Molti genitori preoccupati ci scrivono per capire come comportarsi con l’obbligo vaccinale sancito dalla legge 119/2017: con questo articolo vogliamo fare chiarezza su questa norma. L’obbligatorietà vaccinale prevista per 10 vaccini (9 per i nati fino al 2016) comprende la fascia 0-16 anni per quanto riguarda l’aspetto sanzionatorio, ma il ricatto dell’esclusione scolastica si applica solamente per le scuole dell’infanzia, cioè nido e materna.
Infatti dalla scuola primaria in poi, la frequenza scolastica è comunque garantita come si evince in maniera chiara e non interpretabile dalla lettura dell'Art.3 bis della legge 119/2017.
«Al giorno d’oggi, è chiaro al mondo che il coronavirus mutato e
intelligente 2019 è stato prodotto in laboratorio, e più chiaramente,
dal magazzino bellico della guerra biologica appartenente alle potenze
egemoniche del mondo, ed è molto più anti-umano, distruttivo e orribile
delle altre armi anti-umane come quelle nucleari e chimiche come Harp».
Lo ha scritto l’ex presidente iraniano Mahmoud-Ahmadinejad in una
lettera inviata al Segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres,
facendo riferimento progetto HARP (High Altitude Research Project –
Progetto di Ricerca sull’Alta Atmosfera), uno studio dei dipartimenti
della Difesa di Usa e Canada effettuato sull’alta atmosfera mediante una
strumentazione lanciata da un cannone.
Il 28 luglio 2017 entrava in vigore la famigerata Legge Lorenzin sull’obbligo vaccinale. Sia il Movimento 5 stelle che la Lega, prima delle elezioni del 4 marzo, promisero che l’avrebbero cambiata a fondo. Invece… Invece, una volta saliti al governo leghisti e penta stellati, hanno fatto una clamorosa marcia indietro, sostenendo il Disegno di legge n. 770. Il 770 era cofirmato dai capigruppo Stefano Patuanelli (M5S) e Massimiliano Romeo (Lega) e dai membri della Commissione igiene e sanità al Senato Pierpaolo Sileri (M5S), Maria Domenica Castellone (M5S) e Sonia Fregolent (Lega). Il n.770, recante “Disposizioni in materia di prevenzione vaccinale“, pende a tutt'oggi in Parlamento, che dovrebbe discuterlo e votarlo. Secondo il blogger IL PEDANTE questo Ddl farebbe addirittura rimpiangere la legge Lorenzin. Contro il 770, a sostegno della Legge di iniziativa popolare “SOSPENSIONE DELL’OBBLIGO” vennero raccolte, in sole quattro settimane, più di 100mila firme, di cui 75mila regolarmente depositate, il 20 settembre 2018, alla Camera dei deputati.
Giorni addietro abbiamo recensito «IMMUNITÀ DI LEGGE. I vaccini obbligatori tra scienza al governo e governo della scienza».
Questo è il titolo del libro uscito il 25 settembre 2018, edito da Imprimatur, scritto da Il Pedante e Pier Paolo Dal Monte, con la prefazione di Giancarlo Pizza, presidente dell’Ordine dei medici di Bologna. Nell'intervista che segue di Maria Micaela Bartolucci i due autori spiegano le ragioni che li hanno spinti a scrivere questo libro e i luoghi comuni da sfatare nel trattare un argomento che è stato, ed è tuttora, dibattuto sui mezzi di comunicazione di massa e al centro di numerose polemiche che stanno coinvolgendo l’Istituto Superiore di Sanità e gli ordini dei medici, in particolar modo quello di Bologna, il cui presidente è al centro di recenti fatti di cronaca (la radiazione dell’assessore alla Sanità della Regione Emilia Romagna). L’intervista è divisa in due parti: la prima consta di due domande poste a entrambi gli autori, mentre nella seconda parte si entra più nel merito delle specifiche competenze.
