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"LA TERRA CI NUTRE LA TECNOLOGIA CI GUIDA: COLTIVIAMO INSIEME IL FUTURO"
16 maggio 2012
PARGUEZ: "con l’€uro si avvera oggi il sogno dei fan di Hitler"
Sono qui per parlarvi di una storia oscura e tragica. Avete già capito: l’Europa è un mostro che va contro tutte le regole della teoria monetaria e dell’economia
moderna. Perché esiste un sistema così assurdo? Mi è stato detto che
nel vostro paese – come nel mio, del resto – alcune persone pensano che,
se riusciamo a liberarci dell’euro, l’Italia o la Francia diverrebbero equiparabili ad alcuni dei paesi più poveri dell’Africa, come lo Zimbabwe. Ma l’economia reale dell’Eurozona è già nello stesso stato dello Zimbabwe.
LIBRE In Francia,
il vero tasso di disoccupazione è di circa il 60% della popolazione
attiva, una cifra enorme. E il vero tasso di inflazione è del 7-8%.
Perciò non abbiamo la piena occupazione né una stabilità dei prezzi.
Questo significa che tutti i dati ufficiali europei sono menzogne.
Cito il direttore generale del ministero delle finanze francese, che
appartiene all’ordine monastico dei Benedettini ed è anche il capo
dell’Opus Dei francese
– fra l’altro, anche la Commissione Europea (come il governo francese) è
ampiamente controllata dall’Opus Dei. Ho provato a parlare con lui di
questa questione, e mi ha detto:
«Sì, l’economia
francese è morta, ma non abbastanza». Mi ha detto: «Professore, lei
deve capire perché esiste il sistema europeo. Che cosa vogliamo?
Vogliamo distruggere, per sempre, la gente. Vogliamo creare una nuova
tipologia di europeo: una nuova popolazione europea, disponibile ad
accettare la sofferenza, la povertà. Una popolazione disposta ad
accettare salari inferiori a quelli cinesi. E questo rappresenterà il
fulcro del mio impegno».
Il sistema dell’euro non è mai stato pianificato per portare ad
un’unione monetaria, né è stato pensato come agenda neoliberista
all’americana; e questo è ancora completamente ignorato dall’élite
dominante europea. Basti pensare che, anche per il leader del partito
socialista francese, il presidente Obama è un marxista. Quindi che cos’è
l’euro? E’ un nuovo ordine sociale totalitario. E’ stato programmato
molto tempo fa, nel periodo fra le due guerre mondiali, e poi
completato, per così dire, dal regime di François Mitterrand. In questo
nuovo ordine non ci saranno più Stati sovrani. Lo Stato deve svanire –
perlomeno, lo Stato, che trova radici nella democrazia, nel
Parlamento, nella Repubblica. Nel nuovo ordine, il potere dev’essere
interamente trasferito a coloro che lo “meritano”. E questo significa
un’élite, una classe capitalista di tecnocrati a cui piace il potere
assoluto di controllo.
L’origine dell’unione monetaria europea nasce tra le due guerre dalle
parti più reazionarie e conservatrici della classe dominante francese.
Il filosofo italiano Julius Evola aveva accusato Mussolini di essere
troppo morbido con la gente e lo stesso Hitler di essere troppo
favorevole al popolo. La cosiddetta crisi del debito sovrano è ovviamente un evento che non si è mai prima verificato nella storia. Una crisi
di questa portata è stata attentamente pianificata dagli architetti del
sistema europeo. Quel che avevano in mente era di privatizzare lo
Stato. E dato che uno Stato in cui esiste una democrazia
tende a perdere ricchezza, è ovvio che poi si trova obbligato a
prendere in prestito denaro, quindi il suo debito è considerato a
rischio: pertanto lo Stato dev’essere completamente assoggettato al
cosiddetto mercato dei bond, ed è esattamente quello che sta succedendo.
Non esiste modo di risolvere il problema e accomodare il sistema,
perché come ordine sociale ha una sua logica, e coloro che controllano
il sistema non accetteranno mai nessun tipo di cambiamento, soprattutto
nessun tipo di intervento della Bce che non sia mirato ad incrementare
esclusivamente la ricchezza delle banche. L’unica possibilità di salvare la società europea è liberarsi di questo sistema. In Europa, il settore privato è morto. I leader del settore capitalistico non sono più interessati all’economia reale: sono “rentier”, percettori di rendite finanziarie, e il capitalismo sta morendo. In Francia,
già da 5-6 anni, la crescita è al di sotto del 3-4% all’anno. L’euro?
E’ una moneta falsa, che distrugge a tutti gli effetti l’economia reale.
Nella pianificazione del sistema dell’euro ci sono due fasi. La prima
va dal 1940 al 1943, la seconda è opera in gran parte di Mitterrand.
Nella metà degli anni ’30, si comincia con persone come Schuman e Jean
Monnet. Già nel 1927 Schuman scrisse che c’era bisogno di creare l’Europa come nuovo ordine, radicato nella tradizione. “Salvare l’Europa
dalla decadenza”, per i pro-europeisti significava: salvarla da
socialismo, rivoluzione, proteste, ebrei, marxisti, libero accesso alla
sanità e all’istruzione, aborto, omosessualità. L’obiettivo dei primi
europeisti era costruire un sistema esattamente opposto a quello della
società degli Usa, che odiavano. L’élite europeista odiava la società dei consumi americana: odiavano più gli Stati Uniti che l’Unione Sovietica.
Cosa si doveva fare per costruire l’Europa?
