Per il premio Nobel statunitense le elezioni italiane mostrano il
“completo fallimento” delle politiche europee. E avverte: “In agguato in
Europa ci sono figure peggiori di Beppe Grillo”
Così finisce
l’euro: non con le banche ma con il bunga bunga”. Non si contano in
queste ore le analisi preoccupate della stampa estera sui risultati
delle elezioni italiane. E se per molte testate a rischio c’è la
stabilità finanziaria di tutta l’Eurozona per Paul Krugman, premio Nobel
per l’Economia e editorialista del New York Times, la moneta unica ha
le ore contate. “Ok, l’euro non è condannato – ancora” scrive sul
quotidiano d’oltreoceano, “ma le elezioni italiane segnalano che gli
eurocrati si stanno avvicinando molto al confine”.
Il fatto
fondamentale, secondo l’analisi di Krugman, è che una politica di
austerità per tutti, “incredibilmente dura nei Paesi debitori” e “senza
un accenno di politica espansiva” è un completo fallimento. “Nessuno dei
Paesi sotto l’austerità imposta da Bruxelles e Berlino – continua il Ny
Times – ha mostrato anche un solo accenno di ripresa economica e la
disoccupazione è a livelli che distruggono una società”. Leggi tutto...
Mercenari di Blackwater hanno attualmente la supervisione delle forze
di polizia greche, mentre aumentano le voci di un possibile colpo di
stato. Riteniamo che la situazione sia estremamente tesa e che i
mercenari siano lì principalmente per proteggere il governo e il
parlamento in caso di problemi sotto forma sia di rivoluzione che di
contro-rivoluzione. È stato inoltre scoperto un tentativo di
destabilizzazione che coinvolgeva l’estrema destra e la polizia.
Negli ultimi 12 mesi o più la Grecia ha assistito a ondate dopo ondate
di dimostrazioni di massa, disordini, scontro tra polizia e dimostranti,
attacchi armati a sedi governative, attacchi di estremisti di destra
(1) (cioè Alba Dorata) (2) contro migranti come pure, naturalmente, il
collasso totale dell’economia.
Il governo è stato afflitto da
numerosi scandali (p. es. conti bancari segreti in Svizzera) (3) e
giornalisti sono stati arrestati. La maggior parte delle persone vive
alla giornata tramite cooperative (4), i lavoratori si stanno
impadronendo delle fabbriche. (5)
Come abbiamo detto, è in corso una rivoluzione, una rivoluzione caotica
(6) che diventerà ancor più caotica, perché la situazione in Grecia è
entrata adesso in una fase critica, di cui vi presentiamo il riassunto
di seguito, con altri dettagli:
La
maggior parte degli addetti ai lavori parla di una grande sorpresa,
di fronte ai risultati della tornata elettorale che si è appena
conclusa, e con tutta probabilità un poco sorpresi sono rimasti
sicuramente tutti coloro che già nelle passate settimane avevano "venduto" alle banche
ed ai mercati un nuovo governo di
continuità con l'agenda Monti, disposto a servire in tavola il cibo
dietetico dispensato dalla BCE.
Il
Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo sbanca tutto ciò che era
umanamente sbancabile, supera il 25% dei consensi e s'incorona primo
partito italiano, mettendosi alle spalle sia il PD che il PDL ed
apprestandosi a portare nelle stanze dei bottoni circa 160 fra
deputati e senatori.
Bersani
attraverso una campagna elettorale assai sbiadita, condotta sullo
sfondo dello scandalo MPS e della corruzione dilagante nel partito,
riesce a dissipare tutti i punti percentuali di vantaggio sul PDL
attribuitigli nelle settimane scorse dai sondaggi e con tutta la
coalizione non riesce a superare il 30%.
Berlusconi
raccoglie una coalizione in fase di disfacimento, ma con una grinta
da venditore porta a porta e qualche spot elettorale di sicuro
effetto, la rianima come per magia, fino a portarla al pareggio con
quella di centrosinistra.....
La
nostra società è governata da psicopatici per obiettivi demenziali.
Credo che siamo governati da maniaci per scopi maniacali e penso che
rischio di essere eliminato come pazzo per dire queste cose. Ecco il
grado di pazzia che ci circonda. (John Lennon)
Libere elezioni di padroni non abolisce nè i padroni, nè gli schiavi. (Herbert Marcuse)
Se non conosci la storia, no conosci niente. Sei una foglia che non sa di essere parte di un albero. (Michael Crichton)
La notizia del giorno, della settimana, dell’anno, è che il terrorismo
praticato da Usa, UE e petrodittatori del Golfo attraverso l’uso di
lanzichenecchi invasati infiltrati, drogati, armati e mandati a fare stragi che
perpetuino un assalto alla libera Siria fallito sul piano del confronto
politico e militare, è riuscito a mettere in imbarazzo i suoi stessi mandanti.
Le cinque autobombe fatte esplodere il 21 febbraio a Damasco, in mezzo alla
gente, davanti a sedi istituzionali, scuole e ospedali, hanno davvero denudato
il re, costringendo perfino il palafreniere dei cavalieri dell’apocalisse, Ban
Ki moon, e il suo commesso viaggiatore Brahimi, a prendere le distanze e a
dimostrarsi inorriditi. Sarebbero questi macellai, la cui mattanza illumina
anche le innumerevoli altre stragi e devastazioni compiute in questi due anni
di guerra coloniale alla Siria e che il verminaio mediatico occidentale tentava
di attribuire, al di là di uragani di prove inconfutabili, a Bashar el Assad e
all’esercito patriottico, i rivoluzionari onorati dall’unanimità
destra-sinistra in Occidente della qualifica, prima, finchè era possibile
occultarne i crimini, di pacifici dimostranti e, poi, di combattenti per la
democrazia e i diritti umani. Degli ultimi sviluppi su quel fronte parleremo
più avanti.
La partita sull'ingresso degli organismi geneticamente modificati in Europa si sta giocando nei tribunali, più che nelle sedi democratiche, con un'accelerazione che interessa anche paesi da sempre contrari al transgenico come l'Italia. Ma esistono ancora spazi di mobilitazione contro gli OGM. Di Angela Lamboglia Il Cambiamento
Quando il 6 settembre la Corte di Giustizia europeasi è espressa a favore della Pioneer Hl Bred Italia srl.,
dando torto al Ministero delle Politiche agricole italiano - che
tentava di impedire l'ingresso nel territorio nazionale di linee pure ed
ibride del mais Mon 810, già ammesse a livello comunitario dal 1998,
molti hanno parlato di una sentenza storica per il rapporto tra il
nostro Paese e gli organismi geneticamente modificati. Il
Ministero giustificava, infatti, il rifiuto di far entrare in Italia il
mais transgenico sulla base del fatto le regole sulla coesistenza
tra semi OGM e tradizionali, previste dal nostro ordinamento, non
fossero ancora state approvate. Ma secondo i giudici di Lussemburgo, con
l'autorizzazione alla commercializzazione, e poi con l'iscrizione delle
varietà derivate nel catalogo comune della Commissione europea, la Pioneer aveva già acquisito il diritto alla distribuzione in tutti paesi dell'Unione, Italia compresa.
