Di seguito sono riportati due articoli sulle attuali azioni britanniche in Oman in preparazione alla guerra contro l'Iran e sul ruolo della Gran Bretagna nella guerra civile in Yemen dal 1962 al 1967. Conservatori o laburisti, i governi che si sono succeduti a Londra negli ultimi due secoli hanno tutti perseguito lo stesso obiettivo. politica di morte contro coloro che considerano anche “animali umani” da eliminare. Come ha detto Marianne Faithfull: “Ho iniziato a capire l’inglese il giorno in cui ho finalmente capito che dicono esattamente il contrario di ciò che intendono” [e fanno il contrario di ciò che dicono]. Fausto Giudice
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22 gennaio 2024
Yemen e dintorni ►Oggi come ieri e l'altro ieri, la perfida Albione continua a fare la guerra ai popoli della regione
Il Regno Unito espande silenziosamente la base di spionaggio segreta in Oman, vicino all’Iran
Le strutture di una stazione di monitoraggio del GCHQ [Government Communications Headquarters] in Medio Oriente sono state potenziate in previsione di una nuova guerra potenzialmente devastante con l’Iran in difesa di Israele.
4 novembre 2023
La Corte Penale Internazionale deve indagare i ministri britannici per crimini di guerra a Gaza
I servizi militari e di intelligence del Regno Unito potrebbero aiutare l’attacco israeliano a Gaza in almeno sette modi. È fondamentale che la Corte penale internazionale interroghi Rishi Sunak, James Cleverly e Grant Shapps riguardo a questo sostegno.
La Corte penale internazionale (CPI) è l’unica corte globale permanente ad avere giurisdizione per perseguire individui per crimini internazionali di genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra. Recentemente ha emesso un mandato di arresto nei confronti di Vladimir Putin per l’invasione russa dell’Ucraina. Karim Khan, procuratore capo della Corte penale internazionale, ha affermato che la corte ha “indagini attive in corso” in relazione a Gaza e alla Cisgiordania che risalgono al 2014.
19 maggio 2023
La Gran Bretagna globale e il Grande Reset di Re Carlo
Il 6 maggio (N.d.T.), il mondo è stato esposto a un'inquietante, arcaica e bizzarra pagliuzza che non si vedeva da oltre 70 anni, con l'incoronazione di re Carlo III a capo del Commonwealth britannico globale, capo della Chiesa anglicana e portavoce di un programma denominato Global Britain (Gran Bretagna Globale) che è stato messo online come mandato ufficiale del partito conservatore nel 2021.
Dopo aver gestito un impero globale di schiavitù economica e aver invaso quasi tutte le nazioni della Terra in un momento o nell'altro[2], la Gran Bretagna continua a esercitare un vasto controllo sulle concessioni minerarie dell'Africa con oltre 1.000 miliardi di dollari di interessi minerari diretti controllati da società britanniche e/o basate sul Commonwealth britannico. Secondo il rapporto del 2016 prodotto da War on Want[3]:
Dopo aver gestito un impero globale di schiavitù economica e aver invaso quasi tutte le nazioni della Terra in un momento o nell'altro[2], la Gran Bretagna continua a esercitare un vasto controllo sulle concessioni minerarie dell'Africa con oltre 1.000 miliardi di dollari di interessi minerari diretti controllati da società britanniche e/o basate sul Commonwealth britannico. Secondo il rapporto del 2016 prodotto da War on Want[3]:
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27 febbraio 2021
Le morti "Covid" nelle case di riposo sono aumentate del 240% dall'inizio delle vaccinazioni
Il miracoloso lancio del "vaccino" Covid è iniziato l'8 dicembre 2020, dando la priorità ai residenti delle case di cura e al personale. Il 27 gennaio il governo britannico ha annunciato che il 95% di tutti i residenti delle case di cura erano stati vaccinati, con Matt Hancock che ha annunciato su Twitter che più dell'80% degli ultraottantenni avevano ricevuto almeno una dose del vaccino Pfizer o Oxford.
