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"LA TERRA CI NUTRE LA TECNOLOGIA CI GUIDA: COLTIVIAMO INSIEME IL FUTURO"
1 marzo 2014
OLTRE LA GLOBALIZZAZIONE PER UNA SOCIETA' A DIMENSIONE "UMANA"
La Nazione è Indipendenza e Libertà delle comunità Di Vàturu Erriu Onnis Sayli SaDefenza
Da dove partire?
Ovviamente dalla concezione di nazione, il significato da cui deriva la
parola nazione (nascita in latino) oppure dalla sua implicazione
sociale?
^Il World Book Dictionary definisce la nazione come “la popolazione che occupa uno stesso luogo geografico, unita sotto lo stesso governo, e parlante usualmente la stessa lingua”. Un'altra definizione considera la nazione come uno "stato sovrano" che può far riferimento ad un popolo, a un'etnia, a una tribù con una discendenza, una lingua e una storia in comune."
Avendo chiaro il
significato che abbiamo sopra riportato, pensiamo a che tipo di società
deve assumere una nazione sovrana, come si determina, che aspetto
istituzionale deve avere e quali i valori deve esprimere per essere
tale. Mancini:
le nazioni costituiscono una dimensione naturale e necessaria della
storia umana, la cui vitalità storica dipende tuttavia dalla loro
libertà e indipendenza, dal fatto cioè di essere non un mero aggregato
di fattori naturali e storici (territorio, lingua, ecc.), bensì un corpo
politico e di possedere un governo, una volontà giuridica e leggi
proprie. Senza lo Stato la nazione rischia di restare un corpo
inanimato.
In Sardinya, parlando
di indipendenza diciamo che la nostra nazione è rappresentata da: una
terra un popolo, una lingua, una cultura, una nazione.
Nazione, libertà, umanità.
La
visione illuministica: nazione come realtà nella quale si riconoscono
gli esseri illuminati e i popoli i cui costumi siano stati segnati dalla
logica del progresso storico.
Visione romantica: nazione come sfera di appartenenza particolaristica
ma non esclusiva. La nazione non può fare a meno di entrare in rapporto
con la cultura e lo spirito delle altre nazioni e degli altri popoli,
insieme ai quali essa costituisce un più vasto organismo vivente. I
popoli possono vivere in armonia mantenendo la propria individualità.
Per Sieyès il soggetto storico che fa nascere la nazione attraverso la volontà sono i cittadini (liberi e uguali).wikipedia.
Non vogliamo fasciarci
il capo con etichette politiche superficiali su nazionalismo ecc.. che
servono solo a sviarci dal punto fondamentale che vogliamo affrontare:
le nazioni hanno dato e danno benessere alle comunità ove le
rappresentano, mentre oggi le comunità sono schiacciate dalla
globalizzazione, ovvero da una società non più nazionale ma globale e
nello spirito che lo alimenta, abbiamo la mano invisibile che prende il
sopravvento:il capitalismo delle multinazionali, delle élite e della
finanza globale, ove non vi è più al centro l'uomo e il sociale , ma
solo il consumo per produrre mero profitto.
Lo Stato Nazione ha costruito il capitalismo nel mondo. La Mano Invisibile non avrebbe potuto controllare il pianeta, senza gli eserciti, gli esattori fiscali e le scuole. Ma la stessa Mano Invisibile
oggi sta spazzando via lo Stato Nazione. Il capitalismo globale non è
certo una novità; però negli ultimi decenni, è diventato insieme sistema
unico di governo reale e ideologia totalizzante. kelebeklerblog.
La Mano Invisibile del capitalismo globale a cui si fa riferimento è la teoria espressa nel libro di Toni Negri e Michael Hardt, Impero, di cui
Costanzo Preve denuncia come la rivoluzione non più necessaria, in
quanto accettata e sostituita dalla soddisfazione dei propri bisogni,
esaudita di fatto dalle merci prodotte in eccesso e dal consumismo
imposto dal capitalismo.
