza ha spostato il nostro senso di identità
Illustrazione di Mr. Salme |
Nell'iconico frontespizio dell'Evidence as to Man's Place in Nature (1863) di Thomas Henry Huxley, gli scheletri dei primati camminano attraverso la pagina, presumibilmente nel futuro: "Gibbone, orango, scimpanzé, gorilla, uomo". Recenti prove di anatomia e paleontologia avevano collocato il posto dell'uomo sulla scala naturale in modo scientificamente inconfutabile. Siamo inequivocabilmente in compagnia degli animali, anche se siamo in prima linea.
5 novembre 2019
Essere o non essere uno stato ebraico, questo è il dilemma
I difensori di Israele ci devono una spiegazione. In primo luogo, insistono che Israele è e sempre deve essere uno Stato ebraico, cosa che non si riferisce alla religione ebraica ma al "popolo ebraico" ovunque, compresi gli ebrei che sono cittadini di altri stati e non cercano un nuovo paese di residenza. Per essere ebrei, secondo l'opinione prevalente, è sufficiente avere una madre ebrea (o essere stati convertiti da un rabbino ortodosso autorizzato). La fede in un creatore supremo dell'universo, nella Torah come parola di Dio e nel rituale ebraico non ha nulla a che fare con l'ebraismo (ignoriamo qui i molti problemi di questa concezione, tipo: come può esserci un ebraismo laico?).
Dalla sua fondazione, la definizione di ebraico è stata molto controversa all'interno e all'esterno di Israele. Il punto è che, come ha scritto l'antropologa RoselleTekiner, "quando il compito centrale di uno stato è importare persone da un gruppo etnico/religioso selezionato e sviluppare il paese solo a suo beneficio, è fondamentale essere ufficialmente riconosciuto come membro in buona fede di quel gruppo".
Dalla sua fondazione, la definizione di ebraico è stata molto controversa all'interno e all'esterno di Israele. Il punto è che, come ha scritto l'antropologa RoselleTekiner, "quando il compito centrale di uno stato è importare persone da un gruppo etnico/religioso selezionato e sviluppare il paese solo a suo beneficio, è fondamentale essere ufficialmente riconosciuto come membro in buona fede di quel gruppo".
4 novembre 2019
La risposta di liquidità della Fed arriva troppo tardi, ma il piano era proprio quello...
I globalisti e le élite bancarie hanno praticato la truffa "ordine dal caos" per molto tempo, da secoli in effetti. Una cosa che fanno, in pratica è far sembrare brillanti le persone di intelligenza altrimenti mediocre. Una cosa che fa, la cospirazione organizzata (NdT: "mafioneria"), è di far apparire onnipotente e intoccabile un gruppo di criminali altamente vulnerabili. In definitiva, si gioca tutto sul tempo. I globalisti hanno avuto molto tempo per sintonizzare e perfezionare i loro metodi per manipolare la psiche collettiva delle masse.
Spesso commettono errori, ma finché nessuno li confronta direttamente e li rimuove dall'equazione, semplicemente questi aprono un business altrove con un nome diverso usando maschere diverse e continuano il loro lavoro insidioso.
Spesso commettono errori, ma finché nessuno li confronta direttamente e li rimuove dall'equazione, semplicemente questi aprono un business altrove con un nome diverso usando maschere diverse e continuano il loro lavoro insidioso.
3 novembre 2019
Perché nella provincia argentina di Neuquén chiedono l'ufficializzazione della lingua mapuche?

La Confederazione Mapuche della provincia argentina di Neuquén ha presentato nella Legislatura un disegno di legge per il riconoscimento del Mapuzugun (la lingua del suo popolo preesistente) come lingua ufficiale della provincia. Si basano sulle costituzioni nazionali e provinciali, sui trattati internazionali e sul fatto che la lingua rischia di scomparire. Essi affermano che il diritto di utilizzare la lingua di preferenza è un requisito di esclusione della libertà di pensiero.
"Siamo molto fiduciosi che i giovani riacquisiscano il Mapuzugun e gli diano la forza necessaria per le nuove generazioni", ha detto Pety Piciñam, un'autorità della Confederazione Mapuche di Neuquén, a RT.
2 novembre 2019
Dipendenti pubblici di uno Stato privatizzato
Parallelamente al processo di privatizzazione dei pubblici servizi si è trasformato il rapporto di pubblico impiego e con le esternalizzazioni in campo ci sono lavoratori più divisi e con meno diritti.
Alla fine del 1800 emerse la necessità di disciplinare il rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici, fino ad allora avente natura puramente privatistica, in maniera differenziata rispetto al privato.
