Le sue caratteristiche amministrative sono molteplici. Gli utenti possono dichiarare la nascita di un bambino, pagare per il parcheggio o rinnovare la patente di guida. Ma possono anche sorvegliare la loro moglie o figlia, il sistema di tutela che ancora mette la vita quotidiana di queste nelle mani degli uomini. Gli uomini possono assicurarsi con maggiore precisione che la moglie, la figlia, la sorella, non lascino il paese, integrando un numero di passaporto nell'applicazione.
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22 febbraio 2019
Google e Apple convalidano un'app che traccia le donne in Arabia Saudita
L'applicazione saudita Absher consente agli uomini di controllare che la loro moglie non lasci il paese. È disponibile su App Store e Google Play Store. Diverse ONG hanno invitato Apple e Google a ritirarla. Battezzata Absher, l'applicazione è editata dal governo saudita.
Le sue caratteristiche amministrative sono molteplici. Gli utenti possono dichiarare la nascita di un bambino, pagare per il parcheggio o rinnovare la patente di guida. Ma possono anche sorvegliare la loro moglie o figlia, il sistema di tutela che ancora mette la vita quotidiana di queste nelle mani degli uomini. Gli uomini possono assicurarsi con maggiore precisione che la moglie, la figlia, la sorella, non lascino il paese, integrando un numero di passaporto nell'applicazione.
Le sue caratteristiche amministrative sono molteplici. Gli utenti possono dichiarare la nascita di un bambino, pagare per il parcheggio o rinnovare la patente di guida. Ma possono anche sorvegliare la loro moglie o figlia, il sistema di tutela che ancora mette la vita quotidiana di queste nelle mani degli uomini. Gli uomini possono assicurarsi con maggiore precisione che la moglie, la figlia, la sorella, non lascino il paese, integrando un numero di passaporto nell'applicazione.
9 settembre 2018
Amazon, assassina dell’occupazione: ieri, oggi e domani (con l’AI)
In evidenza nei media la settimana scorsa c’è stata la notizia che Amazon e il suo amministratore delegato, Jeff Bezos, hanno raggiunto livello record di valutazione di mercato e di ricchezza. Amazon vale oggi più di un trilione di dollari e la ricchezza personale di Bezos è di 165 miliardi di dollari. Questo è ovviamente dovuto in larga misura all’apprezzamento del valore delle azioni della società, con gli investitori negli USA e nel mondo che si ammucchiano a comprare azioni di Amazon e in tal modo spingono al rialzo il loro prezzo, la valutazione della società e, a sua volta, la quota di essa di Bezos in termini di suo patrimonio netto.
Il motivo per il quale c’è una simile impennata di investimenti in Amazon – e in altre azioni di società tecnologiche come Google, Apple, e altre – è già una storia in sé, ma è tralasciata qui per un’altra analisi. In breve, ha a che fare con l’accelerazione degli utili di capitale per la classe investitrice dalla distribuzione annua di un trilione di dollari dai riacquisti di azioni e dal pagamento di dividendi degli Stati Uniti SpA. Un trilione di dollari l’anno, ogni anno (dal 2011 al 2017) negli ultimi sei anni di riacquisti e dividendi da parte delle sole imprese delle 500 di S&P. Quest’anno, 2018, i riacquisti e la distribuzione di dividendi registreranno un record di più di 1,3 trilioni di dollari in tale distribuzione a investitori/azionisti, pompati dai tagli fiscali di Trump di più di 300 miliardi di dollari nel 2018 che stanno raddoppiando i profitti delle società di S&P 500.
Il motivo per il quale c’è una simile impennata di investimenti in Amazon – e in altre azioni di società tecnologiche come Google, Apple, e altre – è già una storia in sé, ma è tralasciata qui per un’altra analisi. In breve, ha a che fare con l’accelerazione degli utili di capitale per la classe investitrice dalla distribuzione annua di un trilione di dollari dai riacquisti di azioni e dal pagamento di dividendi degli Stati Uniti SpA. Un trilione di dollari l’anno, ogni anno (dal 2011 al 2017) negli ultimi sei anni di riacquisti e dividendi da parte delle sole imprese delle 500 di S&P. Quest’anno, 2018, i riacquisti e la distribuzione di dividendi registreranno un record di più di 1,3 trilioni di dollari in tale distribuzione a investitori/azionisti, pompati dai tagli fiscali di Trump di più di 300 miliardi di dollari nel 2018 che stanno raddoppiando i profitti delle società di S&P 500.
4 giugno 2018
Apple, CAC40* e Banchieri: è la festa degli ultra-ricchi!