Allora perché a partire dalla settimana che termina il 29 gennaio abbiamo visto un aumento del 62% dei decessi in case di cura per tutte le cause dalla settimana che termina il 10 gennaio? E un aumento del 240% delle morti in casa di cura "dovute" al Covid-19 nello stesso lasso di tempo?
I seguenti numeri sono stati presi dai dati ufficiali dell'Office of National Statistics per l'Inghilterra e il Galles, che possono essere trovati qui.
16 febbraio 2021
Gran Bretagna ► Più di 240 morti dopo il vaccino
Il governo britannico riporta che più di 240 persone sono morte poco dopo aver ricevuto il vaccino contro il COVID-19. Lo studio segnala che, fino ad ora, ci sono stati otto aborti dovuti alla vaccinazione.
Londra, 11 Febbraio 2021. Una revisione del governo britannico dello studio sui vaccini ha rivelato che 244 persone, inclusi otto bambini non ancora nati, sono morte poco dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino contro il coronavirus. Il governo afferma di non credere che le morti siano da attribuire al vaccino. Uno studio approfondito pubblicato oggi dal governo del britannico ha elencato tutti i possibili effetti collaterali, compresa la morte, segnalati dal personale medico o dalle persone che sono state vaccinate tra l’inizio di dicembre 2020 e la fine di gennaio 2021.
4 febbraio 2021
Trump ode to the Corporation!
Washington è recintata e il presidente non tornerà mai più alla Casa Bianca. Ma non per le ragioni che potreste pensare.
Non temete, ci sarà una nuova capitale costruita e la fine delle imposte sul reddito pagate agli esattori della Corporazione che ora è nelle mani di una nuova amministrazione. Si sono dati da fare per rubare una corporazione i cui beni sono in procinto di essere sequestrati. La maggior parte non se lo aspettava perché non sapeva nemmeno che la loro nazione era una Corporation. E lo è davvero, ma ora gli stati non sono più soggetti ad essa. Continuate a leggere per capire la natura della battaglia in cui ci troviamo.
24 dicembre 2020
Scienziati e parlamentari chiedono “Dove sono le prove del nuovo ceppo mutante di Covid che e` del 70% più contagioso?”
Professore dell’Università di Oxford: “Faccio questo lavoro da 25 anni e posso dire che non è possibile stabilire un numero quantificabile in un lasso di tempo così breve".
Mentre Londra e l’intero sud-est del Regno Unito sono stati costretti in un nuovo lockdown durante il fine settimana, decine di paesi hanno vietato tutti i viaggi da e per il Regno Unito, ma gli scienziati chiedono di vedere le prove che ci sia un ceppo mutante del 70% più contagioso, non essendo stato mostrato nulla dal governo.
Il Daily Mail riporta che Carl Heneghan, professore di medicina basata sull’evidenza presso il Nuffield Department of Primary Care dell’Università di Oxford, ha espresso scetticismo sulla cifra del 70%.
22 dicembre 2020
Anno nuovo, Covid nuovo
Non è invero molto semplice riuscire a capire se si debba classificare la vicenda del #coronavirus sotto la voce “tragedia”, o sotto quella “commedia”.In effetti da un’attenta analisi, non di superficie, affiora limpidamente come ciò che stiamo vivendo da ormai quasi un anno presenti un’alternanza costante di elementi tragici ed elementi comici, con l’ovvia conseguenza per cui ciò che stiamo vivendo risulta spiazzante, disorientante, straniante. A suffragio di ciò si ricordi quanto sta emergendo nelle ultime ore. In particolare nell’area inglese è già stato segnalato un #nuovoceppo del virus. Nuovo ceppo che – ci suggeriscono le autorità britanniche – è letteralmente fuori controllo.
30 ottobre 2020
Gran Bretagna ► Jeremy Corbin sospeso dal Labour perché filopalestinese
Un atto vergognoso e inaccettabile. Il Labur Party ha deciso di sospendere l’ex segretario Jeremy Corbyn per “antisemitismo”, un’accusa assurda soprattutto se motivata con la partecipazione di Cirbyn a manifestazioni di solidarietà del popolo palestinese. Un atto gravissimo e inquietante che conferma il clima maccartista che la lobby sionista e i circoli filosiraeliani stanno diffondendo in Europa.
