“Il coraggio di ciò che si sa”. Il secondo governo Conte e la sinistra [1] Friedrich Nietzsche diceva che bisogna avere “il coraggio di ciò che si sa”.[2] 1. QUELLO CHE SAPPIAMO
Proviamo a mettere assieme quello che sappiamo sulla traiettoria economica dell’Italia negli ultimi decenni, su quanto è accaduto dall’introduzione dell’euro, prima e dopo la crisi e su quanto è accaduto dopo il 4 marzo 2018. Ci aiuterà a capire cosa fare.
Su iniziativa delle scrittrici Leila Slimani e Sonia Terrab, più di 490 persone hanno firmato un manifesto per denunciare le "leggi liberticide" del codice penale e lanciare un "dibattito nazionale sulle libertà individuali", tre settimane dopo l'arresto della giornalista Hajar Raissouni per "aborto" e "rapporti sessuali fuori dal matrimonio". Noi, cittadini e cittadine marocchini, dichiariamo di essere fuorilegge. Stiamo violando leggi ingiuste, obsolete che non hanno più alcuna ragione di esistere.
I banchieri centrali hanno esaurito le munizioni. Mark Carney, il capo della Banca d'Inghilterra in procinto di ritirarsi, lo ha ammesso in un discorso all'incontro annuale dei banchieri centrali a Jackson Hole, Wyo, ad agosto. "A lungo termine", ha detto, "dobbiamo cambiare il gioco". Lo stesso argomento è stato sottolineato da Philipp Hildebrand, ex capo della Banca nazionale svizzera, in una recente intervista con Bloomberg. "Davvero, ci sono poche munizioni rimaste", ha detto. "È improbabile che più o meno la stessa cosa in termini di politica monetaria sia una risposta adeguata se entriamo in una recessione o in una forte recessione".
"Più o meno lo stesso" significa ridurre ulteriormente i tassi di interesse, lo strumento azionario delle banche centrali per mantenere il loro tasso di inflazione mirato in una fase di recessione. Si presume che i tassi di interesse basati sull'affare stimolino l'economia incoraggiando i mutuatari a prendere in prestito (poiché i tassi sono così bassi) e i risparmiatori a spendere (poiché non fanno alcun interesse sui loro depositi e potrebbero dover pagare per conservarli).
Cercano di scrutare nella breve dichiarazione di Mike Pompeo come gli auruspici nelle viscere degli animali sacrificati.
E, conseguentemente, segnalano merda.
1) prima cacca:lasciano intendere che gli Houti siano poco più che una milizia filo iraniana e sciita.
FALSO: sono una tribù che vive da almeno un secolo alla frontiera Saudita. Hanno un credo religioso a metà strada tra i sunniti e gli sciiti.
Si sono ribellati periodicamente fino a che furono sottomessi da Salah, il Presidente che gli USA vollero cacciare dopo un trentennio di regno, in nome della democrazia.
Accettò, gravemente ferito, di farsi curare negli USA lasciando però la presidenza al suo vice e le FFAA al cognato.
La notizia è trapelata giovedì 19 settembre 2019: Zine El Abidine Ben Ali è morto all'età di 83 anni.
Finalmente. Non è durato così a lungo come il suo luogotenente e successore Essebsi, ma ha retto comunque bene, nonostante i ripetuti tumori che lo avevano divorato per oltre 20 anni. In giorni come questi, il miscredente che sono spera che esista davvero, questo inferno di cui tutti i credenti ci minacciano. In assenza di giustizia umana, vorremmo vedere la giustizia divina. Zaba, un altro bastardo morto nel suo letto, tra lenzuola di seta, impunemente, quando sarebbe dovuto morire nel carcere di Mornaguia o altrove in questo mini-gulag tunisino dove languono 30.000 cittadini, un terzo dei quali per aver fumato una canna. Se così non è stato, è perché ancora una volta grazie alla diligenza dei suoi scagnozzi che, sapientemente consigliati da un'ambasciata yankee ancora in allerta, hanno messo lui e il suo entourage su un aereo la mattina del 14 gennaio 2011. Questa era solo la ripetizione di uno scenario collaudato, già applicato nel febbraio 1986, quando, contemporaneamente, i coniugi Marcos e Duvalier lasciarono i paesi che tenevano sotto il loro controllo, rispettivamente le Filippine e Haiti.
