10 gennaio 2018
Turchia: come si esce dalla NATO
I rapporti tra la Turchia e le istituzioni euro-atlantiche, in peggioramento da anni, sono ormai prossimi alla rottura: se la tentata rivoluzione colorata di Gezi Park del 2013 ha segnato l’inizio del gelo, il fallito golpe del luglio 2016 ha impresso lo slancio finale all’uscita di Ankara dall’orbita occidentale. Le manovre mediatico-finaziarie-giudiziarie per piegare Recep Erdogan si sono rivelate fallimentari, grazie al sostegno offerto dal blocco euroasiatico (Cina-Russia-Iran): la Turchia sarà dunque con grande probabilità il primo membro a lasciare la NATO, riducendo ulteriormente l’influenza atlantica nella regione e, soprattutto, fornendo un prezioso esempio a chi aspirasse a seguirla.
Uscire dalla NATO è possibile: il caso turco farà scuola
9 gennaio 2018
L’esercito terrorista israeliano prima gli ha tolto le gambe, poi la vita
E’ successo mentre protestava sulla sua sedia a rotelle vicino alla frontiera con Israele. Il francotiratore dell’esercito israeliano non poteva mirare alla parte inferiore del corpo della sua vittima…
Ibrahim Abu Thuraya non ce l’aveva. 29 anni di età, Thuraya lavorava lavando macchine e viveva nel campo di rifugiati di Shati, nella città di Gaza. Aveva perduto tutte e due le gambe fino alle anche in un attacco aereo israeliano durante l’Operazione Piombo Fuso nel 2008. Utilizzava una sedia a rotelle per spostarsi. Il venerdì l’esercito israeliano ha finito il lavoro: un francotiratore ha mirato alla sua testa e l’ha ucciso.
Le immagini sono terribili: Abu Thuraya sulla sua sedia a rotelle, spinto da amici, che chiama alla protesta contro la dichiarazione degli Stati Uniti che riconosce Gerusalemme quale capitale di israele; Abu Thuraya per terra, trascinandosi verso il muro che imprigiona la Striscia di Gaza; Abu Thuraya che agita una bandiera palestinese; Abu Thuraya che alza le braccia nel segno della vittoria; Abu Thuraya trasportato dai suoi amici mentre si dissangua; il cadavere di Abu Thuraya messo su una barella: The End.
Perché il Socialismo?
Albert Einstein |
Consideriamo dapprima la questione dal punto di vista della conoscenza scientifica. Potrebbe sembrare che non vi siano essenziali differenze di metodo tra l'astronomia e l'economia: in entrambi i campi gli scienziati tentano di scoprire leggi generalmente accettabili per un gruppo circoscritto di fenomeni, allo scopo di rendere il più possibile comprensibili le connessioni tra questi stessi fenomeni. Ma in realtà tali differenze di metodo esistono. La scoperta di leggi generali nel campo economico è resa difficile dal fatto che i fenomeni economici risultano spesso influenzati da molti fattori difficilmente valutabili separatamente. Inoltre l'esperienza accumulata dal principio del cosiddetto periodo civile della storia umana è stata, come ben si sa, largamente influenzata e limitata da cause che non sono di natura esclusivamente economica.
8 gennaio 2018
Israele assassina un adolescente della famiglia Tamimi
E' il primo assassinio dell'anno commesso dallo Stato di Israele in Palestina. Il giovane aveva 17 anni.
Musab Firas al-Tamimi è stato assassinato da un colpo sparato dell'esercito contro i residenti del villaggio di Deir Nitham, a nord di Ramallah, in Cisgiordania. Secondo il ministero della Sanità palestinese, il diciassettenne è stato colpito al collo ed è morto pochi minuti dopo essere arrivato all'ospedale.
