Nell'anno 55 prima della nostra era, Cicerone scriveva:
«Il bilancio dovrebbe essere equilibrato,
le finanze pubbliche dovrebbero essere colmate, il debito pubblico
dovrebbe essere ridotto, l'arroganza della amministrazione dovrebbe
essere abolita e controllata e l'aiuto ai paesi esteri dovrebbe essere
diminuito per E il rischio che Roma cada nel falli- mento».
Da un bel
pezzo che la classe politica non legge più Cicerone! Dalla fine degli
anni Settanta, la maggior parte dei paesi industrializzati sono entrati
in un regime di debito permanente, dal quale nemmeno i periodi di forte
crescita economica hanno consentito di uscire. Il debito misurato è
quello delle amministrazioni pubbliche, che viene chiamato "debito
sovrano" o "debito pubblico". Di Alain De Benoist
Diorama Il debito pubblico "nel senso di
Maastricht", misurato in valore nominale (e non in valore di mercato),
viene definito come il totale degli impegni finanziari degli Stati
contratti sotto forma di prestiti risultanti dall'accumulazione, sul
filo degli anni, di una differenza negativa tra le loro entrate e le
loro spese o i loro oneri.
Normalmente
dopo la chiusura dei seggi elettorali e lo spoglio delle schede, fa
seguito un periodo di contatti informali fra i partiti, che sfociano
poi nell'insediamento del nuovo parlamento e nei contatti formali
finalizzati alla creazione del nuovo governo. Solamente una volta che
il nuovo governo è stato creato, il premier inizia a vistare o
ricevere i leader degli altri paesi ed a confrontarsi con loro,
illustrando la strada politica che intende intraprendere.
Oggi in
Italia, senza che i media abbiano dato grande risalto alla cosa, né tanto
meno si siano preoccupati di questa anomalia, sta invece accadendo qualcosa
di profondamente diverso....
Dopo
appena un paio di giorni dal voto, quando ancora i nuovi eletti
devono insediarsi in parlamento e non esiste nessuna seria ipotesi
concernente la possibile composizione del nuovo governo, sembra
essere esplosa una frenetica attività di "diplomazia".
Per il premio Nobel statunitense le elezioni italiane mostrano il
“completo fallimento” delle politiche europee. E avverte: “In agguato in
Europa ci sono figure peggiori di Beppe Grillo”
Così finisce
l’euro: non con le banche ma con il bunga bunga”. Non si contano in
queste ore le analisi preoccupate della stampa estera sui risultati
delle elezioni italiane. E se per molte testate a rischio c’è la
stabilità finanziaria di tutta l’Eurozona per Paul Krugman, premio Nobel
per l’Economia e editorialista del New York Times, la moneta unica ha
le ore contate. “Ok, l’euro non è condannato – ancora” scrive sul
quotidiano d’oltreoceano, “ma le elezioni italiane segnalano che gli
eurocrati si stanno avvicinando molto al confine”.
Il fatto
fondamentale, secondo l’analisi di Krugman, è che una politica di
austerità per tutti, “incredibilmente dura nei Paesi debitori” e “senza
un accenno di politica espansiva” è un completo fallimento. “Nessuno dei
Paesi sotto l’austerità imposta da Bruxelles e Berlino – continua il Ny
Times – ha mostrato anche un solo accenno di ripresa economica e la
disoccupazione è a livelli che distruggono una società”. Leggi tutto...
Mercenari di Blackwater hanno attualmente la supervisione delle forze
di polizia greche, mentre aumentano le voci di un possibile colpo di
stato. Riteniamo che la situazione sia estremamente tesa e che i
mercenari siano lì principalmente per proteggere il governo e il
parlamento in caso di problemi sotto forma sia di rivoluzione che di
contro-rivoluzione. È stato inoltre scoperto un tentativo di
destabilizzazione che coinvolgeva l’estrema destra e la polizia.
