Secondo un documento diffuso martedì dall’influente New York Times, gli USA hanno aumentato l’anno scorso le loro operazioni segrete in Medio Oriente, Asia Centrale e Corno d’Africa, nel quadro di una“preparazione del terreno” per future azioni militari contro l’Iran e i loro alleati regionali.
In una strategia di “guerra globale contro il terrorismo”, e continuando la missione iniziata da George W.Bush, l’amministrazione Obama ha intrapreso un nuovo dispiegamento militare sia in Medio Oriente che nell’Est dell’Africa così come in Asia.
Dal quadro geopolitico e strategico della “guerra contro il terrorismo”, gli USA, potenza locomotrice del sistema capitalista ed i suoi partner della NATO, avanzano nel loro progetto di posizionamento nel controllo delle riserve energetiche e minerarie in Medio Oriente, Asia Centrale e il Corno d’Africa.
Non sarà il Ministero della Difesa a ricevere tagli. Il ministro Carme Chacon ha appena presentato quello che chiameranno il “combattente del futuro”. L’argomentazione è la stessa di Aznar.
Il ministro della Difesa, Carme Chacon, ha annunciato che il sistema Combattente Futuro COMFUT, programma di EADS Difesa e Sicurezza Spagna per dotare l’esercito di un equipaggio di protezione individuale di massima garanzia e con maggiori capacità per la difesa ed il combattimento- comincerà ad essere “sfoggiato” in missioni di mantenimento della pace all’estero da giugno 2011.
Alla fine degli anni '80, le maggiori banche del mondo (Citibank, Chase Manhattan, HSBC, Midland Bank e molte altre) sono state sull'orlo della bancarotta. Da qualche parte, qualcuno, -nessuno sa chi, oppure non lo dice- "ha preso la decisione di venire in soccorso di enti la cui spericolata politica di prestiti durante la fine degli anni '70 e '80 li aveva portati all' insolvenza, e salvare in questo modo il sistema bancario". In questo modo si creò un sistema in cui quantità inimmaginabili di denaro sono apparse come per magia. Da allora stanno usando questo sistema segreto al momento di affrontare le crisi finanziarie.
DI PIETRO È UNA MISTIFICAZIONE PRO PRIVATIZZAZIONE
Di Comidad
Non a tutti è sfuggito il fatto che negli stessi giorni in cui tuonava e minacciava referendum contro la legge che elimina le intercettazioni giudiziarie e la libertà di stampa e di internet, Antonio Di Pietro correva in soccorso del governo Berlusconi votando in parlamento a favore del cosiddetto “Federalismo Demaniale”, cioè della legge che privatizza i beni del Demanio dello Stato tramite la mediazione degli enti locali. Di Pietro non è nuovo a questi atteggiamenti di sostegno al sistema degli affari, poiché già all’epoca dell’ultimo governo Prodi i suoi voti risultarono determinanti per salvare dallo scioglimento la Società per il Ponte sullo Stretto di Messina, una società creata per consentire alla multinazionale edilizia Impregilo di appropriarsi dei patrimoni immobiliari pubblici delle province di Reggio Calabria e di Messina.
In mezzo al collasso generalizzato delle borse e dei mercati finanziari mondiali, l’Italia e la Gran Bretagna si aggiungonono ai piani dell' “adeguamento selvaggio” che l’FMI e la banca usuraria internazionale esigono dagli Stati europei per “rifinanziare” i loro debiti ed evitare un fallimento a catena del sistema finanziario.
Martedì l'Italia si è aggiunta al club europeo delle manovre economiche, tagliando il suo bilancio sugli stipendi, la spesa ed i piani di aiuti sociali, che avranno un impatto sui lavoratori dipendenti e sulla massa meno protetta della società italiana.
