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16 gennaio 2023
I pericoli dell'Intelligenza Artificiale
7 aspetti negativi dell’intelligenza artificiale che tutti dovrebbero conoscere
L’intelligenza artificiale sta già avendo un profondo effetto sulla società, un impatto che promette di diventare ancora più grande man mano che la tecnologia diventa più sofisticata. Ma non è detto che tutto sia positivo. Abbiamo stilato un elenco dei 7 aspetti negativi dell’intelligenza artificiale a cui tutti dovremmo prestare attenzione.
L’intelligenza artificiale sta già avendo un profondo effetto sulla società, un impatto che promette di diventare ancora più grande man mano che la tecnologia diventa più sofisticata. Ma non è detto che tutto sia positivo. Abbiamo stilato un elenco dei 7 aspetti negativi dell’intelligenza artificiale a cui tutti dovremmo prestare attenzione.
8 novembre 2021
Lidia Undiemi ► "Oggi tocca ai lavoratori senza Green Pass. Ma domani..."
Un manifestante a Milano (una marea di gente durante il corteo di sabato) ha detto che non può sostenere il costo dei tamponi perché guadagna 900 euro al mese.
Quello che bisogna capire è che il green pass è uno strumento classista e discriminatorio che usa lo stato di bisogno dei lavoratori, così come il proprietario di una grande miniera dell’800: sei tu che vuoi morire di fame, il lavoro c’è e sei libero di non accettarlo!
13 ottobre 2021
Studio ►L'uso di impianti chip per i lavoratori
Roba da complottisti vero? Sbagliato, si tratta di uno studio pubblicato dal parlamento europeo tra il 2017 e il 2018, lo stesso anno in cui pianificava anche un passaporto di vaccinazione. In circa 45 pagine hanno discusso sull’utilità per controllare i lavoratori. Lo scopo è «prevenire il disturbo alla quiete pubblica, preservare l’interesse e l’ordine nazionale, per la prevenzione al crimine, preservare il benessere economico, la salute, la morale e la libertà dei diritti degli altri».
I diritti umani fondamentali non verrebbero meno dal chip impiantato, perché tutto è lecito quando viene fatto per il nostro bene e per preservare il loro ordine sociale ed economico. Ma vediamo qualche passaggio del documento dal titolo The Use of Chip Implantsfor Workers:
10 ottobre 2021
Mons. Viganò ► "Passo dopo passo verso la Dittatura"
Le esplosive dichiarazioni di sabato 9 Ottobre 2021 di Mons. Carlo Maria Viganò.
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7 ottobre 2021
I medici al Senato ► Affossate il green pass!
Il CONTROLLO SOCIALE non è il mezzo per conseguire il fine della biosicurezza. Al contrario, la biosicurezza è il mezzo (pretestuoso) per conseguire il fine del CONTROLLO SOCIALE.
In questi giorni la Commissione Prima -Affari Costituzionali- del Senato sta conducendo una serie di audizioni telematiche di esperti, in vista della votazione per la conversione in legge del d-l 127/21 “Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening”.
Praticamente tutti i medici auditi finora hanno messo in evidenza madornali contraddizioni, incongruenze, paradossi scientifici, tanto da non lasciar dubbi sul fatto che codesto lasciapassare ha motivazioni esclusivamente politiche (o meglio geo-politiche).
20 settembre 2021
Perché improvvisamente c'è una carenza estremamente grave di lavoratori in tutto il mondo?
La crisi occupazionale senza precedenti che stiamo osservando in tutto il mondo è così bizzarra che potrebbe essere stata tirata fuori da un episodio di Twilight Zone. Per la prima volta nella storia registrata, c'è una carenza estremamente grave di lavoratori nelle nazioni di tutto il pianeta. Quando questa carenza ha iniziato ad emergere all'inizio di quest'anno, ho pensato che fosse molto strano, perché il 2020 era stato un anno in cui avevamo visto la disoccupazione salire alle stelle negli Stati Uniti e in altre nazioni occidentali. In effetti, circa 70 milioni di americani hanno presentato richieste di sussidi di disoccupazione l'anno scorso. Non molto tempo fa avevamo vaste orde di persone senza lavoro, e ora improvvisamente ci troviamo di fronte alla più grande carenza di manodopera della storia?
