I media globalizzati, in quest'era di iper industria culturale, sono responsabili della costruzione di un immaginario globale, rivolto principalmente a controllo sociale. I media planetari fabbricano il presente dell'umanità "dal vivo e in diretta", perché come tutti sappiamo, esiste solo ciò che viene messo sugli schermi di tutto il mondo. Il fine ultimo delle grandi catene internazionali, non è quello di
informare, ma di servire i governi e le grandi aziende per gestire e
regolare il flusso di informazioni. Le immagini diffuse dai media e riprodotte all'infinito in ogni angolo
della terra, con pochissime eccezioni, sono basate sulla paura.
Tutta l'umanità è sottoposta ad uno stato di tensione derivante da
minacce, reali o immaginarie, che infondono i mezzi di comunicazione. Che
si tratti di una crisi economica del capitalismo globale, un attacco
terroristico o di una catastrofe ambientale o della penultima guerra in Medio
Oriente, ogni notiziari globale è una "performance di terrore".
Per decidere l'€uro, il commissariamento di Italia, Spagna e Grecia, i grembiulini del gruppo Bilderberg, quasi come se fosse una provocazione, domani (oggi, N.d.E) sbarcano in gran segreto a Roma ma scelgono il posto sbagliato: l'hotel De Russie. In pieno centro, l'hotel è invaso nelle stesse ore da toupe a caccia di starlette, attrici, papponi e veline venuti a smignotteggiare per il festival del cinema. Requisiti i musei capitolini per una cenetta da 1000 euro a cranio per 80 persone. Dagospia Nel momento politico più drammatico per l'Italia e per l'Europa il
gruppo Bilderberg, quasi come se fosse una provocazione, ha scelto
proprio Roma per tenere da domani la sua 61° sessione di lavori che si
concentrerà soprattutto sul commissariamento dei paesi euro più a
rischio Italia, Spagna e Grecia. Della riunione non c'è' traccia neppure
sul sito ufficiale della più potente e misteriosa organizzazione
mondiale che raccoglie manager, banchieri e imprenditori da tutto il
mondo.
Athanasios Vamvakidis e David Woo di Bank of America Merrill Lynch
pronosticano l’uscita dell’Italia dall’Euro, a sorpresa, prima della
Grecia, in uno studio rilasciato pochi giorni fa. O almeno è ciò che
potrebbe accadere applicando la teoria dei giochi. Secondo i due
economisti l’Italia potrebbe avere diversi vantaggi nell’abbandonare
volontariamente l’euro, prima che siano i mercati a deciderlo. Se così
facesse, godrebbe di “benefici in termini di miglioramento della
competitività, crescita economica e finanza pubblica”. Il nostro paese,
in particolare, non si troverebbe ancora in una posizione maggiormente
vincolata come la Grecia.
L’eventuale uscita dall’euro, scrive
Merrill Lynch, oltre a rendere possibile, attraverso la svalutazione, il
riequilibrio della bilancia commerciale e in prospettiva una crescita
guidata dalle esportazioni, avrebbe effetti benefici anche sui tassi di
interesse, poiché i mercati sarebbero rassicurati dal ritorno alle
monete nazionali, fattore che ridurrebbe la possibilità di un default. Leggi tutto...
