“Se il caffè è scuro al punto da essere troppo forte per me, lo allungo aggiungendo del latte. Lo integro con il latte. Se continuo ad aggiungere più latte, ben presto l’aroma del caffè cambia; è la natura stessa del caffè a cambiare. Aggiungendo ancora più latte, alla fine non si distinguerà più neanche la presenza di caffè nella tazza. Una cosa analoga è accaduta con la marcia su Washington. I bianchi non erano lì per integrarla, ma per infiltrarvisi. I bianchi sono entrati a farne parte; l’hanno sommersa; ne sono divenuti parte integrante al punto da farle perdere significato. Non era più una marcia di neri; non era più militante; non era più arrabbiata; non era più impaziente. A tutti gli effetti, non era più una marcia.” – Malcolm XNegli anni ‘60, all’apice del movimento per i diritti civili, si svolse una tavola rotonda il cui tema era l’efficacia dello stesso movimento. La discussione includeva Alan Morrison, Malcolm X, Wyatt T. Walker e James Farmer insieme a un moderatore. Malcolm X si trovava in minoranza, poiché gli altri componenti del panel facevano parte dell’ala maggioritaria del movimento per i diritti civili, quella che si occupava quasi esclusivamente di organizzare marce, votazioni e regolamenti. Malcolm X era l’unico a raccontare, senza giri di parole, la verità sul fatto che la struttura patriarcale di potere in mano ai bianchi era molto più potente di quanto i suoi colleghi volessero far credere;
31 maggio 2017
AVAAZ: Ruffiani imperialisti del militarismo, protettori dell'oligarchia, fidati mediatori di guerra (3° Parte)
Asservilismo, plagio e pregiudizio razziale
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Vaccini: I documenti segreti dell'AIFA sulle reazioni avverse
Si tratta di «rapporti clamorosi tenuti finora riservati dal Ministero della salute e dall’Agenzia del farmaco». Lo rivela il Codacons , il coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori. Il Codacons, il coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, ha reso pubblici alcuni documenti che metterebbero in luce dati importanti sulle reazioni avverse dei vaccini su un numero piuttosto elevato di pazienti. Si tratta in realtà delle relazioni Aifa relative agli anni 2014-2015-2016, finora mai rese pubbliche, e su cui il Codacons chiede se i ministri siano stati o meno informati prima dell’ok al decreto Lorenzin. Giornalettismo pubblica in esclusiva il rapporto Aifa con i numeri relativi alle reazioni avverse registrate. Questa azione – secondo quanto riportano fonti interne all’Aifa – potrebbe anche avere delle conseguenze. Anche perché questo documento è in realtà la replica dell’Aifa a una precisa e circostanziale richiesta della procura di Torino. E in quanto tale era un documento riservato. Documento che però è stato consegnato nelle cartelle stampa dei giornalisti presenti nella conferenza stampa organizzata dal Codacons.
Caracas: Giovane bruciato da "manifestanti" anti-Maduro
Aveva finito la giornata di lavoro, tornava a casa, era di pelle scura, un afro-venezuelano. Carlos Ramirez cercava una stazione del metro. Dimenticò di trovarsi nella zona chic di Altamira e Chacao, quella dei piú benestanti e reazionari di Caracas. Lí vivono soprattutto i discendenti dei migranti Europei, Arrivarono con valigie di cartone e pantaloni rattoppati, ora vedono come un pericolo tutto il resto dei venezuelani, vale a dire il 95% della popolazione. Avevano le pulci, sono diventati una lumpen-borghesia improduttiva, peró si credono discendenti diretti dell'aristocrazia spagnola. Quella che perse l'impero su cui non tramontava mai il sole, per mano di un certo Simon Bolivar e degli antenati di questo giovane vilmente sacrificato. Questo lavoratore afro-venezuelano, ha commesso il terribile errore di imbattersi in un assembramento di estremisti facinorosi dell'estrema destra razzista.