Qualcosa non quadra.
4 luglio 2021
Assunti e licenziati da un algoritmo. In Amazon la AI decide delle persone
Il futuro distopico è fra noi. Un rapporto di Bloomberg descrive in dettaglio come Amazon utilizzi algoritmi d’intelligenza artificiale per assumere.
Il programma, chiamato “Flex”, utilizza l’intelligenza artificiale per determinare quanti autisti sono necessari per le consegne. L’app, installata sugli smartphone degli autisti, misura se hanno consegnato i pacchi in tempo e se hanno seguito le richieste speciali dei clienti.
Se un autista manca la consegna, viene automaticamente segnalato dal sistema.
Il programma, chiamato “Flex”, utilizza l’intelligenza artificiale per determinare quanti autisti sono necessari per le consegne. L’app, installata sugli smartphone degli autisti, misura se hanno consegnato i pacchi in tempo e se hanno seguito le richieste speciali dei clienti.
Se un autista manca la consegna, viene automaticamente segnalato dal sistema.
29 giugno 2021
Da "Event 201" a "Cyber Polygon" ► La simulazione del WEF di una prossima "pandemia cibernetica"
L'anno scorso, il World Economic Forum ha collaborato con il governo russo e le banche globali per eseguire una simulazione di cyberattacco di alto profilo che ha preso di mira l'industria finanziaria, un evento reale che avrebbe aperto la strada ad un "reset" dell'economia globale. La simulazione, denominata Cyber Polygon, potrebbe essere stata più di un tipico esercizio di pianificazione e presenta somiglianze con la simulazione pandemica Event 201 sponsorizzata dal WEF che ha brevemente preceduto la crisi COVID-19.
Mercoledì (articolo del 5 feb 2021), il World Economic Forum (WEF), insieme alla russa Sberbank e la sua filiale di cybersecurity BI.ZONE ha annunciato che una nuova simulazione globale di cyberattacco avrà luogo il prossimo luglio per istruire i partecipanti a "sviluppare ecosistemi sicuri" simulando un cyberattacco alla catena di approvvigionamento
4 maggio 2021
I vaccini COVID e il problema dell’imprinting genetico
Fatevi vaccinare. È l’ultimo messaggio propagandistico del COVID-19 che appare ovunque, dagli spot televisivi alle ultime notizie sui social media e che viene ripetuto incessantemente dalle celebrità e dai funzionari governativi. Eppure, un considerevole numero di Americani non è ancora pronto a rimboccarsi la manica.
Un sondaggio del gennaio 2021 ha rilevato che il 31% di loro sta adottando un approccio del tipo “aspetta e vediamo” per capire come il vaccino, o meglio, la terapia genica, sta funzionando, mentre il 7% ha detto che avrebbe preso il vaccino COVID-19 solo se fosse obbligatorio per il lavoro, la scuola o altre attività, e il 13% ha ribadito che “sicuramente non lo avrebbe mai preso.” [1]
Un sondaggio del gennaio 2021 ha rilevato che il 31% di loro sta adottando un approccio del tipo “aspetta e vediamo” per capire come il vaccino, o meglio, la terapia genica, sta funzionando, mentre il 7% ha detto che avrebbe preso il vaccino COVID-19 solo se fosse obbligatorio per il lavoro, la scuola o altre attività, e il 13% ha ribadito che “sicuramente non lo avrebbe mai preso.” [1]
6 dicembre 2020
INDIA: Una rete di sicurezza per gli agricoltori
Perché l'agricoltura dovrebbe essere liberalizzata in India quando nella maggior parte dei paesi i governi la sovvenzionano?
Senza il sostegno del governo, gli agricoltori più piccoli dell'India sarebbero ancora più vulnerabili.I contadini indiani, in particolare, temono che le leggi agricole aprano la strada alle mega-imprese indiane.