Da qualche tempo ho sulla scrivania l’ultimo libro di Marcello Pamio, “Vaccinazioni – Armi chimiche contro il cervello e l’evoluzione dell’uomo” (Uno Editori, 187 pagine, 12,90 €) e non riesco a recensirlo. Tanto enorme la massa dei dati sulle patologie prodotto nei bambini, tanto schiacciante il capo d’accusa sui profitti oltraggiosi delle farmaceutiche, tanto odiose le prove della complicità anti-umana del governo Gentiloni-Lorenzini che Pamio raccoglie, che uno finisce per dubitare. Si ha un bell’aver avvertito, sulla scorta di Marco Della Luna, che la sedicente “democrazia” occidentale s’è mutata in “governo zootecnico” di popoli che il potere considerano ormai “superflui”. Quando ci si trova di fronte a queste prove anti-umano dominio su masse cieche e irresponsabili (anzi “favorevoli ai vaccini”), una “recensione” non potrebbe che concludersi con un appello alla rivolta di piazza e di strada, con barricate ed armi. Ovviamente si esita, anche perché si sa che a denunciarci alle autorità, e spararci addosso, avremmo non il Potere, ma i nostri simili “favorevoli ai vaccini” ossia al governo zootecnico mondiale.
Dopo esseri distinta per la clamorosa bufala dei 300 morti di morbillo in Inghilterra, la ministra Lorenzin è tornata alla carica sull'argomento vaccini, totalmente incurante della verità. In un suo recente video di propaganda elettorale infatti, la Lorenzin ha citato un articolo del New York Times dicendo: "Il New York Times fa il confronto fra il caso della California, in cui è strata introdotta l'obbligatorietà vaccinale, e il caso dell'Oregon, dove invece ai genitori è lasciata la totale libera scelta, in cui la copertura dell'immunità di gregge è scesa dal 95 al 30%". Detto così, sembra che la copertura vaccinale in Oregon sia improvvisamente crollata al 30% per colpa della libertà di scelta.
Mentre il gregge disorientato mangia panettoni sintetici bevendo spumanti tossici aromatizzati seduti comodamente sul divano davanti ad un plasma da 50 pollici comprato proprio per le finte partite di calcio, il Regime va avanti con il ruolino di marcia. Le pecore festeggiano felici con in testa il cappellino rosso e bianco (colore non a caso della famosa coca legalizzata) e il Sistema estrae dal cilindro oltre alle trombette anche la vaselina… Nel periodo natalizio in cui le potenti energie del solstizio invernale (il giorno più corto dell’anno) illuminate dalla flebile luce, suggeriscono non a caso l’introiezione, la chiusura per ritrovare se stessi, cosa sta facendo il governo illegittimo di turno? DITTATURA MEDIATICA L’emanazione dei poteri finanziari internazionali conclude l’anno siglando una dittatura oramai sempre più manifesta.
Che la medicina non sia una scienza esatta pare essere cosa troppo ardua da comprendere, nonostante sia dimostrato dagli stessi manuali di medicina e ammesso anche da qualche medico onesto – pochi che sono – rimasto in circolazione. Siamo però fiduciosi che almeno si conosca un altro detto storico, così suonante: la matematica non è un’opinione. Rimarcato questo inconfutabile dato di fatto (2+2, ad esempio, fa’ sempre 4) accingiamoci a fare un piccolo giochino matematico di semplici calcoli.
I genitori cosiddetti “no-vax”, “free-vax” o tutto ciò che vi pare, aumentano a dismisura in Italia; certamente la legge 119/2017 ha dato una mano a rendere presente un bacino di genitori dissidenti molto più ampio. L’obbligo, la coercizione indiscriminata, hanno mosso le coscienza anche di coloro i quali non avevano ben chiaro l’attentato alla famiglia che minuziosamente si andava preparando. I numeri salgono, le forze crescono. Anche questo rientra integralmente nei calcoli matematici: più si è, più si è forti – a meno che non si tratti di una forza retta da tanti sprovveduti.
Devo ammettere che sui vaccini non ho alcuna certezza, non ho nemmeno competenze scientifiche per affermarne l’assoluta validità, oppure per denunciarne rischi accertati. Però in questa strana storia molte cose non tornano, le ambiguità abbondano e le bufale ben orchestrate e indecifrabili dell’informazione mediatica addensano la nebbia sulle verità.
Il vaccino sembra comunque essere diventato il nuovo dogma di fede, dogma di Stato, verità scientifica rivelata e imposta ai fedeli come principio sacrosanto.
Naturalmente come ogni fede assoluta suscita ribellioni eretiche e diserzioni agnostiche, scatena fanatismi da entrambi i versanti, con tutte le deviazioni del caso. Perché dunque tutta questa ansia, questo fanatismo, del tipo chi non si vaccina con me peste lo colga?
