Giovanni Sartori, sul Corriere
Della Sera di lunedì scorso, non ha risparmiato critiche all’Unione
Europea[1]. Secondo il noto politologo, l’Europa è un animale assurdo,
senza difese. Non basta, sostiene Sartori, una moneta unica, che
indubbiamente impedisce l’inflazione ma al tempo stesso facilita la
speculazione della finanza internazionale, perché l’Unione Europea possa
essere un autentico “soggetto politico”. Né può essere un rimedio
efficace la creazione di uno Stato federale, perché «uno Stato federale
richiede una lingua comune [...] tutti gli Stati federali esistenti sono
costituiti da componenti che si capiscono e parlano tra loro». E in
Europa non vi è nulla di simile.
Stato&Potenza
Inoltre, l’Europa non ha alcuna capacità di difendersi da attacchi
esterni. Mentre gli Stati Uniti non hanno esitato a proteggere con
misure protezionistiche la loro industria dell’acciaio, e l’Inghilterra,
che mantiene solo un piede dentro l’Unione Europea, non solo è libera
di imporre dazi per proteggere la propria economia, ma è pure libera,
come gli Stati Uniti, di stampare moneta, l’Europa dell’euro è inerme,
votata al suicidio, come mostra il recente caso dell’alluminio del Sulcis.
Nella crisi attuale tutti i politici avanzano
l'ostacolo della reperibilità dei fondi e del pagamento dei debiti,
mentre i cittadini chiedono costi dello Stato e sprechi minori. Ma a
guardare bene, quelli che chiamiamo costi sono in realtà misurazioni
della ricchezza prodotta e sembra illogico che un'unità di misura crei
un debito. Questo libro è diviso in cinque parti. Dopo aver riassunto la
storia e il funzionamento della moneta nelle prime due parti, nella
terza l'autore affronta la questione fondamentale: la definizione
giuridica del professor Auriti, e propone un ampliamento applicabile
alla Moneta dell'Utopia. La quarta parte parla della moneta canadese di
Paul Grignon per risolvere il problema nella quinta parte, con una
proposta del tutto innovativa: una moneta unica globale di proprietà del
portatore, senza debito ed auto-emessa da 7 miliardi di emettitori
senza alcun potere centrale a governarla. L'autore, autodidatta,
descrive e divulga la sua visione/proposta per la moneta del futuro.
In questo drammatico ed
interminabile periodo di transizione (lo si potrebbe definire anche di
"rivelazione" - quello che anni addietro veniva definito complottismo,
oggi viene palesato come normalità) tutto ciò che accade nel mondo del
dominio globale è diabolicamente perfetto, strutturato fin nei minimi
particolari, onde evitare un fallimento dei loro loschissimi progetti...
Mi spiegherò facendo un piccolo esempio che può essere rapportato a tematiche di altro argomento: il
malcontento dell'italiano medio, i privilegi della casta, la politica
& l'antipolitica; quattro elementi strettamente collegati fra loro
che permetteranno la sopravvivenza (e probabilmente il rafforzamento)
del sistema stegocratico dell'usura legalizzata internazionale.
Se
chiedessimo al passante di turno il perchè della recessione o per quale
motivo il debito pubblico cresce senza sosta, egli risponderebbe come
un automa : "è tutta colpa dei privilegi della casta se siamo in crisi" e
questo suo profondo odio non gli permetterà di comprendere che il
problema da lui citato è solo una goccia nell'oceano.
“Il motivo per cui ho scritto il libro principalmente e’ che, dopo le mie dichiarazioni, ho ricevuto piu’ di quattromila messaggi dalla gente che sa che c’e’ decisamente qualcosa di sbagliato nel modo in cui Wall Street agisce e che non ha una visuale molto chiara di come funziona. Quello che mi ha un po’ deluso è che, persino nella vostra testata Bloomberg, non ponete le domande vere e di merito. Cioè perchè Goldman Sachs non risponde alle domande: Derubate i fondi pensione? Utilizzate le informazioni confidenziali dei vostri clienti ricorrenti per scommettere contro gli altri clienti? E vendete prodotti sofisticati a gente che non li capisce? Perche’ vede, a parte screditare il sottoscritto, vorrei che Goldman rispondesse appunto ai quesiti, nel merito”.
