Il Presidente dell'Islanda Olafur Ragnar Grimsson ha detto al giornalista di Al Jazeera Stephen Cole
che l'Europa dovrebbe lasciare che le banche gestite in modo irresponsabile vadano in bancarotta.
Parlando a Davos in occasione dell'appuntamento annuale del World
Economic Forum (Forum dell?Economia Mondiale) , Grimsson ha anche citato
il suo paese come modello di ripresa economica da quando è avvenuto il
suo colalsso eonomico 4 anni fa.
"Non abbiamo seguito le ortodossie tradizionali e prevalenti. E il
risultato finale 4 anni dopo, è che l'Islanda sta godendosi recupero e
progresso"
Quando torno periodicamente in Italia per le vacanze estive di
gennaio, amici e conoscenti puntualmente mi chiedono: “ma lì come va?” La mia risposta di solito è circostanziale: “tutto sommato, potrebbe
andare peggio, visto quello che questo paese ha passato negli ultimi 45
anni e poi, bisogna analizzare anche la tendenza presente e futura, non
solo la storia recente. Ne riparliamo tra 10 anni…”. Una risposta più articolata, invece, potrebbe seguire il filo delle riflessioni che qui tento di svolgere. Di Marco Nieli - Alba Informazione Poiché gli Italiani non sembrano rendersi ancora sufficientemente
conto della trappola per topi nella quale stanno per cacciarsi [con
l'indebitamento con l'FMI, il Fiscal Compact firmato con l'UE e le
politiche di austerità "espansiva" (sic?)], l’esempio argentino può
davvero essere prezioso. Ancora oggi, questo paese paga le conseguenze disastrose di una
politica di indebitamento selvaggio con gli organismi finanziari
internazionali (iniziata all’epoca della Dittatura Militare del
’76-’83), della quale politica si sono beneficiate soprattutto le corporations
nazionali e internazionali, la rendita finanziaria e gli strati alti
della classe media. Il proletariato industriale, i vecchi e nuovi poveri
delle villas-miseria e la stessa classe media urbana (per non parlare delle popolazioni mestizas
e native del nord) hanno subito unicamente le conseguenze negative di
questa politica di tagli alla spesa sociale, demolizione dello Stato
sociale dell’epoca menemista e privatizzazioni indiscriminate.
DALL'ERA DI GLADIO ALLA GUERRA CONTRO IL TERRORISMO
La natura, la necessità e la portata
dell’insieme dei poteri esercitati dallo Stato sui cittadini per alcuni
aspetti sono argomenti di controversie nelle attuali circostanze del
mondo occidentale, come lo sono stati nel lontano passato medievale
pre-democratico. Nella sua opera Della Ragion di Stato, completata nel 1589,
il pensatore italiano Giovanni Botero argomentava contro l’amoralità
abbracciata e sostenuta filosoficamente da Niccolò Machiavelli ne Il Principe,
un trattato politico incentrato sui modi e i metodi della manipolazione
delle leve del potere da parte di un dominatore in uno Stato
organizzato.
In buona sostanza, il senso generale e il motore primo del trattato
di Machiavelli insistono sul fatto che qualsiasi azione intrapresa da
un “principe” per preservare e promuovere la stabilità e la prosperità
del suo dominio sia intrinsecamente giustificabile. Pertanto, l’impiego
della violenza, dell’omicidio, dell’inganno e della crudeltà verso il
conseguimento di tali obiettivi non è ignobile, nella misura in cui "il fine giustifica i mezzi”.
Tuttavia, date le implicazioni ad un necessario ricorso
all’illegalità e a metodi conseguenti che generano ben più di un soffio
di autoritarismo, il “fine giustifica i mezzi” non corrisponde alla rappresentazione concettuale del modus operandi
con cui i moderni Stati occidentali democratici, si suppone, dovrebbero
operare, in termini di strategie politiche, sia in ambito nazionale che
all’esterno.
