Leggo da più parti nuove idee per la riforma del Sistema finanziario italiano a cura di individui molto ben intenzionati che affermano di non credere nell’oro come base della moneta, e questa cosa sarebbe sopportabile se non incombesse l’ombra della trappola dei cretini secondo Ennio Flaiano. Il fine scrittore umorista ci propose un criterio per identificarli:
sono quelli che si alzano una mattina e hanno idee.
A SERVIZIO DEL MALE
I cretini per antonomasia secondo me, sono quelli portatori di un programma elettorale che intende rivoluzionare il sistema finanziario mediante una divulgazione politica che disconosce ciò che da tre anni e mezzo si è provvidenzialmente imposto a livello mondiale. E non sono troppo severo a dire così, poiché alcuni di questi benpensanti non sono in buona fede, poiché intendono realizzare dei recinti di ignoranza, povertà e miseria per intrappolare la gente poco avveduta. Essi sono individui compassati, calcolatori e molto ben educati, evidentemente mossi dalla ricerca di un guadagno proprio attraverso un esercizio di conduzione di masse di persone verso un sentiero di dissonanze cognitive.
Questi poveri diavoli fanno finta di non capire che un Sistema finanziario nazionale si può pensare esclusivamente in seno ad un contesto di trattatati internazionali già in essere o in divenire, e non perché qualcuno ha deciso di teorizzare qualcosa che a lui piace o gli suggeriscono di propalare. Tra di loro ci sono poi quelli più ingenui che hanno un loro piano per ingegnerizzare la moneta, con delle dinamiche informatiche o anche di burocrazia, che non tengono però in conto di stare trattando dei modi di esercizio di potere sull’Umanità, e non dell’ottimizzazione della fila alla mensa di una fabbrica.
Per quanto una singola nazione possa provare ad imprimere una direzione filosofica propria in materia monetaria, essa sarebbe impossibile senza lo stretto raccordo con un consistente gruppo di altre nazioni che adottassero una stessa identica filosofia. Si comprende, perciò, che senza avere capacità di analisi geopolitiche, senza un profonda conoscenza della storia e senza padroneggiare le tecniche di finanza e di creazione della moneta, ma soprattutto senza aver messo il naso sugli odori della pentola che bolle nei più alti centri di potere finanziario mondiale, si possono solo teorizzare castronerie facendo il gioco dei Diavoli impegnati in missione per conto del Male.
LA VISIONE GEOPOLITCA SUL MONDO ATTUALE
Guardiamo al Mondo di oggi spaccato in due blocchi di alleanze tra nazioni: il primo è quello consolidato il cui vertice è negli Stati Uniti d’America, e che possiamo denominare dei G7; il secondo è quello emergente dei paesi BRICS.
I paesi del G7 sono quelli premiati dal Sistema attuale attorno al dollaro di emanazione delle grandi famiglie di banchieri proprietarie della FED, in una guisa piramidale a Banche centrali collegate da meccanismi compensativi arbitrari imposti dalla natura congetturale delle monete fiat. Le monete fiat non hanno alcun valore di per sé e sono flottanti, perché nascono senza un sottostante fisico di oro o argento, ma attraverso un debito di cui beneficia colui che riceve una scrittura creata dal nulla. A latere del Sistema a Banche Centrali c’è un preminente contorno di emissioni di moneta scritturale privata a debito nei conti delle grandi banche, che in realtà controllano il Sistema a Banche Centrali e le finanze pubbliche degli stati. La cosa importante da capire è che il denaro non è più nemmeno l’ombra del denaro dal 1971, bensì è il debito di qualcuno che si è fatto creare della moneta scritturale per i propri scopi, e che se non fosse solvibile o avesse la forza di non adempiere all’obbligazione di onorare la sua massa di debiti, potrebbe depredare tutti gli altri che avessero le loro ricchezze in forme finanziarizzate (conti attivi in banca,obbligazioni, depositi, polizze a gestioni patrimoniali separate, azioni, altri titoli di credito etc…).
