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10 novembre 2023
Gli ID digitali saranno necessari in tutto il mondo per partecipare alla società entro il 2030
Con l'aiuto della Bill and Melinda Gates Foundation e della Rockefeller Foundation, le Nazioni Unite hanno piani grandiosi per schiavizzare permanentemente ogni essere umano su questo pianeta entro il 2030. L'implementazione di ID digitali in tutto il mondo sta avvenendo proprio ora e arriverà con un sistema di pagamento completamente digitale senza contanti e la completa distruzione dell'illusione della libertà.
Mercoledì 8 novembre 2023, è previsto un evento di lancio virtuale per quello che viene definito l'agenda “50-in-5”. Le Nazioni Unite, la Bill and Melinda Gates Foundation e i partner della Rockefeller Foundation stanno lanciando la campagna per accelerare l'implementazione dell'ID digitale,
Mercoledì 8 novembre 2023, è previsto un evento di lancio virtuale per quello che viene definito l'agenda “50-in-5”. Le Nazioni Unite, la Bill and Melinda Gates Foundation e i partner della Rockefeller Foundation stanno lanciando la campagna per accelerare l'implementazione dell'ID digitale,
9 ottobre 2023
SDG16 ► Applicare l'identità digitale (2° parte)
Le Nazioni Unite sostengono che lo scopo dell’Obiettivo di sviluppo sostenibile 16 (SDG16) è quello di promuovere società pacifiche e inclusive e di garantire a tutti l’accesso alla giustizia. Nascondersi dietro la retorica c’è il vero obiettivo: rafforzare e consolidare il potere e l’autorità del “regime di governance globale” e sfruttare le minacce – sia reali che immaginarie – per far avanzare l’egemonia del regime. Nella Parte 2, Iain e Whitney esaminano la centralità dell’ID digitale (SDG 16.9) in questo sforzo.
Nella prima parte della nostra indagine sull’Obiettivo di sviluppo sostenibile 16 (SDG16) delle Nazioni Unite (ONU) abbiamo rivelato come l’ONU si autoproclami un “regime di governance globale”.
29 maggio 2023
L'UE vuole che tutti i cittadini abbiano un'identità digitale entro il 2030
L'introduzione dell'identità digitale sta accelerando con poca attenzione e poche reazioni. La Commissione europea ha stanziato 46 milioni di euro (circa 49 milioni di dollari) per il controverso portafoglio europeo dell'identità digitale, un'applicazione per smartphone che consentirà ai cittadini di tutti i 27 Stati membri dell'UE di memorizzare e condividere un documento d'identità digitale. Il denaro sarà investito in programmi pilota.
9 marzo 2023
La moneta digitale delle banche centrali è la fine della libertà
La moneta digitale della banca centrale (CBDC) metterà fine alla libertà umana. Non lasciatevi ingannare dalle garanzie di sicurezza, dalle promesse di anonimato e di protezione dei dati. Sono tutti inganni e diversivi per nascondere l'intento malevolo che si cela dietro la diffusione globale della CBDC.
La moneta digitale delle banche centrali è il meccanismo di controllo sociale autoritario più completo e di vasta portata mai concepito. La sua "interoperabilità" consentirà di collegare in rete le CBDC emesse da varie banche centrali nazionali per formare un unico sistema globale centralizzato di sorveglianza e controllo delle CBDC.
22 dicembre 2022
La vostra identità digitale sarà la vostra "prigione digitale"
La vostra identità digitale sarà la vostra "prigione digitale" - Perché presto potreste ritrovarvi in una "prigione digitale"! La vostra prigione digitale è già stata costruita e sarà il Lockdown Finale.
Un passaporto vaccinale internazionale, un'identità digitale, un sistema di credito sociale e una moneta digitale della banca centrale (CBDC) formano un sistema di controllo digitale che bloccherà la popolazione in perpetuo. Il riconoscimento facciale è una parte essenziale della struttura di controllo, in quanto è la "password" della vostra identità digitale.
20 dicembre 2022
Le oscure società di dati della CIA dietro la creazione dei passaporti vaccinali digitali
Nel gennaio 2021, colossi tecnologici come Microsoft, Oracle e MITRE Corporation hanno annunciato il lancio della Vaccination Credential Initiative (VCI) in collaborazione con le aziende sanitarie.