Negli ultimi 12 mesi o più la Grecia ha assistito a ondate dopo ondate
di dimostrazioni di massa, disordini, scontro tra polizia e dimostranti,
attacchi armati a sedi governative, attacchi di estremisti di destra
(1) (cioè Alba Dorata) (2) contro migranti come pure, naturalmente, il
collasso totale dell’economia.
Il governo è stato afflitto da
numerosi scandali (p. es. conti bancari segreti in Svizzera) (3) e
giornalisti sono stati arrestati. La maggior parte delle persone vive
alla giornata tramite cooperative (4), i lavoratori si stanno
impadronendo delle fabbriche. (5)
Come abbiamo detto, è in corso una rivoluzione, una rivoluzione caotica
(6) che diventerà ancor più caotica, perché la situazione in Grecia è
entrata adesso in una fase critica, di cui vi presentiamo il riassunto
di seguito, con altri dettagli:
La
maggior parte degli addetti ai lavori parla di una grande sorpresa,
di fronte ai risultati della tornata elettorale che si è appena
conclusa, e con tutta probabilità un poco sorpresi sono rimasti
sicuramente tutti coloro che già nelle passate settimane avevano "venduto" alle banche
ed ai mercati un nuovo governo di
continuità con l'agenda Monti, disposto a servire in tavola il cibo
dietetico dispensato dalla BCE.
Il
Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo sbanca tutto ciò che era
umanamente sbancabile, supera il 25% dei consensi e s'incorona primo
partito italiano, mettendosi alle spalle sia il PD che il PDL ed
apprestandosi a portare nelle stanze dei bottoni circa 160 fra
deputati e senatori.
Bersani
attraverso una campagna elettorale assai sbiadita, condotta sullo
sfondo dello scandalo MPS e della corruzione dilagante nel partito,
riesce a dissipare tutti i punti percentuali di vantaggio sul PDL
attribuitigli nelle settimane scorse dai sondaggi e con tutta la
coalizione non riesce a superare il 30%.
Berlusconi
raccoglie una coalizione in fase di disfacimento, ma con una grinta
da venditore porta a porta e qualche spot elettorale di sicuro
effetto, la rianima come per magia, fino a portarla al pareggio con
quella di centrosinistra.....
La
nostra società è governata da psicopatici per obiettivi demenziali.
Credo che siamo governati da maniaci per scopi maniacali e penso che
rischio di essere eliminato come pazzo per dire queste cose. Ecco il
grado di pazzia che ci circonda. (John Lennon)
Libere elezioni di padroni non abolisce nè i padroni, nè gli schiavi. (Herbert Marcuse)
Se non conosci la storia, no conosci niente. Sei una foglia che non sa di essere parte di un albero. (Michael Crichton)
La notizia del giorno, della settimana, dell’anno, è che il terrorismo
praticato da Usa, UE e petrodittatori del Golfo attraverso l’uso di
lanzichenecchi invasati infiltrati, drogati, armati e mandati a fare stragi che
perpetuino un assalto alla libera Siria fallito sul piano del confronto
politico e militare, è riuscito a mettere in imbarazzo i suoi stessi mandanti.
Le cinque autobombe fatte esplodere il 21 febbraio a Damasco, in mezzo alla
gente, davanti a sedi istituzionali, scuole e ospedali, hanno davvero denudato
il re, costringendo perfino il palafreniere dei cavalieri dell’apocalisse, Ban
Ki moon, e il suo commesso viaggiatore Brahimi, a prendere le distanze e a
dimostrarsi inorriditi. Sarebbero questi macellai, la cui mattanza illumina
anche le innumerevoli altre stragi e devastazioni compiute in questi due anni
di guerra coloniale alla Siria e che il verminaio mediatico occidentale tentava
di attribuire, al di là di uragani di prove inconfutabili, a Bashar el Assad e
all’esercito patriottico, i rivoluzionari onorati dall’unanimità
destra-sinistra in Occidente della qualifica, prima, finchè era possibile
occultarne i crimini, di pacifici dimostranti e, poi, di combattenti per la
democrazia e i diritti umani. Degli ultimi sviluppi su quel fronte parleremo
più avanti.
