Le oscure società di dati della CIA dietro la creazione dei passaporti vaccinali digitali

Nel gennaio 2021, colossi tecnologici come Microsoft, Oracle e MITRE Corporation hanno annunciato il lancio della Vaccination Credential Initiative (VCI) in collaborazione con le aziende sanitarie.

Sul proprio sito web, la VCI si descrive come un'alleanza di organizzazioni pubbliche e private dedicate allo sviluppo del "rilascio di credenziali sanitarie verificabili" legate a un'identità digitale individuale.

L'idea di VCI dipende da una piattaforma comune da cui creare portafogli digitali, e sul sito web di VCI si chiede che "le organizzazioni partecipanti si impegnino a implementare, testare e perfezionare lo SMART Health Cards Framework nella loro sfera di influenza".

Secondo VCI, le sue "SMART Health Cards" sono pensate per "funzionare al di là dei confini organizzativi e giurisdizionali".

Le tessere sanitarie SMART per ora includono il nome, il sesso, la data di nascita, il numero di telefono e l'indirizzo e-mail di una persona, oltre allo stato di vaccinazione. Gli sviluppatori sperano, tuttavia, che queste tessere diventino alla fine identità digitali universali onnicomprensive che risiedono in un portafoglio digitale universale.

Josh Mandel, uno dei principali sviluppatori del sistema di carte sanitarie SMART di VCI, ha dichiarato che un'identità digitale universale completa è "essenziale" per lo sforzo di creare tessere di vaccinazione digitali.

Sul loro sito web, il gruppo utilizza spesso il termine "portafoglio digitale" e osserva che le tessere sanitarie SMART potrebbero presto essere utilizzate come documenti d'identità digitali per tutte le attività, compresi i viaggi e ogni acquisto effettuato da un individuo durante un'attività commerciale.

Secondo la sezione "about" del loro sito web, tra i membri del gruppo figurano aziende come Amazon, Microsoft, Google, Apple e la MITRE Corporation.

Oltre alla MITRE Corporation, uno dei gruppi elencati nella sezione governance del sito web è la Commons Project Foundation, che è il principale finanziatore della VCI e ospita anche il sito web della VCI.

La Commons Project Foundation si descrive anche come "alleanza pubblica e privata".

Nel consiglio di amministrazione della Commons Project Foundation figurano il presidente della Rockefeller Foundation, il responsabile globale della performance di BlackRock, l'amministratore delegato senior del Blackstone Group e Julie Gerberding, ex direttore del CDC. Una volta Gerberding ha scritto un articolo su Time Magazine in cui chiedeva una "Rete internazionale di sorveglianza delle pandemie".

Ci sono molti altri capi di banche multilaterali di sviluppo (MDB), ex partner di Goldman Sachs, consulenti delle Nazioni Unite e altre multinazionali elencate nella loro assemblea.

Con l'aiuto del World Economic Forum e della Fondazione Rockefeller, la Commons Project Foundation gestisce la Common Trust Network. Come la Vaccination Credential Initiative e la Commons Project Foundation, la Commons Trust Network si descrive come una "alleanza pubblica e privata".

Il sito web del World Economic Forum indica come CEO e CMO della Commons Project Foundation rispettivamente Paul Meyer e Bradley Perkins. Dopo la sua carriera al Centro per il controllo delle malattie degli Stati Uniti, Perkins ha fatto parte del comitato consultivo della RAND Corporation e il suo socio Paul Meyer ha scritto i discorsi del Presidente Clinton mentre frequentava Yale.

In collaborazione con il World Economic Forum e la Fondazione Rockefeller, oltre a un elenco quasi infinito di aziende e agenzie governative, la Commons Project Foundation ha creato il CommonPass.

Secondo il sito web del World Economic Forum, proprio come la VCI, la Commons Project Foundation cerca di "sviluppare e lanciare un modello globale standard per consentire alle persone di documentare e presentare in modo sicuro il proprio status COVID-19 per facilitare i viaggi internazionali e l'attraversamento delle frontiere".

Il sito afferma che il loro "CommonPass" è alimentato dal loro "CommonTrust Network™ Registry e VCI™ Directory" e consentirà alle persone di documentare il loro "stato COVID-19 per soddisfare i requisiti di ingresso in un Paese o in uno Stato" e di "accedere ai risultati di laboratorio e ai registri delle vaccinazioni quando ne avete bisogno".