I Paesi BRICS consci delle grandi storture del sistema occidentale del Petrodollaro, sono un’alleanza di nazioni con economie emergenti che si sono ritrovate nel denominatore comune dello smantellamento del Sistema attuale, perseguendo la dedollarizzazione e la nascita di un sistema finanziario a rete multipolare e non piramidale, con emissioni di monete a credito in prevalenza basate sull’oro, la più forte moneta internazionale dopo i Trattati di Basile III, l’unico asset che possa essere definito denaro.
IL RITORNO ALL’ORO
Il ritorno all’oro e la fine del dollaro (e delle monete fiat), sono un fatto incontrovertibile che possono disconoscere o sottacere solo i cretini o i diavoli in malafede. Nel Marzo del 2021 Donald Trump, sebbene non più presidente USA ufficialmente, si presentò per conto della FED a Basilea, imponendo la conferma degli indirizzi del 2019 alla BRI. La BRI è la Banca che regola tutte le banche e che perciò conferisce una gerarchia di valori sistemici agli asset. Trump appena uscito indenne da un tentativo di impeachment esperito disperatamente nel febbraio 2021 dopo aver rubato le elezioni presidenziali del 2020, portò alla BRI l’ottemperanza della FED alla direttiva Basilea III nel senso della classificazione a bilancio della FED di 11.1 Trilioni di dollari in oro fisico, in categoria M1, la massima possibile. Con questa mossa l’oro è stato rimonetizzato e quindi piazzato al vertice degli asset bancari a pari livello del dollaro e dei Treasury USA, ed essendo giustappunto oro e non carta vuota e inflazionabile, ha iniziato a schiantare il dollaro e perciò il futuro delle altre monete fiat. Questa cosa è importantissima perché ha costretto tutte le banche ad adeguarsi al ritorno dell’oro, a pena di non fare la fine della Signatury Bank, della First Repubblic Bank e della Silicon Valley Bank, ex fiori all’occhiello della Mafia finanziaria globalista, saltate in aria a seguito della perdita dei coefficienti patrimoniali che danno la vita o la morte ad ogni banca. La presenza dell’oro fisico in M1, distinto da quello cartaceo rimasto in M3, ha comportato forti ridenominazioni di valori dei titoli di Stato Usa di lungo periodo, e ciò è alla base del principale coefficiente patrimoniale, il tier core 1 (quantità di M1 di proprietà della banca fratto le attività, cioè i prestiti, ponderati per i rischi di perdita). Senza avere oro ma solo dollari in pancia nei bilanci della banca, qualsiasi banchiera rischia la fine improvvisa e il carcere, ed è per questo che sia le banche centrali, sia le grandi banche, hanno iniziato a comprare oro, premurandosi di non far comprendere alle persone cosa sta succedendo e cosa succederà ineluttabilmente. Dopo quelle tre implosioni bancarie perché i loro M1, costituiti da carta e non da oro si erano improvvisamente assottigliati mentre i denominatori dei loro Tier core 1 (gli impieghi) si erano espansi per il rialzo dei rischi di perdita, tutti i banchieri del Mondo sono stati messi sotto la minaccia di una spada d’oro. Per coartare tutti i banchieri al perentorio ritorno dell’oro, sono state trafitte a morte tre importanti ‘bestie finanziarie’: la banca newyorchese degli avvocati delle grandi banche (Signature Bank), la banca californiana delle start up per le digitalizzazioni del Great Reset voluto dal WEF (Silicon Valley Bank), e la più importante e storica banca media americana, la nonnina della FED, che tentò di autofondarsi come banca centrale nell’ottocento (la First Repubblic Bank, senza riuscirci illo tempore. Da quel momento in poi si è capito che il sistema finanziario del futuro sarà a base di moneta emessa a credito prevalentemente costituito da oro, così come era in un lontano passato, e i banchieri della Mafia Khazara alleati dei Gesuiti, avevano perso il potere concreto sul Mondo, sebbene questo ribaltamento della Luce non sia ancora percepibile dall’uomo e dalla donna della strada.