La partita sull'ingresso degli organismi geneticamente modificati in Europa si sta giocando nei tribunali, più che nelle sedi democratiche, con un'accelerazione che interessa anche paesi da sempre contrari al transgenico come l'Italia. Ma esistono ancora spazi di mobilitazione contro gli OGM. Di Angela Lamboglia Il Cambiamento
Quando il 6 settembre la Corte di Giustizia europeasi è espressa a favore della Pioneer Hl Bred Italia srl.,
dando torto al Ministero delle Politiche agricole italiano - che
tentava di impedire l'ingresso nel territorio nazionale di linee pure ed
ibride del mais Mon 810, già ammesse a livello comunitario dal 1998,
molti hanno parlato di una sentenza storica per il rapporto tra il
nostro Paese e gli organismi geneticamente modificati. Il
Ministero giustificava, infatti, il rifiuto di far entrare in Italia il
mais transgenico sulla base del fatto le regole sulla coesistenza
tra semi OGM e tradizionali, previste dal nostro ordinamento, non
fossero ancora state approvate. Ma secondo i giudici di Lussemburgo, con
l'autorizzazione alla commercializzazione, e poi con l'iscrizione delle
varietà derivate nel catalogo comune della Commissione europea, la Pioneer aveva già acquisito il diritto alla distribuzione in tutti paesi dell'Unione, Italia compresa.
Non hanno capito niente! Vengono sconfitti, umiliati, e continuano a non
capire. È un fenomeno che non ha precedenti, e che rivela la forza del
MoVimento 5 Stelle, la sua novità assoluta. Ci vediamo in Parlamento!,
ha sempre ripetuto Grillo: ed in Parlamento, ora, il MoVimento l’ha
conquistato, imponendosi alla Camera ed al Senato. Ma loro continuano a
non capire. Basta leggere le recenti dichiarazioni di Vendola: «Interlocuzione con Grillo è un dovere»; o di Moretti
(Pd): «Dialogo possibile con loro». E pensano alla “responsabilità
nazionale”, alle larghe intese, alle maggioranze trasversali. Possibile
che non abbiano capito? Possibile che continuino a ragionare come se il
MoVimento fosse un partito della Prima Repubblica? Possibile che non
riescano a capire che siamo al tramonto, al collasso non della Prima, ma
della Terza Repubblica?
1. Dopo oltre venti anni di partito unico, in Italia abbiamo un secondo partito. Si tratta di un partito,
qualsiasi cosa ne pensino i militanti del M5S. Un partito è
un’associazione di cittadini, quindi un’organizzazione, la quale esprime
idee politiche, le rende coerenti in un programma, e persegue la
realizzazione di quel programma candidandosi alle elezioni democratiche.
Come organizzazione o istituzione, il partito esiste quando riesce a
mantenere una disciplina sui suoi membri. Altrimenti è un gruppo di
interesse, che deve continuamente ricontrattare le posizioni dei membri.
Ebbene la disciplina che fino ad ora il M5S ha mostrato è notevole:
sono stati considerati candidabili soltanto i militanti che erano
iscritti a una certa data; vige ed è stato rispettato il divieto di
manifesti elettorali personali; budget di spese elettorali per candidato
estremamente limitato; cessione di parte dell’indennità parlamentare al
partito; espulsione degli iscritti, anche autorevoli, che tentino di
sottrarsi alla organizzazione-istituzione.
Nel corso di una conferenza stampa al palazzo del governo di La Paz, il presidente della Bolivia, Evo Morales, ha deplorato la reazione del
governo spagnolo alla nazionalizzazione della societàaeroportualeSABSA, una
filiale della società spagnola Abertis e Aena e ha riferito che,"Se non
ci sono legami con la Spagna, ci saranno con i suoi movimenti sociali." Moralesha criticatola dichiarazionerilasciata dal Ministerodegli Affari Esteri e della Cooperazione della Spagna, che ha sostenuto che il
governo spagnolo procederà, "a malincuore" a "ripensare
l'insieme delle relazioni bilaterali".