Secondo MintPress News, i cofondatori della Commons Project Foundation hanno un rapporto di lunga data con l'International Rescue Committee.

In un articolo, la giornalista Whitney Webb ha osservato che l'amministratore delegato dell'International Rescue Committee ha sviluppato un programma pilota in Myanmar per il sistema di identificazione biometrica digitale, sostenuto dall'alleanza ID2020. Secondo Webb, l'ID2020 Alliance è sostenuta da Microsoft e finanzia direttamente la Commons Project Foundation.

"iRespond, un'organizzazione internazionale senza scopo di lucro che "si dedica all'utilizzo della biometria per migliorare la vita attraverso l'identità digitale", ha iniziato a sperimentare un nuovo programma biometrico per i neonati tra la popolazione di rifugiati Karen, in prevalenza, lungo il confine tra Myanmar e Thailandia... Il programma pilota viene condotto nell'ambito della controversa alleanza ID2020, sostenuta da Microsoft, dall'alleanza GAVI per i vaccini e dalla Fondazione Rockefeller... iRespond è in collaborazione con Mastercard, un altro partner di ID2020 che è strettamente alleato con la società Trust Stamp, una piattaforma di identità biometrica che funge anche da sistema di registrazione e pagamento dei vaccini. "

La spinta per un portafoglio digitale universale con un'identità digitale universale onnicomprensiva è arrivata molto prima dell'inizio di COVID-19. Come riportato da MintPress News lo scorso anno, il primo programma pilota per una piattaforma di identità digitale è stato lanciato nel 2018 in Africa occidentale. Grazie all'alleanza vaccinale GAVI, finanziata in gran parte dalla Bill and Melinda Gates Foundation, a Trust Stamp e Mastercard, il programma pilota ha acquisito nuova vita durante l'apice della pandemia.

La piattaforma di identità digitale di Trust Stamp è stata integrata nel "Wellness Pass" di GAVI-Mastercard e collegata al sistema click-to-play di Mastercard. Il sistema era inoltre alimentato dalla sua tecnologia di intelligenza artificiale e apprendimento automatico chiamata NuData. Mastercard si è descritta come leader verso un "Mondo oltre il contante", motivo per cui il suo sistema di pagamento, insieme ad altre società di carte di credito, svolge un ruolo essenziale nella spinta verso gli ID digitali.

Poiché le valute digitali sono necessarie per un mondo al di là del contante, non sorprende che Microsoft, membro della Vaccine Credential Initiative, abbia brevettato nel 2019 una tecnologia che potrebbe sfruttare l'attività corporea, come le onde cerebrali, per estrarre criptovalute e altri usi potenziali.

"Ad esempio, invece del massiccio lavoro di calcolo richiesto da alcuni sistemi convenzionali di criptovaluta, i dati generati sulla base dell'attività corporea dell'utente possono essere una prova di lavoro e quindi un utente può risolvere il problema computazionalmente difficile inconsciamente", spiega il brevetto.

Negli ultimi anni si è assistito a una grande spinta da parte della stessa dozzina di "alleanze pubblico-private" verso una completa trasformazione dell'economia mondiale. Il "New Economy Forum" di Michael Bloomberg è stato ampiamente coinvolto nella spinta verso questa trasformazione. Nel consiglio di amministrazione del New Economy Forum di Bloomberg c'è il capo di Binance, Changpeng Zhao, oltre ad altre figure chiave che sono coinvolte nella spinta per gli ID digitali.

Il forum è guidato da Bill Gates, Henry Kissinger e Penny Pritzker, oltre che da una dozzina di altri membri del consiglio di amministrazione legati a multinazionali come Goldman Sachs. Anche l'ex governatore della Banca Popolare Cinese Zhou Xiaochuan fa parte del consiglio di amministrazione.

Nel suo manifesto, l'Alleanza ID2020 si descrive come una "partnership globale pubblico-privata" che riunisce tecnologi, sostenitori, implementatori e finanziatori per la realizzazione di una buona identità digitale per tutti.