Jeremy Corbyn ha promesso di combattere la sua sospensione dal Partito Laburista in attesa della sua risposta ad un rapporto sull’antisemitismo riguardante il partito sotto la sua guida. La vergognosa decisione dei vertici del Labour è arrivata in risposta al rifiuto di Corbyn di accettare i risultati della Commissione per l’uguaglianza e i diritti umani e la sua continua insistenza sul fatto che le accuse di antisemitismo erano “drammaticamente esagerate per ragioni politiche”.
Jeremy Corbyn ha promesso di combattere la sua sospensione dal Partito Laburista in attesa della sua risposta ad un rapporto sull’antisemitismo riguardante il partito sotto la sua guida. La vergognosa decisione dei vertici del Labour è arrivata in risposta al rifiuto di Corbyn di accettare i risultati della Commissione per l’uguaglianza e i diritti umani e la sua continua insistenza sul fatto che le accuse di antisemitismo erano “drammaticamente esagerate per ragioni politiche”.
31 agosto 2020
I rischi derivanti dal non andare a scuola sono peggiori di quelli da Virus
Come riporta The Epoch Times, il Regno Unito (ormai sganciato dalla UE) prende una posizione decisa sulla riapertura delle scuole: è molto più rischioso per i bambini tenerle chiuse che riaprirle, pertanto a settembre i bambini britannici torneranno in classe, e in caso di future azioni di contenimento l’intenzione del governo è di chiudere le scuole per ultime e riaprirle per prime.
I direttori sanitari del Regno Unito, in una dichiarazione congiunta a sostegno della decisione del governo di riaprire le scuole dopo le vacanze estive, hanno affermato che perdere l'opportunità di ricevere un'istruzione pone rischi molto più grandi per i bambini del contrarre il virus CCP.
I direttori sanitari del Regno Unito, in una dichiarazione congiunta a sostegno della decisione del governo di riaprire le scuole dopo le vacanze estive, hanno affermato che perdere l'opportunità di ricevere un'istruzione pone rischi molto più grandi per i bambini del contrarre il virus CCP.
26 giugno 2017
Perché finora l’Italia è stata risparmiata da attacchi terroristici di massa?
Ogni volta che Youssef Zaghba atterrava a Bologna c’era qualcuno che lo aspettava appena sceso dall’aereo. Non era un segreto, in Italia, che il 22enne italiano nato in Marocco, identificato come uno dei tre terroristi dietro l’attacco al London Bridge, fosse sotto stretta sorveglianza.
“All’aeroporto gli parlavano. Poi, durante la sua permanenza, i funzionari di polizia venivano un paio di volte al giorno a controllarlo”, ha raccontato sua madre, Valeria Collina, in un’intervista al Guardian. “Erano amichevoli con Youssef. Gli dicevano: ‘Ehi figliolo, dimmi cos’hai fatto. Che cosa stai facendo adesso? Come stai?’ ”
Nelle settimane dopo l’attacco, il ruolo di Zaghba ha gettato una luce sulle differenze tra come i sospettati di terrorismo sono trattati in Italia e nel Regno Unito. All’arrivo a Londra, ha raccontato la madre di Zaghba, suo figlio non era mai stato fermato all’aeroporto né interrogato, nonostante i funzionari italiani avessero informato le loro controparti britanniche che quell’uomo poteva rappresentare una minaccia.
“All’aeroporto gli parlavano. Poi, durante la sua permanenza, i funzionari di polizia venivano un paio di volte al giorno a controllarlo”, ha raccontato sua madre, Valeria Collina, in un’intervista al Guardian. “Erano amichevoli con Youssef. Gli dicevano: ‘Ehi figliolo, dimmi cos’hai fatto. Che cosa stai facendo adesso? Come stai?’ ”
Nelle settimane dopo l’attacco, il ruolo di Zaghba ha gettato una luce sulle differenze tra come i sospettati di terrorismo sono trattati in Italia e nel Regno Unito. All’arrivo a Londra, ha raccontato la madre di Zaghba, suo figlio non era mai stato fermato all’aeroporto né interrogato, nonostante i funzionari italiani avessero informato le loro controparti britanniche che quell’uomo poteva rappresentare una minaccia.