Nella vita comune, l’utilizzo del denaro contante è una delle cose più normali che esista. La possibilità di utilizzare denaro contante, per compensare transazioni commerciali, costituisce elemento di libertà di ogni essere umano, oltre che motore di sviluppo alla crescita economica e al benessere collettivo.
Quotidianamente, avvengono milioni e milioni di transazioni che hanno come contropartita l’utilizzo del denaro contate, senza il quale, con ogni probabilità, parte di queste non avverrebbero mai, o avverrebbero in maniera sensibilmente ridotta. L’utilizzo del denaro contante è semplice, è pratico, è efficace, è veloce e non è costoso.
I risultati delle elezioni israeliane di martedì hanno confermato ciò che molti di noi conoscono da tempo. Lo Stato ebraico è una palude di destra ultra-nazionalista. Israele è più bellicoso che mai. Non c'è un solo partito ebraico israeliano di sinistra. Il Partito Democratico è guidato e controllato da un criminale di guerra. Ciò che resta del partito laburista israeliano ha ben poco a che fare con la pace, l'armonia e la riconciliazione. In realtà, questo partito è guidato anche da una persona ricercata per crimini di guerra. Di Gilad Atzmon The Only Jewish Ghetto in the Middle East
La ricerca scientifica nelle università e nei laboratori di istituti pubblici e privati italiani? Sempre più finalizzata allo sviluppo di armi e tecnologie belliche e con il generoso contributo delle forze armate degli Stati Uniti d’America. E’ quanto emerge dall’analisi del data base relativo alle spese effettuate dal governo di Washington, consultabile liberamente in rete (vedi https://gov.data2www.com). La sistematizzazione dei dati, non certo facile per l’enorme mole degli indicatori e delle informazioni contenute, ha permesso di documentare come a partire dal 2010 ad oggi il Dipartimento della Difesa USA, congiuntamente a US Army, US Air Force e US Navy abbia sovvenzionato con oltre 15 milioni di dollari programmi, sperimentazioni, conferenze, workshop e scambi internazionali delle università e dei più noti centri di ricerca nazionali.
I materiali "rivelano dettagli sconosciuti della politica militare mondiale alla vigilia della guerra", afferma il Ministero della Difesa russo.
Il ministero della Difesa russo ha aperto una sezione multimediale sul suo sito web con documenti declassificati "unici" che hanno fatto luce sul periodo prima della seconda guerra mondiale e sull'inizio del conflitto. Il dipartimento militare spiega in un comunicato che i materiali "rivelanodettagli sconosciutidella politica militare mondialealla vigilia della guerra" e offrono "un'idea di come e perché determinate decisioni siano state prese in una situazione politica e militare così difficili".
La manovra scissionista di Renzi è a modo suo brillante. Se avesse operato la sua scissione (matura da tempo) in un partito in campagna elettorale gli avrebbero imputato la sconfitta. Invece premendo per la formazione di un governo è ora nelle condizioni di: 1) far valere all’interno dell’attuale governo il piazzamento sovradimensionato del proprio entourage (frutto delle liste elettorali da lui composte a suo tempo); 2) far muovere i primi passi al nuovo soggetto politico nell’atmosfera protetta di una posizione di governo. Questo per dire che non è che nella politica italiana manchino i talenti. Il problema è però che l’ambiente in cui avviene la selezione naturale di questi talenti è una sorta di distopia machiavellica, in cui l’unica cosa che conta (e che sembra contare all’esterno) è la conquista di una fetta di potere a scapito di un avversario ad hoc. Ed è perciò che i talenti che si impongono per selezione naturale sono inevitabilmente, nel migliore dei casi, non degli statisti ma degli astuti imbecilli.