Dalla presentazione del libro: “Perche’ ho lasciato Goldman Sachs” – di Greg Smith
Il governo Monti ha compiuto un anno. Per celebrare l'evento, Palazzo Chigi ha diffuso una lunga nota ufficiale, denominata “appunti di viaggio”, che riassume quanto è stato fatto in questi dodici mesi. Un documento pieno di menzogne e di omissioni (come ad esempio il dato relativo alla disoccupazione giovanile, salita dal 27 al 35 per cento). Ma le balle potevamo aspettarcele, e basta dare uno sguardo alla tabella riassuntiva pubblicata dal Sole24Ore per apprezzare gli effetti nefasti del governo dell’austerity. Ciò che più colpisce, invece, è che finalmente alcune drammatiche verità vengono ufficialmente a galla. 1) Il mercato unico europeo non è nato per favorire la cooperazione
Il documento ribadisce per ben due volte, con frasi evidenziate in
neretto, che il Trattato di Lisbona disegna un'economia di mercato
“altamente e fortemente competitiva”, in cui i singoli Stati sono
chiamati a “promuovere il proprio posizionamento” cercando di
“migliorare la propria situazione comparata” (ovviamente a scapito degli
altri). Interessante, non vi pare? Quando mai agli italiani è stato
detto con chiarezza che i trattati europei non costituiscono affatto la
base di forme di collaborazione fra gli Stati, e che quella che chiamano
“Unione” in realtà non è altro che un teatro di guerra economica dove
ciascuno deve lottare all'ultimo sangue contro tutti gli altri? Leggi tutto...
"Se si vuole salvare l'Italia, dobbiamo uscire dall'Euro e ritornare
alla sovranità monetaria che avevamo con la Lira, per ristabilire un
vero ordine economico capace di evitare il tracollo del nostro Paese.
Perché entro tre anni, o al massimo quattro, l'Italia sarà in ginocchio
proprio come la Grecia". Anche a Pescara si comcincia a parlare ufficialmente di uscita dall'Eurozona e di ritorno alla Lira. Leggi tutto...
(ASI) Il ministro dell’Interno
Annamaria Cancellieri, durante un’informativa in Senato sugli incidenti
di mercoledì scorso scoppiati nelle manifestazioni contro l’austerity,
ha detto che l’arresto differito è uno degli strumenti che il governo
vuole emettere contro la violenza nelle piazze. Il ministro ha affermato
che c’è una grande preoccupazione sulle possibili emergenze di ordine
pubblico. «Ci stiamo preparando a momenti difficili, anche perché la
situazione economica è difficile» ha dichiarato la Cancellieri. Agenzia Stampa Italia ha intervistato Marco Cedolin, blogger e scrittore che più volte si è occupato della questione.
E’ allarmante quanto «confessa» la Cancellieri.Lei cosa ne pensa?
A preoccuparmi non è tanto l'intenzione
di applicare l'arresto differito anche a chi manifesta in piazza contro
il regime. In realtà questo è già stato fatto da tempo, l'intero
processo farsa imbastito contro i NO TAV della Val di Susa è partito
attraverso decine di «arresti differiti», basati oltretutto su
documentazioni filmate spesso pretestuose e largamente opinabili. Mi
preoccupa piuttosto il fatto che un ministro dell'interno renda
pubblica, senza alcun pudore, la sua intenzione di prepararsi a
reprimere un'emergenza di ordine pubblico, determinata dalla terribile
situazione economica creata nel paese dal governo di cui fa parte. Una
constatazione del fatto che nei prossimi mesi in Italia la situazione
non potrà che peggiorare ed il bastone sarà l'unica risposta che il
regime è intenzionato a dare ai cittadini.