20 giugno 2017
Grenfell Tower: i demoni del neoliberismo

Uno dei peggiori disastri urbani nella storia recente ha colpito Londra, il rogo che ha bruciato il grattacielo della Grenfell Tower, grattacielo di edilizia popolare della zona di Hammersmith. Almeno 100 morti nel rogo, la polizia spera non siano di più.
Come dice un vecchio adagio, non ci sono disastri naturali, ci sono solo disastri umani. Ma questa scena orribile nella zona ovest di Londra rappresenta molto di più di una semplice negligenza. Sono stati i residenti a basso reddito sacrificati sull’altare del neoliberismo criminale: austerità, avidità e privatizzazione delle tutele pubbliche.
3 giugno 2017
Attentato di Manchester: quello che non sappiamo
Il 22 maggio alle 22:30 circa una bomba è stata fatta detonare al concerto di Ariana Grande alla Manchester Arena, a Manchester, Regno Unito. Molto è emerso sulla stampa nazionale e sulla TV in merito all'attentato. Ma ci sono alcune cose che non sappiamo.
Nelle prime ore della mattina del 23 maggio - circa alle 2:35 ora locale - la NDTV attraverso il Washington Post ha dichiarato in modo abbastanza categorico che: "funzionari USA, parlando in modo anonimo, hanno identificato l'assaltatore come Salman Abedi. Non hanno fornito informazioni sulla sua età o nazionalità, e i funzionari britannici hanno rifiutato di fornire commenti sull'identità del sospettato".
Ciò è stato reso pubblico in un momento in cui la Polizia britannica e i servizi di sicurezza stavano rifiutando di rilasciare qualsiasi dichiarazione su chi fossero secondo loro gli attentatori, perché al momento stavano affrontando le conseguenze del disastro.
Ci si domanda come dei "funzionari USA" che richiedevano di restare anonimi potessero correttamente identificare l'individuo quattro ore dopo il disastro da una distanza di 3500 miglia, in particolare quando la Polizia britannica e i servizi di sicurezza continuavano a non fornire alcuna dichiarazione.
Nelle prime ore della mattina del 23 maggio - circa alle 2:35 ora locale - la NDTV attraverso il Washington Post ha dichiarato in modo abbastanza categorico che: "funzionari USA, parlando in modo anonimo, hanno identificato l'assaltatore come Salman Abedi. Non hanno fornito informazioni sulla sua età o nazionalità, e i funzionari britannici hanno rifiutato di fornire commenti sull'identità del sospettato".
Ciò è stato reso pubblico in un momento in cui la Polizia britannica e i servizi di sicurezza stavano rifiutando di rilasciare qualsiasi dichiarazione su chi fossero secondo loro gli attentatori, perché al momento stavano affrontando le conseguenze del disastro.
Ci si domanda come dei "funzionari USA" che richiedevano di restare anonimi potessero correttamente identificare l'individuo quattro ore dopo il disastro da una distanza di 3500 miglia, in particolare quando la Polizia britannica e i servizi di sicurezza continuavano a non fornire alcuna dichiarazione.
1 giugno 2017
"La Germania sta costruendo un esercito europeo sotto il suo comando"
Dal crollo del Muro di Berlino, venuta meno la minaccia sovietica, le forze armate tedesche sono state costantemente ridimensionate in numero e investimenti, tanto che nel 2014 un’indagine parlamentare ne denunciava la scarsa operatività. Ma, diventata il nuovo egemone europeo grazie alla crisi dell’euro e spronata dagli alleati, USA inclusi, ad assumere un maggiore ruolo militare, negli ultimi anni la Germania ha aumentato gli investimenti nella difesa e, per accelerare il recupero delle capacità militari, grazie ad una propria iniziativa all’interno della NATO, ha iniziato a integrare nel proprio esercito alcune divisioni di paesi alleati satelliti, con rapporto di mutuo beneficio per i partecipanti. Così, mentre a Berlino si discute anche della possibilità di dotarsi dell’atomica, silenziosamente la Germania sta costruendo il potenziale nucleo di una futura forza armata dell’Unione Europea, ovviamente sotto il suo comando.