Costanzo Preve si dimostra imbattibile nel riconoscimento di questi giochi di prestigio letterari: “…Il
motivo per cui generalmente i marxisti dicono che è impossibile
realizzare una rivoluzione comunista dentro il modo di produzione
capitalistico sta appunto nel fatto che essi ritengono che il
capitalismo sviluppa falsi bisogni. Se invece partiamo dal "desiderio",
come lo interpretano Deleuze e Negri, effettivamente non c’è più nessun bisogno di una rivoluzione,
perché il soddisfacimento dei flussi desideranti delle moltitudini può
tranquillamente essere esaudito dentro il quadro della produzione
capitalistica stessa. Si ha così una tipica rivoluzione senza
rivoluzione, ed è esattamente per questo che Negri piace ai due poli
opposti delle oligarchie capitalistiche al potere e dei centri sociali
autoghettizzati di consumo detto ‘alternativo’…”conflittiestrategie
Cosa fa bene alla nazione e alla comunità in essa contenuta, quali contraddizioni apparenti si profilano e come risolverle?
Una delle contraddizioni
apparentemente più inspiegabili di questi anni è la coincidenza tra
crisi delle grandi visioni del mondo globali e ideologiche, con le
relative appartenenze politico-culturali, e il manifestarsi di ondate
nazionaliste che ripropongono una forte appartenenza etnico-culturale e
una riproposizione delle "radici" di individui e collettività
territorialmente fondate.
Di fronte a questa
contraddizione che assume caratteri così inediti la sinistra ha
certamente necessità di una rifondazione che riguardi anche l’analisi
del problema nazionale ed etnico-culturale.
Non sono del tutto
persuaso che a questo proposito il vero limite della cultura marxista
sia quello di essersi limitata a un approccio di classe ed economicista.
I diversi movimenti che si sono ispirati al socialismo e al comunismo
hanno avuto impostazioni complesse e differenziate sul tema nazionalitario, ed è troppo facile ridurre il marxismo alla sua vulgata superficiale o propagandistica.
Il comunismo prima di Marx rifiutava il concetto di nazione (vedi Fourier)
perché lo identificava con gli Stati borghesi allora esistenti, divisi e
belligeranti. Veniva contrapposto un universalismo dei popoli che si
opponeva ai patriottismi. In seguito, con Marx ed Engels viene
sottoposta a critica la "triviale retorica" della fratellanza universale
dei popoli, e si sceglie una analisi che storicizza il rapporto tra i
popoli e tra popolo e nazione, legandolo al contesto dei rapporti
sociali. Nello stesso tempo i fondatori del socialismo scientifico erano
convinti che gli antagonismi nazionali dei popoli fossero un fenomeno
arcaico, destinato a scomparire con lo sviluppo della borghesia, e ancor
di più con il dominio del proletariato. rivistaindipendenza
La questione nazionale
non può risolversi dentro quella istituzione inventata di sana pianta
la UE ,come possiamo vedere dalla citazione sottostante:
L'UE
di oggi è una struttura sovranazionale. Gli Stati membri hanno
abbandonato gran parte dei loro diritti sovrani. E' stato Jean Monnet
che anticipò in maniera decisiva la costruzione di istituzioni
sovranazionali.[..]
In
una lettera indirizzata a Dean Acheson (Segretario di Stato, al
Ministero delle Finanze di Roosevelt, vice segretario di Stato
1945-1949, Segretario di Stato 1949-1953) Monnet ha scritto il
23.11.1962: "Nella misura in cui gli interessi sono sempre più
unificati, le opinioni politiche devono essere sempre più comuni. […]
Penso che se vogliamo unire gli uomini, dobbiamo unire prima gli
interessi e per questo è necessario che gli uomini accettino di agire
secondo le stesse regole, ed essere amministrati dalle stesse
istituzioni. So che questo può sembrare un lungo processo, ma un
cambiamento nell'atteggiamento degli uomini è necessariamente un
processo lento."Dean
Acheson Papers, Box 28, cartella 288. Yale University Library, New
Haven / Connecticut, citato da E. Roussel, op. Roussel, op. Cit. p. 766sadefenza.jean-monnet
Le
ricerche di Pierre Hillard mostrano, che oggi tutta l'Europa è coperta e
penetrata da organizzazioni, gruppi e associazioni, con il fine di far
scoppiare dall'interno gli Stati-Nazioni. Per consentire questo sviluppo, Monnet si è procurato in più riprese soldi provenienti dall'area anglo-americana.cfr. Pierre Hillard, La Marche irrésistible du nouvel ordre mondial (La marcia irresistibile del nuovo ordine mondiale), F.-X. de Guibert 2007 sadefenza.jean-monnet-
Quali interessi vengono
anteposti alle nazioni dei popoli nella UE, visto che non possono
essere rappresentate le nazioni dentro la sua istituzione?