Sarebbe meglio invece spiegare pacatamente all’opinione pubblica quali studi hanno portato a decidere l’obbligatorietà di ben 10 vaccini nel primo anno di vita, cosa si sa delle possibili complicazioni, e come fare per evitarle.
Fino a che punto è ragionevole che le istituzioni sanitarie pubbliche siano intrinsecamente legate ad aziende farmaceutiche?Come può essere che, alla luce del sole, ex consiglieri di amministrazione della Smith Kline rivestano cariche di primissimo piano nella sanità pubblica? Che garanzie si possono avere per la salute dei cittadini da un sistema così tanto pervaso da interessenze private?
Ancora una volta mi tocca andare a spulciare un po di carte, grazie alla segnalazione di un Lettore Libero di Byoblu, per scoprire che la Glaxo (si proprio lei, la fabbrica del vaccino esavalente Infanrix) finanzia una fondazione, ente morale, nel cui consiglio di amministrazione siedono contemporaneamente uomini da lei designati e funzionari del Ministero della salute ed altre istituzioni pubbliche. La Fondazione Smith Kline ha un consiglio di Amministrazione composto da nove membri così designati:
E’ stato pubblicato questa sera in Gazzetta Ufficiale [GU Serie Generale n.130 del 07-06-2017 , pagg. 5 – 6 e 7] il decreto sull’obbligo vaccinale, fortemente voluto dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, sponsorizzato dal Consigliere della Fondazione GSK Guerra Ranieri, firmato questa mattina dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il provvedimento, che sarà in vigore già da domani 8 giugno 2017, reintroduce l’obbligo di copertura vaccinale per essere iscritti a scuola sin dalla materna. Dodici le vaccinazioni obbligatorie molte delle quali già figuravano nel calendario vaccinale come “fortemente raccomandate”.
La montagna di propaganda che si è riversata nell’ultimo anno sugli italiani per convincerli dell’esistenza di immaginarie emergenze sanitarie (come quella della meningite [1]) era preparatoria a un decreto-legge antiscientifico, illiberale, anticostituzionale. I principali media, anche stavolta, hanno tradito il pubblico concentrandosi sul falso scontro (un tipico esempio della tecnica di manipolazione detta “Good Cop-Bad Cop”) tra due signore non laureate ma misteriosamente poste a capo del ministero dell’Istruzione (Valeria Fedeli) e della Salute (Beatrice Lorenzin), e si sono ben guardati dall’entrare nel merito del colpo di mano che si stava in ogni caso preparando ai danni dei cittadini italiani.
Così il 19 maggio 2017 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri un decreto-legge sui vaccini pediatrici [2,3]. Il decreto non è ancora stato convertito in legge, e se non lo fosse entro 60 giorni dalla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (cosa, quest’ultima, non ancora avvenuta) decadrebbe in tutti i suoi effetti. In base al “decreto vaccini”, diventano obbligatorie per i bambini da 0 a 16 anni ben 12 vaccinazioni, 8 in più rispetto a quelle che lo erano finora (anti-poliomielite, anti-difterite, anti-tetano, anti-epatite B). Le nuove vaccinazioni sono: anti-pertosse; anti Haemophilus influenzae tipo B; anti-meningococcica B; anti-meningococcica C; anti-morbillo; anti-rosolia; anti-parotite; anti- varicella.
Si tratta di «rapporti clamorosi tenuti finora riservati dal Ministero della salute e dall’Agenzia del farmaco». Lo rivela il Codacons , il coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori. Il Codacons, il coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, ha reso pubblici alcuni documenti che metterebbero in luce dati importanti sulle reazioni avverse dei vaccini su un numero piuttosto elevato di pazienti. Si tratta in realtà delle relazioni Aifa relative agli anni 2014-2015-2016, finora mai rese pubbliche, e su cui il Codacons chiede se i ministri siano stati o meno informati prima dell’ok al decreto Lorenzin. Giornalettismo pubblica in esclusiva il rapporto Aifa con i numeri relativi alle reazioni avverse registrate. Questa azione – secondo quanto riportano fonti interne all’Aifa – potrebbe anche avere delle conseguenze. Anche perché questo documento è in realtà la replica dell’Aifa a una precisa e circostanziale richiesta della procura di Torino. E in quanto tale era un documento riservato. Documento che però è stato consegnato nelle cartelle stampa dei giornalisti presenti nella conferenza stampa organizzata dal Codacons.