Le ragioni della crisi economica in Europa e i complessi dilemmi che affronta l'Unione europea
“Il programma messo in atto, con il nostro sostegno, dagli europei per aiutare la Grecia toglierà la Grecia dai suoi problemi”, ha dichiarato, martedì, Dominique Strauss-Kahn (FMI). Il corollario della sua affermazione è che questo programma toglierà l’Unione Monetaria (UM) dai suoi problemi. E ad evitare il contagio greco sul resto dei paesi periferici del sud dell’UM. Ci sono problemi emergenti, e problemi sistemici che non sono quelli che si risolvono con riforme ma riproggettando. Un problema sistemico, inesorabilmente, si riproduce. Trasformare ha un altro prezzo. Torniamo alla Grecia.
Molto più comodo e pratico di fare la storia è scriverla. Specialmente quando la storia fatta risulta poco edificante e, lontano dall' assolverli, condanna i suoi artefici.
Riscriverla permette di aggiustare le virgole e i punti, omettere quei vari passaggi immorali, aggiungere qua e là qualche opportuna fallacia….è un’altra forma di rifare la storia, che già nel tempo e i mascalzoni si impegneranno ad omologarla.
Così pensa e ha deciso il Consiglio Educativo del Texas che s’incarica di tracciare le linee guida secondo sulle quali i libri di testo in questo stato, devono reggersi.
Gli stati occidentali obbligati ad aiutare gli Stati Uniti! Gli Stati Uniti hanno un debito pubblico spaventoso, praticamente 13.000 miliardi di dollari, ai quali si aggiungono decine di migliaia di miliardi di dollari in altre obbligazioni. Una parte del debito pubblico statunitense è finanziato dagli stati esteri, mediante l’acquisto di titoli di stato del tesoro Usa.
Alla fine di marzo del 2010, gli stati esteri detengono titoli di stato USA per un importo totale di 3.884,60 miliardi di dollari, secondo l’ultimo dato pubblicato lo scorso 17 maggio (1).
Il dato è in continuo aumento, se è vero che tale importo ammontava a 3.071 miliardi a fine dicembre 2008; un anno dopo era 3.689 ed alla fine del primo trimestre di quest’anno è – come visto – 3.884 miliardi.
Il principale paese detentore di questi titoli di stato è la Cina,
L’accordo con l’Iran affinchè si realizzi il processo di arricchimento di uranio in un altro paese - in questo caso la Turchia- ottenuto dal presidente brasiliano Lula, con la collaborazione del suo omologo, il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan è un fatto di straordinaria portata, i cui significati sicuramente saranno apprezzati meglio con il passare del tempo.
Secondo i governi del Brasile e della Turchia, l’accordo è nel rigoroso rispetto degli accordi fatti dalla OIEA (Organizzazione Internazionale dell’Energia Atomica) di fronte al progetto di sviluppo di energia nucleare da parte dell’Iran. Tuttavia, il governo americano ha lanciato un’immediata e poco velata azione per far deragliare il progetto.
Il procuratore di Milano Alfredo Robledo ritiene che l'Italia potrebbe trovarsi in una situazione finanziaria peggiore dalla Grecia a causa del numero degli enti locali che hanno investito in derivati di rischio.
Le istituzioni europee hanno aumentato la sorveglianza delle politiche di bilancio nazionale dei paesi membri, sottomessi al patto di stabilità.
Nel giugno 1997 il Consiglio europeo che riunisce i leader dei quindici Stati che componevano allora l'Unione europea (UE) sono ad Amsterdam allo scopo di concordare una pietra miliare della moneta unica, il patto di stabilità. Per il lancio di un'Unione economica e monetaria (UEM), si spogliano della loro competenza in politica monetaria. Comunitarizzata, questa competenza è stata devoluta ad una Banca Centrale Europea (BCE) indipendente, che agisce fuori da ogni controllo democratico. Ad essa viene assegnata una sola missione: la lotta contro l'inflazione, che non dovrebbe superare il 2% l'anno.Questa missione è insostenibile utilizzando solo i tassi d' interesse.Necessita di una politica di bilancio restrittiva, ma quest'ultima resta una competenza nazionale. Non importa! Sarà oggetto di un pignolo controllo da parte della Commissione europea.