Se alcune motivazioni erano ragionevoli (garantire al dipendente pubblico, figura di servitore dello Stato e garante dell'imparzialità della pubblica amministrazione una certa indipendenza dai politici), altre erano completamente negative (evitare la sindacalizzazione, la politicizzazione, il diritto di sciopero ecc). Per cui il rapporto di lavoro, sia collettivo che individuale veniva regolato esclusivamente dalla legge e da atti amministrativi, escludendo ogni forma di contrattazione. E anche il contenzioso fra dipendenti e PA venne demandato alla giustizia amministrativa e non a quella civile.
Alla fine del 1800 emerse la necessità di disciplinare il rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici, fino ad allora avente natura puramente privatistica, in maniera differenziata rispetto al privato.
Se alcune motivazioni erano ragionevoli (garantire al dipendente pubblico, figura di servitore dello Stato e garante dell'imparzialità della pubblica amministrazione una certa indipendenza dai politici), altre erano completamente negative (evitare la sindacalizzazione, la politicizzazione, il diritto di sciopero ecc). Per cui il rapporto di lavoro, sia collettivo che individuale veniva regolato esclusivamente dalla legge e da atti amministrativi, escludendo ogni forma di contrattazione. E anche il contenzioso fra dipendenti e PA venne demandato alla giustizia amministrativa e non a quella civile.
1 novembre 2019
Antisemitismo
Fossi stato un senatore ieri mi sarei astenuto (in senato l'astensione equivale a voto contrario) sul disegno di legge che istituisce la "commissione contro razzismo e antisemitismo".
La ragione è presto detta. In nome della sacrosanta battaglia contro razzismo e antisemitismo, questo disegno istituisce un organismo orwelliano in stile "Grande fratello" preposto al "controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo e antisemitismo", tenuto quindi "alla raccolta dei dati e la loro periodica pubblicazione".
Un atto simbolico e politico gravissimo poiché di null'altro si tratta se non di un organismo preposto a spiare i cittadini e poi a suggerire la censura, con quindi la facoltà di suggerire sanzioni penali.
La ragione è presto detta. In nome della sacrosanta battaglia contro razzismo e antisemitismo, questo disegno istituisce un organismo orwelliano in stile "Grande fratello" preposto al "controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo e antisemitismo", tenuto quindi "alla raccolta dei dati e la loro periodica pubblicazione".
Un atto simbolico e politico gravissimo poiché di null'altro si tratta se non di un organismo preposto a spiare i cittadini e poi a suggerire la censura, con quindi la facoltà di suggerire sanzioni penali.
27 ottobre 2019
Ecuador e Cile: il fallimento del discorso del successo
di Emilio Cafassi, Noam Chomsky, Jorge Majfud e Manuel Castells
Come può una minuscola minoranza dell'1% continuare, decennio dopo decennio, ad accumulare più ricchezza del restante 99% di una società? Coloro che l'hanno fatto lo sanno bene:
1) da una propaganda massiccia e onnipresente, invisibile ma reale, come la CO2 che aumenta nell'atmosfera, e
2) da vessazioni politiche, economiche e militari di ogni tipo per distogliere l'opinione pubblica da ciò che viene realmente fatto loro.
Un altro modo è quello di collegare oggetti di disputa e assiomi diversi: la religione delle armi e l'amore per la religione, l'aborto e i tagli fiscali per i più ricchi, la negazione del cambiamento climatico e l'odio per gli immigrati, la libera circolazione dei capitali e del patriottismo, ecc.
Come può una minuscola minoranza dell'1% continuare, decennio dopo decennio, ad accumulare più ricchezza del restante 99% di una società? Coloro che l'hanno fatto lo sanno bene:
1) da una propaganda massiccia e onnipresente, invisibile ma reale, come la CO2 che aumenta nell'atmosfera, e
2) da vessazioni politiche, economiche e militari di ogni tipo per distogliere l'opinione pubblica da ciò che viene realmente fatto loro.
Un altro modo è quello di collegare oggetti di disputa e assiomi diversi: la religione delle armi e l'amore per la religione, l'aborto e i tagli fiscali per i più ricchi, la negazione del cambiamento climatico e l'odio per gli immigrati, la libera circolazione dei capitali e del patriottismo, ecc.
24 ottobre 2019
Maurizio Martucci: Stop 5G
Interessante intervista a Maurizio Martucci, direttore dell'organizzazione Stop 5G Italia . Ci racconta il modo rocambolesco in cui il governo ha respinto la moratoria sul 5G, e come lo stesso Di Maio abbia gestito l'asta per la vendita delle frequenze senza prima pretendere garanzie sulla salute dei cittadini.