"Non avevo sentito che ci fossero problemi con le relazioni bilaterali. Sicuramente è un loro diritto e noi lo rispetteremo. La
Bolivia manterrà relazioni diplomatiche con tutto il mondo, se non possiamo averne con il governo
spagnolo, avremo rapporti con i movimenti sociali in Spagna", ha detto
Morales.
Voto storico: fermiamo i banditi e riprendiamoci l’Europa Elezioni storiche: per la prima volta dopo tanti anni possiamo finalmente fermare i “camerieri” della finanza e creare un solido fronte di opposizione che ci consenta, già domani, di riprenderci l’Europa.
Insieme a Spagna e Portogallo, Grecia e Francia, potremo rinegoziare i
trattati-capestro coi quali Bruxelles impone il massacro sociale
dell’austerity. Giulietto Chiesa ha le idee chiare: «Dobbiamo
riconquistare l’Europa e riformarla in senso democratico, perché senza l’Europa saremmo perduti, nel grande scontro mondiale che oppone gli Usa
alla Cina».
Il TAFTA – Transatlantic Free Trade Area,
l’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti d‘America i
cui negoziati dovrebbero cominciare tra qualche mese - è solitamente
definito dai suoi promotori come una “NATO economica” (1). Una tale
designazione rivela non solo l’importanza strategica che gli viene
attribuita ben oltre ad una dimensione strettamente commerciale, ma
anche come i paesi della NATO si stiano predisponendo sul campo
economico con delle logiche mentali che ricalcano quelle militari e
rimandano a quelle della “guerra fredda”, evidentemente mai abbandonate
anche dopo la scomparsa dell’Unione Sovietica e oggi semplicemente
aggiornate. Infatti il nuovo spauracchio che sta sullo sfondo di questo
trattato è la Repubblica Popolare Cinese (2). StatoPotenza
L’amministrazione statunitense di Barack Obama ha rilanciato l’idea
dell’accordo con la visita del vicepresidente Joe Biden a Monaco ad
inizio mese (3). In Europa sono la Germania e l’Inghilterra a spingere
sull’acceleratore per avviare i colloqui in tempi stretti e per rendere
l’accordo il più profondo possibile. L’idea del TAFTA non è nuova, se ne
parla dagli inizi degli anni ’90, ma si è ora arrivati ad un punto di
svolta. Infatti l’ascesa dei BRICS comporta una non più rinviabile
esigenza di rinsaldamento dell’alleanza della NATO su tutti i livelli,
compreso quello economico.
Bill Gates, è
fondamentalmente noto per essere il fondatore di Microsoft, l’azienda
produttrice del notissimo sistema operativo Windows. Ricchissimo, si è
ritirato dalla guida dell’azienda ed ora impiega tempo e denaro nel
finanziare le tecnologie per la modificazione genetica, la
geo-ingegneria, le vaccinazioni sperimentali e nel diffondere la buona
novella della Monsanto salvatrice dalla fame nel mondo.
Nessuna sorpresa
quindi nel leggere che Gates possiede 500.000 azioni della Monsanto.
Controvalore: 23 milioni di dollari.
Ma è sempre
Monsanto quell’azienda che è stata beccata a gestire in Argentina gruppi
di lavoratori in nero, schiavizzati e costretti a lavorare 14 ore al
giorno – per giunta spesso senza stipendiarli. Azienda che ricorre ai
propri colossali fondi per pagare organizzazioni che falsificano
letteralmente le dichiarazioni della FDA al fine di diffondere gli
organismi geneticamente modificati.
Non mettiamo nemmeno in conto i suicidi di agricoltori in India, dovuti
all’incapacità dei prodotti Monsanto di garantire i raccolti, suicidi
che si verificano al ritmo di 1 ogni 30 minuti in quella zona agricola
che è tristemente nota come ‘fascia dei suicidi’.