Ovviamente la filosofia del Sistema finanziario venturo sarà una sintesi che spunterà fuori da un accordo tra il vertice politico del G7, cioè gli Stati Uniti d’America, e il vertice dell’Alleanza BRICS, cioè l’asse russo-cinese. Abbiamo perciò da considerare cosa potrà esemplificare il quadro e disegnare una filosofia già in comune ai due blocchi: la definitiva vittoria politica della coalizione MAGA di Donald Trump in America a scapito delle élite finanziarie del dollaro FED. Tratterò questo argomento in un successivo articolo in cui sviscererò in quali termini e con quali implicazioni si debba parlare del sistema finanziario quantistico, con monete digitali a credito e attraverso dinamiche di scambi in token e blockchain digitali, da un wallet (portafoglio digitale) ad un altro, senza più intermediazioni bancarie e senza la possibilità di pesanti ingerenze statali oppressive delle Libertà degli esseri umani.
L’élite finanziaria occidentale era l’arcigna sovrana del Sistema del Petrodollaro, ed essa ha provato in tutti i modi a rigenerare le dinamiche della sua leadership a partire dagli sconvolgimenti scatenati con la ‘supposta’ pandemia del 2020. I servi del WEF (World Economic Forum) sapevano che il dollaro era destinato al collasso in uscita dallo scoppio della bolla gonfiata dalle loro banche attraverso i derivati posti a garanzia dell’esosa espansione del credito concessa alle multinazionali di BlackRock, Vanguard, State Street ed altri, e stavano preparando l’avvento delle CBDC mediante le imposizioni dell’Agenda 2030. Il tentativo di instradare i popoli delle nazioni occidentali lungo la via del Great Reset, cioè della nuova normalità non democratica e illiberale attraverso le CBDC, lo strumento digitale che avrebbe dovuto espropriare la moneta ai popoli schiantando il diritto alla Proprietà privata e alla Libertà personale, è stato portato al fallimento.
Fortunatamente la leadership finanziaria apolide e globalista è stata sconfitta vedendo mortificata tutta l’essenza della sua Agenda 2030 in forza di due livelli di reazioni: uno a carattere politico internazionale (i governi patriottici hanno battuto quelli globalisti), l’altro a furore e ‘indisciplina’ di larghe fasce popolari occidentali. Come oggi hanno capito pure i sassi, le leadership finanziarie apolidi non solo non controllano nessuna delle tre più importanti nazioni, Usa, Russia e Cina, ma non controllano nemmeno i tanti deboli sistemi politici nazionali africani, avviati verso un processo di decolonizzazione che ha ammazzato anche qualsiasi velleità di poter fare un qualche gioco geopolitico in mezzo ai due blocchi, USA e Asia, e perciò trincerare i reduci del Vecchio sistema nelle agibilità di una Unione Europea condannata a morte certa per una prova logica evidente. Essa scaturisce direttamente dal ritorno dell’oro che pone fine alle monete fiat e quindi alla necessità di un trattato comunitario per un cambio fisso di monete flottanti, cioè l’Euro, il principale corpo dell’UE.
LA MONETA DI DIO E I SUOI NEMICI
Una volta che quanto ho qui molto sinteticamente espresso sia stato considerato, si potrà provare a capire la stupidità di cui sono pregne certe castronerie finanziarie propalate sia sul Sole 24 Ore, sia su Milano Finanza, ma anche dai cosiddetti ‘risvegliati’ del Mondo della Controinformazione, ambiti che non sono in risonanza con quanto sta accadendo di importante in America, in Asia e in tutta la Terra. E’ di palese evidenza che il sistema finanziario del prossimo futuro non vedrà protagoniste le banche e gli stati, poiché le rivoluzioni informatiche degli ultimi anni hanno reso il gioco facile ai sognatori di piani anarco-finanziari. Oggi gli anarco-finanziari si chiamano Elon Musk, e questo fronte ha preso il comando della coalizione MAGA in America con tutta la forza politica di una testa d’ariete inarrestabile espressa nella leadership di Donald Trump, a cui farà capo il vertice di ogni istituzione USA. Quando Musk su X parla di chiudere la FED, e dalla Russia Putin gli fa eco parlando di un Mondo multipolare, ma soprattutto quando Trump annuncia l’Età dell’Oro in chiara contrapposizione all’età del ferro rappresentata dalle Guerre e dal sangue versato per espandere il dominio del Dollaro FED, significano cose molto importanti, e non basta non scriverle sul Sole 24 Ore o far lanciare da certi apparati dei guastatori sui Social Media per poterne arrestare gli effetti.