Giulio Tremonti su Monte Dei Paschi di Siena a SkyTg24:
"Monti ha chiesto la fiducia su Monte Dei Paschi di Siena, adesso lasci
il Circolo degli Illuminati di Davos e venga a illuminare il
Parlamento". E intanto, nel "Circolo degli Illuminati di Davos", Mario Draghi
annuncia che, dopo averla svuotata, si prenderà la nostra sovranità: "Draghi a Davos: rivolete la sovranità? Datecela!". Byoblu
Cameron promette il referendum contando sull'appeal zero della Ue. I
"quantitative easing" diventano "svalutazioni competitive" cui l'Europa
"tedesca" non sa come rispondere.
Problemi seri per l'Unione Europea. Da un lato la “guerra delle
monete”, che la vede debole nei confronti di Usa, Giappone, Svizzera,
Gran Bretagna, a causa di una banca centrale che – al contrario delle
“concorrenti” - non può emettere moneta a piacimento. Dall'altra gli
scollamenti evidenti tra interessi geostrategici divergenti, esplicitati
dal premier inglese Cameron che vuole andare al referendum per “uscire
dalla Ue” contando sulla bassissima credibilità attuale del progetto
europeo nella popolazione d'Albione. Di Claudio Conti Contropiano
Se vi aggiungiamo
l'altrettanto bassa popolarità presso i popoli della Ue, conseguente
alle politiche di “austerità” che ne stanno distruggendo il “modello
sociale”, il quadro non potrebbe essere più fosco. Andiamo con ordine.
Il premier britannico David Cameron prometterà oggi che in caso di una
vittoria dei conservatori nelle prossime elezioni si terrà un referendum
su una eventuale permanenza o meno della Gran Bretagna nell'Unione
Europea. Leggi tutto...
Il 2013 potrebbe essere catastrofico o rappresentare una possibilità di
rilancio: parola di Fmi. A Davos, il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde avverte i capi
di Stato e di governo dell’Eurozona sui rischi che corre la moneta unica
nell’anno in corso. La socialista francese, al comando dell’organismo
mondialista, ha sottolineato che i leader della zona euro dovrebbero
“mantenere lo slancio” nelle riforme come l’unione bancaria, la
recessione è previsto ora un soffermarsi nell’anno in corso. “Il 2013
sarà l’anno del successo o del fallimento. I maggiori rischi sono per i
Paesi sviluppati - Giappone, Eurozona e Stati Uniti, rappresentano delle
minacce se non manterranno lo slancio”, ha dichiarato la Lagarde,
durante il suo intervento al World Economic Forum tenutosi nella
località svizzera di Davos. Di Andrea Perrone Rinascita
Tutto è avvenuto poiché il Fondo monetario
ha rivisto la sua previsione di crescita globale, dando una visione più
pessimista rispetto a tre mesi fa. Per cui è previsto che invece di un
aumento dello 0,1 per cento dell’Eurozona per il 2013, si verifichi al
contrario una recessione dello 0,2%. Lagarde ha detto che è
importante per la zona euro di avere una unione funzionale bancario il
più presto possibile, in riferimento ai negoziati in corso sulla
creazione di un'unica autorità di vigilanza per le banche, per essere
ospitati da parte della Banca Centrale Europea.
“Il risanamento di
bilancio, per quanto doloroso possa essere in alcune aree della zona
euro, deve continuare, così come una chiara focalizzazione sui posti di
lavoro”
Un'analisi a partire dalla lotta all'Ikea che,
lungi dall'essere terminata, ha però il merito di averci già fornito un
bagaglio enorme e indispensabile di esperienze e spunti di riflessione.
Nei paragrafi che seguono, non ci soffermeremo sulle fasi della lotta
che è ancora aperta e in aggiornamento (qui potete
trovare una ricostruzione tappa per tappa): proveremo a dare un
contributo che metta in risalto quelle che consideriamo alcune tendenze
dello sviluppo del capitalismo in Italia e gli elementi della lotta
interessanti e potenzialmente riproducili nel tempo e nello spazio.
Oggi, per molti, guardare ai movimenti sociali e
politici in Italia significa andare incontro allo sconforto. Tranne
qualche eccezione, sebbene importante, sembra proprio che non siamo
all'altezza dello scontro in atto. Malgrado ciò, le lotte sui posti di
lavoro non sono finite. Anzi, in apparenza paradossalmente, si
moltiplicano. Con casi molto rilevanti, almeno in astratto, perché molto
dipende da cosa siamo capaci di leggere noi all'interno di quei
processi.