Bill Gates
finanzia anche aziende che riducono i minori in schiavitù
Non
costituisce una novità sapere che buona parte del mondo politico
stia conducendo una crociata contro l'utilizzo del contante.
Bersani, in particolar modo, ogni giorno
che passa, rilancia sempre di più nella sua ipotesi di limitarne
l'utilizzo del
contante, e con esso anche la libertà di spesa dei contribuenti
italiani.Qualche
sera fa, a Porta a Porta, proprio Bersani ha ribadito che, qualora eletto, intende promuovere una battaglia senza
quartiere all’evasione fiscale, vedendo nella limitazione dell’utilizzo del
contante, il mezzo per raggiungere questo fine. In particolare, la soglia di
utilizzo del contante verrebbe ridotta a 300 euro, salvo poi ulteriori
riduzioni.
Secondo questa tesi, siccome la
limitazione dell’utilizzo del denaro contante colpirebbe l’intera collettività,
ogni individuo, sarebbe un possibile
evasore fiscale, o quantomeno complice di chi commette l’effettivo reato di
evasione e che ne trae il maggior vantaggio. Ma le cose, notoriamente, non
stanno in questi termini, ovviamente.
Sempre secondo Bersani, abbattere
l’utilizzo del contante o addirittura eliminarlo del tutto costituisce, quindi,
il mezzo più esperibile per contrastare
l’evasione. E anche questo, costituisce una grande menzogna.
LA SPAGNA E' AD UN PASSO DALL'IMPLOSIONE DELLE ISTITUZIONI DEL MODELLO DEMOCRATICO ATTUALE
«I
diversi ricatti che pesano sui politici e le istituzioni minacciano di
provocare una paralisi del sistema politico e un’implosione delle
istituzioni, che potrebbe portare alla fine del modello democratico
attuale.»
«Malefatte che hanno trasformato la Spagna in un’immensa cloaca inondata dalla corruzione».
«La fogna in cui si è trasformato lo stato spagnolo conta più astri di una costellazione»
Sono anni che andiamo ripetendo queste affermazioni, invero con
audience ben scarsa. Fa quindi una certa quale impressione leggerle su
organi a vasta diffusione. Due concetti dovrebbero essere valutati con la massima attenzione.
1. «Implosione delle istituzioni»
L’ostinarsi nel non voler vedere, considerare e rimediare una lunga
serie di problemi porta inevitabilmente alla loro putrefazione.
Esattamente quello che é successo per l’Unione Sovietica: nel disperato
tentativo di mantenere in vita un sistema marcio i russi arrivarono al
crollo, all’implosione. Repentina ed inaspettata solo per gli sprovvidi
accecati dai paraocchi delle ideologie.
Quando un corpo di regole non rappresenta più la realtà e presenta
evidenti contraddizioni dovrebbe essere abbandonato, ed in tutta fretta.
Le teorie economiche e politiche non dovrebbero essere vissute come
dogmi di fede. Non sono verità eterne.
Personalmente
domenica non andrò a votare, a prescindere dal fatto che nevichi o
ci sia il solleone, non ci andrò per molte ragioni, su tutte il
fatto che non avrebbe alcun senso partecipare ad una "competizione" truccata in partenza, il cui risultato è già stato deciso nelle
stanze del potere, a prescindere da quale sarà il responso delle
urne. Sarebbe come accendere la TV e guardare per 90 minuti Milan -
Juventus, dopo che Abete ha già reso noto il fatto che il Milan
vincerà 3 a 1. Un esercizio semplicemente privo di costrutto, di
quelli che oltretutto non divertono neanche un po'.
Di
"divertimento" in verità non se ne trova traccia anche in
questa infinita campagna elettorale, condotta con toni stucchevoli da
un bestiario politico sempre più avvilito ed autoreferenziale, che
alligna quasi unicamente nei palinsesti TV, ossessionato dal terrore
di confrontarsi nelle piazze con i cittadini.