Quando da torbidi ambiti della Controinformazione si portano avanti le istanze di una banca centrale nazionalizzata o, peggio ancora, di una moneta nazionale fiat avente come sottostante il credito fiscale, si è preda di influenze indiavolate sconfitte, ma ancora in lotta per rallentare l’avvento di una Età dell’Oro. Queste discettazioni mandano molte persone in dissonanza cognitiva, e denotano una sconnessione con i fatti importanti che sono accaduti, ma soprattutto con le energie e le consapevolezze sprigionatesi in questi ultimi anni sulla Terra. Senza una identità dimensionale spirituale, non si può pensare vibrando in Alta finanza, e si può solo servire il Male sconfitto senza la coscienza di farlo.
La Banca centrale nazionale e la moneta emessa avendo dietro il sottostante di un credito fiscale, sono stati i due principali strumenti tecnici usati dai Satanisti per imporsi, e chiunque perori queste idee dimostra di non aver compreso nulla di ciò che è successo negli ultimi tre secoli, e perciò di muoversi al buio convinto di poter accendere la luce chiudendo gli occhi alla gente. Il metallo prezioso soppianta le proditorie astrazioni finanziarie, e così protegge naturalmente il Risparmio dei più deboli, conferendo fisicità alla finanza e così rimettendola a servizio dell’Economia reale.
Il Vecchio Sistema ha scandito la Storia degli ultimi tre secoli e mezzo con sanguinose guerre, violenze pubbliche di massa e stili di vita materialisti sempre più aridi e de-spiritualizzati. Tutto ciò ha preso il via in coincidenza ad un ardito progetto finanziario partito ad inizio del 700 in Francia, che ha raggiunto il suo acme nel 900 in tutto il Mondo, sganciando i contratti finanziari dalla clausola oro (1933) e poi tutte le monete dall’oro (l’ultima nel 1971). Il progetto mirava a buttare fuori l’oro e l’argento fisico dalla base del Sistema finanziario, impiantando così un sistema tecnocratico segnato dalle prevaricazioni, dagli inganni, dal diritto di predare operato dal più scaltro, e dal sangue umano versato a fiumi all’insegna di continui tributi satanici ammantati di necessità realpolitik.
La radice di questa svolta oscura si ha conoscendo la Vera Storia della guerra ideologica ed esoterica all’oro, una cosa ben diversa non raccontata dalla storia ufficiale ma anche dall’altra non ufficiale, ingannevoli allo stesso identico modo.
La storia ufficiale e quella non ufficiale sono false perché proteggono Mammona e non servono Dio, cioè quel Sommo principio di Verità e Giustizia Universale che accomuna solo nel profondo tutti gli esseri umani, e che si impone esclusivamente nell’Amore viscerale ed incondizionato verso la Verità. Non è per nulla un caso se i numeri della Verità e della Giustizia si esprimano con il 999, esattamente come la purezza di un lingotto di oro o di argento, che rimangono puri nel tempo, e a cui si contrappone la mondanità e l’inganno della materia, rappresentata dal 666 (un 999 rovesciato), il numero di Mammona (il Diavolo). Mammona non esprime la Verità e la Giustizia, perché è la ricchezza terrena elevata a Divinità da quei mercanti che giocavano con i pesi e le consistenze delle monete di metallo prezioso, così ingannando i loro fratelli. Contro di essi si scagliò in maniera violenta Gesù nel Tempio, e questa straordinaria lezione di esplosività di Luce cristica dovrebbe tenersi sempre a mente. Gesù alzò le mani contro quello che realizzavano gli scribi nel Tempio, cioè l’élite della corrente ebraica dei Sadducei, cioè dei falsi ebrei da Gesù definiti sepolcri imbiancati e serpenti, poiché chiudevano la porta verso le consapevolezze più alte mediante i giochi del denaro e dell’idolatria della ricchezza. Gli scribi, l’ élite sacerdotale e finanziaria della corrente ebraica dei Sadducei, dopo la Diaspora inferta dai romani in epoca imperiale a tutti il popolo ebreo, si rifugiò nell’attuale Ucraina e in parte nel Kazakistan, fondando 5 secoli dopo e nel pieno dei 5 secoli bui medievali il Regno della Khazaria, attraverso cui perpetuò il principio della menzogna e della dannazione spirituale ad esso correlato. Solo quando il Regno dei Khazari, cioè dei Sadducei (dei finti ebrei) odiati da Gesù, fu distrutto tre secoli dopo dai russi di Kiev, si liberò nuovamente l’Umanità dando vita ai secondi 5 secoli di Medioevo radicalmente opposti ai primi, portandoci l’Umanesimo e quel Rinascimento che riscoprì l’Età dell’Oro segnata dalla prima Epoca imperiale. L’Età Augustea e della Pax romana che civilizzò l’Europa, aveva delle fondamenta di Civiltà che furono realizzate dal padre adottivo di Ottaviano Augusto, Giulio Cesare, il quale con grande slancio, dopo aver sconfitto le élite degli Ottimati di Pompeo, perseguì il suo piano populares proprio iniziando a coniare monete auree a beneficio di tutto il Popolo di Roma, e non solo del Senato.