Con il pretesto di "colmare il divario di identità" per il "miliardo di persone sulla terra" che non possono dimostrare chi sono, l'alleanza ID2020 si impegna ad aprire la strada per creare un sistema di identificazione digitale universale.

Lavorando in collaborazione con Facebook, Mastercard, iRespond, Microsoft, Gavi, la Fondazione Rockefeller e altri, l'Alleanza ID2020 afferma che il programma "procederà in quattro fasi dalla metà del 2021 alla fine del 2025". Sul loro sito web, ipotizzano che il futuro "ID digitale biometrico" sarà collegato agli esseri umani dal punto di nascita al punto di morte.

Dakota Gruener è la direttrice esecutiva di ID2020 e ha lanciato il gruppo nel 2016, dopo il suo lavoro al Gavi, dove ha lavorato come assistente dell'amministratore delegato.

Sul loro sito web Gavi, The Vaccine Alliance afferma che il gruppo ha "fornito l'accesso a vaccini nuovi e sottoutilizzati a milioni di bambini più vulnerabili". Il gruppo sostiene di "trasformare la vita degli individui" e di "rendere il mondo più sicuro per tutti".

Nella sezione finanziamenti del sito web, il gruppo descrive Bill Gates come membro fondatore e afferma che la Bill and Melinda Gates Foundation ha donato oltre 4 miliardi di dollari alla causa fino ad oggi.

"In qualità di socio fondatore di Gavi, la Fondazione Gates ha portato l'attenzione internazionale sulla causa dell'immunizzazione e ha assunto diversi impegni nei confronti di Gavi, per un totale di 4,1 miliardi di dollari fino ad oggi".

Un altro importante gruppo coinvolto nella creazione dell'ID digitale universale è la "COVID-19 Healthcare Coalition".

Descrivendosi come una "partnership pubblico-privata", la COVID-19 Healthcare Coalition afferma che un "obiettivo chiave" che la guida è una "infrastruttura sostanziale per collaborare, raccogliere, analizzare, visualizzare e condividere dati e approfondimenti da quasi 1.000 organizzazioni associate in modo affidabile e sicuro".

Sul sito web della coalizione, il gruppo descrive la propria visione come un'infrastruttura in grado di fornire rapidamente ai membri e a molti altri stakeholder strumenti e informazioni "da utilizzare per prendere decisioni su come mantenere le proprie popolazioni al sicuro".

Il gruppo afferma di aver "realizzato questa visione in poche settimane grazie alla leadership e agli straordinari contributi dei membri".

L'elenco dei partner del gruppo, a cui viene attribuito il merito di aver reso possibile tutto ciò, comprende Amazon Web Services, Microsoft, Google, Salesforce e il MITRE, appaltatore della CIA. L'elenco dei membri comprende anche centinaia di altre organizzazioni pubbliche e private, tra cui Palantir della CIA e Diagnostic Robotics, un'azienda israeliana incaricata di creare un software di tracciamento dei contatti e una "piattaforma di intelligenza artificiale che prevede il rischio di ospedalizzazione dei pazienti".

Secondo il Times of Israel, a metà del 2020 Diagnostic Robotics ha collaborato con Start-Up Nation Central, un'organizzazione che cerca di costringere gli Stati Uniti a diventare più dipendenti dalla tecnologia sviluppata da Israele.

Probabilmente ispirata dal libro "Start-Up Nation", Start-Up Nation Central è stata finanziata principalmente dal miliardario ebreo-americano Paul Singer. Controverso per il suo ruolo nella distruzione di una cittadina del Nebraska e per il ruolo svolto nel think tank Project for a New American Century, Singer ha fondato l'organizzazione e vi ha versato decine di milioni di dollari dal 2013.

Il governo israeliano è stato strettamente legato alla risposta globale alla pandemia e allo sviluppo di strumenti per la tracciabilità dei contatti e di sistemi di passaporto per i vaccini. Oltre alla risposta alla pandemia da coronavirus, il Paese è stato coinvolto nella pianificazione di una risposta globale a una potenziale "pandemia informatica". In collaborazione con altri dieci Paesi e con il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale, il Ministero delle Finanze israeliano ha recentemente ospitato un'esercitazione sulla pandemia informatica, simulando un attacco informatico al sistema finanziario globale.

