22 marzo 2015
"La concentrazione delle risorse distrugge la natura e mette in pericolo vite umane"
L'attivista indiana Vandana Shiva ha visitato Bilbao e ha criticato il modello economico che concentra la ricchezza in poche mani. Shiva indica la necessità di superare la visione economicista del mondo e muoversi verso un modello "più creativo" e rispettoso della natura. "Il cambiamento climatico, l'estinzione delle specie, l'erosione della biodiversità e la scomparsa di acqua sono alcuni indicatori di questo 'ecocidio'", dovuto a suo avviso alla concentrazione delle risorse.
Per la filosofa, fisica, ed "ecofemminista" indiana Vandana Shiva, la concentrazione della ricchezza dell'1% della popolazione non è solo ingiusta. "E' la ricetta per un 'genocidio ed ecodidio mondiale'", ha detto l'attivista anti-globalizzazione, durante la sua visita in Spagna a marzo in occasione della prima edizione del Parabere Forum a Bilbao. La filosofa è tornata a sparare contro i due nemici su cui ha articolato la sua lotta: il controllo delle risorse naturali attraverso brevetti di proprietà di multinazionali e gli organismi geneticamente modificati (OGM) di queste corporazioni.
Per la filosofa, fisica, ed "ecofemminista" indiana Vandana Shiva, la concentrazione della ricchezza dell'1% della popolazione non è solo ingiusta. "E' la ricetta per un 'genocidio ed ecodidio mondiale'", ha detto l'attivista anti-globalizzazione, durante la sua visita in Spagna a marzo in occasione della prima edizione del Parabere Forum a Bilbao. La filosofa è tornata a sparare contro i due nemici su cui ha articolato la sua lotta: il controllo delle risorse naturali attraverso brevetti di proprietà di multinazionali e gli organismi geneticamente modificati (OGM) di queste corporazioni.
18 marzo 2015
L'Islanda non entrerà nell'Unione Europea
Brutto colpo per Bruxelles, d'immagine e non solo, che vede calare inesorabilmente il proprio potere d'attrazione. Giovedì scorso il ministro degli Esteri di Reykjavik ha infatti ufficializzato con una lettera indirizzata alla Commissione Europea e alla Lettonia, presidente di turno dell'Ue, la decisione dell'Islanda di non entrare a far parte dell'Unione. Nella fattispecie, l'esponente del governo nordico Gunnar Bragi Sveinsson ha reso noto che l'Islanda ha deciso di ritirare la sua candidatura per l'adesione all'Ue. "Gli interessi dell'Islanda sono serviti meglio fuori dall'Unione europea" ha detto il Ministro degli Esteri di Reykjavik.
L'intenzione di rinunciare all'adesione era già stata annunciata, a gennaio, nel corso di un'intervista del Primo Ministro di un governo di centrodestra, Sigmundur Gunnlaugsson, che prometteva il ritiro formale della domanda di adesione all'inizio di quest'anno, avendo già bloccato i negoziati subito dopo la sua elezione.
L'intenzione di rinunciare all'adesione era già stata annunciata, a gennaio, nel corso di un'intervista del Primo Ministro di un governo di centrodestra, Sigmundur Gunnlaugsson, che prometteva il ritiro formale della domanda di adesione all'inizio di quest'anno, avendo già bloccato i negoziati subito dopo la sua elezione.
15 marzo 2015
Gianni Minà: "In America Latina hanno un progetto che pone al centro l'uomo e non il denaro. In Europa no"
In America Laina hanno un progetto che pone al centro l'uomo e non il denaro. In Europa non c'è.Intervenendo alla Conferenza “l'Alba di una nuova Europa” organizzato alla Camera dei Deputati dalla Commissione Affari Esteri del Movimento 5 Stelle, Gianni Minà ha dichiarato di sentirsi in imbarazzo perché “l'informazione sull'America Latina in Italia, nel mio paese, è più che vergognosa, è un'informazione a comando qualche volta da Washington, qualche volta dalla Nato.