Il 27 settembre, il presidente Ram Nath Kovind ha dato il suo consenso per tre controverse leggi agricole approvate dal Parlamento: la legge del 2020 sull'accordo relativo alle garanzie dei prezzi e ai servizi agricoli (FAPAFS), la legge del 2020 sulla promozione e l'agevolazione degli scambi e sulla facilitazione del commercio di prodotti agricoli (FPTC) e la legge sui prodotti di base 2020 (EC). Questi progetti di legge sono stati approvati dal Rajya Sabha (Consiglio di Stato, Camera Alta del Parlamento) con votazione orale, nonostante la richiesta dell'opposizione di una votazione registrata.
19 ottobre 2020
NO allo smart working!
Abbiamo ormai imparato a prevedere le strategie perseguite dagli alfieri del liberismo più bieco e spietato e in materia di lavoro sono più o meno, banalmente malefiche, sempre le stesse.
Prima di ogni affondo, si mette in moto la macchina della propaganda: una macchina insistente, martellante, terribilmente invasiva, animata da cori di megafoni concordi nel narrare storie fantasiose, nel prospettare scenari inesistenti, nell’ingannare chi ancora ci casca.
19 agosto 2020
Un NO sociale a tutti i partiti uniti
Sono più di vent’anni che la classe politica cambia e prova a cambiare la Costituzione. [Di seguito 3 MOTIVI per il NO (tra gli altri!)]
Il centrosinistra, il centrodestra, entrambi più i cinquestelle, alla fine giungono sempre alla stessa conclusione: siccome non si vuole cambiare politica, si cambiano le regole costituzionali facendo credere che così cambierà tutto.
Tanta gente speranzosa ci casca, vuoi vedere che se si riducono i parlamentari aumenteranno gli ospedali ed i posti di lavoro? E naturalmente chi si oppone, chi dice che il problema non è la Costituzione, ma una classe politica indecente che ha rinunciato ad applicarla, viene tacciato di conservatorismo, di essere attaccato ai privilegi, di non voler cambiare. Ricordate Renzi nel 2016? Parlava esattamente come i ministri cinquestelle oggi, che però sono stati più furbi di lui.
Il centrosinistra, il centrodestra, entrambi più i cinquestelle, alla fine giungono sempre alla stessa conclusione: siccome non si vuole cambiare politica, si cambiano le regole costituzionali facendo credere che così cambierà tutto.
Tanta gente speranzosa ci casca, vuoi vedere che se si riducono i parlamentari aumenteranno gli ospedali ed i posti di lavoro? E naturalmente chi si oppone, chi dice che il problema non è la Costituzione, ma una classe politica indecente che ha rinunciato ad applicarla, viene tacciato di conservatorismo, di essere attaccato ai privilegi, di non voler cambiare. Ricordate Renzi nel 2016? Parlava esattamente come i ministri cinquestelle oggi, che però sono stati più furbi di lui.
16 agosto 2020
16 giugno 2020
Un Piano per uscire subito dalla crisi...
Abbiamo un Piano per uscire subito dalla crisi economica.
L’Italia è uno dei paesi più ricchi al mondo, non solo per il grande patrimonio artistico, edilizio, culturale ed ambientale, ma anche e soprattutto per la ricchezza immobiliare e finanziaria degli italiani.
Ma quando cerchiamo di attuare politiche economiche a favore di cittadini e imprese, le nostre più nobili intenzioni si infrangono contro uno scoglio insormontabile: il debito pubblico ed i vincoli di bilancio che, supportati dalle fluttuazioni dello spread sui mercati finanziari, ci riportano alla cruda realtà di una coperta finanziaria troppo corta per realizzare i nostri sogni.
Ma quando cerchiamo di attuare politiche economiche a favore di cittadini e imprese, le nostre più nobili intenzioni si infrangono contro uno scoglio insormontabile: il debito pubblico ed i vincoli di bilancio che, supportati dalle fluttuazioni dello spread sui mercati finanziari, ci riportano alla cruda realtà di una coperta finanziaria troppo corta per realizzare i nostri sogni.