Sul proprio sito web, la VCI si descrive come un'alleanza di organizzazioni pubbliche e private dedicate allo sviluppo del "rilascio di credenziali sanitarie verificabili" legate a un'identità digitale individuale.
L'idea di VCI dipende da una piattaforma comune da cui creare portafogli digitali, e sul sito web di VCI si chiede che "le organizzazioni partecipanti si impegnino a implementare, testare e perfezionare lo SMART Health Cards Framework nella loro sfera di influenza".
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28 novembre 2022
Jacinda Ardern collabora con Bill Gates per il lancio dell'ID digitale
Il programma governativo Managed Isolation and Quarantine (MIQ) del Paese, che durante la pandemia ha operato tenendo i registri manualmente, sta ora passando a strumenti software prodotti dal JNCTN che serviranno a verificare l'identità digitale del personale dell'MIQ. L'importanza del passaggio a un portafoglio di documenti d'identità digitali è particolarmente pronunciata poiché il MIQ è stato uno dei componenti chiave del modo rigido e spesso radicale con cui la Nuova Zelanda ha affrontato la Covid.
14 maggio 2022
IDPAY per sussidi, servizi pubblici, bonus e pagamenti digitali
Secondo Vittorio Colao per le erogazioni sociali in Italia ci sarà bisogno di un pass digitale. Il tema è controverso e decisamente vasto, cerchiamo quindi di fare chiarezza su IDPAY, infrastrutture annesse ed effetti sulla cittadinanza.
IDPAY per sussidi, servizi pubblici, bonus e gestione pagamenti digitali. Vittorio Colao (Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale) procede spedito nella attuazione del piano di identità digitale, incrociandolo con il sistema IDPAY.
Colao, già direttore generale di Omnitel e CEO regionale di Vodafone per l’Europa meridionale, dal 2019 fa parte anche del comitato direttivo (Board of Directors) del colosso di telefonia wireless Verizon. Ci sarebbe insomma da chiedersi se il nostro ministro ad oggi stia facendo davvero gli interessi del paese oppure quelli di aziende con le quali è in relazione d’affari.
Colao, già direttore generale di Omnitel e CEO regionale di Vodafone per l’Europa meridionale, dal 2019 fa parte anche del comitato direttivo (Board of Directors) del colosso di telefonia wireless Verizon. Ci sarebbe insomma da chiedersi se il nostro ministro ad oggi stia facendo davvero gli interessi del paese oppure quelli di aziende con le quali è in relazione d’affari.
11 maggio 2022
Pericoli del sistema Digital ID in arrivo
A seguito di una consultazione pubblica, il governo britannico ha confermato i piani per redigere una nuova legislazione che renda le forme virtuali di identità accessibili tramite un'applicazione telefonica o un sito web, per esempio, affidabili e sicure come i documenti fisici.
Al momento c'è un'enorme spinta da parte di coloro che cercano di fare soldi offrendo servizi di Digital ID, e il governo a giustificare perché i controlli Digital ID sono un'idea fantastica. Tutte le notizie mainstream sull'argomento elencano solo i presunti lati positivi.
8 marzo 2022
Dal green pass all’identità digitale ► Grazie a Colao il controllo sarà totale
"Stiamo pensando ad una piattaforma per l’erogazione di tutti i benefici sociali, il nome provvisorio è IDPay, tutto direttamente in digitale"Ma quant’è smart e moderno il ministro Vittorio Colao, l’uomo atterrato nel governo dei Migliori dalla plancia di comando della Vodafone, azienda dove cominciò (dopo una formazione in Morgan Stanley e poi in McKinsey) quando ancora si chiamava Omnitel. Da Ivrea a Londra, posizione dopo posizione.
Insomma, chi più di un uomo che si è formato tra finanza e telecomunicazioni (ultimo incarico in Verizon e parentesi in Rcs) può accompagnare gli italiani nei servizi smart, comodi, moderni, dove basta poggiare la retina per non avere più scocciature.