Siamo assediati. Sentendo parlare in televisione tutti i membri del
partito unico dell’euro (giornalisti, politici, semplici opinionisti
occasionali) possiamo forse capire da dove prendono ispirazione certi
scrittori di fantascienza quando devono immaginare il mondo del futuro
disumanizzato, robotizzato, automatizzato. Questi adepti della dottrina
mistica dell’euro non sono infatti esseri umani “normali”, “razionali”,
“senzienti”, ma automi che ripetono in modo meccanico una lezioncina che
hanno imparato a memoria da qualche parte e qualcuno gli ha imposto di
recitare in tutte le occasioni pubbliche disponibili. Di Piero Valerio Anche rileggere
“1984” di George Orwell può essere utile per comprendere i metodi di
lavaggio del cervello usati dalla propaganda di regime per manipolare,
addomesticare e rendere docile l’opinione pubblica. Per chi non ha tempo
e voglia di leggere, rivedere il film “Matrix” è sempre un buon modo di
trascorrere una serata e riflettere sulla natura illusoria e posticcia
della realtà che può essere creata quando si altera la verità dei fatti
con credenze consolatorie e abitudini rassicuranti. Bisogna insomma
imparare a convivere con gli automi e regolarsi di conseguenza, dato che
l’agente Smith del partito unico dell’euro è il nostro nuovo
interlocutore dialettico, politico: non un uomo, ma una macchina
programmata per fare e dire certe cose. Tranquilli, questi automi al
momento sono innocui, non uccidono (almeno fino ad oggi, domani chissà),
ma chi vuole anche solo iniziare a ragionare sul fallimento dell’euro e le possibili alternative,
deve sapere subito che si troverà presto o tardi circondato, assediato,
aggredito da un esercito sterminato di agenti Smith, che come gli
zombies dell’“Alba dei morti viventi” cercheranno di zittirlo e di
fargli cambiare idea con le buone o con le cattive maniere. Leggi tutto...
Dall’A.D. 757 fino alla morte nel 791, il grande Re Offa governò il regno di Mercia (1), uno dei sette regni autonomi della eptarchia anglosassone. Offa era un saggio ed abile amministratore dal cuore gentile, benchè fosse duro con i suoi nemici. Egli fondò il primo sistema monetario in Inghilterra (diversa dalla Britannia romano-celtica). Causa la scarsità di oro, usò l’argento per il conio e come riserva di ricchezza. L’unità di conto monetaria era una libbra di argento, divisa in 240 pennies. Sui pennies veniva impressa una stella (antico inglese “stearra”), dalla quale deriva la parola “sterling”.
Nel 787 Offa introdusse una legge che proibiva l’usura, cioè caricare di interesse il prestito della moneta. Le leggi contro l’usura furono ulteriormente rafforzate dal Re Alfredo (r. 865- 99) che ordinò la confisca delle proprietà degli usurai, mentre nel 1050 Edoardo il Confessore (1042-66) decretò non solo la confisca, ma anche che l’usuraio fosse dichiarato fuorilegge e condannato al bando perpetuo.
PRIMA MIGRAZIONE
ED ESPULSIONE EBRAICA.. Gli ebrei giunsero per la prima volta in Inghilterra nel 1066 in seguito alla sconfitta di Harold II ad Hastings provocata da Guglielmo I il 14 ottobre. Questi ebrei arrivarono da Rouen, 75 miglia da Falaise, dove Guglielmo venne al mondo illegittimamente come Guglielmo il Bastardo. Nonostante le registrazioni storiche non dicano se essi appoggiarono l’idea di una invasione militare dell’Inghilterra, questi ebrei per lo meno la finanziarono. Per questo sostegno essi furono riccamente remunerati permettendo loro di praticare l’usura sotto la protezione reale (2).
Anatoliy Ptushenko, membro del Consiglio Tecnico-Scientifico per l'Esplorazione Spaziale della Federazione Russa, descrivesistemi di energia situati nello spazio... che sono in grado di “indurre alla follia milioni di persone”.
I primi articoli di una
approfondita relazione scritta da un membro del Consiglio
Tecnico-Scientifico per l'Esplorazione Spaziale della Federazione Russa,
Anatoliy Ptushenko. Quest'ultimo discute “per la prima volta sul
nostro quotidiano Rabochaya Tribuna delle armi PSICOTROPE.. di sistemi
ad energia diretta installati nello spazio, che sono in grado di causare
turbe psichiche in milioni di persone e che sono stati sviluppati a
partire dagli anni sessanta”. L'articolo continua con una
discussione sui sistemi di energia installati nello spazio e sulla
necessità per la comunità internazionale di stabilire un sistema di
monitoraggio preventivo permanente, relativo allo sviluppo e all'impiego
di questi sistemi. Passa poi a parlare dei dimostranti che per le
strade di Mosca hanno esposto striscioni che dicevano: “Stop allo sviluppo di armi psicotrope.”
