C'è una notizia preoccupante che è passata del tutto inosservata sui media internazionali e che riguarda gli Stati Uniti d'America. Lo scorso 16 marzo il presidente Barak Obama ha firmato il "National Defense Resources Preparedness", un ordine esecutivo che gli consente di assumere il controllo assoluto delle risorse nazionali in caso di emergenza.L'Ordine Esecutivo si basa sulla legge Defense Production del
1950, come modificato (50 USC App. 2061 e segg.). In molti, fra le voci
più indipendenti della stampa americana, vedono in questo atto del
presidente il chiaro segnale di una guerra imminente. Decisioni del
genere infatti, sono già state prese nel passato dai presidenti
americani, ma solo nell'occasione di una guerra. Di Andrea Degl'Innocenti Il Cambiamento
Bastino i due esempi riportati da Kenneth Schortgen Jr in un articolo dell'Examiner: “Durante la Guerra Civile americana, l'allora presidente Abraham Lincoln sospese le libertà di parola e di stampa, revocò l’habeas corpus e il diritto a un processo giusto tutelato dal Sesto Emendamento. In occasione della Prima Guerra Mondiale il Congresso si rifiutò di dare al presidente Woodrow Wilson nuovi e più estesi poteri su risorse di vario tipo per collaborare con gli sforzi della guerra. Wilson, in risposta, emise un Ordine esecutivo che gli permise l’accesso a un controllo completo sugli affari, l’industria, il trasporto, l’alimentazione così come pure facoltà discrezionali per progettare e attuare politiche economiche”.
Ci libereremo dai vincoli dell'unione europea, propagandati come libertà: di circolazione delle persone, dei capitali, dei servizi e delle merci. Ci libereremo dall’imposizione della diabolica concorrenza, che non è sana competizione, la quale, tra l'altro, deve talvolta lasciare il campo ora alla cooperazione ora al monopolio. Ci libereremo dalla fiducia nichilistica nel mercato e dalla diffidenza verso l'umanistica programmazione.
Ci libereremo dal credito al consumo.
Ci libereremo dalla televisione commerciale nazionale, dalla soggezione alla pubblicità e dal desiderio di essere consumatori suscitato dal grande capitale e dal legislatore ad esso asservito.
Ci libereremo dalla dipendenza dai “mercati", ossia dai grandi intermediari finanziari.
E’
prossima la fine dell’euro? L’Italia potrebbe presto rispolverare le
lire? Non è un’ipotesi fantascientifica o catastrofista. A certificare
l’elevato rischio del crac, nero su bianco, è un rapporto della seconda
banca italiana consegnato il 4 gennaio 2012 alla Consob. L’analisi
emerge da un documento ufficiale: il prospettivo informativo che ha
fissato il prezzo dell’aumento di capitale a 7,5 miliardi.
«Le
preoccupazioni relative all’aggravarsi della situazione del debito
sovrano dei paesi dell’area euro potrebbero portare alla reintroduzione,
in uno o più paesi di valute nazionali o, in circostanze
particolarmente gravi, all’abbandono dell’euro» si legge nel report.
Inoltre, da pagina 66 in poi: «L’uscita o il rischio di uscita dell’euro
da parte di uno o più paesi dell’area euro e/o l’abbandono dell’euro
quale moneta, potrebbero avere effetti negativi rilevanti sia sui
rapporti contrattuali in essere, sia sull’adempimento delle obbligazioni
da parte del Gruppo UniCredit e/o dei clienti del Gruppo UniCredit, con
conseguenti effetti negativi rilevanti sull’attività e sui risultati
operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria del
Gruppo UniCredit».
The
Invisible Children, diventata famosa per il suo video Kony 2012 apparso
youtube, ha aiutato il governo ugandese arrestare un ex soldato bambino
e sostenuto un'operazione che ha ucciso più civili che ribelli, secondo i cablo pubblicati da Wikileaks.
Pochi giorni dopo aver rilasciato i suoi nuovi video di Invisible
Children - e la statunitense ONG dietro il "successo fenomenale Kony
2012" (NdA successo non direi dato che tutti si erano accorti che era un
video propaganda) ancora una volta si è trovata in mezzo a polemiche su un cablo diplomatico statunitense uscito lo scorso anno da Wikileaks,
che rapporti che il gruppo hanno collaborato con l'esercito ugandese
per facilitare l'arresto di un ex bambino soldato che sarebbe stato
coinvolto nella formazione di un nuovo gruppo ribelle.