Aristotele, la logica e l'€uro
Un sillogismo … Si conosce un “fattore” elementare di ragionamento logico? Si tratta del sillogismo (teorizzato e sistematizzato da Aristotele). Lo riassumo per chi non l’avesse presente. Il sillogismo consta di A) una premessa maggiore, B) una premessa minore, C) una conclusione.
Quindi, il sillogismo: premessa maggiore + premessa minore = conclusione. La quale costituisce un giudizio incontestabile.
Esempio (classico):
(premessa maggiore) tutti gli uomini sono mortali
(predicato universale affermativo);
(premessa minore) Socrate è un uomo
(predicato particolare affermativo);
(conclusione ) Socrate à mortale
(predicato particolare affermativo).
23 ottobre 2019
Inverno turco sul Kurdistan
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Nuova bandiera turca, Marco De Angelis |
L'invasione dell'Iraq, ormai considerata la stupidità più scandalosa della politica estera statunitense, ha causato ondate di disastri, malcontento e disordine in tutto il Medio Oriente, istituendo essenzialmente uno Stato sciita, ben accolto dal vicino sciita, l'Iran.
20 ottobre 2019
Il FMI e la protesta sociale
Ci fanno prescrizioni per il preteso sviluppo, per la produttività, per la crescita del prodotto interno lordo, per l'avanzamento della quarta rivoluzione industriale, per tutto. Tranne che per l'equità e la giustizia sociale. Ci dicono come deve funzionare il mercato interno, come deve funzionare il salario, come far sì che i poveri, che sono così numerosi, non si ribellino ma, al contrario, accettino la "servitù volontaria", senza ripugnanza, solo come soggetti che possono consumare qualcosa, che sono al di fuori delle cause della loro povertà, senza pensare, senza contestare.
Ci dicono come dovrebbe essere il sistema pensionistico e, a poco a poco, aumentano l'età pensionabile e riducono le indennità mensili. Ci danno formule magiche per vivere meglio, con stipendi ridicoli, disoccupazione crescente, licenziamenti arbitrari... E altre volte, come è stato il caso dell'ultimo direttore esecutivo del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, come far vivere una vita più breve, perché il mondo è pieno di persone anziane che mettono a rischio l'economia globale. Lo ricordate?
Ci dicono come dovrebbe essere il sistema pensionistico e, a poco a poco, aumentano l'età pensionabile e riducono le indennità mensili. Ci danno formule magiche per vivere meglio, con stipendi ridicoli, disoccupazione crescente, licenziamenti arbitrari... E altre volte, come è stato il caso dell'ultimo direttore esecutivo del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, come far vivere una vita più breve, perché il mondo è pieno di persone anziane che mettono a rischio l'economia globale. Lo ricordate?
Giù le mani dal Contante!
Pubblichiamo l’appello approvato per acclamazione dai partecipanti alla manifestazione nazionale LIBERIAMO L’ITALIA svoltasi a Roma il 12 ottobre scorso.
Aderisci all’Appello per promuovere la campagna in difesa del contante e contro la finanziaria del governo Pd-M5s, scrivendo a:
Organizziamo assemblee pubbliche in ogni città, costruiamo i comitati territoriali di LIBERIAMO L’ITALIA.
19 ottobre 2019
John Lennon contro lo stato profondo
“Ricordatevelo: il sistema è solo un nome per il male. Al mostro non importa se uccide tutti gli studenti o se c’è una rivoluzione. Non pensa in modo logico. E’ fuori controllo.” (John Lennon – 1969)
John Lennon, nato 79 anni fa il 9 ottobre 1940, è stato un genio musicale e un’icona culturale pop. E’ stato anche un dichiarato dimostrante per la pace e attivista contro la guerra e un esempio di alto profilo di quanto in là si spingerà lo Stato Profondo nel perseguire quelli che osano sfidare la sua autorità.
Ben prima di Julian Assange, Edward Snowden e Chelsea Manning fossero puniti per aver rivelato i crimini di guerra del governo e l’abuso dei poteri di sorveglianza da parte dell’Agenzia per la Sicurezza Nazionale, Lennon fu il primo a essere individuato per aver osato dire la verità al potere sulla bellicosità del governo, subendo il controllo delle sue telefonate e la raccolta illegale di dati sulle sue attività e amicizie.