Non hanno capito niente! Vengono sconfitti, umiliati, e continuano a non
capire. È un fenomeno che non ha precedenti, e che rivela la forza del
MoVimento 5 Stelle, la sua novità assoluta. Ci vediamo in Parlamento!,
ha sempre ripetuto Grillo: ed in Parlamento, ora, il MoVimento l’ha
conquistato, imponendosi alla Camera ed al Senato. Ma loro continuano a
non capire. Basta leggere le recenti dichiarazioni di Vendola: «Interlocuzione con Grillo è un dovere»; o di Moretti
(Pd): «Dialogo possibile con loro». E pensano alla “responsabilità
nazionale”, alle larghe intese, alle maggioranze trasversali. Possibile
che non abbiano capito? Possibile che continuino a ragionare come se il
MoVimento fosse un partito della Prima Repubblica? Possibile che non
riescano a capire che siamo al tramonto, al collasso non della Prima, ma
della Terza Repubblica?
1. Dopo oltre venti anni di partito unico, in Italia abbiamo un secondo partito. Si tratta di un partito,
qualsiasi cosa ne pensino i militanti del M5S. Un partito è
un’associazione di cittadini, quindi un’organizzazione, la quale esprime
idee politiche, le rende coerenti in un programma, e persegue la
realizzazione di quel programma candidandosi alle elezioni democratiche.
Come organizzazione o istituzione, il partito esiste quando riesce a
mantenere una disciplina sui suoi membri. Altrimenti è un gruppo di
interesse, che deve continuamente ricontrattare le posizioni dei membri.
Ebbene la disciplina che fino ad ora il M5S ha mostrato è notevole:
sono stati considerati candidabili soltanto i militanti che erano
iscritti a una certa data; vige ed è stato rispettato il divieto di
manifesti elettorali personali; budget di spese elettorali per candidato
estremamente limitato; cessione di parte dell’indennità parlamentare al
partito; espulsione degli iscritti, anche autorevoli, che tentino di
sottrarsi alla organizzazione-istituzione.
Nel corso di una conferenza stampa al palazzo del governo di La Paz, il presidente della Bolivia, Evo Morales, ha deplorato la reazione del
governo spagnolo alla nazionalizzazione della societàaeroportualeSABSA, una
filiale della società spagnola Abertis e Aena e ha riferito che,"Se non
ci sono legami con la Spagna, ci saranno con i suoi movimenti sociali." Moralesha criticatola dichiarazionerilasciata dal Ministerodegli Affari Esteri e della Cooperazione della Spagna, che ha sostenuto che il
governo spagnolo procederà, "a malincuore" a "ripensare
l'insieme delle relazioni bilaterali".
"Non avevo sentito che ci fossero problemi con le relazioni bilaterali. Sicuramente è un loro diritto e noi lo rispetteremo. La
Bolivia manterrà relazioni diplomatiche con tutto il mondo, se non possiamo averne con il governo
spagnolo, avremo rapporti con i movimenti sociali in Spagna", ha detto
Morales.
Voto storico: fermiamo i banditi e riprendiamoci l’Europa Elezioni storiche: per la prima volta dopo tanti anni possiamo finalmente fermare i “camerieri” della finanza e creare un solido fronte di opposizione che ci consenta, già domani, di riprenderci l’Europa.
Insieme a Spagna e Portogallo, Grecia e Francia, potremo rinegoziare i
trattati-capestro coi quali Bruxelles impone il massacro sociale
dell’austerity. Giulietto Chiesa ha le idee chiare: «Dobbiamo
riconquistare l’Europa e riformarla in senso democratico, perché senza l’Europa saremmo perduti, nel grande scontro mondiale che oppone gli Usa
alla Cina».
Il TAFTA – Transatlantic Free Trade Area,
l’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti d‘America i
cui negoziati dovrebbero cominciare tra qualche mese - è solitamente
definito dai suoi promotori come una “NATO economica” (1). Una tale
designazione rivela non solo l’importanza strategica che gli viene
attribuita ben oltre ad una dimensione strettamente commerciale, ma
anche come i paesi della NATO si stiano predisponendo sul campo
economico con delle logiche mentali che ricalcano quelle militari e
rimandano a quelle della “guerra fredda”, evidentemente mai abbandonate
anche dopo la scomparsa dell’Unione Sovietica e oggi semplicemente
aggiornate. Infatti il nuovo spauracchio che sta sullo sfondo di questo
trattato è la Repubblica Popolare Cinese (2). StatoPotenza
L’amministrazione statunitense di Barack Obama ha rilanciato l’idea
dell’accordo con la visita del vicepresidente Joe Biden a Monaco ad
inizio mese (3). In Europa sono la Germania e l’Inghilterra a spingere
sull’acceleratore per avviare i colloqui in tempi stretti e per rendere
l’accordo il più profondo possibile. L’idea del TAFTA non è nuova, se ne
parla dagli inizi degli anni ’90, ma si è ora arrivati ad un punto di
svolta. Infatti l’ascesa dei BRICS comporta una non più rinviabile
esigenza di rinsaldamento dell’alleanza della NATO su tutti i livelli,
compreso quello economico.
Bill Gates, è
fondamentalmente noto per essere il fondatore di Microsoft, l’azienda
produttrice del notissimo sistema operativo Windows. Ricchissimo, si è
ritirato dalla guida dell’azienda ed ora impiega tempo e denaro nel
finanziare le tecnologie per la modificazione genetica, la
geo-ingegneria, le vaccinazioni sperimentali e nel diffondere la buona
novella della Monsanto salvatrice dalla fame nel mondo.
Nessuna sorpresa
quindi nel leggere che Gates possiede 500.000 azioni della Monsanto.
Controvalore: 23 milioni di dollari.
Ma è sempre
Monsanto quell’azienda che è stata beccata a gestire in Argentina gruppi
di lavoratori in nero, schiavizzati e costretti a lavorare 14 ore al
giorno – per giunta spesso senza stipendiarli. Azienda che ricorre ai
propri colossali fondi per pagare organizzazioni che falsificano
letteralmente le dichiarazioni della FDA al fine di diffondere gli
organismi geneticamente modificati.
Non mettiamo nemmeno in conto i suicidi di agricoltori in India, dovuti
all’incapacità dei prodotti Monsanto di garantire i raccolti, suicidi
che si verificano al ritmo di 1 ogni 30 minuti in quella zona agricola
che è tristemente nota come ‘fascia dei suicidi’.
