Visualizzazione post con etichetta Immigrazione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Immigrazione. Mostra tutti i post
2 ottobre 2023
SOPRA IL MIGRANTE LA BANCA CAMPA
Alcuni commentatori si domandano quale possa essere la sorte elettorale del governo Meloni in seguito al fallimento delle sue promesse di bloccare i flussi migratori. Lo scarso successo riscosso dalla Meloni in quel di Lampedusa era scontato, visto come se la passano gli abitanti del posto; ma ciò non comporta necessariamente delle ripercussioni negative sul piano elettorale a livello nazionale. La cosiddetta politica, con i suoi rituali elettorali, svolge oggi una funzione di intrattenimento del tutto staccata dalla realtà.
Il governo “Meloni” non governa e non decide nulla, è completamente sotto tutela come i minori; quindi non è in grado di fare neppure quel pochissimo che sarebbe nella disponibilità di un governo “adulto”.
12 gennaio 2023
I “DIRITTI UMANI” E L’IPOCRISIA DELL’OCCIDENTE
Il 10 dicembre, come è noto, viene celebrato in tutto il mondo come Giornata dei Diritti Umani, designata come tale dall’ONU. Ma una delle caratteristiche del mondo moderno, grazie agli “sforzi” dell’Occidente, è la discrepanza tra le frasi e il loro vero significato: libertà, democrazia, diritti umani e così via. Oggi l’Occidente, che si è illegalmente appropriato dell’epiteto di “alfiere” dei diritti umani, abusa di questo titolo nei confronti di altri paesi, e le sue mani sono ancora riccamente macchiate del sangue di altri popoli innocenti.
23 luglio 2020
Accordi U€: La frattura tra l'élite e i popoli si allarga sempre di più...
L’ondata della pandemia ha gravemente compromesso l’economia dell’Unione europea, è stata particolarmente dura per i membri già deboli del blocco. Tuttavia, i paesi forti del nord non hanno voglia di aiutare – le discussioni sul budget si sono trascinate per quattro giorni fra litigi e polemiche acute. Per quanto alla fine sia stato adottato il bilancio, inclusi circa 750 miliardi fra prestiti ed aiuti, molti non sono rimasti soddisfatti. La montagna ha partorito un topolino, è stato detto.
Questo perché i paesi ricchi del nord, gli stessi che hanno approfittato della moneta unica e delle regole comunitarie per operare come paradisi fiscali (Olanda e Lussemburgo) oggi non sono propensi a condividere i debiti in comune, gli osservatori critici lo ha capito ma i media filoeuropeisti fanno credere che questo sia stato un “trionfo”.
Questo perché i paesi ricchi del nord, gli stessi che hanno approfittato della moneta unica e delle regole comunitarie per operare come paradisi fiscali (Olanda e Lussemburgo) oggi non sono propensi a condividere i debiti in comune, gli osservatori critici lo ha capito ma i media filoeuropeisti fanno credere che questo sia stato un “trionfo”.
29 febbraio 2020
NATO e UE si schierano con il turco Erdogan patrocinatore dei terroristi
Come si è visto nella riunione della NATO presieduta dal segretario generale Stoltenberg, la NATO ha scelto di schierarsi a difesa del turco Erdogan e dei gruppi terroristi Al Nusra, ISIS, Tharir al-Sham, armati, riforniti e sostenuti dall’esercito di Ankara.
Abbandonati quindi al loro destino i combattenti curdi, che in un primo tempo erano stati sponsorizzati dagli USA, dalla NATO e dagli Stati occidentali, secondo la consuetudine statunitense dell'”usa e getta” quando non ti servono più.
Adesso la NATO pensa di utilizzare i turchi ed i loro gruppi terroristi favoriti per abbattere il regime di Bashar al-Assad in Siria e per contrastare la Russia che sostiene quel paese.
Abbandonati quindi al loro destino i combattenti curdi, che in un primo tempo erano stati sponsorizzati dagli USA, dalla NATO e dagli Stati occidentali, secondo la consuetudine statunitense dell'”usa e getta” quando non ti servono più.