L'unica
nota di colore, se si vogliono comunque fare quattro risate, arriva
dall'accanimento con il quale gli ex grandi partiti attaccano Beppe
Grillo, che da alcune settimane sta riempiendo le piazze nelle quali
loro non osano più presentarsi.....
Ecco
le cifre ufficiali alla fine del 2008: il disavanzo totale di tutti gli
Stati dell’UE ha raggiunto 7.800 miliardi; alla fine del 2009, 8.900
miliardi; alla fine del 2010, 9.600 miliardi e alla fine del 2011,
10.300 di euro. Ciò corrisponde ad una percentuale del prodotto interno
lordo (PIL) totale di tutti gli Stati membri dell’UE nel 2008 di 62,5%,
nel 2009 di 74,8%, nel 2010 dell’80,0% e nel 2011 dell’82,5%. Per i 17
Stati della zona euro, i numeri sono ancora peggiori. (Ad esempio: il
rapporto tra debito pubblico – cioè, la percentuale del debito pubblico
in rapporto al PIL – della Svizzera si attesta a fine 2011 al 52%,
mentre un anno prima, era ancora il 55% e nel 2012 ha continuato a
scendere fino al 51%). Di Karl Müller Die EU im Jahr 2013: Wirtschaftlich bankrott wird sie politisch zur Diktatur
Solo il tempo ci dirà chi dovrà pagare queste somme colossali e come
potrà farlo. I cosiddetti piani di salvataggio (“aiuti alla Grecia,”
EFSF, MES, finanziamenti mirati, acquisti di obbligazioni da parte della
BCE, ecc.) hanno lo scopo di far credere ai cittadini degli Stati membri dell’UE che si può risolvere il problema del debito
attraverso una ridistribuzione tra gli Stati “ricchi” e gli “stati
poveri” nell’UE. Ma se guardiamo più da vicino, tutti questi piani di
salvataggio non portano esattamente ad una ridistribuzione tra Stati, ma
una redistribuzione tra tutti gli Stati a spese dei contribuenti e a beneficio di un gruppo selezionato del grande capitale.
La speranza che alcuni paesi, tra cui in primo luogo la Germania, sarebbero i soli in grado di farsi carico di tutto ciò, è pura illusione.
Nell’UE, il 20% di tutto il debito pubblico è della sola Germania, nel
2011 c’erano 2,1 miliardi di euro che la Repubblica federale, dei Länder
e dei comuni dovevano a ogni donatore. La verità è che in Germania, i
capitali in mani private raggiungono quasi il doppio. E se si trattasse
realmente e onestamente di un nuovo inizio, potrebbe anche essere
possibile ammortizzare il debito, con l’aiuto dei cittadini, dove è
ragionevole e giusto. Infatti, i cittadini sono sempre pronti a
contribuire al bene comune. Ma al giorno d’oggi, tutti sanno che queste
azioni di redistribuzione programmate, non sono per il bene comune. Non è accettabile dare più soldi a coloro che ne hanno già in abbondanza. Leggi tutto...
Nel corso dell’audizione al Senato USA dei regolatori
bancari a Washington qualche giorno fa, la neo-senatrice democratica
Elizabeth Warren ha indicato come vanno trattati gli istituti che hanno
fatto crollare il sistema finanziario: con l’incriminazione. La Warren ha messo in forte imbarazzo i rappresentanti dei vari enti preposti alla vigilanza bancaria, chiedendo “Qual è stata l’ultima volta che avete portato una banca di Wall Street a processo?”Nessuno
ha saputo rispondere, perché i regolatori sono abituati così: fanno
accordi e transazioni con le banche, accettando delle multe, senza mai
andare fino in fondo.
Il fatto è che con gli
accordi si fermano le indagini sulla vera portata dell’attività
criminale, e non si stabilisce un disincentivo a delinquere di nuovo.