Bill Gates
finanzia anche aziende che riducono i minori in schiavitù
Non
costituisce una novità sapere che buona parte del mondo politico
stia conducendo una crociata contro l'utilizzo del contante.
Bersani, in particolar modo, ogni giorno
che passa, rilancia sempre di più nella sua ipotesi di limitarne
l'utilizzo del
contante, e con esso anche la libertà di spesa dei contribuenti
italiani.Qualche
sera fa, a Porta a Porta, proprio Bersani ha ribadito che, qualora eletto, intende promuovere una battaglia senza
quartiere all’evasione fiscale, vedendo nella limitazione dell’utilizzo del
contante, il mezzo per raggiungere questo fine. In particolare, la soglia di
utilizzo del contante verrebbe ridotta a 300 euro, salvo poi ulteriori
riduzioni.
Secondo questa tesi, siccome la
limitazione dell’utilizzo del denaro contante colpirebbe l’intera collettività,
ogni individuo, sarebbe un possibile
evasore fiscale, o quantomeno complice di chi commette l’effettivo reato di
evasione e che ne trae il maggior vantaggio. Ma le cose, notoriamente, non
stanno in questi termini, ovviamente.
Sempre secondo Bersani, abbattere
l’utilizzo del contante o addirittura eliminarlo del tutto costituisce, quindi,
il mezzo più esperibile per contrastare
l’evasione. E anche questo, costituisce una grande menzogna.
LA SPAGNA E' AD UN PASSO DALL'IMPLOSIONE DELLE ISTITUZIONI DEL MODELLO DEMOCRATICO ATTUALE
«I
diversi ricatti che pesano sui politici e le istituzioni minacciano di
provocare una paralisi del sistema politico e un’implosione delle
istituzioni, che potrebbe portare alla fine del modello democratico
attuale.»
«Malefatte che hanno trasformato la Spagna in un’immensa cloaca inondata dalla corruzione».
«La fogna in cui si è trasformato lo stato spagnolo conta più astri di una costellazione»
Sono anni che andiamo ripetendo queste affermazioni, invero con
audience ben scarsa. Fa quindi una certa quale impressione leggerle su
organi a vasta diffusione. Due concetti dovrebbero essere valutati con la massima attenzione.
1. «Implosione delle istituzioni»
L’ostinarsi nel non voler vedere, considerare e rimediare una lunga
serie di problemi porta inevitabilmente alla loro putrefazione.
Esattamente quello che é successo per l’Unione Sovietica: nel disperato
tentativo di mantenere in vita un sistema marcio i russi arrivarono al
crollo, all’implosione. Repentina ed inaspettata solo per gli sprovvidi
accecati dai paraocchi delle ideologie.
Quando un corpo di regole non rappresenta più la realtà e presenta
evidenti contraddizioni dovrebbe essere abbandonato, ed in tutta fretta.
Le teorie economiche e politiche non dovrebbero essere vissute come
dogmi di fede. Non sono verità eterne.
Personalmente
domenica non andrò a votare, a prescindere dal fatto che nevichi o
ci sia il solleone, non ci andrò per molte ragioni, su tutte il
fatto che non avrebbe alcun senso partecipare ad una "competizione" truccata in partenza, il cui risultato è già stato deciso nelle
stanze del potere, a prescindere da quale sarà il responso delle
urne. Sarebbe come accendere la TV e guardare per 90 minuti Milan -
Juventus, dopo che Abete ha già reso noto il fatto che il Milan
vincerà 3 a 1. Un esercizio semplicemente privo di costrutto, di
quelli che oltretutto non divertono neanche un po'.
Di
"divertimento" in verità non se ne trova traccia anche in
questa infinita campagna elettorale, condotta con toni stucchevoli da
un bestiario politico sempre più avvilito ed autoreferenziale, che
alligna quasi unicamente nei palinsesti TV, ossessionato dal terrore
di confrontarsi nelle piazze con i cittadini.
L'unica
nota di colore, se si vogliono comunque fare quattro risate, arriva
dall'accanimento con il quale gli ex grandi partiti attaccano Beppe
Grillo, che da alcune settimane sta riempiendo le piazze nelle quali
loro non osano più presentarsi.....
Ecco
le cifre ufficiali alla fine del 2008: il disavanzo totale di tutti gli
Stati dell’UE ha raggiunto 7.800 miliardi; alla fine del 2009, 8.900
miliardi; alla fine del 2010, 9.600 miliardi e alla fine del 2011,
10.300 di euro. Ciò corrisponde ad una percentuale del prodotto interno
lordo (PIL) totale di tutti gli Stati membri dell’UE nel 2008 di 62,5%,
nel 2009 di 74,8%, nel 2010 dell’80,0% e nel 2011 dell’82,5%. Per i 17
Stati della zona euro, i numeri sono ancora peggiori. (Ad esempio: il
rapporto tra debito pubblico – cioè, la percentuale del debito pubblico
in rapporto al PIL – della Svizzera si attesta a fine 2011 al 52%,
mentre un anno prima, era ancora il 55% e nel 2012 ha continuato a
scendere fino al 51%). Di Karl Müller Die EU im Jahr 2013: Wirtschaftlich bankrott wird sie politisch zur Diktatur
Solo il tempo ci dirà chi dovrà pagare queste somme colossali e come
potrà farlo. I cosiddetti piani di salvataggio (“aiuti alla Grecia,”
EFSF, MES, finanziamenti mirati, acquisti di obbligazioni da parte della
BCE, ecc.) hanno lo scopo di far credere ai cittadini degli Stati membri dell’UE che si può risolvere il problema del debito
attraverso una ridistribuzione tra gli Stati “ricchi” e gli “stati
poveri” nell’UE. Ma se guardiamo più da vicino, tutti questi piani di
salvataggio non portano esattamente ad una ridistribuzione tra Stati, ma
una redistribuzione tra tutti gli Stati a spese dei contribuenti e a beneficio di un gruppo selezionato del grande capitale.
La speranza che alcuni paesi, tra cui in primo luogo la Germania, sarebbero i soli in grado di farsi carico di tutto ciò, è pura illusione.
Nell’UE, il 20% di tutto il debito pubblico è della sola Germania, nel
2011 c’erano 2,1 miliardi di euro che la Repubblica federale, dei Länder
e dei comuni dovevano a ogni donatore. La verità è che in Germania, i
capitali in mani private raggiungono quasi il doppio. E se si trattasse
realmente e onestamente di un nuovo inizio, potrebbe anche essere
possibile ammortizzare il debito, con l’aiuto dei cittadini, dove è
ragionevole e giusto. Infatti, i cittadini sono sempre pronti a
contribuire al bene comune. Ma al giorno d’oggi, tutti sanno che queste
azioni di redistribuzione programmate, non sono per il bene comune. Non è accettabile dare più soldi a coloro che ne hanno già in abbondanza. Leggi tutto...