28 maggio 2017
Manchester: i “ribelli moderati” che uccidono i nostri figli
ACCORDO SEGRETO
C’è un rapporto diretto tra la strage di Manchester e la scellerata guerra in Libia che, nel 2011, Londra condusse insieme a Parigi e Washington per abbattere il regime di Gheddafi.
Partendo dalle origini libiche di Salman Abedi, il giovane attentatore, è possibile ricostruire la follia di una politica estera che l’Occidente conduce da anni in Medio Oriente aiutando coloro che poi uccidono i nostri figli. Vediamo perché.
Due anni fa il giornale britannico The Guardian pubblicò dei documenti rinvenuti a Tripoli dopo la caduta di Gheddafi. I documenti aprivano uno squarcio importante su una storia che i media occidentali decisero di ignorare. Noi fummo tra i pochi a parlarne in questo articolo, ma la censura imposta attorno alla questione fu praticamente impenetrabile.
La storia è questa: Tony Blair aveva siglato un accordo segreto con il leader libico Gheddafi per un’intensa attività di collaborazione tra il MI6 (l’intelligence britannica) e i servizi segreti di Tripoli. L’obbiettivo era reprimere le organizzazioni terroristiche islamiste che operavano in Libia e Gran Bretagna attraverso fuoriusciti o cittadini britannici di origini libiche.
C’è un rapporto diretto tra la strage di Manchester e la scellerata guerra in Libia che, nel 2011, Londra condusse insieme a Parigi e Washington per abbattere il regime di Gheddafi.
Partendo dalle origini libiche di Salman Abedi, il giovane attentatore, è possibile ricostruire la follia di una politica estera che l’Occidente conduce da anni in Medio Oriente aiutando coloro che poi uccidono i nostri figli. Vediamo perché.
Due anni fa il giornale britannico The Guardian pubblicò dei documenti rinvenuti a Tripoli dopo la caduta di Gheddafi. I documenti aprivano uno squarcio importante su una storia che i media occidentali decisero di ignorare. Noi fummo tra i pochi a parlarne in questo articolo, ma la censura imposta attorno alla questione fu praticamente impenetrabile.
La storia è questa: Tony Blair aveva siglato un accordo segreto con il leader libico Gheddafi per un’intensa attività di collaborazione tra il MI6 (l’intelligence britannica) e i servizi segreti di Tripoli. L’obbiettivo era reprimere le organizzazioni terroristiche islamiste che operavano in Libia e Gran Bretagna attraverso fuoriusciti o cittadini britannici di origini libiche.
27 maggio 2017
G7: Nè terra, nè mare, nè aria per gli imperialisti!
In occasione del G7 di Taormina, il Partito Comunista organizza un Convegno Internazionale in contrapposizione al Vertice in cui si riuniranno i capi di stato e di governo di 7 potenze imperialiste (USA, Gran Bretagna, Italia, Francia, Germania, Canada, Giappone) insieme all'Unione Europea e il Fondo Monetario Internazionale.
"Il 26 e 27 maggio i capi di stato e di governo delle potenze imperialiste del G7, assieme all'Unione Europea e al Fondo Monetario internazionale, si riuniranno a Taormina per discutere nuovi accordi e strategie per garantire gli interessi di grandi banche e gruppi economici. Questo significa nuovi attacchi a diritti e salari dei lavoratori, aumento della disoccupazione, tagli ai diritti sociali, misure antipopolari, guerre imperialiste e politiche di saccheggio. Per questo il Partito Comunista il 27 maggio chiama lavoratori, disoccupati, pensionati e studenti a mobilitarsi contro il G7, le unioni imperialiste di UE e NATO e gli interessi che esse rappresentano".