Kenia: a Yala Swamp il furto di terre distrugge i mezzi di sussistenza degli agricoltori
Yala Swamp (Foto: Janak Communications) |
Ma dieci anni dopo, le comunità non hanno raccolto che miseria.
14 marzo 2015
Expo 2015: McDonald’s dovrebbe nutrire il pianeta?
L’Expo nutre il pianeta... a braccetto con McDonald’s. Se fino ad ora avevamo visto la faccia di Vandana Shiva, le foto delle mani sporche di terra degli agricoltori e avevamo sentito raccontare che si sensibilizzava il pianeta alla sostenibilità, ecco che Official Sponsor di Expo 2015 appare niente meno che McDonald’s Italia. La presenza nel sito espositivo è stata annunciata a Milano.
L’amministratore delegato di McDonald’s Italia, Roberto Masi, nell’annunciare che la catena di fast-food è official sponsor di Expo, ne ha vantato le dimensioni: 36.000 ristoranti in 120 paesi nel mondo, 70 milioni di persone servite ogni giorno con hamburger, patatine fritte e altri menù che per anni sono stati definiti da esperti e nutrizionisti “junk food”, cioè cibo spazzatura. Eppure McDonald’s è sponsor ufficiale dell’Esposizione che si è battezzata l’Expo per nutrire il pianeta.
13 marzo 2015
La sporca guerra dello Stato contro i No Muos
Pur d’installare il MUOS in Sicilia, hanno violato perlomeno tre articoli della Costituzione e un’infinità di norme urbanistiche, ambientali e antimafia. Ministri e sottosegretari, governatori, assessori e funzionari regionali hanno mentito spudoratamente e impunemente; giudici, prefetti, questori e commissari hanno rispolverato leggi liberticide, fasciste e fascistoidi. La realizzazione a Niscemi (Caltanissetta), all’interno di una straordinaria area protetta, del terminale terrestre del nuovo sistema di telecomunicazioni della Marina Usa, passerà alla storia per le innumerevoli, gravi e insanabili illegalità perpetuate dai poteri dello Stato e per aver sperimentato sulla pelle di centinaia di attivisti No war, principalmente giovani e donne, la scientifica brutalità, l’arbitrarietà e la spregiudicatezza degli apparati repressivi dello Stato.
12 marzo 2015
Chi riportò l’Afghanistan al medioevo, più di trent’anni fa
Zbigniew Brzezinski con Osama Bin Laden |
«Questa sera, per la prima volta dall’11 Settembre, la nostra missione di guerra in Afghanistan è conclusa». Queste le parole di apertura del discorso di Obama sullo Stato dell’Unione del 2015. In realtà, circa 10.000 soldati e 20.000 appaltatori militari (leggi mercenari) rimangono in Afghanistan con incarichi imprecisati. «La guerra più lunga nella storia americana sta arrivando ad una conclusione responsabile», ha detto Obama. La verità è che più civili sono stati uccisi in Afghanistan nel 2014 che in qualsiasi anno da quando l’Onu tiene il conto. La maggior parte delle uccisioni – sia civili che militari – sono avvenute durante la presidenza di Obama. La tragedia dell’Afghanistan fa a gara con il crimine epico perpetrato in Indocina. Nel suo elogiato e più volte citato libro “La grande scacchiera: il primato americano e i suoi imperativi geostrategici”, Zbigniew Brzezinski, il padrino delle politiche americane dall’Afghanistan ad oggi, scrive che se l’obiettivo dell’America è quello di controllare l’Eurasia e di dominare il mondo, non può reggere una democrazia popolare, perché «la ricerca del potere non è un obiettivo che richiede passione popolare, la democrazia è nemica dell’impegno imperiale». Ha ragione.
11 marzo 2015
Perché il 75% dei medici rifiuta la chemioterapia?
Secondo Natural News ricerche basate su questionari con vari elementi di scelta continua dimostrano che 3 medici o scienziati su 4 rifiutano la chemioterapia per se stessi a causa degli effetti devastanti su tutto il corpo e sul sistema immunitario, ma anche a causa del basso tasso di successi.