Nel corso dell’audizione al Senato USA dei regolatori
bancari a Washington qualche giorno fa, la neo-senatrice democratica
Elizabeth Warren ha indicato come vanno trattati gli istituti che hanno
fatto crollare il sistema finanziario: con l’incriminazione. La Warren ha messo in forte imbarazzo i rappresentanti dei vari enti preposti alla vigilanza bancaria, chiedendo “Qual è stata l’ultima volta che avete portato una banca di Wall Street a processo?”Nessuno
ha saputo rispondere, perché i regolatori sono abituati così: fanno
accordi e transazioni con le banche, accettando delle multe, senza mai
andare fino in fondo.
Il fatto è che con gli
accordi si fermano le indagini sulla vera portata dell’attività
criminale, e non si stabilisce un disincentivo a delinquere di nuovo.
Una multa da 1,9 miliardi di dollari? A prima vista sembra tanto. E’ quanto paga la HSBC per il sospetto riciclaggio di almeno 15 miliardi di dollari di denaro provenienti dai trafficanti di droga messicani.
Ma in realtà quella multa rappresenta i profitti di appena 4-5 settimane!
Altro
che forte segnale. Le banche pagano queste multe irrisorie – l’entità
delle sanzioni è così misera che non va nemmeno a cancellare i profitti
della propria attività criminale – e promettono di fare i bravi in
futuro, ma il messaggio vero è un altro ed è chiaro: in un sistema dominato dalla speculazione si fanno i soldi ovunque sia possibile. Al massimo si verserà un obolo allo stato quando si viene beccati.
La Sen. Warren ha affermato che “troppo grande per fallire è diventato troppo grande per processare”
Dietrologia e complottismi? Macchè! Fantascienza? Di
più. Oltre il Grande Fratello. Detto e fatto il lavoro sporco dal Governo non
eletto di Mario Monti, già al soldo
del gruppo criminale Bilderberg,
della Commissione Trilaterale e di Goldman Sachs. Ecco la sorpresa post
elettorale. Tutto previsto e calcolato, votazioni truccate comprese. Gli
allocchi tricolore se ne accorgeranno e saranno dolori.
Dal 10 aprile 2013 la nuova anagrafe dei
conti correnti bancari sarà effettivamente operativa. Entro quella data ormai
prossima, le banche dovranno obbligatoriamente trasmettere le tabelle dei conti
correnti relative al 2011: saldo ad inizio e fine anno, ammontare complessivo
dei bonifici in entrata e in uscita. La data è indicata nel provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che ha fissato le
procedure per l’anagrafe. Il 15 novembre 2012 era giunto il via libera dal
cosiddetto Garante per la Privacy, (Antonello Soro). Nient’altro
che una formalità per salvare le apparenze; insomma una legalità di facciata.
Il pretesto è apparentemente nobile: la lotta
all’evasione fiscale. Purtroppo i dati ufficiali attestano che il primo evasore in assoluto in Italia è lo
stesso Stato italiano: ammontano infatti a 100 miliardi di euro i quattrini evasi dai Monopoli di Stato.
«La Grecia deve uscire subito dall’euro, svalutando la sua moneta del
20-30%, pena la definitiva distruzione dell’economia, arrivata a un tale
punto di degrado da poter essere considerata come “tragedia umanitaria”
e quindi cominciare anche a ventilare l’ipotesi di chiedere
l’intervento dell’Onu». L’allarme – totalmente ignorato dai media
italiani, interamente occupati dal “grande nulla” della campagna
elettorale – è firmato dal più importante economista tedesco, Hans
Werner Sinn, consigliere personale di Angela Merkel, sorretto da altri
50 economisti, tra cui Moorald Choudry, vice-presidente della Royal Bank
of Scotland, la quarta banca al mondo. Rapporto urgente, presentato al
Consiglio d’Europa, alla presidenza della Bce e all’ufficio centrale
della commissione bilancio e tesoro dell’Unione Europea: la Grecia sta
crollando e la gente ormai assalta i supermercati. LibreIdee
Non se ne
parla né a Roma né a Berlino, né a Parigi né a Londra e tantomeno a
Madrid, eppure – scrive Sergio Di Cori Modigliani in un intervento su
Grecia “Come Don Chisciotte” – si racconta lo scenario ellenico in
termini più che drammatici: «Una società ormai collassata, al limite
della guerra civile, ormai precipitata nel baratro, sulla cui attuale
realtà è stato steso un osceno velo di totale censura per impedire che
le notizie vengano usate in campagna elettorale in Italia e diffuse in
Spagna, dove sta esplodendo la tangentopoli iberica delle banche
corrotte e Rajoy ha già fatto sapere a Bruxelles che là a Madrid si
corre il rischio di veder la situazione sfuggire al controllo». Leggi tutto...
Rafael Correa ha stravinto, al primo turno e si assicura anche la maggioranza dei deputati. Il suo avversario è stato doppiato, e gli altri candidati sono rimasti ai blocchi di partenza. Per varie ragioni, è stata molto di più di una cronaca annunciata.
In primo luogo per l'abbondanza del raccolto di consensi, ha fieno in
cascina per accelerare il processo di cambiamento intrapreso. Poi perchè
l'avversario bocciato è un banchiere dell'Opus Dei. In altri
termini, la continuità della politica attuata dal governo di Correa,
esce consolidata proprio contro un avversario emblematico, seguace del
dogma neoliberista, e di professione banchiere opusdeiano.
Più chiaro di così non poteva essere il responso degli ecuadoriani,
affluiti alle urne come mai nel passto.E' singolare come le elites non
si fidano più dei partiti, e si sporcano le mani direttamente con la
politica. A diferenza del'Europa, perdono. Di Tito Pulsinelli SelvasBlog Per dirla con le parola di Correa: "Dedico questa vittoria a Chávez, uno straordinario leader latinoamericano... Oggi ha perso la partitocrazia, il potere mediatico, il FMI,
l'oligarchia interna e i suoi alleati internazionali, ha vinto il
popolo dell'Ecuador, la sua volontà e la sua sovranità che mai più potrà
essere piegata dai poteri forti".
