26 luglio 2012
La vera storia della Siria
Quali sono le forze in gioco oggi nel mondo? Una domanda irrisolta da quelle persone di fiducia che dovrebbero comunicarci la verità.
E siamo ben lontani da ottenerla, non per mancanza di accesso, ma per la paura costante creata per offuscarci la visione.
Un conflitto che non è contro la Siria o contro Assad ma è il proseguimento di un'operazione iniziata dalle forze imperialiste con gli attacchi terroristici del 11 Settembre 2001.
Questa è la vera storia della Siria.
MONTI ALLA CORTE DI PUTIN, PUTIN ALLA CORTE DEL FMI
Mentre allo spread ed alle borse succedeva di tutto, un Mario Monti sempre più patetico volava in Russia per svolgere il ruolo di procuratore d'affari per conto dell'ENI, come già i suoi due predecessori alla Presidenza del Consiglio. Ma si tratta ormai di affari parecchio ridimensionati, poiché si sta parlando di un ENI azzoppato dalla perdita della Libia, che ha comportato non solo la chiusura del principale rubinetto di petrolio, ma anche della cassaforte finanziaria di tutte le multinazionali italiane.
Sino ad un anno e mezzo fa, Libia e Italia erano più che soci d'affari, costituivano un unico sistema economico-finanziario; e gli effetti della mutilazione oggi si avvertono. E pensare che appena nel febbraio dello scorso anno, l'ENI poteva permettersi di fare da guida e mallevadore per gli affari della multinazionale russa Gazprom in Libia. Chi trovasse in queste reminiscenze dei motivi per rimpiangere il governo precedente, si chieda anche perché mentre il Buffone di Arcore baciava la mano a Gheddafi, intanto i suoi giornali lo chiamavano beduino. [1] Nel marzo dello scorso anno appariva ancora realistico ipotizzare per la crisi libica uno scenario di tipo kosovaro, con la secessione della Cirenaica. In effetti poi la NATO ha potuto avere in Libia un margine di manovra praticamente illimitato, che ha condotto ad uno scenario di tipo congolese, con uno Stato ed un governo puramente fittizi, e con il territorio direttamente spartito tra le principali multinazionali angloamericane.
25 luglio 2012
LE OLIMPIADI MILITARIZZATE DI LONDRA EVOCANO 1984 DI ORWELL
Le Olimpiadi di Londra assumono rapidamente l'aspetto di una vasta operazione militare terrestre e aerea e non quella di un evento sportivo internazionale. Invece di un sentimento di fratellanza internazionalista che dovrebbero incarnare i Giochi olimpici, a Londra regna un'atmosfera minacciosa di paesi in guerra con missili terra-aria dispiegati sui tetti di edifici residenziali, navi da guerra della Marina in stato di allerta,così come aerei da combattimento ed elicotteri della Royal Air Force pattugliano i cieli sopra la capitale britannica.
Di Finian Cunningham
MondialisationI Giochi iniziano entro una settimana. Tra gli sviluppi recenti figura un annuncio del ministero della Difesa britannico che ha voluto 3500 soldati in più dispiegati per garantire la sicurezza dei 30 siti che ospitano eventi sportivi. Questi si sommano ai 13.500 militari già assegnati per proteggere il pubblico e le squadre sportive dal rischio di un attacco terroristico.
Il Generale britannico Sir Nick Parker, che supervisiona le misure di sicurezza, ha detto che uno dei piani d'urgenza consiste nel far fronte ad un "evento di tipo 11 settembre."
Il dispiegamento di truppe a Londra e dintorni comprende 7000 persone in più rispetto le attuali operazioni britanniche in Afghanistan.