Prendiamo la mobilitazione degli operai delle
cooperative in appalto presso il deposito IKEA di Piacenza: la si può
considerare come una 'semplice' vertenza sindacale. Oppure no. Noi vogliamo interpretarla in tutt'altro modo e partire da lì per riflettere sulla nostra prassi politica quotidiana.
Perché non bisogna mai esser stanchi di andare alla "scuola della lotta
di classe". E, da questo punto di vista, ciò che è accaduto e accade
tuttora all'IKEA e nel settore della logistica, è una vera e propria lectio magistralis.
Intervista a Loretta Napoleoni e Pierluigi Paoletti
Andrea Degl'Innocenti intervista per il Cambiamento Loretta Napoleoni e Pierluigi Paoletti, autori assieme a Francesca Fogli, Paolo Musumeci e Chiara Ricci del libro "Democrazia vendesi. Dalla crisi economica alla politica delle schede bianche" (Ed. Rizzoli). Dall'euro all'austerità, dalla crisi del debito a quella della sovranità, i due esperti affrontano alcune delle principali problematiche dell'attuale scenario economico (e non solo), offrendo interessanti spunti di riflessione ed alcune possibili soluzioni.
Il Gruppo internazionale
Bilderberg implicato nelle stragi degli anni Settanta e Ottanta in
Italia operate prima dai nuclei terroristici neri e poi dalla mafia. A
rivelarlo è il Presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di
Cassazione, Ferdinando Imposimato, durante la presentazione napoletana
del suo nuovo libro "La repubblica delle stragi impunite". "Ormai
sappiamo tutto della strategia del terrore, che fu attuata dalla
struttura Gladio (Stay Behind) in supporto ai servizi segreti (non
deviati) italiani" conferma Imposimato "La strategia serviva a
scoraggiare l'instaurarsi di governi di sinistra ed era orchestrata
dalla Cia".
Le elezioni in Giappone di qualche settimana fa hanno riportato al
governo il partito liberaldemocratico, che aveva governato il paese più a
lungo che la Dc qui da noi, con un quasi egual numero di scandali. Dopo
una breve pausa nel 2009, coincisa con la vittoria dei Democratici
(quasi più timidi del Pd nostrano), il paese è presto ritornato in mano
ai vecchi mandarini della politica: in questo caso il nuovo leader è
Shinzo Abe, un politico di lungo corso, negazionista dei crimini di
guerra giapponesi e nazionalista esasperato. Non proprio, si direbbe,
una buona notizia. Ma dal punto di vista delle politiche economiche,
invece, pare che ci siano delle novità interessanti. Abe ha esordito
attaccando il sancta sanctorum dell’ortodossia neoliberale, ossia
l’indipendenza della Banca Centrale.
Il nuovo primo ministro è
stato molto chiaro: è ora di finirla con la deflazione che attanaglia il
Giappone da due decenni ed è finalmente giunta l’ora di far ripartire
la crescita; e con essa, salari e guadagni. Quindi basta con
un’inflazione praticamente inesistente, e l’obiettivo di inflazione
annuale deve essere raddoppiato (dall’1 al 2%) in termini relativamente
brevi, con possibilità di andare più in là nel futuro. Non solo: la
politica monetaria deve intervenire per svalutare lo yen (un po’ come fa
la Cina…) e rilanciare le esportazioni, da sempre punto di forza
dell’industria giapponese. La politica monetaria, come sappiamo, è però
nelle mani della Banca Centrale, la BoJ (Bank of Japan), che dovrebbe
decidere in autonomia. Leggi tutto...
L'introduzione dei chip corporei per fini sanitari non è più un mito.E' stato infatti convalidata nel 2012 (dalla Corte Suprema USA - n.d.t.) la legge HR 3962 denominata Obamacare, nella quale si prospetta la introduzione di microchip RFID per fini 'sanitari'. A far capo dalla pagina 1501 sono descritte le peculiarità dei dispositivi. Link diretto alla legge HR 3962 in formato pdfL'impianto della legge è stato lasciato 'aperto', infatti viene statuito che il segretario potrà decidere di aggiungere altreinformazioni, non necessariamente sanitarie, all'interno dei chip corporei.Ciò
significa che oltre ai parametri medici potranno essere inserite nei
chip informazioni in merito al conto bancario del paziente, così da
determinare in tempo reale la sua capacità finanziaria. Medici
e ospedali saranno quindi autorizzati ad eseguire la scansione dei
conti bancari così da poter prelevare immediatamente, in tempo reale, la
cifra prevista per il trattamento terapeutico.