30 maggio 2017
Palestina: Chi passerà alla storia, l'arciterrorista palestinese o l'arcicarceriere israeliano?
Comincia la quarta settimana di sciopero della fame di più di 1.200 prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane. Viene mantenuta l’incomunicabilità e l’isolamento dei prigionieri, mentre in tutto il mondo ci sono manifestazioni di solidarietà, in particolare in israele e nei Territori Occupati della Palestina.
L’aneddoto della settimana è stato il tentativo di screditare Marwan Barghouti, con un video nella cella dove è incarcerato senza contatti in cui lo si vede mangiare una galletta salata. Il video è stato diffuso nell’ora di maggiore audience dalla TV israeliana, che si è fatta beffe della “serietà” del suo sciopero della fame. Questo primitivo e basso esercizio di “verità alternativa” ha avuto la reazione contraria a quanto ci si aspettava, come ha messo in rilievo il comico israeliano Assaf Harel in un video.
Qui sotto riproduciamo la giusta indignazione di Gideon Levy, editorialista politico del quotidiano Haaretz.
Alla fine la storia giudicherà. E chi ricorderà la storia, Gilad Erdan (ministro della Sicurezza Interna di Israele, n.d.t.) o Marwan Barghouti?
Nessuno tocchi…il denaro
Torturare si può, come lo era nel medioevo è tornato ad essere legale anche nel terzo millennio. La vita non ha valore però il Gas si, è un bene prezioso. Cos’hanno in comune queste 3 considerazioni? La tortura, la vita e il GAS.
In Kazakistan, sono una cinquantina le aziende italiane che fanno affari per importare GAS e altri prodotti petroliferi, centinaia sono invece le aziende di altri paesi nel mondo. Il GAS è infatti un bene prezioso, preziosissimo, tanto che negli ultimi 20 anni è aumentato del 750% il consumo e altrettanto il prezzo. Si sa anche però che, dove ci sono di mezzo ingenti affari economici è sempre meglio non preoccuparsi più di tanto di quello che succede a livello “civile” in quei paesi, sia mai che i governi di tali succursali di B.C.E. “Beni Costosi Essenziali” dovessero (letteralmente) chiudere i rubinetti.
In Kazakistan, sono una cinquantina le aziende italiane che fanno affari per importare GAS e altri prodotti petroliferi, centinaia sono invece le aziende di altri paesi nel mondo. Il GAS è infatti un bene prezioso, preziosissimo, tanto che negli ultimi 20 anni è aumentato del 750% il consumo e altrettanto il prezzo. Si sa anche però che, dove ci sono di mezzo ingenti affari economici è sempre meglio non preoccuparsi più di tanto di quello che succede a livello “civile” in quei paesi, sia mai che i governi di tali succursali di B.C.E. “Beni Costosi Essenziali” dovessero (letteralmente) chiudere i rubinetti.
Ebbene, in pieno terzo millennio quale siamo, abbiamo scoperto che esiste ancora la tortura quale forma di persuasione e repressione. “Non è possibile”; dirà qualcuno. Altri invece credono che ormai nulla sia più impossibile.
29 maggio 2017
Contro il Neoliberismo e la sua visione del mondo
«Perché quando non si lavora, o si lavora male, si lavora poco o si lavora troppo, è la democrazia che entra in crisi, è tutto il patto sociale. E’ anche questo il senso dell’articolo 1 della Costituzione italiana, che è molto bello: “L’Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro”. In base a questo possiamo dire che togliere il lavoro alla gente o sfruttare la gente con lavoro indegno o malpagato o come sia, è anticostituzionale. Se non fosse fondata sul lavoro, la Repubblica italiana non sarebbe una democrazia, perché il posto di lavoro lo occupano e lo hanno sempre occupato privilegi, caste, rendite».