In ricordo di Ferdinando Imposimato: la sua denuncia del ruolo della NATO nelle stragi
Manlio Dinucci Μάνλιο Ντινούτσι مانليو دينوتشي
3 gen 2018 — È morto Ferdinando Imposimato, un uomo che ha fatto della difesa della Costituzione il suo programma politico e umano di magistrato. Ha servito il popolo senza tatticismi, senza esitazioni, senza tornaconto personale. Ha combattuto la mafia e il terrorismo, pagando per questo un prezzo durissimo: l'assassinio del fratello Franco per mano della camorra.
Il Comitato No Guerra No Nato, di cui egli è stato uno dei promotori, lo ricorda con profonda gratitudine per il grande contributo che ha dato alla lotta per un’Italia sovrana e neutrale, per l’attuazione dell’Articolo 11 della Costituzione.
Il modo migliore per ricordarlo è diffondere il suo intervento al Convegno in cui il CNGNN presentò il suo programma nell’ottobre 2015. Invitiamo tutti voi a farlo conoscere nel modo più ampio possibile.
3 gen 2018 — È morto Ferdinando Imposimato, un uomo che ha fatto della difesa della Costituzione il suo programma politico e umano di magistrato. Ha servito il popolo senza tatticismi, senza esitazioni, senza tornaconto personale. Ha combattuto la mafia e il terrorismo, pagando per questo un prezzo durissimo: l'assassinio del fratello Franco per mano della camorra.
Il Comitato No Guerra No Nato, di cui egli è stato uno dei promotori, lo ricorda con profonda gratitudine per il grande contributo che ha dato alla lotta per un’Italia sovrana e neutrale, per l’attuazione dell’Articolo 11 della Costituzione.
Il modo migliore per ricordarlo è diffondere il suo intervento al Convegno in cui il CNGNN presentò il suo programma nell’ottobre 2015. Invitiamo tutti voi a farlo conoscere nel modo più ampio possibile.
7 gennaio 2018
Non esiste il Capitalismo Buono
Ogni giorno la povertà aumenta in tutto il mondo, mentre le grandi fortune crescono esponenzialmente: i capitalisti degradano sempre più il pianeta e riducono in schiavitù e reificano altri esseri viventi. Escludono milioni di esseri umani da una vita sana e dignitosa. Sterminano specie ed ecosistemi.
Milioni di esseri umani, impoveriti dal saccheggio perpetrato dalle multinazionali che capitalizzano sulla distruzione di montagne e fiumi, finiscono per affollarsi nelle cinte delle grandi città.
Milioni di esseri umani, impoveriti dal saccheggio perpetrato dalle multinazionali che capitalizzano sulla distruzione di montagne e fiumi, finiscono per affollarsi nelle cinte delle grandi città.
Figlia mia, queste sono lacrime di lotta
Bassem Tamimi باسم التميمي |
Anche questa notte, come ogni notte da quando decine di soldati nel cuore della notte hanno invaso la nostra casa, mia moglie Nariman, mia figlia di 16 anni Ahed e Nur, la cugina di Ahed, la trascorreranno dietro le sbarre. Anche se questo è il primo arresto di Ahed, le vostre prigioni non le sono sconosciute. Mia figlia ha passato tutta la vita all’ombra pesante della prigione israeliana – dalle mie lunghe incarcerazioni durante la sua infanzia, ai ripetuti arresti di sua madre, a quelli di suo fratello e dei suoi amici, passando per la minaccia implicita che rappresenta la presenza permanente dei vostri soldati nelle nostre vite. Il suo arresto era quindi solo questione di tempo. Un’inevitabile tragedia che ci stava aspettando.
6 gennaio 2018
Le armi passano di mano dalla CIA all’ISIS in meno di due mesi
Come documenta Zero Hedge, i media mainstream fingono di accorgersi solo oggi che le armi segretamente fornite dal governo USA ai ribelli siriani finivano regolarmente nelle mani dei terroristi islamici. Dopo aver ridicolizzato in passato qualsiasi legame tra il sostegno USA ai “ribelli moderati” e gli armamenti a disposizione dei terroristi, oggi riconoscono lo schema, riducendolo però a un disguido dovuto a carenze nei controlli. In realtà che il flusso di armi dal governo americano ai ribelli passasse da questi all’ISIS era noto almeno dal 2014, e nonostante ciò l’intelligence americana alla guida di Obama continuava ad alimentarlo, sperando che potesse servire per destabilizzare il legittimo governo siriano di Assad.