Sappiamo
già che la contraddizione principale di questo tempo è quella tra gli
Stati Uniti e la Cina. Pertanto, qui cercherò di parlare di questo
confronto. In realtà, è un confronto che già si sta preparando al
Pentagono. Dovrà accadere presto o tardi. E con ciò, purtroppo, inizia a
diventare visibile lo spettro della Terza Guerra Mondiale. E
sicuramente lo hanno già capito bene, sia Washington che Pechino. Senza
dubbio. DiEnrique Muñoz Gamarra
Per prima cosa diamo uno sguardo alla Cina. La sua
ascesa è stata rapida. Non dimentichiamo che nel 2009 la Cina era già il
più grande esportatore del mondo. Nel 2010 diventa la seconda più
grande economia mondiale. Nello stesso anno (2010) l'accordo economico
strategico, Usa-Cina, stabilito nel 1979, viene abolito. Poi l'Europa
diventa il principale partner commerciale della Cina. E, infine, dallo
scorso anno (2012) è il primo partner commerciale del mondo. E gli
ultimi dati che ho a portata di mano indicano che l'uso globale dello
yuan come valuta di regolazione del commercio internazionale e degli
investimenti è continuato ad aumentare nel 2012.
Adesso diamo uno sguardo anche agli Stati Uniti. La
crisi ha avuto effetti devastanti in questo paese. Il fallimento
economico continua ad esser qui ancora molto grave. In primo luogo,
l'incidenza della manifattura nella sua economia si è ridotta dal 28%
nel 1953 all'11% nel 2010 (1). Inoltre, l'economia degli Stati Uniti
avanza, sempre più, verso un'economia di servizi e il suo debito,
naturalmente, non è solo di 16 miliardi di dollari, come sono soliti
riferire nella stampa occidentale, ma di 180 miliardi di dollari
(privato, sanitario e sicurezza sociale) e, questo è sempre più in
aumento, qualcosa di veramente terribile. Leggi tutto...
http://www.ilpuntotv.it - La Grecia, oggi. Poche scarne notizie sulla stampa estera, sfuggite dalle fitte maglie del controllo, ma i viaggi ad Atene, le testimonianze di scrittori, economisti, rappresentanti di movimenti di protesta, o di semplici cittadini, forniscono un quadro drammatico della Grecia, che non ha bisogno di forzature. Perché la realtà è già sin troppo tragica.
LO FA IN SEGRETO LA BANCA CENTRALE MONDIALE NON ELETTA E SENZA RENDERE CONTO A NESSUN GOVERNO
Un'organizzazione internazionale immensamente potente,
di cui la maggior parte delle persone non ha mai nemmeno sentito
parlare, controlla segretamente l'offerta di moneta del mondo intero. Si
chiama Banca dei Regolamenti Internazionali, ed è la banca centrale
delle banche centrali. Si trova a Basilea, in Svizzera, ma ha filiali
anche a Hong Kong e Città del Messico. Si tratta essenzialmente di una
banca centrale non eletta, indipendente e che ha la totale franchigia
dalle imposte e dalle leggi nazionali. Anche Wikipedia ammette che " non risponde a nessun singolo governo nazionale."
La
Banca dei Regolamenti Internazionali è stata utilizzata per riciclare
denaro per i nazisti durante la seconda guerra mondiale, ma in questi
giorni lo scopo principale della BRI è quello di guidare e dirigere il
sistema finanziario globale destinato ad essere unificato. Oggi, 58
banche centrali globali appartengono alla BRI, e influiscono sul modo in
cui l'economia degli Stati Uniti (o qualsiasi altra economia) si
svolgerà nel corso del prossimo anno molto più di un qualsiasi politico.
Ogni due mesi, i banchieri centrali del mondo
si riuniscono a Basilea per un "Convegno di Economia Mondiale". Le
decisioni che vengono prese durante questi incontri interessano ogni
uomo, donna e bambino sul pianeta, eppure nessuno di noi ha voce in
capitolo su quello che succede. La Banca dei Regolamenti Internazionali è
un'organizzazione fondata dall'élite globale, opera a vantaggio delle
élite globali ed è destinata ad essere uno dei cardini principali del
nascente sistema economico mondiale. E' imperativo che le persone
vengano informate su ciò che è questa organizzazione e dove ha intenzione
di portare l'economia globale.
Il lanciatore di scarpe iracheno, che scagliò le proprie calzature verso
Bush, è stato condannato a tre anni di carcere. Non merita invece
un’onorificenza? Chi è dunque il terrorista? Il lanciatore di scarpe o il suo bersaglio?
Il serial killer che ha volutamente determinato la guerra in Iraq su un
terreno di bugie massacrando una moltitudine d’individui, legalizzando e
ordinando la tortura di altri non è forse il vero terrorista?
Il popolo di Atenco, in Messico, i Mapuche, indigeni del Cile, i
Kekchies del Guatemala, i contadini senza terra in Brasile, tutti
accusati del crimine di terrorismo per aver difeso i loro diritti e la
loro terra, sono forse i colpevoli? Se la terra è sacra, anche se la
legge non lo specifica, coloro che la difendono non sono altrettanto
sacri? Leggi tutto...
L'antipopulismo come divorzio tra elite e cittadini - Novelli eunuchi evirati del potere politico - Partito Popolare e Partito socialista Europeo contro Venezuela e Argentina Di Tito Pulsinelli
La parola "populismo" abbonda sulle labbra di tutti coloro che hanno consumato il divorzio definitivo,tra cittadini e governanti, tra popolo ed elites. Sentendosi,
ovviamente, parte di queste, vuoi per averne sposato gli arcani
economicisti, la neolingua dei bassifondi finanziari, vuoi per
identificarsi in una "modernità" che mal nasconde il settecentesco neo-totalitarismo delle oligarchie. I gruppi dirigenti europei che aulicamente si autodefiniscono "la politica", in realtà sono come dei novelli eunuchi evirati del potere politico. L'hanno
affidato ai grandi gruppi economici transnazionali, che ora possono
togliere e mettere governi ad Atene, Lisbona, Madrid e Roma, come ieri a
Buenos Aires, Brasilia o Singapore. E si arrogano il potere di veto
sull'operato degli altri governi che -quando pretendono di essere
veramente nazionali- vengono demonizzati e tolti di mezzo.
Gli eunuchi, senza più una ragion d'essere, valletti della ragione economica elevata a ragion di Stato, tentano di camuffare il servilismo e il ruolo di sterilizzatori della residuale democrazia rappresentativa.
"La Grecia è crollata, definitivamente, sotto il peso dei debiti contratti con la BCE.
Stanno assaltando i supermercati. Ma non si tratta di banditi armati.
Si tratta di gente inviperita e affamata, che non impugna neanche una
pistola, con la complicità dei commessi che dicono loro "prendete quello
che volete, noi facciamo finta di niente". Si tratta della rivolta di
150 imprenditori agricoli, produttori di agrumi, che si sono rfiutati
categoricamente di distruggere tonnellate di arance e limoni per
calmierare i prezzi, come richiesto dall'Unione Europea. Hanno preso la
frutta, l'hanno caricata sui camion e sono andati nelle piazze della
città con il megafono, regalandola alla gente, raccontando come stanno
le cose.
