“Le onde millimetriche del 5G potrebbero essere utilizzate per la costruzione di strutture simili a virus come i Coronavirus (COVID-19) all’interno delle cellule.”
Appena nove giorni di visibilità, poco più di una settimana on-line prima di essere ritirato oggi dalla più grande banca dati biomedica e di ricerca scientifica disponibile in rete. PubMed ha infatti tolto quanto pubblicato il 16 Luglio 2020 col titolo “5G Tecnologia e induzione del Coronavirus nelle cellule della pelle“. Sul portale non c’è più traccia del test condotto da sette ricercatori di Italia, Russia e America, tra cui quattro dell’Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma. L’analisi è stata censurata anche dal sito dell’editore scientifico Biolife. SCARICA E LEGGI IL PDF DELLO STUDIO CENSURATO►QUI
Su quali evidenze scientifiche è stato bloccato un intero Paese?
A giorni il governo deciderà se prorogare o meno lo stato di emergenza. Nel frattempo però cerca di nascondere i documenti che lo avrebbero indotto a sospendere la democrazia a causa della emergenza epidemiologica. Al fine di sapere cosa è successo per davvero durante la Fase 1, tre giuristi dellaFondazione Luigi Einaudihanno presentato alla Presidenza del Consiglio – Dipartimento per la Protezione Civile – istanza di accesso civico generalizzato ai verbali del Comitato tecnico scientifico, per consentire agli italiani di conoscere le motivazioni con le quali sono stati costretti per mesi a non uscire quasi dalle loro abitazioni.
Una delle principali scoperte diffuse e pubblicate in questi mesi è stata quella dell’isolamento del virus SarsCov2. Ma che cosa significa, nella pratica, oltre che nella teoria, isolare un virus?
L’ondata della pandemia ha gravemente compromesso l’economia dell’Unione europea, è stata particolarmente dura per i membri già deboli del blocco. Tuttavia, i paesi forti del nord non hanno voglia di aiutare – le discussioni sul budget si sono trascinate per quattro giorni fra litigi e polemiche acute. Per quanto alla fine sia stato adottato il bilancio, inclusi circa 750 miliardi fra prestiti ed aiuti, molti non sono rimasti soddisfatti. La montagna ha partorito un topolino, è stato detto. Questo perché i paesi ricchi del nord, gli stessi che hanno approfittato della moneta unica e delle regole comunitarie per operare come paradisi fiscali (Olanda e Lussemburgo) oggi non sono propensi a condividere i debiti in comune, gli osservatori critici lo ha capito ma i media filoeuropeisti fanno credere che questo sia stato un “trionfo”.
Se si dà uno sguardo all’ultima indagine della banca d’Italia sulle condizioni economiche del Paese dopo il Covid, si avvertirà probabilmente un brivido freddo che percorre la schiena. Il 55% degli italiani si trova ad un passo dalla soglia di povertà. Un terzo delle famiglie italiane tra tre mesi non avrà più sufficienti riserve. L’ossigeno finirà in autunno e molti non avranno più nemmeno le risorse necessarie per comprare il pane. Quella che sta per arrivare è un'ondata tale che trascinerà il Paese in un vortice di caos e violenza mai visti dalla fine del secondo conflitto mondiale. Cacciari, uomo da sempre vicino agli ambienti globalisti, non ha avuto pudori nel descrivere ciò che sta per arrivare in Italia. Le sue parole infatti non lasciano spazio a dubbi.
L’inquinamento elettromagnetico, detto anche elettrosmog, è una delle conseguenze del progresso tecnologico. Ma, in estrema sintesi, di cosa si tratta? È un inquinamento causato dalle onde radio emesse dai campi elettromagnetici non ionizzanti, ossia che rientrano in un range di frequenze che va da 0 Hz alle frequenze di radiazioni visibili come, per esempio, il laser. Quello che a noi interessa, però, è: l’elettrosmog è dannoso per la nostra salute? E se sì, quanto? E se è nocivo, esistono delle precauzioni per difenderci?
L’identikit dell’elettrosmog sembra un bel quadro ma si tratta, invece, di elettromagnetismo.
Sento parlare di elettrosmog da anni così, quando mi è capitata l’occasione di assistere – lo scorso 15 gennaio – a una serata informativa che trattava di campi elettromagnetici e geopatie e su come possiamo difenderci, ho colto la palla al balzo. Mi sono , così, fatta un quadro generale della situazione che vorrei condividere con voi.