Il consumismo, nato nel Dopoguerra e diventato successivamente sempre più parte integrante della nostra vita, fino a raggiungere il proprio acme nel corso dei primi decenni del nuovo secolo, nel corso dei quali lo shopping compulsivo e l’obsolescenza programmata risultano essere pratiche sempre più comuni, ha radicalmente cambiato il rapporto dell’uomo con gli oggetti di cui si circonda. Se fino agli anni 80 del secolo scorso si tentava di riparare la maggior parte degli oggetti di uso comune quando si rompevano o cessavano di funzionare, nei 40 anni seguenti questa pratica è diventata sempre meno diffusa, sostituita dall’abitudine dell’usa e getta anche in riferimento a beni abitualmente considerati durevoli.... Sono scomparse nel nulla migliaia di attività commerciali che operavano in un settore come quello delle piccole riparazioni ormai praticamente azzerato. Riparatori di elettrodomestici, calzolai, sartorie, orologiai, materassai, arrotini e molte altre professioni sono in breve tempo diventati anacronistici come dinosauri del Pleistocene.
"Ah-chaab yourid isqât al-nizâm": il popolo vuole/richiede/ha bisogno della caduta del regime. Questo slogan, nato durante un conflitto tra tifosi di calcio a poche settimane prima della rottura della rivoluzione tunisina del 17 dicembre 2010, è diventato negli anni, lo slogan più diffuso nel mondo arabo, utilizzato in tutti i modi - la Fratellanza musulmana giordana che sostituisce isqât con islah, la riforma, le läicard libanesi aggiungendo your'ifi (confessionale) -, compresi quelli commerciali e pubblicitari. Kaïs Saïed, invece, ha preso solo le prime due parole - il popolo vuole - come slogan della campagna elettorale che lo ha visto arrivare alla testa del primo turno, davanti a Nabil Karoui, lasciando così al popolo stesso il compito di dire nel dettaglio ciò che vuole. Una strategia intelligente e vincente.
Tlaxcala La sorpresa causata dai risultati del primo turno delle elezioni presidenziali tunisine del 15 settembre è stata tutt'altro che divina. I modernisti dei bei quartieri non hanno avuto alcun problema a denunciare Saïed come "salafita", gli islamisti non hanno avuto alcun problema a far credere di sostenere Saïed (cosa che l'interessato ha fermamente negato), avendo scelto lo sceicco Mourou come candidato ufficiale con le sole istruzioni di perdere, questo primo turno è pieno di lezioni:
La stampa corporativa ci informa delle 18 accuse che il governo USA presenterà contro Julian Assange (1). Senza scandalo. Né condanna della "violazione della libertà di stampa" che suppone la persecuzione e la caccia del giornalista che ha informato il mondo dei crimini dell'esercito USA.Ma sì è un "atto di persecuzione nei confronti del giornalismo" che, a L'Avana, la polizia interroghi –non arresti né imprigioni- una giornalista pagata dal governo USA (2).
Cosa direbbero i media se il governo cubano inviasse la sua polizia ad occupare l'ambasciata USA a L'Avana? Poiché quando il governo USA, violando la Convenzione di Vienna, occupa quella del Venezuela a Washington, non c'è nessuno scandalo (3).
Si è svolta a Modena, il 14 Settembre, presso il Circolo La Terra dei Padri, una conferenza sul tema, “Come è possibile essere sovrani sotto la NATO”. A tale conferenza hanno partecipato, in qualità di relatori, il giornalista e scrittore Giulietto Chiesa, il giornalista e attivista siriano Ouday Ramadan, il presidente della associazione Identità Europea Adolfo Morganti. Il moderatore, Luciano Lago ha introdotto il tema e presentato gli ospiti, ricordando che, nell’anno in corso, ricorre il ventesimo anniversario della operazione militare della NATO che fu fatta contro la ex Jugoslavia nel 1999, una aggressione militare da parte della NATO contro uno stato sovrano che produsse alcune migliaia di morti, enormi distruzioni in quel paese e che avvenne sulla base di una campagna mediatica di menzogne, quali presunte stragi, che si rivelarono poi falsificazioni utilizzate come pretesto per l’intervento.
Lo scandalo dei report truccati: neanche questo basterà a togliergli le concessioni?
«Nazionalizzare le autostrade», scrivemmo a caldo lo scorso anno subito dopo la tragedia (ed il crimine) di Genova. In quei giorni diversi esponenti dell'allora governo gialloverde, con Di Maio in testa, dicevano di voler intanto togliere le concessioni ad Autostrade per l'Italia (Aspi), ovvero ai Benetton.
Poi le cose andarono in maniera ben diversa. Non solo il Pd prese le difese della società autostradale, non solo la grande stampa sistemica tuonò per settimane sulla minaccia delle penali da pagare, ma fu la Lega - in ambito governativo - a stoppare ogni iniziativa di revoca delle concessioni.