28 maggio 2020
Morire di fame: La tirannia del nuovo coronavirus
Entro la fine del 2020 ci saranno più persone che moriranno di fame, disperazione e suicidio che per il nuovo coronavirus COVID-19. Noi, il mondo, ci troviamo di fronte a una pandemia della fame di grandi proporzioni, che supererà di gran lunga la "pandemia COVID-19". La pandemia della fame mi ricorda il film "The Hunger Games", dove alcune persone decidono cosa mangiare, chi può mangiare e chi morirà secondo le proprie capacità...
I media riferiranno poco, se non nulla, di questa pandemia. Questa pandemia della fame ha già cominciato a diffondersi.
I media riferiranno poco, se non nulla, di questa pandemia. Questa pandemia della fame ha già cominciato a diffondersi.
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15 maggio 2020
La dittatura della malevolenza
Le imprese italiane perderanno fra i 348 e i 475 miliardi di fatturato nel 2020. Decine di migliaia non riapriranno, milioni i disoccupati senza prospettive. E il ministro dell’economia che ha come unico scopo di ingabbiare l’Italia nel MES, per 37 miliardi che sono nulla rispetto ai bisogni, onde infilarci sotto il tallone tedesco, e un programma trentennale di “avanzi primari”, ristrutturazione del debito Troika, destino greco.
“Si continuano a vedere servizi su tutte le reti, in ogni trasmissione, dove le persone intervistate dicono di non aver visto ancora un euro di cassa integrazione” (Guido Crosetto).
“Si continuano a vedere servizi su tutte le reti, in ogni trasmissione, dove le persone intervistate dicono di non aver visto ancora un euro di cassa integrazione” (Guido Crosetto).
“Ho 8 dipendenti per cui in data 18 marzo è stata presentata la richiesta ma ad oggi nemmeno l’ombra di un centesimo. Adesso il governo sta facendo scaricabarile con le regioni e le regioni scaricano su Inps.”“Le 991.000 P. IVA, autonomi, stagionali ecc non hanno ricevuto ancora il bonus nonostante i parametri perfettamente in regola e quindi aventi diritto”.
13 marzo 2020
Il contagio della paura
Nel corso degli ultimi decenni qualcuno si è dato molto da fare per
convincere intere popolazioni che la nostra specie viva sotto minaccia
di estinzione da parte di morbi letali. Curiosamente, questo ruolo è
stato attribuito dapprima a morbi esotici e sconosciuti, come la peste suina, l’aviaria o l’ebola. Epidemie coperte da una ampia campagna di stampa e da lucrose campagne di vaccinazione, in seguito dimostratesi false emergenze
provocate a tavolino da scienziati pagati dalle case farmaceutiche.[1]
Evidentemente il modello “malattia esotica” non ha avuto l’impatto
sociale desiderato, così si è passati a demonizzare malattie comuni ed
endemiche, come il morbillo e la pertosse o persino tirare fuori dal cappello malattie ormai praticamente scomparse come la difterite. Finché non è arrivato qualcosa di adeguato a spargere il terrore: il COVID-19 della famiglia dei Coronavirus.
10 marzo 2020
L’economia politica del Coronavirus
Il mondo, e l’Italia in particolare, è ormai stravolto dall’emergenza Coronavirus (Covid-19). Non è certo questa la sede per discutere degli aspetti medici dell’epidemia, con quasi 100.000 contagiati dalla Cina (80.000) alla Germania (400), dall’Iran (3.500) agli Stati Uniti (150). Ma non tutto è appannaggio dei tecnici della medicina, e la gestione dell’epidemia da parte del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) ha una dimensione economica, dunque politica, profonda.
L’importanza della dimensione economica del problema si coglie immediatamente a partire da una semplice considerazione. Nel discutere degli effetti del contagio del Covid-19, si usa prendere come un dato il tasso di letalità (ossia il rapporto tra deceduti e contagiati), indicato nell’ordine del 3,4% dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Tuttavia, posta una determinata mortalità intrinseca della malattia, quel dato dipende in misura importante dalla capacità del SSN di gestire la diffusione del virus: quel tasso di mortalità corrisponde infatti ad una situazione, quale quella iniziale, in cui le strutture sanitarie sono in grado di accogliere i pazienti e garantirgli un trattamento adeguato alla gravità dello stato di salute.