La scrittrice palestinese Suad Amiry parla del suo nuovo romanzo
Nel suo ultimo romanzo, «Storia di un abito inglese e di una mucca ebrea» (in Italia pubblicato da Mondadori), Suad Amiry narra le vicende reali dei due protagonisti segnate dagli avvenimenti politici. Intervista «Lo considero il mio primo romanzo, ma non è fiction. È una storia vera, ho solo usato nomi di fantasia e sviluppato un po’ i personaggi. Una piccola storia d’amore tra due adolescenti. E le storie di persone comuni, seppur piccole, qui in Palestina raccontano anche la vicenda del nostro popolo». Suad Amiry parla del suo ultimo libro, Storia di un abito inglese e di una mucca ebrea, appena pubblicato in Italia da Mondadori.
Il documento/dossier che vi apprestate a leggere è stato realizzato con i contributi di numerosi utenti del forum di Luogocomune.net interessati ad approfondire la possibilità che il rilascio del Coronavirus sia stato pianificato e volontario.
Attenzione: nessuno sta mettendo in dubbio l'esistenza del virus, le numerose vittime, né la situazione di caos negli ospedali, né l'impegno sovrumano profuso dagli operatori sanitari per far fronte all'emergenza.
Quello che si mette in dubbio, piuttosto, è la modalità di diffusione del virus; le molte anomalie della narrazione mediatica; le cifre assolutamente gonfiate ed inattendibili; l'evidente volontà dei media di mantenere quanto più a lungo possibile un clima di terrore; la volontà, anch'essa palese, di mettere a tacere ogni voce controcorrente; le misure di coercizione che sono state messe in campo con la motivazione del contagio.
Che Ghislaine Maxwell sia finalmente in custodia è certamente soddisfacente per tutti noi che l'abbiamo creduta totalmente complice degli orribili crimini contro le giovani ragazze commessi dal suo socio Jeffrey Epstein. Su Internet sono già numerose le speculazioni su quanto tempo rimarrà in carcere a causa della presunta morte per suicidio che avrebbe eliminato Epstein in un carcere di massima sicurezza di Manhattan nell'agosto 2019. Tuttavia, prima di trarre troppe conclusioni, ci sono una serie di altri sviluppi nel suo caso che dovrebbero essere presi in considerazione.
Prima di tutto, l'arresto di Maxwell non è stato casuale. Chiaramente ha fatto uno sforzo per nascondere la maggior parte della sua fortuna multimilionaria, ma era visibile a chi sapeva dove guardare. Si muoveva liberamente, mantenendo un basso profilo, e faceva "sforzi intenzionali per evitare di essere scoperta, tra cui cambiare residenza almeno due volte, cambiare il suo numero di telefono principale (che ha registrato come 'G Max') e l'indirizzo e-mail, e fare ordini per conto di qualcun altro".
Si accalcano in questi giorni diverse notizie riguardanti il tema più raccapricciante: l’esistenza di network pedofili in tutto il mondo. Più a margine, altre notizie paiono riguardare altro ma di fondo, hanno lo stesso tema. La sincronia tra tutte questi eventi – cioè, la sincronia di indagini e relative notizie – è disarmante. Tutto pare si stia concentrando in pochi giorni. Perché? 29 giugno: La polizia tedesca indaga su 30.000 sospetti pedofili. I soggetti si scambiavano informazioni in alcuni forum dandosi anche consigli su come rendere accomodanti i bambini. 4 luglio, si ha notizia dell’«Operazione 50 Community»: la Polizia Postale sgomina una rete online di pedofili residenti in ben 15 regioni diverse. Si sparge la voce che ci sarebbe di mezzo anche un personaggio famoso del web, ma nessuno fa il nome.
La nuova legge sulle manifestazioni sarà in grado di vietare le proteste previste se i pubblici ministeri greci vedono queste come una minaccia di disordini.