Mi avvio a concludere questo articolo con un approfondimento storico perentorio, assolutamente necessario per capire perché chiunque porti discredito all’impiego del metallo fisico nel settore finanziario, o ne scoraggi il possesso da parte delle fasce popolari, sia un povero diavolo preda di influssi satanici grandemente intrisi di malvagità.
I SATANISTI del 700 CONTRO L’ORO E L’ARGENTO
Il sistema finanziario attuale si poggia su teorizzazioni di inizio 700, quando fu concepito di stimolare l’attività economica attraverso la moneta. Con questa apparente buona motivazione scaturì l’emissione di biglietti di banca del tutto indipendenti dal valore dei metalli preziosi, la ragione del successo del Male dal 700 in poi. Oggi sappiamo che dietro ad una qualche asettica motivazione tecnica si celano l’espressione del Potere più malvagio, che ha premiato ingiustamente solo una piccola èlite di poche migliaia di ‘sepolcri imbiancati’, cioè una razza di serpenti come li definì letteralmente Gesù, perché intrisi di un orientamento volto a frenare lo sviluppo materiale e soprattutto spirituale dell’Umanità attraverso leve monetarie. La teorizzazione economica anti-Oro non ha in apparenza nulla a che fare con il Satanismo, ed è conosciuta da tutti noi esperti in materia finanziaria con gli scritti dell’economista scozzese John Law, e il suo Money and trade considered, with a proposal for supplying the nation with money, scritto nel 1705, divenuto un classico nella tradizione filosofico economica francese Considérations sur le numéraire et le commerce, del 1720. La critica che porterò a questa opera sarà asperrima, ma pur rilevandone gli errori tecnici e i fini malvagi ai danni dell’Umanesimo e dell’Umanità che si è scientemente perseguito di opprimere, ne riconosco tutta la genialità di un fascino diabolico che seduce o stupra tanti uomini e donne ancora oggi.
John Law comprese la connessione tra circolazione dei mezzi di pagamento e sviluppo dell’attività economica, e in chiave mercantilista concepì un sistema finanziario basato sul credito, cioè sulla creazione di moneta a debito nel presupposto che fosse più intelligente manovrare i livelli monetari su base tecnica verticale. John Law era un uomo di quelli che il senso comune delle brave persone definirebbe un figlio di puttana, ed infatti l’economista si trovò in una Parigi in preda all’Assolutismo regio alla fine del lungo Regno di Luigi XIV per puro caso, forse perché il Diavolo ci mise le corna. A Londra il banchiere scozzese era riuscito a scampare alla forca dopo che aveva rubato le virtù di una moglie altrui, a cui aveva dovuto uccidere il marito, da lui reso cornuto, a duello. Sarebbe dovuto essere impiccato ma grazie ad un bravo ‘Azzeccagarbugli’ fu liberato dal carcere in attesa del processo per un omicidio che diventò colposo e non più doloso grazie alla corruzione del denaro, consentendogli così di scappare a Parigi. Qui incontrò il futuro Reggente di Francia dal 1715 al 1723, lo zio del bimbo Luigi XV pronipote del Re Sole, il duca d’Orléans, uno dei primi satanisti a traviare anime dal centro dell’Europa. Il reggente di Francia e il banchiere scozzese realizzarono un’intesa perfetta, antesignana di quella collaborazione tra Banca centrale e Governo alla radice dei sistemi di governo del Mondo di oggi. E’ utile considerare il parallelo tra la Francia di tre secoli fa e il Mondo finanziario attuale, due situazioni simili nel senso di una finanza pubblica oberata di debiti e perciò costretta a misure straordinariamente diaboliche, nel letterale senso del termine. Il duca Saint Simon, un fervente cattolico oltre che una