Questo, tra le altre cose, ha affermato Papa Francesco, ieri, incontrando a Genova operaie e impiegati dell'ILVA.
Una visita, quella del Papa all'ILVA, il cui significato simbolico non deve sfuggire, che fa da contraltare alla riunione "sette grandi" ladroni a Taormina.
Il discorso di ieri è in linea con prese di posizione già note e impegnative, contenute nell'Esortazione apostolicaEvangeli Guaudium del 24 novembre 2013 (in particolare i capitoli: No a un’economia dell’esclusione [53-54]; No alla nuova idolatria del denaro [55-56]; No a un denaro che governa invece di servire
Una visita, quella del Papa all'ILVA, il cui significato simbolico non deve sfuggire, che fa da contraltare alla riunione "sette grandi" ladroni a Taormina.
Il discorso di ieri è in linea con prese di posizione già note e impegnative, contenute nell'Esortazione apostolica
28 maggio 2017
Manchester: i “ribelli moderati” che uccidono i nostri figli
ACCORDO SEGRETO
C’è un rapporto diretto tra la strage di Manchester e la scellerata guerra in Libia che, nel 2011, Londra condusse insieme a Parigi e Washington per abbattere il regime di Gheddafi.
Partendo dalle origini libiche di Salman Abedi, il giovane attentatore, è possibile ricostruire la follia di una politica estera che l’Occidente conduce da anni in Medio Oriente aiutando coloro che poi uccidono i nostri figli. Vediamo perché.
Due anni fa il giornale britannico The Guardian pubblicò dei documenti rinvenuti a Tripoli dopo la caduta di Gheddafi. I documenti aprivano uno squarcio importante su una storia che i media occidentali decisero di ignorare. Noi fummo tra i pochi a parlarne in questo articolo, ma la censura imposta attorno alla questione fu praticamente impenetrabile.
La storia è questa: Tony Blair aveva siglato un accordo segreto con il leader libico Gheddafi per un’intensa attività di collaborazione tra il MI6 (l’intelligence britannica) e i servizi segreti di Tripoli. L’obbiettivo era reprimere le organizzazioni terroristiche islamiste che operavano in Libia e Gran Bretagna attraverso fuoriusciti o cittadini britannici di origini libiche.
C’è un rapporto diretto tra la strage di Manchester e la scellerata guerra in Libia che, nel 2011, Londra condusse insieme a Parigi e Washington per abbattere il regime di Gheddafi.
Partendo dalle origini libiche di Salman Abedi, il giovane attentatore, è possibile ricostruire la follia di una politica estera che l’Occidente conduce da anni in Medio Oriente aiutando coloro che poi uccidono i nostri figli. Vediamo perché.
Due anni fa il giornale britannico The Guardian pubblicò dei documenti rinvenuti a Tripoli dopo la caduta di Gheddafi. I documenti aprivano uno squarcio importante su una storia che i media occidentali decisero di ignorare. Noi fummo tra i pochi a parlarne in questo articolo, ma la censura imposta attorno alla questione fu praticamente impenetrabile.
La storia è questa: Tony Blair aveva siglato un accordo segreto con il leader libico Gheddafi per un’intensa attività di collaborazione tra il MI6 (l’intelligence britannica) e i servizi segreti di Tripoli. L’obbiettivo era reprimere le organizzazioni terroristiche islamiste che operavano in Libia e Gran Bretagna attraverso fuoriusciti o cittadini britannici di origini libiche.
27 maggio 2017
G7: Nè terra, nè mare, nè aria per gli imperialisti!
In occasione del G7 di Taormina, il Partito Comunista organizza un Convegno Internazionale in contrapposizione al Vertice in cui si riuniranno i capi di stato e di governo di 7 potenze imperialiste (USA, Gran Bretagna, Italia, Francia, Germania, Canada, Giappone) insieme all'Unione Europea e il Fondo Monetario Internazionale.