I repubblicani non hanno alcun piano per contrastare la riforma
sanitaria di Obama, sia nel suo complesso, sia nella sezione circa la
introduzione dei chip corporei. Recitano la loro parte in TV facendo
finta di voler opporsi, ma è ormai chiaro che l'obiettivo finale di tutte le parti in gioco sia di chippare l'intera popolazione.
Entrambe gli schieramenti stanno eseguendo degli ordini, perché il
nuovo ordine mondiale ha statuito che tutti debbano essere chippati. La Federal Reserve
sarà il nuovo governo mondiale. Le tasse derivanti dalla riforma Obama
finiranno direttamente nelle casse della Federal Reserve. Il mondo intero sta galoppando verso un sistema che funzioni senza denaro contante.
L'Organizzazione del Trattato dell'Atlanticodel Nord (North Atlantic Treaty Organization, NATO) è
un'alleanza militare istituita dal trattato di Bruxelles del 1948,
firmata da Belgio, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Regno Unito, Stati
Uniti e Canada, ed altri paesi dell'Europa occidentale come Danimarca,
Italia, Islanda, Norvegia, Spagna e Portogallo, ed è attualmente una
macchina da guerra criminale che coinvolge anche i paesi dell'Europa
orientale.
Se la NATO è l'arma dell'impero e dei suoi alleati per difendere i loro
interessi e minacciare la vita e la pace di tutti i popoli del mondo, è
un obbligo resistere pacificamente e lottare fino alla dissoluzione
totale.
Nel 1949, gli alleati occidentali che hanno combattuto il nazifascismo
tedesco, con l'Unione Sovietica che ha avuto ilpeso maggiore della Seconda Guerra Mondiale, hanno deciso di creare una potente alleanza militare per
"fermare la diffusione del comunismo internazionale".
Sin dalla sua fondazione, quest'alleanza militare è stata guidata dagli Stati Uniti che si sono rafforzati durante e dopo la guerra, e diventatI, iL leader dell'
"Occidente", con il pensiero e la guida di Churchill, decisero che la NATO sarebbe dovuta
essere la difesa del cosiddetto "blocco libero dell'Europa capitalista"
contro "il comunismo aggressivo dell'Est".
Se questa fosse stata la ragione dell'esistenza della NATO, è logico
che sarebbe dovuta sparire dopo la dissoluzione del Patto di Varsavia
nel 1991, il crollo dell'Unione Sovietica e la fine del socialismo reale nei
paesi dell'Europa Est.
La Guerra Fredda è finita, ma la NATO è stata consolidata con una serie
di azioni illegali e clandestine sviluppate con
la CIA: Leggi tutto...
Ovvero: tutti i polli finiscono allo spiedo “Sembra che i francesi avessero in corso una delle loro guerre, da quelle parti.” – Charlie Marlow, da Cuore di tenebra di Joseph Conrad
La visione che il personaggio di
Conrad, Marlow, descrive è quella di una fregata francese che spara
bordata su una vasta giungla africana, sostanzialmente bombardando un
continente. Tale immagine mi si è presentata alla mente questa
settimana, quando Mirage ed elicotteri da combattimento francesi sono
entrati in azioni contro un esercito eterogeneo d’insorti islamici in
Mali. Che ci sia un picco d’instabilità
in quel paese senza sbocchi e largamente deserto non dovrebbe certo
essere una sorpresa per i francesi: in larga misura la causa sono loro e
i loro alleati. Ed erano stati avvertiti. Di Conn Hallinan Foreign Policy in Focus
Un po’ di storia.
Il 17 marzo 2011 il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha approvato la
Risoluzione 1973 per “proteggere i civili” nella guerra civile in Libia.