La Moscow Rabochaya Truibuna riportava: "Ma le persone in quel momento erano soprattutto interessate nei sistemi a microonde. Tuttavia,
l'effetto psicotropo creato da questi sistemi in determinate condizioni
era considerato l'aspetto più importante. Ecco perchè furono
ufficialmente chiamate “armi psicotrope” piuttosto che “armi
psicotroniche”. Si è scoperto che era solo una questione di
frequenza. In termini generali, la maggior parte delle persone conosce
probabilmente le radiazioni di frequenza altissima: sono pochi quelli
che affetti da un raffreddore, da un mal di testa o dal dolore per una
distorsione, si siano seduti in una clinica tra due pannelli neri di un
“generatore UHF”. Ci sono frequenze che sono benefiche per le persone. Ma naturalmente ci sono anche quelle che sono pericolose.
L’Unione europea instaura un regime di guerra permanente. Dapprima concorrenza tra imprese non mediata dagli Stati. Poi guerra di classe necessaria per l’esigenza di ricorrere alla deflazione salariale. Poi guerra ideologica contro lo Stato, accusato ingiustamente di essere il responsabile della crisi; poi guerre civili all’interno degli stati, minati nella loro unitarietà dal venir meno della coesione sociale e territoriale generato dal mercatismo unionista. E non è impossibile che alla resa dei conti, una volta implosa l’Unione europea, restino gravi conflitti politici tra nazioni, in ragione dei debiti esteri, privati e pubblici. Di Stefano D'andrea Appello Al Popolo
In Spagna, in
settembre, le vendite al dettaglio sono crollate del 10,9% annuale
destagionalizzato. Un crollo enorme. Tra le cause c’è certamente la
recessione che dura da oltre due anni ma c’è anche la “cura”
suggerita dall’Unione europea. In particolare l’aumento dell’IVA:
l’aliquota ordinaria è aumentata dal 18% al 21%; quella speciale dall’8%
al 10%;ed è stata prevista l’applicazione dell’aliquota ordinaria,
anziché di quella speciale, come in precedenza, per molti beni e
servizi.
Ma la causa principale
del crollo delle vendite al dettaglio è che la Spagna si è
auto-dissolta come Stato, aderendo all’Unione europea. La moneta
spagnola non si svaluta, anzi non esiste.
In Texas alcuni studenti che si sono rifiutati di indossare i microchip per i documenti sarebbero stati ”puniti”
La notizia non mancherà di scatenare un vespaio di polemiche, tanto in
Usa, quanto all’estero. Stiamo parlando di una scuola in Texas, dove
alcuni ragazzi avrebbero osato rifiutarsi di indossare i microchip per i
documenti di identità. Intervistati, questi studenti hanno detto di
sentire sulla propria pelle le ripercussioni per il loro rifiuto. Dal
primo di ottobre gli studenti della John Jay High School e della Anson
Jones Middle School in San Antonio, Texas, hanno dovuto far sapere se
volevano avere le loro foto nei documenti d’identità munite con un chip RFID
(radio-frequency identification) in modo così da monitorare ogni loro
spostamento. Gli educatori insistono sull’importanza del progetto, e se
questi chips RFID dovessero avere successo, preso oltre 112 scuole
potrebbero utilizzarli, coinvolgendo oltre 100.000 studenti. Gli studenti
che si rifiutano invece, pare che vengano letteralmente tormentati
dagli istruttori, e siano anche esclusi dalla partecipazione ad alcuni
progetti oltre che esclusi da alcune zone come caffetterie e librerie
interne all’istituto.