Adesso la NATO pensa di utilizzare i turchi ed i loro gruppi terroristi favoriti per abbattere il regime di Bashar al-Assad in Siria e per contrastare la Russia che sostiene quel paese.
15 febbraio 2020
Bergoglio, l’immigrazione e Freud...
Papa Francesco, a conferma della posizione a favore dell’accoglienza degli immigrati senza sé e senza ma, concludendo in San Pietro la sua catechesi nell’udienza generale, il 7 gennaio scorso [2]
«Chiediamo oggi al Signore di aiutarci a vivere ogni prova sostenuti dall’energia della fede; e ad essere sensibili ai tanti naufraghi della storia che approdano esausti sulle nostre coste, perché anche noi sappiamo accoglierli con quell’amore fraterno che viene dall’incontro con Gesù. È questo che salva dal gelo dell’indifferenza e della disumanità».
Bergoglio non fa qui che riproporci come prescrittivi gli obblighi morali che discendono dalla fede in Cristo, fondati sulla pietas — il credente deve non solo amare con affetto filiale Dio, ma anche ogni essere umano in quanto sua prediletta creatura —, e sulla caritas; dove caritas sta per il radicale superamento dell’amor proprio in quanto esso solo consente l’identificazione verticale con Cristo.
3 gennaio 2020
Africa e Europa: Le Condizioni Economiche Della Pace
Le conseguenze sociali di tutto ciò sono devastanti. Nell’Africa subsahariana, la cui popolazione supera il miliardo ed è composta per il 60% da bambini e giovani di età compresa tra 0 e 24 anni. Circa i due terzi degli abitanti vivono in povertà e, tra questi, circa il 40% – cioè 400 milioni – in condizioni di povertà estrema7. La «crisi dei migranti» è in realtà la crisi della diseguaglianza, figlia del sistema di brigantaggio internazionale più raffinato mai congeniato.
Mohamed Konarè, nella sua ultima intervista su MePiù che ho avuto il privilegio di ascoltare in anteprima, ha descritto le sorti della sua gente con una immagine particolarmente vivida. “L’Africa e i popoli che la abitano, vivono oggi nel più grande Lager a cielo aperto che la storia abbia mai conosciuto”. Tutte le principali potenze economiche della Terra, Francia, Inghilterra, USA, Cina, India guardano all’Africa come un semplice deposito di materie prime da depredare. Nessuna di queste potenze è interessata alle sorti del miliardo di persone che vive in quelle terre.
Mohamed Konarè, nella sua ultima intervista su MePiù che ho avuto il privilegio di ascoltare in anteprima, ha descritto le sorti della sua gente con una immagine particolarmente vivida. “L’Africa e i popoli che la abitano, vivono oggi nel più grande Lager a cielo aperto che la storia abbia mai conosciuto”. Tutte le principali potenze economiche della Terra, Francia, Inghilterra, USA, Cina, India guardano all’Africa come un semplice deposito di materie prime da depredare. Nessuna di queste potenze è interessata alle sorti del miliardo di persone che vive in quelle terre.
6 luglio 2019
Nulla Nova, Mala Nova
Sull’Huffingtonpost del 3 luglio 2019 una certa F. Bustreo scrive un articolo dall’immaginifico titolo Uomini che odiano le donne e donne che vincono l’odio; tralasciando il riferimento ad uno scadente romanzetto svedese, (che però può illuminarci sul retroterra culturale dell’autrice) secondo la blogger ci sarebbero state, in questa settimana, due buone notizie a cui dedicare una riflessione: la prima è che due donne siano state elette ai vertici di due istituzioni europee, U. Van Der Leyen alla guida della Commissione europea e C. Lagarde a capo della BCE, la seconda è la liberazione della Rakete.
Io non riesco, con tutta la buona volontà e questo potrebbe essere un mio limite intellettuale, davvero a capire due cose: primo perché, a parere di tale eminente giornalista, queste dovrebbero essere due buone notizie, secondo perché, od in quale modo, le donne sopra citate vincerebbero l’odio degli uomini.
Io non riesco, con tutta la buona volontà e questo potrebbe essere un mio limite intellettuale, davvero a capire due cose: primo perché, a parere di tale eminente giornalista, queste dovrebbero essere due buone notizie, secondo perché, od in quale modo, le donne sopra citate vincerebbero l’odio degli uomini.