Altri finanziatori della Vaccine Coalition Initiative e gruppi coinvolti con Gavi, Commons Project Foundation e ID2020 Alliance sono Oracle e Salesforce.

Salesforce è una delle aziende dietro la creazione di COVID 360, che utilizza la tecnologia sviluppata da Diagnostic Robotics per identificare gli individui a rischio e raccomandare test o trattamenti sulla base di un profilo generato dal programma COVID 360. Il fondatore di Salesforce, Marc Benjamin, è stato il primo ad aver creato il programma. 

Il fondatore di Salesforce, Marc Benioff, è l'ex vicepresidente di Oracle e un attuale membro del consiglio di amministrazione del World Economic Forum.

Secondo la giornalista Whitney Webb, Benioff è anche un forte sostenitore dell'appello di Klaus Schwabb per una "quarta rivoluzione industriale".

"Benioff non è solo un membro del consiglio di amministrazione del WEF, ma è anche il presidente inaugurale del Centro per la Quarta Rivoluzione Industriale del forum, una "rivoluzione" che il suo architetto e fondatore del WEF Klaus Schwab definisce come una fusione delle identità fisiche, digitali e biologiche degli esseri umani. Benioff è anche proprietario e co-presidente della rivista Time, che di recente ha pubblicato un intero numero incentrato sulla promozione della Quarta Rivoluzione Industriale e del Grande Reset sostenuto dal WEF".

I gruppi ombra e la rinascita della consapevolezza informativa totale

MITRE CORP:

Tutti questi gruppi sono coinvolti l'uno con l'altro e la MITRE Corporation è intimamente coinvolta con tutti questi gruppi. Nel corso della sua storia, MITRE Corp ha gestito centri di ricerca e sviluppo finanziati a livello federale per le agenzie governative statunitensi nei settori della sanità, della sicurezza interna e della sicurezza informatica.

Circa la metà dei dipendenti del MITRE lavora nell'unità MITRE Labs, che cerca di "estendere ulteriormente l'impatto dell'organizzazione madre attraverso i centri di ricerca e sviluppo finanziati a livello federale e con partner del mondo accademico e industriale".

Secondo Forbes, la MITRE Corp "gestisce anche alcuni dei laboratori scientifici e tecnologici più segreti del governo degli Stati Uniti".

"Tra gli ordini più strani del governo MITRE: un prototipo di strumento in grado di hackerare smartwatch, fitness tracker e termometri domestici ai fini della sicurezza interna; un software per raccogliere le impronte digitali umane da siti web di social media come Facebook, Instagram e Twitter per l'FBI; e il supporto nella costruzione di quello che l'FBI definisce il più grande database di anatomia umana e storia criminale al mondo".

Il MITRE Corp gestisce anche la coalizione COVID-19 Healthcare con Palantir, Microsoft, Salesforce, Amazon e In-Q-Tel ed è uno dei principali consulenti dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) nello sforzo di elaborare "piani di ampio respiro per limitare la pandemia Covid-19".

Il rapporto di Forbes entra nel dettaglio dell'ampia storia di sorveglianza dell'azienda, compreso un progetto per il quale il governo ha collaborato con la MITRE Corp per catturare le impronte digitali dalle foto pubblicate sui social media.

"Le e-mail e i dettagli di un contratto Mitre ottenuti da Forbes descrivono un progetto di "social media image fingerprinting" da 500.000 dollari per l'FBI, iniziato nel 2015. È stato gestito da un'unità di hacking dell'FBI a Quantico, la Operational Technology Division, e finanziato da un ente di finanziamen

ORACLE:

Oracle Corporation è una multinazionale americana di tecnologia informatica con sede ad Austin, in Texas, ed è la seconda società di sviluppo software degli Stati Uniti per fatturato.

Proprio come molte delle altre aziende elencate sui siti web di queste "alleanze pubblico-private", Oracle è uno dei principali attori coinvolti nella raccolta dei dati e nello sviluppo del software necessario per i futuri ID digitali.

Proprio come MITRE, Palantir e Google - secondo Gizmodo - anche Oracle è nata come progetto della CIA e prende il nome da un'operazione della CIA del 1977 con lo stesso nome in codice. Come In-Q-Tel e Palantir - due gruppi strettamente coinvolti in tutte le alleanze pubblico-private citate - il primo cliente di Oracle è stato proprio la CIA.