John Lennon, nato 79 anni fa il 9 ottobre 1940, è stato un genio musicale e un’icona culturale pop. E’ stato anche un dichiarato dimostrante per la pace e attivista contro la guerra e un esempio di alto profilo di quanto in là si spingerà lo Stato Profondo nel perseguire quelli che osano sfidare la sua autorità.
Ben prima di Julian Assange, Edward Snowden e Chelsea Manning fossero puniti per aver rivelato i crimini di guerra del governo e l’abuso dei poteri di sorveglianza da parte dell’Agenzia per la Sicurezza Nazionale, Lennon fu il primo a essere individuato per aver osato dire la verità al potere sulla bellicosità del governo, subendo il controllo delle sue telefonate e la raccolta illegale di dati sulle sue attività e amicizie.
Per un certo tempo, almeno, Lennon divenne il nemico numero uno agli occhi del governo statunitense.
18 ottobre 2019
Erdogan vuole l'annessione dei territori settentrionali della Siria
L'aggressione turca lanciata a est del fiume Euphrates il mercoledì sta ora proseguendo su un'area molto più estesa rispetto alle precedenti operazioni illegali transfrontaliere in Siria, nell'ambito della cosiddetta Euphrates Shield and Olive Branch.
La cosiddetta "Operazione Primavera di Pace" non ha nulla a che vedere con la pace, non ha nulla a che vedere con la protezione della Turchia dagli attacchi transfrontalieri, non ha nulla a che vedere con la lotta all'ISIS e terroristi della stessa sorta che Ankara peraltro supporta, non ha nulla a che fare con la stabilizzazione di una "zona sicura" per i rifugiati siriani, che Erdogan vuole siano trasferiti dalla Turchia al territorio siriano controllato dal suo regime.
La cosiddetta "Operazione Primavera di Pace" non ha nulla a che vedere con la pace, non ha nulla a che vedere con la protezione della Turchia dagli attacchi transfrontalieri, non ha nulla a che vedere con la lotta all'ISIS e terroristi della stessa sorta che Ankara peraltro supporta, non ha nulla a che fare con la stabilizzazione di una "zona sicura" per i rifugiati siriani, che Erdogan vuole siano trasferiti dalla Turchia al territorio siriano controllato dal suo regime.
12 ottobre 2019
Solidarietà al popolo curdo! Allearsi con gli Stati Uniti non va mai bene!
Il Campo Antimperialista esprime la propria solidarietà alla popolazione curda colpita dall'attacco turco. L'iniziativa presa da Erdogan, con l'esplicito avallo dell'amministrazione americana, costituisce l'ennesimo colpo ad ogni prospettiva di pace in Siria, la cui sovranità nazionale viene così ulteriormente calpestata.
Mentre condanniamo fermamente l'azione turca, non possiamo al tempo stesso sottacere le gravi responsabilità politiche della dirigenza curdo-siriana. Non è alleandosi con la principale potenza imperialista, gli Stati Uniti d'America, che si può credibilmente lottare per la propria autodeterminazione. I disastrosi risultati di questo abbraccio, che ha portato alla concessione di basi alle truppe Usa nel nord della Siria, sono sotto gli occhi di tutti.
11 ottobre 2019
"Non è la stessa cosa"La risoluzione del Parlamento europeo sull'Importanza della memoria storica europea per il futuro dell'Europa
Come il Parlamento europeo approva la versione della storia della Seconda Guerra Mondiale, della destra polacca, conformemente ai piani strategici degli Stati Uniti sul continente...
Con la risoluzione del 19 settembre sull'Importanza della memoria storica europea per il futuro dell'Europa, il Parlamento europeo ha compiuto un nuovo e vergognoso passo avanti nella riscrittura della storia europea. Su iniziativa di 19 deputati, di cui 18 polacchi e uno lettone, una felice coalizione di conservatori, liberali, nazionalisti, socialdemocratici e alcuni verdi, ha approvato, con 535 voti favorevoli, 66 contrari e 52 astensioni, "una ritirata ideologica nei peggiori tempi della guerra fredda", secondo le parole della Federazione internazionale dei combattenti della resistenza (FIR).
Con la risoluzione del 19 settembre sull'Importanza della memoria storica europea per il futuro dell'Europa, il Parlamento europeo ha compiuto un nuovo e vergognoso passo avanti nella riscrittura della storia europea. Su iniziativa di 19 deputati, di cui 18 polacchi e uno lettone, una felice coalizione di conservatori, liberali, nazionalisti, socialdemocratici e alcuni verdi, ha approvato, con 535 voti favorevoli, 66 contrari e 52 astensioni, "una ritirata ideologica nei peggiori tempi della guerra fredda", secondo le parole della Federazione internazionale dei combattenti della resistenza (FIR).