MILTON FRIEDMAN E L'AVVENTO DEL FASCISMO MONETARIO
Se vi capita spesso di chiedervi come mai il “capitalismo del libero mercato” sembri un fallimento nonostante che economisti e opinionisti politici assicurino che funziona a dovere, la vostra intuizione è azzeccata. Il capitalismo del libero mercato ormai appartiene al passato. A dire il vero il capitalismo del libero mercato è stato sostituito da qualcosa che è sia contro il capitalismo sia contro il libero mercato. La deviazione avviene alla luce del sole. A iniziare all'incirca dal 1970, gli Stati Uniti e la maggior parte del “mondo libero” si sono allontanati dal tradizionale “capitalismo del libero mercato”, imboccando una strada diversa. Al giorno d'oggi gli Stati Uniti e gran parte dell'economia mondiale operano sotto quello che io chiamo Fascismo Monetario: un sistema nel quale gli interessi finanziari controllano lo Stato a vantaggio della classe finanziaria. Si tratta di qualcosa di significativamente diverso dal Fascismo tradizionale, un sistema nel quale lo Stato e l'industria operano a vantaggio dello Stato.
Il Fascismo Monetario è stato concepito e diffuso tramite la Chicago School of Economics. Le opere collettive di Milton Friedman costituiscono le fondamenta del Fascismo Monetario. Consapevoli della universale impopolarità del termine “Fascismo”, Friedman e la Chicago School of Economics camuffarono le loro opere sotto l'etichetta di “Capitalismo” ed economia del “Libero Mercato”. Leggi tutto...
A quattro giorni dall'entrata in vigore del cessate il fuoco tra Hamas e
Israele, ieri le forze militari israeliane hanno nuovamente riaperto il
fuoco al confine Sud, a Khan Younis, ferendo un giovane palestinese.
Secondo l'esercito israeliano, un gruppo di palestinesi si è avvicinato
alla rete di separazione tra Gaza e Israele. Venerdì mattina, i militari
di Tel Aviv avevano sparato ad un gruppo di contadini palestinesi, di
nuovo a Khan Younis: Anwar Abdul Hadi Qudaih, 20 anni, è stato ucciso;
diciannove i feriti. Nena News Una rottura della tregua, secondo l'OLP. Un incidente, secondo Tel
Aviv. Immediatamente le forze di polizia di Hamas sono state schierate
al confine per evitare che altri eventi simili possano mettere in
discussione la tregua raggiunta al Cairo mercoledì scorso. Israele
controlla una linea di terra larga 300 metri al confine della Striscia,
la cosiddetta "buffer zone", teatro in passato di aggressioni armate da
parte dell'esercito israeliano: il 35% degli appezzamenti agricoli si
trovano nella lingua di terra militarizzata, dove i contadini
palestinesi sono costretti a lavorare le proprie terre sotto la costante
minaccia del fuoco israeliano.
“Ian
Fraser: abbiamo un regime di regolamento del mercato molto debole
qui nel Regno Unito ma non e’ cosi’ solo da noi. C’era una
connivenza tra l’FSA (Regolatore UK), la Banca d’Inghilterra e le
banche.
In Europa dicono che siamo Pigs, maiali, e ci ricordano costantemente che dobbiamo essere salvati. Eppure, proprio all’Europa abbiamo dato più soldi di quanti non ne abbiamo presi.
Tra il 2000 e il 2011 abbiamo versato nelle casse di Bruxelles 145
miliardi di euro, e ne abbiamo ricevuti 120. Abbiamo cioè lasciato giù
25 miliardi secchi: 50mila miliardi di lire. Non male, per essere considerati "maiali da salvare". Ma noi siamo brutti, sporchi e cattivi: abbiamo
"la casta", una specie di scabbia che si prende insieme alla
cittadinanza. In Europa al contrario sono tutti campioni di rigore,
onestà e trasparenza. Come accadde quando qualcuno si prese la briga di
controllare cosa combinava la Commissione Santer,
e scoprì che si verificava una gravissima malagestione dei fondi, che
in alcuni casi venivano anche "distratti", e per non farsi mancare
niente assumevano a manetta anche parenti e amici (tecnicamente, si
chiama nepotismo e familismo). Tutti i commissari furono costretti a
dimettersi perché, fu scritto testualmente, "non potevano non sapere". Tra quei commissari c'erano Mario Monti ed Emma Bonino. Ma non ditelo al Corriere della Sera, non amano ricordarlo. Leggi tutto...