Di Joshua Keating Foreign Policy Blog
Il cablo rilasciato come parte di Wikileaks 'massiccia serie
"Cablegate", è stata inviato il 11 giugno 2009 e firmato dall'allora
ambasciatore Steven Browning. Intitolato, "GIOCHI DELLA DIASPORA di
Acholi" si tratta di notizie di una "nuova ribellione nel nord
dell'Uganda", organizzato dai membri del gruppo etnico degli Acholi, di
cui Joseph Kony è anche un membro. Il cavo descrive rapporti governativi
ugandesi di un "nuovo gruppo di resistenza chiamato Fronte patriottico
dei Popoli (PPF)" che aveva "iniziato ad accumulare armi nei distretti
di West Nile" e stava cercando di ottenere il sostegno di Acholis
all'estero per un nuovo sforzo di rovesciare il governo del presidente
Yoweri Museveni.
Sei le persone arrestate in Catalogna per aver partecipato allo
sciopero generale del 29 marzo scorso. Intanto il Partito Popolare al
governo propone il reato di 'resistenza passiva', per punire con il
carcere proteste simboliche come incatenarsi.
Di
Marco Santopadre
Contropiano Una impressionante ondata
repressiva si sta abbattendo sui due territori dello Stato Spagnolo che
più massicciamente hanno risposto all’appello dei sindacati e delle
organizzazioni politiche della sinistra a scioperare durante la
mobilitazione generale dello scorso 29 marzo. Contemporaneamente alla
retata che ha portato giovedì all’arresto di 14 persone nel territorio basco della Navarra,
un’altra maxioperazione di Polizia veniva realizzata in Catalogna,
anche in questo caso contro attivisti e giovani accusati di aver
compiuto dei reati durante le manifestazioni e gli scontri che hanno
caratterizzato lo sciopero generale.
Nel settembre 2008,
Henry Paulson, ex CEO di Goldman Sachs, è riuscito a estorcere 700
miliardi di dollari per il salvataggio delle banche. Ma per riuscirci ha
dovuto minacciare il collasso dell'intero sistema finanziario globale e
l'imposizione della legge marziale in usa. Paulson fece addirittura
appello per un fondo di salvataggio permanente, il Troubled Asset Relief
Program, TARP ma si oppose il Congresso degli Stati Uniti e in
definiva fu respinto.
Di Ellen Brown
Global Research Nel dicembre 2011, presidente della Banca centrale
europea Mario Draghi, ex vicepresidente della Goldman Sachs Europa, era
in grado di approvare un piano di salvataggio 500 miliardi di euro per
le banche europee senza chiedere il permesso a nessuno. E nel gennaio
2012, un programma di finanziamento permanente di salvataggio chiamato
Meccanismo europeo di stabilità (ESM) era stata approvata nel cuore
della notte senza essere minimamente denunciato dalla stampa del vecchio
continente. L' ESM impone un debito senza fine per governi degli Stati
membri dell'Unione europea, mettendo i contribuenti europei un cappio
grazie all' ESM aegli eurocrati (NdA gestiti da chi sappiamo).
IlColpo di stato dei banchieri ha trionfato in Europa, apparentemente senza lotta. L'ESM è supportata dai governi della zona euro,
i loro creditori, e "il mercato" segue a ruota, perché significa che
gli investitori possono continuare a comprare (speculare) sul debito dei
paesi dell'Unione Europea.
I democratici, i repubblicani e in particolare Barack Obama hanno
promesso che sarebbe stato fatto qualcosa per le banche troppo grandi
per fallire, in modo che non avrebbbero mai più minacciato di
distruggere il nostro sistema finanziario. Ebbene, tali promesse non
sono state mantenute e le banche troppo grandi per fallire ora sono di
gran lunga più grandi e più potenti che mai. Il
patrimonio delle cinque più grandi banche degli Stati Uniti ammontava a
circa il 43 per cento del Pil degli Stati Uniti prima della crisi
finanziaria. The Economic Collapse
Oggi, le attività delle cinque maggiori banche
americane sono equivalenti a circa il 56 per cento del PIL statunitense.