Inoltre, solo il 2-4% dei tumori risponde alla chemioterapia, dimostrando che la vita del paziente può essere comunque estesa. Tuttavia è comunemente prescritta per il trattamento di qualsiasi tipo di cancro.
Inoltre, solo il 2-4% dei tumori risponde alla chemioterapia, dimostrando che la vita del paziente può essere comunque estesa. Tuttavia è comunemente prescritta per il trattamento di qualsiasi tipo di cancro.
I questionari sono stati applicati dai ricercatori del McGill Cancer Center, su un campione di 118 medici, tutti esperti nel cancro. Ai medici è stato chiesto di immaginare di avere il cancro e di scegliere tra sei terapie “sperimentali” diversi. Essi non solo hanno respinto la chemioterapia, ma hanno detto che non avrebbero permesso alle loro famiglie di passare attraverso questo processo!
Che cosa dice la loro vera opinione su questo metodo arcaico?
9 marzo 2015
Caso Moro, il pg Marini chiede la revoca dell’archiviazione dell’inchiesta sulla Honda
La procura generale presso la corte d’Appello di Roma tornerà a indagare sulla presenza in via Fani di una moto Honda su cui la mattina del 16 marzo 1978, quando un commando delle Brigate Rosse sequestrò l’ex presidente della Dc, Aldo Moro,
annientando la sua scorta, viaggiavano due persone mai identificate. Ad
annunciarlo è stato lo stesso procuratore generale facente funzioni, Antonio Marini, nel corso di un’audizione davanti alla commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Moro.
5 marzo 2015
L'umanità è sottoposta a uno Sterminio Segreto
Ciò che non ti viene detto sulla sanità
"Può apparire allucinante, può sembrare assurdo, può suonare incredibile...
Ma come ho dimostrato nel libro ci sono persone nei ristretti gruppi che detengono il potere che non solo se ne lavano le mani se le loro attività hanno effetti letali, ma addirittura, come profeti del dio denaro, si arrogano la facoltà di ruotare il pollice verso, condannando l'umanità a uno sterminio segreto". Monia Benini
In un discorso tenuto nel 2008, Zbigniew Brzezinski, allora consigliere per la politica estera del neo eletto presidente Obama, ammette senza difficoltà che “Forse un tempo era più facile controllare un milione di persone, anziché ucciderle fisicamente. Oggi è infinitamente più facile uccidere un milione di persone piuttosto che controllarle”.
In sostanza "È più facile uccidere che controllare".
"Può apparire allucinante, può sembrare assurdo, può suonare incredibile...
Ma come ho dimostrato nel libro ci sono persone nei ristretti gruppi che detengono il potere che non solo se ne lavano le mani se le loro attività hanno effetti letali, ma addirittura, come profeti del dio denaro, si arrogano la facoltà di ruotare il pollice verso, condannando l'umanità a uno sterminio segreto". Monia Benini
In un discorso tenuto nel 2008, Zbigniew Brzezinski, allora consigliere per la politica estera del neo eletto presidente Obama, ammette senza difficoltà che “Forse un tempo era più facile controllare un milione di persone, anziché ucciderle fisicamente. Oggi è infinitamente più facile uccidere un milione di persone piuttosto che controllarle”.
In sostanza "È più facile uccidere che controllare".
4 marzo 2015
Perché l'avanzata del fascismo è nuovamente un problema
Il
recente 70° anniversario della liberazione di Auschwitz ci ha
ricordato quale grande crimine sia il fascismo, la cui iconografia
nazista è radicata nelle nostre coscienze. Il fascismo è conservato come
storia, come tremolanti riprese di camicie nere che marciano al passo
dell'oca, la loro criminalità terribile e chiara. Eppure, nelle stesse
società liberali le cui belligeranti élite ci impongono di non
dimenticare mai, del crescente pericolo di un moderno tipo di fascismo
non si parla, perché è il loro fascismo.