26 ottobre 2018
L’assalto al nuovo colosso: la minaccia di Trump di chiudere il confine tra Stati Uniti e Messico
Giovedì 18 ottobre alle 4:25, il Presidente Trump è andato, come al solito, su Twitter con una minaccia di chiudere il confine tra Stati Uniti e Messico. I tweet ripetevano le stesse parole: assalto, massacro, criminali, droghe. La maggior parre di questi erano in lettere maiuscole, naturalmente.
Trump ha dichiarato che “avrebbe chiamato le forze armate degli Stati Uniti” per chiudere il confine. C’è, però, un trucco: la Posse Comitatus Act* limita la partecipazione delle forze armate alle attività di difesa nazionale. Anche se le truppe militari possono fornire sostegno agli agenti di confine in termini di logistica e di sorveglianza, viene loro proibito di impegnarsi in compiti di applicazione della legge al di fuori delle basi militari negli Stati Uniti.
Trump ha dichiarato che “avrebbe chiamato le forze armate degli Stati Uniti” per chiudere il confine. C’è, però, un trucco: la Posse Comitatus Act* limita la partecipazione delle forze armate alle attività di difesa nazionale. Anche se le truppe militari possono fornire sostegno agli agenti di confine in termini di logistica e di sorveglianza, viene loro proibito di impegnarsi in compiti di applicazione della legge al di fuori delle basi militari negli Stati Uniti.
6 settembre 2018
Tijuana, il mondo perduto nascosto dal muro
Di Alessandro Di Battista
“Il primo ad avermi deportato è stato Obama. Poi anche Trump due mesi fa. Ora aspetto il momento giusto per saltare un’altra volta. Dall’altra parte ho il mio lavoro e la mia famiglia, non mi importa nulla del muro”.
È quel che mi ha detto un uomo in un hotel per migranti a Mexicali, la capitale dello Stato messicano della Bassa California. A Mexicali siamo arrivati con un micro-bus da Tijuana. La strada è abbastanza buona anche se c’è una parte che viene considerata la più pericolosa del Messico. È il tratto che attraversa la Sierra de Juarez, 20 km di tornanti costeggiati da enormi massi.
A Mexicali la temperatura è insopportabile. Fino agli anni 80, a poche miglia dal centro, iniziava la Laguna Salada, un enorme bacino di acqua salmastra alimentato da qualche rivo perduto del fiume Colorado o dalle alte maree provenienti dal Golfo di California. Oggi la laguna è completamente secca. I messicani accusano i nordamericani di utilizzare tutta l’acqua del Colorado per irrigare i campi di barbabietole dell’Imperial Valley, la valle che inizia al di là del muro, e per dare corrente alle insegne e alle slot-machine di Las Vegas.
30 agosto 2018
Immigrazione e Nazionalizzazione
Di seguito due interventi dalla pagina Facebook di Alessandro di Battista
«Non ti piace il 5 stelle? Legittimo, ma esattamente cosa non ti piace dell’idea di tornare ad essere proprietari delle nostre autostrade? Cosa c’è di sbagliato nel togliere le concessioni a chi si è arricchito in modo vergognoso a discapito delle tasche e spesso anche della vita di quei cittadini che con le loro tasse hanno permesso la costruzione della rete stradale?
Ci ho pensato molto e ho capito che quel che non ti piace è che a proporre la nazionalizzazione delle autostrade sia stato proprio il MoVimento 5 stelle. Questa è la ragione della tua avvelenata frustrazione. Avresti voluto che questa posizione l’avesse assunta il partito erede di Berlinguer, ma quel partito non esiste più e Berlinguer si sta rivoltando nella tomba. E allora tu che fai? Al posto di prenderne atto e di sostenere quello che in cuor tuo hai sempre sostenuto, diventi esperto di titoli azionari, di perdita in borsa per Atlantia, quando la sola cosa che dovrebbe allarmarti è la perdita della tua onestà intellettuale. Sei diventato come un Brunetta qualsiasi anche se citi Gramsci.