I media mainstream nel 2013: “Complottisti!”
I media mainstream nel 2017: “l’ISIS ha un potente missile acquistato dalla CIA!”
Con anni di ritardo, i media mainstream come USA Today, la Reuters e BuzzFeed pubblicano “attualissimi” ed “esclusivi” report che dettagliano come un vasto arsenale militare inviato in Siria dalla CIA in collaborazione con alleati USA ha alimentato la rapida crescita dell’ISIS.
I media mainstream nel 2013: “Complottisti!”
I media mainstream nel 2017: “l’ISIS ha un potente missile acquistato dalla CIA!”
Con anni di ritardo, i media mainstream come USA Today, la Reuters e BuzzFeed pubblicano “attualissimi” ed “esclusivi” report che dettagliano come un vasto arsenale militare inviato in Siria dalla CIA in collaborazione con alleati USA ha alimentato la rapida crescita dell’ISIS.
5 gennaio 2018
E se Ahed Tamimi fosse vostra figlia?
Come mai gli israeliani sono totalmente indifferenti alla difficile condizione della ragazza bionda dietro le sbarre che potrebbe facilmente essere la loro bambina?
Nelle ultime due settimane, ha fatto irruzione nei salotti degli israeliani, a intervalli di pochi giorni, attraverso un altro rapporto superficiale sull’estensione del suo arresto. Ancora una volta, vediamo i riccioli d’oro; ancora una volta vediamo la figura alla Botticelli nell’uniforme marrone da servizio di sicurezza dello Shin Bet e con le manette, che la fanno assomigliare più a una ragazza di Ramat Hasharon che a una ragazza di Nabi Saleh.
Eppure anche l’aspetto “non arabo” di Ahed Tamimi non è riuscito a toccare alcun cuore qui. Il muro di disumanizzazione e demonizzazione che è stato costruito attraverso vili campagne di incitamento, propaganda e lavaggio del cervello contro i palestinesi ha sconfessato anche la bionda di Nabi Saleh.
4 gennaio 2018
Dissidenti in Iran e in Palestina: trova le differenze
![]() |
Khalida Jarrar, membro del parlamento palestinese |
Dobbiamo chiamare le cose con il loro nome. I palestinesi e la manciata di israeliani che combattono l'occupazione sono dissidenti. Così dovrebbero essere chiamati. Sono dissidenti che si oppongono al regime. Sono dissidenti come chiunque si oppone a qualsiasi regime tirannico e meritano tanto rispetto e apprezzamento quanto ne abbiamo dato ai dissenzienti nel corso della storia, da Nelson Mandela ad Andrei Sakharov, da Lech Walesa a Natan Sharansky.
3 gennaio 2018
Il Debito Sovrano: un racconto di Natale
Tra le storie subnormali che la destra ha cercato di vendere c'è quella della presunta crescita del debito pubblico cileno. Luis Casado spiega un paio di cose, per ristabilire un po' di verità ...
Ho letto da queste parti che gli esperti sono preoccupati per il debito sovrano del campo di fiori ricamato (*). Sembra che la gestione del biglietto nazionale sia dispendiosa e irresponsabile. Anche se i governi di Bachelet in particolare, e quelli della Concertación/Nueva Mayoría in generale, non sono la mia tazza di tè, sono sorpreso dalla campagna di terrore scatenata sul tema di un debito pubblico che, nel bene e nel male, è un peccato minore.
Ho letto da queste parti che gli esperti sono preoccupati per il debito sovrano del campo di fiori ricamato (*). Sembra che la gestione del biglietto nazionale sia dispendiosa e irresponsabile. Anche se i governi di Bachelet in particolare, e quelli della Concertación/Nueva Mayoría in generale, non sono la mia tazza di tè, sono sorpreso dalla campagna di terrore scatenata sul tema di un debito pubblico che, nel bene e nel male, è un peccato minore.