"PROFUMO" ... DI AUSTERITY
Merito e formazione: riflessioni e spunti di dibattito verso l’autunno che viene
Di Niccolò Cuppini
Nelle ultime settimane il ministro Profumo ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alle misure che vorrebbe applicare a partire dall’autunno nelle scuole e nelle università. Nell’ormai rituale mettere mano di ogni governo al sistema formativo, in un clima di riforma permanente, è bene considerare a mente fredda le proposte del banchiere come spunto per riprendere un ragionamento collettivo sul mondo della formazione, da un punto di vista dei movimenti. Utile in forma preliminare sottolineare come le esternazioni in questione non facciano altro che inserirsi in un filone discorsivo ormai ampiamente consolidato, a tratti estremizzandone i termini. Il “merito” è il baricentro attorno al quale ruotano le indicazioni fornite, e viene utilizzato da un lato come paravento per celare una sostanziale vuotezza delle proposte, e dall’altro come potenziale ariete per eventualmente proporre un ulteriore inasprimento delle misure contenute nel ddl Gelmini. Per completare il quadro va aggiunto che alcune settimane fa la ministra Fornero aveva esortato le famiglie italiane a non investire più nell’acquisto di case, bensì nella formazione dei propri figli.Leggi tutto...
24 luglio 2012
ITALIA: AGIRE CONTRO IL GLOBALISMO GOLPISTA
La democrazia reale dei banchieri - Il potere finanziario dirige tutto - Schierare la forza per arginarli e batterli - Italia consegna 12,5 miliardi al FMI -
Di Tito Pulsinelli
Non ha più importanza chi governa a Roma, Madrid, Atene o Lisbona perchè quel che fanno o no, si decide altrove. E’ morta l’alternanza, la “democrazia” è una variabile secondaria del gioco dell’oca elettorale. Siamo alla democrazia reale, come fase degenarativa suprema della democrazia representativa. Nelle capitali di quel che fu l’Europa –ed è un etereo surrogato denominato Unione Europea (UE) - allignano gli esecutori testamentari del l’oligarchia finanziaria. Gracili protesi della sua volontà di dominio assoluto. Hanno trasformato in burocratici automatismi amministrativi i diktat che sacrificano il bene comune. I golpisti di Bruxelles e Francoforte hanno espugnato la sovranità economica, monetaria e fiscale. Nazioni e popoli sono solo "espressioni geografiche" ed esoterici “mercati”.
L'IMPOSSIBILE ACCORDO TRA IL LUPO E L'AGNELLO
Post festum, possiamo dire che l'esito di Rio 20 presenta un menu ricco di suggerimenti e proposte, senza alcun obbligo ad una dose di toccante buona volontà, ma ad un'ingenuità analitica terribile, direi quasi deplorevole. Non è una bussola che punta verso "il futuro che vogliamo", ma verso un abisso.
Di Leonardo Boff
Alainet.org23 luglio 2012
L'€URO E' LA ROVINA DELL'EUROPA
«Spero che i pochi amici che abbiamo, che vogliono bene all’Italia, spingano i politici a uscire dall’euro». Problema numero uno, i politici: «Ormai sono un’ombra, degli spettri nel Parlamento». Parola di Ida Magli, autorevole antropologa: una delle poche voci, vent’anni fa, a mettere in guardia gli italiani dal trionfalismo europeista che – col Trattato di Maastricht – pose le condizioni per il “massacro sociale” con cui oggi facciamo i conti: privatizzazione del debito pubblico a vantaggio della finanza speculativa e fine della moneta sovrana, arma fondamentale per gestire le crisi proteggendo i cittadini. Risultato: il debito – storico motore dello sviluppo sociale – ora diventa un incubo, e costringe gli Stati sotto ricatto a svendere i “gioielli di famiglia” alle stesse multinazionali che, attraverso la grande finanza e i suoi emissari – Bce e Commissione Europea – hanno manovrato per scatenare il panico con un obiettivo chiaro: fare man bassa dei beni comuni, ovvero l’ultimo terreno di conquista rimasto, in un’economia ridotta in mutande.