"Iniziare una guerra di aggressione...", dissero nel 1946 i
giudici del tribunale di Norimberga, "non è soltanto un crimine
internazionale, ma è il crimine internazionale supremo, che differisce
dagli altri crimini di guerra solo in quanto contiene in sé l'accumulo
di tutti i mali".
Se i nazisti non avessero invaso l'Europa, Auschwitz e l'Olocausto
non sarebbero accaduti. Se gli Stati Uniti ed i loro vassalli non
avessero iniziato la loro guerra di aggressione in Iraq nel 2003, quasi
un milione di persone oggi sarebbero vive, e lo Stato islamico, o
ISIS, non ci avrebbe in balìa delle sue atrocità. Essi sono la progenie
del fascismo moderno, svezzato dalle bombe, dai bagni di sangue e
dalle menzogne, che sono il teatro surreale conosciuto col nome di
informazione.
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3 marzo 2015
Dopo il TTIP? Un’Europa che cambierà faccia per sempre
Proseguono, nell’ombra e in segreto, le trattative per il
Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP), l’accordo
bilaterale del “libero commercio” tra gli Usa, l’Europa e le più potenti
lobby industriali. Cosa ne uscirà? Se non verranno fermati, l’Europa
cambierà volto per sempre.
Pochi
cittadini italiani hanno dimestichezza con il TTIP, la questione non è
approdata (né approderà mai) sugli schermi televisivi o come
approfondimento sui telegiornali dei media generalisti. Ma, se le
trattative andranno in porto, il nostro paese, così come il resto
dell’Europa, cambierà volto per sempre e i cittadini vedranno calpestati
i loro diritti elementari in nome del business.
I
pochi giornali che ne parlano, menzionano il TTIP come qualcosa che
creerà lavoro e rafforzerà l’economia, ma dopo anni di crisi se non
altro abbiamo imparato una cosa: tutti i possibili guadagni finiranno
sempre nelle mani di quell’1, mentre tutti gli altri diventeranno sempre
più poveri. Il TTIP in realtà significa la violazione della privacy dei
cittadini, la colonizzazione delle multinazionali che non fanno mai ciò
che dicono, il diritto al fracking, l’accesso condizionato ai servizi
pubblici, la svendita completa dell’agricoltura alle multinazionali
dell’agritech in tutto il nostro continente (come hanno già fatto in Ucraina).
2 marzo 2015
La violenza paramilitare nel nord della Colombia con presunti legami con le società minerarie deve essere affrontata al tavolo delle trattative a L'Avana
Intervista a Marianne Moor, portavoce di PAX per l'America Latina e co-autrice del rapporto El lado oscuro del carbón (Il lato oscuro del carbone)
Il Cesar è uno dei 32 dipartimenti della Colombia, che si trova nel nord-est del paese. Uno dei principali settori economici è l'estrazione di carbone a cielo aperto condotta da multinazionali come Drummond Ltd. Colombia, filiale della Drummond Company Inc., con sede negli Stati Uniti; e Prodeco, una società controllata della GlencorePlc., con sede in Svizzera, e in misura minore da Colombian Natural Resources S.A.S., una società privata controllata dalla banca d'affari US-americana Goldman Sachs Group Inc.
Nel settembre 2014 PAX ha pubblicato un rapporto intitolato El lado oscuro del carbón (che può essere scaricato qui) in
cui si denuncia l'ondata di violenza scatenata in questo dipartimento
nel nord della Colombia da parte di gruppi paramilitari, con il presunto
sostegno delle citate società minerarie ed energetiche Drummond e Prodeco.
Il lato oscuro dell'intolleranza
Negli ultimi decenni, il nostro Paese ha subito
tremendi furti di sovranità, di ricchezze materiali e di dignità civile.
Purtroppo ancora non tutti gli italiani sono consapevoli dei fatti che hanno
portato a tutto questo. Questa inconsapevolezza è sempre accompagnata a giudizi
errati, che possono riguardare non soltanto la situazione politica ma anche quella
economica e sociale.