I teorici della cospirazione pensano che l'uranio è una cosa pericolosa, con neoplasie per ogni essere umano. Perché sono malati mentali, e/o estremisti neo-nazisti o populisti di destra. Ma si sbagliano. L'uranio impoverito è pericoloso solo per alcune persone. Gli altri (principalmente gli arabi) sono immuni agli effetti dell'uranio sul corpo umano. Solo i populisti razzisti estremisti di destra, come i teorici del complotto, credono che sia un male usarele armi fatte di uranio che vaporizzano in caso di impatto, nel proprio paese, senza il loro consenso e senza esserne a conoscenza.
La crisi che alcuni paesi mediterranei stanno vivendo- Grecia (in modo particolare), Portogallo, Spagna e Irlanda è stata attribuita ad un’eccessiva spesa pubblica, che si pensa abbia creato un alto deficit e un esuberante debito pubblico, ostacoli che rendono seriamente difficile, il suo recupero economico. Da qui le ricette che il FMI, la BCE ed il Consiglio Europeo hanno imposto a quei paesi: bisogna stringere la cinghia e ridurre il deficit ed il debito pubblico in modo rdicale.
E 'sorprendente che questa spiegazione ha raggiunto le dimensioni di dogma, che è riprodotta sulla base della fede (l'onnipresente dogma liberale) e non da prove empiriche. In realtà, dimostra quanto profondamente sbagliata, è una tale spiegazione della crisi.
Come era prevedibile, e come era stato in effetti previsto da alcuni ambientalisti, una volta passate le elezioni è cominciata nel Partito Democratico la “revisione” della posizione contraria al ritorno del nucleare in Italia. L’occasione per “rivedere” è consistita in una lettera che la stampa ha presentato come “firmata da un gruppo di “scienziati e tecnici”, anche se il gruppo è infoltito soprattutto da imprenditori e manager. Il primo dei firmatari è l’oncologo Umberto Veronesi, la cui nota sensibilità umanitaria si esprime soprattutto nell’ambito di quel fenomeno, tipicamente ed esclusivamente umano, che sono gli affari.
WASHINGTON, 18 maggio 2010 (IPS) - L’amministrazione del presidente statunitense Barack Obama ha reagito con scetticismo all’accordo di scambio di materiale nucleare firmato lunedì scorso tra Iran, Turchia e Brasile. La Casa Bianca suggerisce che Teheran dovrà comunque compiere ulteriori e significativi passi per soddisfare le richieste statunitensi ed occidentali rispetto al suo programma nucleare.
“Rispettiamo gli sforzi fatti da Turchia e Brasile – ha detto l’addetto stampa della Casa Bianca Robert Gibbs in un comunicato diffuso poco dopo la notizia della firma avvenuta a Teheran –. Gli Stati Uniti continueranno a lavorare con i nostri partner internazionali e attraverso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite per rendere evidente al governo iraniano che deve dimostrare con i fatti, e non solo con le parole, la sua volontà di rispettare gli obblighi internazionali o di affrontare sanzioni”.
Lo diceva George Siemens qualche giorno fa, lo ha letto da qualche parte e lo mostra come riassunto di ciò che pensa su Facebook. Sicuramente, a grandi linee, molti concordiamo con quanto esprime il titolo.
Potremo lasciare il post, perfettamente, in questo punto: Facebook è il risultato della somma delle organizzazioni esperte in privacy (ed di come renderla vulnerabile) + l’idea di un’azienda esperta in uso, in fastfood, efficace, nonostante i molteplici deficit nutrizionali. Un cocktail yankee pericoloso con ansie e (o peggio ancora) possibilità di dominare il mondo.