mente brillante, fu il grande cronista di quegli anni e ci ha lasciato seimila pagine di dettagli e rivelazioni che ci hanno raccontato cosa hanno combinato questi due esseri malvagi al comando del Regno di Francia. Il Reggente e l’economista scozzese si capivano benissimo, poiché fatte salve le apparenze di cattolico l’uno, e protestante l’altro, erano entrambe adoratori del Diavolo di provata fede satanista. Il duca di Orleans e John Law erano soliti prodursi in riti orgiastici e sacrificali, e le migliori performance, ci racconta Saint Simon, avvenivano proprio durante la settimana di Pasqua, quando si defloravano verginelle di dodici-tredici anni strappandole nottetempo alle loro famiglie nelle campagne francesi, e che ovviamente piangevano disperate mentre degli uomini potenti le stupravano a sangue invocando il Diavolo. E’ importante conoscere la Storia anche nelle scabrose identità oscure del Potere, altrimenti non si potrebbe capire nulla di come funzionino le cose ai nostri tempi. John Law, tra un’orgia satanista ed un’altra, ottenne l’autorizzazione dal Reggente di Francia a fondare nel 1716 la Banque générale, trasformata nel 1718, in Banque royale di Francia, cioè la prima banca centrale che possiamo definire moderna. L’altro pilastro del sistema fu necessario a creare la prima grande bolla finanziaria moderna, cioè la Compagnie d’Occident, che fu creata da John Law nel 1717 allo scopo apparente di sfruttare la Louisiana, una compagnia che assorbì i privilegi delle compagnie dell’Africa, delle Indie Occidentali e della Cina, da cui con poteri pressoché illimitati furono create valori azionari e altri valori cartacei che presero uno slancio straordinario. John Law, un banchiere che odiava l’oro e l’argento e che ne aveva teorizzato la loro fine, ottenne il monopolio della zecca e l’appalto delle imposte indirette, che usò come sottostante all’emissione dei biglietti di banca, soppiantando le fermes générales, cioè un’associazione di banchieri che riscuotevano le tasse anticipando le somme al Re, e che ovviamente derubavano sia la Corona, sia il popolo come ogni bravo banchiere sa fare, ma non così tanto bene come farà poi John Law e tutti i banchieri successsivi. Quando l’economista scozzese divenne ministro delle Finanze sebbene fosse ufficialmente protestante e ufficiosamente satanista, grazie alla intercessione dei Gesuiti che lo riconobbero come un fervente cattolico (nessun protestante in Francia poteva essere ministro del Re), John Law intraprese il fulcro del suo piano, e cioè una riforma fiscale mediante la conversione del debito prima in azioni, e poi sottoforma di biglietti di Banca, attraverso cui fu azzerato il debito dei pagherò reali scaricandolo sui patrimoni privati di quella parte del popolo che cadde nella trappola delle speculazioni e della truffa sottesa con la moneta cartacea. Quando il valore delle azioni cresceva vertiginosamente grazia ad una dinamica a bolla (nota come bolla del Mississipi, il fiume che attraversa la Lousiana), e ai primi realizzi Law inondò con masse di biglietti di banca il mercato (con tanto di dicitura ‘pagabili a vista al portatore’), si posero le premesse di effetti inflazionistici a medio termine equipollenti a quelle di una volgare truffa a Schema Ponzi. In questo modo le banconote divennero gradualmente a corso forzoso con l’artificio retrostante del credito fiscale (si potevano pagare le tasse al Re con i biglietti), e fu così che il Piano di Law riuscì, ma c’era solo un’ultima cosa da realizzare, così come aveva teorizzato nel suo libro summenzionato: togliere l’oro e l’argento dalle disponibilità del Popolo!