Quindi, se le banche erano "troppo grandi per fallire" prima, cosa
sono adesso? Esse continuano velocemente a divorare le banche più
piccole, e continuano ad accumulare debito e investimenti rischiosi,
come se il giorno della resa dei conti non dovesse mai arrivare. Ma,
naturalmente, il giorno della resa dei conti si avvicina, e quando
arriverà loro si aspetteranno altri salvataggi, proprio come è accaduto
l'ultima volta.
La dimensione di queste
istituzioni finanziarie monolitiche è davvero difficile da comprendere.
Lo scorso 2 Marzo, a Bruxelles , 25 capi di Stato e di Governo dell’Unione europea hanno firmato FISCAL COMPACT, ovvero il patto sui bilanci, fortemente voluto dalla cancelliera tedesca Angela Merkel. Nel silenzio pressoché totale della stampa e delle televisioni,
nell’omertà bipartisan di politologi e politici, il governo italiano ha
ratificato e recepito l’imposizione europea, inserendo in Costituzione il principio del pareggio di bilancio.
Di Italo Romano
OltreLaColtre
Il Senato, in data 17 Aprile, ha approvato con 235 “si”e 11 “no” e 24
astenuti il ddl di riforma dell’ art.81 della Costituzione che e’ legge
con questa quarta e ultima lettura, prevista per le riforme
costituzionali. Si è espresso a favore più dei due terzi dei componenti,
evitando così il referendum confermativo.
Voi direte, come mai nessuna ci ha detto niente? Cosa c’è di più
importante? Ad oggi in Italia è in atto una crociata a mezzo stampa
contro Beppe Grillo e il “suo” Movimento Cinque Stelle.
Il nemico numero uno è il famigerato “populismo”, che secondo i dotti
politici italiani starebbe rovinando il paese, spingendolo verso una
antipolitica estrema.
Ecco, queste omissioni fanno precipitare la fiducia nelle istituzioni
e nei valletti mediatici che ubbidiscono ai dettami del potere, non
certo un comico. L’antipolitica oggi è rappresentata dalla politica
stessa.
LE MANIPOLAZIONI DELLA BANCA MONDIALE. Qualche settimana fa la Banca mondiale ha pubblicato un breve comunicato stampa di sei pagine, che ha fatto scorrere molto inchiostro. La Banca mondiale segnalava che, malgrado la recessione mondiale, la povertà estrema era diminuita nel mondo. Il titolo del comunicato stampa riassumeva tutto: «Nuove stime rivelano una diminuzione della povertà estrema per il periodo dal 2005 al 2010».
Inutile dire che i principali
mezzi d'informazione del mondo occidentale, di sensibilità liberale e
avidi di buone notizie, hanno ripreso ampiamente il dispaccio. I più
grandi quotidiani e settimanali del mondo hanno pubblicato articoli
gridando all'unisono la buona notizia. Il titolo del New York Times era
rappresentativo: «La povertà mondiale diminuisce malgrado la
recessione economica mondiale». Titoli simili sono apparsi sui grandi
media, specialmente sulla stampa economica liberale, dal Financial
Times passando per The Economist. Quest'ultimo, con l'esagerazione che
lo caratterizza, ha indicato che «per la prima volta il numero dei
poveri è diminuito in tutto il mondo». Evidentemente, come si sarebbe
potuto prevedere, i mezzi d'informazione dominanti in Spagna hanno
ripreso l'informazione con la stessa esultanza.
Il
problema di tutta questa mobilitazione mediatica è che i dati, ivi
compresi i dati della stessa Banca mondiale, non riflettevano questa
realtà.
L’altra
sera ho appreso in TV che la Sig.a Gabanelli intende procedere
imperterrita nella sua crociata contro il contante. Ed è in buona
compagnia. In Svezia stanno studiando come eliminarlo del tutto.Ho detto e ripeto che il progresso non
si ferma. Se in passato le banconote hanno sostituito le monete
metalliche e queste hanno sostituito le pecore, non c’è ragione per
frenare questa evoluzione. Ci sono anche buone motivazioni, quale quella
della lotta all’evasione fiscale, anche se – ai livelli attuali della
pressione fiscale – in alcuni casi parlerei di legittima difesa o di
diritto alla sopravvivenza. Ma diamo per buono tutto.