Abolire gli Stati; forzare uno stato di deflazione permanente; ridurre
progressivamente la spesa pubblica; e trasferire il potere a una classe
super-partes di tecnocrati, operante a livello sovranazionale. Per
questi europeisti della prima ora, cosa significava l’Europa? Significava creare un condominio, composto da Francia e Germania, e un impero coloniale che includesse anche il sud dell’Europa e l’Europa orientale; questo obiettivo era stato chiaramente esplicitato. E come
si poteva sopprimere lo Stato? Bisognava privarlo di qualunque potere,
relativamente alla moneta. Tutti questi europeisti erano fanatici
seguaci di Friedrich Hayek, l’economista austriaco più di destra di quel
tempo.
L’Europa
avrebbe quindi dovuto basarsi su una valuta sovranazionale, interamente
controllata da una banca centrale sovrana che godesse di poteri
assoluti per sovrastare gli Stati. In ultima analisi, il loro obiettivo
era di imporre la futura valuta europea come un super-standard aureo: il
primo abbozzo, per così dire, del Trattato di Maastricht, venne scritto
dall’economista francese François Perroux nel 1943, col pieno supporto
di un trattato approvato dal regime tedesco e dal regime francese
pro-nazista dell’epoca. Il nuovo trattato, formulato e approvato dal
presidente Sarkozy e dalla signora Merkel, è esattamente basato su
quanto scritto da François Perroux nel ’43.
Quelle persone erano contrarie allo standard aureo tradizionale,
perché ritenevano che non avesse permesso la totale abolizione del
potere di spesa dello Stato; quindi, bisognava creare uno standard aureo
superiore. E questa era la prima fase del processo. Ma per qualche
tempo il progetto europeo venne tenuto nelle retrovie, perché tutti i
suoi fautori erano più pro-hitleriani di Hitler stesso. Per cui è stato
necessario aspettare il regime di François Mitterrand. Un suo
super-consulente, un monarchico, diceva: «Io odio i poveri». Era Jacques
Attali: de facto, il primo ministro della Francia.
Tra l’altro, Attali era il capofila di una serie di ex marxisti,
convertiti in sostenitori del nuovo regime. Era quindi incaricato di
creare una versione più
“sostenibile” dell’euro-sistema. Ma la visione era la stessa: «Dobbiamo
distruggere i centri commerciali», che per loro erano espressione di
pura infamia, perché le persone dovevano accettare di essere povere.
Mi ricordo di alcuni dibattiti in seno alla commissione segreta che
si occupava dell’entourage presidenziale; Mitterrand doveva guadagnarsi
il supporto dell’allora partito comunista, e io fui incaricato di
scrivere una serie di modeste considerazioni, keynesiane, di teoria
economica moderna. Ma tra i finanziatori della campagna elettorale di
Mitterrand c’era la Chase Manhattan Bank, e così non fu mai sostenuto un
programma di piena occupazione. Attali diceva: «Io ho l’impegno del
nostro caro, futuro presidente: appena possibile noi distruggeremo lo
Stato, creeremo una deflazione dell’economia,
i salari reali crolleranno; quel che abbiamo in mente è il collasso
totale del reddito dei lavoratori e della società francese». Come
riuscire a fare tutto questo? Con il Trattato di Maastricht e con la
creazione dell’euro.
Sottolineo innanzitutto le menzogne. Mi è capitato di trovarmi
piuttosto vicino a François Mitterrand, molto tempo fa; prima della
guerra aveva avuto un legame particolare con mia madre, che mi diceva:
«François è così bravo a raccontare balle che può riuscire persino a far
credere che gli interessi far del bene alla gente». Durante l’unico
dibattito sul Trattato di Maastricht, in risposta alla domanda di uno
studente, Mitterrand osò dire: «Posso giurare che, nel trattato, non
esiste menzione di alcuna banca centrale europea indipendente». Il
principio fondamentale dei trattati europei era la privatizzazione dello
Stato. E cioè: obbligare gli Stati a prendere in prestito denaro,
vendendo titoli alle banche private. Gli Stati, come qualunque azienda dalla reputazione profondamente pura, dovevano andare a chiedere i soldi alle banche, ai tassi di interesse stabiliti dalle banche stesse.
Il Trattato di Maastricht e il conseguente Patto di Crescita e
Stabilità – il vero nome avrebbe dovuto essere: Patto di Distruzione e
Instabilità – ha rappresentato la realizzazione dei loro obiettivi: gli
Stati completamente assoggettati alle banche
private, e quindi obbligati a tagliare la spesa pubblica. E’
esattamente quello che è successo, benché le menzogne continuino. La
percentuale di debito pubblico, nell’ambito del patrimonio delle banche francesi e tedesche, è al di sotto del 5%. Le banche perdono soldi non a causa del debito pubblico, ma a causa del collasso totale dell’economia reale. Sono assolutamente terrorizzato quando la gente dice: «Oh, povere banche!». Il governo francese ha mentito, ma sapeva bene quali fossero le vere condizioni dell’economia greca: il 90% del debito greco – come quello italiano – è nelle mani delle banche francesi e tedesche.
Se il nuovo trattato verrà poi effettivamente approvato, ci troveremo
di fronte alla totale abdicazione degli Stati, delle politiche fiscali e
di qualunque tipo di politica sociale. Sarà quindi raggiunto quel sogno
di costituire un “nuovo ordine”. Ora il problema di chi deve gestire il
sistema è: come si potrà mantenere il controllo della società? E’
questo il problema che si pongono. Di questo hanno timore, perché non
c’è dibattito: in Germania, in Francia,
e nei maggiori paesi europei, gli economisti ufficiali sono
assolutamente corrotti; direi che si possono considerare delle
prostitute. E siamo nelle loro mani: non si parla mai delle infamie alla
base del crollo del sistema europeo.
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