I recenti dati Istat dimostrano che le politiche dell'austerità siano tutte da bocciare.
Disoccupazione: nel 2012 c'è
stato un incremento del tasso di disoccupazione (10,6%). Nel 2013 il
tasso di disoccupazione continuerà a salire (11,4%)
Prodotto interno lordo: per il 2012 l'Istat prevede una riduzione del prodotto interno lordo italiano pari al 2,3%, ossia non c'è crescita economica
Consumi: crollo dei consumi con una contrazione del 3,2%. Giustamente senza lavoro e senza produzione cosa c'è da consumare?
Tasse: +10,627 miliardi di euro di entrate tributarie rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Queste politiche di austerity basate
su tagli della spesa pubblica e aumento delle tasse non fanno altro che
condurre il popolo verso il baratro: disoccupazione e recessione
economica. Leggi tutto...
Vista l'enorme
crisi finanziaria ed economica vigente in Spagna, ci sono tre alternative. Una
è quella di continuare le politiche di austerità del governo del Partito
popolare, seguendo le istruzioni del Consiglio europeo (dominato da
conservatori e liberali), della Commissione Europea (di chiaro orientamento
conservatore neoliberista) e della Banca Centrale Europea (sotto l'enorme
influenza della Bundesbank, la banca centrale tedesca, che è stata definita
ironicamente e con ragionevole certezza, come il Vaticano del neoliberismo),
massima esponente del sistema bancario tedesco. Queste politiche conducono
inevitabilmente ad una situazione di recessione, rasentando la depressione per
molti anni. Il suo fulcro è un attacco frontale al mondo del lavoro, allo stato
sociale e alla democrazia.
L'evidenza di ciò
è forte e sconvolgente. La sua massima espressione è ciò che sta accadendo in
Grecia. Dietro questa strategia c'è il capitale finanziariario (che oggi domina
il comportamento, non solo finanziario, ma anche economico, nell'area
dell'euro) e il capitale delle grandi aziende. Questa opzione è, senza dubbio la peggiore. Aspettarsi che le politiche di quella che viene chiamata "austerità espansiva"
siano efficaci nello stimolare l'economia e uscire dalla recessione, appartiene all’ambitodel dogma neoliberista, accettato per molto tempo dalle sinistre
al governo che stanno portando la Spagna, l'Europa e il mondo al disastro.
Con l’aggravarsi della crisi della zona euro, il tema della sovranità e
l’ipotesi di una uscita dell’Italia solo dalla moneta unica per alcuni,
necessariamente anche dai Trattati europei ad avviso non solo nostro, si
stanno facendo strada pure in Italia, pur con percorsi e contenuti
molto diversificati. Purtuttavia, allo stato, ancora si veicolano
affermazioni catastrofiste, tanto perentorie quanto irrazionali, per
seminare paure, con l’Italia della lira –ancor più se sovrana a tutto
campo– data per travolta da uragani di svalutazione e quindi
d’inflazione (ma nel ’92, a seguito della svalutazione, secondo i dati
ufficiali l’inflazione calò), tempeste speculative, sconquassi sociali
propagandati come inimmaginabili, il tutto funzionale ad incassare un
consenso emotivo, il più largo possibile, sull’irreversibilità dell’euro
e sulle relative politiche d’accompagno.
La paura indotta tra la
popolazione sta servendo anche per indurla ad accettare alterazioni
profonde in senso ancor più autoritario ed oligarchico dei preesistenti
assetti economici, sociali, politici, e a far passare politiche non
esclusivamente economiche, che di fatto stanno acuendo la subalternità
dell’Italia ad una gerarchia di decisori con in cima quelli d’ultima
istanza, i centri strategici situati negli States, regolatori del polo
capitalistico “occidentale”. Il tempo della convergenza di interessi tra
Stati Uniti e Germania, con quest’ultima che vide nell’euro
l’opportunità di indebolire gli Stati europei e consolidare un ruolo
politico da semipotenza globale, è in via di esaurimento e a Berlino si
dovrà sciogliere il nodo se accontentarsi di un ruolo regionale ben
delimitato oppure no, con relativi passi. Leggi tutto...