Di Ida Magli
Di Ida Magli
Lo scenario è cupo: le manovre speculative che deprimono l’economia reale inducendo i governi a tagliare le spese vitali preservando solo le banche – operazioni che qualcuno non esita a definire “golpe finanziario” – sono state accelerate negli ultimi mesi di fronte alla grande crisi dell’Occidente globalizzato, che dopo due secoli e mezzo sta letteralmente smettendo di crescere. Crisi climatica, penuria energetica, recessione economica dovuta all’eccessiva produzione di merci superflue, che i consumatori non riescono più ad assorbire: più l’economia fatica, più il business si trasferisce nella sola sfera finanziaria, centralizzando il potere e facendo saltare le tutele democratiche.
21 luglio 2012
L'ECONOMIA TEDESCA NON E' UN ESEMPIO
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha indicato che il presunto successo del modello tedesco è dovuto alle politiche di austerità che il governo tedesco ha attuato nel primo decennio di questo secolo, politiche avviate dal governo di coalizione socialdemocratico-verde, e continuate dalla coalizione di governo democristiano-socialdemocratico, e in seguito dalla coalizione democristiana-liberale. Quindi, la signora Angela Merkel e il suo governo stanno spingendo affinché tutti i paesi della zona euro facciano lo stesso.
Di Vincenç Navarro
Il problema di questo approccio è che ignora o nasconde alcuni fatti essenziali. Uno è che il suo successo come paese esportatore è dovuto ad una posizione dominante sulla propria classe operaia e su altri paesi che potrebbe essere ben definito come sfruttamento. Poiché questo tipo di terminologia appare raramente sui media sento il bisogno di spiegare il significato di tale termine. Si sfrutta B quando A vive meglio a spese di B, che vive peggio. A e B possono essere classi sociali o paesi. Bene, cominciamo dalle classi. Il complesso export tedesco ha basato il suo successo (che ha portato ad un'esplosione dei suoi utili) in parte perchè ha impedito che la classe operaia tedesca sia beneficiaria della sua maggiore produttività. Come ha detto Mark Weisbrot, lo Stato e il mondo imprenditoriale tedesco non hanno permesso un aumento dei salari parallelo alla crescita della produttività. La maggior parte di questa crescita ha arricchito il reddito da capitale, e non quello del lavoro. In realtà, queste ultime, come percentuale di tutte le entrate, sono diminuite. Al capitale è andata molto bene a spese del mondo del lavoro al quale non è andata così bene come potrebbe o avrebbe dovuto essere.
LA MERKEL MARIONETTA DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE
La settimana scorsa era l'agenzia di rating Moody's, adesso sarebbero le dichiarazioni della cancelliera Angela Merkel a minacciare lo spread dei BTP italiani. Mario Monti dice che dovrebbero premiarci perché siamo diventati "virtuosi", ma gli ingrati invece ci puniscono. Anche, se come ci dice la Merkel, facciamo i "compiti a casa", poi ci bocciano lo stesso. Monti però è un uomo di mondo, e quindi dovrebbe sapere che quando i "mercati" (cioè le banche multinazionali) hanno trovato un pollo da spennare, allora sarà molto difficile che ci rinuncino solo perché il pollo è diventato "virtuoso". Anzi, più il pollo è "virtuoso", tanto più accentua le sue caratteristiche di pollo.
COMIDAD
In passato, quando non c'erano ancora i "vincoli di Maastricht", se uno Stato si trovava nelle attuali condizioni dell'Italia non faceva altro che rinunciare ad emettere altri titoli, oppure li utilizzava solo per i prestiti forzosi al proprio interno, attuando una parte dei suoi pagamenti in buoni del tesoro. L'alternativa al mercato dei titoli era il cercare di accedere ad un prestito diretto da parte di un altro Stato, offrendo ovviamente delle garanzie auree o patrimoniali. Oggi si parla invece di dismissione del patrimonio pubblico, mentre le riserve auree dell'Italia sono diventate per la stampa un argomento tabù (altro che articolo 18!), tanto che a molti comincia a venire il sospetto che anche su quel versante l'attuale governo abbia qualcosa da nascondere. Del resto, il governo Monti si regge più sulla fiducia dei media che sulla fiducia parlamentare. Un governo retto da un advisor della NATO come Monti, si avvale oggi, nella sua aggressione al popolo italiano, della stessa compatta connivenza mediatica fornita alle aggressioni NATO contro la Libia e la Siria.