Un recente studio di Vox ha esaminato circa 2
milioni di messaggi inviati dagli italiani su Tweet. Da questa indagine è
emerso che in tutta la nostra penisola esistono persone che sfogano la loro
frustrazione e rabbia contro diverse categorie sociali.
Si tratta quindi dell’emergere di un lato oscuro
legato all’inconscio collettivo, i cui contenuti sono soprattutto la paura, poi
anche la rabbia, la frustrazione, il rancore, il risentimento e il bisogno di
disprezzare, svalutare e destabilizzare l’altro, se appartiene ad una categoria
considerata inferiore o non degna di rispetto.
1 marzo 2015
Debito: la Grecia non deve niente!
Il nuovo governo greco chiede all'Unione Europea
non soltanto di porre fine al saccheggio senza fine della popolazione
greca ma anche alla gigantesca frode bancaria perpetrata da Wall Street
e Londra, e di rendere nuovamente possibile la crescita economica in
Europa. Il fatto che, in alcune occasioni, funzionari greci corrotti si
siano resi complici di questa truffa insieme a partner come Goldman
Sachs non rende meno criminale questo debito.
28 febbraio 2015
Norman Finkelstein: Charlie Hebdo è sadismo e non satira
Nella Germania nazista, c’era un settimanale antisemita chiamato Der Stürmer.
Era diretto da Julius Streicher, famoso per per essere uno dei piu’
violenti sostenitori della persecuzione degli Ebrei durante gli anni
’30.
Cio’ che tutti ricordano di Der Stürmer, sono le sue macabre
caricature di Ebrei, le persone che dovevano affrontare la diffusa
discriminazione e persecuzione in quella epoca. Le sue rappresentazioni
avvallavano tutti i comuni stereotipi sugli Ebrei: il naso a uncino,
l’avidità, la lussuria.
"Mettiamo che ...nel mezzo della morte e distruzione, due giovani Ebrei si presentino senza invito ai quartier generali delle redazioni di Der Stürmer ed ammazzino lo staff per averli umiliati, degradati sminuiti, insultati," cosi dice Norman Finkelstein, a cui abbiamo fatto delle domande.
Finkelstein è professore di scienze politiche ed autore di
numerosi libri tra cui : “The Holocaust Industry” e “Method and
Madness.”
Leggi tutto..."Che reazione avrebbe davanti a questo?," ha detto Finkelstein.
25 febbraio 2015
Malcom X aveva ragione sugli Stati Uniti
Malcolm X, a differenza di Martin Luther King non pensava che l'America avesse una coscienza. Per lui, non c'era contraddizione tra i nobili ideali della nazione - una frode ai suoi occhi - e il fallimento della giustizia per i neri. Aveva capito, forse meglio di King, i meccanismi inerenti all'impero. Non
si aspettava che i leader dell'impero si connettessero alla loro bontà
per costruire un paese libero da ingiustizie e sfruttamento. Ha spiegato che dopo l'arrivo della prima nave negriera fino alla comparsa del nostro vasto arcipelago di prigioni e delle nostre squallide, colonie interne,
dove i poveri sono rimasti intrappolati e sfruttati, l'impero
US-americano è stato inesorabilmente ostile a quelli che Frantz Fanon
chiamava i "dannati della terra". Questo, e Malcolm lo sapeva, non sarebbe cambiato prima della distruzione dell'impero.
"E' impossibile per il capitalismo sopravvivere,
soprattutto perché il sistema capitalistico ha un costante bisogno di
succhiare sangue", ha detto Malcolm.
24 febbraio 2015
Il Tar blocca i lavori del Muos
Il Tar di Palermo blocca i lavori del Muos, l'impianto satellitare
della Marina Militare americana; esultano i cittadini di Niscemi. Ma
scatteranno i ricorsi.