Secondo Gizmodo, nel 2014 VOX ha scritto un'ampia relazione sulla nascita di Oracle, senza mai menzionare che l'azienda non sarebbe mai esistita senza l'aiuto e il finanziamento iniziale della CIA.

"Riconoscendo la potenziale domanda di un prodotto di database commerciale, [Ellison] fondò la società che divenne Oracle nel 1977", scrive Vox, omettendo clamorosamente la parte della storia "perché la CIA voleva un database relazionale".

PALANTIR:

Palantir Technologies, un'azienda americana di software specializzata nell'estrazione e nell'analisi dei big data, è anche un membro della coalizione COVID-19 per l'assistenza sanitaria. Con sede a Denver, Colorado, Palantir è stata fondata da Peter Thiel e Alex Karp nel 2003, dopo l'invasione dell'Iraq.

Talvolta accreditata per lo sviluppo del software responsabile della ricerca di Osama Bin Laden e nata grazie ai finanziamenti di In-Q-Tel, fino al 2008 l'unico cliente di Palantir era la CIA.

Secondo un articolo di Forbes del 2013, negli ultimi cinque anni Palantir è diventata l'azienda di riferimento per l'estrazione di dati enormi per le agenzie di intelligence.

"Palantir vive la realtà dei suoi clienti: l'NSA, l'FBI e la CIA - uno dei primi investitori attraverso il suo fondo di venture In-Q-Tel - insieme a una zuppa alfabetica di altre agenzie militari e di antiterrorismo statunitensi...". Scrive Forbes. "Tra i consulenti di Palantir figurano Condoleezza Rice e l'ex direttore della CIA George Tenet, che in un'intervista ha dichiarato: "Vorrei che avessimo avuto uno strumento della sua potenza" prima dell'11 settembre".

Condoleeza Rice fa anche parte del consiglio di amministrazione del "New Economy Forum" di Michael Bloomberg, guidato da Bill Gates.

Jay Stanley, analista dell'ACLU, ha scritto che il software di Palantir potrebbe consentire un "vero incubo totalitario, monitorando le attività di americani innocenti su scala di massa".

Durante l'inizio dell'Operazione Warpspeed, Palantir, utilizzando il suo software Gotham, ha sviluppato un programma chiamato Tiberius, gestito dal governo federale e utilizzato per raccogliere dati da agenzie governative statunitensi, aziende farmaceutiche e produttori di vaccini. Secondo Benzinga, le piattaforme Tiberius sono state coinvolte anche nelle sperimentazioni cliniche per lo sviluppo dell'attuale vaccino COVID-19.

Secondo Tech Crunch, Palantir ha anche costruito l'applicazione web del CDC per il monitoraggio della diffusione del COVID-19.

Il software Gotham di Palantir viene utilizzato anche dal Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti (HHS) per raccogliere tutti i dati necessari relativi al COVID-19 e per "prevedere i focolai con settimane di anticipo". Il software di Palantir alimenta l'operazione HHS Protect del dipartimento e, secondo Science Magazine, Palantir stava aggregando e gestendo tutti i dati relativi alla diffusione del coronavirus per conto dell'HHS.

HHS Protect è finito sotto tiro l'anno scorso dopo che l'HHS ha minacciato gli ospedali statunitensi di perdere i finanziamenti federali se non avessero comunicato tutti i dati relativi a casi e pazienti esclusivamente al loro sistema. HHS Protect è una piattaforma sviluppata da Palantir e gestita da un'altra società, TeleTracking.

Yahoo News ha riferito in ottobre che anche il National Institute of Health (NIH) stava lavorando direttamente con Palantir per "sostenere la ricerca COVID-19". L'NIH ha assegnato alla società di data-mining un contratto da 59,5 milioni di dollari per "sostenere la National COVID-19 Cohort Collaborative".

Mentre l'HHS collabora con varie aziende di data mining sostenute dalla CIA, l'agenzia sta anche stringendo partnership con la DARPA, secondo l'Office of the Assistant Secretary for Preparedness and Response.