In passato, quando non c'erano ancora i "vincoli di Maastricht", se uno Stato si trovava nelle attuali condizioni dell'Italia non faceva altro che rinunciare ad emettere altri titoli, oppure li utilizzava solo per i prestiti forzosi al proprio interno, attuando una parte dei suoi pagamenti in buoni del tesoro. L'alternativa al mercato dei titoli era il cercare di accedere ad un prestito diretto da parte di un altro Stato, offrendo ovviamente delle garanzie auree o patrimoniali. Oggi si parla invece di dismissione del patrimonio pubblico, mentre le riserve auree dell'Italia sono diventate per la stampa un argomento tabù (altro che articolo 18!), tanto che a molti comincia a venire il sospetto che anche su quel versante l'attuale governo abbia qualcosa da nascondere. Del resto, il governo Monti si regge più sulla fiducia dei media che sulla fiducia parlamentare. Un governo retto da un advisor della NATO come Monti, si avvale oggi, nella sua aggressione al popolo italiano, della stessa compatta connivenza mediatica fornita alle aggressioni NATO contro la Libia e la Siria.
20 luglio 2012
LA CAMERA APPROVA FISCAL COMPACT E MES: INIZIA LA DITTATURA EUROPEA
Di Italo Romano
Stamattina alla Camera dei deputati è stata scritta la sentenza di fine sovranità dello Stato italiano. Nel silenzio totale dei mezzi di comunicazione i Deputati dell’oramai ex Belpaese hanno dato il via libera definitivo alla ratifica del Trattato sulla stabilita’, sul coordinamento e sulla governance nell’Ue, meglio conosciuto come Fiscal Compact, sottoscritto il 2 marzo e integralmente applicabile ai 17 Stati della zona euro e al Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes), al secolo “fondo salva stati”.
I si’ per il Fiscal Compact sono stati 380, 59 i no, 36 gli astenuti, quelli per il Mes sono stati 325 si’, 53 no e 36 astenuti. Solo la Lega ha votato contro; l’Idv si e’ astenuta. Questo dovremo ricordarcelo nel prossimo futuro.
Il presidente dei deputati della Lega Nord, Gianpaolo Dozzo, così spiega la contrarieta’ del suo gruppo parlamentare all’adozione del Fiscal compact e del Meccanismo europeo di stabilita’:
”Oggi, nel silenzio generale, e’ cambiato l’articolo 1 della nostra Costituzione ma nessuno lo dice: la sovranita’ non appartiene piu’ al popolo, ma alla burocrazia europea, che per giunta la esercita nelle forme e nei limiti che essa stessa decide.Leggi tutto...
19 luglio 2012
« ABBANDONARE SUBITO L'€URO! »
La situazione italiana è ormai patologica. Governanti e politici non possiedono più la capacità psichica indispensabile per fermarsi sulla strada intrapresa perché l’affermazione della moneta unica (“l’euro è irreversibile”) è diventata la scommessa in cui è in gioco la superiorità del loro Io. Si tratta di una patologia che ogni psichiatra è in grado di diagnosticare, sapendo bene che è quasi impossibile curarla e che può portare a gesti estremi di distruttività. Quando però tale morbo aggredisce gli esponenti del massimo potere quale il governo di Stati e di Popoli, la storia, anche recente, ci prova che nessuno si azzarda a indicare la presenza di una patologia psichica se non dopo l’estrema rovina, quando è ormai troppo tardi. Vogliamo provare almeno una volta a guardare in faccia questa realtà?