Ci ho pensato molto e ho capito che quel che non ti piace è che a proporre la nazionalizzazione delle autostrade sia stato proprio il MoVimento 5 stelle. Questa è la ragione della tua avvelenata frustrazione. Avresti voluto che questa posizione l’avesse assunta il partito erede di Berlinguer, ma quel partito non esiste più e Berlinguer si sta rivoltando nella tomba. E allora tu che fai? Al posto di prenderne atto e di sostenere quello che in cuor tuo hai sempre sostenuto, diventi esperto di titoli azionari, di perdita in borsa per Atlantia, quando la sola cosa che dovrebbe allarmarti è la perdita della tua onestà intellettuale. Sei diventato come un Brunetta qualsiasi anche se citi Gramsci.
25 giugno 2018
La decomposizione dell'U€
L'Unione europea si decompone. Molto chiaramente, il problema dei "migranti" ha giocato il ruolo di detonatore. A questa questione si sommano gli errori politici, un discorso con pretesa morale che si rivela fondamentalmente moralista e un'enorme ipocrisia.
Ne è prova il caso dell'Acquarius, questa nave noleggiata dall'ONG SOS-Méditerranée. Ma, in sostanza, questo problema ha solo riflesso le contraddizioni interne che si sono sviluppate in seno all'UE. In un certo senso, è probabile che pochi leader "credano" ancora in una UE federale.
Questa scomposizione potrebbe portare a varie soluzioni, e anche se il nome "Unione europea" dovesse sopravvivere, è chiaro che non sarebbe più l'UE come era stata immaginata e messa in pratica dopo il voto del famoso "Atto unico" del 1986. Stiamo assistendo al crollo di oltre trent'anni di "costruzione europea".
Questa scomposizione potrebbe portare a varie soluzioni, e anche se il nome "Unione europea" dovesse sopravvivere, è chiaro che non sarebbe più l'UE come era stata immaginata e messa in pratica dopo il voto del famoso "Atto unico" del 1986. Stiamo assistendo al crollo di oltre trent'anni di "costruzione europea".
23 giugno 2018
L'Unione €uropea usa le milizie arabe accusate di genocidio per bloccare i migranti in Europa
Alla fine di maggio, 15 persone sono state uccise a colpi di arma da fuoco quando hanno cercato di fuggire dai rapitori in Libia. Medici senza frontiere ha dichiarato che erano originarie dell'Eritrea, dell'Etiopia e della Somalia. Questi migranti erano per qualche ragione intrappolati nelle mani dei trafficanti e non avevano altra scelta che sfuggire ai loro rapitori. I trafficanti li hanno uccisi. Non sapremo mai la vera storia, ma sicuramente temevano di essere venduti come schiavi per pagare i loro debiti, non era la prima volta che accadeva.
Questi sfortunati hanno raggiunto il loro fatale destino attraverso il Sudan. Tre mila chilometri separano il Mediterraneo dal confine eritreo. Da lì devi solo attraversare il Sudan per arrivare in Libia. Un territorio in cui lo Stato difficilmente esiste da quando il regime di Gheddafi è stato distrutto. È uno dei motivi per cui questo corridoio è diventato uno dei più attivi sulla strada per l'Europa dai giovani del Corno d'Africa. Ora le autorità dell'Unione europea stanno chiudendo il corridoio alleandosi con il diavolo. E chi è se non la milizia araba conosciuta come Janjawid*?
Questi sfortunati hanno raggiunto il loro fatale destino attraverso il Sudan. Tre mila chilometri separano il Mediterraneo dal confine eritreo. Da lì devi solo attraversare il Sudan per arrivare in Libia. Un territorio in cui lo Stato difficilmente esiste da quando il regime di Gheddafi è stato distrutto. È uno dei motivi per cui questo corridoio è diventato uno dei più attivi sulla strada per l'Europa dai giovani del Corno d'Africa. Ora le autorità dell'Unione europea stanno chiudendo il corridoio alleandosi con il diavolo. E chi è se non la milizia araba conosciuta come Janjawid*?