Due giorni dopo Mirage francesi hanno cominciato raid di bombardamento
contro i blindati e gli aeroporti di Muammar Gheddafi, innescando così
l’intervento diretto della Gran Bretagna, assieme al Qatar e all’Arabia
Saudita. La Risoluzione 1973 non
autorizzava la NATO e i suoi alleati e parteggiare nella guerra civile
libica, solo a proteggere i civili, e molti dei firmatari – comprese
Russia e Cina – presumevano che l’azione del Consiglio di Sicurezza
avrebbe seguito la prassi normale e avrebbe iniziato con l’esplorare
innanzitutto una soluzione politica. Ma il solo tipo di “soluzione” cui
era interessata l’alleanza anti-Gheddafi era il genere realizzato da
bombe da 600 chili a guida laser.
Venti anni fa il keynesiano Wynne Godley spiegava perché non poteva funzionare
L’articolo che pubblichiamo di seguito ha venti anni. L’autore, Wynne Godley,
noto economista britannico Post Keynesiano e collaboratore del Tesoro
del Regno Unito, individua i problemi nella costruzione dell’Unione
Monetaria a partire dal Trattato di Maastricht. In particolare
sottolinea come il Trattato sottintendesse un’impostazione ideologica
per la quale gli Stati non devono occuparsi di politica economica e
tutto ciò che è richiesto per far funzionare il sistema è una banca
centrale, indipendente dalla politica, che si occupi di controllare
l’inflazione. L’assenza di un Tesoro federale con un debito pubblico
monetizzabile, di un fisco e di un welfare federali, di “stabilizzatori
automatici” e trasferimenti tra regioni, porterà inevitabilmente alla
rottura dell’Unione monetaria, appena uno dei suoi membri si trovasse in
forti difficoltà per qualsiasi motivo. Insomma, quella che segue è la
cronaca di un fallimento annunciato. www.lrb.co.uk
Molte persone in tutta Europa si sono improvvisamente rese conto che
non sanno quasi nulla del Trattato di Maastricht mentre giustamente
avvertono che potrebbe fare una grande differenza nella loro vita. La
loro legittima ansia ha indotto Jacques Delors a fare una dichiarazione
secondo la quale le opinioni della gente comune dovrebbero in futuro
essere più ascoltate. Avrebbe potuto pensarci prima.
“Voi
non potete immaginare quale angoscia e quale rabbia invada l’animo
vostro, quando degli inetti si impadroniscono di una grande idea, che
voi da gran tempo venerate, e la danno in pasto ad altri imbecilli
uguali a loro, in mezzo a una strada, e voi la ritrovate al mercato
della roba vecchia, irriconoscibile, infangata, messa a gambe all’aria,
assurdamente, senza proporzione, senza armonia, ridotta a giocattolo per
bambini stupidi!”. Queste parole piene di amarezza che Stepan, nei Demoni
di Dostoevskij, pronuncia tra i sospiri (non sappiamo quanto sinceri)
sono, proprio perché così amare, sempre veritiere e attuali. Oggi, per
esempio, offrono una descrizione perfetta dell’Unione Europea.
L’antica e
alta aspirazione a unire i popoli d’Europa superando rivalità secolari
ha avuto sostenitori come Dante, Novalis, Mazzini, Hugo; poi però la
“grande idea” è finita nelle mani di uomini spiritualmente “inetti” che
l’hanno uccisa e sfigurata: i burocrati e i tecnocrati dell’UE, vuoti e
arroganti come il premier non eletto Mario Monti.
“L’altissimo merito di quest’ultimo”,
chiariva Piergiorgio Odifreddi all’indomani della nomina a senatore a
vita, “è di essere stato commissario europeo con deleghe economiche, dal
1994 al 1999 per nomina del primo governo Berlusconi, e dal 1999 al
2004 per nomina del primo governo D’Alema. Oltre che di essere stato
presidente della famigerata Commissione Trilaterale, una specie di
massoneria ultraliberista statunitense, europea e nipponica ispirata da
David Rockefeller e Henry Kissinger.
L'Islanda ha sospeso i negoziati sull'adesione all'Unione Europea prima
delle elezioni parlamentari previste il prossimo 27 aprile. Secondo i
media locali, la decisione del governo è motivata dal fatto che dalle
urne possono risultare vincitori gli "euroscettici". Secondo i sondaggi
l'attuale governo di centrosinistra è distaccato di 15 punti dal partito
conservatore, che si oppone all'adesione dell'Islanda all'Unione
Europea.
