di Michael R. Krätke All'ombra della crisi finanziaria, fiorisce soprattutto in Europa l' affare del debito pubblico. Dato che gli Stati sono i migliori debitori che un creditore possa desiderare. Alla crisi bancaria e finanziaria è subito seguita, come era prevedibile, la crisi economica globale. E ad entrambe viene a sommarsi ora la crisi delle finanze pubbliche, la terza fase della Grande Depressione.Debito, colpa ed espiazione, una lotta pugnace: i cittadini devono provvedere al generoso salvataggio delle banche. Il debito pubblico rapidamente rafforzato è utilizzato come un pretesto per inculcare questa logica.
Dal momento della pubblicazione di questo articolo da Indymedia, alcune parti della legge sono state eliminate. Non c'è nessun Registro Nazionale dei Dispositivi Medici nella più recente versione della Legge. Ne consegue che le proposte relative al micro-chipping non sono state attuate. I lettori sono pertanto avvertiti che parte delle analisi sotto non sono più valide. Noi ciò nonostante abbiamo deciso, per fini informativi, di conservare questo articolo nei nostri archivi.
Clausole pertinenti alla Legge di Riforma Sanitaria della Camera e del Senato
Link correlati che riguardano questo orribile 'piano di protezione della ricchezza' in basso.
LA “MICROCHIPPAZIONE” INCLUSA NELLA LEGGE DI RIFORMA SANITARIA
Tutto sembra tranquillo, ma è solo apparenza. I risultati ritardano, ma le cause e gli interessi determinanti ci sono. Non sono spariti. Sono solo disattivati, provvisoriamente. In attesa, mentre le potenze cercano diverse “uscite” con le negoziazioni per la pace o accordi diplomatici che evitino un confronto militare aperto. Medio Oriente, Eurasia, Africa, Europa dell’Est, sono teatri di uno svolgimento incatenato di conflitti intercapitalisti dei mercati e per le risorse strategiche del pianeta. Sono guerre, o sub-guerre, con due motivazioni centrali: Gli affari delle banche e delle aziende capitaliste (che competono per i mercati), e la sopravvivenza delle superpotenze del “nuovo ordine” che competono per il controllo del pianeta. Sembra una calma ma è solo uno status quo provvisorio.
L’UE liquida il controllo interparlamentare sulla sua politica di difesa
I dieci Stati membri dell’Unione Europea Occidentale (UEO), hanno annunciato, senza preavviso, il 31 marzo 2010, la dissoluzione di questa struttura. Tutti gli organi amministrativi saranno liquidati entro la fine di giugno 2011. Questa decisione è stata accelerata dall’annuncio, il 13 marzo, dell’imminente denuncia del Trattato di Bruxelles (1948) da parte del Regno Unito.
Constatando che il Trattato di Lisbona istituisce una clausola di mutua difesa, Germania, Belgio, Spagna, Francia, Grecia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Regno Unito ritengono che l’UE prenda il posto della UEO e hanno, dunque, smantellato l’organizzazione.
Alice, la bimba del Paese delle Meraviglie, un paese incantato, un Paese dove tutto segue una sua logica, una logica di allusioni dove il gioco è un insieme di regole logiche, linguistiche, fisiche e matematiche, si regole fisiche e matematiche come quelle uscite dalle pentole dei druidi della finanza, le porzioni magiche del pensiero razionale anche se di razionale in questo mondo sembra essere rimasto ben poco.
Abbiamo già visto insieme come il Bruco rivolgendosi alla nostra Alice le chiese:
" Chi sei, bambina? " " In questo momento non lo so, signore. Se potessi lo farei, ma purtroppo sono confusa, ho cambiato dimensioni dieci, cento, mille volte e questa è una cosa che sconcerta!
Guardandola il Bruco le sussurrò dolcemente: " Devo dirti una cosa importante, bambina, ricordati di non perdere mai la calma, qualunque cosa accada!"
Il mercato si nutre di rumors, di dati, dati macroeconomici, dati sui quali aleggia sistematicamente il fantasma della revisione, il mercato ha già dimenticato quanto è accaduto in passato, la fiducia è tornata, questa volta è diverso.