L’Unione Europea ha
rifiutato di includere i parlamenti nazionali nella "governance"
economica, ossia in ciò che forma la ragion d’essere di un parlamento. E
i parlamenti che fanno, sono insorti? Nient’affatto: hanno accettato di
non essere più consultati sulle decisioni dell’economia in Europa. contrelacour
Vorrei che ci
chiedessimo invece, da un punto di vista economico e sociale, cosa ci
fa bene e cosa non ci fa bene, cosa prevede e cosa ci impone il
trattato Transatlantic Trade and Investment Partnership ( TTIP ), ci fa bene o male ? Traetene Voi la risposta: La
nazione che voglia mantenere il controllo statale sui trasporti , sulla
sanità , sull'istruzione... diventerebbe una nazione fuorilegge .
Prendiamo
in considerazione in breve sintesi le tematiche principali della bozza
di mandato negoziale : cooperazione doganale; adozione di standard
comuni; liberalizzazione dei servizi.
COOPERAZIONE DOGANALE : si aspira con l'entrata in vigore dell'accordo
all'azzeramento dei dazi che allo stato attuale già presentano un
livello di protezione tariffaria media"relativamente basso"( 3,5% USA ;
5,2% UE) .
ADOZIONE DI STANDARD COMUNI :
la differenza tra le misure regolamentari , tra gli standard relativi
alla sicurezza ,alla salute e alla tutela dell'ambiente costituirebbero
degli ostacoli -si dice- alla conquista dei mercati e perciò si promuove
la rimozione degli stessi . Ora risulta pacifico che Statunitensi ed
Europei hanno visioni diverse sulla tutela dell'ambiente, sugli Ogm,
sulla ricerca sugli esseri viventi, sul ruolo dei servizi pubblici, sulla privacy ... sadefenza.trattato
Il trattato TTIP,
imporrà ai consumatori e cittadini europei le "libertà" amate dagli
americani, l’uso obbligatorio di sementi geneticamente modificate, il
vitello all’estrogeno eccetera: chi si opporrà, potrà essere chiamato in
giudizio per ostacolo al profitto capitalista. Attualmente, le
trattative vengono condotte in segreto dalla Commissione Europea. Ai
governi nazionali è vietato l’accesso alla documentazione relativa ai
negoziati: non hanno il diritto di sapere di cosa tramano. www.contrelacour
Come
ci ricorda Mauro Miccolis su "Sbilanciamoci" potremmo mangiare carne
agli ormoni, prodotti Ogm, importare carcasse di animali lavate con la
varechina, consumare senza disporre delle denominazioni di origine ...
LIBERALIZZAZIONE DEI SERVIZI :
gli imprenditori europei gongolano dato il livello altamente
protezionista degli USA nel settore dei servizi ( trasporti aerei e
marittimi, poste ...) e negli appalti pubblici (aperti alle imprese
europee soltanto per poco più del 30%). Gli USA altresì pretendono
protezione non discriminatoria (secondo loro) degli investimenti il che
significa aggressione legale a tutto ciò che può essere oggetto di
profitto : scuola, istruzione universitaria, ricerca, salute, acqua
... Un'autostrada, tanto per intenderci, per sbarazzarsi di opinione e di protesta
popolare, di referendum e di altri simili fastidiosi ostacoli che
impediscano la riuscita di un ricco bottino (volevo dire profitto).sadefenza.trattato
E' evidente che l'UE,
non fa bene ai popoli ne alle nazioni, ma, è fatta ad uso e a misura
del capitalismo globale, che opprime e sfrutta i popoli, non gliene
frega nulla della loro salute psicofisica o economica, a loro interessa
avere delle marionette che consumano, si ammalano e pagano il conto che
sia personale o pubblico.