Una multa da 1,9 miliardi di dollari? A prima vista sembra tanto. E’ quanto paga la HSBC per il sospetto riciclaggio di almeno 15 miliardi di dollari di denaro provenienti dai trafficanti di droga messicani.
Ma in realtà quella multa rappresenta i profitti di appena 4-5 settimane!
Altro
che forte segnale. Le banche pagano queste multe irrisorie – l’entità
delle sanzioni è così misera che non va nemmeno a cancellare i profitti
della propria attività criminale – e promettono di fare i bravi in
futuro, ma il messaggio vero è un altro ed è chiaro: in un sistema dominato dalla speculazione si fanno i soldi ovunque sia possibile. Al massimo si verserà un obolo allo stato quando si viene beccati.
La Sen. Warren ha affermato che “troppo grande per fallire è diventato troppo grande per processare”
Dietrologia e complottismi? Macchè! Fantascienza? Di
più. Oltre il Grande Fratello. Detto e fatto il lavoro sporco dal Governo non
eletto di Mario Monti, già al soldo
del gruppo criminale Bilderberg,
della Commissione Trilaterale e di Goldman Sachs. Ecco la sorpresa post
elettorale. Tutto previsto e calcolato, votazioni truccate comprese. Gli
allocchi tricolore se ne accorgeranno e saranno dolori.
Dal 10 aprile 2013 la nuova anagrafe dei
conti correnti bancari sarà effettivamente operativa. Entro quella data ormai
prossima, le banche dovranno obbligatoriamente trasmettere le tabelle dei conti
correnti relative al 2011: saldo ad inizio e fine anno, ammontare complessivo
dei bonifici in entrata e in uscita. La data è indicata nel provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che ha fissato le
procedure per l’anagrafe. Il 15 novembre 2012 era giunto il via libera dal
cosiddetto Garante per la Privacy, (Antonello Soro). Nient’altro
che una formalità per salvare le apparenze; insomma una legalità di facciata.
Il pretesto è apparentemente nobile: la lotta
all’evasione fiscale. Purtroppo i dati ufficiali attestano che il primo evasore in assoluto in Italia è lo
stesso Stato italiano: ammontano infatti a 100 miliardi di euro i quattrini evasi dai Monopoli di Stato.
«La Grecia deve uscire subito dall’euro, svalutando la sua moneta del
20-30%, pena la definitiva distruzione dell’economia, arrivata a un tale
punto di degrado da poter essere considerata come “tragedia umanitaria”
e quindi cominciare anche a ventilare l’ipotesi di chiedere
l’intervento dell’Onu». L’allarme – totalmente ignorato dai media
italiani, interamente occupati dal “grande nulla” della campagna
elettorale – è firmato dal più importante economista tedesco, Hans
Werner Sinn, consigliere personale di Angela Merkel, sorretto da altri
50 economisti, tra cui Moorald Choudry, vice-presidente della Royal Bank
of Scotland, la quarta banca al mondo. Rapporto urgente, presentato al
Consiglio d’Europa, alla presidenza della Bce e all’ufficio centrale
della commissione bilancio e tesoro dell’Unione Europea: la Grecia sta
crollando e la gente ormai assalta i supermercati. LibreIdee
Non se ne
parla né a Roma né a Berlino, né a Parigi né a Londra e tantomeno a
Madrid, eppure – scrive Sergio Di Cori Modigliani in un intervento su
Grecia “Come Don Chisciotte” – si racconta lo scenario ellenico in
termini più che drammatici: «Una società ormai collassata, al limite
della guerra civile, ormai precipitata nel baratro, sulla cui attuale
realtà è stato steso un osceno velo di totale censura per impedire che
le notizie vengano usate in campagna elettorale in Italia e diffuse in
Spagna, dove sta esplodendo la tangentopoli iberica delle banche
corrotte e Rajoy ha già fatto sapere a Bruxelles che là a Madrid si
corre il rischio di veder la situazione sfuggire al controllo». Leggi tutto...