I luigini e gli scudi erano monete fatte rispettivamente di oro e di argento, ed erano risparmi tesaurizzati generalmente in sacchetti di cuoio o stoffa, nascosti personalmente e con cura per poi essere utilizzate per gli affari veri che la gente occasionalmente faceva. Perciò quando furono messi fuori legge dal ministro delle finanza John Law, con obbligo dei cittadini di consegnare le monete di metallo alle Autorità e prendere obbligatoriamente la carta, il panico si scatenò in tutti quelli che li avevano scambiati per azioni della compagnia della Lousiana, ottenendo parallelamente i profitti sotto forma di biglietti di banca. Fu così che la cartamoneta si svalutò improvvisamente e quando masse di persone andarono a cambiarle in banca per avere i Luigini d’oro o gli scudi d’argento, che in base a quello che c’era scritto sulla carta secondo loro spettavano, in pochissimi giorni si realizzò il fallimento della prima banca centrale moderna unitamente alla compagnia della Lousiana. Il Duca di Orleans comunicò che oro e argento la banca non ne aveva, e quindi che con i biglieti di banca il popolo avrebbe potuto pulirsi il culo. Law scappò a Venezia, dove morì anni dopo, ma la sua testimonianza di vita ha fatto scuola ai satanisti dei tre secoli successivi, nel senso di adottare dei meccanismi finanziari di mero raggiro popolare per depredare le genti che lavorano e producono, accentrando il potere in una banca centrale appoggiata da un governo aggressore fiscale. In Francia per due secoli l’idea che la carta potesse avere un qualche valore reale fu considerata una bestemmia, così come in America l’idea che una banca centrale debba avere il potere di emettere moneta fu osteggiata e impedita fino al 1913, quando con un memorabile inganno fu creato un Fondo a tutela della stabilità dei mercati ‘donato’ dai banchieri Rothschild, Warburg, RocKfeller, Morgan e della First Repubblic Bank agli americani, chiamandolo Federal Reserve, cioè la più schifosa ed ipocrita delle banche centrali.
Tuttavia queste saggezze andarono perdute non solo a Parigi ma in tutto il Mondo nel 900, e la Storia prese dei corsi così tanto disumani e agghiaccianti da farci vergognare di essere umani. Le peggiori guerre con decine e decine di milioni di morti, i più sanguinari massacri di innocenti, gli eccidi di massa, le carestie mortifere e tutte le pagine oscure di cui l’Occidente con la ‘K’ deve vergognarsi hanno in realtà una radice ontologica nel Sistema finanziario ammannito da una ‘razza di serpenti’, così come definì Gesù quei mercanti di monete, dei falsi ebrei, occupanti abusivi del Tempio.
L’antidoto al veleno di queste vipere perciò è uno solo: il ritorno all’oro.
CONCLUSIONI
L’oro da poco più di due anni è tornato a dominare il centro della finanza mettendo sotto scacco i banchieri grazie a Basilea III, una direzione imposta dall’Amministrazione Trump sin dal 2019, e ribadita con forza nel 2021. La rivoluzione finanziaria con il ritorno all’oro ha preso uno slancio impetuoso con i rovesciamenti dei tavoli politici internazionali operati dai paesi BRICS, un’iniziativa in perfetta risonanza con le azioni di smantellamento del Deep State realizzate dagli uomini dell MAGA in America. L’oro non dovrebbe essere accaparrato solo dalle Banche nel silenzio generale, ma dovrebbe ritornare ad essere una garanzia nelle mani delle persone, a protezione dei loro averi messi a rischio dai giochini ingannevoli dei draghi della finanza, i pronipoti degli scribi sadducei e i nipoti dei Khazari, maestri di diavolerie per avvelenare l’anima delle persone.
In conclusione, a chiunque vi dica di non confidare nell’oro o vi scoraggi a non acquistarlo mandandovi in dissonanza cognitiva, suggerisco di rispondere con le parole di un diavolo di Wall Street, J. P. Morgan, che la Verità molto spesso la diceva, anche perché un motivo doveva esserci se era il più grande detentore di oro alla FED dopo i Rothschild:
‘solo l’oro è denaro, tutto il resto è il debito di qualcuno’.
Quindi scegliete da che parte stare in questa battaglia che è finanziaria in apparenza, perché in Verità, ci fece capire Gesù, è la madre di tutte le battaglie spirituali.
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