Rapporto WEF ► I passaporti vaccinali sono schemi di identità digitale che possono espandersi per includere la storia del credito e il comportamento online
Gli architetti non eletti dell'agenda del grande reset stanno correndo verso un sistema globale di credito sociale
Gli architetti non eletti dell'agenda del grande reset stanno correndo verso un sistema globale di credito sociale attraverso schemi di identità digitale biometrica onnicomprensiva.
In un nuovo rapporto, i globalisti non eletti del World Economic Forum (WEF) dicono che i passaporti vaccinali sono una forma di identità digitale, con piani di espansione per includere la storia del credito e il comportamento online.
8 dicembre 2021
Il Green Pass è la nascita dell’identità digitale, il pieno controllo sull’essere umano
Più passa il tempo e più si rende evidente ai pochi abituati a scavalcare con lo sguardo l'orizzonte del presente, che l'operazione pandemica su scala globale, e relativi certificati digitali come il Green Pass in Italia o ç-ovid Pass nel resto d'Europa, prenda sempre più i contorni di un dirigismo e motivazioni prettamente politiche, anziché sanitarie.
Non staremo in questo contesto a sottolineare la totale anti-scientificità delle misure messe in atto per contrastare una pandemia, né sul fatto che gli attuali vaccini sperimentali sembrano addirittura aggravare la situazione epidemiologica osservando i dati dei paesi con più alto tasso di inoculazione, come li potrebbe osservare un qualunque essere pensante dotato di raziocinio non interessato.
22 ottobre 2021
Il WEF e la pandemia
Come è coinvolto il Forum economico mondiale di Davos nella pandemia di coronavirus?
Il Forum Economico Mondiale di Davos (WEF) è un forum di primo piano per governi, società globali e imprenditori internazionali. Fondato nel 1971 dall'ingegnere ed economista Klaus Schwab, il WEF descrive la sua missione come "plasmare i programmi globali, regionali e industriali" e "migliorare lo stato del mondo". Secondo il suo sito web, "l'integrità morale e intellettuale è al centro di tutto ciò che fa".
Il WEF è stato coinvolto nella pandemia del coronavirus in diversi modi.
In primo luogo, il WEF è stato, insieme alla Fondazione Gates, uno sponsor del preveggente esercizio di simulazione della pandemia di coronavirus "Event 201", tenutosi a New York il 18 ottobre 2019
1 maggio 2021
La Silicon Valley e la fondazione sostenuta dal WEF annunciano un'iniziativa globale per i registri del vaccino COVID-19
Le aziende più influenti della Silicon Valley, insieme alle aziende sanitarie, agli appaltatori dell'intelligence statunitense e alla Fondazione Commons Project, hanno recentemente lanciato la Vaccination Credential Initiative.
Le ambizioni dell'iniziativa vanno ben oltre i vaccini e avranno importanti implicazioni per le libertà civili.
Giovedì, i giganti tecnologici con profondi legami con lo stato di sicurezza nazionale degli Stati Uniti - Microsoft, Oracle e la MITRE Corporation - hanno annunciato di aver collaborato con diverse aziende sanitarie per creare la Vaccination Credential Initiative (VCI) per promuovere l'implementazione di registri di vaccinazione digitali COVID-19.
6 aprile 2021
Breve storia delle politiche vaccinali italiane e mondiali degli ultimi 20 anni
Nel 1990 nasce la Children Vaccination Initiative, su iniziativa di Banca Mondiale, Fondazione Rockefeller, OMS, UNICEF e United Nations Development Programme (UNDP). E’ una costola dell'OMS che persegue, tramite la collaborazione con l'industria farmaceutica, l'estensione delle vaccinazioni a tutta la popolazione pediatrica mondiale.
https://apps.who.int/.../325813/WH-1993-Mar-Apr-p4-6-eng.pdf
Nel 1998 la CVI pubblica il suo secondo “Piano Strategico” intitolato “Una visione della vaccinazione del 21° secolo” che ha, fra i propri obiettivi:
https://apps.who.int/.../325813/WH-1993-Mar-Apr-p4-6-eng.pdf
Nel 1998 la CVI pubblica il suo secondo “Piano Strategico” intitolato “Una visione della vaccinazione del 21° secolo” che ha, fra i propri obiettivi:
- pag. 6: “..... aumentare la consapevolezza del valore delle vaccinazioni nella società e nei decisori, in modo da far aumentare la domanda di vaccini in ogni paese del mondo”...