Gli argomenti di quella campagna pro-Benetton furono i soliti di sempre. Quando si toccan lorsignori il garantismo dei loro amici è sempre commovente. Mica vorrete affamare i Benetton per un solo incidente, mica è stata colpa loro! E soprattutto, mica vorrete tornare allo "statalismo", viva il privato e la sua mitica efficienza!
L'ex contractor della NSA ha indicato che i governi, con l'aiuto delle società sul web, stanno creando un registro permanente della vita quotidiana di tutte le persone nel mondo. Edward Snowden, ex contractor della NSA e della CIA, che 6 anni fa ha denunciato la pratica illegale di spionaggio informatico di massa di queste agenzie statunitensi ai propri cittadini, ha avvertito in una nuova intervista con The Guardian che lo sviluppo dell'intelligenza artificiale (AI) ) e l'accumulo di dati personali sulla rete rappresenta una minaccia significativa nel prossimo futuro. "Il pericolo più grande deve ancora venire, con il perfezionamento delle capacità di intelligenza artificiale (AI), come il riconoscimento facciale", ha spiegato.
Finalmente Mario Draghi è costretto ad ammettere che “la politica monetaria da sola è insufficiente per far ripartire l’inflazione e la crescita dell’Eurozona” e per la prima volta dichiara che “la politica fiscale dovrebbe diventare lo strumento principale per aumentare domanda” e avere “un ruolo molto più attivo”. In pratica Draghi ammette che le politiche monetarie adottate negli ultimi anni dalla BCE sono state fallimentari perchè non hanno prodotto gli effetti sperati nell’economia reale. Ma ammette anche che solo gli Stati possono raggiungere l’obiettivo di stimolare la domande interna attraverso le loro politiche fiscali. Infatti il Quantitative Easing QE e i prestiti al sistema bancario TLTRO non hanno prodotto effetti positivi nell’economia reale, ma sono solo serviti “per far fronte a tutte le nostre emergenze”, nel senso di salvare le banche e sostenere l’economia finanziaria.
La Svezia è stata a lungo considerata una pioniera nell'abolizione del contante.Secondo un recente studio del Consiglio commerciale svedese, i contanti non avranno più un ruolo nelle transazioni di pagamento giornaliere già dal 2023. Le banche private svedesi avranno così terminato una campagna a lungo termine che annuncia una nuova era che potrebbe di fatto sigillare la fine del monopolio monetario dello Stato e quindi apre loro prospettive di reddito finora insospettate.Tuttavia, i rischi e gli effetti collaterali di questo sviluppo sono enormi e l'unico vantaggio possibile per il cliente finale è e rimane la "comodità". Di Jens Berger Schweden und die Abschaffung des Bargelds
Quando si tratta del trionfo dei sistemi di pagamento senza contanti, la Svezia viene spesso presentata come pioniera.In Svezia, puoi già pagare un parchimetro e servizi igienici pubblici tramite l'applicazione sul tuo smartphone e persino i senzatetto, secondo i resoconti dei media, hanno lettori di carte e terminali per pagamenti senza contanti.Resta da vedere se è vero, ma è cinico in tutto.
Lo scorso 26 agosto è entrato in vigore il secondo pacchetto di sanzioni contro la Russia, studiato in coordinamento con gli Stati Uniti e tanto voluto da Trump. Le sanzioni hanno preso nel mirino le principali banche Russe come: Veb Bank, Sberbank, VTB, RSHB; per lo più colpendo gli investimenti esteri. Alla base di questa nuova ondata delle sanzioni c’è il caso Skripal ex spia russa avvelenata con un agente nervino nel aprile del 2018 insieme alla sua figlia a Salisbury, che ancora oggi resta irrisolto. Non a caso il pacchetto di sanzioni viene introdotto proprio nel momento giusto per il primo ministro Boris Johnson, impegnato nella lotta con l’opposizione per l’uscita dall’UE che cade il prossimo 31 ottobre.