Con
tutte queste conoscenze, si comprende che il globalismo non è fatto
per il benessere delle persone, ma al contrario è solo un bene per quel
1% delle élite private, multinazionali e finanza globale che che si
preoccupano solo del loro profitto a danno dei popoli e delle nazioni. Non ci sono alternative
alle nazioni, la UE è solo una tribuna di imposizione delle Lobby
globali dello sfruttamento e della morte, nel documento, della UE prevede per il 2023 un impoverimento generale dell'area euro , sotto il 50% del benessere che sarà riscontrabile negli USA. ec.europa.eu/economy
Qual'è la strada d'uscita da questa situazione? L'uscita dagli accordi e
trattati UE vari firmati da politicanti del malaffare, ignoranti e
ingordi di vile denaro, traditori del popolo, andrebbero denunciati
alla corte internazionale per truffa aggravata e strage ai danni dei
popoli da loro rappresentati illegalmente.
La soluzione allora qual'é?
I
Vincoli borsistici, valutari, e dell'esportazione dei capitali, il
controllo democratico dell'esportazione dei capitali, è lo stato che
deve valutare gli interessi nazionali non il privato o 1%, fare
l'interesse del 99% che democraticamente lo mantiene in piedi e lo
finanzia. Il libero scambio serve al più forte, mai al più debole. Abbiamo
bisogno che lo stato torni a essere sovrano e a fare il suo lavoro di
stato, con il controllo della moneta, la dogana, e la valuta... ..per
il nostro bene (del 99%) la nazionalizzazione delle banche più
importanti la moneta nazionale la regolamentazione delle valute, delle
dogane ecc .. per impedire che loro (1%) siano sempre più liberi di
schiacciarci con l'import export fatto apposta con la deregulation per
favorire i grossi business delle trust multinazionali di altre parte a
costi così bassi che dilaniano la nostra non protetta situazione
produttiva industriale e di conseguenza il benessere comune.....La
carenza di denaro, non esiste, ma sono stati indotti dalla continua
propaganda a crederlo, perché le persone credono alle favole raccontate
sia sulla inflazione che a tutte la balle che i liberisti ti inculcano
per non arrivare a capire qual'è il punto vero della diatriba.sadefenza.che-fare
BASTA COL FARE GLI INTERESSI ESCLUSIVI DELLE MULTINAZIONALI, DELLE ELITE PRIVATE MONDIALI E DEI BANKSTERS LA LIBERTA' DEI POPOLI E DELLE NAZIONI E' MESSA A REPENTAGLIO DALLO SFRUTTAMENTO CAPITALISTA. RIBELLARSI A QUESTI
MANIGOLDI POLITICANTI DEL MALAFFARE E' UN DOVERE VERSO LE GENERAZIONI
AVVENIRE, DARE FUTURO AI POPOLI E ALLE NAZIONI E' LA GIUSTA SOLUZIONE!
Ho ascoltato Fusaro
questo intellettuale in questa sua discettazione ho trovato delle
sintonie con il mio pensiero, perciò lo aggiungo a questo articolo a
beneficio del dibattito sulla nazione, comunità e alternativa
all'eurocrazia antidemocratica dittattoriale...
è proprio quello che si dice nell'articolo, addirittura si dice che J. Monnet era al servizio dei servizi americani ..., se vai sul link di sa defenza lo puoi leggere tutto, e vedere che ciò che pensi è vero e hai pienamente ragione sullo "stimato" fondatore.
Avvertenze da leggere prima di intervenire sul blog Voci Dalla Strada
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Monnet, non era un altro "stimato" padre fondatore della Ue?
RispondiEliminasi barbara ,
Eliminaè proprio quello che si dice nell'articolo, addirittura si dice che J. Monnet era al servizio dei servizi americani ..., se vai sul link di sa defenza lo puoi leggere tutto, e vedere che ciò che pensi è vero e hai pienamente ragione sullo "stimato" fondatore.
Vàturu
Segnalo anche questo articolo che avevo tradotto tempo fa per Tlaxcala:
Eliminahttp://tlaxcala-int.org/article.asp?reference=2716