Sosteneva Eduardo Galeano che “in America tutti hanno una parte di sangue indigeno, alcuni nelle vene, altri sulle mani”, tra i secondi, indubbiamente, può essere annoverato il generale Julio Argentino Roca, passato alla storia per aver portato a termine, nel Sud del paese, la missione civilizzatrice del nuovo Stato argentino. Tale missione prevedeva l’eliminazione della barbarie, del “fetore d’America”, come direbbe R. Kush, cioè dei popoli indigeni. Si è trattato della tristemente conosciuta ‘campagna del deserto’, tra il 1869 e il 1884, ovvero, la campagna militare che ha macchiato di genocidio la genesi dello Stato argentino.Juana Antieco
7 dicembre 2022
RESISTENZA MAPUCHE ► LA LOTTA DI UN POPOLO MILLENARIO CHE DIFENDE LA PROPRIA TERRA
6 dicembre 2022
Il lecito, l’obbligatorio e il proibito
Secondo i giuristi arabi, le azioni umane si classificano in cinque categorie, che essi elencano in questo modo: obbligatorio, lodevole, lecito, riprovevole, proibito. All’obbligatorio si oppone il proibito, a ciò che merita lode ciò che è da riprovare. Ma la categoria più importante è quella che sta al centro e che costituisce per così dire l’asse della bilancia che pesa le azioni umane e ne misura la responsabilità (responsabilità si dice nel linguaggio giuridico arabo «peso»).
Se lodevole è ciò il cui compimento è premiato e la cui omissione non è proibita, e riprovevole è ciò la cui omissione è premiata e il cui compimento non è proibito, il lecito è ciò su cui il diritto non può che tacere e non è pertanto né obbligatorio né proibito, né lodevole né riprovevole.
16 settembre 2022
Giorgio Agamben ► A chi si rivolge la parola?
In ogni epoca poeti, filosofi e profeti hanno lamentato e denunciato senza riserve i vizi e le manchevolezze del loro tempo. Chi così gemeva e accusava si rivolgeva tuttavia a dei suoi simili e parlava in nome di qualcosa di comune o almeno condivisibile. Si è detto, in questo senso, che poeti e filosofi hanno sempre parlato in nome di un popolo assente. Assente nel senso di mancante, di qualcosa di cui si sentiva la mancanza ed era pertanto in qualche modo ancora presente. Sia pure in questa modalità negativa e puramente ideale, le loro parole supponevano ancora un destinatario.
11 marzo 2022
Dobbiamo davvero eliminare la Russia culturalmente?
Il pianista russo-tedesco Igor Levit, a sinistra, e il soprano russo Anna Netrebko. Stefanie Loos, Angelos Tzortzinis e mikroman6 Getty Images |
12 maggio 2021
Il volto e la morte
20 aprile 2021
Un'iscrizione cananea scoperta in Israele è l'"anello mancante" nella storia dell'alfabeto
15 dicembre 2019
Decisioni del primo congresso internazionale sulla comunicazione, Caracas, 4 dicembre 2019
- Celebrare ogni anno il "Congresso Internazionale della Comunicazione" con sedi di rotazione su richiesta di ogni paese. Tenere la seconda riunione del Congresso internazionale della comunicazione in Nicaragua nel febbraio 2020.
- Nominare un comitato del Congresso per creare un regolamento di base e una struttura operativa basata sulle proposte dei partiti e dei movimenti partecipanti. La proposta sarà discussa in occasione del prossimo Congresso internazionale sulla comunicazione.
10 luglio 2019
La teologia dei Mercati
20 maggio 2019
La McDonaldizzazione della Filosofia
Come uomini e donne di pensiero, non dobbiamo trascurare questo pericolo. Non dobbiamo permettere che il campo della filosofia divenga permanentemente McDonaldizzato da potenti amministratori, burocrati ritualistici, imprenditori alla ricerca del profitto e politici dilettanti. È tempo di usare il potere delle idee per combattere questa usurpazione della saggezza.
3 dicembre 2018
Noam Chomsky compie 90 anni: come un anarchico americano è più che sopravvissuto
31 agosto 2018
Rage Against The Machine - No Shelter
L'attrazione principale: distrazione
Svuota le tue tasche, figliolo
Ti hanno portato a pensare
Che ciò di cui hai bisogno è quello che vendono
Facendoti credere che comprare sia ribellarsi
Dai teatri ai centri commerciali su ogni sponda
La sottile linea tra intrattenimento e guerra
Il fronte è ovunque, non c'è riparo qui