30 marzo 2021
Ente "benefico" accusato di abusi sessuali, coordina il programma di ID2020 per i neonati rifugiati
Un programma di identificazione biometrica sostenuto dall'alleanza ID2020 vedrà il suo nuovo programma "digital id" per i neonati rifugiati in stretta coordinazione con un ente di beneficenza legato a Wall Street e a importanti politici occidentali i cui lavoratori sono stati accusati di sfruttare sessualmente i bambini rifugiati.
iRespond, un'organizzazione internazionale senza scopo di lucro che è "dedicata all'utilizzo della biometria per migliorare la vita attraverso l'identità digitale", ha iniziato a pilotare un nuovo programma biometrico per i neonati tra la popolazione di rifugiati prevalentemente Karen lungo il confine tra Myanmar e Thailandia, un programma che spera presto di "distribuire rapidamente" su una scala maggiore e renderlo disponibile alla popolazione globale generale. Il programma pilota è condotto come parte della controversa alleanza ID2020, sostenuta da Microsoft, l'alleanza dei vaccini GAVI e la Fondazione Rockefeller, e con l'International Rescue Committee (IRC), un'organizzazione no-profit profondamente legata all'élite politica occidentale e a Wall Street, con un controverso passato di silenzio su numerose accuse di abusi sessuali e frodi.
8 febbraio 2021
Il Parlamento tedesco ha ratificato l'"Agenda ID2020" digitale di GAVI
Notizie allarmanti. In Germania il Parlamento (Bundestag) ha ratificato il 29 gennaio 2021, l'attuazione dell'Agenda ID2020.
Si tratta di una raccolta centralizzata di dati elettronici generali di ogni cittadino a cui ogni agenzia governativa, la polizia - e forse anche il settore privato - avrebbe accesso.
Copre tutto ciò che si sa di un singolo cittadino, ora fino a 200 punti di informazione e possibilmente di più con il passare del tempo, dal tuo conto bancario alle tue abitudini di shopping, ai registri sanitari (i registri delle vaccinazioni, naturalmente), le tue inclinazioni politiche, e probabilmente anche le tue abitudini di incontri e altre voci nella tua sfera privata.
Si tratta di una raccolta centralizzata di dati elettronici generali di ogni cittadino a cui ogni agenzia governativa, la polizia - e forse anche il settore privato - avrebbe accesso.
Copre tutto ciò che si sa di un singolo cittadino, ora fino a 200 punti di informazione e possibilmente di più con il passare del tempo, dal tuo conto bancario alle tue abitudini di shopping, ai registri sanitari (i registri delle vaccinazioni, naturalmente), le tue inclinazioni politiche, e probabilmente anche le tue abitudini di incontri e altre voci nella tua sfera privata.
14 maggio 2020
Conte vicino ad autorizzare il microchip in Italia
A quanto pare, l’avvento del microchip sembra essere imminente anche in Italia. Si era già parlato in altri precedenti contributi di questa tecnologia e delle sue implicazioni per la privacy, ma ora sembra essere arrivato il momento di preoccuparsi per il suo prossimo arrivo nella Penisola.
Eric Larsen, presidente di Biohax Italia, la società svedese che è stata tra le prime a brevettare l’uso di questo dispositivo, sarebbe già in fase di trattativa avanzata con il ministero della Salute italiano per dare il via all’uso di questo tecnologia.
La prima fase prevedrebbe il suo innesto in 2500 persone tra Roma e Milano nei primi 6-8 mesi dal via libera al suo utilizzo.
La notizia, ignorata dai media italiani, è stata riportata dal canale di informazione Euronews, un network direttamente finanziato dalla stessa Commissione europea.
La Biohax sta già producendo questi dispositivi in Svezia e il loro uso nel Paese scandinavo sta diventando sempre più frequente.
Il piccolo apparecchio viene inserito sotto la mano e tramite questo si possono acquistare beni o servizi, passandolo sotto il Pos, ad esempio, oppure si può aprire lo sportello della propria vettura.