Recentemente, il Tribunale nazionale spagnolo ha accusato me e due compagni del reato di finanziamento al terrorismo. Gli eventi si sono svolti nel 2014 e 2015 quando, in occasione delle brutali invasioni di Gaza da parte dell'esercito israeliano, con terribili conseguenze di morte e distruzione, l'organizzazione politica Red Roja ha deciso di chiedere contributi finanziari per aiutare il popolo palestinese attraverso un conto corrente sul proprio sito web. I fatti sono gli stessi descritti nel documentario "Gaza", che ha ricevuto il premio Goya per il miglior cortometraggio dello scorso gennaio. Lo scorso giugno, il 6° tribunale istruttorio della Corte nazionale ha respinto l'archiviazione del nostro caso e la citazione ordinaria a comparire è stata emessa, presumibilmente per aver trovato "indici sufficienti di criminalità". La sua dichiarazione è arrivata dopo che la nostra difesa ha presentato un documento che accredita la destinazione finale dei fondi: la ricostruzione delle strutture sanitarie distrutte negli attacchi.
Come molti ricorderanno, il NIST (che ha rappresentato la versione ufficiale del governo americano sui crolli del World Trade Center) aveva attribuito il crollo dell’edificio sette al cedimento iniziale della famosa colonna 79. In seguito all’indebolimento dovuto agli incendi - scriveva sempre il NIST - si sarebbe scatenata una progressiva reazione a catena in tutta la struttura portante, che causò il crollo dell’intero grattacielo. Naturalmente, la implausibilità di questa spiegazione era stata chiara fin da subito a tutti coloro che avessero un minimo di buon senso: bastava guardare il crollo, rapido e simmetrico, dell’edificio, per capire che si fosse trattato di una demolizione controllata. Ma oggi arriva una conferma di tipo scientifico su questa ipotesi. Dopo quattro anni di ricerche, utilizzando simulazioni al computer basate su progetti originali dell’edificio sette, il dipartimento di ingegneria civile dell’Università dell’Alaska ha pubblicato un rapporto (ancora in versione provvisoria) nel quale si conclude che il crollo dell’edificio sette non fu dovuto agli incendi, bensì ad un cedimento quasi simultaneo di tutte le colonne portanti del grattacielo.
Il gigantesco progetto di sviluppo infrastrutturale guidato dalla sola Cina rischia di rendere obsoleto ogni sforzo per mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C, avverte un think tank cinese. Esse rappresentano fino a mille miliardi di dollari di investimenti per costruire una lunga rotta commerciale dalla Cina all'Europa. Il progetto faraonico della "nuova rotta della seta", lanciato da Pechino nel 2013, prevede la costruzione di porti, strade, ferrovie, dighe ed oleodotti in decine di paesi partner in tutta l'Eurasia. Il rischio è soprattutto, che generi emissioni di anidride carbonica altrettanto eccessive.
Un articolo dell’autorevole settimanale inglese The Economist passa in rassegna a 360 gradi le molteplici minacce alla libertà di informazione e di parola, che aumentano in tutto il mondo. Se nei paesi non liberi il pericolo viene dai governi che perseguitano i giornalisti indipendenti e i dissidenti, nelle democrazie mature è il culto del politically correct e la difesa sempre più violenta delle minoranze deboli – o presunte tali – che si sta trasformando in una minaccia per chiunque osi esprimere opinioni non allineate. Tra i possibili strumenti per imbavagliare la libertà di parola è citato anche il diffondersi delle leggi contro l’hate speech, fenomeno difficile da valutare oggettivamente, che rischiano di trasformare qualsiasi critica in un reato perseguibile penalmente. Sia negli stati democratici sia in quelli autoritari alzare la voce diventa sempre più difficile Il 22 giugno in Etiopia si è verificato un presunto tentativo di colpo di stato. Il capo del personale dell’esercito è stato ucciso, così come il presidente dell’ Amhara, una delle nove regioni del paese. I cittadini comuni in Etiopia cercavano disperatamente di capire che cosa stesse succedendo. E poi il governo ha sospeso Internet. A mezzanotte, circa il 98% dell’Etiopia era offline.