Naturalmente, questa non è una sorpresa, dal momento che sono ormai quasi quattro decenni da quando i più ricchi sono i principali beneficiari del nostro sistema economico, qualcosa che Trump e Macron aiutano ad accelerare ancora di più. Ma è sempre interessante ricordare alcuni fatti concreti che consentono di misurare meglio tutti gli eccessi del nostro tempo.
Quegli alberi che pensano di poter salire in cielo...
25 maggio 2018
Ehsan Ullah Khan: "Mi addolora che qui la società non reagisce contro la schiavitù"
Ehsan Ullah Khan,
alle spalle la foto
di Iqbal Masih
|
Ehsan Ullah Khan gira la testa per ascoltare con l'unico orecchio che gli è rimasto dopo le torture che ha sofferto nei suoi 12 soggiorni nelle carceri in Pakistan, suo paese natale, a cui è stato negato l'accesso dal 2001. Ma l'udito non è l'unica cosa che ha perso durante tutta una vita lottando contro la schiavitù, in particolare quella di bambini e bambine. In passato, i suoi nemici tentarono di assassinarlo e portarono via le vite dei suoi compagni di lotta, tra cui Iqbal Masih, il bambino schiavo che aiutò a liberare nel 1992 e che divenne il simbolo mondiale della lotta contro la schiavitù. Nonostante tutto questo, questo attivista pakistano continua a predicare la nonviolenza. "La mia convinzione è forte e credo che la tortura porta tortura. Se torturi oggi, la stai seminando per il futuro", dice.
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31 gennaio 2018
Perché si deve santuarizzare il diritto all'anonimato
1 settembre 2017
Sarà la moneta del Nuovo Ordine Mondiale?

Si tratta infatti di una nuova moneta sulla quale non compaiono più i volti dei personaggi storici delle varie nazioni che emettono quella moneta, ma compaiono i volti di noti personaggi internazionali come Steve Jobs, Mark Zuckenberg, Larry Page o Bill Gates. Sono rispettivamente il fondatore della Apple, di Facebook, di Google e di Microsoft, ovvero i nuovi potenti del terzo millennio. E poi ci sono anche grossi personaggi di famose multinazionali, come il fondatore di Mc Donald's, Ray Kroc, il padrone della catena Starbucks, Kevin Johnson, o l'AD della Shell, Ben van Beurden.
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11 aprile 2014
I PIANI SEGRETI DI STEVE JOBS SVELATI IN UNA MAIL
Destinatari 100 persone influenti, convocate per tre giorni in una località segreta.
La lunga guerra legale tra Apple e Samsung sta portando alla luce alcuni dettagli interessanti che, se il conflitto non fosse iniziato, sarebbero rimasti segreti. Di recente è stata resa pubblica un'email scritta da Steve Jobs nel 2010 per annunciare il contenuto dell'incontro super-segreto riservato ai Top 100 per quell'anno. I Top 100 sono - o erano - un gruppo particolare all'intero di Apple: 100 persone convocate da Steve Jobs per tre giorni in una località segreta ma fornita di tutti i comfort per parlare della strategia aziendale per il futuro.
Il gruppo era composto da manager importanti ma anche da singole persone che avevano magari avuto un'idea brillante, tanto da colpire Jobs stesso. E nessuno che avesse l'onore di partecipare una volta aveva la garanzia di essere riconvocato: bisognava confermare il privilegio con il duro lavoro.
Per il fondatore di Apple questi incontri erano importantissimi: non solo permettevano di condividere la strategia con l'élite più importante, ma gli consentivano di «fare circolare le idee», un'attività che egli considerava parte fondamentale del proprio lavoro.
La lunga guerra legale tra Apple e Samsung sta portando alla luce alcuni dettagli interessanti che, se il conflitto non fosse iniziato, sarebbero rimasti segreti. Di recente è stata resa pubblica un'email scritta da Steve Jobs nel 2010 per annunciare il contenuto dell'incontro super-segreto riservato ai Top 100 per quell'anno. I Top 100 sono - o erano - un gruppo particolare all'intero di Apple: 100 persone convocate da Steve Jobs per tre giorni in una località segreta ma fornita di tutti i comfort per parlare della strategia aziendale per il futuro.
Il gruppo era composto da manager importanti ma anche da singole persone che avevano magari avuto un'idea brillante, tanto da colpire Jobs stesso. E nessuno che avesse l'onore di partecipare una volta aveva la garanzia di essere riconvocato: bisognava confermare il privilegio con il duro lavoro.
Per il fondatore di Apple questi incontri erano importantissimi: non solo permettevano di condividere la strategia con l'élite più importante, ma gli consentivano di «fare circolare le idee», un'attività che egli considerava parte fondamentale del proprio lavoro.
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