Quello che trovo irritante è che una
trasmissione che si accredita come quella che “scopre gli altarini” dei
poteri forti si asserva poi agli stessi senza dare diritto di replica a
chi la pensa diversamente. Questo articolo lo spedirò alla redazione di Report, ma – vedrete – sarà completamente ignorato.
Se mi facessero parlare a Report direi soltanto le seguenti cose.
Prima alcuni dettagli, poi il pezzo forte.
Primo: dove finisce la lotta
all’evasione fiscale e comincia l’oppressione fiscale e la confisca di
redditi e patrimoni di famiglie e imprese? Mi spiego meglio. Se mio
nipote, che ha 13 anni, mi aggiusta la serranda e io gli do una
mancetta, la “trasparenza” invocata raffigura in capo a quel ragazzo
intanto una forma di sfruttamento minorile e poi – perché no – una vera
evasione fiscale, dato che questo reddito non lo dichiara? Chi ci
garantisce dal fatto che il fisco, una volta avuto accesso a tutte le
transazioni davvero minime, non ne faccia uso per tassare pure l’aria?
Ma chi l’ha detto che se pagassimo tutti le tasse, ne pagheremmo
veramente meno? Non potrebbe succedere che, presoci gusto, ne pagheremmo
tutti di più?
Pubblico
la seconda parte delle Proposte dell'Aassociazione Riconquistare la
Sovranità. Si tratta degli ultimi tre paragrafi del Documento di Analisi
e Proposte.
§
16 E' inutile dividerci ora su come eserciteremo un potere che oggi non
abbiamo e che dobbiamo riconquistare; § 17 E' inutile dividerci sulla
ricollocazione geopolitica dell'Italia. Alcuni principi accettabili da
tutti coloro che intendono riconquistare la sovranità; § 18 I tempi: una
valutazione realistica della situazione e del suo prevedivile
svolgimento.
16. E’ inutile dividerci ora su come eserciteremo un potere che oggi non abbiamo e che dobbiamo riconquistare
Tutti
i provvedimenti segnalati saranno volti a ricostituire una economia
sociale e popolare, improntata alla giustizia sociale e conforme ai
principi costituzionali. Una volta invertita la rotta, e riconquistata
la sovranità economica, andranno
riviste tutte le normative di recente introduzione, in materia
economica (come la legge fallimentare) o in materie di diritti sociali
(in particolare scuola e Università pubbliche).
Tuttavia,
non è importante, possibile e opportuno affrontare oggi il problema di
come debba essere esercitata la sovranità. Servirebbe soltanto a
dividerci. Mentre è necessario perseguire la massima unità.
Ieri sera su Rai Tre è andata in onda una vergognosa puntata propagandistica di Report. Il programma diretto dalla giornalista Milena Gabanelli, da molti ritenuto l’alfiere della libera informazione italiana, si è schierato apertamente dalla parte dei poteri forti.
Genuflessi alle banche, sono diventanti braccio armato del regime tecnocratico montiano. Il titolo della puntata era “CONTANTI saluti al nero“.
Ha così inizio la guerra al contante. Il male del nostro paese viene
identificato nell’evasione fiscale e nella non tracciabilità della
moneta cartacea.
La Gabanelli arriva addirittura ad affermare che la pressione fiscale
è divenuta insostenibile a causa degli evasori. Oggi lo spauracchio
italico è l’evasore fiscale, che grazie a una massiccia campagna
pubblicitaria, è paragonato ai più comuni parassiti che esistono in
natura.
E’ un po’ come nel famoso film di Benigni “Johnny Stecchino”, dove lo
“zio” mafioso identifica nel traffico la maggiore piaga della città di
Palermo.
Il compito dei media di regime, è quello di proporre facili
soluzioni, è quello di imporre alla massa l’idea che con l’introduzione
della moneta elettronica, si porrà fine all’evasione fiscale. Solo così
potremo vivere felici e sereni, ricchi e in buona salute in uno Stato
perfetto.
Sono ormai settimane che siamo oppressi da trasmissioni
televisive, dibattiti pubblici, pagine e pagine di giornali, che trattano dello
“scandalo Lega”, dello scontro “Maroni - cerchio magico”, delle appropriazioni
indebite di denaro pubblico da parte dei massimi dirigenti della Lega Nord per
uso personale, per speculazioni finanziarie, per riciclaggio di valuta, per costruzioni
di patrimoni immobiliari.