Nel suo libro Et le monde devèt silencieux, pubblicato da Seuil il 29 agosto, il giornalista Stéphane Foucart discute le azioni dell'industria agroalimentare per evitare, per trent'anni, qualsiasi regolamentazione dei suoi pesticidi cosiddetti "sistemici". Un conto rigoroso e dannoso, mentre la responsabilità di questi prodotti nella distruzione folgorante di insetti non è più da dimostrare. Da trent'anni, gli insetti scompaiono a un ritmo sorprendente. L'attuale disastro è stato quantificato da uno studio pubblicato nell'ottobre 2017 sulla rivista PLoS One, che mostra un calo nelle aree protette tedesche del 76% degli insetti volanti in soli 27 anni.
Con un lungo documento di analisi, le Farc - Ep tornano a essere Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia – Ejercito del Pueblo, e lasciano ai compagni e alle compagne che non condividono la loro scelta l’acronimo Farc (Fuerza Alternativa Revolucionaria del Comun) con il quale si erano trasformate in partito politico scegliendo il simbolo della rosa con la stella al centro, nell’agosto del 2017. Si consuma così una lunga e travagliata scissione che, a partire dal gruppo dirigente, ha progressivamente reso esplicite differenze di merito e di metodo che non hanno trovato composizione. Da una parte, l’ex vicesegretario delle Farc, Ivan Marquez, che ha ripreso le armi insieme a due altri dirigenti storici, Jesus Santrich – recentemente uscito dal carcere - e Hernan Dario Velasquez, nome di battaglia el Paisa. Dall’altro, Rodrigo Londoño, presidente del partito politico Fuerza Alternativa Revolucionaria del Común, che ha respinto il ritorno alle armi per ribadire che la maggioranza degli ex guerriglieri intende mantenere gli impegni presi con gli accordi di pace del 2016. Leggi tutto...
In Palestina, la sovranità alimentare è
intrinsecamente legata alla lotta per l'autodeterminazione.
L'espropriazione della terra palestinese iniziò nel 1948, quando il
78% della Palestina storica divenne Israele. Il restante 22%
- ora chiamato "Territori Palestinesi" - è stato
completamente occupato, o sotto il controllo dell'esercito israeliano
dal 1967. In questi territori, le "zone cuscinetto", il
muro di separazione, gli insediamenti illegali israeliani e le zone
di esclusione militare stanno gradualmente privando la popolazione
indigena di terreni agricoli e risorse idriche.
Ricercatori finanziati in parte da Facebook hanno appena pubblicato i primi risultati conclusivi su un dispositivo in grado di decifrare ciò che una persona vuole dire analizzando le sue onde cerebrali.
L'obiettivo di Facebook, formulato nel 2017, è quello di sviluppare un'interfaccia cervello-macchina in grado di decodificare le parole che una persona vuole pronunciare, alloggiata nella parte del cervello che ospita il centro linguistico. Due anni dopo, la pubblicazione, martedì 30 luglio, su Nature, di uno studio condotto da scienziati dell'Università della California a San Francisco (UCSF), e parzialmente finanziato da Facebook, rivela progressi incoraggianti.... o preoccupanti, a seconda del punto di vista.
In memoria di tutti i bambini vittime della pedofilia
Se esiste una cospirazione sul caso di Jeffrey Epstein, sarebbe proprio quella dell’ appiattimento: tutti i grandi media e gli/le opinion maker del mondo democratico hanno presentato a questo proposito un encefalogramma totalmente piatto. Così come il caso Weinstein aveva smosso cielo e terra, il caso Epstein non smuove proprio niente. Ci si è accontentati di riportare dei fatti supposti, addotti, o stabiliti, e soprattutto di minimizzarne la portata. Nel mondo francofono il primato del nascondere la testa sotto la sabbiae del rifiuto di indagare va senza dubbio a Arnaud Leparmentier, corrispondente del Monde a New York, il cui dialogo on line coi lettori è una ricchissima antologia di perle mediamenzognere e di riduzioni ad minimum (leggi qui). Com’è possibile che il caso Epstein non abbia mobilitato l”infanteria e la cavalleria del giornalismo investigativo, ad eccezione del Miami Herald? Perché quest’assenza di appelli, di hashtags, di #metoo ? L’ipotesi più verosimile si trova sicuramente nelle figure delle vittime e dei carnefici: da una parte delle ragazzine anonime, dall’altra degli uomini potenti come “clienti”. L’implicazione dei servizi segreti – CIA e Mossad innanzitutto – è senza dubbio l’altro fattore di raffreddamento degli ardori. Leggi tutto...