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"LA TERRA CI NUTRE LA TECNOLOGIA CI GUIDA: COLTIVIAMO INSIEME IL FUTURO"
19 luglio 2014
Alain Parguez: €uro, il Nuovo Ordine Totalitarista
Sono qui per parlarvi di una storia oscura e tragica. Avete
già capito che l’Europa è un mostro che va contro a tutte le regole
della teoria monetaria moderna e dell'economia moderna. E quindi il problema è: perché esiste un sistema così assurdo? Mi
è stato detto che nel vostro Paese, come nel mio del resto, alcune
persone pensano che se riusciamo a liberarci dell’euro, l’Italia o la
Francia potrebbero ritornare ad essere equiparabili ad alcuni dei Paesi
più poveri dell’Africa, come lo Zimbabwe; ma l’economia reale dell’eurozona è già nello stesso stato dello Zimbabwe. Vediamo per esempio alcuni dati sulla Francia. I Francesi hanno inventato e imposto l’eurosistema molto tempo fa;
ebbene, in Francia il vero tasso di disoccupazione è di circa il 60%
della popolazione attiva [includendo nel computo anche i lavoratori sottopagati, N.d.R.], quindi una cifra enorme; e quindi abbiamo un tasso di inflazione effettivo del 7-8%. Non
abbiamo la piena occupazione e non abbiamo una stabilità dei prezzi;
questo significa che tutti i dati ufficiali europei sono menzogne. Comincerò la mia presentazione vera e propria con una citazione del responsabile del Ministero delle Finanze francese [Postel-Vinay, N.d.R.], che fra l’altro appartiene all’ordine dei benedettini, è un monaco ed è anche il capo dell’Opus Dei francese: e la Commissione Europea è ampiamente controllata, come anche il governo francese, dall’Opus Dei. Ho
parlato con lui di questa questione, e mi ha detto: “Sì, l’economia
francese è morta, ma non lo è abbastanza”. E ha aggiunto:
“Professore,
lei deve capire perché esiste il sistema europeo: che cosa vogliamo?
Vogliamo distruggere per sempre la gente; vogliamo creare una nuova
tipologia di europeo, una nuova popolazione europea disponibile ad
accettare la sofferenza, la povertà; una popolazione disposta ad
accettare salari inferiori a quelli cinesi”.
Questo rappresenterà il centro del mio intervento. Il sistema dell’euro non è stato mai pianificato per portare ad una unione monetaria; non è stato neanche pianificato come agenda neoliberista,
sul modello dell’economia americana; infatti questo è stato ed è ancora
completamente dimenticato dall’élite dominante europea: basti pensare
che anche per il leader del partito socialista francese [l'attuale Presidente François Hollande, N.d.R.] il presidente Obama è un marxista. Quindi che cos’è l’euro? È un Nuovo Ordine sociale totalitaristico, che è stato programmato molto tempo fa, nel periodo tra le due guerre, e poi completato, per così dire, dal regime di François Mitterrand. In questo nuovo ordine non ci saranno più Stati sovrani; lo Stato deve svanire,
o per lo meno lo Stato che trova radici nella democrazia, nel
parlamento, nella repubblica. Nel nuovo ordine il potere dev’essere
interamente trasferito a coloro che lo "meritano"; e questo significa un’élite, una classe capitalista di tecnocrati ai quali piace il potere di controllo assoluto. - Nella prima parte del mio intervento cercherò brevemente di spiegare la storia della pianificazione dell’unione monetaria europea,
che trova origine nel periodo fra le due guerre, nelle parti più
reazionarie e più conservatrici della classe dominante francese; mi
rifaccio anche ad un filosofo italiano, Julius Evola, che accusò Mussolini di essere troppo morbido con la gente e Adolf Hitler di essere troppo favorevole al popolo. - Nella seconda parte del mio intervento cercherò di spiegarvi che la cosiddetta crisi del debito sovrano è ovviamente un evento che non si è mai verificato nella storia; ma che una crisi di questa portata è stata attentamente pianificata
dagli architetti del sistema europeo. Quel che avevano in mente era di
privatizzare lo Stato; e dato che ritenevano che lo Stato, perlomeno lo
Stato in cui esista una democrazia, tenda a perdere comunque ricchezza,
risulta ovvio che lo Stato si trovi poi obbligato a prendere a prestito
denaro e che quindi il debito dello Stato debba essere considerato come
un debito a rischio; pertanto lo Stato deve essere completamente assoggettato ai cosiddetti mercati dei bond [titoli di Stato, N.d.R.]; ed è esattamente quello che sta succedendo adesso. - Nell’ultima parte della mia presentazione cercherò di dimostrare che non esiste modo di risolvere questo problema e "accomodare" il sistema [il famoso progetto degli "Stati Uniti d'Europa,
N.d.R.], perché questo ordine sociale ha una sua logica e coloro che
controllano il sistema non accetteranno mai alcun tipo di cambiamento,
soprattutto nessun tipo di intervento della Banca Centrale Europea. Lo accetterebbero unicamente nel caso in cui tale intervento mirasse ad incrementare la ricchezza della banche. Quindi l’unica possibilità di salvare la società europea è di liberarsi di questo sistema. Il settore privato, il settore capitalista in Europa è morto; per citare anche Michael Hudson, i leader del settore capitalistico non sono più interessati all’economia reale;
sono percettori di rendite finanziarie e quindi il capitalismo europeo
sta morendo; la crescita in Francia già da 5 o 6 anni è al di sotto del
3-4% all’anno. Per quel che riguarda l’euro, come ho scritto,
grazie all’invito della collega Stephanie Kelton molto tempo fa, ho
capito tante cose e ho scritto un articolo che parla proprio di una moneta falsa contro l’economia reale, che distrugge a tutti gli effetti l’economia reale. Però prima di tutto cerchiamo di spiegare brevemente quella che è l’origine di un sistema così assurdo.