Sembra che i motivi dello scandalo siano spuntati come per
magia, ad illustrare all’opinione pubblica come questo movimento “duro e puro”
non sia altro che un assembramento di fanatici che non si accorgono del grande
imbroglio che da vent’anni viene loro spacciato come “movimento di liberazione
della Padania dal Sud-Italia parassita e sfruttatore”.
Eppure, prima di questo momento, tante sono state le
inchieste, le dettagliate denunce e i documenti che ricostruiscono gli inganni,
la spartizione dei posti di potere, e la mania dei doppi incarichi di cui si
rende protagonista il partito di Bossi.
Un esempio per tutti: già alla fine del 2010, il capogruppo
dell’Italia dei Valori alla Camera dei Deputati, Massimo Donadi, pubblica un
vero e proprio dossier anti-Lega intitolato “Le contraddizioni della Lega
Nord“, costruito dall’Ufficio legislativo del partito di Di Pietro in data 28 settembre.
Vale la pena considerarlo a grandi linee.
Pubblico la prima parte delle Proposte formulate nel Documento di analisi e proposte politiche dell'AssociazioneRiconquistare la Sovranità.
Le
Proposte: §13 Riconquistare la sovranità; § 14 Combattere e sconfiggere
prima il nemico vicino; poi il nemico lontano. § 15 Recedere dai
Trattati europei: i provvedimenti d'urgenza e le linee strategiche della
politica economica italiana.
***
13.Riconquistare la Sovranità
Che fare? Si impone la piena riconquista della Sovranità nazionale e quindi popolare: per ricollocare la Costituzione al
vertice del nostro ordinamento, affinché torni ad essere il faro
luminoso che guida il popolo italiano nella disciplina dei rapporti
economici; e per attuare uno sganciamento, “culturale” oltre che
politico, dagli Stati Uniti d’America e dalle ideologie che essi hanno
diffuso nel loro esclusivo interesse e a vantaggio del grande capitale.
Tutti i Governi degli ultimi anni, da
Prodi a Berlusconi fino all'attuale Monti, hanno sempre proposto la
graduale scomparsa del denaro contante (con costi aggiuntivi per chi
preleva o versa liquidità sul conto), sostituito dalla moneta
elettronica: pagamenti con carte di credito, bonifici, assegni, tutto
tranne il denaro contante. La soglia dei pagamenti cash è scesa negli
ultimi tempi dai 12.500€ a 5.000€ e, successivamente, all'attuale
livello dei 2.500€.
Adesso il governo tecnico di Monti (N.B.: eletto dalle banche, ma non eletto democraticamente da alcun cittadino) ha proposto una nuova soglia ai pagamenti in contanti di 1000€.
Monti il 17/11/2011 ha dichiarato in Parlamento: "Occorre ulteriormente abbassare la soglia per l'uso del contante, favorire un maggior uso della moneta elettronica".
Ripristinare il potere d'acquisto,
ridurre la competizione tra i cittadini, aumentare i fatturati, rilanciare le
economie locali, ridurre l'import...
2. Scelta dell'argomento;
Paracadute pre-post default di uno stato, evita che banche e
grande distribuzione trasferiscano le nostre risorse. Le banche drenano risorse
e le investono dove rendono di più Cina ed India. La grande distribuzione ha
fornitori in tutto il Mondo... Le moneta complementare (SCEC) viaggia insieme
all'euro tra il (10-30%).
3. Metodologia individuata;
Sensibilizzarsi per sensibilizzare
tutti a questa opportunità economica. Sperimentazione personale della moneta
complementare SCEC...
4. Risultati ottenuti;
Ripristino della liquidità dei
cittadini e operatori economici (aumento del giro d'affari). La moneta SCEC è
spendibile solo sul territorio ove è "presente", agendo come muro
alla sua fuga per l'Oriente.
Riduce l'import e spinge i prodotti
locali, aumenta il potere d'acquisto, riduce il disagio locale... Esistono 5000
monete locali nel Mondo, 700 in Giappone e 23 in Germania, WIR Svizzera, in
Italia almeno 5 tra cui lo SCEC.