Italiani Liberi
La creazione dell’euro è stata un gesto irrazionale, dettato dalla volontà di potenza dei banchieri che, convinti che fosse ormai possibile per loro diventare i padroni d’Europa sottomettendo qualsiasi altro potere, hanno assolutizzato il proprio strumento - la moneta - trasformandolo nell’unica arma di governo e di dominio. L’euro è nato così, privo di tutto: senza uno Stato, senza un Popolo, senza una Storia, senza un Politica, senza un Futuro. Insomma: privo di realtà. Il che significa frutto di delirio, di allucinazione o, se si vuole, del Super-Io dei banchieri.
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Italiani Liberi
La creazione dell’euro è stata un gesto irrazionale, dettato dalla volontà di potenza dei banchieri che, convinti che fosse ormai possibile per loro diventare i padroni d’Europa sottomettendo qualsiasi altro potere, hanno assolutizzato il proprio strumento - la moneta - trasformandolo nell’unica arma di governo e di dominio. L’euro è nato così, privo di tutto: senza uno Stato, senza un Popolo, senza una Storia, senza un Politica, senza un Futuro. Insomma: privo di realtà. Il che significa frutto di delirio, di allucinazione o, se si vuole, del Super-Io dei banchieri.
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USA: PIANI GLOBALI PER RIMPIAZZARE IL DOLLARO...(Con una moneta mondiale?)
Le nazioni sono arrivate al capolinea e non vogliono continuare a finanziare le avventure militari degli Stati Uniti. Già durante le riunioni a giugno del 2009 a Ekaterimburgo, Russia, i leader mondiali come il presidente cinese Hi Jintao e il russo Dimitri Medvedev, e altri funzionari dell’Organizzazione della Cooperazione di Shangai, composta da sei nazioni, hanno dato un passo decisivo nella sostituzione del dollaro come moneta di riserva mondiale. Agli USA è stata negata l’entrata a queste riunioni. Se questi leader mondiali hanno successo, il valore del dollaro cadrà presto, il costo delle importazioni, includendo quello del petrolio, si innalzerà e i tassi d’interesse aumenteranno.
Il mondo considera il FMI e la BM e l’Organizzazione Mondiale del Commercio come pedine di Washington in un sistema finanziario sostenuto dalle basi militari e portaerei statunitensi che girano nel mondo. Però nonostante questo dominio militare c’è il vestigio di un impero statunitense che non riesce più a governare attraverso la forza economica. La potenza militare degli Stati Uniti è troppo muscolosa, si fonda più sulle armi atomiche e gli attacchi aerei che su operazioni via terra, che oggi sono troppo impopolari, politicamente parlando, per poter realizzare attacchi su grande scala.
Come ha sottolineato Hedges nel giugno del 2009:
“Gli architetti di questo scambio mondiale si rendono conto che se vincono sul dollaro allora potranno vincere il dominio militare degli Stati Uniti”.
18 luglio 2012
USA: LA GRANDE SICCITA' DEL 2012
Perché il cuore degli Stati Uniti sta vivendo una siccità così terribile in questo momento? Al momento, circa il 61 per cento di tutta la nazione sta vivendo condizioni di siccità, e questo è assolutamente devastante per gli agricoltori e gli allevatori di tutto il paese. Meno di due settimane fa ho scritto un articolo chiedendomi che cosa accadrebbe se queste condizioni di siccità persistessero, e adesso lo stiamo scoprendo. Il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti ha dichiarato la più grande area di disastro naturale nella storia degli Stati Uniti.
L'USDA ha dichiarato 1.016 contee in 26 stati degli USA zone sinistrate. La dichiarazione USDA sostanzialmente comprende circa la metà della nazione, e ora non si puo negare quanto sia realmente orribile questa siccità. Potete vedere una mappa della zona del disastro proprio qui. Questa siccità senza fine viene paragonata alla siccità da incubo del 1988, e se dovesse persistere in agosto potrebbe diventare forse la peggiore siccità che l'America abbia mai visto. L'USDA afferma che circa il 60 per cento di tutto il mais nel paese sta vivendo condizioni di siccità da "moderate a estreme". Se questa siccità non finirà presto, le perdite saranno allucinanti. Già, si stima che gli agricoltori e gli allevatori abbiano subito miliardi di dollari di danni. Quanto possono peggiorare le cose?