Facebook era, e continua ad essere per alcuni, un mezzo straordinario per la diffusione delle notizie, informazioni, articoli, eventi, ego.
Così, non era facile, un tempo fa, convincere gli entusiasti che il motivo per stare su Facebook era perché è lì che c’era la gente, era comprensibile e logico ma poteva significare un abuso di potere smisurato nel futuro, da questioni puramente di proprietà e monopoliste.
Sembra oramai evidente che i pesci (o i Pigs?) intrappolati nella rete del neoliberismo-UE siano molti e nazioni diverse (Grecia, Spagna, Portogallo, Italia, ecc) si ritrovano con un unico destino: lacrime e sangue!
Vogliamo proporvi oggi questo articolo, che nonostante il fatto sia riferito alla Sanità spagnola, in realtà mostra i sotterfugi utilizzati dalla Privatizzazione per appropriarsi dei beni pubblici, chi aveesse visto la puntata di Report di qualche settimana fa sulla "mercificazione" della Sanità in Lombardia, troverà in questo articolo similitudini inquietanti. (Nota di Voci Dalla Strada)
I-Una strategia generale
La privatizzazione dei sistemi sociali emblematici, come la sanità, di quello che è stato chiamato “stato sociale” rientra nel quadro generale delle politiche neoliberali che si sono inaugurate con sangue e fuoco nel 1973 con il colpo di Stato di Pinochet in Cile e continuate con l’operazione Condor nel sud dell’America Latina. Le forme sono cambiate in Europa Occidentale ma il contenuto era lo stesso: imporre le ricette della Scuola di Chicago, per cambiare il rapporto di forze che è emerso dalla Seconda Guerra Mondiale, capace di imporre uno sviluppo senza precedenti dei servizi pubblici. I primi passi sono stati fatti in Gran Bretagna nel 1976 quando il primo ministro laburista J.Callahan ha chiesto un prestito al FMI che gli era stato concesso in cambio di ritagli drastici della spesa pubblica e di un programma di privatizzazioni.
Israele ha impedito oggi (16/05/2010, Ndt)) l'accesso al territorio della Cisgiordania al professor Noam Chomsky, che aveva programmato una conferenza per domani presso l' Università di Bir Zeit a Ramallah, ha riferito l'edizione online del quotidiano "Haaretz". Il famoso linguista e filosofo, conosciuto per le sue posizioni anarchiche, critico con Stati Uniti e Israele, aveva l'intenzione di attraversare oggi la frontiera di Allenby, tra la Giordania e il territorio palestinese della Cisjordania, controllato dalle autorità portuali israeliane e non hanno autorizzato l'accesso.
Lo scorso 28 aprile, Jean-Claude Trichet, presidente della Banca Centrale Europea (BCE) e Dominique Strauss-Kahn, direttore del Fondo Monetario Internazionale (FMI), hanno visitato il cancelliere tedesco Angela Merkel e il suo ministro dell'Economia Wolfgang Schäuble, si sono riuniti in Parlamento con gli altri leader per superare le loro riserve sull'indispensabile aiuto tedesco per salvare le finanze greche e per difendere l'euro. Tra le molte notizie sulla Grecia, questa visita insolita di entrambi i tecnocrati rivela, soprattutto, il cruciale ruolo politico svolto da Trichet.
Centinaia di sostenitori del deposto presidente del Kirghizistan, Kurmanbek Bakiev, hanno assaltato gli edifici governativi di Osh, Jalalabad e Batken, tre città al sud del paese, così come il principale aeroporto di questa regione.
Alcuni testimoni hanno assicurato che gli assalitori hanno sequestrato il governatore di Jalalabad.
Esigono il ritorno dei governanti regionali che sono stati rimossi dai loro incarichi dal governo di fatto.
Questo assalto presuppone la prima grande sfida al governo creato da un mese, dopo il colpo di Stato contro il presidente Kurmanbek Bakiev. Questo intervento si è concluso con 80 morti.