Dal colpo
di Stato del 1954 fino alla lotta contro il narcotraffico, passando per
il dominio delle multinazionali, Luis Solano traccia per noi quasi
sessanta anni d'ingerenza degli Stati Uniti in Guatemala. L'economia del Guatemala è, attualmente e
storicamente, interamente orientata verso la soddisfazione del mercato
estero (miniere, dighe, call center, agro-esportazione, turismo,
petrolio, maquiladoras…). Come si spiega? Dal governo di Alvaro Arzú, (1996-1999), si è
assistito ad un cambio di direzione negli investimenti privati interni
ed esteri a favore dei settori economici legati all'industria
estrattiva, alla produzione di energia, all'agro-export e ai servizi.
Questo cambiamento è avvenuto dopo la firma degli Accordi di pace del
1996, accordi che hanno aperto una porta alla stabilità politica per gli
investitori. Questa è una delle spiegazioni principali del perché era
così importante porre fine alla guerra contro-insurrezionale.
Con l’implementazione del “nuovo
concetto strategico”, l’Alleanza Atlantica ha “superato” i vincoli
fissati dall’articolo 5 dello Statuto estendendo il proprio campo
operativo, che originariamente era circoscritto alla zona settentrionale
rispetto al Tropico del Cancro confinata ai limiti territoriali dei
Paesi membri, al mondo intero, trasformandosi pertanto in una immensa
impresa militare capace di sfoggiare un impareggiabile fatturato.
Le
spese sostenute nel 2011 dai 28 Stati membri ammontano a 1.038 miliardi
di dollari. Una cifra equivalente al 60% della spesa militare mondiale
che, integrata con altre voci di carattere militare, copre i due terzi
della spesa militare planetaria. Nel corso dell’ultimo decennio,
tuttavia, la spesa statunitense è passata dal 50 al 70% circa della
spesa complessiva, mentre quella europea è progressivamente calata. Per
questa ragione il Segretario Generale della NATO Anders Fogh Rasmussen
ha evidenziato, nel corso del vertice dell’Alleanza Atlantica tenutosi a
Chicago nel maggio 2012, il fatto che qualora il divario di capacità
militari tra le due sponde dell’Atlantico dovesse allargarsi
ulteriormente, «rischiamo di avere, a oltre vent’anni dalla caduta del
Muro di Berlino, un’Europa debole e divisa»(1).
Terrificanti dettagli dal nuovo reportagedel Washington Post
sul programma dell’amministrazione Obama di uccisioni contro obiettivi
determinati dai droni, e sulla lista di omicidi - pardon, la “scheda
degli smaltimenti“ (“disposition matrix” nell’originale, NdT) - approvata da Obama che ne indica gli obiettivi. Abbiamo una lista di omicidi mirati con un nome orwelliano: «Nel
corso degli ultimi due anni, l’amministrazione Obama ha segretamente
sviluppato un nuovo programma per la caccia ai terroristi, una lista di
obiettivi di nuova generazione definita “scheda degli smaltimenti”. La
matrice contiene i nomi dei sospettati di terrorismo all’interno di un
elenco che tiene anche conto della scheda delle risorse da mettere
insieme per rintracciarli, inclusi capi d’accusa occulti e operazioni
clandestine. I funzionari USA hanno affermato che questo database è
stato progettato per andare oltre le attuali liste di omicidi mirati,
attraverso la mappatura di piani per lo “smaltimento” di sospetti che
sono fuori dalla portata dei droni americani.»
La lista attuale è intesa come un punto di partenza, e ci accompagnerà per lungo tempo: «Nonostante la matrice sia un work in progress, lo sforzo per realizzarla riflette una realtà in via di consolidamento fra i ranghi delle forze antiterroristiche della nazione: le
guerre convenzionali degli Stati Uniti sono agli sgoccioli, ma il
governo prevede di continuare ancora per anni ad aggiungere nomi sulle
liste delle uccisioni mirate o delle catture da effettuare.»