"Il 26 e 27 maggio i capi di stato e di governo delle potenze imperialiste del G7, assieme all'Unione Europea e al Fondo Monetario internazionale, si riuniranno a Taormina per discutere nuovi accordi e strategie per garantire gli interessi di grandi banche e gruppi economici. Questo significa nuovi attacchi a diritti e salari dei lavoratori, aumento della disoccupazione, tagli ai diritti sociali, misure antipopolari, guerre imperialiste e politiche di saccheggio. Per questo il Partito Comunista il 27 maggio chiama lavoratori, disoccupati, pensionati e studenti a mobilitarsi contro il G7, le unioni imperialiste di UE e NATO e gli interessi che esse rappresentano".
"Il 26 e 27 maggio i capi di stato e di governo delle potenze imperialiste del G7, assieme all'Unione Europea e al Fondo Monetario internazionale, si riuniranno a Taormina per discutere nuovi accordi e strategie per garantire gli interessi di grandi banche e gruppi economici. Questo significa nuovi attacchi a diritti e salari dei lavoratori, aumento della disoccupazione, tagli ai diritti sociali, misure antipopolari, guerre imperialiste e politiche di saccheggio. Per questo il Partito Comunista il 27 maggio chiama lavoratori, disoccupati, pensionati e studenti a mobilitarsi contro il G7, le unioni imperialiste di UE e NATO e gli interessi che esse rappresentano".
26 maggio 2017
La classe operaia non è scomparsa, manca la coscienza
La pubblicazione del rapporto annuale dell'ISTAT 2017 ha consentito ai giornali di formulare i consueti titoli da scandalo sulla "fine della classe operaia". I maggiori telegiornali hanno parlato di "classe operaia spazzata via dalla crisi". Al netto di qualche critica ad alcune delle scelte operate dall'ISTAT sulle categorie statistiche – dalla scelta delle categorie spesso dipende anche il risultato politico dell'analisi – i dati che si ricavano dal rapporto spingono ad un ragionamento più articolato, che non mette in discussione l'esistenza numerica dei lavoratori salariati, ma punta dritto alla questione della percezione che i lavoratori hanno di sé stessi.
In termini marxisti si potrebbe esprimere questa situazione con la differenza tra il concetto di classe in sé, storicamente determinato sulla base dei rapporti sociali di produzione, e quello di classe per sé, ossia di classe cosciente del proprio ruolo e della propria funzione storica. Andiamo con ordine, in attesa di un'analisi più accurata del dossier, che condurremo nei prossimi giorni.
In termini marxisti si potrebbe esprimere questa situazione con la differenza tra il concetto di classe in sé, storicamente determinato sulla base dei rapporti sociali di produzione, e quello di classe per sé, ossia di classe cosciente del proprio ruolo e della propria funzione storica. Andiamo con ordine, in attesa di un'analisi più accurata del dossier, che condurremo nei prossimi giorni.
24 maggio 2017
La mia critica sui vaccini è autorevole
Dopo il mio articolo di denuncia sull’abominevole affare Lorenzin, dove citavo una ricerca pubblicata sui data base gestiti dal governo degli Stati Uniti e che avverte del tasso di MORTALITA’ INFANTILE che si sospetta sia cresciuto assieme alle vaccinazioni, mi sono arrivate addosso critiche sguaiate, ma in particolare alcuni medici e ricercatori italiani mi hanno accusato di:
1) aver scelto uno studio “spazzatura” firmato da due “buffoni che neppure sono medici”.
2) che lo studio stesso non è affatto approvato dal The National Institutes of Health, del governo USA, e specificamente dal National Center for Biotechnology Information, ed è solo una delle tante stupidaggini non scientifiche che si possono trovare in PubMed, che è l’archivio dei suddetti Istituti della Sanità governativa americana.
1) aver scelto uno studio “spazzatura” firmato da due “buffoni che neppure sono medici”.