Dal 1990 in poi, i governi non hanno fatto altro che amministrare il capitalismo puro e duro che oggi chiamano neoliberalismo. Più papisti del Papa, hanno inventato quel surplus strutturale, cioè di spendere meno di quello che è disponibile, secondo quanto stabilito dal Consenso di Washington, e dagli ordini del FMI.
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2 gennaio 2018
C'è solo una ragione per cui Ahed Tamimi rimane in prigione
![]() |
"Siamo tutti Ahed" |
L'incidente è avvenuto durante la manifestazione settimanale nel villaggio di Nabi Saleh, un luogo in cui le autorità israeliane hanno progressivamente sottratto terra e risorse idriche a beneficio del vicino insediamento di Halamish.
Al-Tamimi è stato gravemente ferito dal proiettile di gomma che è penetrato nel suo cervello causando gravi lesioni. E' stato indotto in coma farmacologico dal quale dovrebbe riprendersi.
Un rapporto della NBC News sull'inchiesta insiste sul grave errore comunemente usato dalle forze israeliane per giustificare le sparatorie a bambini e adolescenti con questo tipo di munizioni: i proiettili rivestiti di gomma sono spesso usati per disperdere la folla. Sebbene non siano considerati letali, possono essere molto pericolosi.
Ma i proiettili di gomma sono letali. Feriscono, mutilano e uccidono abitualmente manifestanti palestinesi innocenti. Accettare la prospettiva israeliana su questo problema costituisce una negligenza giornalistica.
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La nazionalizzazione dell’Europa centrale e la rinascita dell’Intermarium
Si inasprisce lo scontro politico tra la Polonia e l’Unione Europea: con una decisione senza precedenti, Bruxelles ha avviato la procedura per sospendere i diritti di voto di Varsavia, rea di una riforma delle giustizia che subordinerebbe il potere giudiziario a quello politico. Parallela al braccio di ferro tutto continentale, si sviluppa la grande sintonia tra la Polonia e le potenze marittime: dopo l’accoglienza in pompa magna di Donald Trump della scorsa estate, è toccato a Theresa May volare a Varsavia dove, ignorando le critiche della UE, ha siglato un trattato di difesa comune. A Washington e Londra si ragiona ormai in ottica post-UE: la priorità è la formazione di un blocco nazionalista che separi la Russia dalla Germania. L’iniziativa “Tre mari” è la semplice riproposizione dell’Intermarium del maresciallo Jozef Piłsudski.
Una cortina nazionalista tra l’Europa Occidentale e la Russia
Il Ministero della Difesa tedesco ha recentemente contemplato, redigendo la linee strategiche al 2040, la possibilità che l’Unione Europea imploda1, scombinando l’attuale geopolitica del Continente e spingendo alcuni Paesi ad uscire dal blocco atlantico (UE/NATO) per aderire a quello russo: lo scenario non è soltanto più concreto che mai, ma anche, a giudicare dalle dinamiche europee, molto vicino alla realizzazione.
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1 gennaio 2018
« Odio il Capodanno »
Ogni mattino, quando mi risveglio ancora sotto la cappa del cielo, sento che per me è capodanno.
Perciò odio questi capodanni a scadenza fissa che fanno della vita e dello spirito umano un’azienda commerciale col suo bravo consuntivo, e il suo bilancio e il preventivo per la nuova gestione. Essi fanno perdere il senso della continuità della vita e dello spirito. Si finisce per credere sul serio che tra anno e anno ci sia una soluzione di continuità e che incominci una novella istoria, e si fanno propositi e ci si pente degli spropositi, ecc. ecc. È un torto in genere delle date.
Perciò odio questi capodanni a scadenza fissa che fanno della vita e dello spirito umano un’azienda commerciale col suo bravo consuntivo, e il suo bilancio e il preventivo per la nuova gestione. Essi fanno perdere il senso della continuità della vita e dello spirito. Si finisce per credere sul serio che tra anno e anno ci sia una soluzione di continuità e che incominci una novella istoria, e si fanno propositi e ci si pente degli spropositi, ecc. ecc. È un torto in genere delle date.