Ci sono due fasi nella pianificazione del sistema dell’euro; la prima è nel periodo fra le due guerre
e nel periodo che va dal 1940 al '43; e la seconda fase riguarda la
realizzazione del sistema, ed è, debbo riconoscerlo, opera in gran parte
del lavoro di François Mitterrand. Cominciamo dalla metà degli anni '30, con persone come Robert Shuman e Jean Monnet: Shuman scrisse che nel 1927 c’era bisogno di creare l’Europa come nuovo ordine radicato nella tradizione per salvare l’Europa dalla decadenza: ma la decadenza, per i pro-europeisti, significa socialismo,
rivoluzione, proteste, ebrei, marxisti, il libero accesso alla sanità e
all’istruzione, l’aborto, l’omosessualità eccetera eccetera. E, altra cosa estremamente interessante, per i primi pro-europeisti, l’obiettivo era quello di creare un sistema completamente opposto rispetto alla società degli Stati Uniti,
che detestavano; l’élite europea odiava la società dei consumi
americana, fatta di centri commerciali eccetera; odiavano più gli Stati
Uniti, a causa di questo sistema, che l'Unione Sovietica; e adesso la
situazione è esattamente la stessa. Che cosa si doveva dunque fare per "costruire l'Europa"? Questo: - abolire gli Stati; - forzare uno stato di deflazione permanente andando a ridurre sempre più la spesa pubblica; - avrebbe potuto essere utile anche trasferire il potere a una classe, diciamo, super partes di tecnocrati che operasse a livello sovranazionale. Ma per questi europeisti della prima ora che cosa significava l’Europa? Significava creare un co-dominio di Francia e Germania e un impero coloniale che includesse anche il sud dell’Europa e l’Europa orientale; e questo obiettivo era stato chiaramente esplicitato. Come si poteva sopprimere lo Stato? Bisognava privarlo di qualunque potere di controllo sulla moneta. Tutti questi europeisti erano fanatici seguaci di Friedrich von Hayek,
l’economista austriaco più di destra di quel tempo, e quindi l’Europa
avrebbe dovuto basarsi su una valuta sovranazionale interamente
controllata da una Banca Centrale sovrana che godesse di poteri assoluti per, appunto, sovrastare gli Stati. In ultima analisi il loro obiettivo era di imporre la futura valuta europea come un super standard aureo. Il primo abbozzo, per così dire, del trattato di Maastricht, venne scritto da un economista francese, François Perroux,
nel 1943, con il pieno supporto di un trattato fatto dal regime tedesco
e dal regime francese pro-nazista di Vichy; il nuovo trattato, che è
stato formulato e deciso dal presidente Sarkozy e dalla signora Merkel, è
basato esattamente su quello scritto da François Perroux nel ’43.
Da sinistra verso destra: Robert Schuman, Jean Monnet e François Perroux
Queste persone erano contrarie allo standard aureo tradizionale poiché ritenevano che lo standard aureo non avesse permesso la totale abolizione del potere di spesa dello Stato; quindi praticamente bisognava creare uno standard aureo superiore;
e questa era la prima fase del processo; ma per qualche tempo il
progetto europeo venne tenuto, diciamo, nelle retrovie, perché tutti i
suoi fautori erano più filo-hitleriani di Hitler stesso, per cui è stato
necessario aspettare; aspettare che arrivasse François Mitterrand.
François Mitterrand
Potrei
parlare ampiamente di questa questione perché io sono stato, fra
l’altro, personalmente contattato dal collaboratore di Mitterrand di
estrema destra, un personaggio che odiava il mondo moderno, gli Stati
Uniti, era addirittura un monarchico; uno che diceva: “odio i poveri”.