2) che lo studio stesso non è affatto approvato dal The National Institutes of Health, del governo USA, e specificamente dal National Center for Biotechnology Information, ed è solo una delle tante stupidaggini non scientifiche che si possono trovare in PubMed, che è l’archivio dei suddetti Istituti della Sanità governativa americana.
Invito a uno sciopero della fame mondiale il 25 maggio a sostegno dei prigionieri palestinesi
Diverse capitali in tutto il mondo, hanno già risposto a questo appello, tra cui Washington (USA), Londra, Parigi, Sydney e Dublino.
23 maggio 2017
Un attentato emotivo, mediatico e politico. Che spiana la strada a una nuova pax mediorientale
Azzardo ipotesi a caldo riguardo l’attentato di Manchester, dove -nel momento in cui sto scrivendo – hanno perso la vita 22 persone, mentre altre 59 sono rimaste ferite. Si parla di un kamikaze, come a Parigi nel 2015 ma un qualcuno che, se fosse confermata l’ipotesi, ha atteso il momento del deflusso dall’arena a fine concerto per farsi esplodere, in un’area esterna vicino alla biglietteria, quindi per ottenere il massimo effetto, senza correre il rischio di dover eludere i controlli di sicurezza per poter entrare nella struttura. Insomma, morti per la deflagrazione più effetto calca della gente che scappa. Allo Stade de France, come dissero gli inquirenti, di fatto i kamikaze si suicidarono, facendosi esplodere all’esterno della struttura ma quando la partita era in corso: uno, addirittura, andò a farsi brillare in un vialetto senza uscita.
Restano due cose strane: il fatto che sia circolata in tempi brevissimi la notizia che fosse stato identificato l’attentatore (se fosse stato davvero un kamikaze, ci sarebbe voluto più tempo e una gran fortuna), smentita solo in parte poco fa dal capo della polizia di Manchester, Ian Hopkins, (il quale ha detto che non poteva confermare né se l’identità fosse stata scoperta, né se si trattasse di un cittadino britannico) e quello che a parlare per primi di attentatore suicida siano stati funzionari USA, come riportato da SkyNews britannica. Come mai questa certezza dall’altra parte dell’Oceano?
Restano due cose strane: il fatto che sia circolata in tempi brevissimi la notizia che fosse stato identificato l’attentatore (se fosse stato davvero un kamikaze, ci sarebbe voluto più tempo e una gran fortuna), smentita solo in parte poco fa dal capo della polizia di Manchester, Ian Hopkins, (il quale ha detto che non poteva confermare né se l’identità fosse stata scoperta, né se si trattasse di un cittadino britannico) e quello che a parlare per primi di attentatore suicida siano stati funzionari USA, come riportato da SkyNews britannica. Come mai questa certezza dall’altra parte dell’Oceano?
22 maggio 2017
Vaccino esavalente, ecco il documento “riservato” Glaxo che cita l’autismo
Il Tribunale di Milano ha stabilito che il ministero della Salute dovrà versare un assegno a un bimbo di 9 anni affetto dalla malattia dopo che nel 2006 ipotizzando una correlazione con il farmaco Infanrix Hexa Sk. Ilfattoquotidiano.it ha letto il documento della casa produttrice che cita tutte le possibili reazioni avverse.
Fa discutere la sentenza del Tribunale del Lavoro di Milano che afferma l’esistenza di “un nesso causale” tra il vaccino esavalente Infanrix Hexa Sk (contro difterite, tetano, poliomelite, epatite b, Haemophilus influenzae di tipo B e pertosse) prodotto da GlaxoSmithKline e l’autismo, e condanna il ministero della Salute (che ha “adottato” questo farmaco) a versare per tutta la vita un assegno bimestrale a un bimbo di nove anni affetto dalla patologia, al quale nel 2006 fu iniettato il vaccino.