31 dicembre 2017
Buone feste dal Regime
Mentre il gregge disorientato mangia panettoni sintetici bevendo spumanti tossici aromatizzati seduti comodamente sul divano davanti ad un plasma da 50 pollici comprato proprio per le finte partite di calcio, il Regime va avanti con il ruolino di marcia.
Le pecore festeggiano felici con in testa il cappellino rosso e bianco (colore non a caso della famosa coca legalizzata) e il Sistema estrae dal cilindro oltre alle trombette anche la vaselina…
Nel periodo natalizio in cui le potenti energie del solstizio invernale (il giorno più corto dell’anno) illuminate dalla flebile luce, suggeriscono non a caso l’introiezione, la chiusura per ritrovare se stessi, cosa sta facendo il governo illegittimo di turno?
DITTATURA MEDIATICA
L’emanazione dei poteri finanziari internazionali conclude l’anno siglando una dittatura oramai sempre più manifesta.
Le pecore festeggiano felici con in testa il cappellino rosso e bianco (colore non a caso della famosa coca legalizzata) e il Sistema estrae dal cilindro oltre alle trombette anche la vaselina…
Nel periodo natalizio in cui le potenti energie del solstizio invernale (il giorno più corto dell’anno) illuminate dalla flebile luce, suggeriscono non a caso l’introiezione, la chiusura per ritrovare se stessi, cosa sta facendo il governo illegittimo di turno?
DITTATURA MEDIATICA
L’emanazione dei poteri finanziari internazionali conclude l’anno siglando una dittatura oramai sempre più manifesta.
Petrolio, droni e italiani: il Niger è ai confini della realtà
Pubblichiamo la terza e ultima puntata della nostra inchiesta sul Niger in occasione del decreto che, a Camere sciolte, istituisce la missione nel paese africano. Petrolio, miseria biblica, guerra dei droni: più che un paese il Niger sembra una zona ai confini della realtà dove accade di tutto, tutto assieme e in modo apocalittico. E' la nuova frontiera di un governo che, parole sue, vuol espandere l'influenza italiana in Africa. Visti i precedenti, antichi e moderni, in Somalia e in Libia c'è solo da fare gli auguri a tutti noi.
“L’uranio sta trasformando il Niger da uno degli stati più poveri del mondo in un paese da boom economico”. Così recitava il New York Times nel 1972 parlando di Arlit, che sarebbe poi diventata la capitale mondiale dell’uranio impoverito. Il New York Times di allora raccontava, oltre a indicare gli interessi al potenziale investitore americano, di italiani, francesi e tedeschi che erano già sul campo per fare affari. Quasi cinque decenni dopo il Niger è ancora uno degli stati più poveri del mondo e americani, francesi, tedeschi e italiani si intrecciano, talvolta alleandosi talvolta facendosi concorrenza, per il controllo di quel paese. Nel frattempo sono stati fatti profitti da boom, finiti regolarmente fuori dal paese, e, come sappiamo, il sessanta per cento degli abitanti del Niger vive al di sotto della soglia di povertà. Potenza della crescita economica.
30 dicembre 2017
Ma in Niger ci sono gli scafisti o c’è l’uranio?
Il bello del nostro paese, si sa, è il più creativo e ardito sprezzo del ridicolo. In riferimento alla progettata spedizione in Niger, Il Messaggero ha titolato, in prima pagina, parlando di missione contro gli scafisti. Ora, basterebbe dare un’occhiata, anche pigra, alla cartina geografica per notare come, oltre a non avere alcun sbocco al mare, il Niger dista dalle prime spiagge dell’oceano nell’ordine, minimo, del migliaio di chilometri. Un po’ lontano affinché i nativi, che abitano la vasta fascia subsahariana dell’Africa, possano addestrarsi regolamente all’arte dello scafismo. Allo stesso tempo pensare che esistano organizzazioni di “scafisti”, per usare questo linguaggio giornalistico fuori dal tempo e dallo spazio, così ramificate da comandare in Niger è non avere chiarissimo come funziona il mondo oltre i confini tra Piazza di Spagna e il Quirinale (nel cui mezzo, in via del Tritone, c’è la sede del Messaggero a Roma). I rapporti tra clan, e all’interno di essi, infatti, nella lunghissima catena di relazioni ogni tipo che passa tra la Libia e il Niger, sono estremamente complessi, mobili e instabili.