Si chiamava, anzi si chiama, Jacques Attali.
Jacques Attali
De facto
Jacques Attali era il primo ministro della Francia; e Attali era il
responsabile di tutta una serie di ex-marxisti convertiti in sostenitori
del nuovo regime, ed era stato incaricato della creazione di una
versione più sostenibile del sistema dell’euro. Comunque la visione
generale era la stessa: “dobbiamo distruggere i centri commerciali e il consumismo”.
I centri commerciali per loro erano espressione di pura infamia, le
persone dovevano accettare di essere povere; mi ricordo di alcuni
dibattiti in seno alla commissione segreta che si occupava
dell'entourage di Mitterrand; Mitterrand doveva riuscire a guadagnarsi
il supporto dell’allora partito comunista: già, perché anche la Francia
aveva un partito comunista, che adesso non c’è più. Fui quindi
incaricato di scrivere una serie di modeste considerazioni keynesiane di
teoria economica moderna; la presenza di Attali venne richiesta dai
finanziatori della campagna di Mitterrand: fra i massimi finanziatori
c’erano anche la Chase Manhattan Bank e altre due banche americane;
comunque non sono stati mai dati dei soldi per istituire un programma di
piena occupazione. Ma Attali mi diceva: “Io ho preso un impegno con
il nostro caro futuro Presidente; appena possibile noi distruggeremo lo
Stato, creeremo una deflazione dell’economia, i salari reali
crolleranno; quel che abbiamo in mente è il collasso totale del reddito dei lavoratori della società francese”. Come riuscire a fare tutto questo? Con il trattato di Maastricht e con la creazione dell’euro.
Voglio concludere il mio primo intervento sottolineando alcune menzogne. Mi
è capitato di trovarmi piuttosto vicino a François Mitterrand; prima
della guerra aveva avuto un legame particolare con mia madre, e mia
madre mi diceva: “François è così bravo a raccontare balle che può
riuscire perfino a far credere che gli interessi far del bene alla
gente”; comunque sia, François Mitterrand, durante l’unico dibattito sul
trattato di Maastricht, osò dire, in risposta ad una domanda da parte
di uno studente: “Io posso giurare che non esiste alcuna menzione di una Banca Centrale Europea indipendente nel trattato”(sic!). Secondo punto: il
principio fondamentale dei trattati europei era la privatizzazione
dello Stato, cioè obbligare gli Stati a prendere a prestito denaro
vendendo titoli alle banche private; e quindi gli Stati, un po’ come
qualunque tipo di azienda (azienda però con una reputazione
estremamente pura) dovevano andare a chiedere i soldi alle banche, ai
tassi di interesse stabiliti dalle banche. Quindi, per concludere, il trattato di Maastricht e il "Patto di Crescita e Stabilità"
che ne è conseguito (più propriamente da definire Patto di Distruzione e
Instabilità) rappresentano la realizzazione dei loro obbiettivi: alla
fine gli Stati sarebbero stati completamente assoggettati alle banche
private, e quindi sarebbero stati obbligati a tagliare, tagliare e
tagliare la spesa pubblica. E questo è esattamente quello che è successo. Pertanto le menzogne continuano... Due ultime considerazioni per concludere: - la percentuale di debito pubblico nell’àmbito del patrimonio delle banche francesi e tedesche è al di sotto del 5%; le banche perdono soldi non certo a causa del debito pubblico, ma a causa del collasso totale dell’economia reale; - secondo punto: sono assolutamente terrorizzato quando la gente dice: “Oh povere banche, il governo francese ha mentito”. Ma è assurdo! Tutti lo sapevano,
tutti sapevano ad esempio quale fosse la vera condizione dell’economia
greca. Il 90% del debito greco, come l’italiano, è nelle mani delle
banche francesi e tedesche, e quindi tutti lo sapevano; e fra l’altro,
quel che succede ora, grazie al nuovo trattato, se effettivamente verrà poi approvato [Fiscal Compact, approvato dall'Italia nel dicembre 2012, N.d.R.], è che ci troveremo di fronte alla totale abdicazione degli Stati, delle politiche fiscali e di qualunque tipo di politica sociale; e quindi sarà raggiunto il sogno di costituire un Nuovo Ordine. E adesso si pone il problema di chi deve gestire il sistema; come si potrà mantenere il controllo della società? È questo il problema che si pongono, di questo hanno timore, perché non
c’è dibattito: gli economisti ufficiali in Germania, in Francia e nella
maggioranza dei Paesi europei sono assolutamente corrotti, direi
addirittura che si possono considerare delle prostitute; e siamo nelle loro mani; non si parla quindi mai delle infamie alla base del crollo del sistema europeo; questo è il problema. Grazie.
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