Questo spirito di collaborazione tra agenzie si riflette in una nuova partnership tra l'ASPR e la Defense Advanced Research Projects Agency - DARPA - per rafforzare le capacità necessarie a proteggere la nazione dalle minacce alla sicurezza sanitaria del 21° secolo...".

L'accordo di collaborazione, firmato pochi giorni prima della pubblicazione della Strategia nazionale di biodifesa, si concentrerà sulla ricerca, lo sviluppo e l'impiego di contromisure mediche e tecnologie avanzate per migliorare la prontezza degli Stati Uniti nel rispondere alle minacce alla sicurezza sanitaria. Attraverso la nuova partnership, l'ASPR e la DARPA condivideranno i dati e collaboreranno per massimizzare l'impatto e gli investimenti di entrambe le agenzie".

Oltre a tutti i dati di HHS Protect, Palantir ha accesso anche a tutte le cartelle cliniche del Regno Unito grazie agli oltre 46 milioni di sterline di contratti stipulati con il governo britannico e il National Health Service of England.

Nel giugno dello scorso anno, la CNBC ha riferito che la Gran Bretagna ha concesso a Palantir l'accesso a cartelle cliniche sensibili, tra cui nomi, età, indirizzi, condizioni di salute, trattamenti, farmaci, allergie, esami, scansioni e risultati di radiografie dei pazienti.

L'enclave di dati dell'azienda è diventata una delle più grandi raccolte di dati sanitari globali al mondo, con più di 8 milioni di dati forniti da oltre 60 organizzazioni partner.

Secondo Forbes, il fondatore di Palantir, Alex Karp, è uno scapolo da sempre e dice che l'idea di sistemarsi e mettere su famiglia gli fa venire "l'orticaria".

Secondo quanto riferito, Karp si rivolge al suo staff utilizzando un canale video interno chiamato KarpTube, dove parla di una vasta gamma di argomenti come l'avidità, l'integrità e il marxismo.

Secondo il New York Times, Karp dice che molte delle decisioni che prende a Palantir sono guidate dalla sua esperienza di ebreo.

"Mi ha detto che i suoi genitori erano "hippy" e che da bambino ha trascorso molto tempo alle proteste politiche. Ha intuito fin da giovane che il suo background lo rendeva vulnerabile, ha detto. "Sei un ragazzo ebreo, razzialmente amorfo, di estrema sinistra e anche dislessico: non ti verrebbe in mente l'idea di essere [imprecazione]?"...

Se l'estrema destra salisse al potere, ha detto, lui sarebbe certamente tra le sue vittime. "Chi è la prima persona che verrà impiccata? Fate una lista e vi mostrerò chi sarà il primo ad essere impiccato. Sono io. Non c'è una casella che non spunto". La sua paura, ha detto, spinge molte delle decisioni di questa azienda".

Palantir di Karp è stata quotata in borsa dopo l'inizio della pandemia COVID-19.

In-Q-Tel:

In-Q-Tel è stata la prima società di venture capital sponsorizzata dal governo, fondata dalla CIA nel febbraio 1999. Secondo una ricerca sugli inizi di In-Q-Tel, l'organizzazione serve come piattaforma per espandere gli sforzi di ricerca e sviluppo (R&S) della CIA nel settore privato. La CIA utilizza l'azienda per effettuare investimenti strategici in aziende in fase di avviamento che sono di interesse per la CIA e per la comunità di intelligence.

In-Q-Tel ha finanziato la creazione di Palantir e gestisce la coalizione COVID-19 Healthcare con Palantir, MITRE Corp, Microsoft e altri. L'ispirazione per l'azienda è arrivata ben prima della sua creazione, nel 1999, dal "Forum Highlands" del Pentagono.

L'Highlands Forum ha fornito per decenni uno spazio completamente "ufficioso" ai membri più potenti della "comunità ombra dell'intelligence" per incontrarsi con alti funzionari del governo degli Stati Uniti, insieme ad altri leader di importanti industrie private. Questa rete privata ha operato come ponte tra il Pentagono e le potenti élite private americane almeno dalla metà degli anni Novanta. 