L’importanza della dimensione economica del problema si coglie immediatamente a partire da una semplice considerazione. Nel discutere degli effetti del contagio del Covid-19, si usa prendere come un dato il tasso di letalità (ossia il rapporto tra deceduti e contagiati), indicato nell’ordine del 3,4% dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Tuttavia, posta una determinata mortalità intrinseca della malattia, quel dato dipende in misura importante dalla capacità del SSN di gestire la diffusione del virus: quel tasso di mortalità corrisponde infatti ad una situazione, quale quella iniziale, in cui le strutture sanitarie sono in grado di accogliere i pazienti e garantirgli un trattamento adeguato alla gravità dello stato di salute.
9 febbraio 2020
La guerra civile è dentro l’euro, non fuori
“Siamo vicini al punto di rottura sociale e non solo in Francia”. E’ l’allarme lanciato dall’economista e accademico francese Jean-Paul Fitoussi nella sua ultima intervista rilasciata all’AGI.
Fitoussi si profonde in un’analisi dettagliata del sistema pensionistico della Francia e rileva come la riforma proposta dall’attuale esecutivo rischi di ampliare notevolmente le disuguaglianze sociali.
Il sistema francese difatti è fondato dal secondo dopoguerra in poi sul principio dei regimi speciali che prevede una differenziazione dell’età pensionabile calcolata in base alla professione svolta dai lavoratori.
Viene da sempre considerato uno dei principi cardine del welfare pubblico francese che ha garantito maggiore protezione in particolare alle categorie dei lavori più usuranti.
Fitoussi si profonde in un’analisi dettagliata del sistema pensionistico della Francia e rileva come la riforma proposta dall’attuale esecutivo rischi di ampliare notevolmente le disuguaglianze sociali.
Il sistema francese difatti è fondato dal secondo dopoguerra in poi sul principio dei regimi speciali che prevede una differenziazione dell’età pensionabile calcolata in base alla professione svolta dai lavoratori.
Viene da sempre considerato uno dei principi cardine del welfare pubblico francese che ha garantito maggiore protezione in particolare alle categorie dei lavori più usuranti.
13 dicembre 2019
L’allarme democratico (quello vero)
È in corso un’offensiva politico-poliziesco-giudiziaria contro il sindacato Si Cobas e soprattutto contro le centinaia di lavoratori e lavoratrici che stanno affrontando, sotto la direzione di questa sigla, durissime battaglie sul terreno della difesa dei posti del lavoro e del diritto alla contrattazione. Non è la solita recriminazione contro la repressione – che in Italia, del resto, non guarda in faccia a nessuno e interviene puntuale, da sempre, dentro ogni contraddizione reale. Qua siamo davanti a un salto di qualità, coordinato e organizzato, che potrebbe anche preludere alla costruzione di un qualche “teorema” nazionale, se si troverà una Procura di buona volontà pronta a prestarsi. È tradizione italiana ricondurre alle aule dei tribunali tutti i fenomeni sociali che non si riescono a normalizzare.
Il rosario della repressione, solo per restare agli ultimi giorni, è impressionante e va aggiornato con il passare delle ore. Sul piano propriamente vertenziale, gli attacchi sono molteplici: a Tortona, a Brescia, a Fermo, a Bologna, a Castellarano: si va dall’ordinario cambio appalto con mancato rinnovo degli iscritti, al licenziamento mirato delle avanguardie (20 alla Coop di Tortona), al licenziamento di massa di chi sciopera (140 dipendenti alla Ambruosi e Viscardi di Fermo), alle cessioni di ramo d’azienda fatte al solo scopo di “ripulire” il personale riottoso e sindacalizzato (alla ex Pamm di Castellarano) e numerose altre situazioni analoghe.
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