La sentenza cita la perizia del medico legale Alberto Tornatore, nominato dal Tribunale milanese, il quale sottolinea che “è probabile, in misura certamente superiore al contrario, che il disturbo autistico del piccolo sia stato causato, o almeno concausato dal vaccino Infranrix Hexa Sk”, e che questo vaccino “mostra una specifica idoneità lesiva per il disturbo autistico”.
21 maggio 2017
Decreto Vaccini: il commento che sui giornali non leggerete mai
C’era un tempo in cui qualcuno mandava affanculo tutti, per qualunque cosa. Era la rivoluzione. Mandava affanculo i corrotti, mandava affanculo i ladri. Mandava affanculo chi viveva attaccato alle poltrone, i giornalisti servi, i ministri, i banchieri senza scrupoli, mandava affanculo le case farmaceutiche e i loro business.
Oggi, proprio le case farmaceutiche e i loro business hanno messo a segno un colpaccio mica male. Con un decreto legge scritto dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, con il probabile aiuto dal consulente ministeriale Roberto Burioni, il Governo ha emanato un decreto in base al quale i vaccini obbligatori passano da 4 (di cui uno conseguente a una tangente da 600 milioni pagata da GlaxoSmithKline al Ministro della Salute De Lorenzo, con sentenza confermata in cassazione), a 12. Dodici vaccini obbligatori. Non solo: impossibilità di frequentare le scuole da zero a sei anni per i non vaccinati, mentre per le scuole dell’obbligo pesanti sanzioni a carico dei genitori che non vaccinano, in tutto o in parte: fino a 7500 euro. E la segnalazione al Tribunale dei Minori per la sospensione della patria potestà.
Vaccini: Vaxxed come Fahrenheit 451
Il censore ragazzino, segugio meccanico premiato dal regime
"Mai l'individuo è stato così completamente abbandonato a una collettività cieca, e mai gli uomini sono stati più incapaci non solo di sottomettere le loro azioni ai loro pensieri, ma persino di pensare"
"Appare abbastanza chiaro che l'umanità contemporanea tende un po' dovunque a una forma totalitaria di organizzazione sociale ..., vale a dire a un regime in cui il potere di Stato deciderebbe sovranamente in tutti gli ambiti, anche e soprattutto nell'ambito del pensiero"Simone Weil 1934 - Riflessioni sulle cause della libertà e dell'oppressione sociale.
Quando ho assistito alla proiezione di Vaxxed a Milano in ottobre, seguita in sala da un silenzio più eloquente e denso del dibattito fra il sobrio regista e un tiepido Pregliasco (che si aspettava forse un film anti-vaccini e si è ritrovato invece un documentario inchiesta sulla frode non già del Dr Andrew Wakefield - i cui studi sono stati peraltro confermati da almeno una trentina di altri studi in tutto il mondo- bensì quella perpetrata da quel pozzo di corruzione e di porte girevoli e lobbismi che sono a detta di Robert F Kennedy Jr i Centers for Disease Control and Prevention di Altanta colpevoli di aver insabbiato i dati che dimostravano con "evidenze scientifiche inoppugnabili" il legame fra MPR e autismo «Abbiamo programmato incontro per distruggere i documenti di studio vaccino autismo»),
20 maggio 2017
Fitoussi: “La democrazia è a rischio perché le élite odiano i popoli”
Non ne rispettano le scelte e sovvertono i risultati popolari. Impongono le loro politiche e non si fermano di fronte al malcontento che sorge dalla disuguaglianza. Secondo il professore ed economista francese, è questo il grande errore che rischia di rovinare l’Europa.