La rivista New Scientist paragona il Forum delle Highlands a riunioni di élite come Davos, ma molto più influenti. John Clippinger, uno scienziato del MIT, una volta ha documentato la sua partecipazione a una riunione del "Forum Highlands" e l'ha descritta come un incontro su invito finanziato dal Dipartimento della Difesa e presieduto da un alto funzionario del Dipartimento della Difesa che supervisiona tutte le operazioni e le politiche delle più potenti agenzie di spionaggio del Pentagono.

Google:

Pochi sanno che Google è stato uno dei tanti progetti sostenuti dalla DARPA e dall'NSA nei primi anni Novanta. Secondo quanto riportato, i primi lavori dei fondatori di Google sono stati supervisionati da funzionari del Dipartimento della Difesa e da funzionari di altre agenzie governative statunitensi.

Google faceva parte di una serie di progetti consolidati nell'Information Awareness Office della DARPA nei primi anni 2000. Il Total Information Awareness Program prevedeva di utilizzare la modellazione predittiva e il data mining "per identificare potenziali terroristi", mentre Google utilizza tecniche simili per identificare i prodotti che potrebbero interessare a determinate persone in base alla loro impronta online.

Poco dopo il suo avvio, l'IAO è stato in seguito defnanziato proprio nel momento in cui Facebook è diventato popolare.

Allo stesso modo, un altro progetto del Pentagono chiamato "Project Lifelog" - che Wired Magazine descrive come un ambizioso sforzo per costruire un database che tracciasse l'intera esistenza di una persona - sarebbe stato "ucciso" dal Pentagono nello stesso anno in cui è stato fondato Facebook. Gestito dal Darpa, il braccio di ricerca del Dipartimento della Difesa, LifeLog "mirava a raccogliere in un unico luogo tutto ciò che un individuo dice, vede o fa: le telefonate fatte, i programmi televisivi guardati e le riviste lette".

Altri progetti consolidati dalla DARPA nel Total Informational Awareness Office sono programmi come Stellarwind, Topsail e PRISM. All'incirca nello stesso periodo di questo consolidamento delle operazioni, Google ha utilizzato apparecchiature di sorveglianza a bordo di veicoli destinati a Street View e Google Maps per intercettare e raccogliere dati da reti WiFi non protette in 30 Paesi.

Google ha affermato che questi dati sono stati "raccolti per errore", ma un'indagine e una successiva causa legale hanno rivelato il contrario.

Secondo la giornalista Whitney Webb, gli ampi legami di Google con le società di analisi del DNA ne fanno un candidato altamente qualificato per la sua posizione consolidata di leader nel settore della raccolta dei dati sanitari e dell'identità digitale:

"Google ha anche stretti legami con le più note società di analisi del DNA negli Stati Uniti, come Ancestry.com. Ancestry, recentemente acquistata dal colosso del private equity Blackstone, condivide i dati con una sussidiaria segreta di Google che utilizza i dati genomici per sviluppare terapie che prolungano la durata della vita. Inoltre, la moglie del cofondatore di Google Sergey Brin, Anne Wojcicki, è cofondatrice e CEO della società di test del DNA 23andMe. Wojcicki è anche la sorella dell'amministratore delegato di YouTube, di proprietà di Google, Susan Wojcicki".

Google, con l'aiuto di Verily, ha anche creato il "Progetto Baseline", che dal 2017 raccoglie informazioni genetiche dai partecipanti. 

Il Project Stellar Wind era un programma di sorveglianza senza mandato iniziato sotto l'amministrazione di George W. Bush e chiamato President's Surveillance Program (PSP). Questo programma prevedeva l'estrazione di dati da un ampio database delle comunicazioni dei cittadini americani, comprese le comunicazioni via e-mail, le conversazioni telefoniche, le transazioni finanziarie e le attività su Internet.

Il Progetto Topsail, altrimenti noto come Progetto Genoa II, si è concentrato principalmente sulle analisi di intelligence con l'obiettivo di "sviluppare e impiegare ausili cognitivi che consentano a uomini e macchine di "pensare insieme" in tempo reale a problemi complicati". Il progetto è sorprendentemente simile alla tecnologia recentemente brevettata da Microsoft.

Nel 2002, Tom Armour, un veterano del progetto Genoa, è stato scelto da John Poindexter come direttore del nuovo programma Genoa II, una componente dello sforzo di Total Information Awareness (TIA).