10 ottobre 2019
L'Iran, Israele e il destino
Sebbene il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu stia lottando per formare un nuovo governo e stia cercando valorosamente di evitare la prigione, è riuscito a trovare il tempo per impegnarsi a spendere molti più sicli. Alla fine, Netanyahu si è reso conto che Israele è in ritardo rispetto all'Iran nella corsa agli armamenti. Ieri Netanyahu ha annunciato che Israele deve aumentare le sue spese per la difesa di "diversi miliardi immediatamente e poi diversi miliardi ogni anno" per contrastare la minaccia dell'Iran che "si è intensificata nelle ultime settimane".
9 ottobre 2019
Ho avuto un fratello: Che
8 ottobre 2019
7 ottobre 2019
Rivoluzione industriale 4.0 Microchip per tutti!
Il 21 settembre 2016 il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, attraverso l’azione e le iniziative promozionali diffuse dal Ministero dello Sviluppo Economico gestito dal piddino Carlo Calenda, ha dato il là a “Industria 4.0”, meglio noto come “Piano Nazionale Industria 4.0” stanziando 13 miliardi di euro per supportare la quarta rivoluzione industriale che porterà le aziende italiane a digitalizzare e robotizzare i processi produttivi.
L’anno seguente il “Piano nazionale Industria 4.0” diventa “Impresa 4.0”.
Chavez e Fidel come riferimento della battaglia ambientalista
Partiamo dall’aspetto indubbiamente positivo: tantissimi giovani hanno deciso di rigettare l’apatia degli ultimi anni e scendere in piazza, per una causa nobile: la difesa dell’ambiente e del pianeta che ci ospita tutti. Secondo gli organizzatori nelle piazze italiane circa un milione sono stati i manifestanti in questo Climate Strike for the Future.
6 ottobre 2019
In Ecuador il popolo in rivolta contro il regime neoliberista di Lenin Moreno che risponde con la repressione
L’Ecuador è in fiamme. Le misure di austerity implementate dal regime di Lenin Moreno su ‘indicazione’ del Fondo Monetario Internazionale hanno provocato una forte reazione popolare. Tutto a un tratto il paese andino sembra aver fatto un salto indietro nel tempo agli anni 90’, in quella triste ‘larga noche neoliberal’ che danni inenarrabili ha provocato nell’intera regione sudamericana.
La rabbia popolare è esplosa nelle principali città del paese a cominciare dalla capitale Quito dopo che il regime ha decretato una serie di misure, il cosiddetto ‘paquetazo’, volte a scaricare tutto il peso di una crisi provocata dal nefasto binomio neoliberismo-FMI sul popolo.
Thomas Sankara: «La lotta per difendere gli alberi e la foresta è prima di tutto una lotta contro l'imperialismo»
Parigi, 5 febbraio 1986, Prima conferenza internazionale sull’albero e la foresta (estratti).
« La mia patria, il mio Burkina Faso è senza dubbio uno dei pochi paesi al mondo che ha il diritto di definirsi un concentrato di tutte le calamità naturali di cui il genere umano soffre tuttora, alla fine di questo ventesimo secolo.
Otto milioni di burkinabé hanno interiorizzato questa realtà in 23 terribili anni. Hanno visto morire le madri, i padri, i figli e le figlie, decimati da fame, carestia, malattie e ignoranza. Con gli occhi pieni di lacrime hanno guardato prosciugarsi stagni e fiumi. Dal 1973 hanno visto il loro ambiente deteriorarsi, gli alberi morire e il deserto invaderli a passi da gigante. Secondo le stime, ogni anno il deserto avanza nel Sahel di 7 chilometri.
« La mia patria, il mio Burkina Faso è senza dubbio uno dei pochi paesi al mondo che ha il diritto di definirsi un concentrato di tutte le calamità naturali di cui il genere umano soffre tuttora, alla fine di questo ventesimo secolo.
Otto milioni di burkinabé hanno interiorizzato questa realtà in 23 terribili anni. Hanno visto morire le madri, i padri, i figli e le figlie, decimati da fame, carestia, malattie e ignoranza. Con gli occhi pieni di lacrime hanno guardato prosciugarsi stagni e fiumi. Dal 1973 hanno visto il loro ambiente deteriorarsi, gli alberi morire e il deserto invaderli a passi da gigante. Secondo le stime, ogni anno il deserto avanza nel Sahel di 7 chilometri.
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