Si tratta di 200 produttori agricoli, ex proprietari di caseifici,
che da padroni della propria azienda sono diventati impiegati della
multinazionale bavarese Muller che si è appropriata delle loro aziende
indebitate, acquistandole per pochi euro sorretta dal credito agevolato
bancario,quelli hanno preso i loro prodotti della settimana, circa
40.000 vasetti di yogurt (l'eccellenza del made in Greece, il più buon
yogurt del mondo da sempre) li hanno caricati sui camion e invece di
portarli al Pireo per imbarcarli verso il mercato continentale della
grande distribuzione, li hanno regalati alla popolazione andandoli a
distribuire davanti alle scuole e agli ospedali.
La telenovela europea si è arricchita di due nuovi episodi nel corso
degli ultimi mesi. Il primo è l’accordo sull’unione bancaria. Il secondo
è l’accordo sul bilancio dell’UE per il periodo 2014-2020. Cosa lega
questi due episodi?
Partiamo dal primo in ordine di tempo. L’accordo sull’unione bancaria
dell’autunno scorso affida alla BCE il potere di supervisione su banche
di dimensione tale da creare rischi sistemici. Due mesi dopo, i paesi
europei stanno adottando normative di regolamentazione più o meno
radicali, ma è soprattutto degna di nota la totale mancanza di
coordinamento.L’accordo del novembre scorso era interessante soprattutto
per quello che non conteneva. La sostanza di un’unione bancaria risiede
soprattutto in un’autorità centrale di risoluzione delle crisi e una
garanzia comune sui depositi. Su entrambe le cose il veto della Germania
era, e rimane, invalicabile. Si profila quindi un’unione bancaria senza
capacità di intervento, e con un’autorità di vigilanza costretta a
vigilare su istituzioni fortemente connesse tra loro, ma soggette a
regole differenti. L’altro episodio, di oggi, è l’accordo sul bilancio UE per il periodo
2013-2020. Leggi tutto...
Il finanziere ha già ridotto drasticamente tutte le esposizioni
legate all'euro. Le regole dell'Eurozona hanno fatto sprofondare "i
paesi sud-europei (dunque anche l'Italia), contro la loro volontà, in
una lunga depressione". Ormai sono settimane se non quasi mesi che i leader europei
vogliono convincerci che il peggio è passato, che l'Europa ce la sta
facendo, che la ripresa, sebbene lenta, è in corso. Questo, nonostante
la carrellata di dati macroeconomici negativi che in Italia, giusto per
fare un esempio, confermano soltanto le spinte recessive attive
nell'economia. Altro che ripresa.
L'investiore miliardario George Soros non ci casca, anzi, lancia
nuovi alert come ha fatto in passato. E conferma uno degli allarmi
sicuramente più spaventosi:
"l'euro potrebbere distruggere l'Unione
europea".
Dando motivazioni di carattere politico.
I suoi timori sono tali che il finanziere ha già preso la decisione di
ridurre drasticamente tutte le esposizioni legate all'euro presenti nel
suo portafoglio: e questo dopo che qualche settimana fa, in occasione
del World economic forum, era stato proprio lui a esprimere un cauto ottimismo sul futuro dell'Europa. Leggi tutto...
Gli Stati Uniti hanno da due anni una
base segreta in Arabia Saudita che usano per gli attacchi con i droni
nella regione, riporta il Washington Post del 6 febbraio. Il
giornale ha spiegato che su richiesta della Casa Bianca, le informazioni
diffuse da più di un anno a diversi media, finora erano state tenute
segrete, ma aggiunge che avendo saputo che un altro giornale stava per
pubblicarle, ha quindi deciso di rivelarle.
Queste informazioni, che la CIA non ha voluto commentare, vengono rese
pubbliche mentre John Brennan, consigliere della Casa Bianca per
l’antiterrorismo, dovrà affrontare l’udienza di conferma dal Senato alla
carica di direttore della CIA. Secondo il New York Times, John
Brennan aveva avuto stretti contatti con l’Arabia Saudita per avere il
via libera per la creazione di questa base segreta per gli UAV.
Scrivevamo un anno fa che le politiche impostate per salvare l'euro
avrebbero lentamente avviato l'Italia a diventare un paese del Terzo
Mondo (M.Badiale, F. Tringali, “L'euro non è un dogma”, Alfabeta2,
dicembre 2011). Gli eventi di quest'ultimo periodo confermano quel
giudizio: la crisi economica prosegue, così come la distruzione dei
diritti dei lavoratori e l'attacco ai redditi dei ceti subalterni,
mentre l'adozione di misure come il Fiscal Compact determina, in
sostanza, la cessione della sovranità degli Stati nazionali a lontane
strutture oligarchiche e la conseguente cancellazione di quel poco di
democrazia ancora rimasta in questo Paese. Non intendiamo qui dilungarci
su questi temi, né su quelli relativi alla irriformabilità dell'Unione
Europea in senso democratico e alla necessità di uscire da essa e dalla
moneta unica, perché li abbiamo trattati dettagliatamente in un libro
uscito da poco (M.Badiale, F. Tringali, “La trappola dell'euro”,
Asterios editore), al quale rimandiamo per approfondimenti.
Ci
sembra utile, invece, ripercorrere in questa sede alcune delle
discussioni che hanno accompagnato il passaggio dell'Italia a un sistema
monetario europeo a cambi fissi e poi all'euro. È importante infatti
sapere che l'esistenza di un rapporto consequenziale fra la rinuncia
alla flessibilità del cambio valutario e la realizzazione di una vera e
propria macelleria sociale in termini di aggressione ai diritti e ai
redditi dei ceti medi e popolari, era stata chiaramente prevista già tre
decenni fa. Leggi tutto...
La Costituzione oggi applicata in Italia è leggermente diversa da
quella che viene riportata nei documenti ufficiali. Provo a descrivere
la Costituzione effettivamente applicata. Qui riporto la prima parte (principi fondamentali) della Costituzione oggi effettivamente applicata in Italia, la cosiddetta Costituzione materiale (nozione elaborata dal giurista Costantino Mortati). Art. 1.
L’Italia è una dittatura tecnocratica (*), fondata sull’usura. La sovranità appartiene alle banche, che la esercitano nelle forme a loro più gradite.
Art. 2.
Il Sistema riconosce e garantisce solo gli interessi dovuti agli usurai, siano essi singoli o preferibilmente associati in forma di banche.
Il Sistema richiede ai comuni cittadini l’adempimento dei doveri
inderogabili di solidarietà economica verso le banche. Tali doveri
comportano il pagamento di tasse crescenti nel tempo. Le tasse pagate
allo Stato verranno da esso rigirate alle banche. Leggi tutto...