«Il problema più grande, oggi? È la disuguaglianza». Lo dice sbuffando (anzi, svapando) dal suo sigaro elettronico, con sguardo sornione, il professore ed economista francese Jean Paul Fitoussi. Lo fa a margine del suo intervento a Linkontro, meeting annuale organizzato dalla Nielsen per mettere a fuoco i trend del largo consumo. Lui, il professore, è un ospite d’onore per l’apertura. Poco prima, dal palco dell’auditorium, si era divertito a tracciare il quadro della situazione politica globale. «Trump? Un pazzo», aveva detto. E «ciò che l’ha portato al potere è un errore che stiamo replicando anche in Europa». Del resto, «gli Usa sono i più grandi produttori mondiali di dottrina – a uso esterno. Mentre l’Europa è la più grande consumatrice di dottrina – a uso interno». Ciò che succede là si ripete anche qua. Ora «l’ultima opportunità per l’Europa è Macron». E, nonostante sia suo amico, non risparmia un po’ di malizia. «Con la Merkel andranno d’accordo, eccome. Si innamoreranno».
«Il problema più grande, oggi? È la disuguaglianza». Lo dice sbuffando (anzi, svapando) dal suo sigaro elettronico, con sguardo sornione, il professore ed economista francese Jean Paul Fitoussi. Lo fa a margine del suo intervento a Linkontro, meeting annuale organizzato dalla Nielsen per mettere a fuoco i trend del largo consumo. Lui, il professore, è un ospite d’onore per l’apertura. Poco prima, dal palco dell’auditorium, si era divertito a tracciare il quadro della situazione politica globale. «Trump? Un pazzo», aveva detto. E «ciò che l’ha portato al potere è un errore che stiamo replicando anche in Europa». Del resto, «gli Usa sono i più grandi produttori mondiali di dottrina – a uso esterno. Mentre l’Europa è la più grande consumatrice di dottrina – a uso interno». Ciò che succede là si ripete anche qua. Ora «l’ultima opportunità per l’Europa è Macron». E, nonostante sia suo amico, non risparmia un po’ di malizia. «Con la Merkel andranno d’accordo, eccome. Si innamoreranno».
19 maggio 2017
L’esperienza di Trump ci libera dal falso idolo della democrazia
Il bombardamento della Siria ha regalato all’amministrazione Trump un mese di tregua, ma non è stato seguito dall’auspicata rottura dei rapporti tra Casa Bianca e Cremlino. La visita a Washington del ministro degli Esteri russo ha innescato un furioso attacco contro Donald Trump, col chiaro intento di paralizzarne l’azione: l’oligarchia euro-atlantica rifiuta qualsiasi riconciliazione con la Russia. La presidenza di Trump non sarà comunque un’esperienza inutile: dopo i governi tecnocratici in Europa, il recente golpe bianco in Brasile ed le elezioni francesi sporcate dalla strategia della tensione e dall’eliminazione politica degli avversari, l’accanimento contro Trump testimonia che l’idolo delle democrazia è ormai al tramonto.
L’impossibile riavvicinamento alla Russia
L’indice di gradimento di Donald Trump tra i “populisti” statunitensi ed europei è inversamente proporzionale a quello goduto presso l’establishment: scesa ai minimi termini in occasione del bombardamento sulla Siria dello scorso 6 aprile, la sua popolarità tra i movimenti anti-sistema sta conoscendo un rimbalzo in questi giorni, complici le manovre per defenestrarlo. È quasi certo che l’amministrazione Trump si concluderà (prematuramente o meno) senza aver mantenuta nessuna delle promesse che avevano inizialmente suscitato molte speranze, soprattutto in Europa: disimpegno degli USA dalla NATO, neo-isolazionismo, lotta alla globalizzazione selvaggia, smantellamento dell’architettura geopolitica post-1945, arresto della destabilizzazione del Medio Oriente, etc. etc.