15 giugno 2018
L'era dell'Aquarius
È già evidente come la vicenda dell’Aquarius, la nave attrezzata con 629 migranti soccorsi in mare e in attesa di un approdo certo, rappresenti il primo episodio di una nuova importante fase politica in materia di gestione dei flussi migratori. Il caso Aquarius sta spingendo tutti a posizionarsi e a dipingere lo scenario con toni molto forti, accuse durissime, appelli perentori su fronti opposti.
Per parte mia so che dietro al caso Aquarius ci sono sì quelle 629 vite in viaggio e in ansia, ma c’è anche una questione enorme, complessa, di fronte alla quale non ci sono soluzioni semplici. Non si mettono le brache al mondo, neanche in questa materia. Però si possono costruire punti di riferimento molto laici e ridurre i decibel delle grida, guardando avanti e calcolando il tempo che abbiamo per fare qualcosa.
Per parte mia so che dietro al caso Aquarius ci sono sì quelle 629 vite in viaggio e in ansia, ma c’è anche una questione enorme, complessa, di fronte alla quale non ci sono soluzioni semplici. Non si mettono le brache al mondo, neanche in questa materia. Però si possono costruire punti di riferimento molto laici e ridurre i decibel delle grida, guardando avanti e calcolando il tempo che abbiamo per fare qualcosa.
13 giugno 2018
Che cosa ci fa un alto prelato vaticano al gruppo Bilderberg?
Il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, parteciperà alla conferenza di quest’anno del gruppo Bilderberg, che si terrà a Torino, in Italia, da oggi a domenica (si è conclusa domenica 10 giugno, ndt), secondo quanto riporta la lista degli ospiti ufficiali, 131 partecipanti.
La presenza di Parolin segna la prima volta che un funzionario Vaticano di alto rango prende parte alla conferenza e potrebbe avere qualcosa a che fare con la “cultura dell’incontro” incoraggiata da Papa Francesco.
Il Papa ha sottolineato il 6 maggio, quando ha ricevuto il Premio Carlo Magno, che “è urgente per noi oggi coinvolgere tutti gli attori sociali nel promuovere «una cultura che privilegi il dialogo come forma di incontro», portando avanti «la ricerca di consenso e di accordi, senza però separarla dalla preoccupazione per una società giusta, capace di memoria e senza esclusioni»“.
Carlo Freccero: "I migranti non sono il nuovo proletariato. Così la sinistra del politicamente corretto si estingue"
Ho scritto sul manifesto del 5 giugno, che con l’adesione acritica alla terza via del neoliberismo la sinistra è diventata non l’antagonista del neocolonialismo globalista, ma addirittura, la sua maggiore fautrice. Aggiungendo che, in quanto sinistra, non può palesare le sue intenzioni. Un’esponente della destra come Trump può bombardare in nome della superiorità militare americana al grido “America First”. Una neocon liberal come Hillary Clinton o un buonista come Obama, devono trincerarsi invece dietro lo schermo dell’esportazione della democrazia.
La sinistra del politicamente corretto si estingue perché non riesce più ad elaborare un pensiero critico. In questi anni ha creduto alla favola dei dittatori cattivi e, come unico rimedio, ha proposto l’accoglienza dei profughi, vittime non dalla guerra, ma dei loro stessi governanti. Ha fatto propria l’equazione fascismo = comunismo. Si è schierata sempre dalla parte sbagliata. Questo perché la terza via non è che l’espressione del pensiero unico per cui tutto il resto è totalitarismo.
9 giugno 2018
Migranti, i morti viventi destinati a morire mille altre volte
Guernica 2015, Yovcho Savov |
Un'America Latina impoverita dai governi neoliberisti succeduti alle dittature, formati da una moltitudine di corrotti e saccheggiatori, che hanno creato bande dedite al narcotraffico e alla tratta delle persone, che agiscono dal cuore stesso dello Stato, rendendo questo viaggio la peggiore tortura per chi riesce a sopravvivere nel cammino verso gli Stati Uniti.
