Guardando al passato, è assolutamente bizzarro come il mondo della scienza abbia potuto tacere mentre il mondo si chiudeva e le vite venivano spezzate a miliardi dai governi di tutto il mondo. Il silenzio è stato assordante. Siamo passati da una lettera del 2 marzo 2020 firmata da 800 esperti di salute pubblica associati all'Università di Yale - che metteva in guardia contro quarantene e chiusure - a una strana scomparsa di quasi tutte le voci chiare poche settimane dopo. E così le cose sono rimaste per quasi due anni.
Ai governi è stato permesso di creare una vasta carneficina sulla base di un esperimento nuovo, senza alcun precedente nella storia e senza alcuna letteratura scientifica a sostegno. Persino il piano pandemico dell'Organizzazione Mondiale della Sanità non prevedeva nulla di simile alla chiusura come soluzione a un agente patogeno diffuso. All'epoca era evidente a me e ad altri che il silenzio non era dovuto a un ampio consenso sulle politiche, ma a qualcos'altro.