Secondo l'Intelligencer, Poindexter, in collaborazione con l'architetto della guerra in Iraq Richard Perle, ha svolto un ruolo essenziale nella formazione di Palantir.

Il progetto PRISM è un programma in base al quale l'NSA raccoglie le comunicazioni via Internet di varie società statunitensi. PRISM raccoglie le comunicazioni Internet memorizzate in base alle richieste fatte alle società Internet, come Google, ai sensi della Sezione 702 del FISA Amendments Act del 2008, che obbliga le società a consegnare tutti i dati che corrispondono a termini di ricerca approvati dal tribunale.

PRISM è uno dei tanti programmi che non sono assolutamente defunti. Forbes ha rivelato in ottobre che un documento giudiziario non divulgato per errore dimostra che il governo degli Stati Uniti ordina segretamente a Google di fornire dati su chiunque digiti determinati termini di ricerca.

Questo processo è simile ai mandati di geofence, in cui gli investigatori chiedono a Google di fornire informazioni su chiunque si trovi nel luogo in cui si trova una scena del crimine in un determinato momento.

L'esistenza di PRISM è stata rivelata nel 2013 da Edward Snowden, collaboratore dell'NSA, il quale ha avvertito che la portata della raccolta di dati di massa era di gran lunga superiore a quella conosciuta dall'opinione pubblica e comprendeva attività che ha definito "pericolose" e "criminali".

Chromebook di Google, raccolta dati e apprendimento virtuale

Secondo un sondaggio nazionale, per mesi la maggior parte degli studenti delle scuole pubbliche americane ha imparato esclusivamente online, a causa dell'insorgere della pandemia di coronavirus.

Secondo il sondaggio, che ha intervistato più di migliaia di genitori di scuole pubbliche alla fine di settembre 2020, il 58% degli studenti in generale stava imparando interamente online, mentre un altro 18% stava ricevendo una combinazione di istruzione a distanza e di persona. Meno di un quarto degli studenti stava imparando completamente di persona.

Ma anche ora che gli studenti sono tornati a scuola e stanno imparando di persona, la maggior parte di loro continua a usare i Chromebook di Google, inviando tutto il loro lavoro attraverso Google Classroom.

Durante l'apice della pandemia, se una scuola o uno studente non poteva permettersi un Chromebook, Google a volte lo forniva gratuitamente attraverso il suo "Google for Education Distance Learning Support Program".

Molti sostengono che l'uso ormai diffuso dei Chromebook di Google attraverso la piattaforma Google Classroom sia solo un'altra "facciata" per lo Stato di sorveglianza.

Di recente, il World Economic Forum ha chiesto di "collegare ogni scuola a Internet" e il mese scorso il più grande sindacato degli insegnanti d'America - che ha una lunga storia di collaborazione con IBM per guidare l'evoluzione delle "macchine per insegnare" automatizzate - ha chiesto l'introduzione di vaccini universali verificabili digitalmente.

All'inizio del 2020, Google è stata citata in giudizio dal procuratore generale del Nuovo Messico per aver raccolto i dati degli studenti attraverso i suoi Chromebook.

Il procuratore generale del Nuovo Messico Hector Balderas ha sostenuto che l'azienda ha violato la privacy degli studenti che utilizzano i Chromebook gratuiti forniti alle scuole attraverso la piattaforma G Suite for Education dell'azienda.

"La sicurezza degli studenti dovrebbe essere la priorità numero uno di qualsiasi azienda che fornisce servizi ai nostri figli, in particolare nelle scuole", ha dichiarato Balderas. "Tracciare i dati degli studenti senza il consenso dei genitori non è solo illegale, ma anche pericoloso e il mio ufficio riterrà responsabile qualsiasi azienda che comprometta la sicurezza dei bambini del Nuovo Messico".

Da allora è stata presentata un'altra class action contro Google per lo stesso motivo.

La causa, intentata da un padre dell'Illinois, sostiene che l'azienda tecnologica abbia illegalmente "raccolto, memorizzato e utilizzato le informazioni biometriche di identificazione personale di bambini di età inferiore ai 13 anni che utilizzano la piattaforma "G Suite for Education" sui laptop ChromeBook rilasciati ad alcune scuole a livello nazionale".

Fonte: https://www.dailyveracity.com/

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