"Il 26 e 27 maggio i capi di stato e di governo delle potenze imperialiste del G7, assieme all'Unione Europea e al Fondo Monetario internazionale, si riuniranno a Taormina per discutere nuovi accordi e strategie per garantire gli interessi di grandi banche e gruppi economici. Questo significa nuovi attacchi a diritti e salari dei lavoratori, aumento della disoccupazione, tagli ai diritti sociali, misure antipopolari, guerre imperialiste e politiche di saccheggio. Per questo il Partito Comunista il 27 maggio chiama lavoratori, disoccupati, pensionati e studenti a mobilitarsi contro il G7, le unioni imperialiste di UE e NATO e gli interessi che esse rappresentano".
23 maggio 2017
Un attentato emotivo, mediatico e politico. Che spiana la strada a una nuova pax mediorientale
Azzardo ipotesi a caldo riguardo l’attentato di Manchester, dove -nel momento in cui sto scrivendo – hanno perso la vita 22 persone, mentre altre 59 sono rimaste ferite. Si parla di un kamikaze, come a Parigi nel 2015 ma un qualcuno che, se fosse confermata l’ipotesi, ha atteso il momento del deflusso dall’arena a fine concerto per farsi esplodere, in un’area esterna vicino alla biglietteria, quindi per ottenere il massimo effetto, senza correre il rischio di dover eludere i controlli di sicurezza per poter entrare nella struttura. Insomma, morti per la deflagrazione più effetto calca della gente che scappa. Allo Stade de France, come dissero gli inquirenti, di fatto i kamikaze si suicidarono, facendosi esplodere all’esterno della struttura ma quando la partita era in corso: uno, addirittura, andò a farsi brillare in un vialetto senza uscita.
Restano due cose strane: il fatto che sia circolata in tempi brevissimi la notizia che fosse stato identificato l’attentatore (se fosse stato davvero un kamikaze, ci sarebbe voluto più tempo e una gran fortuna), smentita solo in parte poco fa dal capo della polizia di Manchester, Ian Hopkins, (il quale ha detto che non poteva confermare né se l’identità fosse stata scoperta, né se si trattasse di un cittadino britannico) e quello che a parlare per primi di attentatore suicida siano stati funzionari USA, come riportato da SkyNews britannica. Come mai questa certezza dall’altra parte dell’Oceano?
Restano due cose strane: il fatto che sia circolata in tempi brevissimi la notizia che fosse stato identificato l’attentatore (se fosse stato davvero un kamikaze, ci sarebbe voluto più tempo e una gran fortuna), smentita solo in parte poco fa dal capo della polizia di Manchester, Ian Hopkins, (il quale ha detto che non poteva confermare né se l’identità fosse stata scoperta, né se si trattasse di un cittadino britannico) e quello che a parlare per primi di attentatore suicida siano stati funzionari USA, come riportato da SkyNews britannica. Come mai questa certezza dall’altra parte dell’Oceano?
22 aprile 2017
Neoliberalismo: L'ideologia alla radice di tutti i nostri problemi
Immaginate se il popolo dell’Unione Sovietica non avesse mai sentito parlare del comunismo. L’ideologia che domina le nostre vite, per la maggior parte di noi non ha un nome. Menzionatela nelle vostre conversazioni e avrete in risposta una scrollata di spalle. Anche se i vostri ascoltatori hanno già sentito questo termine, faranno fatica a definirlo. Neoliberalismo: sapete di cosa si tratta?
Il suo anonimato è sia un sintomo che la causa del suo potere. Essa ha svolto un ruolo importante in una notevole varietà di crisi: la crisi finanziaria del 2007-8, la delocalizzazione di ricchezza e potere, di cui i Panama Papers ci offrono solo un assaggio, il lento collasso della sanità pubblica e dell’istruzione, l’aumento dei bambini poveri, l’epidemia della solitudine, la distruzione degli ecosistemi, l’ascesa di Donald Trump. Ma noi rispondiamo a queste crisi come se fossero dei casi isolati, apparentemente inconsapevoli del fatto che tutte sono state catalizzate o aggravate dalla stessa filosofia di base; una filosofia che ha – o ha avuto – un nome. Quale potere più grande dell’agire nel completo anonimato?