19 maggio 2018
"Le analogie tra l'Europa di oggi e la Germania nazista sono molto forti"
Franco Berardi, Bifo, è professore di filosofia all'Università di Bologna. Inoltre, è autore di articoli, sceneggiature per documentari e libri come l'ultimo, Fenomenología del
fin (Ed. Caja Negra). Ma soprattutto, Bifo è uno dei pilastri di quegli anni 70 italiani dell'autonomia operaia, dell'insurrezione attraverso la fondazione di Radio Alice e del pensiero critico europeo contro il neoliberismo che viviamo. Berardi sbarcò a Madrid al Museo Reina Sofía per partecipare a Sovversione o barbarie. La fine del mondo come la conosciamo, un dibattito sulla Rete, emozioni, nuove mascolinità. Ha anche presentato il suo ultimo lavoro come sceneggiatore nel documentario diretto da Andrea Groppiero Comunismo Futuro, di fronte ad una platea piena e attenta per due giorni consecutivi. In una delle pause ha parlato con La Marea.
Sarebbe strano non iniziare questa intervista senza chiederle il suo punto di vista sulla situazione post-elettorale in Italia.
25 gennaio 2018
Stato di Polizia Globale
Lo stato di polizia globale fa riferimento a tre dimensioni intrinseche.
Innanzitutto, si riferisce all'esistenza di sistemi sempre più diffusi di controllo sociale di massa, di repressione e guerra promossi da gruppi dominanti per contenere la reale o potenziale ribellione della classe operaia globale e dell'umanità superflua.
Innanzitutto, si riferisce all'esistenza di sistemi sempre più diffusi di controllo sociale di massa, di repressione e guerra promossi da gruppi dominanti per contenere la reale o potenziale ribellione della classe operaia globale e dell'umanità superflua.
In secondo luogo, si riferisce alla crescente dipendenza dell'economia globale dallo sviluppo e dalla diffusione di questi sistemi di guerra, controllo sociale e repressione semplicemente come un mezzo per trarre profitto e continuare ad accumulare capitale di fronte alla stagnazione - ciò che chiamo l'accumulazione militarizzata, o l'accumulazione per repressione.
Labels:
11 Settembre,
Bitcoin,
Brexit,
Capitalismo,
Controllo globale,
Economia,
Fascismo,
Globalizzazione,
Guerra,
Immigrazione,
Neoliberismo,
Nwo,
Privatizzazione,
Razzismo,
Terrorismo,
Usa
5 dicembre 2017
Stati Uniti Genocidi
Un tavolo era apparecchiato per due, era un tavolo per fare pubblicità, un tavolo una foto di un tacchino enorme, due piatti eleganti e una bandierina americana che spuntava fuori.
“Festa del Ringraziamento al Café Royal di Angkor”, si leggeva su un volantino. E: “23 novembre, unitevi a noi per il tradizionale banchetto del Ringraziamento”.
Questo era in uno degli alberghi internazionali a Siem Reap, una città cambogiana vicino ai tesori architettonici di Angkor Wat e all’antica capitale Khmer, Angkor Thom.
Lo stesso giorno ho letto una mail inviatami dagli Stati Uniti dai miei amici Americani Nativi, dove c’era un link a un saggio pubblicato da MPN News, che si chiama: “Guida al Giorno del Ringraziamento: come festeggiare una storia indecente”. Cominciava con una sintesi:
28 novembre 2017
Il diritto internazionale di fronte alla banalità dei crimini contro i migranti
Mauro Biani, Italia, 2014 |
e Itamar Mann Ιθαμαρ Μαν איתמר מן إيتامار مان
Il 26 Ottobre Agnes Callamard, Relatrice Speciale sulle Esecuzioni extragiudiziali, sommarie ed arbitrarie dell'ONU ha presentato un nuovo importante rapporto* alla Assemblea Generale dell'ONU. Il rapporto è su "Unlawful Death of Refugees and Migrants" -" Morte illegale di rifugiati e migranti" - una materia non comune per questa relatrice che, negli ultimi anni, si era concentrata quasi esclusivamente su antiterrorismo e, in particolare, sulle morti per attacchi di droni.
Come spiega nella sua relazione si tratta di "un crimine internazionale la cui banalità agli occhi di così tanta gente rende la sua tragedia particolarmente grave e inquietante". Il contenuto del rapporto è piuttosto drammatico e riteniamo che sia un documento davvero storico, almeno per quanto riguarda le relazioni emanate da organismi delle Nazioni Unite.
Iscriviti a:
Post (Atom)