"Non
possiamo consentire alla piazza di fare delle scelte che deve fare la
politica" esclama il ministro Cancellieri durante il proprio
intervento al senato, aggiungendo che "sono mesi che ci
stiamo preparando a momenti difficili"e
"tutti dobbiamo renderci conto che siamo chiamati a fare
sacrifici". Il momento è molto delicato e occorre "fare
quadrato attorno alle istituzioni".
Insomma,
senza fare troppi giri di parole, il dipartimento del regime deputato
alla repressione fisica di ogni forma di dissenso, avoca alla
politica (nella fattispecie rappresentata dalgoverno dei banchieri che mai nessuno votò) il diritto di fare qualsivoglia scelta ritenga
congrua, senza che "le piazze" abbiano a lagnarsi.
Preconizza l'approssimarsi di momenti difficili sotto il profilo
dell'ordine pubblico, causati dalle intemperanze dei molti che non
accetteranno di buon grado di venir messi in mutande ed incolonnarsi
ordinatamente sotto i ponti e chiama gli taliani "buoni" a
sacrificarsi in silenzio, facendo quadrato intorno alle istituzioni bancarie....
Washington – Alla conclusione
di un’indagine bipartisan, i senatori Carl Levin e Tom Coburn del Sub-comitato
Investigativo del Senato rilasciano un rapporto conclusivo di 635 pagine in
merito all’ inchiesta riguardo la crisi finanziaria. Il rapporto indica
conflitti d’interesse, assunzione di rischi irresponsabili ed omissione di
controllo regolamentativa quali i principali fattori che hanno spinto gli USA
verso la piu’ profonda recessione dalla grande depressione.
Sen. Levin: “L’operatore
di Goldman lo ha definito immondizia. Non al cliente ovvio. Ma all’interno, il
CDO (Collateralized Debt Obligation)e’ imploso entro due anni. I vostri clienti ci hanno rimesso, Goldman ha
fatto profitti.
"Essere nero negli Stati Uniti d’America è abbastanza per essere considerato “non-USAmericano”, ma essere nero e musulmano equivale a “anti-USAmericano"
Con Guantanamo ancora aperta, droni che
continuano ad uccidere, e un sentimento anti-musulmano come brontolio di
sottofondo dell’Impero, le elezioni presidenziali negli Stati Uniti
hanno ancora una volta sollevato lo spettro dell’Islam e del terzo mondo
musulmano come minaccia alla sicurezza nazionale degli USA e ai loro
interessi. E con Obama, uno dei due candidati in corsa, la questione della “negritudine” entra in campo come l’elefante nella cristalleria.
Mentre molti pretendono ancora una volta di stigmatizzare Obama
come “Musulmano segreto” e come il “Candidato arabo” del 21° secolo,
altri imputano alla sua negritudine il tentativo di riplasmare
l’immagine dell’America e di contribuire a promuovere gli interessi
degli Stati Uniti nel terzo mondo musulmano attraverso una nuova e
benevolente maschera di facciata “post –razziale”.
Ma, come di recente ho esposto dettagliatamente in un mio libro,
queste relazioni e vicende tra negritudine, Islam e terzo mondo
musulmano non sono una novità negli Stati Uniti.
In realtà, è Malcolm X che è arrivato a definire
convergenti queste storie, ed è la sua eredità che per molti versi sta
causando tanta inquietudine nazionale negli Stati Uniti
post-11/settembre, con un presidente nero il cui secondo nome è Hussein. Leggi tutto...
Uno studio di tre scienziati a Zurigo,
pubblicato sul New Scientist, dimostra che il famoso liberismo (neo o
post che dir si voglia) non esiste: 147 superbanche controllano ogni
cosa, qualsiasi comparto produttivo. Il 60% del reddito mondiale è così
generato da 43mila multinazionali in competizione tra di loro solo
virtualmente. E dove non c'è competizione, cade anche il principio del
libero mercato.