La crisi finanziaria sta mettendo in questione l’ “ordine” mondiale esistente. La debolezza degli Stati Uniti, il declino del suo potere-duro, cioè militare, e blando, cioè, diplomatico- viene sfruttato dalla Cina per iniziare un cambiamento nella geopolitica internazionale. Anche se non si può ancora dire, che la Cina sta occupando il posto che un tempo era dell'Unione Spvietica come superpotenza, si può affermare senza il minimo margine di dubbio che la Cina ha deciso di dare un pugno sul tavolo e giocare un ruolo più energico, di primo piano nella politica internazionale.
Anche se la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani stabilisce che "nessun individuo potrà essere tenuto in schiavitù o servitù, quasi 27 milioni di persone, principalmente bambini e donne, sono in queste condizioni, nel mondo.
L’abolizione da parte degli stati e dei governi di questa denigrante pratica dell’essere umano, rappresenta poco per coloro che ignorano le leggi ed approvano tali crimini contro l'umanità.
La schiavitù per debito, violenza domestica, tratta di esseri umani, sfruttamento sessuale, prostituzione forzata, lavoro minorile, la vendita di bambini, matrimoni forzati o la vendita di donne e di alcune forme di accattonaggio sono alcuni dei modi in cui si manifestano queste violazioni.
I dati dell’Organizzazione delle Nazioni Unite confermano che in tutti i continenti esistono schiavi di ambi sessi, anche se i più colpiti dal flagello sono l’Asia e l’Africa.
E’ stata singolare e curiosa la reazione ufficiale degli USA alla visita di Putin a Caracas, che suggella una relazione bilaterale –quasi insesistente fino a sette anni fa- ora ad alta instensità e che spazia in molti settori di nevralgica importanza. Philip Crowley, portavoce della Casa Bianca, ha fatto ricorso all’ironia nel tentativo di minimizzarne la portata: “..gli obiettivi di Caracas dovrebbero essere più terrestri che extra-terrestri”. Si riferiva alla partecipazione della Russia nella formazione di un’industria aerospaziale in Venezuela. Avere qualche altro satellite è di indubbia efficacia per difendere i più grandi giacimenti di idrocarburi del pianeta. E' una cosa molto terrestre.
Ridicolizzare aiuta a cavarsi d’impaccio con i giornalisti, però non cancella l’accecante realtà della perdita dell’egemonismo assoluto sul mondo. Persino nel continente, dove avanza a galoppo il multipolarismo in tutti i settori: commerciale, finanziario, scientifico, militare.
La crisi greca è un terribile rivelatore di contraddizioni dell'integrazione europea.Una moneta comune presupponeva un alto grado di omogeneità tra i paesi interessati o il mettere in atto politiche ed istituzioni in grado di realizzare una tale uniformità. Tuttavia, nessuna di queste condizioni è stata soddisfatta. Al momento della creazione dell'euro, i paesi avevano modelli di crescita diversi: in alcuni paesi il principale motore della crescita era il mercato interno, mentre altri erano trainati dalle esportazioni. Alcuni paesi erano in una logica di recupero per l'effetto dell'inflazione a priori più elevata.Il risultato di questa configurazione apparve, anche prima della crisi, in forma di aumento della divergenza dei tassi di crescita, contrariamente alla convinzione che l'appartenenza a un mercato unico, dotato di una moneta unica, fosse di per sé un fattore di convergenza.
Per gli esperti ci sono due motivi centrali (opzionali) che spiegherebbero la riapparizione sanguinante del “terrorismo” in Russia:
A) Che la CIA stia “destabilizzando” Mosca nel contesto della “guerra fredda”
B) Che i servizi segreti stiano preparando il ritorno di Putin al potere totale nelle prossime elezioni.
Ma, Mosca e la versione ufficiale dell’attentato dicono altro. Nè la CIA nè l’ex KGB. I responsabili sono il “terrorismo” ceceno e Al Qaeda. Gli USAe la Russia, in “guerra fredda” per il controllo dei mercati e delle risorse strategiche sono d'accordo un obiettivo comune: Al Qaeda e il “terrorismo islamico” sono i grandi “nemici dell’umanità”. E questo ha una spiegazione logica e matematica: Sia gli USA che la Russia hanno bisogno del “terrorismo” per alimentare i loro complessi militari, sviluppare le loro strategie commerciali di espansione, giustificare operazioni politiche interne ed esterne, e risolvere i loro conflitti strategici senza arrivare allo scontro militare aperto. Sia per Washington che per Mosca, la “guerra controterrorista” è la chiave, il fattore centrale, sul quale si articolano le loro strategie di competizione e sopravvivenza come potenze.