Nel silenzio più totale e vergognoso dei nostri media, giungono lo stesso dalla Grecia notizie terribili. Guardate queste scene incredibili: alcuni contadini fuori dal Ministero dell’Agricoltura di Atene distribuiscono frutta e verdura gratuitamente. Pensionati, cittadini comuni, disoccupati s’accalcano per mendicare un sacchetto di cibo. Nonostante i ripetuti inviti alla calma, la fame e la frustrazione hanno portato non solo a code molto lunghe, ma anche a disordini. Alcuni uomini, caduti a terra nella ressa generale, sono stati calpestati… Questa è anche la nostra Europa insignita perfino del premio Nobel per la pace. Da cittadino italiano ed europeo provo vergogna ed indignazione.
La
corsa alle elezioni politiche italiane del prossimo mese è dominata
dalla discussione sulla messa in opera di ulteriori misure di austerità.
Il non eletto governo di Mario Monti, sorto dalla pressione dei mercati
finanziari nel novembre 2011, ha lavorato sistematicamente al fine di
smantellare tutte le conquiste raggiunte dalla classe lavoratrice nel
dopoguerra e rendere certo che questa stessa classe paghi il conto della
crisi bancaria.
Già dopo poche settimane dalla sua nomina, il governo Monti ha
presentato un pacchetto di tagli del valore di € 30.000.000.000:
decurtamenti delle indennità sociali, aumento dell'età pensionabile da
58 a 66 anni entro il 2018, innalzamento del numero di anni che un
lavoratore deve pagare al sistema pensionistico per ricevere la pensione
da 35 a 42 anni. Di Paul Bond - WSWS
L'indennizzo per l'inflazione è stato rimosso dalla
maggior parte delle pensioni. L'IVA è stata aumentata del 2 per cento,
colpendo duramente le fasce di retribuzione più bassa, e vari aumenti di
tasse hanno causato un marcato aumento del costo del carburante. Nel corso dell'anno successivo è stata reintrodotta la tassa sulla prima
proprietà, questo ha spinto i costi di proprietà per le famiglie a più
del 30 per cento della loro spesa totale. L'articolo 18 della legge del
lavoro del 1970, una conquista delle lotte militanti degli anni '60, è
stato modificato per consentire alle imprese di licenziare senza giusta
causa. Leggi tutto...
In molti si sono domandati il motivo per cui Mario Monti ha scelto di
sottoporsi alle umiliazioni ed alle figuracce di una campagna
elettorale, quando invece il Partito Democratico aveva già ritagliato
per lui un ruolo di "padre nobile" super partes, al culmine del quale
era prevista la sua elezione alla Presidenza della Repubblica. Da quella
comoda posizione, Monti avrebbe potuto etero-dirigere l'azione di
governo di Bersani, sia con il vincolo costituzionale del pareggio di
bilancio, sia con il ricatto costante della fazione veltroniana di
ultra-destra interna al PD. La lista Monti ha persino funzionato per
Bersani da utile bidone della spazzatura, consentendogli di disfarsi
senza traumi di quella spina nel fianco che era per lui il sedicente
giuslavorista Pietro Ichino, che rischiava di alienargli i voti di molti
iscritti della CGIL. Comidad
Se Monti è stato costretto ad umiliarsi in questo modo, non è stato
probabilmente per scelta personale, ma per ordine dei suoi mandanti del
Consiglio Atlantico della NATO. Evidentemente, si è arrivati ad un punto
tale per cui il sistema di dominio coloniale non può più permettersi
neppure una finzione di normalità. Il creare confusione e
destabilizzazione diventa quindi uno schema obbligato, e le
drammatizzazioni artificiose di una campagna elettorale servono anche a
mistificare i drammi reali e la loro vera origine.
Nel maggio dello scorso anno arrivava la notizia
della perdita di una cifra dai due ai tre miliardi di dollari da parte
della banca JP Morgan; manco a dirlo, per operazioni sui titoli
derivati. E qui nessuno ha potuto scaricare la colpa sull'ingerenza dei
partiti politici.
LA PROVA CONSISTENTE CHE UN GRUPPORISTRETTO DI RICCHI DI ELITARI TIRA LE FILE
Esiste un gruppo oscuro di elitisti oscenamente
ricchi che controllano il mondo? Uomini e donne con enormi somme di
denaro governano davvero il mondo da dietro le quinte? La risposta
potrebbe sorprendervi. La maggior parte di noi tende a pensare al denaro
come ad un modo conveniente per effettuare transazioni, ma la verità è
che esso rappresenta anche il potere e il controllo. E oggi viviamo in
un sistema neo-feudale in cui i super ricchi tirano tutte le corde.
Quando
parlo degli ultra-ricchi, non parlo di persone che hanno qualche
milione di dollari. Come si vedrà più avanti in questo articolo, gli
ultra-ricchi hanno abbastanza soldi, depositati in banche offshore, da
acquistare tutti i beni e i servizi prodotti negli Stati Uniti nel corso
di un intero anno ed essere ancora in grado di pagare tutto il debito
nazionale degli Stati Uniti. E' una somma di denaro così grande da
essere quasi inconcepibile.
In base a tale
sistema neo-feudale, tutto il resto di noi siamo schiavi del debito,
compresi i nostri governi. Basta guardarsi intorno - tutti stanno
annegando nel debito, e tutto quel debito sta rendendo gli ultra-ricchi
ancora più ricchi. Ma gli ultra-ricchi non stanno semplicemente seduti
su tutta quella ricchezza. Ne usano una parte per dominare gli affari
delle nazioni. Gli ultra-ricchi possiedono praticamente ogni grande
banca e ogni grande società del pianeta. Usano una vasta rete di società
segrete, think tank e organizzazioni di beneficenza per promuovere le
loro agende e per mantenere in riga i loro membri.
Nel 2009, Shell aveva pagato 15,5 milioni dollari per porre fine ad una causa relativa all'esecuzione dello scrittore Ken Saro-Wiwa che si era opposto a Shell e alle sue operazioni nel delta del Niger. Shell sta
affrontando anche un'altra azione legale mossa nel regno Unito da
11.000 membri della comunità di Bodo, i quali denunciano la fuoriuscita e
il riversamento nell'ambiente di 500.000 barili di petrolio nel 2008.