16 agosto 2016
Theresa May e il cambiamento di paradigma
Un avvenimento di notevole importanza ha appena avuto luogo in Gran Bretagna, un avvenimento che potrebbe annunciare una svolta importante tanto per la politica interna britannica quanto, con le sue ripercussioni, per la Francia e numerosi altri paesi europei.
Theresa May, il primo ministro britannico succeduto a David Cameron dopo il referendum sull’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea (il famoso Brexit), ha fatto un passo logico, eppure, nel contesto del suo Paese, quasi rivoluzionario. Presiedendo la prima riunione della commissione interministeriale sulla « strategia economica e industriale », martedì 2 Agosto, la May si è impegnata a mettere in piedi una vera politica industriale. Nella Gran Bretagna devastata da più di 35 anni di « neo-liberalismo » ciò equivale ad una piccola rivoluzione.
Il fatto che questa politica sia intrapresa da un primo ministro conservatore, il partito di Margaret Thatcher, sottolinea ancor più il carattere rivoluzionario della svolta operata da Theresa May.
Questa svolta annuncia un cambiamento di paradigma. Gli ultimi studi di organizzazioni come il FMI dipingono oggi la globalizzazione e il suo bilancio in maniera molto più negativa di quanto facessero una quindicina di anni or sono.
11 agosto 2016
La Gran Bretagna se ne va
Dopo l’esito del Brexit, la maggior parte degli analisti a livello internazionale si sono chiesti quali saranno le conseguenze sui mercati, sulle monete, sulle economie. Ma a noi pare molto più importante capire cosa significa in termini politici la decisione dell’elettorato britannico.
Un dato fondamentale del referendum è la sua polarizzazione “di classe”.
Capita poche volte di poter definire così chiaramente un fatto: eppure in questo caso chi ha votato maggioritariamente per l’uscita da quel mostro in cui si è trasformata l’Unione Europea – che era nata, almeno a parole, come un progetto sociale e politico progressista - è stato il proletariato delle metropoli inglesi, quello delle zone più povere del paese, i lavoratori impoveriti dai tagli sociali, dalla scomparsa dei diritti del lavoro. Se nella Londra capitale, quella della “l’intellettualità” delle università, del mondo finanziario e industriale dove si gridava al disastro nel caso di un’uscita, ha vinto il SI, nelle zone operaie di East Midlands, nel North West, nel South West, nello Yorkshire, nell’Humber e in Galles ha vinto il NO. La località dove più ha trionfato il Brexit è stata il West Midlands, zona tradizionalmente laburista, dove l’UKIP (il partito nazionalista e razzista) non ha rappresentanza e dove non esiste un’immigrazione significativa.
Un dato fondamentale del referendum è la sua polarizzazione “di classe”.
Capita poche volte di poter definire così chiaramente un fatto: eppure in questo caso chi ha votato maggioritariamente per l’uscita da quel mostro in cui si è trasformata l’Unione Europea – che era nata, almeno a parole, come un progetto sociale e politico progressista - è stato il proletariato delle metropoli inglesi, quello delle zone più povere del paese, i lavoratori impoveriti dai tagli sociali, dalla scomparsa dei diritti del lavoro. Se nella Londra capitale, quella della “l’intellettualità” delle università, del mondo finanziario e industriale dove si gridava al disastro nel caso di un’uscita, ha vinto il SI, nelle zone operaie di East Midlands, nel North West, nel South West, nello Yorkshire, nell’Humber e in Galles ha vinto il NO. La località dove più ha trionfato il Brexit è stata il West Midlands, zona tradizionalmente laburista, dove l’UKIP (il partito nazionalista e razzista) non ha rappresentanza e dove non esiste un’immigrazione significativa.
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