28 dicembre 2017
Condannato Diaz all’Antimafia. Interviene il Garante dei detenuti

Condannato in via definitiva a 3 anni e otto mesi di reclusione per aver attestato il falso e coperto omertosamente le violenze e le torture inferte dalle forze dell’ordine ai manifestanti che dormivano all’interno della scuola Diaz, durante il G8 di Genova del 2001. Di più: secondo la Cassazione che nel febbraio 2014 respinse la sua richiesta di affidamento ai servizi sociali (sentenza 6138), confermando la decisione della magistratura di sorveglianza, si tratta di un personaggio che si «è prestato a comportamenti illegali di copertura poliziesca propri dei peggiori regimi antidemocratici».
Eppure, Gilberto Caldarozzi, ex capo della sezione Criminalità organizzata della polizia (Sco), è diventato il numero due della Dia, la Direzione investigativa antimafia. Non appena decaduta l’interdizione dai pubblici uffici per il dott. Caldarozzi (che naturalmente ha tutto il diritto di essere reinserito nel tessuto sociale, come ogni altro ex detenuto), il ministro dell’Interno Marco Minniti ha deciso di non evitare una scelta politica che non tiene in alcun conto i pronunciamenti del potere giudiziario italiano né le condanne della Corte europea dei diritti umani (l’ultima appena sei mesi fa).
Gerusalemme «unita» è la città più divisa

Gerusalemme – Situato alle spalle della centrale via Giaffa e di fronte agli uffici del ministero dell'interno che rilasciano i visti di soggiorno, al negozio e studio fotografico della signora Lilia non mancano i clienti. «Qualche volta va bene, altre meno. Questo è il commercio», commenta la donna. Poco più avanti israeliani e turisti affollano i caffè di tendenza. L'atmosfera è serena. È una giornata come le altre nella zona ovest, ebraica, di Gerusalemme ma a poche centinaia di metri la tensione è alta. Mai come in questi giorni Gerusalemme conferma di essere una città divisa, spaccata in due, malgrado i proclami di unità sotto la sovranità israeliana. Superando il Municipio già appaiono le mura della città vecchia e Porta Nuova.
27 dicembre 2017
La storia ha già dato un giudizio negativo di questo Re!
I membri e i discendenti di Casa Savoia non sono elettori e non possono ricoprire uffici pubblici né cariche elettive.
Agli ex re di Casa Savoia, alle loro consorti e ai loro discendenti maschi sono vietati l'ingresso e il soggiorno nel territorio nazionale.
I beni, esistenti nel territorio nazionale, degli ex re di Casa Savoia, delle loro consorti e dei loro discendenti maschi, sono avocati allo Stato. I trasferimenti e le costituzioni di diritti reali sui beni stessi, che siano avvenuti dopo il 2 giugno 1946, sono nulli.Il primo ed il secondo comma sono stati aboliti dalla legge costituzionale del 23 ottobre 2002. Il tutto fatto senza aver sollevato allora particolari dimostrazioni di protesta, neppure dell'ANPI. Ora ci ritroviamo sia i discendenti sabaudi che appaiono in troppe trasmissioni televisive, e lasciamo perdere ogni commento alle performances di Emanuele Filiberto, sia alla presenza di un re in pectore che molti anni fa ha sparato con un fucile verso una barca attraccata vicino alla sua, nel mare tra Sardegna e Corsica, uccidendo un giovane tedesco. Omicidio che il re senza trono non ha praticamente pagato dato che è stato condannato ad una pena ridicola, sei mesi, per porto abusivo d'armi.
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