I cittadini greci hanno ripetutamente protestato ad Atene contro una nuova legge sulle manifestazioni che viene vista come una svolta repressiva. Le azioni pacifiche si sono intensificate in scontri con le forze dell’ordine. La polizia ha usato gas lacrimogeni contro i manifestanti. La nuova legge sarà in grado di vietare le proteste previste se i pubblici ministeri greci li vedono come una minaccia di disordini. Secondo le regole del documento, al fine di gestire qualsiasi dimostrazione, è necessario presentare una domanda in anticipo. E gli organizzatori si impegnano a garantire il corso pacifico dell’azione. Altrimenti, possono essere ritenuti responsabili. I sindacati associati alle forze politiche dell’opposizione hanno chiesto un’azione di massa contro la legge.
Ben sappiamo come l’informazione sia lo specchio necessario per fornire quel feedback della coscienza collettiva indispensabile per il singolo individuo nell’orientamento del suo bisogno umano di essere e di capire ed ancor più importante per la collettività civile nel suo bisogno di avere un referente affidabile in cui riconoscersi come entità che vive, partecipa e si sviluppa nella costruzione del reale. L’informazione è il senso stesso della dignità di vivere nella libertà possibile e condivisa dell’identità comune. È paragonabile agli specchietti retrovisori ed ai fari di un’auto come prolungamenti sensoriali del guidatore. A patto che sia lui a guidare, ovviamente. La sensazione diffusa da molto tempo ormai è che, invece, ci sia una sorta di direttività esterna, una cappa opaca che filtra e predispone il flusso delle notizie riducendole ad una sorta di prescrizione di orientamento del pensiero e delle opinioni su una linea omogenea, diffusa su scala mondiale, che non ammette confronti o dubbi sull’interpretazione di eventi talvolta veri, spesso improbabili, ma a cui viene dato un risalto artificiale.
Samidoun: Oggi e nei giorni precedenti, abbiamo visto decine di mobilitazioni in città e villaggi di tutto il mondo, dalla marcia di Ramallah organizzata da Samidoun Palestina a migliaia di persone nelle strade di Parigi e New York, alle piccole attività nelle città locali dove la gente si sente costretta ad uscire per resistere a quest'ultima ingiustizia. Abbiamo visto una partecipazione massiccia a Gaza, abbiamo visto carovane di auto, gente che camminava e ogni tipo di azione. Cosa pensi che significhi questo? I palestinesi si stanno svegliando dal grande inganno del cosiddetto "processo di pace" e degli accordi di Oslo. Si tratta infatti di un percorso di tradimento guidato da Mahmoud Abbas. I palestinesi si sono resi conto fin dagli accordi di Oslo, negli ultimi 30 anni, che non c'è speranza che questo percorso permetta loro di far valere i propri diritti.
Le dittature si instaurano in due modi: con impeto e violenza oppure a piccole dosi e cercando il consenso.
Il primo metodo non funziona più. L’Era della tv e dei social-media rende ormai impossibile la strada dei virulenti colpi di stato del passato. Oggi servono volti puliti e metodi gentili. Ma oggi come ieri è pur sempre necessario avere il sostegno del Deep State, media e magistratura compresi. Ed è quello che sta accadendo in Italia da fine febbraio in avanti: decreti-legge che delegano a semplici Dpcm la sospensione delle libertà fondamentali (compresa la libertà personale), protocolli della pubblica amministrazione che derogano alla legislazione ordinaria e infine l’esercizio del potere esecutivo attraverso lo stato di eccezione permanente, lo stato terapeutico. Media asserviti e magistratura silente, se non addirittura accondiscendente.
L’incessante avanzata del terrore da coronavirus è stata bloccata. I riottosi Serbi si sono ribellati al loro presidente dopo che quest’ultimo aveva minacciato di rimetterli agli arresti domiciliari.
Dopo due giorni di battaglie nelle strade, con decine di poliziotti ricoverati in ospedale, gli indomiti manifestanti hanno avuto la meglio: le autorità si sono arrese ed hanno rinunciato ai loro piani di bloccare Belgrado. Negozi, pub e ristoranti di Belgrado saranno sottoposti ad un coprifuoco precoce, ma questo è molto meglio del blocco totale che era stato previsto. Il Primo Ministro, la signora Brnabic, si è lamentata del fatto di non riuscire a capire perché la gente stesse protestando. Deve essere particolarmente tonta, questa signora, se, dopo due giorni di proteste, non è riuscita a capire che la gente non vuole il lockdown. Si tratta di un raro passo indietro da parte delle autorità, ha affermato il corrispondente della BBC a Belgrado. Questo è un eufemismo, nella miglior tradizione inglese. Io penso che si tratti di un precedente.