L’impossibile riavvicinamento alla Russia
L’indice di gradimento di Donald Trump tra i “populisti” statunitensi ed europei è inversamente proporzionale a quello goduto presso l’establishment: scesa ai minimi termini in occasione del bombardamento sulla Siria dello scorso 6 aprile, la sua popolarità tra i movimenti anti-sistema sta conoscendo un rimbalzo in questi giorni, complici le manovre per defenestrarlo. È quasi certo che l’amministrazione Trump si concluderà (prematuramente o meno) senza aver mantenuta nessuna delle promesse che avevano inizialmente suscitato molte speranze, soprattutto in Europa: disimpegno degli USA dalla NATO, neo-isolazionismo, lotta alla globalizzazione selvaggia, smantellamento dell’architettura geopolitica post-1945, arresto della destabilizzazione del Medio Oriente, etc. etc.
18 maggio 2017
Le Dame in bianco di Tintori oscurano la scena
Ieri, in Venezuela, le marce delle donne sono state due, e hanno messo nuovamente a tema il quadro dello scontro in atto fra due modelli di paese. Da una parte le destre, i settori agiati e parte di quelle classi medie impoverite dagli anni di neoliberismo selvaggio, poi tornate a vivere periodi di vacche grasse con la ridistribuzione petrolifera voluta dal chavismo (e il barile sopra i 100 dollari) e ora di nuovo scomode in periodo di «guerra economica». Dall'altra le femministe dei settori popolari che appoggiano il socialismo bolivariano: i collettivi – Ni una menos, Lgbtq, Comitati di rifornimento e produzione (Clap), media alternativi, studenti, «classe media socialista»… – che muovono critiche, ma difendono le conquiste sociali.
LE AGENZIE STAMPA – tutte, rigorosamente tutte – e i media mainstream hanno però annunciato entusiasticamente solo quella delle damas en blanco: che hanno sfilato vestite di bianco, per richiamare le anticastriste di Miami. Indubbiamente numerose. È così da un mese. È stato così ogni volta che «l'insopportabile ex operaio del metro» ha segnato qualche punto nella «diplomazia di pace», sostenuta dal papa, dalla Unasur e da un gruppo di ex presidenti guidati dallo spagnolo Zapatero. Impossibile essere informati da più fonti. Oltre una decina di lanci, invece, – su un profluvio dedicati a una sola campana – per lodare enfaticamente «la grinta e il coraggio delle donne venezuelane».
16 maggio 2017
Euro-crack: l’Italia è ora in prima linea
Sfumato lo scenario di una conflagrazione “politica” dell’Unione Europea sull’onda di una vittoria elettorale di Marine Le Pen, tornano alla ribalta le forze centrifughe di natura economica: l’Italia si trova adesso in prima linea. Gli allarmanti dati su debito pubblico, disoccupazione, crescita e sofferenze bancarie, suggeriscono che la situazione, complice la prossima instabilità politica, possa precipitare anche prima del rialzo dei tassi da parte della BCE: è quasi certo che, come nel bollente autunno del 2011, Mario Draghi ed Angela Merkel, spalleggiati dal neo-presidente francese Emmanuel Macron, tenteranno di commissariare l’Italia, spingendola verso un “salvataggio” del FMI/ESM. Rimane da capire se la nostra classe dirigente, incalzata da una società sempre più insofferente, cederà al ricatto.
Un nuovo 2011 alle porte
Le presidenziali francesi rappresentavano la principale, e forse unica, occasione del 2017 per una conflagrazione “politica” dell’Unione Europea: se il Front National, sospinto dalla disoccupazione record e dalle montanti tensioni sociali, avesse conquistato l’Eliseo, l’intera architettura europea sarebbe crollata nel volgere di pochi mesi, travolta dall’esplosione del motore franco-tedesco.
Un nuovo 2011 alle porte
Le presidenziali francesi rappresentavano la principale, e forse unica, occasione del 2017 per una conflagrazione “politica” dell’Unione Europea: se il Front National, sospinto dalla disoccupazione record e dalle montanti tensioni sociali, avesse conquistato l’Eliseo, l’intera architettura europea sarebbe crollata nel volgere di pochi mesi, travolta dall’esplosione del motore franco-tedesco.
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