17 luglio 2012
L'ASSE SPAGNA-ITALIA CI COSTERA' LA SOVRANITA'
Trattato di Münster (1648), pezzo fondamentale della pace di Westfalia |
La Vanguardia
Il magnifico episodio della Battaglia di Waterloo in La Certosa di Parma, il secondo grande romanzo di Stendhal, ci è servito la scorsa settimana per descrivere una sensazione sempre più comune di fronte alla vertiginosa spirale della crisi: tutti noi riconosciamo l'interno di una grande macchia, per quanto leggiamo di esperti, abbiamo difficoltà a comprendere il significato e la portata dei movimenti che si susseguono intorno a noi. Non abbiamo alcuna comunicazione diretta con lo stato e abbiamo il sospetto che questo non ha nessuna visione conclusiva degli eventi. Caos digitalizzato. Siamo tutti Fabrizio del Dongo, il giovane italiano che partecipò alla battaglia di Waterloo senza sapere cosa fosse Waterloo.
Questa settimana è più luminosa. Le notizie di venerdì a Bruxelles hanno dato un senso alla grande confusione che ha prevalso dopo le drammatiche elezioni greche, di cui non ci ricordiamo più perché la memoria mediatica è quella di un rettile. Italia e Spagna sono state piantate davanti la Germania, costringendo l'adozione di tre provvedimenti che, in linea di principio, allontanano dai peggiori calvari. Spagna e Italia hanno stretto un'alleanza dell'ultimo minuto - senza precedenti nello scacchiere europeo - al fine di evitare l'umiliazione di gravi conseguenze nelle loro politiche interne. Entrambi i paesi hanno scoperto che, insieme, pesano in Europa.
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Il magnifico episodio della Battaglia di Waterloo in La Certosa di Parma, il secondo grande romanzo di Stendhal, ci è servito la scorsa settimana per descrivere una sensazione sempre più comune di fronte alla vertiginosa spirale della crisi: tutti noi riconosciamo l'interno di una grande macchia, per quanto leggiamo di esperti, abbiamo difficoltà a comprendere il significato e la portata dei movimenti che si susseguono intorno a noi. Non abbiamo alcuna comunicazione diretta con lo stato e abbiamo il sospetto che questo non ha nessuna visione conclusiva degli eventi. Caos digitalizzato. Siamo tutti Fabrizio del Dongo, il giovane italiano che partecipò alla battaglia di Waterloo senza sapere cosa fosse Waterloo.
Questa settimana è più luminosa. Le notizie di venerdì a Bruxelles hanno dato un senso alla grande confusione che ha prevalso dopo le drammatiche elezioni greche, di cui non ci ricordiamo più perché la memoria mediatica è quella di un rettile. Italia e Spagna sono state piantate davanti la Germania, costringendo l'adozione di tre provvedimenti che, in linea di principio, allontanano dai peggiori calvari. Spagna e Italia hanno stretto un'alleanza dell'ultimo minuto - senza precedenti nello scacchiere europeo - al fine di evitare l'umiliazione di gravi conseguenze nelle loro politiche interne. Entrambi i paesi hanno scoperto che, insieme, pesano in Europa.
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16 luglio 2012
L’uscita dall'€uro è una concreta realtà
Ho fatto un sogno. Ho sognato che accendendo la televisione e guardando il telegiornale di una rete nazionale, avrei un giorno visto il servizio mandato in onda dalla coraggiosa emittente regionale TeleToscana Nord. Un servizio chiaro, sintetico, diretto che spiega tutto ciò che è avvenuto in Europa dall’introduzione dell’euro ad oggi senza troppe reticenze, omissioni. Il passo indietro della politica che ha volutamente aperto la strada alla tirannia dei mercati, il vero obiettivo dell’Unione Europea e della BCE che è sempre stato quello di privare i governi nazionali della loro sovranità politica e democratica, le possibili strade per uscire dalla dittatura della finanza seguendo magari l’esempio dell’Argentina, che dopo la crisi e il fallimento ha ripreso a crescere grazie al ritorno alla propria sovranità monetaria.