La Federazione Sindacale Mondiale (FSM) desidera segnalare come la Troika aiuta i sindacati che collaborano con il capitalismo. Nelle foto che accompagnano il testo, è possibile vedere le targhe appese (dentro e fuori gli uffici a Dakar, Senegal) sulle pareti della CNTS (Confederazione Nazionale dei Lavoratori del Senegal). Di Quim Boix
- FSM Queste tabelle mostrano e ricordano il denaro apportato per l'esistenza, l'apertura e il funzionamento di questo locale, da parte delle CCOO (Comisiones Obreras, Spagna) e della loro Fondazione Pace e Solidarietà, con l'aiuto del governo di Andalusia (Spagna meridionale) e altri organismi. In realtà il denaro proviene dalla Troika (Fondo Monetario Internazionale, Unione Europea e Banca Centrale Europea), in quanto sono questi organismi fornire i capitali necessari, sulla base di programmi denominati "Programas de AOD (Aiuto Ufficiale allo Sviluppo) ", erogati tramite il Ministero degli Affari Esteri o la Comunità Autonoma (governo regionale). Leggi tutto...
Europei, prendete nota: il governo USA si è auto-attribuito il diritto di spiarvi segretamente
Il fatto emerge da una nuova relazione
fornita al Parlamento Europeo, con la quale si mette in guardia sul
fatto che una legge USA sullo spionaggio, modificata l’anno scorso,
autorizza una «sorveglianza meramente politica sui dati relativi a
stranieri» se questi sono immagazzinati usando servizi cloud statunitensi come quelli forniti da Google, Microsoft e Facebook.
Gli europei avrebbero già dovuto essere allarmati dal fatto che il PATRIOT Act può essere usato per ottenere dati su cittadini residenti al di fuori del suolo USA. Ma stavolta, al centro dell’attenzione è una legge diversa: il Foreign Intelligence and Surveillance Amendments Act (FISA), che solleva «un
rischio ancora maggiore nei confronti della sovranità UE sui dati
rispetto ad altre leggi finora prese in considerazione dai decisori
politici europei».
Il
FISA Amendments Act è stato introdotto nel 2008, e ha legalizzato in
modo retroattivo l’utilizzo del controverso programma di «registrazioni
telefoniche senza garanzie» (“warrantless wiretapping”, nell’originale, NdT) iniziato dall’amministrazione Bush a seguito dei fatti dell’11 settembre. Alla fine del mese scorso il FISA è stato prorogato
fino al 2017. Nel corso di questo processo, si è acceso un aspro
dibattito in merito al modo in cui esso potrebbe violare la privacy
degli americani.
Nota di Funnyking: Questo articolo è stato scritto
dall’autore Fabioflos e si basa su due storie reali. Quando ho
cominciato, insieme con altri amici blogger, la battaglia per il
Contante libero, non ero pienamente consapevole, neppure io, di quanto
fosse fondamentale, per la libertà di ogni cittadino, il diritto alla
libera circolazione e l’utilizzo del contante. Sono certo che alla fine
della lettura di questo articolo rimarrete sbalorditi quanto me.Senza il contante saremo tutti schiavi delle banche.
Facciamo un caso pratico, semplice, di economia reale e spicciola:
pensiamo ad un piccolo negoziante nel 2010 ha avuto qualche problema
finanziario. Immaginiamo che questo minimo imprenditore abbia compiuto un peccato
mortale: non abbia onorato un assegno e sia stato protestato. Magari non
abbia subito pignoramenti, magari abbia subito dopo pagato la cifra
dovuta, ma , per motivi finanziari, non sia stato in grado, per una
singola volta, di farvi fronte. Non pensiate sia un caso raro: le norme introdotte tramite Basilea 2
hanno tolto buona parte del potere discrezionale dei direttori di banca
che, sino a qualche anno fa, sanavano queste posizioni particolari.
Questo imprenditore si vedrà cancellare la possibilità di fare assegni,
talvolta si vedrà il conto chiuso una volta sanato il piccolo debito
bancario. Inoltre tutte le forme di credito gli verranno precluse:
niente carte di credito o di debito.