Evidentemente spaventati dalla caduta del governo olandese in relazione al coinvolgimento del Paese in Afghanistan, la Cia ha preparato un progetto di strategia per impedire ciò che teme possa essere un crollo "precipitato" del sostegno alla guerra in Afghanistan da parte degli alleati europei. Un documento con la dicitura "riservato/ non per occhi estranei", inviato al sito Wikileaks, suggerisce strategie per manipolare l'opinione pubblica europea sul tema della guerra, in particolare in Francia e Germania.
Per coloro che hanno creduto che il FMI era stato salvato dal suo declino iniziato un decade fa, a inizio di marzo, esattamente a un anno dalle promesse del G20 di Londra di rafforzarlo, i paesi europei stanno pensando di organizzare il proprio fondo di stabilizzazione monetaria.
Ci sono due parti nella notizia del lancio di un fondo monetario europeo. La prima è che per l’Europa continentale avere il FMI che impone politiche di aggiustamento è visto come un intervento diretto del Tesoro degli Stati Uniti, nonostante il loro essere membri e votanti importanti di questa istituzione.
Questa è la miglior esempio di quello che l’Europa pensa di tale istituzione.
Nella sua ultima colonna per il New Statesman, John Pilger descrive il crescente fronte di guerra statunitense in tutto il mondo: dall'Afghanistan all' Africa e America Latina. Questa è la terza guerra mondiale a tutti gli effetti, condotta dalla sola aggressiva "ideologia" che nega di essere un'ideologia e che non è minacciata da introverse tribù in luoghi lontani, ma dagli istinti anti-guerra dei propri cittadini.
Ecco la notizia della terza guerra mondiale. Gli Stati Uniti hanno invaso l'Africa. Truppe statunitensi sono entrate in Somalia e hanno esteso il loro fronte di guerra dall'Afghanistan e Pakistan allo Yemen e ora nel Corno d'Africa. Hanno situato missili in quattro Stati del Golfo Persico per preparare un attacco contro l'Iran e si dice che stanno arrivando bombe antibunker alla base Usa sull'isola britannica Diego Garcia nell'Oceano Indiano.
Sulla base di quanto enunciato nel titolo "Class II", paragrafo 1, sezione B, la legge di riforma sanitaria introdotta negli Stati Uniti dall'amministrazione Obama, si riferisce - tra le altre cose - ad un dispositivo definito "registro di sistema", di classe 2. Ma che cos'è esattamente un simile dispositivo?
Il Venezuela è un esempio di sovranità nazionale, in tema di política monetaria. Ha adeguato il valore della moneta alle proprie necessità: una moneta forte per le importazioni di prodotti di prima necessità, una moneta debole per le esportazioni.
Il bolívar, la moneta venezuelana, fino all’inizio di gennaio (2010) era cambiato con il dollaro ad un tasso fisso di 2,15 bolivares; ossia per comprare un dollaro erano necessari 2,15 bolivares. Da cinque anni il tasso di cambio bolívar-dollaro non veniva modificato. All’inizio di gennaio, il governo venezuelano ha introdotto un cambiamento radicale, dopo mesi di dibattito se fosse più conveniente un bolívar forte o un bolívar debole (e quindi svalutare) le autorità venezuelane sono arrivate, di fatto, alla conclusione che era meglio adottare entrambe le soluzioni. Nel caso venezuelano è improprio parlare di svaluitazione, ma è necesario parlare di adeguamento, perchè in concreto si è adeguato il valore della moneta nazionale alle differenti situazioni: una moneta forte per i prodotti importati ed una moneta debole per le esportazioni. Prima di analizzare il caso venezuelano, cerchiamo di spiegare quando conviene una moneta forte e quando conviene una moneta debole.