Di Petro Valerio
Tempesta Perfetta
La rete televisiva locale TeleToscana Nord è stata coraggiosa non tanto perché si è schierata aggressivamente contro i cosiddetti poteri forti (chi sono? Quali sono i loro nomi?) ma perchè dire la verità oggi in Italia rappresenta un atto di coraggio. Nessun giornalista nazionale direbbe apertamente le cose dette nel servizio perché avrebbe paura di urtare la sensibilità dei politici al governo, i quali a loro volta non spiegano mai apertamente ai cittadini come stanno in realtà le cose perché temono di infastidire gli innominati dei poteri forti finanziari. Ma ascoltando il servizio avrete potuto notare che il giornalista non accenna mai a complotti della finanza, intrighi internazionali, ma ha descritto soltanto lo svolgimento dei fatti. Un vero miracolo.
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La rete televisiva locale TeleToscana Nord è stata coraggiosa non tanto perché si è schierata aggressivamente contro i cosiddetti poteri forti (chi sono? Quali sono i loro nomi?) ma perchè dire la verità oggi in Italia rappresenta un atto di coraggio. Nessun giornalista nazionale direbbe apertamente le cose dette nel servizio perché avrebbe paura di urtare la sensibilità dei politici al governo, i quali a loro volta non spiegano mai apertamente ai cittadini come stanno in realtà le cose perché temono di infastidire gli innominati dei poteri forti finanziari. Ma ascoltando il servizio avrete potuto notare che il giornalista non accenna mai a complotti della finanza, intrighi internazionali, ma ha descritto soltanto lo svolgimento dei fatti. Un vero miracolo.
DIECI ANNI CON L'€URO...SENZA SOVRANITA' MONETARIA
L’unione fa la forza ed effettivamente se oggi consideriamo l’Europa come una singola entità territoriale si tratta dell’economia più grande al mondo. Purtroppo questo concetto altro non è che mera dialettica economica; i dati economici e statistici dell’Unione Europea servono solo ad essere confrontati coi singoli stati membri mentre da soli sono privi di ogni senso. Oggi l’unico fattore unificatore dell’UE è l’Euro, la moneta corrente in diciassette degli stati membri, che proprio all’inizio del 2012 hacompiuto dieci anni. Oggi in effetti si parla di Eurozona molto più che di Unione Europea perché considerarla un’entità politica non ha molto senso se teniamo conto che si tratta di una semplice unione monetaria il cui organo principale non è il Parlamento a Strasburgo mala Banca Centrale Europea a Francoforte.
Di Andrea Fogliati
Di Andrea Fogliati
L'Intellettuale Dissidente
L’introduzione dell’Euro nel 2002 rappresenta uno dei momenti storici di massimo rilievo per l’Europa. Sfortunatamente la crisi finanziaria ha cambiato il corso del ciclo economico a cui puntava. Fino al 2008 la crescita economica dell’Unione Europea dall’introduzione della moneta unica raggiungeva in media quasi il 3%. Il dato, per quanto non fosse altissimo e particolarmente entusiasmante, evidenziava come il merito della moneta unica fosse quello di stabilizzare i mercati degli stati membri. Ma proprio dove risiede la forza dell’Euro si celano anche molti aspetti negativi.