Eric Larsen, presidente di Biohax Italia, la società svedese che è stata tra le prime a brevettare l’uso di questo dispositivo, sarebbe già in fase di trattativa avanzata con il ministero della Salute italiano per dare il via all’uso di questo tecnologia.
La prima fase prevedrebbe il suo innesto in 2500 persone tra Roma e Milano nei primi 6-8 mesi dal via libera al suo utilizzo.
La notizia, ignorata dai media italiani, è stata riportata dal canale di informazione Euronews, un network direttamente finanziato dalla stessa Commissione europea.
La Biohax sta già producendo questi dispositivi in Svezia e il loro uso nel Paese scandinavo sta diventando sempre più frequente.
Il piccolo apparecchio viene inserito sotto la mano e tramite questo si possono acquistare beni o servizi, passandolo sotto il Pos, ad esempio, oppure si può aprire lo sportello della propria vettura.
3 maggio 2020
Il microchip di Bill Gates potrà ridurre la popolazione mondiale
A quanto pare, il microchip non servirà solo per aprire la porta di casa o lo sportello della propria automobile.
Bill Gates, praticamente onnipresente quando si parla di questo strumento, ha elargito una donazione di 20,4 milioni di dollari nel 2014 ad una società chiamata Microchips Biotech.
Il microchip che controlla le nascite
Di cosa di occupa questa compagnia? Questa corporation ha recentemente brevettato lo sviluppo di un microchip in grado di controllare la fertilità della donna.
La Microchips Biotech è stata recentemente acquisita da un’altra società, la Bio Darè, attiva nella promozione di metodi contraccettivi più tradizionali.
E’ la stessa Bio Darè nel suo sito ufficiale a spiegare la funzionalità di questo nuovo ritrovato tecnologico.
Bill Gates, praticamente onnipresente quando si parla di questo strumento, ha elargito una donazione di 20,4 milioni di dollari nel 2014 ad una società chiamata Microchips Biotech.
Il microchip che controlla le nascite
Di cosa di occupa questa compagnia? Questa corporation ha recentemente brevettato lo sviluppo di un microchip in grado di controllare la fertilità della donna.
La Microchips Biotech è stata recentemente acquisita da un’altra società, la Bio Darè, attiva nella promozione di metodi contraccettivi più tradizionali.
E’ la stessa Bio Darè nel suo sito ufficiale a spiegare la funzionalità di questo nuovo ritrovato tecnologico.
31 marzo 2020
CORONA-CHIP: "Il chip sottopelle con certificato digitale di vaccinazione da Coronavirus"
"MENTRE IN ITALIA SI DISCUTE DELL'APP DI TRACCIABILITÀ PER EVITARE IL CONTAGIO, BILL GATES PENSA AL CHIP SOTTOPELLE CON IL CERTIFICATO DIGITALE DI VACCINAZIONE DA CORONAVIRUS..."
In un futuro non troppo lontano potremmo trovarci a inserire un microchip sottocutaneo con i dati di un archivio sanitario digitale, vaccini inclusi, per poter varcare le frontiere in tutta tranquillità. Lo scenario sembra lontano ma non troppo se Bill Gates sta già pensando di lanciare delle capsule sottocutanee impiantabili che accertino l’avvenuta vaccinazione per il Coronavirus. Certificati digitali biocompatibili su cui sta lavorando il MIT di Boston con la Rice University, da abbinare a ID2020, un ambizioso progetto di identità digitale.
Così come la paura dell’11 Settembre e degli attentati terroristici ci ha condotto in men che non si dica ad accettare di essere scannerizzati in calzini e a sottoporci a controlli biometrici negli aeroporti, misure fino ad allora ritenute improponibili, la pandemia Covid19 potrebbe portarci ad accogliere forme di profilazione e tracciabilità invasive.
Così come la paura dell’11 Settembre e degli attentati terroristici ci ha condotto in men che non si dica ad accettare di essere scannerizzati in calzini e a sottoporci a controlli biometrici negli aeroporti, misure fino ad allora ritenute improponibili, la pandemia Covid19 potrebbe portarci ad accogliere forme di profilazione e tracciabilità invasive.
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