Dalle calze all’alluminio, dai televisori alla ceramica, dalle moto alle autovetture. I numeri della crisi industriale italiana sono drammatici,anche se il governo li occulta. Lo dicono, per esempio, gli operai della Fiat di Piedimonte San Germano e Cassino. «In assenza di un progetto-pianeta condiviso, non si possono escludere passaggi storici implosivi», avverte Giuseppe Vialetti, della Scuola superiore dell’economia e della finanza, a colloquio con Terra.
Un tempo facevano girare il Paese. Oggi fanno solo disperare. Non si contano le ciminiere innalzate, in mezzo secolo, a indicare presunto progresso e un certo benessere collettivo. Erano le fabbriche nate per la soddisfazione dei bisogni. Pur non concedendo mai nulla alle esigenze dei lavoratori, hanno comunque segnato la vita degli italiani, dando una qualche identità (solo) a chi ci lavorava (negandola agli altri, specie se immigrati). Erano gli anni dell’usa e getta che tutti identificavano nella lametta da barba senza immaginare che nel cestino finisse l’intero Paese. Le fabbriche, si diceva, portano sviluppo. Poco importava (anche al sindacato) se, così facendo, si inquinavano sia la cultura politica che il suolo, l’acqua e l’aria. Quegli stabilimenti rappresentavano, in pratica, l’espressione massima, la più evidente, di un’economia che prometteva la felicità, producendo e distruggendo. Tutto. Dalle calze all’alluminio, dai televisori alla ceramica, dalle moto alle autovetture.
Non chiedete alla Nestlè comportamenti onesti, non sono nella sua natura, smettete semplicemente di comprare ogni suo prodotto, colpite al cuore, cioè al portafoglio!
L'utilizzo di strumenti finanziari "innovativi" per nascondere la cattiva situazione finanziaria di una società o di un paese è stato evidente in casi recenti che illustrano come la manipolazione della contabilità ha contribuito alla crisi finanziaria globale. La settimana scorsa, un rapporto commissionato dal governo degli Stati Uniti sul crollo della banca d'affari Lehman Brothers ha rivelato che questa ha utilizzato uno strumento chiamato Repo 105 per nascondere circa 50.000 milioni di dollari di attivi illiquidi. E' stato così che, pochi mesi prima del suo fallimento, "truccò" la sua situazione finanziaria presentandola come sana.
Firma del NAFTA NEL 1992 tra i rappresentanti dei governi di Stati Uniti (George Bush padre), il presidente messicano Carlos Salinas e il rappresentante del governo del Canada.
di Laura Carlsen, Stephen Lendman e Constance Fogal
Un' oligarchia neoliberale internazionale opera congiuntamente sotto gli ordini di Washington. La sua intenzione è quella di creare una grande zona commerciale dove le aziende commerciali dirette dai grandi proprietari non solo dispongono del potere economico ma anche politico, affini agli interessi degli USA. Per questo il Pentagono ha pianificato di invadere i paesi membri che possano conoscere un “caos economico”.
Leader del Canada, USA e Messico si sono riuniti segretamente per ampliare l’accordo del libero commercio conosciuto come TLC, TLCAN (Trattato del Libero Commercio dell’America del Nord), o NAFTA (in inglese North American Free Trade Agreement). E’ un blocco commerciale formato dai paesi prima nominati, che stabilisce una zona di libero commercio. E’ entrato in vigore a gennaio del 1994 con l’ ”integrazione profonda” di una forza tri-nazionale più militarizzata della “sicurezza interna”.
Nella rivista svizzera Zeit-Fragen, Il professore tedesco Dr. Eberhard Hamer chiede: "Quanta sovranità ha l'Europa?"
Esamina la questione e conclude che l'Europa ne ha poca, forse, di sovranità.
Il prof. Hamer scrive che i diritti sovrani degli europei come cittadini di nazioni-stato si sono dissolti con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona il 1 dicembre del 2009. I diritti dei popoli si sono trasferiti ad un commissariato politico a Bruxelles. I francesi, tedeschi, belgi, spagnoli, britannici, irlandesi, italiani, greci, ecc, adesso hanno una “cittadinanza europea qualunque sia il suo significato”.