In nome del
profitto e della crescita (per i folli economisti l'unico mantra
esistente) sfruttano il nostro pianeta senza rendersi conto che pezzi di
carta privi di qualsiasi valore intrinseco non potranno mai e poi mai
riparare i danni commessi.Il continuo vilipendio alla natura
colpirà (ed ha già colpito) coloro i quali ci costringono ad inquinare
perchè la loro pigrizia, depravazione e cattiveria non permette alle
masse una vita eco compatibile.
Persino le nuvole non sono più le stesse...
I gatekeeper non mi hanno mai spiegato come siano possibili manovre
assurde attuate da aerei "civili", quali incroci alla stessa quota, voli
radenti notturni, inversioni ad U ecc.
Naturalmente, la gente comune non vuole la guerra; né in Russia, né in Inghilterra, né in America, né in Germania.Questo è chiaro.Alla fine, però, è il leader di un Paese a determinare la politica ed è sempre abbastanza semplice costringere la gente a seguirlo, che ci sia una democrazia, una dittatura fascista, un Parlamento o una dittatura comunista.Che abbiano voce o meno, le persone possono sempre essere portate a seguire i propri leader.E’ semplice. Tutto quello che bisogna fare è dire loro che sono sotto attacco e denunciare i pacifisti per la mancanza di patriottismo, per esporre la nazione al pericolo. Funziona allo stesso modo in ogni Paese.Hermann Wilhelm Göering, Presidente del Reichstag tedesco
Nel gennaio 2011
nell’Africa settentrionale e nel Medio Oriente hanno cominciato a
diffondersi a tappeto delle ribellioni “spontanee” e “locali” che
sarebbero poi esplose nella cosiddetta Primavera Araba. Questo è
quello che ci hanno fatto credere.Ci sono voluti diversi mesi perché la verità venisse a galla, e cioè che
dietro le sollevazioni popolari e libere si celava la lunga mano
uksraeliana (Inghilterra, Usa e Israele).Il New York Times ad aprile dello stesso anno ha dovuto
intitolare: “Gruppi americani hanno favorito la diffusione della
Primavera Araba”.
Chi sono questi
gruppi e qual è il loro gioco?
Tanto per citarne qualcuno: “Otpor!” in Serbia e in altri paesi, il
“Movimento Giovanile 6 aprile” in Egitto, il “Centro per i Diritti
Umani” del Bahrain, il “Fronte Nazionale per la Salvezza della Libia”,
“Donne sotto assedio” in Siria, “Golos” in Russia, la “Fratellanza
Musulmana”, ecc. Questi gruppi hanno ricevuto, finanziamenti dal
National Democratic Institute (NDI), dalFreedom House di Washington e addestramento
dall’intelligence statunitense (CIA) e britannica (MI5).
Siamo al terzo giorno degli attacchi
israeliani sulla Striscia di Gaza. Scriviamo questo comunicato nel mezzo
del suono incessante dei bombardamenti, che sono proseguiti per tutto
il giorno di ieri, nel corso della notte e oggi. L’escalation militare portata avanti dall’esercito israeliano continua
su tutta la Striscia. Da Gaza City, sentiamo il rumore incessante dei
droni e dei caccia F16 che irrompono nel cielo sulle nostre teste. Le
bombe ci cadono ripetutamente attorno, colpendo aree densamente
popolate.
ISM
Finora le forze aeree israeliane hanno condotto più di 500 bombardamenti, portando a 29 il numero dei morti. Più di 255 persone sono state ferite dagli attacchi,
la gran parte dei quali civili, tra cui 100 bambini. 30 sono le persone
in condizioni critiche.Le aree colpite includono Beit Hanoun, il campo rifugiati Jabalia, i
quartieri di Sheikh Radwan e al-Nasser a Gaza City, il campo rifugiati
di Maghazi, Deir El Balah, Khan Younis, e l’area dei tunnel a Rafah.
Nella giornata di ieri, 15 novembre, abbiamo visitato l’ospedale Al
Shifa a Gaza City, dove è stata portata la maggior parte dei feriti.
Abbiamo parlato con i dottori, i pazienti e i loro parenti, vittime
degli attacchi in corso nella Striscia di Gaza. Condividiamo alcune
delle storie delle persone che abbiamo incontrato.