L’introduzione dell’Euro nel 2002 rappresenta uno dei momenti storici di massimo rilievo per l’Europa. Sfortunatamente la crisi finanziaria ha cambiato il corso del ciclo economico a cui puntava. Fino al 2008 la crescita economica dell’Unione Europea dall’introduzione della moneta unica raggiungeva in media quasi il 3%. Il dato, per quanto non fosse altissimo e particolarmente entusiasmante, evidenziava come il merito della moneta unica fosse quello di stabilizzare i mercati degli stati membri. Ma proprio dove risiede la forza dell’Euro si celano anche molti aspetti negativi.
14 luglio 2012
L'Italia aderisce al patto suicida - approvati l'ESM e il Fiscal Compact
13 luglio 2012 (MoviSol) Ieri il Senato della Repubblica ha approvato il Meccanismo Europeo di Stabilità (ESM) e il Trattato europeo sul Fiscal Compact, due nuovi accordi progettati per mantenere in vita il sistema speculativo globale attraverso l'austerità e la dittatura dei mercati finanziari. Con il sistema dell'euro in via di disintegrazione, i poteri oligarchici sovrannazionali e i loro portavoce nella Troika (BCE, FMI, Commissione Europea) hanno ormai abbandonato ogni pretesa di democrazia e imposto un processo che porterà alla fine di ogni vestigia della sovranità nazionale.
Il Fiscal Compact è l'estensione del Patto di Stabilità, che obbliga tutti gli stati a rispettare i vincoli di bilancio stabiliti a suo tempo dal Trattato di Maastricht. Nel caso italiano significherebbe ulteriori tagli o tasse per circa 40 miliardi di euro all'anno per i prossimi 20 anni. Quello che sta facendo oggi Monti è solo un piccolo assaggio. L'ESM è il fondo salva-stati, che originalmente era previsto venire in soccorso agli stati in difficoltà, agendo come ente indipendente con la forza contrattuale di dettare le linee guide ai governi che accettassero gli aiuti. Non ci sarebbe la possibilità di trattare, di discutere democraticamente con la popolazione, ma solo di eseguire gli impegni presi con qualsiasi mezzo. Nel frattempo gli è stato conferito anche il potere di finanziare direttamente le banche. Quindi non più la maschera di "salva-stati" ma "salva-banche".
13 luglio 2012
"SICILIANI DI TUNISIA"
Dal ritorno da Shousha Camp, il nostro punto fisso è la casa di Fausto Giudice a Tunisi. Un intellettuale eclettico, un giornalista, membro di una rete internazionale di traduttori e che sta creando una casa editrice a Tunisi. Viviamo a casa sua. Sembra abbia avuto mille vite. Laura lo aveva conosciuto in uno dei suoi recenti viaggi in Tunisia. La sua storia, quella della sua famiglia è una storia di emigrazione. I suoi nonni arrivarono dalla Sicilia in Tunisia in barcone.
Con lui registriamo una lunga intervista nel suo soggiorno e che monteremo presto in un trailer, che farà da apri pista al progetto-documentario.
L’incontro con Fausto apre a tante visioni sull’immigrazione e sulla vita.
UN MONDO ALTERATO: 11/9, OBAMA E IL TENTATIVO DI ANNIENTARE LA COSCIENZA
La notizia che il presidente Barack Obama sta prendendo il controllo di tutti i sistemi di comunicazione in America attraverso un ordine esecutivo ce l'aspettavamo. Come al solito, i media hanno poco da dire. Non si sono presi nemmeno la briga di dire al popolo americano di circolare perché non c'è niente da vedere qui. E' come far finta che non è successo niente.
Di Saman Mohammadi
The Excavator Hypnos: il dio del sonno, il Figlio della Notte, e il fratello della morte. |
La realtà è che viviamo in un mondo post-false flag 11/9. La giustizia è stata gettata nel water. Il Presidente possiede le menti degli americani, quindi perché non dovrebbe essergli consentito di spegnere i televisori, se ne avesse voglia? Se gli americani sono disposti a dare al proprio Presidente le loro menti e le loro anime, e obbedire ad ogni sua parola, allora che cosa c'è di male se danno al loro Presidente le loro televisioni?
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