Russell Means, nella sua lakȟótiyapi (idioma Lakota) di nome Oyate Wacinyapin (Colui che Lavora per il Popolo) “l’Indiano d’America più famoso dai tempi di Toro Seduto e Cavallo Pazzo” secondo il L.A. Times, è morto lunedì 22 ottobre, all’età di 72 anni.Da lungo tempo si è battuto per rivendicare i diritti naturali degli Indiani USamericani, da Alcatraz (1969) a Wounded Knee (1973), a The Longest Walk (1978) fino alla Repubblica di Lakotah, che ha proclamato nel 2007.Questo è il suo più famoso discorso, pronunciato nel luglio 1980, davanti a diverse migliaia di persone che aveva convocato da ogni parte del mondo in occasione del “Black Hills International Survival Gathering”, il Raduno internazionale per il salvataggio delle colline Black Hills del South Dakota. Di Oyate WacinYapin aka Russel Means L’unica possibile apertura di una dichiarazione
come questa è che detesto la scrittura. Il processo in sé incarna il
concetto europeo di “pensiero legittimo”: ciò che è scritto ha
un’importanza che è negata al parlato. La mia cultura, la cultura
Lakota, ha una tradizione orale, quindi di solito mi rifiuto di
scrivere. Questo è uno dei modi in cui il mondo bianco distrugge le
culture dei popoli non europei, attraverso l’imposizione di
un’astrazione sul rapporto parlato di un popolo. Quindi, quello che leggerete qui non è quello
che ho scritto. È quello che ho detto e che qualcun altro ha scritto. Ho
permesso questo perché sembra che l’unico modo per comunicare con il
mondo bianco sia attraverso le foglie secche, morte, di un libro.Non mi importa se le mie parole arrivano ai bianchi o meno. Loro
hanno già dimostrato con la loro storia che non sono in grado di
sentire, non possono vedere, ma possono solo leggere (ovviamente, ci
sono delle eccezioni, ma le eccezioni confermano solo la regola).
Sono più preoccupato di farmi sentire dalla gente indiana
americana, studenti e altri, che hanno cominciato a farsi assorbire dal
mondo bianco attraverso le università e altre istituzioni. Leggi tutto...
DiLoretta Napoleoni - Cado In Piedi Stanno trasferendo il debito pubblico italiano dalle banche straniere alle nostre. E quando questo sarà interamente nei nostri istituti di credito, il default lo pagheremo solo noi. Oggi lo spread non ha il significato che aveva due anni
fa, o anche un anno fa, per il semplice fatto che la maggior parte del
debito pubblico italiano è stata sottoscritta dalle banche italiane. Leggi tutto...
"Il futuro appartiene alle persone che vedono le possibilità prima che diventino ovvie"(Theodore Levitt)
Per Buono Locale SCEC,
denominato anche semplicemente SCEC, si intende quella riduzione di
prezzo che gli associati al circuito nazionale di Arcipelago SCEC
decidono di riconoscersi reciprocamente e liberamente. All’atto
dell’associazione il socio ordinario, colui che offre beni o servizi,
comunica la percentuale di riduzione che offrirà ai soci nell’esercizio
della propria attività. Questa riduzione di prezzo è simboleggiata dal Buono Locale SCEC dove SCEC è l’acronimo di Solidarietà ChE Cammina.
Il Buono Locale SCEC ha un rapporto di 1:1 con l’euro, ma non è
convertibile, rappresentando solo la riduzione di prezzo offerta agli
associati. I buoni scec fanno aumentare il potere d’acquisto di
chi li usa, facendoci diventare un po’ più liberi dalla dipendenza del
denaro e a medio termine possono far aumentare la ricchezza di un
territorio.