Secondo Reuters ci sono state 198 fuoriuscite di petrolio presso gli
impianti Shell l'anno scorso nell'area in questione, che hanno disperso
circa 26.000 barili di petrolio. Un rapporto delle Nazioni Unite (Unep) del 2011 ha ritenuto la Shell
responsabile di 50 anni di inquinamento da idrocarburi nella regione
del delta del Niger,
La nuova Elite Globalista annebbia il cervello della gente innanzitutto
con i 200 canali Tv, reality show, porno e il resto dei media spazzatura
e poi, quando si parla di cose serie, con tanti sofismi complicati
senza senso, tipo la "spread" e tutte le balle che raccontano sul debito
pubblico. Cobraf La realtà è invece semplice e brutale e se cerchi un poco alcuni te la dicono anche, ad esempio una società inglese di brokeraggio e consulenza, Tullett Prebon, ha questo mese un report terrificante: "Perfect Storm"
in cui ha la parte 3 intitolata "The Globalization Disaster" ti spiega
la verità: la Globalizzazione è una catastrofe per le economie
occidentali. Perchè se sposti la produzione in Asia, produci sempre di
meno dovresti logicamente consumare anche di meno. Per consumare come
prima allora ti indebiti e quindi tutti i paesi occidentali sono sempre
più indebitati, perchè importano sempre di più invece di prodursi da
soli quello che gli occorre... Leggi tutto...
Il limite è
stato raggiunto alla vista di Monti che bacia i bambini in Corso Buenos
Aires di Milano. "Io volevo solo fare un giro - in quella via ci si va
principalmente per vedere le vetrine dei negozi che espongono la solita
merce che si trova in ogni città, con botteghe di abiti e affini di
medio livello - ma guarda quanta gente…" e via con un bel bacio a un
bambino ad usum televisioni che subito riprendono la scena.
Di Tiziano Tussi
Tutti i grandi uomini, di ogni colore politico si
sono abbassati a baciare bambini, papa compreso. Fa audience, simpatia,
umanità e così carpiscono la benevolenza di chi guarda. Il buon papà. Un
salvatore della Patria che bacia anche i pargoli. Certo per una Paese
cattolico è sempre buon uso seguire Cristo (Vangelo di Matteo) ed il suo
affetto per i bambini. Ma forse di questi tempi meno teatro è più idee
sarebbero augurabili. La politica dovrebbe esser studio e progetto non
avanspettacolo. La progettualità politica necessita di studio, di
orizzonti sociali da perseguire, di valutazione della società nel tempo a
venire; si serve di capacità di precedere possibili scenari, di
metterne in cantiere di virtuosi, per cercare di raggiungere livelli di
vita per tutti più elevati. La ricerca della felicità è stata messa
nella Carta costituzionale statunitense dai rivoluzionari del XVIII
secolo. Poi i francesi l'hanno adottata nelle costituzioni del loro
periodo rivoluzionario. Bellissimo!
Mentre ci accingiamo a vivere le
ultime settimane della campagna elettorale per le elezioni più inutili della
storia repubblicana, ci piove in testa la proposta sciocca di
Berlusconi,
secondo la quale, in caso di vittoria del centro destra, verrà eliminata
l'IMU
sulla prima casa e, ancor più scioccante, verranno rimborsati gli
importi dell'imposta, sempre sulla prima casa, pagati nell'anno 2012.
Perché si tratta di una proposta
sciocca?
Punto primo: uno Stato in
bancarotta, i soldi non te li dà, ma te li prende. A meno che non si faccia il
gioco delle tre carte e ti rimettano nella tasca sinistra, ad esempio, 100 euro,
salvo poi prendertene 150 dalla destra. Punto secondo: la crisi economica
che si sta esprimendo in tutta la sua drammaticità, colpendo in maniera
sistematica famiglie e imprese, ha subito un notevole salto di qualità.
Il
film "Lincoln", prodotto e diretto da uno dei registi
più conosciuti degli Stati Uniti, Steven Spielberg, ha riacceso un grande
interesse per la figura di Lincoln, uno dei presidenti che, come
Franklin D. Roosevelt è sempre intervenuto nell’ideologia statunitense con un grande ricordo popolare.
Si evidenzia questa figura politica, come il garante dell'unità degli Stati
Uniti, dopo aver sconfitto i confederati che aspiravano alla secessione
degli stati del sud dallo Stato federale.E' anche una figura che risalta nella storia degli Stati Uniti per
aver abolito la schiavitù e dato la libertà e la cittadinanza ai
discendenti di popolazioni immigrate di origine africana, vale a dire la
popolazione nera, che negli Stati Uniti è conosciuta come
afro-americana.
Lincoln è stato anche uno dei fondatori del Partito Repubblicano, che
all'origine fu proprio l'opposto del Partito Repubblicano attuale, oggi
fortemente influenzato da un movimento - il Tea Party - sciovinista,
razzista ed estremamente reazionario dietro al quale ci sono interessi
economici e finanziari che vogliono eliminare l'influenza del governo
federale nella vita economica, sociale e politica del paese.
Il Partito Repubblicano, fondato dal presidente Lincoln era, al contrario, un partito federalista, che considerava il governo federale come
garante dei Diritti Umani. E tra questi, l'emancipazione degli schiavi, tema centrale del film Lincoln, a cui Lincoln diede maggiore enfasi. Eliminare la schiavitù significava che lo schiavo sarebbe diventato lavoratore, padrone del proprio lavoro.
Nella puntata di Crash-Contatto Impatto Convivenza intitolata “Money, money, money” si dimostra come il leit motiv
petrolifero non solo è da non sottovalutare, ma ascende al grado di
primo motore economico-finanziario, oltre a generare oscure vicende e
guerre-valutarie. ParOLA anche alla Lucania. Di seguito propongo un post che prende le
mosse dal lavoro della Redazione di Crash e si articola con qualche
citazione, breve articolazione e diverse suggestioni personali. Ho
apprezzato moltissimo sia gli argomenti che la struttura narrativa
dell’articolo-puntata. Eh già, perchè si tratta di vera e propria
narrazione, morfologicamente e sintagmaticamente pianificata sulla
sinossi della Money War.
Guerra Valutaria 1. E’
la pietra dello scandalo quotidiano. Dai derivati di Lehman Brothers e
soci fraudolenti, passando per i magheggi sul Libor/Euribor da parte di
Barclays/City Group/Hsbc, fino ad arrivare alle recentissime quanto
mefistofeliche prestidigitazioni nostrane a mezzo MPS, le bolle
speculative che ci sono in giro per il mondo non finiscono mai di essere
gonfiate. Crash, superando riferimenti diretti, si rivolge a un
trader-tutorial che spiega come è possibile incidere nella vastità
cosmica delle speculazione finanziaria attraverso un semplice click. Che
sia il Forex o altra piattaforma, non cambia niente, se non il modo di
far girare il mondo. Ogni transazione bancaria, ogni fluttuazione
valutaria, ogni spifferata sugli indici, si trasforma magicamente in una
potenziale bolla o va ad inscriversi nella nuvola iper-reale della
macabra danza speculativa finanziaria.