32 Paesi su 34 dicono che Cuba è
America - Dal Consenso di Washington al consenso senza Wahington - Le
Malvine sono dell'Argentina - USA devono ridurre il mercato interno del
consumo di cocaina - Di Tito Pulsinelli
13/4 - Cartagena de India,
Il vertice delle nazioni americane di questo fine settimana, renderà
visibile anche ai ciechi che gli Stati Uniti hanno definitivamente perso
il loro storico "cortile". Non riesce più ad imporre la propria agenda,
nè ad escludere Paesi sovrani e temi scottanti di interesse mondiale. 32 Paesi su 34 hanno rifiutato l'esclusione aprioristica ed unilaterale di Cuba da questa assise. Si sono spinti a telefonare a Raul Castro per sollecitare il suo arrivo nella città caraibica colombiana.
Gli USA sono isolati, appoggiati alla stampella del Canada, nazione dalla curiosa sovranità
limitata. Soprattutto per la politica estera, è totalmente subordinata
alla corona inglese, automaticamente allineata alla Casa Bianca. Questa
coppia anglosassone, si ritrova contro lo schieramento compatto delle
Americhe a sud del rio Bravo e dei Caraibi. Concretamente, la recente
fondada CELAC (Comunità degli Stati Latino Americani e
Caraibici), manifesta la sua unione all'interno dello strumento storico
con cui gli USA hanno dettato legge.
Se una persona o un gruppo osa mettere in dubbio il riscaldamento globale e la grande ortodossia del cambiamento climatico, i sacerdoti
verdi per prima cosa tentano di screditarli, di solito saltando sul
tavolo e puntando il dito della vergogna diritto in faccia, esclamando:
"Sei finanziato da Big Oil! "
Questo è ancora
più ironico se si considera chi per primo ha finanziato, e
successivamente ha gestito, la grande nave ammiraglia globale del
moderno movimento verde ...
Il recente articolo di Donna Laframboise dal titolo La grande riserva di soldi del petrolio del WWF
racconta l'ascesa dell'istituzione benefica verde globalista –
beneficiata con il finanziamento del gigante globale del petrolio Royal Dutch Shell, il cui ex presidente per 15 anni, John Loudon, in seguito è stato presidente di WWF International per quattro anni da allora.
Nel
1961 Shell Oil sborsò la bella somma di 10.000 sterline per aiutare il
WWF-UK, denaro che oggi equivale a 418.000 sterline - o 663.000 dollari
(si veda la calcolatrice storica qui ).
Ma
questo è solo l'inizio. Il WWF ha continuato a cavalcare l'onda dei
soldi dell'industria petrolifera per i successivi 40 anni - da colossi
come BP, Shell e altri, fino al 2000.
Secondo una notizia in via di diffusione appena rilasciata dall'agenzia stampa di un tribunale, la Monsanto viene portata in tribunale da decine di coltivatori di tabacco argentini che dicono che il gigante biotech li
ha avvelenati consapevolmente con erbicidi e pesticidi e, come
conseguenza, ha causato malformazioni alla nascita "devastanti" nei loro
figli. Gli agricoltori stanno facendo causa non solo a
Monsanto per conto dei loro figli, ma anche a molti giganti del tabacco.
I difetti di nascita, che gli agricoltori dicono si sono verificati di
conseguenza, sono molti e comprendono paralisi cerebrale, sindrome di
Down, ritardo psicomotorio, dita mancanti, e cecità.
Gli
agricoltori provengono da piccole aziende agricole a gestione familiare
nella Provincia di Misiones e vendono il loro tabacco a molti
distributori degli Stati Uniti. Le famiglie di agricoltori dicono che
aziende del tabacco importanti come la società Philip Morris hanno
chiesto loro di usare erbicidi e pesticidi della Monsanto, assicurando
loro che i prodotti erano sicuri. Gli agricoltori dichiarano nella loro
denuncia che, affermando che le sostanze chimiche tossiche erano sicure,
le imprese produttrici di tabacco hanno "ingiustamente causato
l'esposizione dei genitori e querelanti per conto dei bambini a questi
prodotti chimici e sostanze che loro sapevano, o avrebbero dovuto
sapere, avrebbero potuto causare alla prole difetti di nascita
devastanti".