Tirano un sospiro di sollievo e tornano a sperare gli abitanti di Niscemi, almeno per ora, in attesa di nuovi prevedibili ricorsi in questa guerra a colpi di carte bollate e manifestazioni di protesta. I lavori del Muos, l'impianto satellitare della marina militare in costruzione in contrada Ulmo, in provincia di Caltanissetta, intanto saranno bloccati. Lo ha deciso una sentenza del Tar di Palermo che ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Niscemi. Per i giudici le 46 antenne radar del Muos sarebbero nocive per la salute umana. Il Muos, il sistema di comunicazione del dipartimento della Difesa Usa, (Mobile User Objective System) è costituito da cinque satelliti e quattro stazioni terrestri (Chesapeake in Virginia, Wahiawa alle Hawaii, Geraldton, nell'ovest dell'Australia, e Niscemi in provincia di Caltanissetta). I primi tre siti sono già operativi, quello siciliano invece è in fase di completamento. Nel 2013 anche il governo Crocetta aveva provato a bloccare i lavori, in attesa di un'analisi da parte dell'Istituto superiore di sanità, per poi fare marcia indietro dopo aver ricevuto il parere dell'Istituto sui rischi per la salute. Così i lavori sono ripartiti dietro un coro di polemiche sia del mondo politico che di quello scientifico.
Tirano un sospiro di sollievo e tornano a sperare gli abitanti di Niscemi, almeno per ora, in attesa di nuovi prevedibili ricorsi in questa guerra a colpi di carte bollate e manifestazioni di protesta. I lavori del Muos, l'impianto satellitare della marina militare in costruzione in contrada Ulmo, in provincia di Caltanissetta, intanto saranno bloccati. Lo ha deciso una sentenza del Tar di Palermo che ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Niscemi. Per i giudici le 46 antenne radar del Muos sarebbero nocive per la salute umana. Il Muos, il sistema di comunicazione del dipartimento della Difesa Usa, (Mobile User Objective System) è costituito da cinque satelliti e quattro stazioni terrestri (Chesapeake in Virginia, Wahiawa alle Hawaii, Geraldton, nell'ovest dell'Australia, e Niscemi in provincia di Caltanissetta). I primi tre siti sono già operativi, quello siciliano invece è in fase di completamento. Nel 2013 anche il governo Crocetta aveva provato a bloccare i lavori, in attesa di un'analisi da parte dell'Istituto superiore di sanità, per poi fare marcia indietro dopo aver ricevuto il parere dell'Istituto sui rischi per la salute. Così i lavori sono ripartiti dietro un coro di polemiche sia del mondo politico che di quello scientifico.
21 febbraio 2015
Con ogni mezzo necessario. By any means necessary
Editoriale Tlaxcala, 21 febbraio 2015
Il sito di Tlaxcala è di nuovo online. Abbiamo lavorato sodo per pulirlo e proteggerlo dagli attacchi di hacker molto dannosi la cui identità è sconosciuta. Durante questi due mesi di interruzione, abbiamo pubblicato 500 articoli sul nostro blog di emergenza: http://tlaxcala-int.blogspot.com. Questo 21 Febbraio del 2015 coincide con il nono anniversario della nostra creazione ed entriamo nel nostro decimo anno di esistenza, più che mai convinti dell'utilità dei nostro lavoro di trasmettitori. Coincide anche con il cinquantesimo anniversario dell'assassinio di Malcolm X, il brillante rivoluzionario il cui percorso e messaggio sono di una stupefacente attualità.
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Il sito di Tlaxcala è di nuovo online. Abbiamo lavorato sodo per pulirlo e proteggerlo dagli attacchi di hacker molto dannosi la cui identità è sconosciuta. Durante questi due mesi di interruzione, abbiamo pubblicato 500 articoli sul nostro blog di emergenza: http://tlaxcala-int.blogspot.com. Questo 21 Febbraio del 2015 coincide con il nono anniversario della nostra creazione ed entriamo nel nostro decimo anno di esistenza, più che mai convinti dell'utilità dei nostro lavoro di trasmettitori. Coincide anche con il cinquantesimo anniversario dell'assassinio di Malcolm X, il brillante rivoluzionario il cui percorso e messaggio sono di una stupefacente attualità.
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